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the castle of the counts sambuy

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Situato, in Piemonte Italianord-ovestLa contea di Sambuy,resta un importanteesempio di strutturafeudale alle porte dellacittà di Torino.Tuttora circondato dal suoterritorio originario, solouna piccola parte è statasottratta con lacostruzione della stradastatale per la valleCerrina, che collegaTorino a CasaleMonferratoIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Carte istituto militare sono 12 fogli più unquadro d'unione sul quale è la scritta"riconosciuta e verificata sul terreno nel 1840dal Capitano Basso".Denominazione SamboyIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Alla fine del IX e per tutta la primametà del X secolo l’insicurezza inPiemonte/Italia divenne per lepopolazioni locali un problemasempre più pressante a causa dellaminaccia delle incursioni saracene, edalla presenza di bande di predoniorganizzate e radicate sul territorio,dal passaggio frequente di esercitiper la contesa alla corona delRegnum Italicum.La prima risposta a livelloistituzionale fu la creazione dellamarca d’Ivrea, come fondamento diun’ampia militarizzazione dellaregione e una suddivisione in distrettidi natura comitale; con la secondametà del X secolo, accanto alla marcadi Ivrea , nascono altre tre marche,quella di Torino, l’Arduinica, quelladel Monferrato, Aleramica, el’Obertenga, a cavallo fra Lombardiae Piemonte sud-orientale, chesegnano l’indirizzo della storiapiemontese nei secoli centrali delMedio Evo.Il Regno d'Italia (Regnum Italiae oRegnum Italicum) è un'entità politicadell’alto Medio EvoIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Fin dall’epoca dei marchesi iniziaun programma di radicamento deipoteri feudali istituzionali sulterritorio sia da parte di questiultimi sia dei conti loro subalterni,inaugurando così il processolento, ma costante che conducealla nascita delle signorie dicastello; il momento culminante ètuttavia l’XI secolo quando, tuttoil territorio dell’antica marca diIvrea si fraziona in signoriecomitali di castello, legittimate daantichi legami istituzionali con ildominio marchionale esoprattutto indipendenti dai poterivescovili di Ivrea e Vercelli.Piemonte e Monferrato JacopoCastaldo, carta colorata OrtelioLuogo BojIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Nelle altre marche lasituazione è parzialmentediversa, in quanto quella diTorino mantiene la suatendenza all’unità dicircoscrizione pubblica, conla creazione di signorie dicastello, tuttavia, da parte siadei vescovi, sia dei marchesi,mentre quelle Aleramica ècaratterizzata dalla volontà diradicamento del poteresignorile da parte dei diversirami della famigliamarchionale e da una sorta didominatus loci diverso dallasignoria di castellocanavesana, esercitato dallefamiglie aristocratiche chepreferiscono risiedere nellecittà come ceto vassallaticovescovile.Carta del Piemonte di JacopoCastaldi,metà sec.XVIIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Il controllo strategicomilitaredel territorio. Inquesto caso però non visaranno ulterioriarretramenti o battute diarresto, in conseguenza delvenir meno dei motivioccasionali che avevanoindotto ad unaintensificazione dell’impegnomilitare: a partire dalla primametà del Duecento infatti siconsolida e si stabilizza unarete di controllo diretto delcomitato, incentrata sualcuni (pochi) nodi strategiciCarta del Piemonte di JacopoCastaldo metà sec.XVILuogo S.BojIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


verranno affiancate tutta unaserie di fortezze minori cheprobabilmente solo in caso dibisogno ospitavanoguarnigioni inviate dalla città.assicurarsi il possesso stabile,o per lo meno il diritto diutilizzo, di un ragguardevolenumero di castra posti sulconfine, o comunque in aree incui le opposte influenze delledue marche entravano incollisione.1682, eredi di Joan Blaeu,Theatrum Statuum RegiaeCelsitudinis Sabaudiae Ducis.Intervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Pietro AzariodisegnatorePiemontese Destatu canepiicilibercanavesea)prima metà delXV secoloMilanobibliotecaAmbrosianacod.269inf.ff.75v e 76rMonferratoconfiniIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


È questo il senso delle varie“sommissioni” (sottomissionimedioevale in un caso, si tratta diuna compravendita) che sisusseguono nel 1200 di“collegamento feudale” tra la cittàdominante e il dominus debellato,con accordi finalizzatiall’acquisizione in diverse forme daparte di Torino del controllo direttodei castelli di proprietà signorile,contraccambiata da generoseconcessioni di vario genere adivisione della marca di TorinoAlcaja Savoia e di quella Aleramica,abbiamo un feudo cuscinetto lacontea di Sambuy.Carta del Piemonte di JacopoCastaldi, regione subalpinaAmsterdam Ortelio incisione in rame510x400Intervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


per questo il feudopasso dai frati aimarchesi confinanti asecondo di chi eravittorioso nellecontese belligerantiSambuj appartennealle sottomissioni deiSavoia fino a tempirecenti e fu dimoradi un noto sindacodel comune di TorinoCamillo BertoneSambuj. Anticamentesi presentavaarroccato sullecolline fino a quandonell’800’ vennecostruita la stradanazionale dando alladimora le sembianzedi una villaPianta acquarellatadescrivente i confinidel marchesato delMonferrato con il feudodi Sambuy,1534,ASTC San MauroIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Giovannino de Grassi Codex Astensis1380Asti Archivio storico del comune,castelli e tipologie.Il Codex Astensis o Malabayla, e unaraccolta trecentesca di cronache edocumenti medioevali, riguardanti lacittà di Asti che vanno dal 1065 al1353. Il ritrovamento Quintino Sella,ambasciatore italiano in Austria, nelfebbraio del 1876, scovò nell'archiviodi corte dell'imperatore FrancescoGiuseppe, un Codex Astensis dettoMalabaylaIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Le prime fonti risalgono al 991 attraverso una donazione degli Aleramopatrono abbadia benedettina di San Mauro fece dono di questa concastelli e feudi annessi alla abbadia di S.Quintino di Spigno, mentre nel1029 venne donata all’abbazia di S. Giusto di Susa dove vienemenzionata la vicina corte “quae Sambucetum” Sambuj, nellecartografie viene menzionato S.Boj, S.Buico, Sambucetum, Sanbuici.Arriviamo al 1430 con l’investitura dei Conti Balbo Bertone di Chieri.Il documento descrive il luogo di Sambuici di antica pertinenza degliabati di Santi Mauri i suoi confini erano delineati da due torrenti il rivoDora con gli Abati e il rivo Cari con gli Aleramici. Nell’atto si parla diperiodi in cui “ vigent guerre inter Principe e Marchionem “Archivio di corte sezioni riunite P.zza Mollino Torino sezione I materieecclesiastiche Abbazia di S.Mauro mazzo I trascrizione postuma dei fratidell’investitura del nobile Benvenuto Bertone di ChieriIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Sporge dalla sommità deltetto la torre che èl’elemento più antico,sicuramente inglobata inepoche successive.Mentre nelle torri laterali alposto della bertesca dilegno nell’800’ furonoposizionati dei terrazzini dipietra.I castelli medievalipresentano la caratteristicaarchitettonica dellamerlatura, che consiste inun'alternanza di settori pienie vuoti nella parte terminaledella muratura così aformare una sommitàdentata. Scopo dellemerlature era proteggere isoldati sui camminamentidagli attacchi di arcieri .Dai bordi dei merli siaprivano le caditoie, dellebotole che consentivano diversare sui nemici olio eacqua bollente.I merli presentano due stiliarchitettonici: si definisconomerlature ghibelline quelleche presentano sommità acoda di rondineIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Per avere lasensazione dimaniero bisognapercorrere unastrada dicampagnadenominata delPedaggio doveattraverso icampi viviamoun paesaggioantico del feudo,vediamo ilcastello con duetorri ed antichemura , ilcammino dironda oggi ecoperto dal tettodove al centro sicolloca latorre.Intervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Sezionetrasversalelato nordIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Sezionetrasversalelato nord,evidenziato inverde la partemedioevaleIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Prospettolato nord,Intervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Prospetto lato ovestIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


Prospetto latosudIntervention <strong>of</strong>: Nadia FabrisTHE CASTLE OF THE COUNTS SAMBUY Dipartimento DAD II Facoltà diArchitettura Politecnico di Torino


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