Osteopatia e Tatuaggi
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Premessa<br />
Nella clinica quotidiana mi capita a volte di trovare pazienti che riferiscano che<br />
colleghi osteopati sostengono che parte dei loro problemi muscolo-scheletrici hanno causa<br />
totale o parziale da tatuaggi presenti sulla pelle.<br />
Per la conoscenza acquisita, in ambito accademico e durante l’esperienza lavorativa,<br />
ho sempre trovato queste affermazioni al quanto pittoresche, pensando anche, che questo<br />
fatto rovinasse il nostro rapporto con la categoria medica.<br />
A tel proposito, con lo<br />
spirito di sfogo e condivisione,<br />
posto sul social l’ultimo caso<br />
dove un paziente con<br />
discopatie multiple cervicali<br />
riferisce appunto, che il<br />
collega osteopata avutolo<br />
precedentemente in cura,<br />
sostiene di getto che la causa<br />
primaria del suo problema<br />
risieda nel tatuaggio di circa<br />
tre centimetri per quattro<br />
posizionato al margine<br />
laterale del muscolo deltoide.<br />
Il follow di tale post mi ha stupito. Si denota una linea netta tra chi non crede<br />
possibile che un tatuaggio porti a discopatie multiple e chi invece lo vede come una<br />
cicatrice che può indurre delle restrizioni di mobilità della fascia e portare la persona a<br />
disfunzioni madri della patologia in questione.<br />
La cosa si è fatta interessante, e sono emerse nei vari post molte facce, situazioni e<br />
approcci al problema, fatto salvo la problematica di tossicità dell’inchiostro che però non è<br />
in pertinenza del nostro caso. In tale contesto ed informazione ho pensato di mettere in<br />
discussione le mie convinzioni ed andare a ripercorre la strada di un tatuaggio e il suo<br />
impatto in ambito osteopatico.<br />
OSTEOPATIA E TATUAGGI 2