DESIGN - Della Rocca Casa d'Aste
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Franco Assetto<br />
Fantasia surrealista e immaginazione barocca<br />
Assetto va inteso per un adepto a un piacere creativo che si pone da un punto di vista diverso, e cioè mettendo in scacco<br />
il percorso a senso unico della pittura, cercando qualcosa che è diverso dalla necessità dell’arte stessa. Usandola, non<br />
lasciandosene servire.<br />
La sua storia di artista è quella della trasformazione. Anche se intorno al 1950 egli era conosciuto come uno dei più<br />
importanti pittori surrealisti italiani, negli anni successivi divenne sempre più consapevole di strutture nuove, di spazi<br />
nuovi, di materiali nuovi e nuovi segni.<br />
Michel Tapié lo osannò per i suoi esperimenti che furono da stimolo al nuovo movimento artistico chiamato Baroque<br />
Ensembliste. Partito dalle strutture oniriche del surrealismo alla Dalì, poi, attraverso un’avventura sulla strada dell’action<br />
painting, Assetto è penetrato in quella dell’ensemblisme. Si tratta del passaggio dal problema dell’immagine dipinta<br />
a quello delle strutture artistiche inventate, del superamento, a partire ad esempio da artisti come Hoffmann, Tobey,<br />
Pollock, di tutti i tabù inibiti di sequele classiche, nel quale le forme inventate hanno superato le forme ereditarie trovando<br />
nell’ensemblisme della topologia generale un campo di esplorazioni senza limiti.<br />
Questo concetto ricorrente di barocco, insieme con il senso di contaminazione implicito nel mettere insieme, richiamano il<br />
clima e l’intera dinamica del Surrealismo e propongono una possibilità di rintracciare la continuità del lavoro di Assetto.<br />
Nel 1968 fu affascinato dall’acqua ed egli catturò il suo movimento, la sua superficie, i suoni tramite complesse sculture<br />
d’acqua.<br />
Più tardi, nella scultura murale di legno dipinto e plastica, troviamo un Assetto diverso che è profondamente coinvolto con<br />
strutture dalle più complesse a quelle di base come le formule chimiche.<br />
In seguito intraprese un passo oltre il Realismo Fotografico verso i misteri sottili del Foto Surrealismo delle scene<br />
metafisiche di drogherie, botteghe, edicole e chioschi.<br />
Negli anni ’80 Assetto si dedicò al tema del The Big Candy, giganti caramelle il cui sovradimensionamento rappresenta<br />
l’invenzione surrealista che rende straordinario l’ordinario. Mentre queste opere alludono ad una esperienza di vita vera, o<br />
ad una esperienza più grande del vero, allo stesso tempo funzionano come opere d’arte non oggettuale che incorporano<br />
strutture compositive modulari le cui possibili combinazioni sono infinite.<br />
La compagna naturale di Assetto è sempre stata la fantasia. Assetto non ha mai considerato la realtà come unica<br />
fonte accreditata d’ispirazione. Per lui l’opera dell’arte è come un evento che ha le sue autentiche ragioni d’essere<br />
nell’invenzione. Invenzione anche degli strumenti che la realizzano.<br />
La sorpresa fa parte delle invenzioni di Assetto, del suo modo di comportarsi nel dominio dell’arte. Egli è un artista<br />
allenato alla ricerca delle immagini, del linguaggio, di tutti gli strumenti materiali, di tutte le tecniche che possono confluire<br />
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nella realizzazione dell’opera d’arte. Può così coinvolgere nella stessa<br />
opera elementi che sono contraddittori, colore e plasticismo, statica e<br />
movimento, e materie che sono contraddittorie.<br />
Assetto se ne sta sempre beatamente fuori dai limiti restrittivi delle<br />
convenzioni di stile, e degli ammonimenti della tradizione.<br />
Deve e può inventare tutto, l’azione lo trascina lungo la spirale di una<br />
sinuosa fiammeggiante immaginazione barocca.<br />
Tratto da:<br />
AA.VV.. Franco Assetto: antologia, Fabbri Editori, Milano, 1985.