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XIV<br />

Nel 2014, tra gli IDU i nuovi casi di Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sono stati 60: i<br />

soggetti segnalati hanno un’età mediana pari a 34 anni (35 per gli uomini e 22 anni per le donne),<br />

per il 91,7% sono di genere maschile e per il 5% sono di nazionalità straniera.<br />

Dal 1991 al 2014 sono stati complessivamente segnalati 2.787 casi incidenti di IST tra gli IDU, il<br />

3,3% di tutti i casi di IST segnalati, mostrando nel corso degli anni una diminuzione progressiva del<br />

numero di casi, passando da 912 casi del 1991-1994 a 201 del 2003-2006 ai 404 dell’ultimo<br />

quadriennio 2011-2014.<br />

Nel 2014, il 75% dei nuovi IDU con IST è stato sottoposto al test anti-HIV che è risultato positivo<br />

per il 24,4% dei casi, prevalenza che risulta significativamente più elevata tra gli uomini omosessuali<br />

(45% vs 4,2% tra gli eterosessuali). 2 dei 45 IDU con IST sottoposti a test HIV hanno scoperto di<br />

essere sieropositivi al momento della diagnosi di IST, configurando, quindi, un IDU con IST<br />

inconsapevole del proprio stato di sieropositività. Se la percentuale dei testati IDU per HIV negli<br />

ultimi anni è rimasta stabile, è la prevalenza di HIV ad essere diminuita, sottolineando la rilevante<br />

opera di prevenzione condotta dai centri IST partecipanti alla sorveglianza nel corso degli ultimi<br />

due decenni.<br />

Al Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta (SEIEVA), coordinato dal Centro<br />

Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di<br />

Sanità, dal 1991 al 2015 sono pervenuti 343 nuovi casi per epatite A tra soggetti tossicodipendenti,<br />

1.826 per epatite B (124 dei quali per coinfezione con epatite Delta), per 1.337 per epatite C e 75<br />

per epatite Delta.<br />

Negli anni tra i tossicodipendenti si osserva una diminuzione dei casi di epatite B, così come di quelli<br />

di epatite C e Delta; rispetto all’epatite A, nonostante si sia registrato un calo, il numero di casi rimane<br />

pressoché costante, con frequenti picchi in corrispondenza di focolai epidemici.<br />

Negli anni 2010-2015 sono stati segnalati 237 casi di epatite virale acuta, per la maggior parte<br />

attribuibili al virus C (61,2%), seguiti da quelli per epatite di tipo B (24%) e A (14,8%). Nessun caso<br />

di epatite acuta Delta.<br />

I soggetti tossicodipendenti segnalati per epatite acuta sono per la maggior parte di genere maschile,<br />

e riguardano soprattutto giovani adulti; le quote più consistenti di nuovi casi provengono dalla<br />

regione Emilia Romagna per quanto riguarda tutti e tre tipi di epatiti virali, dalla regione Toscana per<br />

epatite di tipo B e C, Piemonte e Puglia per epatite A e Veneto per quella di tipo C.<br />

Secondo i dati forniti dall’Istat, nel 2014 i ricoveri droga correlati sono stati 5.632, con un tasso di<br />

ospedalizzazione pari a 9,3 ogni 100.000 residenti e un rapporto M/F pari a 1,7: se i tassi maschili di<br />

ospedalizzazione sono rimasti sostanzialmente invariati (pari a 12 ogni 100.000 residenti dal 2010 al<br />

2014), sono quelli femminili a mostrare un decremento, passando da 9,3 a 6,6 ogni 100.000 residenti.<br />

Inoltre sono le classi di età 25-34 e 35-44 anni a far registrare i livelli di ospedalizzazione più elevati,<br />

mostrando comunque una diminuzione, mentre quelli riferiti ai giovani di 15-24 anni risultano in<br />

aumento.<br />

La maggior parte dei ricoveri droga-correlati avviene per utilizzo di oppiacei, seguiti da quelli per<br />

cocaina, cannabis, amfetamine e altre sostanze psicostimolanti, considerando comunque che il 49%<br />

dei ricoveri maschili ed il 71% di quelli femminili avviene per consumo di sostanze miste o non<br />

specificate.<br />

Nel considerare i soggetti di 15-64 anni, si evidenzia che i ricoveri con diagnosi principale drogacorrelata<br />

sono stati 4.913 e 15.692 sono stati quelli che hanno riportato tra tutte le sei diagnosi<br />

presenti nella Scheda di Dimissione Ospedaliera almeno una diagnosi specifica droga-correlata,<br />

facendo aumentare il tasso grezzo di ospedalizzazione che raggiunge i 40 casi ogni 100.000 residenti.

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