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40° Congresso Regionale SIP, 15° Congresso Regionale SIN, 8 ...

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Catania e la sua Patrona<br />

La città di Catania, che accoglie quest’anno il <strong>Congresso</strong> <strong>Regionale</strong><br />

congiunto, è senz’altro una rappresentante pienamente autentica<br />

dello spirito siciliano così profondamente radicato nella<br />

sua storia, nei suoi luoghi e nei suoi culti.<br />

In particolare il culto della Santa Patrona contraddistingue la<br />

fede ed il folclore degli abitanti, i quali dedicano ad Essa due feste:<br />

la più importante e la più antica si svolge dal 3 al 5 febbraio<br />

in memoria del suo martirio, la seconda, introdotta nel 1126, si<br />

svolge il 17 agosto per ricordare il ritorno delle sue reliquie da<br />

Costantinopoli a Catania.<br />

La festa di febbraio è preceduta da un periodo di preparazione che<br />

dura per tutto il mese di gennaio, durante il quale, nelle chiese cittadine<br />

così come in altri luoghi della storia agatina, si susseguono<br />

molte iniziativa religiose e culturali. Tra le manifestazioni che<br />

precedono l’inizio ufficiale della festa è tradizione che l’Arcivescovo<br />

della Diocesi celebri una funzione per benedire i portatori<br />

delle candelore e i cittadini che indosseranno il “sacco” votivo per<br />

condurre le Sacre Reliquie di Sant’Agata lungo i percorsi previsti<br />

per la processione. In tutte le strade principali del centro storico<br />

di Catania vengono approntate delle illuminazioni artistiche che<br />

danno una particolare luce di festa a tutta la città.<br />

Sempre in tema di luce, molto antica è la tradizione dei cerei o<br />

cannalori, undici grosse costruzioni in legno riccamente scolpite<br />

e dorate in superficie, costruite, generalmente, nello stile<br />

del barocco siciliano, e contenenti al centro un grosso cereo che<br />

rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città.<br />

Questi imponenti ceri dal peso che oscilla fra i 400 ed i 900<br />

chili, vengono portati a spalla, a seconda del peso, da un gruppo<br />

costituito da 4 a 12 uomini.<br />

Nel 2008 la Festa di Sant’Agata è stata dichiarata dall’UNESCO<br />

come Bene Antropologico dell’Umanità.<br />

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