CATALOGO LIQUIDI BIOCHEMICAL 2016
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la fertirrigazione<br />
La fertirrigazione consiste nel concimare il terreno con<br />
fertilizzanti liquidi disciolti in acqua ed è l’alternativa standard alla<br />
concimazione solida per le piante in vaso sul terrazzo e sul<br />
balcone. La fertirrigazione ha anche il vantaggio di distribuire in<br />
modo uniforme il concime nel terreno, favorendone<br />
l’assorbimento da parte delle radici.<br />
Siamo talmente abituati che non ci facciamo più caso, ma a<br />
pensarci bene concimare irrigando non è così scontato perché<br />
non è che il concime nasce liquido in flacone o in polvere nel<br />
sacchetto. La fertirrigazione dunque è un processo elaborato e<br />
un po’ ‘artificiale’ (il che non significa che sia un male) e merita<br />
qualche riflessione.<br />
Poiché tutti gli elementi nutritivi (eccetto l’anidride carbonica<br />
contenuta nell’aria) possono essere assimilati dalle radici solo in<br />
soluzione acquosa, i concimi apportati con la fertirrigazione sono<br />
assimilati immediatamente dalle piante e non permangono sul<br />
terreno, che nei vasi sul balcone e sul terrazzo non è un bello<br />
spettacolo.<br />
A differenza della concimazione solida, però, nella fertirrigazione<br />
i concimi non sono usati nella forma originaria (letame) e sono<br />
sottoposti a processi industriali. Rispetto al buon vecchio letame<br />
Niente paura: esistono in commercio anche concimi liquidi<br />
naturali adatti alla coltivazione biologica. Detto questo, la<br />
fertirrigazione segue gli stessi principi della concimazione solida,<br />
con alcune avvertenze.<br />
Innanzitutto la fertirrigazione va effettuata a terriccio umido e mai<br />
asciutto, per evitare possibili ustioni alle radici: meglio bagnare la<br />
pianta il giorno prima con sola acqua e poi dare il concime<br />
sempre diluito in acqua. Le applicazioni devono essere fatte<br />
nelle ore più fresche della giornata, facendo attenzione a non<br />
bagnare i fiori (mettereste letame solido sui fiori?).<br />
Nel fare la fertirrigazione bisogna attenersi alle dosi indicate sulle<br />
etichette o eventualmente sulle schede tecniche delle singole<br />
piante, ma tenete presente che: invece di applicare la dose<br />
massima (per es. 30g decalitro o un tappo-misurino) è preferibile<br />
effettuare due applicazioni distanziate di 4-5 giorni (15g decalitro<br />
o mezzo tappo-misurino).<br />
Se si usa fertilizzante in polvere per la fertirrigazione è buona<br />
regola pesare o misurare la quantità necessaria e poi diluirla in<br />
un secchio con posa acqua. Solo una volta disciolta la polvere va<br />
aggiunta l’acqua che serve per arrivare al volume desiderato.<br />
Evitate di aggiungere la polvere al volume finale di acqua<br />
direttamente nell’innaffiatoio, perché il concime potrebbe non<br />
sciogliersi bene e precipitare sul fondo. Questo problema<br />
ovviamente non esiste con i concimi liquidi e le emulsioni.<br />
Quando si sceglie un concime per la fertirrigazione bisogna<br />
assicurarsi che oltre ad azoto, fosforo e potassio vi siano<br />
contenuti anche i microelementi. In commercio si trovano<br />
prodotti specifici per piante verdi, fiorite, gerani, rose, azalee<br />
ecc… Ve ne sono di ottimi compatibili con la coltivazione<br />
biologica