05.03.2016 Views

CATALOGO LIQUIDI BIOCHEMICAL 2016

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la fertirrigazione<br />

La fertirrigazione consiste nel concimare il terreno con<br />

fertilizzanti liquidi disciolti in acqua ed è l’alternativa standard alla<br />

concimazione solida per le piante in vaso sul terrazzo e sul<br />

balcone. La fertirrigazione ha anche il vantaggio di distribuire in<br />

modo uniforme il concime nel terreno, favorendone<br />

l’assorbimento da parte delle radici.<br />

Siamo talmente abituati che non ci facciamo più caso, ma a<br />

pensarci bene concimare irrigando non è così scontato perché<br />

non è che il concime nasce liquido in flacone o in polvere nel<br />

sacchetto. La fertirrigazione dunque è un processo elaborato e<br />

un po’ ‘artificiale’ (il che non significa che sia un male) e merita<br />

qualche riflessione.<br />

Poiché tutti gli elementi nutritivi (eccetto l’anidride carbonica<br />

contenuta nell’aria) possono essere assimilati dalle radici solo in<br />

soluzione acquosa, i concimi apportati con la fertirrigazione sono<br />

assimilati immediatamente dalle piante e non permangono sul<br />

terreno, che nei vasi sul balcone e sul terrazzo non è un bello<br />

spettacolo.<br />

A differenza della concimazione solida, però, nella fertirrigazione<br />

i concimi non sono usati nella forma originaria (letame) e sono<br />

sottoposti a processi industriali. Rispetto al buon vecchio letame<br />

Niente paura: esistono in commercio anche concimi liquidi<br />

naturali adatti alla coltivazione biologica. Detto questo, la<br />

fertirrigazione segue gli stessi principi della concimazione solida,<br />

con alcune avvertenze.<br />

Innanzitutto la fertirrigazione va effettuata a terriccio umido e mai<br />

asciutto, per evitare possibili ustioni alle radici: meglio bagnare la<br />

pianta il giorno prima con sola acqua e poi dare il concime<br />

sempre diluito in acqua. Le applicazioni devono essere fatte<br />

nelle ore più fresche della giornata, facendo attenzione a non<br />

bagnare i fiori (mettereste letame solido sui fiori?).<br />

Nel fare la fertirrigazione bisogna attenersi alle dosi indicate sulle<br />

etichette o eventualmente sulle schede tecniche delle singole<br />

piante, ma tenete presente che: invece di applicare la dose<br />

massima (per es. 30g decalitro o un tappo-misurino) è preferibile<br />

effettuare due applicazioni distanziate di 4-5 giorni (15g decalitro<br />

o mezzo tappo-misurino).<br />

Se si usa fertilizzante in polvere per la fertirrigazione è buona<br />

regola pesare o misurare la quantità necessaria e poi diluirla in<br />

un secchio con posa acqua. Solo una volta disciolta la polvere va<br />

aggiunta l’acqua che serve per arrivare al volume desiderato.<br />

Evitate di aggiungere la polvere al volume finale di acqua<br />

direttamente nell’innaffiatoio, perché il concime potrebbe non<br />

sciogliersi bene e precipitare sul fondo. Questo problema<br />

ovviamente non esiste con i concimi liquidi e le emulsioni.<br />

Quando si sceglie un concime per la fertirrigazione bisogna<br />

assicurarsi che oltre ad azoto, fosforo e potassio vi siano<br />

contenuti anche i microelementi. In commercio si trovano<br />

prodotti specifici per piante verdi, fiorite, gerani, rose, azalee<br />

ecc… Ve ne sono di ottimi compatibili con la coltivazione<br />

biologica

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