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Elisa

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itmicamente si irrigidiva solleticandola e stuzzicandola ancora. Senza dubbio lui era prossimo ad<br />

un fin troppo trattenuto orgasmo.<br />

Si voltò, sedendosi sul suo viso, e, mentre la lingua famelica dell'uomo tornava in azione<br />

penetrante e lubrica tra le sue gambe, si prese qualche minuto per osservarlo. In effetti l'aveva<br />

scopato e stretto appena tra le dita, ma non l'aveva ancora quasi guardato. Si gustò quel tendersi<br />

frenetico, istintivo verso di lei, verso il suo viso che si era avvicinato a lui così tanto da sentirne<br />

l'odore. Odore di desiderio maschile, mescolato a quello del suo intenso orgasmo. Lo strinse ancora<br />

tra le dita, godendosi insieme le sensazioni sublimi che la lingua esperta dell'uomo le donava<br />

frugandola così profondamente e il caldo irrefrenabile desiderio che le palpitava nella mano.<br />

La lussuria prese il sopravvento e passò la sua rossa tenera lingua su quell'asta pulsante. Lo sentì<br />

gemere contro la sua vagina fradicia, mugolare di piacere dentro di lei quando lo accolse tra le<br />

labbra, leccando, succhiando e ogni tanto stringendo appena con i denti, come adorava fare per<br />

miscelare così tremendamente piacere e dolore fino a fonderli insieme.<br />

Lo condusse più volte a un passo dall'orgasmo, per poi fermarsi e lasciarlo mugolare di<br />

desiderio frustrato. Adorava quel tipo di sensazione, il divino potere di dispensare o meno piacere.<br />

Intanto, mentre riprendeva a stuzzicarlo con lingua e bocca, la sua piccola mano si era intrufolata<br />

più giù, solleticando e stimolando i testicoli e poi lasciando scivolare le dita lungo il perineo e fino<br />

al suo culo. Senza smettere di leccare e succhiare molto lentamente, così da non consentirgli di<br />

godere, introdusse il medio dentro di lui, prima giocando leggera sull'orlo, poi spingendosi sempre<br />

più a fondo, facendo salire i sospiri di piacere e la velocità della lingua che la penetrava. Godette<br />

così ancora, una terza volta nella sua bocca, mentre le dita dentro di lui erano diventate ora due.<br />

Sentì di nuovo dalle vibrazione del pene che l'orgasmo era imminente, così si fermò nuovamente,<br />

togliendo anche la mano.<br />

Si sollevò dal corpo dell'uomo, spostandosi ai suoi piedi e sfilandogli completamente i pantaloni<br />

e boxer che erano ancora stretti intorno alle sue caviglie, quindi, tenendolo per i polpacci, si distese<br />

con le gambe sopra le sue e iniziò a sfiorargli il membro con le scarpe. Lo accarezzava con la punta,<br />

con l'interno e lo stringeva tra le due scarpe, muovendosi su e giù lentamente. Una lunga<br />

irresistibile tortura per l'uomo che, sollevata la testa, osservava la scena eccitato. Le gambe di lei<br />

aperte, spalancate. Le scarpe rosse fiammanti che le inguainavano così magnificamente i piedi<br />

strette intorno alla sua erezione e il volto peccaminoso, voglioso e eccitato di lei per il gioco che<br />

proseguiva sempre più.<br />

Ad un certo punto, senza smettere di far scivolare su di lui la scarpa sinistra, spostò la destra più<br />

sotto, spingendo poco a poco il sottile lungo tacco di vernice tra le gambe, seguendo la strada aperta<br />

poco prima dalle sue dita viziose. Mentre il tacco lo penetrava strappandogli gemiti di piacere e<br />

stupore lei sfilò il piede sinistro dalla scarpa, lasciandola cadere a terra di lato e cominciò a<br />

stringergli il pene tra le dita. Si mosse così su e giù sempre più velocemente, strappandogli un grido<br />

di desiderio, finché quell'orgasmo tanto desiderato e frustrato esplose in una cascata di piacere che<br />

ricadde sul piede nudo di lei e sulla scarpa, coprendo la vernice rossa di grandi gocce bianche.<br />

Si abbandonarono quindi a terra. Rilassandosi nel piacere e nella consapevolezza dei momenti<br />

appena goduti. Fu lei la prima a parlare.<br />

<br />

Disse ridendo e passando un dito sulla vernice, raccogliendo diverse gocce e portandoselo poi<br />

alle labbra. Si succhiò il dito voluttuosamente emettendo un suono compiaciuto.<br />

<br />

Replicò lui sollevando a fatica la schiena da terra e mettendosi seduto.<br />

<br />

Aggiunse strizzandole l'occhio e sorridendo, mentre sforzando un poco spalle e braccia allentò<br />

la presa delle calze a rete e liberò le mani, raccogliendo poi la scarpa sinistra da terra,<br />

porgendogliela.<br />

Risero entrambi.<br />

<br />

Gli disse rimettendosi la scarpa sinistra e avvicinandosi per baciarlo.

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