Relazione Tecnica - Comune di Coredo
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COMUNE DI COREDO<br />
PROVINCIA DI TRENTO<br />
PIANO COLORE DEL COMUNE DI COREDO<br />
<strong>Relazione</strong> tecnica
RESPONSABILI DI PROGETTO<br />
Arch. Andrea Rigo<br />
Ing. Mirko Gazzini<br />
COLLABORATORI<br />
Arch. Eleonora Fronza<br />
Arch. Virginia Berti
Piano Colore – <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Coredo</strong><br />
<strong>Relazione</strong><br />
Premessa<br />
Nell’ambito della tendenza consolidata e <strong>di</strong>ffusa volta al recupero ed al rinnovamento del<br />
patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, rientra la necessitÇ <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> uno strumento che rivolga<br />
l’attenzione alle cromia delle facciate del centro storico.<br />
L’obiettivo primario, infatti, É rappresentato dalla volontÇ <strong>di</strong> porre l’attenzione sul valore che<br />
il colore rappresenta per il centro storico, luogo per eccellenza in cui il quoti<strong>di</strong>ano dell’uomo<br />
si É stratiificato.<br />
La riqualificazione <strong>di</strong> un fronte e<strong>di</strong>lizio storico, passa attraverso una lettura cromatica non<br />
solo del fondo della facciata, alla composizione, trattamento e finitura della superficie<br />
materica, ma anche dei risalti architettonici degli elementi <strong>di</strong> finitura e <strong>di</strong> composizione, quali<br />
eventuali basamenti, coronamenti, cornici, bugnati, marcapiani, lesene, contorni, serramenti<br />
e balaustre, ...<br />
Per questo il piano colore É momento <strong>di</strong> riflessione importante, e strumento per la<br />
comprensione e la valorizzazione delle caratteristiche architettoniche del centro storico <strong>di</strong><br />
<strong>Coredo</strong>.<br />
Questo primo apporto documentale, conscio dei suoi limiti e vincoli, vuole porre<br />
l’attenzione al problema, dare una prima lettura ed in<strong>di</strong>care un possibile percorso. In tal<br />
senso il presente elaborato É un primo contributo per formare la sensibilitÇ <strong>di</strong> base per<br />
affrontare le problematiche relative al recupero dei fronti e<strong>di</strong>lizi in ambito storico.<br />
Il colore dei nostri centri storici muta continuamente. E’ senz’altro mutato, nelle <strong>di</strong>verse<br />
epoche storiche con il variare del gusto estetico, con il progre<strong>di</strong>re dell’invecchiamento delle<br />
tinteggiature , con l’avvicendarsi degli interventi manutentivi, e con il sostituirsi dei materiali<br />
impiegati.<br />
A fronte <strong>di</strong> ciÑ, occorre forse interrogarsi sulla effettiva valenza e significato del ‘colore tipico’.<br />
Il carattere <strong>di</strong> un colore (la sua trasparenza e vibratilitÇ, la sua cangianza al variare delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> luce, la sua evoluzione nel tempo) É determinato in larga misura dal tipo <strong>di</strong><br />
tinta, dalle modalitÇ applicative e dal supporto sul quale tale tinta viene stesa. Inoltre, essendo<br />
la tinta soggetta all’azione degli elementi atmosferici ed alla luce che continuamente la<br />
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Piano Colore – <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Coredo</strong><br />
<strong>Relazione</strong><br />
aggre<strong>di</strong>scono e la deteriorano, anche il colore risulta soggetto ad una perenne<br />
trasformazione che puÑ avere, come esito finale, la sua completa scomparsa.<br />
Area <strong>di</strong> interesse<br />
Il piano colore <strong>di</strong> <strong>Coredo</strong> interessa i fronti delle due <strong>di</strong>rettrici principali del centro storico, a<br />
cui fanno principalmente riferimento via Venezia e via Roma; e<strong>di</strong>fici tutti compresi all’interno<br />
della perimetrazione del centro storico.<br />
Analisi degli e<strong>di</strong>fici<br />
Il documento <strong>di</strong> Analisi tipologica degli e<strong>di</strong>fici, redatto all’interno del Piano regolatore<br />
generale per gli inse<strong>di</strong>amenti storici <strong>di</strong> <strong>Coredo</strong> É elemento <strong>di</strong> indagine e analisi prioritario a<br />
supporto del Piano colore.<br />
Tale documento in<strong>di</strong>vidua ed analizza i caratteri costruttivi, complementari, decorativi e <strong>di</strong><br />
pertinenza, che portano alla rappresentazione ed alla singolaritÇ compositiva dei fronti<br />
e<strong>di</strong>ficati del centro storico <strong>di</strong> <strong>Coredo</strong>.<br />
Tale indagine É <strong>di</strong> fondamentale importanza in quanto la definizione, ma ancor piÜ la<br />
percezione del colore É la somma <strong>di</strong> elementi e fattori che interagiscono fra loro.<br />
In primis la luce, nei suoi aspetti fisici, assume un aspetto fondamentale. Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
irraggiamento, ad esempio, sono particolarmente incisive, non solo sulla percezione<br />
cromatica ma anche sulla ‘durata’ temporale della cromia. La <strong>di</strong>sposizione delle vie lungo un<br />
andamento est-ovest, porta ad avere con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> illuminamento e degli effetti <strong>di</strong> luce<br />
completamente <strong>di</strong>versi tra il fronte volto a sud ed il fronte volto a nord.<br />
Altro aspetto É legato alla percezione del colore secondo le teorie della Gestalt, pertanto<br />
sulla percezione degli elementi nella loro forma e composizione e nei suoi aspetti cromatici<br />
<strong>di</strong> figura <strong>di</strong> fondo, <strong>di</strong> completamento e <strong>di</strong> relazione.<br />
Per quanto riguarda l'attribuzione dei cromatismi agli e<strong>di</strong>fici facenti parte del fronte oggetto<br />
del Piano Colore, si deve sottolineare che la loro analisi É stata effettuata essenzialmente con<br />
criteri percettivo-visivi, senza ricorrere ad analisi spettrografiche ad indagini stratigrafiche o a<br />
ricerche storiche specifiche.<br />
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Piano Colore – <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Coredo</strong><br />
<strong>Relazione</strong><br />
Colorazione degli intonaci<br />
I colori rilevati sono le tinte della terra: i gialli e i crema sino al nocciola, e i ver<strong>di</strong>. Numerosi<br />
sono gli e<strong>di</strong>fici il cui colore É dato dagli inerti presenti nell’intonaco.<br />
Importante risulta essere la granulometria <strong>di</strong> finitura dell’intonaco. Questa spesso <strong>di</strong> carattere<br />
grossolano contribuisce a donare ai fronti un aspetto caratteristico, in cui anche l’elemento<br />
colore assume una particolare ‘pastositÇ’ dovuto all’assorbimento non uniforme della luce ed<br />
alla bassa riflessione. elemento questo che cre<strong>di</strong>amo debba essere mantenuto e preservato,<br />
evitando <strong>di</strong> dare intonaci <strong>di</strong> finitura ai nuovi interventi con granulometria troppo fine ed<br />
omogenea, privilegiando sicuramente gli intonaci a base <strong>di</strong> calce. anche un sistema <strong>di</strong> posa a<br />
mano, senza linee guida a perfetto filo verticale, contribuisce a mantenere i caratteri o i<br />
‘valori storici’ del centro<br />
urbano. Tale accorgimento si riflette anche sulla percezione cromatica <strong>di</strong> finitura che si vorrÇ<br />
dare al fronte e all’e<strong>di</strong>ficio, in un maggior grado e capacitÇ <strong>di</strong> relazione con gli elementi<br />
architettonici circostanti.<br />
Colorazione ante ad oscuro<br />
L’indagine effettuata sulle <strong>di</strong>rettrici oggetto <strong>di</strong> intervento che nel resto del centro storico ha<br />
rilevato la presenza <strong>di</strong> due colori fondamentali: il marrone inteso come tinta legno nelle sue<br />
sfumature <strong>di</strong> essenza ed il verde. I colori in<strong>di</strong>cati, soprattutto per il marrone, presentano una<br />
estrema variabilitÇ nei toni, dai piÜ chiari ai piÜ scuri, dove spesso tale tinta e frutto <strong>di</strong><br />
colorazioni ripetute <strong>di</strong> tipo coprente o <strong>di</strong> colorazioni non coprenti il cui effetto finale risulta<br />
influenzato dalla qualitÇ del supporto ligneo trattato.<br />
Colorazione parapetti<br />
Gli elementi quali balconi e loggiati non caratterizzano particolarmente i fronti <strong>di</strong> interesse.<br />
Dalla lettura visiva dei balconi esistenti la tipologia storica risulta essere la tipologia con<br />
struttura in pietra e parapetto in metallo semplicemente lavorato. Parlare <strong>di</strong> finitura cromatica<br />
<strong>di</strong> tali elementi É quin<strong>di</strong> fuorviante. Oggigiorno É opportuno apprezzare le finiture <strong>di</strong> tipo<br />
protettivo quali gli smalti ferromicacei nelle tonalitÇ antracite o ferro arrugginito o i<br />
convertitori <strong>di</strong> ruggine. PuÑ essere ripresa la lavorazione del ferro battuto o una tinta molto<br />
scura, vicina al nero opaco, che richiama tale lavorazione.<br />
Per i balconi in legno vale quanto detto per gli oscuranti.<br />
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