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Universo Sposa

2014-2015

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Betelli: quando<br />

l’obiettivo racconta<br />

DI ROBERTO TIMELLI<br />

I servizi fotografici vengono realizzati<br />

per essere guardati. Certo. Ma non è<br />

proprio sempre così, o meglio, non<br />

solo… C’è qualcuno, professionista<br />

del mondo della fotografia per<br />

cerimonie, che sembra partire da un<br />

presupposto più ampio: “Il servizio<br />

fotografico è anche una narrazione!”<br />

Inusuale forse ma non illogico, perché<br />

è vero che guardando certe foto la<br />

nostra mente corre immediatamente<br />

a rinverdire ricordi di eventi cui abbiamo<br />

partecipato o dei quali siamo stati<br />

gli assoluti protagonisti. Quelle foto,<br />

insomma, raccontano una “storia”...<br />

Assoluto fautore di questa modalità di<br />

approccio al mondo della fotografia,<br />

soprattutto quella per cerimonie matrimoniali,<br />

Fabio Betelli, fotografo in<br />

Dalmine e a Romano di Lombardia,<br />

paragona la sua attività di fotografo a<br />

quella del “narratore” che deve saper<br />

cogliere pienamente il senso di un<br />

evento per poter trasmettere l’emozione<br />

intensa e profonda che pervade<br />

l’attimo del “sì” trasformandolo in<br />

una promessa eterna.<br />

Non è un approccio da poco, certo,<br />

ma non è ancora tutto. Perché la<br />

narrazione potrebbe in fondo essere<br />

paragonata ad una semplice “traduzione”<br />

che il fotografo effettua nel<br />

corso di questi servizi. Ma questo<br />

non è il senso definitivo che Betelli<br />

vuole infondere nella su attività: “Io<br />

non voglio semplicemente ‘tradurre’<br />

in immagini una grande emozione;<br />

io cerco una vera e propria partecipazione<br />

creativa all’evento, come un<br />

angelo benevolo che, senza intervenire<br />

e senza forzare il corso dell’evento stesso,<br />

ne fissa gli attimi più intensi e veri<br />

mettendo in giusto risalto la spontaneità<br />

delle immagini che trasmettono<br />

tutta l’immensa gioia degli sposi”.<br />

Non sembri inappropriata e fuori<br />

luogo l’immagine dell’angelo, perché<br />

Betelli, con tutto il rispetto dovuto al<br />

trascendente, si fa realmente aiutare, I<br />

in queste occasioni, da qualcosa che<br />

pur essendo meno “elevato” di un<br />

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