PORIFERA - SIBM

Porifera
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e Longo, 2003). La lista precedente risaliva a venti
anni prima (Pulitzer-Finali, 1983). La nomenclatura
proposta dal Systema è stata naturalmente
seguita nella compilazione della checklist delle
specie italiane e questo ha comportato l’adozione
di nuove denominazioni e lo spostamento di
diversi taxa anche ben noti. La chiara definizione
dei generi e delle loro sinonimie ha reso necessaria
una revisione dei record riportati dalla letteratura
più antica, soprattutto lavori dell’ottocento
e del primo novecento, determinando quindi altre
variazioni della lista specifica. In particolare, nel
caso di sinonimie che riguardano l’intero genere
e/o sottogenere, l’indicazione è stata riportata
nella riga corrispondente. Le sinonimie relative
alle singole specie (che quindi, non comportano
una variazione di tutto il taxon) sono state riportate
in corrispondenza della specie stessa.
Quattro specie sono state eliminate dalla lista
in base a considerazioni tassonomiche. Si tratta
di: Amphoriscus dohrni Sarà, 1960, Hymeniacidon
mammeata Bowerbank, 1866, Petrobiona incrustans
Sarà, 1963, Protosuberites rugosus (Schmidt,
1868). Due specie ben note: Cliona lobata
Hancock, 1849 e Halichondria genitrix (Schmidt,
1870) non erano presenti nella lista del ’95 e sono
state aggiunte a quella attuale perché è variato il
loro status tassonomico. Cinque specie: Aphroceras
caespitosa (Haeckel, 1872), Hymedesmia gracilisigma
Topsent, 1928, Merlia deficiens Vacelet,
1980, Quasillina brevis (Bowerbank, 1861), Spongilla
alba Carter, 1849) che erano state erroneamente
incluse nella checklist del 1995, sono state
eliminate poiché non esistono ritrovamenti sicuri
per i mari italiani. Tutte le altre variazioni sono
spiegate nelle note annesse all’elenco delle specie.
Naturalmente la rivoluzione portata da internet
ha avuto una ricaduta diretta anche sulla tassonomia
delle spugne. Si sono moltiplicati innanzitutto
i siti che riportano liste specifiche riferite
ad aree diverse, facilmente consultabili in rete.
Il più importante è certamente il World Porifera
Database (van Soest et al., 2008) coordinato da
Rob van Soest del Museo Zoologico dell’Università
di Amsterdam assieme a tre esperti delle varie
classi ed aggiornato anche sulla base delle indicazione
fornite volontariamente dai vari specialisti.
Esso fornisce la lista di tutte le specie conosciute
di poriferi, con sinonimi, riferimenti bibliografici
ed altre informazioni ed è disponibile in rete
all’indirizzo http://www.marinespecies.org/porifera/.
Rob van Soest cura anche la checklist delle specie
dei mari europei, reperibile in rete sull’European
Register of Marine Species (Marbef data system)
all’indirizzo http://www.marbef.org/data/erms.php.
Le due liste sono in larga parte corrispondenti
ma la prima è più esaustiva perchè specifica per i
poriferi ed estesa a tutti i mari del mondo.
Per la compilazione della presente checklist,
sono stati presi in considerazione quasi esclusivamente
dati già pubblicati in letteratura, con
la sola eccezione di alcune specie – già segnalate
in Mediterraneo al di fuori dei confini dei mari
italiani – e presenti nelle collezioni degli autori.
reported at the corresponding lines of the specific
list.
Four species have been removed from the list
according to taxonomic revisions: they are Amphoriscus
dohrni Sarà, 1960, Hymeniacidon mammeata
Bowerbank, 1866, Petrobiona incrustans Sarà
1963 and Protosuberites rugosus (Schmidt, 1868).
Two well known species: Cliona lobata Hancock,
1849 and Halichondria genitrix (Schmidt, 1870)
have been included in the list due to a variation
of their taxonomic status. Five species (Aphroceras
caespitosa (Haeckel, 1872), Hymedesmia gracilisigma
Topsent, 1928; Merlia deficiens Vacelet,
1980, Quasillina brevis (Bowerbank, 1861), Spongilla
alba Carter, 1849), erroneously included in
the previous list on the basis of doubtful records
for the Italian seas, have been removed. The notes
annexed to the list explain all other variations.
Obviously the internet revolution provided a
remarkable spin-off also for sponge taxonomy.
Several web sites, including specific lists referred
to different geographic areas, are available. However
the most important one is the World Porifera
database (van Soest et al., 2005), a web site coordinated
by Rob van Soest (Institute for Biodiversity
and Ecosystem Dynamics of the University
of Amsterdam) together with other sponge taxonomists.
The data base, available on line at http://
www.marinespecies.org/porifera/, includes all the
extant Porifera species with their synonyms, literature
references and other information. It may
be continuously updated through the voluntary
contribution of the sponge experts worldwide and
has soon become an invaluable tool for sponge
taxonomists. Rob van Soest is also in charge of
sponges for the European Register of Marine
Species, available on line at http://www.marbef.
org/data/erms.php. Both lists may be useful but
the first one is sponge dedicated and extends
worldwide.
For the compilation of the present list almost
only published data have been considered. However
a few species, already known from the
Mediterranean Sea and present in the authors’
collection from the Italian coast, have been
also included. Since we consider the Mediterranean
almost homogeneous from a biogeographical
point of view, the publication of these data
as new records for the Italian seas seemed to us
inopportune For the same reason, the endemic
species reported in the last column of the checklist
always refer to the whole Mediterranean Sea.
A few sub species have been reported in the list,
whereas sub genera have been widely used, following
the trend of most recent revisions: Microcionidae
(Hooper, 1996), Chalinidae (De Weerdt,
2000), Systema Porifera (Hooper & van Soest,
2002).
About 40 new papers dealing with the Mediterranean
fauna of sponges have been published
in the last decade, thirty of which referring to the
Italian seas. Ten of these: Bavestrello et al., 1996,
1997; Calcinai et al., 2002; 2007; Corriero et al.,
1996; 1997; Corriero & Scalera Liaci, 1997; Corri-