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FESTIVAL DEL DIRITTO - Docenti.unina.it

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DISUGUAGLIANZE<br />

La storia dell’uman<strong>it</strong>à è una storia di uguaglianze e di disuguaglianze.<br />

A lungo l’uman<strong>it</strong>à è vissuta in società, quelle dei cacciatoriraccogl<strong>it</strong>ori,<br />

sostanzialmente egual<strong>it</strong>arie e dove il cr<strong>it</strong>erio dell’uguaglianza<br />

finiva sempre per prevalere sui tentativi di differenziazione in termini<br />

di potere e di prestigio. E anche quando – con la domesticazione di piante<br />

e animali – è stata aperta la strada verso forme di accumulo di beni,<br />

molte società hanno predisposto meccanismi per garantire il r<strong>it</strong>orno all’uguaglianza:<br />

la generos<strong>it</strong>à dei capi e la ridistribuzione dei beni erano veri<br />

e propri obblighi che impedivano la cost<strong>it</strong>uzione di disuguaglianze perennemente<br />

fissate nell’ordinamento sociale.<br />

L’aumento delle dimensioni sociali, l’eterogene<strong>it</strong>à delle componenti, il formarsi<br />

di c<strong>it</strong>tà e di Stati hanno fatto sì che per alcuni millenni gli ordinamenti<br />

giuridici e pol<strong>it</strong>ici si siano fondati su gerarchie – sociali, di rango, di<br />

potere e sapere – r<strong>it</strong>enute immodificabili e, soprattutto, pos<strong>it</strong>ive e indiscutibili.<br />

È con la modern<strong>it</strong>à che – attraverso lotte dure e una vera e propria<br />

rivoluzione della mental<strong>it</strong>à – si afferma l’idea che gli esseri umani<br />

possano e debbano essere considerati sostanzialmente uguali, nei dir<strong>it</strong>ti<br />

e nelle libertà.<br />

Le disuguaglianze diventano così discriminazioni cui porre rimedio, innanz<strong>it</strong>utto<br />

attraverso il dir<strong>it</strong>to.<br />

Tutte le conquiste più rilevanti del mondo moderno – in termini di libertà<br />

civili, partecipazione pol<strong>it</strong>ica, dir<strong>it</strong>ti sociali – sono state ottenute in nome<br />

dell’uguaglianza, ampliandone via via lo spettro (da quella giuridico-formale<br />

a quella economico-sociale). Questo percorso ha trovato il suo compimento<br />

negli Stati cost<strong>it</strong>uzionali di dir<strong>it</strong>to del secondo Novecento. Un<br />

compromesso di successo, che oggi mostra però molte crepe. Non a caso,<br />

le disuguaglianze tornano ad acuirsi, sia all’interno delle nostre società,<br />

sia tra le diverse aree del pianeta. L’idea stessa di uguaglianza sembra<br />

aver perso la sua spinta propulsiva e mobil<strong>it</strong>ante. Oltre a quelle tradizionali,<br />

emergono nuove forme di disuguaglianza, legate al genere, all’accesso<br />

al sapere e alle tecnologie, ai dir<strong>it</strong>ti di c<strong>it</strong>tadinanza, alle condizioni<br />

di lavoro e di v<strong>it</strong>a, soprattutto nei paesi emergenti. Migranti, donne,<br />

minoranze, bambini, lavoratori espulsi dal circu<strong>it</strong>o produttivo sperimentano<br />

vecchie e nuove forme di discriminazione. A volte evidenti, altre più sottili.<br />

In nome del dir<strong>it</strong>to alle differenze e alle ident<strong>it</strong>à culturali, da più parti<br />

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