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Parchi divertimento

ASItaly_n040-Ago-2016

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MERCATI VERTICALI<br />

La Walt Disney, proprietaria dei più importanti<br />

parchi di <strong>divertimento</strong> del mondo, aveva presentato<br />

nel 2014 tre richieste di brevetto per<br />

altrettante applicazioni degli Apr nei suoi parchi<br />

a tema, con l’obiettivo di mettere in scena degli spettacoli<br />

da sogno, facendoli esibire in formazione coordinata.<br />

Era previsto che ogni drone avrebbe trasportato di<br />

notte luci colorate in modo da comporre delle fi gure oppure<br />

che i droni sarebbero stati utilizzati per far muovere<br />

dei burattini di grandi dimensioni. Nel frattempo il parco<br />

francese di Puy du Fou, vicino Nantes, ha realizzato<br />

questa intuizione della Disney organizzando sempre nel<br />

2014 uno spettacolo nell’ambito della Cinéscénie: oltre<br />

14.000 spettatori hanno assistito ad una prima mondiale,<br />

un balletto di 8 fi gure illuminate che si muovevano<br />

in modo sincronizzato nel cielo notturno eseguendo<br />

una coreografia accompagnata dalla musica. Esibizioni<br />

di questo tipo sono state organizzate anche al di fuori<br />

dei parchi di <strong>divertimento</strong>, in spazi chiusi, da aziende<br />

produttrici di droni, come Parrot al CES 2014.<br />

PROBLEMI APPLICATIVI<br />

Questi spettacoli sono però rimasti casi isolati per diversi<br />

motivi. Il primo è regolamentare. Pressoché ovunque<br />

il sorvolo di assembramenti di persone è vietato. Secondo<br />

perché hanno un costo molto elevato e possono<br />

essere visiti solo di sera, quando i droni non sono visibili<br />

ma le luci che portano e che formano le coreografi e risultano<br />

particolarmente luminose.<br />

Nei parchi italiani al momento non ci sono state esperienze<br />

di questo tipo. Alcuni eventi sono stati sviluppati<br />

in parchi di minori dimensioni dedicati al volo, mentre<br />

alcune aziende del settore APR pensano di realizzare<br />

piccoli parchi monomarca in cui si potrà volare e sperimentare<br />

anche l’effetto FPV, cioè la visione in tempo<br />

reale di ciò che vede la telecamera di un drone in corsa.<br />

In futuro, se le gare tra droni divenissero normali e popolari<br />

(in Italia l’Aero Club non ha ancora emesso il regolamento<br />

per effettuarle) i parchi di <strong>divertimento</strong> potrebbero<br />

diventare un luogo d’elezione per il loro svolgimento.<br />

ALTRE FUNZIONI<br />

Nel frattempo i mezzi aerei senza pilota potrebbero essere<br />

impiegati per attività molto diverse da quelle di<br />

mezzi di intrattenimento e pensati come ausilio per lo<br />

svolgimento dei servizi che il parco di <strong>divertimento</strong> propone<br />

e per la sua promozione. In primo luogo oggi con gli<br />

APR è possibile offrire una panoramica del parco e dei<br />

vari intrattenimenti che si svolgono ad un costo certamente<br />

competitivo, ma anche con risultati estremamente<br />

più scenografici e più particolareggiati rispetto alle<br />

normali tradizionali riprese aeree, potendo effettuare<br />

non solo foto ma anche videoriprese dei singoli divertimenti<br />

dall’alto di una ruota panoramica, delle montagne<br />

russe o del galeone dei pirati anche con i passeggeri a<br />

bordo. Le foto e le riprese effettuate con i droni, inoltre,<br />

godono oggi di una particolare visibilità sui social e sui<br />

media perché esiste l’attesa di una maggiore spettacolarità<br />

rispetto a quelle tradizionali. Le riprese possono<br />

essere poi trattate ed elaborate con software in grado di<br />

effettuare la ricostruzione tridimensionale dello spazio,<br />

che potrebbe essere poi stampata a tre dimensioni ottenendo<br />

una riproduzione del parco.<br />

AGOSTO 2016 65

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