Presentazione Verona 2007 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 ...
Presentazione Verona 2007 - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 ...
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Corso <strong>di</strong> formazione ECM<br />
“VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO AMBIENTE CORRELATO ”<br />
Dipartimenti <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> della Provinciale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
<strong>Verona</strong>, 29 e 30 Marzo <strong><strong>20</strong>07</strong><br />
LA VALUTAZIONE SANITARIA<br />
DEL RISCHIO AMBIENTE CORRELATO<br />
Dott. Gianstefano Blengio
Alcune definizioni…<br />
nalisi del rischio (ambientale, sanitario..) - Risk analysis)<br />
escrizione tecnico-scientifica <strong>di</strong> tipo qualitativo o quantitativo<br />
i un potenziale pericolo correlato a fonti <strong>di</strong> contaminazione<br />
mbientale che possa determinare effetti avversi per<br />
’ambiente, l’ecosistema la popolazione.<br />
alutazione del rischio … - Risk Assessment<br />
rocedura tecnico-scientifica con la quale viene prodotta<br />
na stima quantitativa del rischio collegato ad esposizioni a<br />
onti <strong>di</strong> inquinamento ambientale od alle matrici da queste<br />
ontaminate.
Alcune definizioni…<br />
Gestione del rischio - Risk management<br />
Processo decisionale (che fare) in presenza <strong>di</strong> situazioni<br />
<strong>di</strong> pericolo o rischio ambientale.<br />
I decisori devono considerare, nella scelta delle possibili<br />
opzioni <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong>sponibili, oltre alle stime <strong>di</strong> rischio<br />
prodotte dai ‘valutatori’ a ciò presposti, anche gli aspetti<br />
socio-economici, politici, etici (ivi compresi quelli relativi<br />
all’accettabilità del rischio da parte delle popolazioni<br />
esposte), tecnologici e legali.
Alcune definizioni…<br />
Principio <strong>di</strong> precauzione<br />
..in caso <strong>di</strong> rischio grave o irreversibile <strong>di</strong> danni per la salute<br />
dell’uomo o per l’ambiente, l’assenza <strong>di</strong> certezza scientifica<br />
assoluta non deve servire da pretesto per rinviare l’adozione<br />
<strong>di</strong> misure adeguate ed effttive, anche in rapporto ai costi,<br />
<strong>di</strong>rette a prevenire il degrado ambientale..>>.<br />
Summit <strong>di</strong> Rio, 1992<br />
.. ove la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> incertezza scientifica non renda possibile<br />
una descrizione completa dei rischi paventati (e quin<strong>di</strong> della<br />
possibilità che un danno si verifichi concretamente) , spetta ai<br />
responsabili politici, sulla base del principio <strong>di</strong> precauzione,<br />
in<strong>di</strong>viduare quale sia il livello minimo <strong>di</strong> rischio accettabile per<br />
la società..<br />
Commissione Europea, <strong>20</strong>00
Alcune definizioni…<br />
Rischio per la salute<br />
Probabilità con la quale effetti avversi<br />
per la salute (malattie, traumatismi,<br />
morte…) possono verificarsi in<br />
associazione causale con uno o più<br />
fattori in esame<br />
Fonte: OMS Europa, “Policy option”- 77 - 1998
Richiami su rischi e probabilità…<br />
Definizione ‘frequentista’:N molto grande
Valutazione del rischio<br />
Valutare se l’esposizione ad inquinanti ambientali<br />
può causare un impatto sulla salute significa<br />
quin<strong>di</strong> determinare se ad un aumento dell’esposizione<br />
a determinati inquinanti faccia seguito<br />
un aumento del rischio (probabilità) <strong>di</strong> subire gli<br />
effetti avversi <strong>di</strong> cui sopra (intesi quin<strong>di</strong> come<br />
risposta all’esposizione)<br />
Valutazione della funzione<br />
esposizione (dose) / risposta
Rischio assoluto (Rischio in eccesso) e rischio relativo<br />
per esposizioni <strong>di</strong>cotomiche<br />
I esposti<br />
–I non esposti<br />
esposti<br />
non esposti
Stu<strong>di</strong>o della funzione dose-risposta<br />
Dose x Dose x+10<br />
La pendenza (slope) della retta esprime l’incremento per unità <strong>di</strong> dose.
Valutazione del rischio<br />
Valutazione della funzione<br />
esposizione (dose) / risposta<br />
Nell’approccio tossicologico classico si fa<br />
riferimento alla funzione dose/risposta<br />
mentre in ambito epidemiologico vengono<br />
spesso stu<strong>di</strong>ati gli eventi-risposta<br />
<strong>di</strong>rettamente in funzione dell’esposizione<br />
ed anche -in certi casi- della<br />
concentrazione degli inquinanti nelle<br />
matrici ambientali d’interesse
Le basi della valutazione del rischio
Strutture ed Enti impegnati<br />
FASE<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
DESCRIZIONE<br />
Identificazione del fattore <strong>di</strong> rischio: ricerca e riconoscimento,<br />
attraverso appropriati accertamenti ispettivi e tecnico-analitici,<br />
della/e sostanza/e potenzialmente pericolosa/e, relativa<br />
caratterizzazione ed identificazione del percorso e collocazione<br />
ultima nell’ambiente<br />
Valutazione o tossicità della/e sostanza/e potenzialmente<br />
pericolose, ove identificata/e, per l’ecosistema e per l’uomo<br />
Valutazione dell’esposizione ambientale: ricerca, determinazione e<br />
quantificazione o stima, attraverso appropriati accertamenti<br />
ispettivi, tecnico-analitici e/o statistici (es. modellistica….) del<br />
grado <strong>di</strong> contaminazione <strong>di</strong> matrici ambientali (aria, acqua,<br />
terreno, ecc.) eventualmente causato dal fattore <strong>di</strong> rischio<br />
ambientale<br />
Valutazione dell’esposizione e del rischio sanitario per la<br />
popolazione: previsione, sulla base delle indagini e degli<br />
accertamenti ambientali <strong>di</strong> cui sopra, degli effetti probabilistici<br />
sulla popolazione in termini <strong>di</strong> eventi sanitari avversi<br />
COMPETENZA<br />
SPECIFICA O<br />
PREVALENTE<br />
ARPAV<br />
ARPAV<br />
<strong>Dipartimento</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong>
accolta dati e valutazione preliminare:<br />
azard Identification<br />
Raccolta ed analisi <strong>di</strong> dati rilevanti sul sito<br />
(caratterizzazione preliminare)<br />
Identificazione preliminare/contestuale delle<br />
sostanze chimiche presenti nel sito pericolose e/o rilevanti<br />
per la valutazione d’impatto ambientale e sanitario<br />
(contaminanti in<strong>di</strong>ce)<br />
1. Sopralluogo: esame dei luoghi e della documentazione esistente<br />
2. Rilevazione tecnica<br />
> Informazioni quali-quantitative sulle sostanze trattate e sulle possibili modalità <strong>di</strong> rilascio<br />
> Descrizione delle possibili vie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione degli inquinanti<br />
> Descrizione delle matrici-bersaglio degli inquinanti
Caratterizzazione del sito<br />
Modello concettuale preliminare<br />
Selezione degli inquinanti-in<strong>di</strong>ce da ricercare<br />
Piano <strong>di</strong> indagini: campionamento..<br />
•Tipologia<br />
•Punti <strong>di</strong> prelievi e tempi<br />
•Background<br />
•Rappresentatività<br />
•Possibile uso <strong>di</strong> modelli<br />
…..rappresentazione dello stato <strong>di</strong> contaminazione..
Le procedure <strong>di</strong>:<br />
• caratterizzazione preliminare del sito …<br />
• identificazione degli inquinanti pericolosi;<br />
• elaborazione <strong>di</strong> un modello concettuale del sito (campioni +<br />
stime da modelli) secondo schemi predefiniti e con<strong>di</strong>visi;<br />
sono necessarie<br />
al fine <strong>di</strong> ottenere tutte le informazioni necessarie<br />
per le successive valutazioni sull’esposizione e sul<br />
rischio ambientale e sanitario
Valutazione e produzione dei dati<br />
Definire i contaminanti ricercati ed in<strong>di</strong>viduati<br />
Raccogliere ed accorpare tutti i dati <strong>di</strong>sponibili<br />
Utilizzare i meto<strong>di</strong> statistici appropriati per la<br />
descrizione quantitativa dei livelli <strong>di</strong><br />
contaminazione<br />
Presentare i dati in modo appropriato (tabelle,<br />
grafici, serie temporali e spaziali su<br />
cartografia), compreso il confronto tra le<br />
concentrazioni dei contaminanti rilevati nei<br />
campioni con quelle <strong>di</strong> fondo
ARPA Veneto – Servizio Valutazione Esposizioni Ambientali<br />
Check list per un piano campionamento ed analisi<br />
Determinazione del background in aree non<br />
inquinate<br />
Scelta dei siti <strong>di</strong> rilevante emissione<br />
Scelta dei siti <strong>di</strong> rilevante esposizione<br />
Definizione del livello <strong>di</strong> risoluzione spaziale<br />
richiesto e siti <strong>di</strong> prelievo<br />
Scelta del modello ( dove necessario ) e dei dati<br />
da esso richiesti per funzionare<br />
Continua…
Continua…<br />
check list campionamento<br />
ARPA Veneto – Servizio Valutazione Esposizioni Ambientali<br />
Scelta dei parametri ambientali da analizzare,<br />
precisione richiesta,<br />
Calendari <strong>di</strong> campionamento ( risoluzione<br />
temporale, eventuale <strong>di</strong>scontinuità delle<br />
emissioni, delle esposizioni, o delle con<strong>di</strong>zioni<br />
climatiche rilevanti per il destino ambientale )<br />
In<strong>di</strong>viduazione degli in<strong>di</strong>catori ambientali,<br />
anche per il successivo monitoraggio<br />
dell’efficacia delle azioni <strong>di</strong> prevenzione
Valutazione dell’esposizione<br />
Esposizione = Contatto da parte della<br />
superficie esterna (barriera) <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo<br />
con un agente chimico, fisico o biologico<br />
L’esposizione viene calcolata determinando, attraverso<br />
misure o stime, la quantità dell’agente <strong>di</strong>sponibile a livello<br />
della superficie <strong>di</strong> contatto con l’organismo vivente durante<br />
un determinato periodo <strong>di</strong> tempo
Valutazione dell’esposizione<br />
Fase 1 Fase 2<br />
Caratterizzare lo scenario<br />
<strong>di</strong> esposizione<br />
• Ambiente fisico<br />
• Comparti ambientali, biotipi e<br />
popolazioni potenzialmente<br />
esposte<br />
Identificare le modalità<br />
<strong>di</strong> esposizione<br />
• Sorgente e rilascio dei<br />
contaminanti<br />
• Punti <strong>di</strong> esposizione<br />
• Vie <strong>di</strong> esposizione<br />
Fase 3<br />
Quantificare l’esposizione<br />
Concentrazione dell’esposizione<br />
Modalità <strong>di</strong> assunzione dei<br />
contaminanti<br />
Specifiche vie <strong>di</strong> esposizione
Valutazione dell’esposizione<br />
Caratterizzazione delle scenario <strong>di</strong> esposizione<br />
FASE 1<br />
CARATTERISTICHE DEL SITO<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Clima (t°, pioggie)<br />
Meteorologia (<strong>di</strong>rezione e velocità<br />
dei venti)<br />
Vegetazione<br />
Tipo <strong>di</strong> suolo<br />
Falde acquifere (profon<strong>di</strong>tà,<br />
<strong>di</strong>rezione e tipo <strong>di</strong> flussi)<br />
Sede e descrizione delle acque<br />
superficiali<br />
POPOLAZIONI all’interno o vicine al sito<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Collocazione, <strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong>rezione<br />
Attività (residenziale, commerciale,<br />
ricreativa…)<br />
Utilizzo del territorio in relazione alle<br />
attività<br />
Sottopopolazioni a rischio aumentato<br />
per maggiore sensibilità o<br />
comportamenti (bambini, anziani,<br />
gravide…)
Valutazione dell’esposizione<br />
FASE 2<br />
Identificazione delle modalità <strong>di</strong> esposizione<br />
Sorgente<br />
Tipologia e fonti <strong>di</strong> produzione e rilascio delle sostanze chimiche<br />
Meccanismi <strong>di</strong> rilascio<br />
Destino ambientale delle sostanze (persistenza, partizionamento,<br />
trasformazione chimica/fisica/biologica, trasporto…)<br />
Ubicazione e attività delle popolazioni potenzialmente esposte<br />
Punti <strong>di</strong> potenziale contatto con gli agenti chimici<br />
Vie <strong>di</strong> esposizione (ingestione, inalazione, contatto con cute o<br />
mucose…)
Valutazione dell’esposizione<br />
Sorgenti <strong>di</strong> rilascio e modalità <strong>di</strong> esposizione<br />
FASE 2
Valutazione dell’esposizione<br />
FASE 2<br />
Comuni sorgenti <strong>di</strong> rilascio delle sostanze chimiche<br />
SORGENTE<br />
Rifiuti; suolo e acque contaminate<br />
Suolo contaminato; cumuli <strong>di</strong> rifiuti<br />
Acque contaminate<br />
Rifiuti superficiali o sotterrati<br />
Suolo <strong>di</strong> superficie contaminato<br />
Rifiuti superficiali o sotterrati<br />
Suolo <strong>di</strong> superficie contaminato<br />
Cumuli <strong>di</strong> rifiuti<br />
Suolo <strong>di</strong> superficie contaminato<br />
Rifiuti superficiali o sotterrati<br />
Acque contaminate<br />
Suolo contaminato, acque,<br />
se<strong>di</strong>mento, aria<br />
MECCANISMO DI RILASCIO<br />
- Volatilizzazione <strong>di</strong> sostanze<br />
chimiche<br />
- Polveri<br />
- Ruscellamento<br />
- Infiltrazione<br />
- Infiltrazione<br />
- Infiltrazione<br />
- Ruscellamento<br />
- Deposito/generazioni <strong>di</strong> polveri<br />
- Ruscellamento<br />
- Infiltrazione<br />
- Contatto <strong>di</strong>retto, ingestione,<br />
inalazione<br />
MATRICE RICEVENTE<br />
Aria<br />
Acque superficiali<br />
Acque <strong>di</strong> falda<br />
Suolo<br />
Se<strong>di</strong>mento<br />
Biota
Valutazione dell’esposizione<br />
FASE 3<br />
Quantificazione dell’ esposizione<br />
2 passaggi:<br />
1. Stima delle concentrazioni <strong>di</strong> esposizione<br />
‣ Determinare la concentrazione me<strong>di</strong>a delle sostanze chimiche<br />
con cui ci sarà il contatto durante il periodo <strong>di</strong> esposizione<br />
2. Calcolo dell’assunzione (introito)<br />
(mg sostanza/kg peso corporeo pro-<strong>di</strong>e)<br />
‣ Calcolare l’esposizione chimico-specifica per ognuna delle vie <strong>di</strong><br />
esposizione in<strong>di</strong>viduate – ‘normalizzata’ per tempo e peso<br />
corporeo
FASE 3<br />
1. Stima delle concentrazioni <strong>di</strong> esposizione<br />
Determinare la concentrazione me<strong>di</strong>a/rappresentativa delle<br />
sostanze chimiche al punto <strong>di</strong> contatto con il recettore (Dati <strong>di</strong><br />
monitoraggio da soli od associati a modelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e<br />
trasporto nei comparti ambientali)<br />
• Criterio del “Caso peggiore (Worst case)”:<br />
Si utilizzano i valori più alti fra quelli riscontrati<br />
• Criterio della “Massima esposizione ragionevole (RME)”:<br />
La massima esposizione che ragionevolmente ci si aspetta possa occorrere<br />
in sito contaminato<br />
• Altri modelli concettuali <strong>di</strong> esposizione…
Stime/misure <strong>di</strong> esposizione <strong>di</strong>stribuzione annuale del PM 10 in Svizzera (<strong>20</strong>00)<br />
< 10 µg/m 3<br />
10 - 12.5 µg/m 3<br />
12.5 - 15 µg/m 3<br />
15 - 17.5 µg/m 3<br />
17.5 - <strong>20</strong> µg/m 3<br />
<strong>20</strong> - 22.5 µg/m 3<br />
22.5 - 25 µg/m 3<br />
25 - 27.5 µg/m 3<br />
27.5 - 30 µg/m 3<br />
> 30 µg/m 3
Mappe <strong>di</strong> isoconcentrazione
FASE 3<br />
2. Calcolo dell’assunzione [introito/dose]<br />
(mg sostanza/kg peso corp. pro-<strong>di</strong>e)<br />
Oltre alla misura della concentrazione <strong>di</strong> esposizione (per ognuna<br />
delle vie <strong>di</strong> esposizione in<strong>di</strong>viduate) occorre in<strong>di</strong>viduare:<br />
• Tasso <strong>di</strong> contatto, frequenza e durata <strong>di</strong> esposizione, peso corporeo<br />
• Tempo me<strong>di</strong>o per la stima <strong>di</strong> effetto
Percorso Esposizione Dose<br />
Risposta<br />
ONTE DI<br />
MISSIONE<br />
TRASPORTO<br />
TRASFORMAZ.<br />
ACCUMULO IN<br />
AMBIENTE<br />
ESPOSIZIONE<br />
DOSE<br />
POTENZIALE<br />
NEL CORPO<br />
EFFETTO<br />
SULLA SALUTE<br />
ESPRESSIONE<br />
PRECOCE DI<br />
MALATTIA<br />
DOSE<br />
BIOLOGICAMENTE<br />
EFFICACE<br />
DOSE<br />
INTERNA<br />
Effetti/eventi sanitari avversi:<br />
- Effetti non cancerogeni<br />
- Effetti cancerogeni<br />
ma anche:<br />
eventi biologici ‘chiave’ nei processi<br />
ELIMINAZIONE<br />
ACCUMULO<br />
TRASFORMAZIONE<br />
( carcinogenici e non - es. mo<strong>di</strong>fiche cromos. o del DNA…)<br />
BIODISPONIBILITA’
Quantificazione dell’esposizione/dose<br />
La maggior parte delle volte il contaminante chimico è<br />
presente nell’aria, nell’acqua, nel suolo, in un prodotto o<br />
trasportato da un carrier.<br />
La concentrazione <strong>di</strong> tale contaminante a livello<br />
del punto <strong>di</strong> contatto equivale alla concentrazione <strong>di</strong><br />
esposizione.<br />
L’esposizione verificatasi durante un determinato<br />
intervallo <strong>di</strong> tempo può essere rappresentata dal profilo tempo<strong>di</strong>pendente<br />
della concentrazione <strong>di</strong> esposizione.<br />
L’area compresa al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> tale curva corrisponde alla<br />
entità dell’esposizione (concentrazione/tempo)<br />
t2<br />
E = ∫C dt ( t)<br />
t<br />
1<br />
(Lioy, 1990; NRC, 1990)
Misure <strong>di</strong> esposizione/dose<br />
CONCENTRAZIONE DI ESPOSIZIONE/DOSE<br />
Utile per paragonare picchi <strong>di</strong> esposizione a livelli elevati, quali i limiti <strong>di</strong> esposizione a breve<br />
termine (STELs). Utilizzata anche in molti stu<strong>di</strong> epidemiologici.<br />
PROFILO DI ESPOSIZIONE/DOSE<br />
Descrive la concentrazione o la dose <strong>di</strong> esposizione in funzione del tempo.<br />
E = C<br />
∗<br />
ED<br />
ED<br />
= Exposure duration
Misure <strong>di</strong> esposizione/dose<br />
MEDIE PESATE SUL TEMPO (Time-weighted averages)<br />
Diffusamente usate nella valutazione <strong>di</strong> esposizione e dose, in particolar<br />
modo per la valutazione del rischio cancerogeno.<br />
Concentrazione <strong>di</strong> esposizione pesata sul tempo<br />
È uguale all’esposizione <strong>di</strong>viso il periodo <strong>di</strong> tempo durante il quale<br />
l’esposizione si verifica. E’ utile in alcune equazioni per stimare la dose.<br />
E<br />
C ∗ED<br />
=<br />
T
Dose<br />
DOSE POTENZIALE<br />
E’ definita come quantità giornaliera <strong>di</strong> contaminante inalato,<br />
ingerito o venuto in contatto in altro modo con le superfici<br />
esterne del corpo. La dose potenziale (per ingestione ed<br />
inalazione) è analoga alla dose somministrata in un esperimento<br />
dose-risposta e può essere utilizzata per lo stu<strong>di</strong>o della relazione<br />
dose-risposta.<br />
Se C e IR possono essere considerati approssimativamente<br />
costanti l’equazione <strong>di</strong>venta:<br />
D pot<br />
=<br />
C<br />
∗<br />
I R<br />
∗<br />
ED<br />
Intake Rate
Dose<br />
MEDIE PESATE SUL TEMPO (Time-weighted averages)<br />
Tasso <strong>di</strong> dose me<strong>di</strong>a pesata sul tempo (Time-weighted average dose rates)<br />
È uguale alla dose <strong>di</strong>viso il periodo <strong>di</strong> tempo durante il quale la dose è<br />
assunta; <strong>di</strong> solito è espressa in unità <strong>di</strong> massa per unità <strong>di</strong> tempo,<br />
eventualmente normalizzata sul peso corporeo (mg/kg/day).<br />
Queste modalità <strong>di</strong> espressione della dose (ADD = average daily dose ; LADD<br />
= lifetime average daily dose ) sono quelle più utilizzate nelle equazioni per la<br />
stima dei rischi.<br />
[ BW T ]<br />
= ⎡C∗I R∗ED⎤<br />
*<br />
ADDpot<br />
⎢⎣<br />
⎥⎦ /<br />
Quali sono le vie <strong>di</strong> esposizione/assunzione da considerare <br />
Come stimiamo l’introito (dose)
Selezione delle vie <strong>di</strong> esposizione/assunzione
Selezione delle vie <strong>di</strong> esposizione/assunzione<br />
Popolazione<br />
potenzialmente esposta<br />
Vie, punti e mezzi <strong>di</strong><br />
esposizione<br />
Modalità selezionata<br />
per la valutazione<br />
Motivo <strong>di</strong><br />
selezione/esclusione<br />
Uso corrente del terreno<br />
Residenti<br />
Ingestione <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> falda da<br />
pozzi locali<br />
Sì<br />
I residenti bevono acqua <strong>di</strong> pozzo<br />
Residenti<br />
Inalazione <strong>di</strong> sost. chimiche<br />
volatilizzate dall’acqua<br />
durante l’uso domestico<br />
Sì<br />
Alcuni agenti chimici presenti<br />
nell’acqua utilizzata sono volatili<br />
Lavoratori industriali<br />
Contatto <strong>di</strong>retto con sost.<br />
chimiche potenzialmente<br />
pericolose nel suolo<br />
Sì<br />
Il suolo contaminato si trova in un<br />
area usata dai lavoratori<br />
Uso futuro del terreno<br />
Residenti<br />
Contatto <strong>di</strong>retto con sost.<br />
chimiche potenzialmente<br />
pericolose nel suolo<br />
Sì<br />
In futuro l’area potrebbe<br />
<strong>di</strong>ventare zona residenziale<br />
Residenti<br />
Ingestione <strong>di</strong> sost. chimiche<br />
accumulate in pesci <strong>di</strong> lago<br />
presente nell’area<br />
No<br />
Nessuna sost. chimica<br />
potenzialmente pericolosa si<br />
accumula estensivamente nei<br />
pesci
‘Passaggi’ per la caratterizzazione del rischio<br />
Occorre a questo punto calcolare, con formule opportune,<br />
il valore <strong>di</strong> dose potenziale/assorbita e confrontare quin<strong>di</strong> tale<br />
valore con quello delle funzioni dose-risposta ricavati dai<br />
database delle Agenzie Internazionali che si occupano della<br />
materia, <strong>di</strong> solito basati su valori <strong>di</strong> dose.<br />
Organizzare i dati quantitativi<br />
relativi alle stime <strong>di</strong><br />
Esposizione Dose<br />
Organizzare i dati quantitativi<br />
relativi alla tossicità<br />
(tipo <strong>di</strong> rischio – funzione<br />
dose/risposta<br />
Per ogni inquinante pericoloso<br />
in<strong>di</strong>viduato, calcolare:<br />
il rischio <strong>di</strong> cancerogenicità<br />
il quoziente <strong>di</strong> pericolo <strong>di</strong> effetti<br />
tossici non cancerogeni<br />
Sommare gli effetti<br />
per ogni sostanza<br />
e via <strong>di</strong> esposizione
Caratterizzazione del rischio<br />
EQUAZIONE GENERALE<br />
per il calcolo dell’introito (dose) <strong>di</strong> sostanze chimiche<br />
I =<br />
C x CR x EFD<br />
BW<br />
x<br />
1<br />
AT<br />
I = introito; quantità <strong>di</strong> sostanza chimica presente alla superficie <strong>di</strong> scambio (mg/kg <strong>di</strong><br />
peso corporeo pro <strong>di</strong>e)<br />
C = concentrazione della sostanza chimica; la concentrazione me<strong>di</strong>a con cui si viene a<br />
contatto nel periodo <strong>di</strong> esposizione<br />
CR = percentuale <strong>di</strong> contatto; quantità <strong>di</strong> mezzo contaminato con cui si viene a contatto<br />
per unità <strong>di</strong> tempo (es. litri/giorno)<br />
EFD = frequenza e durata <strong>di</strong> esposizione<br />
BW = peso corporeo<br />
AT = tempo me<strong>di</strong>o
Caratterizzazione del rischio<br />
Esempio <strong>di</strong> EQUAZIONE SPECIFICA per il calcolo dell’introito<br />
<strong>di</strong> un contaminante chimico nel terreno (ingestione)<br />
Equazione: I (mg/kg-<strong>di</strong>e)=<br />
CS x IR x CF x FI x EF x ED<br />
BW x AT<br />
CS = Concentrazione chimica nel suolo (mg/kg)<br />
IR = Tasso <strong>di</strong> ingestione (mg suolo/<strong>di</strong>e)<br />
CF = Fattore <strong>di</strong> conversione (10 -6 kg/mg)<br />
FI = Frazione ingerita dalla sorgente contaminata<br />
EF = Frequenza <strong>di</strong> esposizione (giorni/anno)<br />
ED = Durata <strong>di</strong> esposizione (anni)<br />
BW = Peso corporeo (kg)<br />
AT = Tempo me<strong>di</strong>o
Caratterizzazione del rischio<br />
Approccio non probabilistico<br />
(solitamente utilizzato per rischi non cancerogeni) .<br />
E’ identificato un valore-soglia al <strong>di</strong> sotto del quale non sono stati osservat<br />
effetti avversi (NOEL – NOAEL).<br />
Tale valore è abitualmente espresso come:<br />
CONCENTRAZIONE DI RIFERIMENTO<br />
(Reference Concentration – RfC)<br />
DOSE DI RIFERIMENTO<br />
(Reference Dose – RfD)
Caratterizzazione del rischio<br />
Quoziente <strong>di</strong> pericolo (hazard quotient)<br />
Tossicità cronica<br />
HQ =<br />
CDI<br />
RfD c<br />
CDI = Chronic Daily Intake<br />
RfD = Reference Dose (Chronic)<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pericolo (Hazard Index)<br />
HI = E 1 /RfD c1 + E 2 /RfD c2 + … + E n /RfD cn<br />
HI = in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio<br />
E = livello <strong>di</strong> esposizione per la relativa sostanza tossica (Introito: CDI)<br />
RfD = dose <strong>di</strong> riferimento per la relativa sostanza tossica<br />
E e RfD sono espressi nella medesima unità <strong>di</strong> misura e si riferiscono allo stesso<br />
periodo <strong>di</strong> esposizione (cronico, subcronico o a breve termine)
Caratterizzazione del rischio<br />
Per esposizioni me<strong>di</strong>ate da matrici <strong>di</strong>verse (aria, acqua, suolo…) gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
rischio relativi ad ogni singola via <strong>di</strong> esposizione devono essere sommati<br />
per ottenere l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio complessivo<br />
TEHI (Total Exposure Hazard Index)<br />
= HI 1<br />
+ HI 2<br />
+ … + HI n<br />
TEHI = in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio complessivo<br />
HI = in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio per n <strong>di</strong>fferenti vie <strong>di</strong> esposizioni<br />
L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio complessivo è calcolato separatamente per i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
esposizione cronici, subcronici a breve termine
Caratterizzazione del rischio<br />
Approccio probabilistico<br />
(solitamente utilizzato per rischi cancerogeni) .<br />
IELCR – CR (Carcinogenic Risk) = probabilità (rischio) incrementale<br />
per un in<strong>di</strong>viduo in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> sviluppare un tumore nel corso dell’intera vita<br />
in conseguenza dell’esposizione all’inquinante considerato.<br />
CR = LADD x SF<br />
LADD (Lifetime Average Daily Dose) = l’introito (dose) me<strong>di</strong>o giornaliero (mg/kg-<strong>di</strong>e)<br />
SF = la ‘pendenza’ della retta che esprime la funzione lineare dose/risposta relativa a<br />
all’inquinante considerato (mg/kg-<strong>di</strong>e) -1
La pendenza (slope) della retta ottenuta dall’estrapolazione<br />
alle concentazioni <strong>di</strong> esposizione d’interesse esprime l’incremento<br />
<strong>di</strong> rischio (excess-risk) per unità <strong>di</strong> dose
Caratterizzazione del rischio (riassunto)<br />
INFORMAZIONI SULL’ESPOSIZIONE NECESSARIE<br />
PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO<br />
Caratterizzazione del sito: in<strong>di</strong>viduazione dei contaminantiin<strong>di</strong>ce;<br />
descrizione delle sorgenti <strong>di</strong> contaminazione e delle vie<br />
e modalità <strong>di</strong> migrazione ai punti <strong>di</strong> contatto.<br />
Discussione/scelta delle vie <strong>di</strong> esposizione che possono<br />
ragionevolmente contribuire all’esposizione.<br />
In<strong>di</strong>cazione della concentrazione me<strong>di</strong>a rappresentativa <strong>di</strong><br />
ciascun inquinante nella matrice ambientale d’interesse ed<br />
alla superficie <strong>di</strong> contatto rappresentativa dell’esposizione.<br />
Stima dell’introito appropriato (cronico, subcronico, a breve<br />
termine) per ciascun inquinante d’interesse
Caratterizzazione del rischio (riassunto)<br />
INFORMAZIONI SULLA TOSSICITA’ NECESSARIE<br />
PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO<br />
Stu<strong>di</strong>o delle funzioni dose-risposta ed acquisizione del valore<br />
<strong>di</strong> ‘slope’ (pendenza) relativo all’effetto <strong>di</strong> ogni singolo inquinante<br />
considerato.<br />
Determinazione dell’eventuale proprietà cancerogenica.<br />
Acquisizione dei valori <strong>di</strong> ‘Dose <strong>di</strong> Riferimento’ (RfD) cronica e/o<br />
subcronica per ogni singolo inquinante considerato.<br />
Discussione sulle incertezze legate alle <strong>di</strong>verse fasi del processo <strong>di</strong><br />
caratterizzazione.
Conclusioni<br />
• La valutazione del rischio è un processo scientifico<br />
che ottiene misure quantitive basate su:<br />
- stime/misure atten<strong>di</strong>bili ed accurate dell’esposizione della<br />
popolazione o <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> popolazione, riferita a specifiche<br />
con<strong>di</strong>zioni spaziali e temporali.<br />
- stu<strong>di</strong>o delle funzioni dose (esposizione)/risposta ricavato da<br />
letteratura qualificata (gerarchia delle fonti).<br />
• E’ un processo multi<strong>di</strong>sciplinare che deve vedere la stretta<br />
collaborazione tra Enti coinvolti.<br />
• Necessita <strong>di</strong> un impegno finale volto alla corretta e<br />
trasparente comunicazione dei risultati (comprese le<br />
incertezze) ai decisori ed alla popolazione.
GRAZIE PER<br />
L’ATTENZIONE !<br />
Dott. Gianstefano Blengio<br />
www.ulss22.ven.it/epidemiologia