Sentenza TAR Val Sillaro 24apr2012 - Asia

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Guglielmo Frigenti, con domicilio eletto presso Guglielmo Frigenti in Roma, via del Tempio di Giove, 21; per l'annullamento delle note aventi ad oggetto l'esercizio del diritto di prelazione degli inquilini in occasione della dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasarco - (art. 119 c.p.a.) Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Fondazione Enasarco e di Ministero dell'Economia e delle Finanze e di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Agenzia del Territorio - Direzione Regionale Lazio e di Agenzia del Demanio e di Comune di Roma; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 5 aprile 2012 la dott.ssa Ines Simona Immacolata Pisano e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Il ricorso, ai sensi dell’art. 74 c.p.a., può essere deciso con sentenza in forma semplificata, in quanto esso è manifestamente inammissibile per difetto di giurisdizione, come da precedenti giurisprudenziali conformi anche della Sezione (cfr.ordinanza n.134 del 13 gennaio 2012; ordinanze nn.623 e 632 del 17 febbraio 2012). Ed invero, con il ricorso in epigrafe- introdotto ai sensi del rito speciale di cui all’art.119 comma 1 lett.c) cpa – le ricorrenti, inquiline di immobili di proprietà Enasarco siti in Roma in via Silaro 5, impugnano le missive del 4 maggio 2011 con cui la Fondazione Enasarco ha comunicato tempi e modalità per l’esercizio del diritto di prelazione degli inquilini, in occasione della dismissione del patrimonio immobiliare della fondazione medesima. 2
In particolare, le predette contestano ad Enasarco: -la determinazione del prezzo, parametrato al valore medio (come determinato dall’agenzia del territorio), che pur prevedendo la riduzione del 30% rispetto al valore di mercato non tiene, tuttavia, conto degli ulteriori coefficienti riduttivi in relazione alle caratteristiche costruttive e allo stato manutentivo; - le ulteriori condizioni stabilite dall’Enasarco (quali il fatto che la stipula del rogito debba avvenire entro 150 giorni dal ricevimento della missiva; la scelta del Notaio; l’eliminazione del servizio di portierato etc.) Pertanto, esse chiedono l’accertamento del proprio diritto ad esercitare il proprio diritto di prelazione secondo le norme vigenti al momento di instaurazione del rapporto di locazione con la Fondazione, secondo i parametri fissati nel D.lgs.104/96 o, comunque, nella L.410/2001 la cui applicazione consentirebbe di acquistare gli immobili di cui trattasi ad un prezzo pari a circa la metà rispetto a quanto richiesto da Enasarco (v.Perizia Dott.ssa Pasquali del 10.06.2011) . Ad avviso del Collegio la questione di cui trattasi non solo non è ascrivibile tra quelle di cui all’art.119, comma 1, lett. c) del cpa e, comunque, non riguarda questioni di competenza del Giudice Amministrativo. In via preliminare, premesso che nessuna delle ricorrenti ha esercitato il diritto di prelazione nei termini previsti e che il relativo contratto di locazione è venuto a cessare in data 31 dicembre 2011 (con la precisazione che la Sig.ra Endrizzi aveva chiesto il rinnovo del contratto di locazione in base ad una delle forme di tutela per i soggetti deboli che non possono acquistare, mentre gli appartamenti delle altre due ricorrenti risultano già conferiti alla Fondazione Enasarco Due-Comparto 3 conduttori non tutelati, con atto del Notaio Andrea Pantalani del 6.12.2011), il Collegio rileva che la domanda delle predette è volta ad ottenere, nella sostanza, la modificazione del prezzo di vendita oltre che delle altre condizioni per la stipula e per la gestione degli immobili unilateralmente determinate da ENASARCO. 3
Page 1: N. 03704/2012 REG.PROV.COLL. N. 061
Page 5 and 6: Del resto, lo stesso Consiglio di S

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