Sulla totale liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura dei negozi
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UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO<br />
Appen<strong>di</strong>ce tecnica<br />
Per la costruzione delle serie storiche del fatturato a prezzi correnti della grande<br />
<strong>di</strong>stribuzione si è proceduto come segue. Gli in<strong>di</strong>ci mensili delle ven<strong>di</strong>te complessive al<br />
dettaglio, riguardanti il <strong>totale</strong>, la non grande <strong>di</strong>stribuzione e la grande <strong>di</strong>stribuzione<br />
(secondo le <strong>di</strong>citure Istat) sono stati riportati dal gennaio 1996 a base 2010, anche con<br />
l’ausilio <strong>di</strong> alcune ricostruzioni effettuate dall’Istat.<br />
Gli in<strong>di</strong>ci sono stati poi trimestralizzati attraverso la semplice me<strong>di</strong>a aritmetica<br />
<strong>degli</strong> in<strong>di</strong>ci mensili.<br />
Per il valore del fatturato si è preso quello relativo alle imprese del commercio al<br />
dettaglio (G47 che non include auto e motocicli), pubblicato dall’Istat, avendo cura <strong>di</strong><br />
escludervi le sotto-voci relative a tabacchi, carburanti, articoli <strong>di</strong> seconda mano,<br />
commercio ambulante, e commercio al <strong>di</strong> fuori <strong>dei</strong> <strong>negozi</strong> (ven<strong>di</strong>te tramite internet),<br />
sempre secondo le statistiche ufficiali. Il fatturato così determinato ammontava, per<br />
l’anno 2010, a 255,9 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro.<br />
Tale valore <strong>di</strong> fatturato del commercio in sede fissa è stato quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>viso tra<br />
piccola e grande <strong>di</strong>stribuzione secondo la quota in<strong>di</strong>cata dall’Istat nella nota<br />
metodologica sulle ven<strong>di</strong>te base 2010 (55,1% per la piccola e 44,9% per la grande).<br />
L’importo è stato quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>viso per quattro in<strong>di</strong>viduando il valore me<strong>di</strong>o del<br />
fatturato per trimestre nel 2010. La trimestralizzazione è stata fatta per rendere<br />
coerente la serie storica delle ven<strong>di</strong>te con quella <strong>dei</strong> consumi <strong>di</strong> beni da parte delle<br />
famiglie italiane, secondo la contabilità nazionale trimestrale.<br />
Con gli in<strong>di</strong>ci trimestrali sono stati quin<strong>di</strong> ricostruiti i valori <strong>dei</strong> fatturati della<br />
grande <strong>di</strong>stribuzione dal primo trimestre del 1996 al primo del 2015.<br />
Attraverso il deflatore <strong>dei</strong> consumi <strong>di</strong> beni della contabilità trimestrale dell’Istat i<br />
fatturati sono stati trasformati in termini reali. Nei modelli stimati compare sempre<br />
l’in<strong>di</strong>ce (non il valore assoluto) delle ven<strong>di</strong>te della GD a prezzi costanti.<br />
Nelle analisi <strong>di</strong> regressione tutte le variabili compaiono in termini<br />
destagionalizzati. Le serie storiche destagionalizzate sono state ottenute utilizzando il<br />
software Tramo-Seats, una procedura standard <strong>di</strong> destagionalizzazione, utilizzata<br />
anche dall’Istat 18 .<br />
18 La rappresentazione grafica dettagliata delle serie storiche utilizzate è in Ufficio Stu<strong>di</strong><br />
Confcommercio, Rapporto sulle Economie Territoriali e il Terziario <strong>di</strong> Mercato, novembre 2013,<br />
www.confcommercio.it, sezione Ufficio Stu<strong>di</strong>).<br />
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