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n.5 -Maggio 2013 - Uisp

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Chi partecipa di solito alle passeggiateecologiche?I gruppi sono molto eterogeneicon partecipanti di varie età ma,dato importante, si registra unapresenza femminile sovente maggioritariae una nutrita partecipazionegiovanile che ci fa ben sperareper il futuro.Il vostro progetto ha spesso permessodi puntare l’attenzionesugli scempi urbanistici del territoriosilano: dighe abbandonate,tentativi di costruzione di termovalorizzatori,ecc. Con quali reazionida parte dei partecipanti edella politica locale?Si parte dalla costatazione cheogni lembo di territorio ha unastoria da raccontare: una storia disuccesso o una storia tragica o lastoria di un’occasione mancata o,nel caso della centrale a biomassadi Piani di Moio, un rischio che sicorre con un insediamento industrialeinappropriato. Ma soprattuttosi parte dalla costatazioneche il territorio e l’ambiente calabresemerita di essere conosciuto,divulgato e difeso perché solodalle sue potenzialità può nasceresviluppo non effimero, come le vicendedella politica industriale inCalabria ci hanno insegnato. Conriferimento alla costruzione di untermovalorizzatore a ridosso delParco Nazionale della Calabria ipartecipanti alla Camminata Ecologicasono contenti di dare, anchecon il semplice gesto dell’esserci,un contributo per la difesa del nostroterritorio minacciato dall’affaredelle energie poco alternativee poco rispettose dell’ambiente edelle economie già in essere sulterritorio. La nostra azione trovail consenso dei cittadini residentinei luoghi interessati mentre lapolitica è sorda e muta e non sembraancora sensibile a un uso sostenibiledel territorio. La Camminatain luoghi pochissimo antropizzati,vocati a coltivazioni DOPe IGP, il semplice attraversamentodei luoghi e la consapevolezza delrischio che corre il territorio conl’inquinamento che ne deriverebbe,crea un corto circuito emozionaleche si manifesta anche conil rafforzamento, nei partecipanti,delle intenzioni di difesa dell’ambientecosì minacciato.Quali criteri vi orientano nellascelta dei luoghi da percorrere?Badiamo soprattutto alla sicurezzadel percorso. In primo luogo consideriamoche, anche con qualchedifficoltà accettabile, debbaessere intrinsecamente sicuro. Ilche non vuole dire che lo stessopercorso non sia impegnativo perlunghezza o pendenza o passaggiimpegnativi e tortuosi. Poi diciamoche il percorso deve primasoddisfare noi che lo proponiamoe deve contenere un ‘qualcosa’ chelo renda proponibile, intendendocon questo termine tutto ciòche può essere interessante, nonnecessariamente importante o digrande valenza. Qui, forse, è il veromotivo del successo dell’iniziativa‘Camminate Ecologiche’. Ogni partecipanteè interessato allo sportdi movimento, al camminare, allosport non competitivo, ma si sentemotivato se accanto a questo scopreanche altro. Ricordando allarinfusa quello che si è “riscoperto”:un vecchio mulino, una locanda dicampagna gestita da un rubizzooste, il rudere di un monastero raggiuntoda un percorso tra i monti,la piccola cascata sul fiumiciattolonella valle sperduta, ma anche laleggenda, la storia del brigante oil semplice “fatterello”di cui nonsi è persa memoria. Il vero valoredelle Camminate Ecologiche forseè lo scoprire lento del territoriopiù marginalizzato, lontano daigrandi flussi di traffico, dai grandiinteressi economici e fuori dalleemergenze di ogni tipo che tutticonoscono. Forse è il sentire cheè possibile ancora essere parte enon solo spettatore dell’ambienteche ci circonda.Come vi rapportate con altri Entie associazioni con finalità similialle vostre?Abbiamo un ottimo rapporto conil CAI, sezione calabrese, con il qualeabbiamo organizzato alcune iniziativein comune, mentre stiamoricevendo inviti da diverse Pro-locoche intravedono, attraverso lenostre iniziative, un buon veicolodi conoscenza, partecipazione einteresse verso i territori da loropromossi. Partecipano attivamenteiscritti e dirigenti di altre organizzazioni(per esempio la Fipsas)che trovano stimoli interessantianche nella nostra attività. Per ilfuturo abbiamo la volontà di allargarequanto è stato svolto finorain collaborazione e, se possibile,sviluppare iniziative più articolatedove compenetrare le diverseesperienze e le diverse specialitàcercando un ambito collegiale diattività. In tale ottica siamo in contattocon alcune ASP della regioneche avendo apprezzato quantoda noi svolto, vogliono inserire lenostre camminate in un piano piùgenerale di azioni di prevenzionedei rischi legati alla sedentarietà ealla cattiva alimentazione.Per quanto riguarda l’atletica,quali altre iniziative avete inprogramma per il <strong>2013</strong> (corse sustrada, pista)?Nel <strong>2013</strong>, a parte il Trofeo Liberazionesu pista a Catanzaro il 25aprile per le categorie giovanili maanche con alcune gare di contornoper le categorie assoluti e amatori,abbiamo avuto, il 7 aprile, Vivicittà(manifestazione che abbiamoorganizzato per vent’anni in città),seppure limitatamente alla noncompetitiva organizzata all’internodell’Istituto Penale Minorile.Il 28 settembre ci sarà, sempre aCatanzaro e su pista, il Meetingdell’Amicizia, dei Popoli e dellaPace, mentre per le corse su stradaavremo alcune iniziative in provinciadi Crotone durante l’estate.Foto di Walter FrattoAtletica UISP on line - 12 Atletica UISP on line - 13

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