foglio1-2012web - Società Umanitaria

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FOGLIO dell’Umanitaria 2 A ruota libera In queste ultime settimane mi sono accorto di non prestare abbastanza attenzione ad una branca della Società Umanitaria che per noi è vitale. Sì, sono loro, il popolo (sono davvero tanti, quasi come la popolazione di un piccolo comune) che in questi anni ha trasformato – in positivo – il concetto di aggregazione sociale, di lotta alla solitudine, di solidarietà attiva e propulsiva. Grazie Humaniter, davvero. Grazie per l’impegno giornaliero che ci mettete per rendere gli uffici di segreteria un’oasi di entusiasmo e di gentilezza (anche quando, a volte, chi vi sta di fronte non è proprio il massimo della cordialità); grazie per il numero sempre crescente di volontari che propongono corsi ed attività, in sede e fuori sede (nella capitale mi dicono che le visite guidate sono sempre richiestissime); grazie per essere diventata una grande famiglia, dove il rispetto, l’amicizia e la voglia di fare gruppo rappresentano i caratteri distintivi di quello che l’ideatore di Humaniter (il compianto Massimo della Campa) considerava “una speciale Agorà, dove far confluire idee, progetti e risorse umane”. In questi anni (tra due lustri festeggeremo il ventesimo anniversario, dato che la “prima pietra” risale al di Amos Nannini 1994, quando l’Humaniter si chiamava semplicemente “Umaniter”) i traguardi raggiunti sono stati molti. Sia dal punto di vista umano (“l’affettuosa accoglienza di questa grande famiglia, mi ha aiutato a superare un doloroso momento della vita”, ricorda Rita), sia da quello professionale; ad esempio, ho notato una certa sinergia tra volontari e impiegati nel lavorare fianco a fianco per il ciclo di “Libri & Caffè”; oppure coinvolgendo i soci iscritti al corso di teatro a divenire parte attiva nelle stagioni di concerti, preparando quegli intermezzi storico-sociali che sono un valido aiuto alla comprensione del programma musicale; oppure a preparare manufatti e bambole per la consueta raccolta fondi natalizia per altre associazioni non profit. Insomma, a qualunque età (e in ogni città dove è presente una nostra sede) l’Humaniter sta diventando insostituibile. Ce ne si accorge quando sorgono problemi e imprevisti; qualche settimana fa, ad esempio, un improvviso black-out sembrava costringere alla chiusura anticipata delle lezioni. E invece i nostri iscritti hanno proseguito a lume di candela... Sembrerà una sciocchezza ma per noi che sappiamo cosa c’è dietro l’Humaniter è la riprova che in queste aule, tra i nostri soci frequentanti, c’è davvero qualcosa in più, un bellissimo valore aggiunto. Ma per conoscerlo non esistono mezze misure, c’è solo un modo: viverlo sulla propria pelle, entrare a farne parte. Vi aspettiamo a braccia aperte, non ve ne pentirete. corribande Ssocietà nella Se ne è andato in silenzio, quasi in punta di piedi: come se non volesse farci male. Ma ancora oggi non ci sembra vero, non può essere vero. Qualcuno, con rispetto, lo chiamava “rex”, perché nel suo mondo (il mondo dell’avventura a fumetti), Sergio Bonelli è stato un padre nobile come pochi altri, riconosciuto in tutto il mondo dell’editoria, apprezzato talent scout, amatissimo da milioni di lettori anche sotto lo pseudonimo di Guido Nolitta, con cui ha scritto centinaia di storie. Che non dimenticheremo mai. Qui sopra, la tavola degli Esposito Bros in suo ricordo. IL FOGLIO N°1 GENNAIO-MARZO 2012 anno XVIII ACCADEVA IERI 1923 “Io vorrei che il maestro, davanti a ciascuno scolaro, provasse quel brivido di timore e di speranza e di gioia che deve provare il poeta davanti alla carta bianca, lo scultore davanti al suo blocco di creta. Anzi di più, perché nel cuore e nella mente dello scolaro niente si cancella, niente si rimodella. Bisognerebbe anche dargli la forza morale per sopportare in pace, un giorno, il suo errore, perché non maledicesse sé stesso, la scuola, la società. Bisognerebbe a scuola formare sì l’artista, ma anche l’uomo. In questo benedetto paese son tanti i ragazzi prodigiosi che d’un colpo ti fanno qualcosa che assomiglia al capolavoro; e un anno dopo li ritrovi cenci, flosci e vuoti; e danno agli altri tutte le colpe. Ma i ragazzi hanno ragione: la colpa non è mai loro, non è tutta loro...” (Augusto Osimo, ricordato sul Corriere della Sera del 19 agosto 1923) 4 7 8 10 12 15 Spazio alla musica I vincitori del Concorso Internazionale Focus on Le prime impressioni su “Libri & Caffè” La formazione I nuovi corsi professionali L’isola del Libro L’omaggio di Milano al Teatro del Popolo Notizie dalla sedi: Alghero, Cagliari, Carbonia-Iglesias, Napoli e Roma Sotto i riflettori L’Accademia professionale di trucco artistico In copertina: collage di immagini storiche e recenti per il Centenario del Teatro del Popolo
3 FOGLIO dell’Umanitaria L’aiuto che non costa fa bene all’Umanitaria Cari Lettori, da qualche anno, con ogni mezzo a disposizione, diffondiamo il nostro appello a destinare il 5x1000 alla Società Umanitaria. La legge finanziaria dà ai contribuenti la possibilità di destinare una quota pari al 5 per mille delle tasse alle associazioni che operano nel mondo del non profit. Destinare il 5 x1000 alla Società Umanitaria è semplice, non costa assolutamente nulla ed è un'occasione preziosissima per condividere la mission di questo Ente nel campo dell’assistenza, della solidarietà, del volontariato o della formazione. E l’Umanitaria ha da sempre deciso di destinare tutti i proventi del 5x1000 al Programma Monitore. Chi ci segue da tempo, e ci ha già sostenuto, conosce la campagna contro l’abbandono scolastico, che da ormai più di un decennio la Società Umanitaria sta conducendo nelle sue città – Milano, Napoli, Roma, Alghero – rispondendo alle richieste di aiuto da parte delle Scuole Medie del territorio. Perché il problema è serio, poco noto, ma molto diffuso. Pensiamoci bene: senza il lavoro, la passione, l’abnegazione dei nostri volontari in questi anni decine e decine di adolescenti avrebbero abbandonato l’iter scolastico. E invece, grazie al Programma Monitore, hanno ritrovato il sorriso, imparando a credere nel loro potenziale, nelle loro attitudini, nei loro sogni. Il vostro 5x1000 servirà a dare una carica speciale ad un Programma davvero etico, mobilitando tante nuove risorse (ogni volontario Mentore si occupa di un singolo adolescente Telemaco, per queste le risorse non bastano mai), portando avanti un lavoro faticoso, ma anche “remunerativo”, in termini di affetto e di gratitudine. A cui si aggiunge tutta la nostra riconoscenza. Nella sezione dedicata al 5 per mille dei modelli CUD, 730 e UNICO, è sufficiente firmare nella casella “Sostegno alle associazioni di promozione sociale” (la prima in alto a sinistra, come indicato qui sotto), e riportare il codice fiscale della Società Umanitaria: 01076300159. Mi auguro di avervi, ancora una volta, tra i nostri sostenitori. Il Presidente della Società Umanitaria 5xmille = UMANITARIA FACSIMILE
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