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TRANI<br />

In visita a Castel del Monte<br />

La divina proporzione, è presente ovunque<br />

nel tempio-fortezza. Non è un semplice canone estetico<br />

ma è la firma del Grande Architetto<br />

EVENTI<br />

di Antonio Meligeni<br />

Domenica 10 luglio la “Bensalem” (1308) di Trani ha avuto l’onore<br />

di accompagnare il Gran Maestro del Grand’Oriente d’Italia<br />

Stefano Bisi in visita a Castel del Monte. La splendida costruzione<br />

federiciana, patrimonio mondiale dell’umanità, che attualmente<br />

ospita la mostra sul numero aureo di Fibonacci e la<br />

“Divina Proporzione” curata del Prof. Antonino Zichichi. L’edificio,<br />

visto con gli occhi di un massone, non appare come un<br />

semplice luogo di difesa e tanto meno di residenza, di benessere<br />

o di caccia, ma come un vero e proprio Tempio della Sapienza;<br />

un monumento di<br />

immenso valore<br />

simbolico ed iniziatico<br />

sorto per<br />

esaltare la centralità<br />

dell’uomo e la<br />

presenza viva del<br />

divino nell’universo.<br />

Tutto in questo<br />

edificio parla all’Anima<br />

dell’iniziato,<br />

a cominciare<br />

dalla forma perfettamente<br />

ottagonale,<br />

che rimanda,<br />

nel contempo, alla<br />

Corona imperiale<br />

di Svevia e alla<br />

Rosa a otto petali,<br />

simbolo dell’Intelletto<br />

d’Amore. La “divina proporzione” (rapporto di 1,618) è<br />

presente ovunque nel “tempio-castello”: dal fastoso portale d’ingresso,<br />

alla forma di ciascuna sala; dai portali interni del cortile,<br />

al rettangolo “aureo” che campeggia sulla parete occidentale<br />

del piano superiore. Non si tratta di un semplice canone estetico<br />

o di armonia formale: è la “firma di Dio” nell’universo; la testimonianza<br />

dell’esistenza di un “Logos” che lo anima e lo organizza<br />

come un “grande Architetto”. Chiunque avesse fatto costruire<br />

questo edificio, apparentemente privo di qualsiasi utilità,<br />

intense esaltare, allo stesso tempo, l’immanenza del divino nell’universo<br />

e la dignità dell’uomo come “misura di tutte le cose”,<br />

coscienza divina del cosmo, capace di elevarsi, senza necessità<br />

di intermediazioni, attraverso un infaticabile lavoro di perfezionamento<br />

interiore. In questo senso il “tempio-castello” fornisce<br />

davvero una sorta di “mappa architettonica” dell’itinerario<br />

www.grandeoriente.it<br />

dell’uomo verso la scoperta dell’Anima; quel “conosci te stesso”<br />

che è alla base delle vie iniziatiche tradizionali.<br />

La Massoneria, fiera erede di queste tradizioni, vede dunque in<br />

Castel del Monte una preziosa testimonianza di quel pensiero rivoluzionario,<br />

che – affermando per la prima volta la centralità e<br />

la sacralità dell’uomo e dell’universo – poneva le basi per la rivoluzione<br />

rinascimentale prima e quella illuminista poi, superando<br />

la sottomissione cieca dell’uomo ai dogmi e alle credenze.<br />

Nella società di oggi, dominata dall’aridità del materialismo e<br />

dal nuovo dogmatismo<br />

scientifico,<br />

c’è quanto mai bisogno<br />

di una riscoperta<br />

dell’umanesimo,<br />

basato<br />

sulla ricerca e il<br />

perfezionamento<br />

interiori, per aprirsi<br />

a quella Divina<br />

Sapienza che anche<br />

i “Fedeli d’Amore”,tra<br />

cui Dante,<br />

celebrarono con<br />

nomi di donna per<br />

celare una dottrina<br />

che altrimenti sarebbe<br />

apparsa eretica.<br />

Federico II di<br />

Svevia a cui si attribuisce la costruzione di Castel del Monte,<br />

ma ad onor del vero senza prove documentali, proteggeva alla<br />

sua corte questa comunità di “poeti iniziati”, e con ogni probabilità,<br />

ne faceva parte anche egli stesso, come testimoniano<br />

le bellissime “poesie alla Rosa” a lui attribuite, ma soprattutto<br />

quella spettacolare “Rosa in pietra” che è stata adagiata volutamente<br />

su un’alta collina della murgia pugliese, come immortale<br />

faro di civiltà. La Massoneria, continuatrice e custode di<br />

questi valori, intende preservarli e diffonderli perseguendo<br />

incessantemente la via iniziatica tradizionale per il perfezionamento<br />

interiore e contribuendo così al bene e al progresso<br />

dell’umanità.<br />

Questo è quant’altro è contenuto in un libro scritto dalla stessa<br />

loggia “Bensalem” dal titolo “Castel del Monte – Il Tempio della<br />

Rosa”<br />

25<br />

N o t i z i a r i o d e l G O I<br />

7<br />

2016

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