4 - Comune di Catania

S C U PA
DAL 17 al 19 LUGLIO Ore 20,45
Il punto di forza dello spettacolo è l’idea
che sta alla base: creare una sorta di moderno “certame coronario”,
senza vincitori né vinti, e come tema le carte siciliane.
Coinvolgendo le illustri penne della nostra Isola, si sono scelte
quelle carte che portano con sé un pezzo della nostra cultura, per
un originale percorso drammaturgico e artistico. Gli scrittori
hanno inventato storie nterpretate dagli attori lungo un percorso
tra fantasia e realtà. Dieci di spade di Giuseppe Bonaviri, Re d’oro
di Pietrangelo Buttafuoco, Due di coppe di Andrea Camilleri,
Settebello di Ottavio Cappellani, Due di spade di Emilio Isgrò,
Cavalli di Micaela Miano, Tre d’oro di Angelo Scandurra, Donna
d’oro di Gabriella Vergari, Asso di bastoni di Stefano Vilardo,
Donna di bastoni di Carmen Consoli. «II titolo Scupa - ha detto
Sergio Sciacca, critico teatrale - è indicativo di tante cose: la parlata
siciliana assaporata nelle sue risonanze culturali; il passaggio
tipico della nostra Isola tra sapienza antica e modi gaglioffi, tra
arte stupenda, come quella reale dell’architettura barocca circostante,
e tradizione popolare ritrovata nei costumi, negli arredi, nei
piccoli oggetti, e soprattutto nell’inventiva della parola evocatrice
di intelligenze e fantasie, di sonore musicalità e compiaciute calligrafie».
Lo spettacolo è poi particolarmente adatto ai siti d’arte.
«Non si poteva immaginare migliore inaugurazione dei restaurati
chiostri dei Benedettini - ha commentato lo storico Enrico
Iachello, preside della Facoltà di Lettere. - Lo spettacolo di
Gugliemo Ferro si è rivelato di grande pregio e si è concluso con
un crescendo: Carmen Consoli (donna di bastone) e Mariella Lo
Giudice (donna di oro), "vestite" da Marella Ferrera, hanno recitato
e cantato davanti alla splendida fontana del secondo chiostro
in modo mirabile».
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