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- [Eu]carestie<br />
La vicenda Americana ha risentito dell’<strong>in</strong>flusso anche della seconda grande<br />
famiglia spirituale radicatasi sul cont<strong>in</strong>ente, dove ha sviluppato la sua forza<br />
evocativa più di quanto avesse fatto <strong>in</strong> patria e senza la quale non si può comprendere<br />
appieno la genesi di una spiritualità americana: i Quaccheri, ben diversi<br />
dai Puritani.<br />
<strong>Il</strong> movimento Quacchero, o più propriamente detto “Società degli Amici”,<br />
viene fondato da George Foxe nel 1647 <strong>in</strong> seguito ad un’illum<strong>in</strong>azione<br />
<strong>in</strong>teriore: 2 «la Pace non deriva dalla lettura della Sacre Scritture ma da una<br />
Luce Interna, una Sc<strong>in</strong>tilla Div<strong>in</strong>a che ogni uomo porta <strong>in</strong> sé (Dio è <strong>in</strong> ogni<br />
uomo) e che deve sviluppare ed espandere»; questo portò al conv<strong>in</strong>cimento<br />
anche dell’<strong>in</strong>utilità di una struttura ecclesiastica formale.<br />
Foxe ben presto com<strong>in</strong>ciò a predicare le sue idee ma altrettanto velocemente<br />
fu perseguitato (da qui l’appellativo dispregiativo Quaccheri, dal verbo <strong>in</strong>glese<br />
“to Quake” cioè tremare, <strong>in</strong> quanto secondo gli <strong>in</strong>quisitori «tremavano <strong>in</strong> presenza<br />
dello Spirito di Dio») soprattutto nel periodo di governo del “palad<strong>in</strong>o<br />
puritano” Oliver Cromwell; nonostante ciò fu l’unica delle sette protestanti del<br />
XVII secolo che si consolidò e assorbì anche altre sette dissidenti; al 1672 risale<br />
la conversione più importante ai f<strong>in</strong>i del nostro studio, quella di William Penn.<br />
Figlio di un celebre ammiraglio britannico, Penn, dopo la conversione al<br />
quaccherismo, acuì la sua <strong>in</strong>sofferenza verso le istituzioni anglicane; da qui il suo<br />
<strong>in</strong>teresse verso le nuove colonie americane considerate zone spiritualmente verg<strong>in</strong>i<br />
e il sostegno ai primi coloni quaccheri nel pianificare il loro <strong>in</strong>sediamento nel<br />
New Jersey. Nel 1681 egli rilevò un vasto territorio, equivalente all’attuale New<br />
Jersey orientale che dapprima battezzò Sylvania per poi cambiarlo <strong>in</strong> Pennsylvania,<br />
<strong>in</strong> onore del padre. Nel 1682 si trasferì oltreoceano, divenne governatore<br />
dello Stato e fondò Philadelphia (la “Città dell’Amore Fraterno”), massima rappresentazione<br />
di quella tolleranza religiosa verso tutti che era nei piani di Penn.<br />
nativi americani che già abitavano i territori. La sua idea di tolleranza religiosa a tutti i costi<br />
lo sp<strong>in</strong>geva a rispettare chi già c’era prima che i coloni arrivassero. Williams, <strong>in</strong>oltre, si batte<br />
per dare la possibilità ai nativi di acquistare a prezzi ragionevoli le terre concesse agli europei.<br />
Questo fu molto apprezzato dalle tribù, che lo chiamarono a svolgere il ruolo d’<strong>in</strong>termediario<br />
quando si verificarono attriti tra nativi e coloni.<br />
2 George Foxe, cresciuto <strong>in</strong> una famiglia puritana rigidissima dal punto di vista morale,<br />
considerava la sua religione eccessivamente formale e istituzionalizzata. Conv<strong>in</strong>to che<br />
l’<strong>in</strong>tegralismo puritano allontanasse dal vero messaggio biblico, <strong>in</strong>iziò una ricerca <strong>in</strong>teriore.<br />
Nel 1647, dopo quattro anni dall’<strong>in</strong>izio del suo percorso spirituale, ricevette la cosiddetta luce<br />
<strong>in</strong>teriore che lui descrisse <strong>in</strong> questo modo: «Quando la Luce spuntò, tutto ciò che non era toccato<br />
da essa mi apparve come tenebre, morte, tentazione, realtà peccam<strong>in</strong>osa e priva di Dio: la Luce<br />
rendeva tutto manifesto e visibile». Foxe capì che l’uomo, nel suo rapporto con il div<strong>in</strong>o, dovesse<br />
essere guidato esclusivamente da una “luce div<strong>in</strong>a” <strong>in</strong>teriore: non da un libro né da una classe di<br />
m<strong>in</strong>istri preord<strong>in</strong>ata. Da qui il suo motto: «Per troppo tempo Cristo è stato chiuso nella Bibbia e<br />
nei riti religiosi, sia Egli il vostro profeta, il vostro sacerdote, il vostro Re, ubbiditegli».<br />
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