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01/08/08 10:56
artisti, provenienti da nove paesi diversi, che prenderanno parte all'ottava edizione del Festival
Internazionale di Jazz "Musica sulle bocche", dal 20 al 25 agosto sulle Bocche di Bonifacio a Santa
Teresa Gallura, il paese che quest'anno festeggia il bicentenario della fondazione. Fu infatti il sovrano
Vittorio Emanuele I di Savoia a progettarlo personalmente come una "piccola Torino" e a fondarlo il 12
agosto del 1808.
Anche quest'anno si riproporra' la formula collaudata che ha decretato il successo della manifestazione,
con la musica all'alba sulla spiaggia di Rena Bianca, le incursioni bandistiche per le strade e nei litorali, i
concerti serali al chiostro del porto e sulla piazza centrale. Non ci sara' solo musica jazz nel cartellone
della rassegna "Musica sulle bocche", ideata e diretta dal musicista Enzo Favata (e organizzata
dall'associazione concertistica Jana Project con il sostegno della regione Sardegna e del comune di Santa
Teresa Gallura), che comprende piu' di venti appuntamenti musicali e diversi eventi speciali. Tra questi,
l'incontro con la letteratura e i "Racconti sulle Bocche", affidati quest'anno allo scrittore Carlo Lucarelli.
Il festival prevede una giornata di anteprima, il 20 agosto, interamente dedicata alla Sardegna con la
partecipazione del coro femminile su Veranu di Fonni, paese tra le alte vette del Gennargentu, che nella
Chiesa di Santa Lucia, alle 19.00, eseguira' canti tradizionali del repertorio religioso. A seguire (ore 21 al
Cinema Arena Odeon), la proiezione del film "Sonetaula", alla presenza del regista nuorese Salvatore
Mereu. Il 21 agosto, il festival entra nel vivo con l'inaugurazione pomeridiana (ore 18 in Piazza Vittorio
Emanuele) della Bandakadabra.
Ambito Nazionale
Categoria Spettacolo
Notizia del 15-LUG-08 18:07
MUSICA: FRESU, DOBBIAMO AIUTARE NUOVE LEVE DEL JAZZ
Roma, 15 lug. - (Adnkronos) - "Persone come me, come Bollani, Rava o Di Battista, possono dire che, in
qualche modo, il loro piccolo grande successo lo hanno ottenuto, quel salto di qualita' che rende meno
difficile del solito riempire una platea per un concerto jazz, ma mi rendo conto che per i giovani talenti
non e' altrettanto facile". Lo afferma Paolo Fresu, uno tra i piu' importanti rappresentanti di musica jazz
italiani, mentre sta ultimando le prove sul palco del Forte Sangallo di Civita Castellana dove si esibira'
questa sera nell'ambito del 'Civitafestival', la kermesse culturale diretta dal maestro Fabio Galadini.
"Possiamo dire che il jazz fa parte di quella musica colta, di elite, ma ancora in Italia non e'
universalmente riconosciuto tra le arti cosiddette colte. Pero' devo spezzare una lancia a favore del
pubblico italiano. Non e' vero che il jazz viene apprezzato solo all'estero -aggiunge Fresu- anche noi
abbiamo un pubblico raffinato capace di ascoltarlo e di interiorizzarlo. Certo, ripeto, per noi 'veterani' e'
decisamente piu' facile, ma mi rendo conto che il successo nel mondo del jazz e' difficile da raggiungere.
Ci sono tanti bravissimi artisti giovani che non trovano spazio ed e' per questo che dobbiamo
incoraggiarli".
"Personalmente ascolto con dedizione le nuove leve -annuncia il musicista- cerco di dargli dei consigli e
quando posso anche di scrivere le note dei loro dischi". Questa sera Paolo Fresu, che tra pochi giorni
sara' al fianco di Uri Caine in un avvincente connubio artistico che tocchera' molte citta' d'Italia e della
Francia, si esibira' al 'Civitafestival' con il Devil Quartet accanto al chitarrista Bebo Ferra, a Paolino Dalla
Porta, al contrabbasso, e al batterista Stefano Bagnoli. E, rispetto a quest'esibizione, conclude: "Sara' un
concerto meno classico e piu' eclettico con influenze rock e elettroniche grazie alla chitarra di Ferra".
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