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Retribuzioni e segmenti deboli nel mercato del lavoro in un'area ...

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Rimane da esplorare il nesso tra genere, precarietà ed età. Anche <strong>in</strong> questo caso per problemi d<strong>in</strong>umerosità campionaria si limita l’osservazione all’<strong>in</strong>sieme dei dati <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia. Laprecarietà giovanile è un fenomeno che colpisce <strong>in</strong> misura maggiore le donne che non gli uom<strong>in</strong>i(27% contro 18%), nonostante le donne present<strong>in</strong>o livelli d’istruzione notevolmente più elevatidei maschi (tabelle 16).Tab. 16 - Occupati giovani (17-35 anni): composizione per titolo di studio e <strong>in</strong>cidenza deiprecari per genere (prov<strong>in</strong>cia di Modena, 2006)DonneUom<strong>in</strong>iComposizione % pertitolo di studioIncidenza % diprecariComposizione % pertitolo di studioIncidenza % diprecariObbligo 18% 27% 38% 17%Diploma 50% 17% 50% 14%Laurea 32% 42% 13% 32%Totale 100% 27% 100% 18%Gli immigratiCome si è visto l’orig<strong>in</strong>e <strong>del</strong> capo famiglia è un <strong>in</strong>dicatore rilevante <strong>del</strong>la posizione lavorativa e<strong>del</strong>la condizione economica familiare degli occupati. In l<strong>in</strong>ea di massima gli immigrati da aree,nazionali ed estere, a basso reddito ed elevata emigrazione, presentano un m<strong>in</strong>or reddito da<strong>lavoro</strong> e maggiori rischi di povertà (sia di redditi da <strong>lavoro</strong> sia di reddito equivalente familiare).Particolarmente fragili, <strong>in</strong> questa prospettiva, risultano essere gli immigrati dal sud-est <strong>del</strong>mondo, che sono assai più giovani, hanno un reddito da <strong>lavoro</strong> (annuale e orario) sensibilmentepiù basso e vivono <strong>in</strong> nuclei con un rischio di povertà particolarmente elevato (tabella 17). S<strong>in</strong>oti viceversa come i tassi di povertà famigliare siano particolarmente contenuti, quasi<strong>in</strong>esistenti, per i lavoratori di orig<strong>in</strong>e modenese o immigrati da aree sviluppate (2-3%).Notevoli, come già segnalato, le differenze tra la città e il resto <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia, <strong>in</strong> particolare perquanto riguarda il reddito annuale da <strong>lavoro</strong>, che è sensibilmente più basso di quello degli altrilavoratori (anche di quello degli immigrati residenti negli altri comuni <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia), e ilrischio di appartenere a una famiglia povera, che a Modena è altissimo (52%). Rilevante <strong>in</strong>fi<strong>nel</strong>a differenza <strong>nel</strong>la quota di precari che, <strong>nel</strong> comune di Modena, <strong>in</strong>cide pesantemente sugliimmigrati dal sud-est <strong>del</strong> mondo (39%).17

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