Rischi da movimentazione manuale di pazienti - PuntoSicuro
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210 G Ital Med Lav Erg 2010; 32:3<br />
http://gimle.fsm.it<br />
cooperazione che può essere fornito agli operatori. Tra i segnalatori<br />
<strong>di</strong> rischio (tabella II) va verificata inoltre la <strong>di</strong>sponibilità<br />
e usabilità degli ausili compresi i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> sollevatori,<br />
gli ausili minori, ma anche le carrozzine o comode<br />
e i letti o le barelle regolabili. Di fon<strong>da</strong>mentale importanza<br />
è anche l’analisi dell’organizzazione del lavoro (numero degli<br />
operatori in relazione al numero dei degenti, turni, etc.).<br />
La valutazione <strong>di</strong> secondo livello si propone <strong>di</strong> analizzare,<br />
utilizzando protocolli stan<strong>da</strong>r<strong>di</strong>zzati, i <strong>di</strong>versi elementi<br />
che caratterizzano il rischio e <strong>di</strong> giungere attraverso opportune<br />
procedure a una valutazione globale del rischio stesso.<br />
I <strong>di</strong>versi fattori considerati <strong>da</strong> questi meto<strong>di</strong> sono riportati<br />
nella tabella III. Tali meto<strong>di</strong> per le loro caratteristiche sono<br />
stati definiti multi<strong>di</strong>mensionali e sono stati sud<strong>di</strong>visi fra<br />
quelli esclusivamente basati sulla raccolta <strong>di</strong> <strong>da</strong>ti informativi<br />
e su colloqui conoscitivi (come ad esempio il MAPO)<br />
(5) e quelli che prevedono anche l’osservazione <strong>di</strong>retta delle<br />
attività (ad esempio REBA, RCN, DINO, etc.) (6-8). Questi<br />
ultimi presentano lo svantaggio <strong>di</strong> risentire dell’esperienza<br />
e delle capacità del valutatore, ma hanno l’indubbio<br />
pregio <strong>di</strong> verificare, al <strong>di</strong> là della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ausili o<br />
dello svolgimento <strong>di</strong> interventi formativi, la effettiva mo<strong>da</strong>lità<br />
<strong>di</strong> esecuzione delle manovre.<br />
I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> terzo livello sono <strong>da</strong> riservarsi a quelle con<strong>di</strong>zioni<br />
in cui vi è la necessità <strong>di</strong> un approfon<strong>di</strong>mento o a<br />
quelle in cui i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> secondo livello risultano non applicabili<br />
o non sufficientemente sensibili. Tali meto<strong>di</strong> sono<br />
stati definiti <strong>da</strong>l documento <strong>di</strong> linee gui<strong>da</strong> della SIMLII<br />
come settoriali, cioè rivolti alla valutazione <strong>di</strong> singoli parametri<br />
correlati con il rischio biomeccanico. Si tratta <strong>di</strong> meto<strong>di</strong><br />
che per lo più vengono applicati in con<strong>di</strong>zioni quasi <strong>di</strong><br />
laboratorio e che quin<strong>di</strong> non consentono <strong>di</strong> tener conto <strong>di</strong><br />
tutta la complessità dello svolgersi delle attività. Tra questi<br />
i più utilizzati sono quelli basati sull’utilizzo <strong>di</strong> modelli biomeccanici,<br />
sia statici che <strong>di</strong>namici, o sulla registrazione <strong>di</strong><br />
Tabella II. Principali segnalatori <strong>di</strong> rischio<br />
1. Tipologia <strong>di</strong> attività<br />
2. Caratteristiche ambientali<br />
3. Caratteristiche dei <strong>pazienti</strong><br />
4. Disponibilità e usabilità degli ausili<br />
5. Caratteristiche dell’organizzazione del lavoro<br />
parametri fisici me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>namometri, goniometri, accelerometri,<br />
piattaforme o celle <strong>di</strong> carico. Tra i meto<strong>di</strong> settoriali<br />
si segnalano anche i meto<strong>di</strong> cosiddetti fisiologici, basati<br />
cioè sulla registrazione <strong>di</strong> parametri fisiologici generali (frequenza<br />
car<strong>di</strong>aca o consumo <strong>di</strong> ossigeno) o legati all’attività<br />
muscolare. La figura 1 rappresenta un esempio <strong>di</strong> registrazione<br />
<strong>di</strong> laboratorio del consumo <strong>di</strong> O 2<br />
nel corso <strong>di</strong> un’attività<br />
ausiliata <strong>di</strong> sollevamento del paziente. Me<strong>di</strong>ante tali<br />
tecniche è possibile comparare i parametri fisiologici registrati<br />
nel corso <strong>di</strong> manovre manuali o ausiliate eseguite con<br />
<strong>di</strong>fferente tecnica. Tra i meto<strong>di</strong> fisiologici è <strong>di</strong> recente sviluppo<br />
l’utilizzo dell’attività elettromiografica <strong>di</strong> superficie<br />
(sEMG) e delle <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> analisi della risposta<br />
elettromiografica anche finalizzate allo stu<strong>di</strong>o della fatica<br />
muscolare. Il carattere obiettivante dei parametri biomeccanici<br />
e fisiologici li rende particolarmente idonei alla valutazione<br />
dell’efficacia degli interventi preventivi.<br />
Per una più estesa analisi dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione del<br />
rischio <strong>di</strong> primo, secondo e terzo livello si ve<strong>da</strong> il capitolo<br />
sulla valutazione del rischio del citato documento <strong>di</strong> linee<br />
gui<strong>da</strong> pubblicato <strong>da</strong>lla SIMLII.<br />
Sorveglianza sanitaria<br />
La sorveglianza sanitaria (SS) rappresenta l’elemento<br />
fon<strong>da</strong>mentale che, unitamente alla valutazione del rischio,<br />
concorre alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori,<br />
anche negli addetti alla MMP.<br />
Essa riconosce obiettivi <strong>di</strong> natura clinico-preventiva (valutazione<br />
stato <strong>di</strong> salute generale e effetti sulla salute, identificazione<br />
<strong>di</strong> soggetti suscettibili, in<strong>di</strong>viduazione precoce <strong>di</strong><br />
malattie, prevenzione e gestione degli infortuni); finalizzati<br />
alla formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità, alla valutazione<br />
epidemiologica, alla educazione sanitaria.<br />
La normativa vigente in tema <strong>di</strong> SS in addetti alla <strong>movimentazione</strong><br />
dei <strong>pazienti</strong> lascia autonomia alla professionalità<br />
del me<strong>di</strong>co competente sia in tema <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>cità che<br />
<strong>di</strong> contenuto degli accertamenti. Mo<strong>da</strong>lità e strumenti possono<br />
essere orientati in funzione <strong>di</strong> peculiarità ambientali e<br />
Tabella III. Fattori valutati <strong>da</strong>i meto<strong>di</strong> multi<strong>di</strong>mensionali<br />
1. Tipologia dei <strong>pazienti</strong><br />
2. Organizzazione carico <strong>di</strong> lavoro<br />
3. Caratteristiche ambientali<br />
4. Ausili<br />
5. Formazione e addestramento<br />
6. Osservazione <strong>di</strong>retta delle attività<br />
7. Carico <strong>di</strong>scale<br />
8. Analisi posturale<br />
9. Sforzo percepito<br />
10. Parametri fisiologici<br />
Figura 1. L’immagine rappresenta un operatore che indossa<br />
un sistema telemetrico <strong>di</strong> misura del consumo <strong>di</strong> O2 durante<br />
un’azione <strong>di</strong> sollevamento eseguita me<strong>di</strong>ante sollevatore elettromeccanico<br />
a corsetto dotato <strong>di</strong> sistema “a cambio postura”