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Il Santuario<br />
di san Girolamo<br />
Emiliani<br />
Negli ultimi anni va aprendosi<br />
strada la concezione della pietà<br />
mariana quale accoglimento di un<br />
“dono di Dio”, cioè del dono, che DONO DI DIO<br />
secondo il piano salvifico, è Maria<br />
per ogni Discepolo per la Chiesa,<br />
per l’Umanità. AGLI UOMINI<br />
Nell’enciclica Redemptoris Mater<br />
Adriano Stasi<br />
(25 marzo 1987), il Santo Padre,<br />
commentando l’Apostolo Giovanni 19,25-27, sottolinea il carattere di dono che riveste la<br />
duplice consegna fatta da Gesù - della Madre al Discepolo e del Discepolo alla Madre -:<br />
La Madre di Cristo, trovandosi nel raggio diretto di questo mistero (il mistero pasquale)<br />
che comprende l’uomo – ciascuno e tutti – viene data all’uomo – a ciascuno e a tutti come<br />
madre (RM).<br />
Il Redentore affida sua madre al Discepolo<br />
e, nello stesso tempo, gliela dà come<br />
Madre. La maternità di Maria che diventa<br />
eredità dell’uomo è un dono: un dono che<br />
Cristo stesso fa personalmente ad ogni<br />
uomo (RM 45).<br />
Maria è presente nella Chiesa come Madre<br />
di Cristo, ed insieme come quella Madre<br />
che Cristo, nel mistero della redenzione ha<br />
dato all’uomo nella persona di Giovanni<br />
Apostolo (RM).<br />
MARIA,<br />
“Un dono che Cristo stesso fa personalmente<br />
ad ogni uomo”. Questa affermazione<br />
e le altre simili nella Redemptoris<br />
Mater sembrano essere non una semplice<br />
elevazione spirituale di Giovanni Paolo II,<br />
ma una espressione del suo Magistero universale,<br />
eco e ripresa di un insegnamento<br />
comune ai suoi Predecessori.<br />
Già Paolo VI aveva assunto la categoria<br />
del dono nella sua riflessione sulla natura<br />
della pietà mariana. Nella conclusione<br />
della Marialis cultus, che molti studiosi<br />
ritengono un documento di immensa grandezza e resterà per secoli<br />
e secoli nella viva memoria dei credenti, dover aver affermato che la<br />
venerazione alla Madre del Signore “ha radici profonde nella parola<br />
rivelata ed insieme solidi fondamentidogmatici2 (MCF 56, scriveva:<br />
“Aggiungiamo che il culto alla beata Vergine ha la sua ragione ulti-<br />
PIETRO GAGLIARDI: San Girolamo<br />
con alcuni orfani e la<br />
Madonna. Dipinto (1865)<br />
Corbetta (MI) - Istituto san<br />
Girolamo<br />
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