in copertina:L’Antelao, re delle <strong>Dolomiti</strong>in 2 a di copertinaLa Torre dei Sabbioniin 4 a di copertinaDa sinistra: il Campanile di Selvapianae i Campanili 1, 2 e 3 di Popèra1° RISTAMPA 2006<strong>Dolomiti</strong> Turismo srlVia R.Psaro, 21 - 32100 BellunoTel. 0437.940084www.infodolomti.it©2003 AmministrazioneProvinciale di BellunoSETTORE TURISMO, EATTIVITÀ PRODUTTIVEwww.dolomiti-altevie.itEdizione completamenteriveduta ed aggiornataa cura di Italo Zandonella CallegherFoto Manrico Dell’AgnolaProgetto Grafico Luca CeliStampa Linea Grafica
Notizie generali"L'<strong>Alta</strong> Via n° 5 è stata dedicata a Tiziano Vecellio, il più grandedei pittori veneti, che dalla potente architettura dei monti, leMarmaròle dominanti la sua Pieve, trasse ispirazione per arricchirelo sfondo dei suoi quadri di paesaggi inconsueti. È attraverso leMarmaròle che si svolge parte dell'<strong>Alta</strong> Via, con itinerario di grandissimointeresse alpinistico: nel cuore delle Marmaròle è eretto unvecchio e glorioso rifugio che porta il nome di Tiziano ed una cimagli è stata intitolata. Ed a Pieve di Cadore, ove Tiziano nacque in unaumile casa, degna di una visita e di omaggio, si conclude l' <strong>Alta</strong> Via".Così scriveva Toni Sanmarchi, l'indimenticabile "capitanBarancio", in entrambe le precedenti edizioni della Sua preziosaguida (1973 e 1979, Tamari Ed., Bologna), denominata "<strong>Alta</strong> Via diTiziano". Ma già oltre 30 anni prima, intorno al 1942, aveva iniziatoproficue esplorazioni nella zona; (v. Dalle Marmarole al Sorapìss, "LaRivista Mensile del Club Alpino Italiano", n° 1-2, 1946, da pag. 3 apag. 9,). In quel periodo, appunto, aveva ideato la complicata traversatadelle Marmaròle, profondendo tutte le Sue energie, e quelledi numerosi e validi amici cadorini (Cornaviera, De Polo,Cortellazzo, Da Re, Frescura,…), nella faticosa ricerca di passaggilogici tra valloni e forcelle, fra rifugi e posti idonei alla posa di unbivacco, tra passi e creste… Solo in un secondo tempo, traendospunto anche dal programma di itinerari dolomitici prospettati daMario Brovelli nell'articolo apparso su "Lo Scarpone" del 1° settembre1966 - dove anche lo stesso imprimeva al tragitto il nome di "Viadi Tiziano" - passò alla descrizione di questa superba traversata che,dalla bella Sesto in Pusterìa, attraverso le imponenti e celebri cattedralidolomitiche della Croda dei Tóni, del Popèra, delle Marmaròlee dell' Antelao, porta alla soave Pieve, capoluogo storico del Cadore.Anche quest'<strong>Alta</strong> Via, come le altre celebri consorelle, presenta lecaratteristiche peculiari di una lunga escursione frazionabile indiverse tappe giornaliere. Rifugi e Bivacchi fissi (ma anche una ten-ALTA VIA DELLE DOLOMITI N. 5 ”DI TIZIANO” 3