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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI<br />

www.tremilasport.com<br />

magazine<br />

15|17<br />

30|08|2017<br />

CALCIO - SERIE C<br />

BURRAI,<br />

IL MIO<br />

MAGIC<br />

MOMENT<br />

pag 6-7<br />

calcio dilettanti<br />

ANCONA,<br />

L’ANNO DEL<br />

RISCATTO<br />

pag 8-9<br />

BASKET<br />

volti nuovi<br />

per la nuova apu<br />

pag 24-25<br />

SONO<br />

UDINESE AL<br />

PALO DOPO<br />

LE PRIME DUE<br />

GIORNATE E<br />

SENZA UNA<br />

PUNTA DI<br />

SOSTANZA: GIÀ<br />

PROBLEMI PER<br />

DELNERI<br />

PERPLESSO<br />

pag 18-19


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Email: l.lupetin@hotmail.com<br />

UDINE: Venanzio Ortis<br />

Email: libertas.udine@gmail.com


SOMMARIO<br />

15|17<br />

30|08|2017<br />

18<br />

6<br />

CALCIO<br />

18-19 UDINESE<br />

6-7 FOCUS: BURRAI,<br />

IL MIO MAGIC MOMENT<br />

8-9 CALCIO DILETTANTI:<br />

ANCONA, L'ANNO<br />

DEL RISCATTO<br />

12-13 GIOVANILI:<br />

PIANETA SANTAMARIA<br />

16 CALCIO A 5<br />

17 CALCIO FEMMINILE<br />

24-25 BASKET<br />

17<br />

CALCIO FEMMINILE<br />

Sara Mella approda al<br />

Tavagnacco e prepara una<br />

stagione per lei significativa sotto<br />

molti aspetti<br />

24<br />

BASKET<br />

È un'Apu dai molti volti nuovi<br />

quella che è stata costruita<br />

per puntare ai play off della<br />

A2 sfuggita per un soffio la<br />

scorsa stagione<br />

28-27 VOLLEY<br />

28-30 SPORT VARI<br />

RUBRICHE<br />

10 L'ALTRO CALCIO<br />

14-15 A SCUOLA DI CALCIO<br />

20-21 SI DICEVA...<br />

23 CULTURA<br />

32-35 MONDO LIBERTAS<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 03


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EDITORIALE<br />

PRIME Per il basket DELUSIONI regionale E SPERANZE entusiasmi DI STAGIONE rinati<br />

....<br />

È<br />

Tempo di vacanze ma non per tutti, in primis per il calcio professionistico,<br />

un Gigi Delneri dall’aria preoccupata, quello cui abbiamo dedicato la<br />

già in preparazione in vista di una nuova stagione che inizierà il prossimo<br />

mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale.<br />

copertina del nuovo magazine. La sua Udinese, infatti, dopo un buon<br />

precampionato, si ritrova a zero punti fra le ultime in classifica dopo<br />

L’Udinese, con il suo nuovo allenatore Iachini, ha effettuato le sue prime<br />

due giornate, avendo rimediato altrettante sconfitte con avversarie<br />

uscite con risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non<br />

ritenute alla portata come Chievo e Spal. Ma è d’altra parte un leit<br />

promette fuochi d’artificio un organico sulla falsariga di quello dei due precedenti<br />

risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale.<br />

motiv che si sta ripetendo con costanza da qualche anno e che testimonia<br />

come i mali della squadra non siano tutti addebitabili agli allenatori di turno,<br />

Ido Cibischino ha comunque individuato nel giovane esterno ceco Jankto la<br />

elevati spesso a capri espiatori di situazioni imputabili in primis alla precarietà<br />

degli organici messi loro a disposizione, con acquisti all’insegna del minimo<br />

possibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per<br />

il basket regionale è invece tempo di entusiasmi rinati, con Trieste al suo ennesimo<br />

campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio<br />

mezzo. E anche quest’anno, con la solita legione straniera (solo sei gli italiani<br />

in un organico di venticinque giocatori), le sofferenze annunciate si prevedono<br />

e l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello di<br />

non poche. Più serena invece nel basket, perlomeno alla vigilia di una stagione<br />

di A2 che vedrà l’Apu ritornare al Carnera, la situazione in casa udinese,<br />

campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano a<br />

conferire sale ad un movimento negli ultimi anni in Friuli un po’ assopito dall’assenza<br />

di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della<br />

con una squadra costruita in maniera equilibrata e affidata per il terzo anno<br />

consecutivo a Lino Lardo. La prende invece con filosofia, nella pallavolo, la<br />

Snaidero e il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora,<br />

dirigenza gemonese, che dopo la rinuncia alla serie B per i consueti problemi<br />

come afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine.<br />

economici derivati dalla mancanza di sponsores e da quelli riferiti ad un organico<br />

che si affida in prevalenza al volontariato, riparte in campo maschile<br />

Ma rimane il nodo relativo ad un palasport Carnera da anni in preda a problematiche<br />

burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in<br />

e femminile puntando in primis sul settore giovanile. I campionati nazionali<br />

vista di un campionato di A2 le cui battute iniziali (e ci si augura solo quelle), per<br />

costano parecchio e oltre a questo necessitano di organici dirigenziali formati<br />

l’Apu, avranno luogo a Cividale. Come sempre ci dedichiamo poi ai personaggi e<br />

pure da professionisti, e in tali componenti stanno le difficoltà delle società<br />

quello di spicco stavolta è la bella pallavolista Elisa Manzano, che la nostra Biancamaria<br />

Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una<br />

regionali, alcune delle quali hanno rinunciato a svolgere attività senior, privilegiando<br />

appunto quella giovanile. Rimane invece ai vertici da anni, a prescindere<br />

da questo, il calcio femminile a Tavagnacco, che schiererà nella prossima<br />

lunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, poi deciderà il da farsi dal punto<br />

di vista sportivo, vagliando le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe<br />

stagione anche la diciannovenne pordenonese Sara Mella, giunta dal Vittorio<br />

seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi?<br />

Veneto e da cinque anni in nazionale giovanile, cui dedichiamo un’intervista in<br />

Immedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione.<br />

cui la giovane studentessa di Polcenigo delinea le proprie aspettative nel calcio<br />

ma Il Direttore non solo. Speranze e prime delusioni, dunque, sotto i riflettori del nostro<br />

magazine post-pausa ferragostana.<br />

Edi Fabris<br />

Il Direttore<br />

Edi Fabris<br />

magazine<br />

www.tremilasport.com<br />

facebook.com/tremila.sport<br />

@TremilasportWeb<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

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VICEDIRETTORE<br />

Massimo Muzzin<br />

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n. 38/07 del 19.11.2007<br />

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dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris<br />

15|17 13|16<br />

Questo numero è stato chiuso<br />

in redazione mercoledì 30 20 agosto luglio 2016. 2017.<br />

PUBBLICITÀ<br />

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Tremila<strong>Sport</strong>+ tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 | 2008072017 2016 | 05 | 5


FOCUS<br />

SERIE C<br />

BURRAI,<br />

IL MIO MAGIC<br />

MOMENT<br />

Foto Antonio Ros/Pordenone Calcio<br />

Per il<br />

centrocampista<br />

del Pordenone un<br />

inizio di stagione<br />

con il botto con gol<br />

e assist a raffica<br />

tra Coppa Italia<br />

e campionato:<br />

“Segnare così<br />

tanto per me è<br />

inaspettato, ma<br />

c’è sempre da<br />

migliorare”<br />

C'è voluta una mano<br />

a una manciata di<br />

secondi dal termine.<br />

Quella di<br />

Maloku, difensore<br />

del Santarcangelo, che ha così<br />

concesso il penalty al minuto<br />

93 della prima di questa nuova<br />

Lega Pro. Serie C (di nuovo),<br />

pardon. Dagli 11 metri, manco<br />

a dirlo, il solito glaciale Burrai<br />

ha insaccato alla destra<br />

del portiere, che comunque<br />

aveva indovinato la direzione.<br />

Un pugno da k.o. nei giorni in<br />

cui Mayweather e McGregor<br />

hanno fatto da padroni. Sono<br />

arrivati così i primi 3 punti del<br />

Pordenone, in una stagione<br />

già esaltante visti i successi<br />

in Coppa Italia contro Venezia<br />

(1-2) e Lecce (2-3). È proprio<br />

Salvatore a raccontarci questo<br />

nuovo inizio. Un lungo percorso<br />

che passerà il 29 novembre a<br />

Cagliari, con una sfida storica<br />

di Coppa Italia, in quella Sardegna<br />

che è parte del suo cuore.<br />

- Raccontaci l'esordio di questo<br />

nuovo campionato.<br />

“Contro il Santarcangelo è<br />

stata una partita difficile:<br />

giocavamo contro<br />

una squadra che difendeva<br />

in 11 e lasciava pochissimi<br />

spazi. Il campo<br />

non era bello e abbiamo<br />

fatto fatica<br />

a trovare la<br />

soluzione giusta<br />

negli ultimi<br />

20 metri.<br />

Come spesso<br />

accade<br />

abbiamo<br />

fatto la<br />

partita,<br />

però non siamo<br />

riusciti a sbloccarla.<br />

Mancava l'episodio,<br />

ed è arrivato<br />

nel finale con il calcio<br />

di rigore”.<br />

- Quanto sei contento<br />

del gol?<br />

“Una gioia immensa.<br />

Fondamentale<br />

partire con 3 punti”.<br />

- Apriamo il capitolo Coppa<br />

Italia. La partita con il Venezia<br />

è stata una mezza rivincita?<br />

“Non<br />

la definirei<br />

così perché credo che<br />

l'anno scorso abbiano<br />

meritato di vincere visto<br />

il loro ruolino di marcia.<br />

Con il Venezia è stata una<br />

partita combattuta perché<br />

ci conosciamo bene,<br />

ma battere una squadra<br />

di categoria superiore è<br />

sempre una soddisfazione<br />

unica. Prendersi lo scalpo<br />

del Venezia, che voleva<br />

andare avanti in Coppa,<br />

è stato un buon<br />

modo per cominciare<br />

la stagione”.<br />

- Po il Lecce, con una rimonta<br />

pazzesca.<br />

06 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


FOCUS<br />

“<br />

Burrai: “Padova,<br />

Feralpisalò, Reggiana e<br />

Vicenza lotteranno per il<br />

vertice fin alla fine”<br />

“Anche qui noi a fare la partita, per poi<br />

subire due gol su due disattenzioni. Ma<br />

siamo stati bravi a crederci: la vittoria<br />

per 3-2 è il simbolo di ciò che siamo<br />

come squadra. Trovare il gol che ha<br />

riacceso le speranze non è stato facile,<br />

ma da lì siamo partiti a 1000 all'ora”.<br />

- Tra l'altro in quella circostanza<br />

avete subito il gol del 2-0 a inizio<br />

ripresa. Per la maggior parte delle<br />

squadre sarebbe stata una mazzata.<br />

Voi invece avete ribaltato tutto.<br />

“La verità è che abbiamo ancora<br />

fame: ci è rimasto sul groppone quello<br />

che è successo contro il Parma<br />

nelle finali di Firenze. Per questo diamo<br />

sempre quel qualcosa in più. La<br />

sfida con il Lecce ha dimostrato che<br />

oltre alla tattica, alle gambe, eccetera,<br />

abbiamo un cuore immenso. E<br />

se vuoi raggiungere certi obiettivi è<br />

l'ingrediente fondamentale…”<br />

- Quali obiettivi?<br />

“Ce lo teniamo per noi… (sorride, ndr)”<br />

- Il 29 novembre contro il Cagliari,<br />

una città speciale per te. Che<br />

effetto fa pensare di affrontare<br />

una squadra di Serie A e di tornare<br />

a casa?<br />

“Un'emozione indescrivibile, non sto<br />

nella pelle. Giocheremo in uno stadio<br />

splendido contro giocatori di qualità.<br />

E poi sarà la sfida contro la mia<br />

squadra del cuore, quella che a livello<br />

calcistico mi ha fatto partire nel professionismo.<br />

Sarà un giorno speciale<br />

per me. Adesso siamo l'unica squadra<br />

di Serie C nelle ultime 24 rimaste in<br />

gara. Speriamo di poter continuare<br />

ad essere l'eccezione”.<br />

- 3 gol e 3 assist in 3 match di<br />

Coppa Italia. Più il gol all'esordio<br />

in campionato.<br />

“Fare così tanti gol è inaspettato,<br />

l'anno scorso ne ho fatti 5 in tutta<br />

la stagione, ora sono già a 4. L'obiettivo?<br />

Migliorarmi. Quindi intanto superare<br />

il numero 5. Poi mi prefisserò<br />

un altro obiettivo. Si sa che nel corso<br />

dell'anno capitano momenti di calo,<br />

di sfortuna, dove un palo o una traversa<br />

fanno la differenza. Io penso<br />

solo a lavorare sodo per crescere e<br />

superarmi”.<br />

- È agosto. Ma quali sono le tre squadre<br />

più pericolose che vedi nel girone?<br />

“<br />

“La verità è che abbiamo<br />

ancora fame: ci è<br />

rimasta sul groppone la<br />

finale col Parma”<br />

“Ho sentito dire che il girone è più<br />

facile perché non ci sono più Parma<br />

e Venezia. La trovo un'assurdità. Per<br />

me Padova, Feralpisalò, Reggiana, Vicenza<br />

saranno a lottare al vertice.<br />

Sono squadre fortissime, costanti.<br />

La Reggiana è arrivata in semifinale,<br />

il Padova ha preso un allenatore di<br />

categoria superiore. Siamo in tanti<br />

a giocarci qualcosa di importante. E<br />

poi c'è sempre una sorpresa. Quindi<br />

sarà vera bagarre. Un bellissimo<br />

campionato”.<br />

Luca Feole<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 07


AI RAGGI X<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

ANCONA:<br />

DOPO LA PAURA, IL SOGNO<br />

Il sodalizio udinese lo scorso anno ha vissuto sulle montagne russe strappando però<br />

l’agognata salvezza grazie ad un’ottima seconda parte di campionato. In questa stagione,<br />

però, si punta ai play-off<br />

l'anno scorso è<br />

riuscito in un'impresa<br />

paragonabile a quella<br />

del Crotone in Serie<br />

L'Ancona<br />

A. Una prima parte di<br />

stagione da cancellare, con soli<br />

6 punti guadagnati in 13 partite,<br />

prima della grandissima remuntada<br />

che è valsa la permanenza<br />

in Seconda Categoria. Artefice<br />

di questo mezzo miracolo<br />

sportivo (o potremmo dire di<br />

questa magia, con un gioco di<br />

parole sul suo nome…) è stato<br />

mister Renato Merlino, alla<br />

guida dei biancoblu per il terzo<br />

anno consecutivo.<br />

- Mister, ci racconti la scorsa<br />

stagione.<br />

“L'anno scorso siamo partiti da<br />

zero, dopo una annata disastrosa.<br />

Ho preso molti ragazzini e<br />

piano piano siamo arrivati ai<br />

risultati. Nelle prime 13 partite<br />

abbiamo fatto 6 punti, un<br />

qualcosa che butterebbe giù la<br />

stragrande maggioranza di giocatori<br />

e allenatori. Siamo però<br />

riusciti a recuperare mettendo<br />

in campo una buona condizione<br />

atletica, testa e tanto cuore”.<br />

- Come si fanno a far trovare<br />

le motivazioni giuste a ragazzi<br />

“<br />

Merlino: “Tra<br />

dicembre e gennaio<br />

abbiamo compiuto<br />

un vero miracolo<br />

sportivo”<br />

che iniziano così male l'anno?<br />

“Bisogna parlare molto, essere<br />

convincenti. Credo che la priorità<br />

sia non dare mai l'impressione<br />

di resa: su questo mi sono<br />

impegnato molto. Ho lavorato<br />

sempre sullo stesso sistema<br />

di gioco: non sono state due<br />

partite perse a spaventarmi<br />

né a farmi cambiare idea. Credo<br />

che se mi fossi comportato<br />

così avrei tolto delle certezze ai<br />

ragazzi. Invece c'ho creduto fino<br />

in fondo. Sui giocatori devo dire<br />

che l'età media è bassa, quindi<br />

in tanti non erano abituati<br />

al lavoro e al calcio da "prima<br />

squadra". Una volta trovate le<br />

dinamiche abbiamo iniziato a<br />

viaggiare spediti. Serviva un<br />

periodo per farsi le ossa. Solo<br />

così abbiamo tenuto il ritmo<br />

nel girone di ritorno di quelle<br />

davanti”.<br />

- Il momento più bello?<br />

“Dal 1 dicembre fino a fine gennaio:<br />

sette partite dove abbiamo<br />

conquistato la bellezza 19<br />

punti, con un solo pareggio”.<br />

- La partita che vi ha rappresentato?<br />

“Sono state diverse. Lungo il<br />

percorso ho capito che ce<br />

l'avremmo fatta. Abbiamo iniziato<br />

a giocare a sprazzi dalla<br />

13esima giornata, per poi trovare<br />

continuità. E devo dire che<br />

spesso abbiamo fatto la partita,<br />

08 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


AI RAGGI X<br />

“<br />

“Il Pagnacco? Per me è una seconda casa.<br />

Ogni partita con loro per me è sentitissima”<br />

tenendo il pallino del gioco, dominando,<br />

ma non raccogliendo quanto meritato.<br />

Ho visto spesso un gran bel calcio, di<br />

categoria”.<br />

- Se lo dice lei che ha allenato categorie<br />

alte, c'è da fidarsi.<br />

“Lo dico con piacere e orgoglio: questi<br />

ragazzi sono stati davvero bravi”.<br />

- L'obiettivo di oggi?<br />

“Visto che partiamo con un buon lavoro<br />

alle spalle, pensiamo ai primi 5 posti. Ci<br />

piacerebbe arrivare ai playoff”.<br />

- Il pensiero alla Prima Categoria,<br />

quindi, c'è…<br />

“C'è la voglia di risalire. E se dovesse<br />

arrivare qualcosa in più, ben venga”<br />

- Per lei il terzo anno qui. Come si<br />

sente?<br />

“Del primo anno non è rimasto<br />

ormai nessuno. Abbiamo fatto<br />

un repulisti, rifondando.<br />

In quell'occasione avevamo<br />

come obiettivo il bilancio.<br />

La retrocessione era inevitabile.<br />

Con la scorsa<br />

stagione abbiamo posto<br />

ottime basi, ora proviamo<br />

a raccogliere i<br />

frutti”.<br />

- In Coppa Majano,<br />

Reana e Rizzi.<br />

Cosa si aspetta?<br />

“Non molto perché<br />

siamo in preparazione e stiamo lavorando<br />

a periodi alterni. La Coppa non<br />

è una priorità, poi se passiamo, certo,<br />

meglio. Ma io voglio arrivare<br />

in condizione a inizio campionato”.<br />

- Chiudiamo con il Pagnacco.<br />

Una partita per lei sentitissima…<br />

“Lì ho trascorso una vita inte- r a ,<br />

arrivando anche ai playoff per salire<br />

in Eccellenza. Ci tengo in modo particolare,<br />

ma anche l'anno scorso<br />

quando siamo andati là abbiamo<br />

fatto una grande partita, finita<br />

3-3 solo per via di un arbitro<br />

non all'altezza che ci ha<br />

lasciato in 9 e ha regalato<br />

un rigore inesistente nel<br />

finale di gara. Per me è<br />

quasi una seconda casa.<br />

Ormai che sono pensionato<br />

dedico un sacco di<br />

tempo ai ragazzi, mi diverto<br />

con loro”.<br />

- Si percepisce un legame<br />

forte con loro.<br />

“Sono bravi, ci tengo a<br />

ringraziarli. Anche perché<br />

io ho un carattere forte, e<br />

nonostante ciò mi ascoltano.<br />

Li ho scelti bene (sorride,<br />

ndr). Serve un po' di bastone<br />

e un po' di carota, ma abbiamo<br />

creato un bellissimo<br />

ambiente”.<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 09


L'ALTROCALCIO<br />

CARNICO<br />

CAVAZZO E CERCIVENTO<br />

VERSO IL TITOLO<br />

Campionati quasi chiusi a due mesi dalla fine in Prima e Seconda categoria, con le capolista<br />

saldamente al comando. Giochi aperti in Terza dopo lo scivolone del Val Resia e il successo della<br />

Stella Azzurra<br />

Lo si potrebbe definire il<br />

vero e proprio match ball<br />

quello messo a segno domenica<br />

dal Cavazzo che ha<br />

sbancato il campo del Villa<br />

per 2-0 mettendo ben più di una<br />

semplice ipoteca sulla conquista del<br />

titolo di Prima categoria. La doppietta<br />

di Cescutti vale infatti i 10 punti di<br />

vantaggio della capolista sulla prima<br />

inseguitrice e a due mesi dalla fine<br />

pare davvero ardua per gli avversari<br />

la possibilità di rimettersi in corsa.<br />

Nell’altro big match di giornata termina<br />

con un successo dell’Ovarese<br />

per 3-1 la sfida col Cedarchis, agganciato<br />

ora in classifica al terzo posto.<br />

Tutti i gol nella ripresa con i padroni<br />

di casa che passano in vantaggio<br />

con Pillinini, raddoppiano con Gonano,<br />

subiscono il rigore di Migotti e<br />

In Terza<br />

occasione<br />

sprecata per il<br />

Lauco, che deve<br />

accontentarsi<br />

del pari interno<br />

col Sappada<br />

fissano il risultato a tempo scaduto<br />

con un penalty realizzato da Fruch.<br />

Largo successo per i Mobilieri che<br />

passano in casa per 5-0 contro il<br />

Tarvisio mandando a rete D’Andrea<br />

e Vidali, entrambi in doppietta, e Selenati.<br />

Tre punti importanti sono invece<br />

quelli conquistati dal Campagnola<br />

sul campo del Verzegnis grazie ai gol<br />

di Belgrado (doppietta) e Marangoni,<br />

mentre l’Audax nulla può contro il<br />

ciclone Val del Lago, vincente per<br />

4-0 con gol di De Cecco (doppietta),<br />

Di Gianantonio e Picco.<br />

Vittoria in rimonta per il Fus-Ca<br />

contro il Trasaghis: ospiti in vantaggio<br />

dopo pochi minuti con Giordano,<br />

poi gli orange chiudono i conti in<br />

La formazione del Fus-Ca (Foto Carnico.it)<br />

La formazione del Stella Azzurra (Foto Carnico.it)<br />

poco più di un’ora con Cacitti, Mereu,<br />

Muner e Adami. Pari infine tra<br />

Real IC e Il Castello: vantaggio dei<br />

gemonesi con Bianchi al 20’, pareggio<br />

di Veritti in zona Cesarini.<br />

In Seconda nulla ormai può più<br />

fermare la corsa del Cercivento<br />

al salto di categoria. La capolista<br />

si è sbarazzata anche dell’Amaro<br />

andando a sbancarne il campo con<br />

un imperioso 4-1, frutto dei gol di<br />

Di Lena, Morassi (doppietta) e Della<br />

Pietra; di Mazzolini su calcio di rigore<br />

il gol della bandiera dei padroni di<br />

casa. Primo posto ancor più solido<br />

dopo la sconfitta dell’Arta Terme<br />

che ha perso in casa per 3-0 contro<br />

un San Pietro in giornata di grazia,<br />

trascinato dai gol di Zampol,<br />

Di Giovanbattista e Cesco. Non ne<br />

approfitta per agganciare la seconda<br />

piazza l’Illegiana, bloccata sul<br />

2-2 tra le mura amiche dalla Nuova<br />

Osoppo. Scarsini fa e disfa con un<br />

gol e un’autorete. Privitera porta<br />

momentaneamente in vantaggio gli<br />

ospiti, poi Agostinis pareggia a dieci<br />

minuti dal termine.<br />

Vince in trasferta il Ravascletto con<br />

un poker rifilato al Bordano che porta<br />

le firme di Marsilio (doppietta),<br />

Di Centa e Straulino. Vince lontano<br />

dalle mura amiche anche la Folgore,<br />

2-0 sul campo dell’Edera. Gara<br />

sbloccata dal rigore di Maisano, e<br />

chiusa nei minuti finali dalla rete<br />

di Cecconi.<br />

Infine, col Velox fermo per turno di<br />

riposo, sul fanalino di coda Paluzza<br />

si abbattuto il ciclone Pontebbana:<br />

6-0 il risultato finale, frutto delle<br />

reti messe a segno da Del Bianco,<br />

Zamarian (doppietta), Micelli, Misic<br />

e dall’autorete di Di Lena. Giochi decisamente<br />

aperti in Terza categoria<br />

dopo l’anticipo amaro per la capolista<br />

Val Resia, sconfitta per 4-1 nella<br />

tana del Timaucleulis. Giornata decisamente<br />

storta per Rossi e compagni<br />

condizionata da ben tre calci<br />

di rigore concessi. Bellina e Candoni<br />

(doppietta) chiudono i conti già nel<br />

primo tempo. Nella ripresa dagli undici<br />

metri sono Rossi ed Esposito<br />

a fissare il risultato. Col successo<br />

interno per 3-1 sulla Delizia la Stella<br />

Azzurra ora si trova ad una sola<br />

lunghezza dalla capolista. Padroni di<br />

casa in vantaggio con Pecoraro, ma<br />

ripresi a tempo quasi scaduto da<br />

Steffan; nella ripresa sono Megdiu<br />

e Lepore a dare i tre punti all’undici<br />

gemonese.tato in parità.<br />

10 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


in caso<br />

di maltempo<br />

la manifestazione<br />

sarà rinviata<br />

a domenica<br />

17 settembre 2017<br />

Città di Cividale del Friuli<br />

Assessorato allo <strong>Sport</strong><br />

Cividale<br />

del Friuli<br />

INFORMAZIONI<br />

<strong>Sport</strong>ello Informacittà<br />

tel. 0432 710460<br />

informacitta@cividale.net<br />

www.cividale.net<br />

CividaleSpirito<strong>Sport</strong>ivo<br />

10 settembre 2017<br />

ore 10.00 /18.30


CALCIOUDINESE<br />

GIOVANILI<br />

IL PROGETTO<br />

SANTAMARIA, UNITI SI VINCE<br />

Tempo di primi bilanci per la collaborazione che dallo scorso anno unisce i settori giovanili di<br />

Santamaria, Trivignano e Gonars con l’obiettivo di evitare la dispersione dei ragazzi del territorio<br />

Il futurLa collaborazione tra<br />

Santamaria, Trivignano e<br />

Gonars per quanto riguarda<br />

il settore giovanile ha<br />

compiuto un anno. Tempo<br />

di bilanci, ottimi, tempo di ripartire<br />

con la nuova stagione, ricca<br />

di appuntamenti. Oggi è il signor<br />

Giorgio Zuliani, responsabile del<br />

settore giovanile della società<br />

Santamaria, a presentarci questo<br />

interessante progetto che scavalca<br />

il solo aspetto calcistico. Un<br />

vero e proprio progetto sociale,<br />

di integrazione e di formazione.<br />

Un lavoro continuo e che richiede<br />

tanta dedizione ma che è capace<br />

di regalare soddisfazioni non solo<br />

all'interno del rettangolo verde<br />

(tanti i successi delle varie squadre<br />

giovanili) ma anche a livello di<br />

comunità.<br />

- Quanti ragazzi contate al momento<br />

nel progetto?<br />

“Partiamo dagli Allievi, di casa a<br />

Trivignano, saliamo agli Juniores,<br />

che giocano a Gonars, e poi iniziamo<br />

a contare le innumerevoli<br />

squadre delle categorie più basse.<br />

Tra giovanissimi, esordienti a<br />

9, pulcini, primi calci, sfioriamo i<br />

200 bambini. Un traguardo molto<br />

importante per noi, numeri che<br />

ci rendono orgogliosi del nostro<br />

lavoro”.<br />

- Tutti uniti sotto lo stesso<br />

progetto.<br />

“Ogni squadra che gioca nel suo<br />

paese e ha il suo nome, quindi<br />

abbiamo optato per non dare un<br />

nome comune. Abbiamo un accordo<br />

di 5 anni, ci auguriamo che le<br />

cose migliorino step dopo step”.<br />

- Un bilancio del primo anno?<br />

“Sono molto felice dei nostri<br />

allenatori: di qualità superiore.<br />

Stiamo crescendo tutti insieme e<br />

stiamo creando un polo di attra-<br />

“ Zuliani: “Stiamo<br />

crescendo tutti<br />

insieme e stiamo<br />

creando un polo di<br />

attrazione molto<br />

forte”<br />

zione molto forte: i bambini non<br />

sono scappati, restano con noi e,<br />

anzi, riusciamo a portare sempre<br />

più ragazzi in questo bel sogno”.<br />

- Una delle problematiche, dunque,<br />

è la dispersione…<br />

“È stato uno dei motivi che ha<br />

fatto partire il progetto. Si riesce<br />

così a colmare le lacune di<br />

certe annate, che hanno meno<br />

ragazzi. E sono molto fiero perché<br />

l'aspetto sociale è importante:<br />

riusciamo a far integrare<br />

12 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


UDINESECALCIO<br />

GIOVANILI<br />

e Santamaria in Promozione.<br />

C'è già qualcuno che ha fatto<br />

il salto in avanti e siamo molto<br />

felici di questo. Abbiamo anche<br />

delle società a livello di calcetto<br />

maschile e, novità, femminile. Ma<br />

ci piace pensare in grande, come<br />

ad esempio a Santamaria, con la<br />

squadra di pallavolo femminile”.<br />

- Gli obiettivi?<br />

“Costruire un tessuto sociale importante.<br />

Questi ragazzi sono<br />

il futuro. E speriamo che loro<br />

prenderanno il nostro posto in<br />

tutte queste attività, anche per<br />

spirito di appartenenza. (l.f.)<br />

“<br />

“Puntiamo a creare<br />

un tessuto sociale<br />

importante perché<br />

questi ragazzi sono<br />

il futuro”<br />

molti ragazzi stranieri. Un aspetto<br />

fondamentale”.<br />

- Il calcio come lezione di vita.<br />

molto diverso fra di loro. Si parla<br />

poco, si dialoga meno di persona.<br />

Oggi i ragazzi vengono qui con<br />

i telefonini e noi cerchiamo di<br />

"diminuirne la dose". Alla fine è<br />

vero che il mondo va avanti, fa<br />

parte del'evoluzione, ma non bisogna<br />

perdere il contatto umano.<br />

Anche perché qui la filosofia<br />

è aiutare tutti quanti. In campo<br />

e fuori”.<br />

- È soddisfatto del progetto?<br />

“Molto. Abbiamo bisogno di numeri,<br />

e ci sono. Cerchiamo di far<br />

crescere tutti. Poi se c'è qualche<br />

ragazzo bravo ci sono Gonars<br />

“Abbiamo una tradizione in questo.<br />

Facciamo da sempre qualcosa<br />

in loco, in strada. Penso alla<br />

Viarte, al Cotolengo. Abbiamo<br />

un qualcosa che ci tiene uniti<br />

storicamente e ci dona linfa<br />

quotidiana”.<br />

- Ci sono altre attività?<br />

“Ad esempio i centri estivi. Cerchiamo<br />

di far sperimentare ai<br />

ragazzi più sport possibili: calcio<br />

balilla, bocce, freccette, tennis,<br />

sport sull'acqua e così via. Proviamo<br />

ad accontentare tutti. E<br />

ci si vuole bene, questo è importantissimo”.<br />

- Che differenze vede tra le<br />

generazioni di oggi e quelle<br />

passate?<br />

“In primis tecnologiche. Questi<br />

bambini hanno un approccio<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 13


In collaborazione con<br />

A SCUOLA DI CALCIO<br />

MISURARE LE CAPACITA E LE<br />

ABILITÀ DEL GIOVANE CALCIATORE<br />

È TUTT’ALTRO CHE SEMPLICE<br />

La maggior parte dei<br />

test per scuola calcio<br />

utilizzati per indagare<br />

tali qualità tendono a<br />

essere ottimi strumenti<br />

per valutare il livello<br />

tecnico raggiunto.<br />

Poco spazio è dato<br />

alla dimensione<br />

cognitiva e percettiva<br />

del calciatore.<br />

Quindi lo sforzo del<br />

nostro staff è stato<br />

ideare una batteria<br />

di test per scuola calcio,<br />

utile per indagare<br />

abilità tecnico/motorie<br />

e capacità superiori.<br />

Tali strumenti di analisi<br />

hanno una struttura<br />

semplice, immediata e<br />

facilmente realizzabile<br />

in contesti e situazioni<br />

differenti.<br />

I dati prodotti hanno<br />

un discreto livello<br />

di validità e ridotto<br />

margine di errore, in<br />

quanto l’analisi stessa è<br />

effettuata sulle riprese<br />

video delle prove stesse.<br />

Queste ultime,<br />

organizzate secondo<br />

un livello progressivo di<br />

difficoltà e in modalità<br />

“a secco” e con palla,<br />

sono create per<br />

indagare:<br />

➊ la abilità di sprint del giovane<br />

calciatore;<br />

➋ la sua velocità in un percorso<br />

caratterizzato da<br />

continui cambi di direzione;<br />

➌ l’abilità di guidare il pallone<br />

in modo repentino;<br />

➍ la sua capacità di interagire<br />

con lo spazio di gioco<br />

in relazione a stimoli visivi,<br />

con e senza palla;<br />

➎ la capacità di reagire velocemente<br />

a tali stimoli<br />

e risolvere situazioni<br />

semplice per mezzo di<br />

gestualità tecniche specifiche.<br />

In questo primo contributo<br />

trovi i test per scuola calcio<br />

relativi ai primi 4 punti.<br />

Vuoi che il nostro staff<br />

analizzi i dati della tua<br />

squadra?<br />

Scrivi alla nostra redazione<br />

– info@mentalfootball.<br />

com – e ti spiegheremo<br />

come fare!<br />

14 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


A SCUOLA UDINESECALCIO<br />

TEST PER SCUOLA CALCIO:<br />

ABILITÀ DI GUIDA DELLA PALLA<br />

Setting<br />

Lo spazio di analisi è rappresentato da<br />

un quadrato con lato di metri 10.<br />

In ciascuno dei 4 vertici è posizionata<br />

una porta d’accesso gialla di larghezza<br />

metri 1.<br />

All’interno dello spazio di analisi sono collocati<br />

5 cancelli colorati ( vedi immagine)<br />

di colori diversi, larghi 1 metro e a una distanza<br />

di 1 metro dal perimetro.<br />

Il cancello ”0” è posto al centro del quadrato.<br />

I segnalatori collocati all’esterno del quadrato<br />

non sono pertinenti a questo test.<br />

Regole e descrizione<br />

L’esaminato parte con il pallone posizionato<br />

sulla linea di una porta gialla. Il momento T.<br />

zeroè l’esatto istante in cui egli tocca il<br />

pallone per iniziare la corsa verso il cancello<br />

centrale.<br />

Il giovane atleta deve attraversarlo – T.<br />

uno – attraversare tutti gli altri cancelli<br />

liberamente, con l’unico vincolo di non poter<br />

entrare più di una volta in due adiacenti.<br />

Sequenza corretta: 0 – 1 – 2 – 3 – 4.<br />

Sequenza errata: 0 – 1 – 2 – 4 – 3.<br />

Il tempo T.due è indicato dal momento di<br />

uscita dal quadrato attraverso una qualsiasi<br />

delle quattro porte gialle.<br />

Viene effettuata soltanto una prova per<br />

esaminato.<br />

Sempre in caso di caduta, di imprevisto o<br />

di errata sequenza la prova viene ripetuta<br />

una seconda volta.<br />

In ogni caso, le prove devono essere sempre<br />

filmate. La valutazione dei tempi è effettuata<br />

su tali riprese video, in modo da limitare<br />

al minimo errori di misurazione.<br />

Considerazioni finali e valutazione<br />

Il livello di abilità di guida della palla è indicata<br />

da T.due/T.uno.<br />

Lo staff di Mental Football<br />

crea, seleziona e condivide in<br />

un’app le migliori proposte di<br />

allenamento per il Problem<br />

Solving, la Presa di Decisione<br />

veloce ed efficace.<br />

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e ricevi GRATIS esercitazioni,<br />

aggiornamenti, articoli e<br />

molto altro ancora!<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 15


CALCIOC5<br />

PRATESI ANCORA IMBALLATI NEL<br />

TRIANGOLARE DI PIEVE TESINO<br />

INTANTO PORDENONE, UDINE CITY, PALMANOVA<br />

E MANZANO SI CANDIDANO AL TITOLO IN C1<br />

FLASH<br />

ISCRIZIONI<br />

ANCORA APERTE<br />

AL CAMPIONATO<br />

AMATORI FIGC<br />

Ancora aperte le iscrizioni per il Torneo di<br />

calcio a 5 amatoriale FIGC. Attualmente<br />

sono otto le formazioni che hanno fatto<br />

pervenire il loro interesse alla partecipazione,<br />

resta ora da attendere il termine delle<br />

iscrizioni per formalizzare o meno il nuovo<br />

campionato, che prevede costi di iscrizione<br />

molto agevolati.<br />

TRE<br />

VERDICCHIO AL MANIAGO<br />

Maniago sempre più nel segno dei Verdicchio<br />

portieri, che da questa stagione saranno<br />

ben tre in rosa nella squadra allenata<br />

da Polo Grava. Oltre al sempreverde Stefano,<br />

portiere classe 1963, da quest'anno<br />

si aggrega anche il figlio Federico, classe<br />

2001, esperienze nel Maniagolibero calcio,<br />

mentre il terzo esponente della famiglia<br />

è Marco, cugino di Federico e nipote di<br />

Stefano, classe 1996. Un cognome una<br />

garanzia!<br />

FUTSAL MERCATO<br />

MACCAN<br />

DAI DUE VOLTI<br />

TORNEO AL VIA<br />

IL 16 SETTEMBRE<br />

COPPA ITALIA<br />

Non sono ancora stati ufficializzati i gironi<br />

di Coppa Italia regionale, anche se<br />

formalmente si conosce la data di inizio<br />

attività, fissata per il 16 settembre; quel<br />

che è sicuro è che la Libertas Martignacco<br />

ha già rinunciato alla partecipazione, per<br />

dedicare maggior spazio alla preparazione<br />

pre-campionato. Stessa scelta per l'ultima<br />

arrivata, ovvero il Poggio Terza Armata.<br />

È<br />

tempo di ripresa attività pure nei campionati<br />

dilettantistici di calcio a 5, con il Maccan<br />

Prata, unica rappresentante nei campionati<br />

nazionali, già in campo nelle prime gare amichevoli.<br />

I gialloneri allenati da Paolo Bovolenta<br />

hanno partecipato al memorial "Piovese" di Pieve Tesino<br />

(TN) chiudendo al terzo posto, dopo aver perso malamente<br />

5-1 la semifinale contro lo <strong>Sport</strong>ing Altamarca,<br />

squadra partecipante al campionato regionale di serie<br />

C1 veneta, e dopo essersi aggiudicata la finalina per 6-2<br />

contro la Rappresentativa Trentina; un giudizio dai due<br />

volti quello che accompagna la prima uscita ufficiale<br />

della squadra pordenonese, ma che comunque non deve<br />

trarre in inganno visto che trattasi sempre di calcio<br />

d'agosto, dove i carichi di lavoro della preparazione<br />

possono incidere notevolmente nelle prestazioni dei<br />

singoli e della squadra.<br />

Già all'opera con i primi allenamenti quasi tutte le squadre<br />

regionali, quest'anno saranno 12 le formazioni al<br />

via nel campionato di C1 con le defezioni annunciate di<br />

Basiliano, Pentalcor e Adriatica e le novità di Libertas<br />

Martignacco e all'ultima ora del Poggio Terzo Armata.<br />

Ed è già scoppiata la caccia alla possibile protagonista,<br />

che potrebbe essere tranquillamente il Pordenone di<br />

Gianluca Asquini che a cavallo di ferragosto ha sganciato<br />

i suoi assi da novanta, proponendo i neroverdi tra<br />

le candidate al titolo: dal Maccan arriva Accattante, dal<br />

Maniago Duque, ma i colpi che fanno sensazione sono<br />

quelli degli sloveni Solaja, Grzely (entrambi ex Bassa<br />

Futsal Latisana) e Kamencic, quest'ultimo alla prima<br />

esperienza in Italia e compagno di squadra di Grzely<br />

in Slovenia nel Bronx. Entra di diritto la squadra neroverde<br />

tra le pretendenti al titolo, ma propongono la<br />

propria candidatura anche Palmanova, Manzano e Udine<br />

City: la squadra della città stellata accoglie il ritorno di<br />

Braida e Contin mentre dal Pentalcor arriva lo sloveno<br />

Zalaschek e dall'Adriatica Langella, oltre ad un paio di<br />

giovanissimi elementi locali alquanto interessanti. Con<br />

le conferme di Patti, Zanuttini, Teixeira, Viapiana, Gasich<br />

e gli arrivi di Kusterle e Criscuolo il Calcetto Manzano<br />

non può sottrarsi al suo ruolo, come nemmeno l' Udine<br />

City può nascondersi; certo gli addii a Pitta e Contin non<br />

saranno facili da gestire, ma con Lahrnar, Turolo e Collevati<br />

la formazione di Titta Pittini può guardare avanti<br />

con moderato ottimismo e ambire ad un campionato<br />

di vertice. Un gradino sotto mettiamo pure la Clark e<br />

la Torriana: la squadra di Tirindelli si ripresenterà al<br />

via con la medesima formazione della stagione appena<br />

conclusa al secondo posto, ma senza il bombardiere<br />

Besic, gli isontini sono abituati a partire ogni anno in<br />

sordina per poi confermarsi in zona play-off, e anche<br />

quest'anno diranno la loro.<br />

PRESSO I NOSTRI PUNTI VENDITA:<br />

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TURF<br />

INDOOR


CALCIO FEMMINILE<br />

CIAO GIOVANILI<br />

L'avventura azzurra di Sara Mella è destinata<br />

a continuare con l'Under 23 e in futuro<br />

auspicabilmente, lei dice, con la nazionale<br />

maggiore<br />

VITA NUOVA,<br />

TRA STUDIO<br />

E SPORT<br />

Per Sara Mella una stagione entrante ricca di stimolanti<br />

impegni, con l’approdo al Tavagnacco a costituire un salto<br />

di qualità per il difensore di Polcenigo<br />

Sara Mella volta pagina. La diciannovenne<br />

pordenonese di Polcenigo,<br />

chiusa l’esperienza di Vittorio Veneto,<br />

approda al Tavagnacco, che già due<br />

anni orsono si era interessato a lei, e<br />

saluta le giovanili azzurre dopo cinque anni di<br />

militanza. Oltre a questo, con in tasca il fresco<br />

diploma in ragioneria, si appresa ad affrontare<br />

ora il test d’ingresso alla facoltà universitaria<br />

di Scienze motorie con sede a Gemona e quello<br />

Sara Mella con<br />

la maglia del<br />

Tavagnacco insieme<br />

al titolare della<br />

Megavision e nelle<br />

altre foto con la<br />

maglia azzurra<br />

dell'Under 19. Nella<br />

prossima stagione<br />

molte le novità per<br />

l'atleta pordenonese.<br />

successivo eventuale a Scienza dell’alimentazione.<br />

Grandi novità, dunque, che lei accoglie<br />

inevitabilmente con un sorriso:<br />

“Sosterrò il primo test il prossimo 13 settembre,<br />

speriamo bene, perché è un progetto di<br />

studio che m’interessa molto. Per quanto riguarda<br />

il Tavagnacco, invece, mi sono sistemata<br />

nell’appartamento che mi è stato destinato,<br />

non lontano dall’azienda del presidente Moroso,<br />

e ho iniziato la preparazione qualche giorno<br />

dopo la squadra, grazie ad un permesso concessomi<br />

dalla società dopo la mia partecipazione<br />

ai campionati Europei Under 19 di Belfast,<br />

in Irlanda del Nord”.<br />

Europei avari di soddisfazioni<br />

per il calcio<br />

femminile italiano, che<br />

continua ad evidenziare<br />

un certo gap nei confronti<br />

di altre nazioni<br />

all’avanguardia…<br />

“In effetti c’è stato poco<br />

da fare per noi contro<br />

Francia, Inghilterra e<br />

Olanda, squadre fisicamente<br />

più strutturate e<br />

oltre a questo, dal punto<br />

di vista del gioco, con<br />

maggior ritmo ed intensità.<br />

Un saluto alle nazionali giovanili, il mio, che<br />

speravo potesse essere più felice. Ora spero<br />

comunque che il mio cammino azzurro prosegua<br />

con l’Under 23 e in un prossimo futuro,<br />

perché no, con la formazione maggiore”.<br />

Considerazione classica: cosa manca, al nostro<br />

calcio femminile, per poter competere<br />

con quello delle big internazionali?<br />

“Mentalità, soprattutto, e parlo di quella della<br />

stanza dei bottoni, dove si tende a considerare<br />

il calcio-donne come un sottoprodotto di quello<br />

maschile. In altre nazioni non è così e i risultati<br />

si vedono, anche a livello di seguito da parte<br />

di pubblico e media. In Italia si tratterebbe<br />

prima di tutto di capire che se esiste un’ovvia<br />

differenza fisica fra uomini e donne, così non è<br />

a livello tecnico, ed è partendo da tali presupposti<br />

che si dovrebbe cominciare a valutare la<br />

nostra disciplina con il metro giusto”.<br />

Ora, appunto, la tua nuova esperienza in<br />

gialloblù: cosa ti aspetti al proposito?<br />

“E’ scontato dire che spero di far bene e migliorarmi<br />

ulteriormente, puntando ad affermarmi<br />

nella massima serie. A Vittorio Veneto, dove<br />

sono stata valorizzata, mi sono trovata benissimo<br />

sotto ogni punto di vista ma approdare a<br />

Tavagnacco costituisce indubbiamente un salto<br />

di qualità che mi conferisce stimoli notevolissimi<br />

e mi gratifica al massimo. La mia nuova<br />

squadra mi pare un bel mix di giocatrici giovani<br />

ed esperte che sarà sicuramente in grado di<br />

riproporsi ai livelli delle stagioni precedenti. E<br />

anche il settore giovanile è ben strutturato e<br />

produttivo, costituendo il punto di riferimento<br />

di un’ampia fascia regionale”.<br />

Finora hai dimostrato di essere, prendendo<br />

a prestito un termine cestistico, una sorta<br />

di all around, in grado di agire in varie zone<br />

del campo: la tua specialità, comunque ?<br />

“Solitamente gioco terzino sinistro o difensore<br />

centrale. Penso che verrò impiegata nel primo<br />

ruolo ma vedremo cosa deciderà mister<br />

Cassia”.<br />

Edi Fabris


CALCIOUDINESE<br />

LA SITUAZIONE<br />

POCHE IDEE<br />

E BEN CONFUSE<br />

di EDI FABRIS<br />

Attesa al riscatto dopo il flop d’esordio con il Chievo, anche a Ferrara l’Udinese esce<br />

a mani vuote contro la matricola Spal, evidenziando limiti di gioco e di attenzione. E la<br />

società torna sul mercato alla ricerca di una punta.<br />

Senza lìlleri non si làllera,<br />

ovverossia: riempire l’album<br />

con mezze figurine<br />

acquistate a poco prezzo<br />

perlopiù all’estero non<br />

porta da nessuna parte. Zero punti<br />

nelle prime due partite di campionato<br />

contro avversarie sulla carta<br />

dello stesso livello e senza un gioco<br />

definibile come tale, costituiscono<br />

un ben magro bottino ed è già il<br />

momento, per società e tecnico,<br />

di trarre le prime conclusioni. Un<br />

leit motiv peraltro già ben noto<br />

nelle più recenti stagioni. Manca<br />

in primis un finalizzatore, uno che<br />

la butti dentro, tanto per usare<br />

un gergo popolare, e a spendere<br />

e lascia in panchina Balic, l’unico in<br />

grado di far girare il settore con<br />

un minimo di discernimento e di<br />

servire palloni decenti alle punte,<br />

altrimenti costrette a vagare<br />

per il campo in cerca di situazioni.<br />

Mentre sulla fascia destra De Paul<br />

in sostanza, ma come, visto che il<br />

convento passa quel che passa?<br />

Dopo la sosta del prossimo fine<br />

settimana, il calendario propone<br />

un Udinese – Genoa al “Friuli” che<br />

potrebbe costituire l’attesa svolta<br />

per la formazione di Delneri ma a<br />

“<br />

La serie A deve ritornare ad avere una<br />

propria identità anche nazionale, come<br />

accade ad esempio in Spagna<br />

ha sottolineato: “Il mercato oggi è<br />

diventato preponderante: scorrendo<br />

le rose delle varie squadre<br />

si nota che su 25 giocatori circa<br />

20 sono stranieri. Lo trovo vergognoso.<br />

La Serie A deve ritornare ad<br />

avere una propria identità anche<br />

nazionale, come accade ad esempio<br />

in Spagna”. Inversione di tendenza<br />

che, al di là delle apparenze, non si<br />

è verificata nemmeno all’Udinese,<br />

dove gli italiani in organico sono al<br />

momento solo sei: i portieri Scuffet<br />

e Borsellini, i difensori Angella e<br />

Pezzella, il centrocampista Pontisso<br />

e l’attaccante Lasagna, salvo improbabili<br />

e temporanei inserimenti<br />

dalla Primavera, dove peraltro gli<br />

L'allenatore Delneri<br />

è preoccupato, la<br />

sua squadra è nel<br />

tunnel. A destra,<br />

Giuseppe Pezzella,<br />

uno fra i più<br />

positivi del balordo<br />

avvio di campionato<br />

dell'Udinese, è<br />

stato convocato in<br />

azzurro in Under 21<br />

Foto di Roberto Viotto<br />

qualcosa in più per accaparrarsi<br />

un attaccante esperto come ad<br />

esempio un Borriello, che anche in<br />

maglia spallina non ha perso il vizio<br />

di segnare all’Udinese, la società ha<br />

preferito, more solito, risparmiare,<br />

portando a casa dal campionato<br />

turco il carneade Bajic, fuori condizione<br />

e fino ad ora inutilizzato.<br />

Ma si prova ora a correre ai ripari,<br />

pensando a Okaka e Matri, che<br />

però, si sa, hanno ingaggi elevati.<br />

Ma se anche Delneri, in tanta mediocrità<br />

tecnica, ci mette del suo<br />

allora la frittata è servita. Il tecnico<br />

stravede a centrocampo per la muscolarità<br />

di Hallfredsson e Fofana<br />

continua a giocare per se stesso<br />

e là davanti i malcapitati Lasagna<br />

e Thereau si buttano negli spazi<br />

andando alla ricerca di palle giocabili.<br />

Capitolo a parte, poi, per una<br />

difesa che continua a subire gol,<br />

per mancanza di protezione ma<br />

anche di attenzione, e l’assenza di<br />

Widmer, nel caso, non può costituire<br />

un alibi. Contro l’entusiasta<br />

Spal, l’Udinese si é affidata, come<br />

ha sottolineato un radiocronista<br />

nella trasmissione “Tutto il calcio…”,<br />

ad un improduttivo “titic titoc” e<br />

le due reti (testa di Nuytinck e rigore<br />

di Thereau) sono state frutto<br />

di casualità. Calzino da rivoltare,<br />

seguire ci sono poi le trasferte con<br />

Milan, Roma e Fiorentina intervallate<br />

dalle gare interne con Torino,<br />

Sampdoria e Juventus, roba da brividi,<br />

ma le naturali motivazioni che<br />

nascono nei giocatori in presenza<br />

di avversari di livello potrebbero<br />

aiutare.<br />

TROPPI STRANIERI, IL PENSIERO<br />

DI SACCHI<br />

Si è parlato spesso d’inversione di<br />

tendenza, riguardo ai troppi stranieri<br />

nel campionato italiano, ma i<br />

fatti, anche in quello appena iniziato,<br />

smentiscono sostanzialmente<br />

l’affermazione, come lo stesso Arrigo<br />

Sacchi, in una recente intervista,<br />

stranieri non mancano. A differenza<br />

dello scorso campionato, dove venivano<br />

perlopiù schierate formazioni<br />

stile “legione straniera”, senza alcun<br />

italiano, questa volta i titolari sono<br />

tre o quattro: Scuffet, Angella, Pezzella<br />

e Lasagna, con il secondo e il<br />

terzo destinati comunque al ruolo<br />

di tappabuchi dopo i recenti arrivi<br />

dall’estero (Nuytinck e Stryger<br />

Larsen), oltre al rientro di Samir<br />

e a quello prossimo di Widmer dai<br />

rispettivi infortuni. Accantonato<br />

quindi, a campagna chiusa, il ventilato<br />

arrivo del laterale difensivo del<br />

Pescara, Zampano. Si fosse chiamato<br />

Zampaninho, commentiamo sullo<br />

18 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


IMPUTATO<br />

AZZURRO<br />

Simone Scuffet,<br />

messo sotto accusa<br />

ma convocato in<br />

nazionale Under 21<br />

dal ct Di Biagio<br />

stile di Massimo Giacomini, forse<br />

sarebbe già stato acquistato. Il<br />

mercato, come sottolinea Sacchi,<br />

è purtroppo preponderante ma di<br />

questo passo l’allontanamento del<br />

pubblico dagli stadi in presenza<br />

di squadre sempre più spersonalizzate<br />

e ricche di nomi talvolta<br />

impronunciabili, non potrà che<br />

essere costante. E lo schierare<br />

squadre infarcite di stranieri, è<br />

stato dimostrato anche in Spal<br />

– Udinese, alla resa dei conti non<br />

paga.<br />

AAA IMPRESA CERCASI<br />

La Nazionale italiana è attesa da<br />

quella che è indubbiamente la sfida<br />

più ardua del girone. Gli Azzurri<br />

dovranno infatti vedersela sabato a<br />

Madrid contro la Spagna nel match<br />

valevole per il primo posto nel raggruppamento<br />

di qualificazione ai<br />

Mondiali di Russia del prossimo<br />

anno. Un unico imperativo: vincere,<br />

perché la Spagna ha una differenza<br />

reti migliore di quella italiana.<br />

Le scelte del tecnico Giampiero<br />

Ventura molto probabilmente si<br />

orienteranno verso il<br />

3-4-3, buono per esaltare<br />

le qualità di Insigne,<br />

uno degli azzurri più<br />

in forma del momento.<br />

Proprio con questo<br />

modulo il talento del Napoli,<br />

segnò alla Spagna<br />

nell’1-1 di Udine del 23<br />

marzo 2016. In questo<br />

caso però, con Candreva a destra,<br />

uno tra Belotti e Immobile dovrebbe<br />

partire dalla panchina. Alternativa<br />

possibile, allora il 3-4-1-2 (stile<br />

Olanda-Italia 1-2 del marzo scorso)<br />

con Verratti trequartista dietro ai<br />

due centravanti. In questo caso<br />

rischierebbe di star fuori proprio<br />

Insigne a favore di Darmian, dato<br />

che Ventura, quando ha schierato<br />

la mediana a 4 ha impiegato sempre<br />

due esterni difensivi.<br />

UDINESECALCIO<br />

ITALIA A CACCIA DEI TRE<br />

PUNTI A MADRID<br />

Intanto il tecnico azzurro predica<br />

calma e sangue freddo: «Questa<br />

partita non mi toglie il sonno, anzi<br />

sono eccitato all’idea di giocarla e di<br />

andare in Spagna con l’intenzione di<br />

vincere. Certo, avrei preferito avere<br />

due risultati su tre a disposizione,<br />

ma questa è la realtà. Ho deciso di<br />

ripartire dal vecchio gruppo, quello<br />

che avevo chiamato a giugno perché<br />

in questo momento della stagione<br />

non avrebbe senso fare esperimenti.<br />

Se fossimo a novembre,<br />

con tre mesi di lavoro sulle spalle,<br />

avrei chiamato gente che non è mai<br />

stata qui».<br />

Ecco le due probabile formazioni in<br />

campo sabato al Bernabeu: Spagna:<br />

(4-3-3): De Gea; Carvajal, Ramos,<br />

Piqué, Jordi Alba; Koke, Busquets,<br />

Iniesta; Silva, Morata, Pedro.<br />

Italia: (3-4-3): Buffon; Barzagli,<br />

Bonucci, Chiellini; Conti, De Rossi,<br />

Verratti, Darmian; Candreva, Belotti,<br />

Insigne. (m.m.)<br />

I FEDELISSIMI DELLA CARINZIA<br />

L’amore per l’Udinese non rimane<br />

dentro i confini della nostra regione<br />

ma scavalca anche le Alpi e si<br />

affaccia sulla verde Carinzia, regione<br />

amica raggiungibile a poche ore<br />

d'auto, una prima fetta di Austria<br />

che ha ospitato il ritiro estivo della<br />

squadra di Delneri. Durante l’amichevole<br />

contro l’Hannover del 30 luglio<br />

scorso, abbiamo chiacchierato con<br />

Anton Achatz, presidente del club<br />

carinziano che sostiene i bianconeri<br />

con entusiasmo. “Abbiamo iniziato<br />

a seguire l'Udinese nella stagione<br />

1996/1997 ed eravamo solo in cinque<br />

- racconta Achatz -. Nella stagione<br />

successiva abbiamo sottoscritto il<br />

nostro primo abbonamento allo Stadio<br />

Friuli, organizzando le domeniche<br />

sapendo di dover fare cento chilometri<br />

per seguire la nostra squadra<br />

del cuore. Attualmente abbiamo 39<br />

abbonamenti e circa 200 soci. La nostra<br />

sede si trova in un bar a Feistritz/<br />

Gail. Dopo ogni partita ci ritroviamo<br />

al parcheggio della tribuna distinti<br />

con i nostri amici di Strassoldo e<br />

Percoto e festeggiamo insieme con<br />

birra, vino, pasta e salumi. Anche se<br />

si perde, è sempre una festa!" L’Udinese<br />

è una passione vera, continua<br />

il presidente: "I i nostri ricordi più<br />

belli risalgono alla partita contro<br />

di Biancamaria Gonano<br />

l’Ajax al "Friuli". Abbiamo ammirato<br />

tanti giocatori, sicuramente i più<br />

grandi sono stati Bierhoff, Amoroso,<br />

Sanchez e Di Natale. La squadra di<br />

quest’anno mi sembra più solida di<br />

quella dello scorso anno anche se<br />

credo che abbia bisogno di un regista<br />

e di un attaccante forte. La proprietà<br />

dovrebbe spendere meglio e non<br />

solo vendere”. Infine una battuta sul<br />

nuovo stadio: “E’ bellissimo, perfetto<br />

per vedere il calcio”.<br />

Il Club ha anche un sito www.<br />

udineseclub-carinzia.at<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 19


SIDICEVA...<br />

si diceva...<br />

L’ALLENATORE,<br />

CHI È COSTUI?<br />

Figura, quella del trainer, che venne analizzata nel convegno del 3 ottobre 2009 a Udine, con<br />

risultanze che riproposero il ruolo essenziale del tecnico sportivo<br />

Un termine, allenatore, che<br />

pare caduto in disuso negli<br />

ultimi anni a beneficio di altri<br />

termini di derivazione<br />

perlopiù anglosassone<br />

considerati più “in” e<br />

meno popolari, ma la<br />

sostanza è la stessa,<br />

vale a dire la definizione<br />

di un personaggio<br />

d’importanza vitale<br />

nell’ambito dell’attività<br />

sportiva. Se ne parlò,<br />

con anche la pubblicazione<br />

di un interessante<br />

volumetto, il 3 ottobre 2009<br />

a Udine, in un convegno promosso<br />

dalla Provincia e dalle associazioni<br />

degli atleti azzurri e olimpici d’Italia<br />

e delle Stelle al merito sportivo del<br />

Coni e con la partecipazione di molti<br />

Un personaggio al quale gli atleti<br />

danno del "lei", delegando in tal<br />

modo una funzione di comando<br />

importanti allenatori autori anche di<br />

alcuni brani del volumetto stesso. Ne<br />

uscirono delle considerazioni anche<br />

ironiche, a partire dal titolo, “L’allenatore,<br />

chi è costui?”, con il professor<br />

Faustino Anzil a domandarsi: è uno<br />

scienziato o un mago?<br />

E proponendo pure la<br />

nostra considerazione<br />

d’apertura sulla terminologia,<br />

con l’allenatore<br />

a trasformarsi in “mister”<br />

se opera nel calcio,<br />

“coach” nel basket<br />

e “trainer” nell’atletica<br />

leggera. Un personaggio<br />

al quale gli atleti danno<br />

del “lei”, delegando in<br />

tal modo una funzione di comando,<br />

come anche faceva Cesare Maldini<br />

con il concittadino Nereo Rocco, al<br />

CAMPIONI<br />

I triestini Rocco<br />

e Maldini con la<br />

Coppacampioni<br />

conquistata contro<br />

il Benfica a Londra<br />

nel 1963<br />

20 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


SIDICEVA...<br />

“<br />

E' anche questione<br />

di carisma e<br />

sotto questo<br />

aspetto molti<br />

sono gli allenatori<br />

trasformatisi in<br />

icone dello sport<br />

di là della confidenza esistente<br />

tra i due, con il tecnico a rifiutare<br />

di essere chiamato mister,<br />

obbligando a rivolgersi a lui con<br />

il “signor Rocco”.<br />

CARISMA<br />

Il ruolo dell’allenatore, si sottolinea<br />

nel libro, è anche o alle volte<br />

soprattutto, questione di carisma<br />

e al proposito molti sono i<br />

nomi che nel tempo si sono trasformati<br />

in icone nel mondo dello<br />

sport grazie alla loro personalità,<br />

dallo stesso Rocco a Helenio Herrera,<br />

da Trapattoni a Mourinho,<br />

da Bearzot a Capello e molti altri.<br />

L’allenatore, sottolinea Anzil, riassume<br />

in sé una personalità complessa<br />

e specificità perfezionate<br />

nel governo del personale che lo<br />

identificano nei concetti di tecnico,<br />

educatore, organizzatore,<br />

leader, capo riconosciuto o imposto<br />

al gruppo. E poi il divertente<br />

PERSONAGGI<br />

Sopra udinesi e triestini<br />

uniti nello sport azzurro.<br />

A sinistra Giovanni<br />

Trapattoni, Pep<br />

Guardiola e il "mago"<br />

Helenio Herrera, che<br />

portò l'Inter negli anni<br />

'60 al top del calcio<br />

internazionale<br />

capitolo dei riti e delle stravaganze<br />

degli allenatori stessi, con<br />

il già citato Nereo Rocco, autore<br />

di una frase rimasta famosa e<br />

pronunciata prima di un Padova<br />

– Milan nella quale lui si trovava a<br />

guidare i veneti: “Vinca il migliore”,<br />

gli augurò il collega rossonero,<br />

al che lui rispose, in triestino:<br />

“Sperèmo de no…”. L’allenatore<br />

della grande Inter degli anni Sessanta,<br />

Helenio Herrera, fu uno dei<br />

più coloriti personaggi del calcio<br />

italiano di sempre, con diete<br />

da lui programmate imposte ai<br />

giocatori e rituali scaramantici<br />

pre-partita, così come altri<br />

solevano rivolgersi alla divinità,<br />

con Messe a Castelmonte prima<br />

dell’inizio del campionato, l’acqua<br />

santa di Trapattoni sotto la sua<br />

panchina e il sale scaccia guai<br />

cosparso da Oronzo Pugliese. Pep<br />

Guardiola, invece, ama caricare le<br />

sue squadre facendo ascoltare<br />

loro prima degli incontri il coinvolgente<br />

“Vincerò” dalla Turandot<br />

pucciniana. Rituali che possono<br />

aiutare ma non certo far vincere<br />

le partite.<br />

ALLENAMENTI SCIENTIFICI<br />

Mentre ai tempi del calcio più ruspante<br />

le sedute di allenamento<br />

si svolgevano con due giretti di<br />

campo e partitella, oggi i metodi<br />

son ben più scientifici in presenza<br />

di uno sport che richiede prestazioni,<br />

anche nel calcio, atletiche<br />

prima che di spessore tecnico. E<br />

qui subentrano appunto le diete<br />

mirate e l’operato dei preparatori<br />

atletici capaci di trasformare,<br />

perlomeno a certi livelli, un comune<br />

atleta in un iron man. Così<br />

come anche gli psicologi garantiscono<br />

i giusti comportamenti<br />

e la serenità di fondo agli atleti<br />

stessi in prossimità dell’impegno<br />

sportivo. Ma c’è sempre chi vince<br />

e chi perde e dopo ogni gara oggi<br />

si allestiscono anche dei processi<br />

se il campione tale ha perso per<br />

un centimetro o un ritmo di vogata<br />

sbagliato. Contesti nei quali<br />

anche l’allenatore moderno viene<br />

responsabilizzato. In sostanza<br />

sono lontani i tempi in cui l’allenatore<br />

era un dopolavorista che<br />

fumava una sigaretta mentre i<br />

suoi ragazzi effettuavano i canonici<br />

giri di campo prima della rituale<br />

partitella in famiglia. I tempi<br />

sono cambiati e oggi il tecnico è<br />

talvolta una sorta di “signor sotutto”<br />

capace di parlare di teorie,<br />

schemi e metodi a 360° quando<br />

viene invitato in televisione, facendo<br />

abbassare l’audio a zero<br />

ai malcapitati utenti dello sport<br />

in tv. La via di mezzo, in sostanza,<br />

è sempre la migliore.<br />

E.F.<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 21


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L’ANGIOLETTO CICERONE A “U”<br />

Un modo originale di raccontare Udine senza cadere nello<br />

scontato o nel clichè della guida turistica, quello di Paolo<br />

Medeossi nel suo libro “La città che inizia per U”: a condurre<br />

infatti il lettore con curiosità e aspetti inediti nel capoluogo<br />

friulano è uno degli angioletti del Tiepolo nell’Oratorio della<br />

Purità, a lato del Duomo, un’idea che l’autore ha sviluppato<br />

con leggerezza, e alla fine rimane davvero la sensazione di<br />

aver condiviso simpaticamente con il puttino un giro tra le<br />

vie, i palazzi e i monumenti di “U”. Capitoli, quelli del libro, dai<br />

titoli a effetto, come Le signore (tatuate) delle pasticcerie o<br />

Paradiso delle lentiggini o ancora L’ultimo ballo, che invitano<br />

il lettore ad approfondire la conoscenza, anche attraverso<br />

le chiacchiere della gente (“Io le chiedo se la mancanza<br />

di riservatezza non sia il difetto dei piccoli centri e lei mi<br />

risponde: Ma è anche la cosa migliore”, Medeossi cita in<br />

apertura Heat-Moon), di una piccola città di provincia che<br />

Renzo Valente definiva “un paese col tram” ma che costituisce<br />

comunque uno scrigno di tesori artistici e culturali<br />

non indifferente. E l’autore, cultore e cantore anche delle<br />

piccole cose di Udine, fa della sua città un ritratto originale e dai molti aspetti sconosciuti o<br />

inediti. Si parla così, ad esempio, di Felice Cavallotti, poeta e drammaturgo ucciso nel 1898 in un<br />

duello con un direttore di giornale che gli aveva dato del mentitore dopo un articolo, del dialetto<br />

udinese nato ai tempi dell’occupazione della Repubblica Veneta e oggi parlato ormai solo dalle<br />

generazioni più datate e caduto in disuso tra quelle recenti e ancora di considerazioni storiche,<br />

architettoniche, culturali e di esistenza quotidiana di un piccolo-grande mondo fatto proprio<br />

ormai anche da gente che nulla sa della sua storia e delle sue tradizioni e per la quale Udine<br />

costituisce unicamente una tappa di passaggio o di sopravvivenza. Una storia colta ma scritta in<br />

punta di penna e scorrevole, quella di Paolo Medeossi, che incuriosisce, diverte e invita a riflettere,<br />

insinuando in molti passaggi la nostalgia di un mondo ormai scomparso ma che rivive però nella<br />

mente del lettore, come farebbe il diario di un avo trovato per caso in un baule in soffitta e che<br />

riporta ad una vita passata ma non defunta, ricca com’è di princìpi, idee e situazioni che hanno<br />

costituito la base dell’esistenza delle generazioni successive.<br />

E.F.<br />

L’ANGOLO DELLA<br />

LETTURA<br />

BARBARA BARALDI<br />

AURORA NEL BUIO<br />

GIUNTI<br />

Aurora Scalviati era la migliore,<br />

fino al giorno di quel conflitto a<br />

fuoco, quando quel proiettile ha<br />

raggiunto la sua testa. Da allora, la<br />

più brava profiler della polizia italiana<br />

soffre di un disturbo bipolare<br />

che cerca di dominare attraverso i<br />

farmaci e le sedute clandestine di<br />

una terapia da molti considerata<br />

barbara: l’elettroshock. Quando<br />

per motivi disciplinari Aurora<br />

viene trasferita in una tranquilla<br />

cittadina dell’Emilia, si trova di<br />

fronte a uno scenario diverso da<br />

come lo immaginava.<br />

Una donna viene uccisa proprio<br />

la notte del suo arrivo, il marito è<br />

scomparso e l’assassino ha rapito<br />

la loro bambina. Su una parete<br />

della casa, una scritta tracciata col<br />

sangue della vittima: “Tu non farai<br />

alcun male”...<br />

ERNESTO GALLI<br />

DELLA LOGGIA<br />

IL TRAMONTO<br />

DI UNA NAZIONE<br />

MARSILIO<br />

Passando in rassegna senza sconti<br />

tutti i sintomi di un malessere quotidiano<br />

– assenza di visione della<br />

politica, ristagno dell’economia,<br />

una giustizia piena di ambiguità e<br />

dai tempi esasperanti, un sistema<br />

d’istruzione che non riesce più a<br />

fungere da ascensore sociale, il<br />

divario Nord-Sud che si aggrava –,<br />

queste pagine restituiscono oggi<br />

un impietoso ritratto politico e<br />

sociale dell’Italia incapace di<br />

essere protagonista del proprio<br />

tempo. Una metamorfosi tale da<br />

indurre l’autore a una considerazione<br />

solo apparentemente paradossale:<br />

«Sono nato italiano ma<br />

mi viene da chiedermi, a volte, se<br />

morirò tale. Nella mia generazione,<br />

quella che ha visto la luce durante<br />

o a ridosso della guerra, sospetto<br />

proprio di non essere il solo che<br />

più o meno consapevolmente si<br />

pone una domanda come questa».<br />

SUSAN CRAWFORD<br />

L’ALTRA DONNA<br />

PIEMME<br />

È un giorno di neve quando la macchina di Joe slitta<br />

sul ghiaccio e lo schianto contro un albero lo uccide sul<br />

colpo. La donna che è al suo fianco<br />

non può fare nulla per aiutarlo.<br />

Perché non avrebbe mai dovuto<br />

trovarsi lì, in quella macchina,<br />

accanto a quell’uomo che non è<br />

suo marito. Così davanti a Dorrie<br />

si spalanca l’abisso: cosa fare?<br />

Lasciare che la sua vita<br />

- la sua bambina, il suo matrimonio<br />

– vada in pezzi, oppure scendere<br />

da quella macchina, abbandonare<br />

l’uomo che ha amato, e continuare<br />

come se nulla fosse? In una frazione<br />

di secondo, d’istinto, Dorrie lascia la<br />

scena. Ma alcuni dettagli dell’incidente e della morte<br />

di Joe non convincano la polizia...<br />

DON WINSLOW<br />

CORRUZIONE<br />

EINAUDI<br />

Danny Malone voleva solo<br />

essere un bravo poliziotto.<br />

Era il re della Manhattan North<br />

Special Force, detta Da Force.<br />

L’unità che imperversava<br />

sulle strade di Harlem come<br />

un vento impetuoso spazzando<br />

via ogni immondizia. Ma ora<br />

che Malone è finito in galera, quel vento non<br />

soffia più. Malone e i suoi erano i più svegli, i<br />

più abili, i più veloci. Quelli che in città tenevano<br />

a bada «la giungla» e a Natale regalavano, di<br />

tasca propria, un tacchino ai poveri. Ad Harlem<br />

era diventato una specie di intoccabile, ma<br />

anche un sorvegliato a vista. All’improvviso<br />

però «la sua città, la sua zolla, il suo cuore»<br />

gli si sono rivoltati contro. E ora che è stato<br />

incastrato dai federali non gli resta che decidere<br />

chi sia meglio tradire.<br />

JOSHUA LEVINE<br />

DUNKIRK<br />

HARPER COLLINS<br />

Maggio 1940. La travolgente<br />

avanzata delle truppe tedesche<br />

in Belgio e nel nord della Francia<br />

costringe le armate anglo-francesi<br />

a ripiegare progressivamente<br />

verso le coste della Manica,<br />

intrappolando oltre 300.000<br />

soldati nel campo trincerato<br />

di Dunkerque. L’unica speranza di salvarli<br />

è organizzare una massiccia evacuazione<br />

via mare utilizzando tutte le imbarcazioni<br />

disponibili, dalle enormi unità militari ai<br />

pescherecci alle piccole navi da diporto.<br />

Autorizzata da Winston Churchill e organizzata<br />

in tempi record dall’Ammiragliato britannico,<br />

l’Operazione Dynamo si svolse tra il 27 maggio<br />

e il 4 giugno, concludendosi con un successo<br />

inaspettato che fu salutato come “il miracolo<br />

di Dunkerque”.<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 23


CALCIOUDINESE<br />

BASKET<br />

VOLTI NUOVI<br />

PER LA NUOVA APU<br />

PRONTI A PARTIRE<br />

L'Apu si è carburata nel ritiro<br />

di Gemona (nella foto)<br />

Andrea Benevelli e Tommaso Raspino arricchiscono un roster<br />

solido ed equilibrato destinato a recitare un ruolo importante nella<br />

prossima A2<br />

di EDI FABRIS<br />

Parte col botto, affrontando<br />

venerdì 1° settembre<br />

al torneo di Lignano<br />

i campioni d’Italia<br />

della Reyer Venezia, la<br />

nuova stagione dell’Apu riveduta e<br />

corretta rispetto alla precedente<br />

nella quale ha recitato nella parte<br />

finale un ruolo da protagonista.<br />

Tra i volti nuovi, quelli di Andrea<br />

Benevelli e Tommaso Raspino,<br />

giunti rispettivamente da Jesi e<br />

Piacenza e avversari dell’Apu nello<br />

scorso campionato di A2.<br />

ANDREA, IL MEDITATIVO<br />

Benevelli, classe 1985, ala grande<br />

di 2,02, figlio d’arte (il padre giocò<br />

a Pesaro negli anni ’70), ha il tiro<br />

tra le peculiarità di spicco: “L’ho<br />

ereditato da lui – considera – ma<br />

è l’unica caratteristica che mi ha<br />

trasmesso, perché mio padre, più<br />

VOGLIA DI DERBY<br />

Benevelli e Raspino attendono da ex il match clou con Trieste<br />

piccolo di statura, giocava guardia.<br />

Mi segue spesso quando gioco non<br />

lontano da Pesaro, dove vive, ed è<br />

sempre stato ed è tuttora prodigo<br />

di consigli con me”. Un meditativo,<br />

Andrea, reduce da un “cammino<br />

di Santiago” affrontato con motivazioni<br />

particolari: “Ne ho parlato<br />

parecchio, al ritorno – sorride - .<br />

Diciamo che sono un curioso e l’ho<br />

affrontato come una sorta di sfida<br />

personale. Gli stimoli di chi l’ha<br />

percorso o intende percorrerlo<br />

sono i più disparati, il mio è stato<br />

principalmente una questione<br />

di spiritualità, alla ricerca di me<br />

stesso”. Ora la concretezza di una<br />

nuova stagione che per lui si presenta<br />

ricca di nuove sollecitazioni:<br />

“Sono arrivato ad una società con<br />

dei programmi seri e sotto la guida<br />

di un allenatore capace ed esperto<br />

come Lino Lardo e non posso che<br />

essere soddisfatto – ammette - . In<br />

più, ritorno in una Regione dove ho<br />

già giocato e a tale proposito non<br />

posso non ricordare con piacere<br />

la mia precedente esperienza a<br />

Trieste, contro cui mi appresto a<br />

vivere una serie di derby che costituiscono<br />

il valore aggiunto per<br />

i due club e che noi prepareremo<br />

sicuramente al meglio”. Azionando<br />

il grandangolo, Benevelli giudica il<br />

girone Est della A2: “E’ di qualità<br />

molto elevata, con squadre ben<br />

attrezzate e dalle grandi aspettative<br />

come Treviso, Fortitudo Bologna,<br />

Verona e la stessa Trieste.<br />

Un girone che a noi giocatori offre<br />

motivazioni eccezionali. Importante<br />

sarà trovare una continuità di<br />

risultati che ci permetta di puntare<br />

ai play off e di entusiasmare<br />

i nostri tifosi. La tradizione cestistica<br />

di Udine merita una grande<br />

stagione”.<br />

TOMMASO, IN EVOLUZIONE<br />

“Negli ultimi due-tre anni ho trovato<br />

la mia giusta dimensione, sono<br />

in fase evolutiva e all’Apu vorrei<br />

consolidarmi”, considera Raspino,<br />

ventottenne ala vercellese di 1,97<br />

approdato a Udine dopo un lungo<br />

iter iniziato a Biella e proseguito<br />

nel tempo a Pavia, Trieste, Omegna,<br />

Pesaro, Ferentino e Piacenza, nelle<br />

cui file ha disputato la scorsa A2.<br />

“La nostra mi pare una squadra<br />

solida, con buone caratteristiche<br />

difensive e offensive e con giocatori<br />

duttili – Tommaso giudica<br />

l’Apu - . So che la scorsa stagione<br />

hanno pagato inizialmente dazio<br />

ai molti cambi nel roster ma<br />

quest’anno penso che il gruppo<br />

sia già equilibrato ed è un punto<br />

di vantaggio anche per il tecnico<br />

avere a disposizione un organico in<br />

cui crede e sul quale può lavorare<br />

con serenità”. E anche Raspino, da<br />

buon ex di Trieste, attende i derby<br />

con impazienza: “Dalmasson sta facendo<br />

da tempo un ottimo lavoro e i<br />

“ Girone Est di<br />

A2 di qualità<br />

molto elevata,<br />

con squadre ben<br />

attrezzate per la<br />

promozione<br />

risultati si vedono. Penso che la mia<br />

ex squadra, lo scorso campionato<br />

andata in finale per la promozione,<br />

sia tra le favorite anche quest’anno<br />

e non vedo l’ora di giocarci contro.<br />

Intanto partiamo con un test di<br />

primordine a Lignano contro la Reyer,<br />

sarà un bel cominciare”. Giudicandosi,<br />

il giocatore si dice testardo,<br />

in positivo e in negativo, e pure<br />

spesso in conflitto con se stesso:<br />

“Una caratteristica che mi porta<br />

a non essere mai completamente<br />

soddisfatto di ciò che faccio – si<br />

rammarica - , alla ricerca costante<br />

della perfezione”. E a tale proposito<br />

cita un aforisma che l’ha colpito:<br />

“Una vittoria non è così piacevole<br />

come addolora la sconfitta”.<br />

24 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


UDINESECALCIO BASKET<br />

SOCIETÀ<br />

VIRTUS FELETTO,<br />

SI PENSA STRANIERO<br />

A2 FEMMINILE<br />

MOLTO NORD PER<br />

LA DELSER CHE PUNTA<br />

AI PLAY OFF<br />

Il presidente del Feletto, Roberto Caruso (a destra) accanto a Lorenzo Bettarini<br />

La Virtus Feletto, che anche<br />

quest’anno schiererà la propria<br />

compagine senior nel campionato<br />

di serie C Silver, grazie al<br />

ripescaggio dello scorso luglio,<br />

e quella giovanile nel torneo Under 20<br />

di Eccellenza, si è fatta notare in questi<br />

ultimi anni per l’ampio ricorso a ragazzi<br />

provenienti dall’estero, tra i quali il senegalese<br />

Ousmane Diop che, a detta di tanti<br />

addetti ai lavori, sembra destinato ad una<br />

carriera davvero importante ai massimi<br />

livelli. Abbiamo chiesto al deus ex machina<br />

della società, il presidente Roberto<br />

Caruso, i motivi di questa strategia che<br />

non trova l’approvazione di chi vorrebbe,<br />

almeno nei campionati minori, maggiore<br />

spazio per i prospetti nostrani anche in<br />

ragione della massiccia presenza di giocatori<br />

stranieri nella massima serie. “Tengo<br />

immediatamente a precisare – premette<br />

Caruso – che ciò che stiamo facendo noi<br />

a Feletto in questi anni è una novità solo<br />

per la nostra regione, perchè nel resto<br />

d’Italia è una politica consolidata e che<br />

abbiamo pensato di trasferire nel nostro<br />

panorama locale per colmare un vuoto.<br />

Ed ora anche a Trieste stanno iniziando a<br />

mettere in atto strategie simili alla nostra".<br />

SCELTE E poi le motivazioni della scelta:<br />

"Stanno nella volontà di mettere in campo<br />

delle squadre, in modo particolare a<br />

livello giovanile, in grado di ben competere<br />

anche lontano dalla provincia di Udine e<br />

per fare questo è necessario spostarsi<br />

fuori dai confini nazionali per reperire<br />

giovani giocatori vicini ai due metri, vista<br />

la scarsità del nostro vivaio sotto questo<br />

aspetto.” Ma non esistono altre opzioni<br />

percorribili? “In linea teorica il gap potrebbe<br />

essere superato mettendo insieme<br />

le forze tra le diverse società minori<br />

del nostro panorama - ipotizza Caruso<br />

- , per creare, come avviene in maniera<br />

vincente in altre zone d’Italia, dei poli di<br />

maggiori dimensioni e meglio attrezzati.<br />

Nel nostro ambiente locale, invece, esiste<br />

una grande frammentazione, dove ogni<br />

società si tiene stretto il suo giocatore<br />

di talento, togliendo così la possibilità di<br />

far crescere il sistema". In quest’ottica si<br />

spiega l’accordo raggiunto con l'Apu per<br />

la “messa in rete” dei rispettivi settori<br />

giovanili: “L'obiettivo comune è quello di<br />

creare nel tempo un polo importante e<br />

per questo già da quest’anno la nostre<br />

squadre potranno contare, oltre che sui<br />

nostri nuovi acquisti stranieri (un lettone<br />

e due serbi) e sui due senegalesi confermati<br />

Badou Diop e Diouf, anche su quattro<br />

ragazzi italiani provenienti dal vivaio<br />

dell’Apu.” Che cosa si aspetta dalla squadra<br />

senior nella prossima stagione in serie C<br />

Silver? “Un campionato in cui i ragazzi,<br />

che saranno ancora guidati da Lorenzo<br />

Bettarini, riescano alla fine a mantenere<br />

la categoria senza passare per la gogna<br />

dei play-out - auspica il presidente - .<br />

Fino a metà dello scorso torneo l’obiettivo<br />

sembrava ampiamente alla nostra portata,<br />

mentre in seguito l’esplosione di Ousmane<br />

Diop e il suo continuo e maggiore impegno<br />

in A2 nell'Apu ci ha privato del nostro miglior<br />

giocatore, con la conseguente caduta<br />

complessiva a livello di risultati.”<br />

Giuseppe Passoni<br />

PROSPETTO<br />

Il senegalese Diop, una delle punte della<br />

Virtus Feletto "alla straniera"<br />

“Quest’anno niente trasferte al sud, solo due<br />

viaggi in Sardegna”, considera la capitana<br />

Debora Vicenzotti (nella foto) parlando<br />

della nuova stagione di una Libertas<br />

Basket School griffata Delser non molto<br />

cambiata rispetto alla precedente in cui le<br />

udinesi, con Waldi Medeot alla guida, hanno<br />

conquistato da matricole una tranquilla<br />

permanenza in A2. Cambiamenti comunque<br />

essenziali, quelli operati dalla dirigenza,<br />

con Malì Pomilio, compagna del tecnico<br />

dell’Apu Lino Lardo e titolare di un palmarès<br />

di atleta e allenatrice di tutto rispetto,<br />

alla conduzione tecnica e la nazionale<br />

croata Ivana Blazevic giunta da Palermo<br />

a rilevare l’anglo-nigeriana Ejay Ofomata.<br />

A salutare la compagnia anche il play<br />

Arianna Beltrame, andata a Cussignacco,<br />

società che opererà in sinergia con il club<br />

presieduto da Leonardo De Biase e che<br />

punta dal canto proprio alla promozione<br />

in serie B. Mix di atlete giovani ed esperte,<br />

la Basket School punterà a raggiungere<br />

i play off con un organico composto da<br />

Blazevic, Vicenzotti, Ciotola, Mancabelli,<br />

Petronio, Mio, Sturma, Pontoni (reduce<br />

dall’esperienza azzurra nei Mondiali giovanili<br />

friulani), Da Pozzo, Zanelli, Bianco, Rainis,<br />

Romano, Salomoni e Rosignoli. Il cammino<br />

in A2 prenderà il via il 30 settembre con il<br />

confronto interno con Castelnuovo Scrivia,<br />

cui farà seguito la trasferta a Sesto San<br />

Giovanni contro la blasonata Geas. Un<br />

itinerario in 30 tappe con appunto nessuna<br />

trasferta al sud, che comunque nello scorso<br />

campionato fu terra di conquista per le<br />

udinesi, e solo due formazioni sarde, il<br />

Cus Cagliari e il San Salvatore Selargius,<br />

inserite in un girone orizzontale al nord.<br />

“Un campionato sicuramente impegnativo<br />

– giudica la Vicenzotti - , con la presenza<br />

di molte formazioni trivenete e lombarde di<br />

elevato spessore”. Casa della Basket School<br />

sarà, come per i colleghi maschi dell’Apu, il<br />

ritrovato e rinnovato palasport Carnera.<br />

E.F.<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 25


PALLAVOLO<br />

CALCIOUDINESE<br />

La formazione di 1^ Divisione<br />

NIENTE SOLDI PER LA B<br />

Dopo la rinuncia alla categoria per motivi economici e la vana ricerca di sponsores,<br />

Gemona si rilancia continuando a puntare sui giovani e sulle sinergie con altre società<br />

A<br />

volte le vittorie sportive<br />

ottenute sul campo non<br />

possono lasciar spazio<br />

ad un seguito di emozioni<br />

positive e bisogna<br />

fare i conti con la realtà. Non è<br />

certamente l’unico caso quello del<br />

Gemona Volley Ball che, la scorsa<br />

stagione, in collaborazione con<br />

Buja, aveva conquistato la serie B,<br />

dovendo poi rinunciarvi per mancanza<br />

di disponibilità economica.<br />

Ne parliamo con il presidente<br />

Marco Giust che ci racconta<br />

questa scelta e il momento attuale<br />

della società alla vigilia della<br />

ripresa dell’attività sportiva per<br />

la nuova stagione: “Certamente<br />

Le autorità austriache con la rappresentanza gemonese<br />

“<br />

Per disputare la B<br />

non è sufficiente<br />

affidarsi solo<br />

al volontariato,<br />

come<br />

facciamo noi<br />

la nostra rinuncia alla serie B è<br />

legata a motivi di budget. Tale categoria<br />

richiederebbe una struttura<br />

importante alle spalle e una<br />

società piccola come la nostra non<br />

avrebbe potuto permettersela. In<br />

realtà la promozione è stata un<br />

po' casuale, perché due anni fa ci<br />

avevano chiesto di rilevare la serie<br />

C del Buja che non voleva fare<br />

più attività maschile. Il problema<br />

è che siamo andati talmente<br />

bene da riuscire a fare il salto di<br />

categoria ma non ad avvicinare<br />

sponsor rilevanti, pur avendo bussato<br />

alla porta di tante aziende".<br />

Per fare la B devi essere pronto a<br />

livello organizzativo mentre da noi<br />

ci sono solo volontari, sottolinea<br />

Giust:. "Rimane l’amaro in bocca<br />

ma anche l’orgoglio per la vittoria<br />

sportiva. Era importante avere la<br />

serie B maschile a Gemona, ma<br />

anche a Udine non c'è e sono situazioni<br />

che fanno male a tutto il<br />

mondo pallavolistico regionale. Le<br />

realtà più a contatto con il Veneto<br />

hanno forse maggiori possibilità,<br />

in termini di sponsores, rispetto<br />

a noi" .SETTORE GIOVANILE "Noi<br />

comunque siamo orgogliosi di essere<br />

una società molto attenta al<br />

giovanile, con grandi numeri che<br />

vogliamo incrementare in prospettiva<br />

- continua il presidente<br />

- . A livello femminile abbiamo le<br />

stesse cifre dell’anno scorso ma<br />

per il prossimo campionato non<br />

disputeremo l’Under 18, solo la Prima<br />

Divisione. Nel maschile siamo<br />

ancora in crescita. Riusciamo a<br />

disegnare scenari propositivi grazie<br />

alle ottime collaborazioni con<br />

Buja, Tolmezzo, Majano, Cassacco<br />

e Paluzza, che sono società con<br />

squadre prevalentemente femminili.<br />

E poi le collaborazioni con Rea-<br />

26 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


UDINESECALCIO<br />

PALLAVOLO<br />

L'organico dell'Under 18<br />

na, Pasian Di Prato e Martignacco,<br />

che hanno come noi squadre maschili<br />

e che avevano aderito l’ anno<br />

scorso al progetto Friuli volley. Il<br />

prossimo anno la nostra prima<br />

squadra maschile sarà formata<br />

dalla nostra Under 18 e la serie<br />

D di Artegna che disputeranno il<br />

doppio campionato: praticamente<br />

ripartiamo, anche se in forma<br />

ridotta, con il progetto Friuli volley<br />

ma, visto l’impegno finanziario<br />

importante, serviranno un paio<br />

d' anni per realizzarlo completamente".<br />

POLO MASCHILE "Intanto<br />

partiamo con l'idea di realizzare<br />

questo polo maschile nella zona<br />

della pedemontana, in modo tale<br />

da non disperdere i ragazzi che<br />

escono dalle varie società femminili<br />

e che spesso poi si perdono<br />

perchè non trovano continuità",<br />

evidenzia Giust.”. Che la pallavolo<br />

sia poi uno sport più al femminile<br />

che al maschile, Giust lo smentisce:<br />

“No, è improprio pensare a questo<br />

anche se i numeri danno ragione al<br />

reclutamento femminile. A titolo di<br />

esempio, siamo reduci dal quindicesimo<br />

anno di ritiro in Austria, a<br />

Laakirchen. Quest’anno vi abbiamo<br />

portato l’Under 14 maschile e femminile<br />

per una settimana. Un bel<br />

gruppo di quaranta persone con<br />

giornate piene di attività sportiva:<br />

sveglia alle 7, attività fisica per<br />

quarantacinque minuti, colazione,<br />

piscina, due ore di allenamento.<br />

Poi il pranzo e al pomeriggio altro<br />

allenamento, piscina e dopocena<br />

partitelle. Praticamente è come<br />

se avessero fatto già due mesi di<br />

allenamento ma con molta gioia<br />

e divertimento e il gradimento<br />

dei maschi è stato molto elevato.<br />

Quest’anno abbiamo deciso di<br />

portare i più giovani, per abituarli<br />

ad un mondo più competitivo ed<br />

agonistico, anche se scontentando<br />

gli altri, perché chi partecipa al<br />

ritiro, vuole sempre tornarci”<br />

Chi sarà il tecnico della prima<br />

squadra maschile? Mattia vi ha<br />

lasciato. “Paolo ha scelto un’altra<br />

strada, quella del femminile, e al<br />

suo abbiamo ingaggiato un allenatore<br />

giovane ed entusiasta, Stefano<br />

Under 14, maschi e femmine insieme sotto rete<br />

Pontonutti che gestirà l’Under 18 e<br />

la serie D nel doppio campionato:<br />

come obiettivo minimo vogliamo<br />

raggiungere la final four U18 e<br />

mantenerci a metà classifica con<br />

la serie D, puntando poi il prossimo<br />

anno ad una promozione in serie<br />

c con un gruppo giovane. Sempre<br />

nel maschile saremo impegnati in<br />

quasi tutti i campionati: speriamo<br />

che la Prima Divisione confermi<br />

il miglioramento dell'anno scorso,<br />

raggiungendo una classifica a ridosso<br />

delle prime tre.. Per quanto<br />

riguarda la 14m e la 13m (3x3) e la<br />

16m si punta al titolo provinciale<br />

e a un buon piazzamento in regio-<br />

nale". RAGAZZE "Per il femminile<br />

la prima squadra sarà impegnata<br />

nella Prima Divisione con una squadra<br />

molto ringiovanita - conclude<br />

Giust - , poi disputeremo l’Under<br />

16, 14 e U13 misto. Per la nostra<br />

società un altro obiettivo molto<br />

importante è quello di raggiungere<br />

la parità tra il numero dei giocatori<br />

maschi e quello delle femmine, a<br />

partire dall’introduzione allo sport<br />

operata nel mini volley. In quanto<br />

alle strutture, saranno disponibili le<br />

palestre di Campolessi, Ospedaletto<br />

e la Marchetti e da quest’anno<br />

quelle di Osoppo e Venzone”.<br />

Biancamaria Gonano<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 30 08 2017 | 27


AUTOMOBILISMO<br />

ALLA RICERCA DELLE<br />

MOSCHE BIANCHE<br />

Il diciannovenne pilota tolmezzino Mattia Grassi continua ad ottenere buoni risultati nei<br />

rallies ma il problema è il solito, la difficoltà nel reperire sponsores sostanziosi<br />

Sono parecchi i giovani<br />

che oggi si avvicinano al<br />

mondo dei motori, affascinante<br />

ed entusiasmante,<br />

diversi di loro però devono<br />

rinunciare strada facendo in<br />

quanto l’automobilismo è uno sport<br />

costoso e gli sponsor, con gli anni,<br />

sono diventati “mosche bianche”. E’<br />

il caso del giovane pilota tolmezzino<br />

della scuderia Friuli, Mattia<br />

Grassi classe '98: tanta passione e<br />

qualche buon risultato nel settore<br />

dei rallies, ma gli ostacoli sono tanti<br />

a cominciare appunto dall’aspetto<br />

economico, che funge in qualche<br />

maniera da deterrente, frenando<br />

passione e attività agonistica. Vediamo<br />

dunque di fare una disamina<br />

con Mattia guardando a ieri, oggi<br />

e domani:<br />

“Ho cominciato giovanissimo -racconta<br />

- con il trofeo Panda Cup<br />

terra, vincendo due campionati di<br />

classe e uno assoluto, dimostrando<br />

ottime capacità di guida, per<br />

un principiante. Lo scorso anno ho<br />

partecipato al rally del Friuli e Alpi<br />

Orientali con la Renault Clio 3 in<br />

coppia con Marika Craighero. Stavo<br />

andando bene, poi la fortuna non è<br />

Fabrizio Martinis<br />

e Marco Marchiol<br />

credono in me,<br />

mi auguro di non<br />

deluderli<br />

stata dalla mia parte, con la rottura<br />

di un semiasse e da pilota sono passato<br />

a fare lo…spettatore". COPPIA<br />

Anche alla “Serenissima” sempre in<br />

coppia con Marika, ha dovuto ritirarsi<br />

per problemi al cofano ma il 2017<br />

è iniziato sotto una buona stella: "Ho<br />

vinto la classe 2 e mi sono piazzato<br />

secondo del gruppo N - continua<br />

Mattia - , conseguendo un decimo<br />

posto assoluto al rally di Majano in<br />

coppia con David Barichello a bordo<br />

di una Saxo/2. Quest’anno abbiamo<br />

dovuto rinunciare all’Alpi Orientali<br />

soprattutto per motivi economici ed<br />

Nella sua ancor fresca carriera, MATTIA GRASSI, qui a una partenza, ha ottenuto<br />

numerosi buoni risultati che fanno di lui un promettente pilota di rally: dopo gli inizi nel<br />

Panda Cup, ha partecipato a un Alpi Orientali e a un Serenissima in coppia con Marika<br />

Craighero e a un Majano con David Barichello. Negli ultimi due anni, primo posto di<br />

classe in formula driver su terra e secondo al rally Italia Talent.<br />

è per questo che spero tanto di<br />

trovare un aiuto, per poter competere<br />

con piloti sicuramente più<br />

bravi ed esperti di me , dai quali<br />

ho molto da imparare.” Va detto<br />

che Mattia Grassi, in questi ultimi<br />

due anni ha anche conquistato il<br />

primo posto di classe con la Clio<br />

1.8 nella formula driver su terra,<br />

il secondo posto al Rally Italia Talent<br />

e il terzo al Master Show di<br />

Lignano con la Peugeot 106/n2.<br />

"La CG Motors, Fabrizio Martinis<br />

e Marco Marchiol - conclude<br />

Mattia -, mi sono vicini e prodighi<br />

di consigli, ma soprattutto<br />

credono in me. Mi auguro tanto<br />

di non deluderli e di riuscire a<br />

continuare a coltivare questa<br />

passione che mi ha coinvolto sin<br />

da ragazzino.”<br />

Roberto Cainero<br />

28 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


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ti aiuterà a raccontare il tuo evento o manifestazione con la pubblicazione di re<br />

garantendoti la massima visibilità pre, durante e post even<br />

TREMILASPORT vuole contribuire al successo del tuo progetto e mette a tua disposizione<br />

i propri spazi per evidenziarlo al meglio. Attraverso sito web, pagina Facebook e Tremila <strong>Sport</strong> Magazine<br />

ti aiuterà a raccontare il tuo evento o manifestazione con la pubblicazione di redazionali, foto e video,<br />

garantendoti la massima visibilità pre, durante e post evento.<br />

Calcio, basket, ciclismo, pallavolo e tutte le altre discipline spo<br />

anche quelle meno note, grazie a TREMILASPORT, avranno la giusta vetrina<br />

ad un pubblico sempre più vasto.<br />

Calcio, basket, ciclismo, pallavolo e tutte le altre discipline sportive,<br />

anche quelle meno note, grazie a TREMILASPORT, avranno la giusta vetrina per farsi conoscere<br />

ad un pubblico sempre più vasto.<br />

WEB<br />

MAGAZINE<br />

DIGITALE<br />

SOCIAL<br />

NETWORK<br />

sco


ARTI MARZIALI<br />

FUORI DALL'ORTICELLO<br />

Il presidente regionale Fijkam, Claudio Valentini, assicura piena disponibilità e nessuna<br />

discriminazione, auspicando sinergie fra società per la crescita del movimento<br />

Sarò il presidente di tutti,<br />

aveva esordito Claudio<br />

Valentini (nella foto) al<br />

momento della sua investitura<br />

ai vertici regionali Fijlkam,<br />

lo scorso febbraio, quando con 87<br />

preferenze su 101 aveva acquisito<br />

il prestigioso incarico.<br />

Triestino, cinquantasei anni,<br />

maestro di Karate sesto dan,<br />

tecnico MGA (metodo globale<br />

autodifesa) e nella vita di tutti<br />

i giorni responsabile produttivo<br />

alla Illy Caffe' di Trieste, dopo sei<br />

mesi dalla sua elezione l'abbiamo<br />

incontrato per un bilancio, ripercorrendo<br />

i momenti salienti della<br />

sua ascesa .<br />

La Fijlkam, che ricordiamo è<br />

la federazione che annovera<br />

judo, karate, lotta e arti marziali,<br />

dopo l'eccellente gestione<br />

di Enzo De Denaro, anche lui di<br />

origine triestine, registra dunque<br />

il passaggio di testimone a<br />

Claudio Valentini che stando agli<br />

intenti e ai programmi con cui<br />

ha deciso di intraprendere il suo<br />

percorso, viene qualificato come<br />

l'uomo giusto per il movimento<br />

degli sport da combattimento<br />

in Friuli Venezia Giulia.<br />

- Lei è conosciuto come persona<br />

a cui piace andare in fondo<br />

alle cose. Ci vuole raccontare<br />

qual è stata la sua reazione al<br />

momento dell'elezione?<br />

“Dopo aver ringraziato coloro che<br />

mi hanno dato fiducia, ho voluto<br />

rivolgermi a quelli che non mi<br />

hanno dato il consenso, chiedendone<br />

la motivazioni. La risposta<br />

è stata che non mi conoscevano<br />

approfonditamente e di conseguenza<br />

non hanno espresso la<br />

loro preferenza".<br />

Quali sono state le sue prime<br />

parole ai rappresentanti delle<br />

società che l'hanno designata<br />

presidente Fijlkam regionale?<br />

“Ho voluto subito rendere noto<br />

che sarò a disposizione di tutti e<br />

soprattutto che non ci saranno<br />

discriminazioni di nessun genere,<br />

in particolar modo per quelle<br />

discipline che talvolta si sentono<br />

trascurate. Sarà proprio nei loro<br />

confronti il mio sforzo maggiore<br />

affinché possano crescere e superare<br />

le loro difficoltà “<br />

Stiamo attuando<br />

un lavoro molto<br />

importante<br />

nelle scuole per<br />

diffondere il<br />

nostro sport<br />

- Nel mondo dello sport l'improvvisazione<br />

e sopratutto<br />

la gestione poco oculata di<br />

una società portano a situazioni<br />

davvero difficili da cui<br />

spesso è difficile uscirne....<br />

“Concordo pienamente su questo<br />

punto, infatti a tale proposito è<br />

mia ferma intenzione trasferire<br />

le mie esperienze manageriali<br />

nel lavoro che in seno alla Federazione<br />

sto svolgendo al fine di<br />

raggiungere gli obiettivi che mi<br />

sono prefissato.”<br />

- Quindi, scendendo nei dettagli<br />

quali sono gli obiettivi che<br />

si è posto quando ha raccolto<br />

questa sfida?<br />

“In primis quello di far si che<br />

scompaia ogni genere di rivalità<br />

che non porta mai a nulla di buono,<br />

che ci sia una continua comunicazione<br />

al fine di conoscere<br />

e risolvere le problematiche che<br />

puntualmente si presentano e<br />

far crescere e sopratutto diffondere<br />

la pratica degli sport da<br />

combattimento. A tale proposito<br />

stiamo mettendo a punto un la-<br />

voro molto importante legato alle<br />

scuole, dove desideriamo farci<br />

conoscere e dare la possibilità<br />

di avvicinare di più i giovani alle<br />

nostre discipline, offrendo un'<br />

immagine positiva di esse.”<br />

- In ambito regionale discipline<br />

sportive come ad esempio<br />

il judo sono serbatoio di<br />

grandi risultati ed eccellenze<br />

che emergono anche a livello<br />

internazionale. Per non parlare<br />

del Karate, che proprio in questi<br />

giorni, grazie alla 32esima<br />

edizione del Lignano Mondial<br />

Karate ha portato ben 2500<br />

atleti negli impianti del Ge.Tur.<br />

di Lignano. Eppure pare ci sia<br />

ancora molto da fare affinché<br />

si possa crescere ulteriormente.<br />

“Indubbiamente il lavoro che ci<br />

aspetta è molto importante. Nei<br />

miei programmi desidero spingere<br />

ulteriormente l'aspetto della<br />

comunicazione coinvolgendo magari<br />

anche chi sino ad ora non<br />

le ha dato la giusta importanza.<br />

Sono convinto che la passione e<br />

il desiderio di crescere sia dentro<br />

ognuno di noi e il traguardo<br />

sia comune, non del singolo. Non<br />

guardare oltre il proprio orticello<br />

porta inevitabilmente all'isolamento,<br />

un fenomeno negativo<br />

che penalizza chi lo privilegia, venendo<br />

meno alla condivisione di<br />

esperienze e idee e disperdendo<br />

energie indispensabili per il raggiungimento<br />

degli obiettivi che<br />

che ognuno di noi si è prefissato.”<br />

Gianfranco Borghesu<br />

EVENTI<br />

CARNIA<br />

CLASSIC, 1500<br />

A PIEDI E IN<br />

BICICLETTA<br />

Fortunata e splendida cornice<br />

per la Carnia Classic<br />

International Fuji-Zoncolan<br />

2017. Vi si sono cimentati<br />

1500 concorrenti in gare di<br />

podismo, ciclismo su strada<br />

e Mountain Bike, anche in<br />

notturna. Particolarmente<br />

seguita e apprezzata la novità<br />

della kermesse di giovedì<br />

scorso in un circuito cittadino<br />

riservato ai giovanissimi<br />

e curata con particolare<br />

attenzione dall’a.s.d. Bujese.<br />

I concorrenti si sono cimentati<br />

su tre percorsi<br />

diversi in una ciclopedalata<br />

in splendido circuito avente<br />

come fulcro il lago dei Tre<br />

Comuni di Cavazzo con ristoro<br />

davanti alla centrale<br />

elettrica “A2A” di Somplago.<br />

Per l’occasione testati i nuovi<br />

modelli di e-bike (bicicletta<br />

a pedalata assistita) forniti<br />

dalla Cussigh Bike.<br />

30 | 30 08 2017 | Tremila<strong>Sport</strong>+


UDINESECALCIO<br />

Tremila<strong>Sport</strong>+ | 11 01 2017 | 31


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA<br />

DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA<br />

VOLLEY<br />

LIBERTAS FVG<br />

AL SERVIZIO DELLE<br />

SOCIETÀ SPORTIVE<br />

TA N TI<br />

B UON I MO TIVI<br />

P ER AFFILIARSI !<br />

■ La Libertas Trieste comunica<br />

di aver rinunciato, su consiglio<br />

dei propri legali, a presentare<br />

ricorso alla decisione della<br />

Corte Federale della Fipav che<br />

aveva rigettato il precedente<br />

ricorso contro la mancata<br />

iscrizione della società al campionato<br />

di serie A2 2017-2018,<br />

non sussistendone i tempi e le<br />

motivazioni. La società infatti,<br />

all'atto della scadenza fissata,<br />

non aveva interamente versato<br />

il capitale sociale relativo all'aumento<br />

di capitale, condizione<br />

sine qua non per l'iscrizione al<br />

Campionato di serie A2 che,<br />

secondo i propri legali, avrebbe<br />

reso inutile anche un successivo<br />

appello all'ultimo grado di<br />

giudizio sportivo. "Purtroppo,<br />

causa il brevissimo tempo a<br />

disposizione, di soli 30 giorni,<br />

TIREL: “QUESTA<br />

SARÀ UN'ANNATA DI<br />

TRANSIZIONE CHE<br />

AFFRONTEREMO<br />

RIPARTENDO<br />

DALL'ULTIMA SERIE”<br />

per il completamento dell'iter<br />

burocratico necessario a poter<br />

tentare la scalata verso quello<br />

che rimane il nostro sogno,<br />

LA LIBERTAS<br />

TRIESTE RINUNCIA<br />

ALLA A2<br />

Il sodalizio giuliano disputerà il Campionato di Libera<br />

Iscrizione avendo optato di puntare tutto sul solo obiettivo<br />

della partecipazione alla serie A2 con conseguente perdita<br />

del diritto alla B2<br />

la serie A - spiegano i vertici<br />

biancorossi - non siamo riusciti<br />

a raggiungere già in questa<br />

sessione il nostro obiettivo,<br />

ma faremo certamente tesoro<br />

di questa esperienza, così da<br />

poterci muovere rispettando<br />

la tempistica necessaria ad ottenere<br />

quanto prefissato nella<br />

prossima stagione sportiva. A<br />

confortarci, l'essere riusciti, in<br />

un mese appena, a rispettare al<br />

99% le condizioni fissate dalla<br />

Lega per l'iscrizione. Il passo<br />

decisivo sarà quello di riuscire<br />

a ottemperare al 100% per<br />

la prossima stagione sportiva,<br />

quando ripresenteremo domanda<br />

di iscrizione alla serie<br />

maggiore non appena avremo<br />

acquisito il titolo sportivo da<br />

una società disposta a cederlo".<br />

L'appuntamento con la serie<br />

A quindi è solo rimandato.<br />

"Il nostro main sponsor, che<br />

ringraziamo per la fiducia accordataci,<br />

ci è rimasto infatti<br />

vicino - conferma la Libertas<br />

Trieste - e il suo sostegno ci<br />

consente di guardare con ottimismo<br />

alla prossima stagione<br />

sportiva, che sarà un'annata di<br />

transizione che affronteremo<br />

ripartendo dall'ultima serie. Una<br />

scelta, questa, operata per dare<br />

continuità al progetto e rimanere<br />

attivi nell'ambito regionale<br />

in attesa di poter riprovare a<br />

iscriverci alla serie A2 l'anno<br />

prossimo. Per la costruzione<br />

del roster della squadra attingeremo<br />

al nostro fertile vivaio<br />

e opereremo in collaborazione<br />

con le realtà sportive regionali.<br />

Ma l'obiettivo rimane quello di<br />

riportare Trieste al contesto e<br />

sul palcosenico pallavolistico<br />

che merita. Ringraziamo tutti i<br />

soggetti che ci sono stati vicini<br />

e in particolare, oltre agli sponsor,<br />

la Lega, la Federvolley e le<br />

Istituzioni in primis Comune di<br />

Trieste e Regione Autonoma<br />

Friuli Venezia Giulia che hanno<br />

creduto e hanno sostenuto il<br />

nostro progetto. Uno speciale<br />

ringraziamento va infine alla<br />

Cattolica Assicurazioni e all'Agente<br />

Alberto Duranti".<br />

Nella prossima stagione sportiva,<br />

la Libertas Trieste disputerà<br />

il Campionato di Libera Iscrizione.<br />

Per scelta e per motivi<br />

burocratici la società aveva optato<br />

di puntare tutto sul solo<br />

obiettivo della partecipazione<br />

alla serie A2 con conseguente<br />

perdita del diritto alla B2.<br />

UDINE | TRIESTE | PA


UDINESECALCIO<br />

ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA<br />

DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA<br />

ARTI MARZIALI<br />

VENERDÌ AL VIA IL GRAN GALA<br />

A PORDENONE<br />

Tre giorni di esibizioni all’aperto in cui maestri ed atleti mostreranno quanto di meglio possano offrire le discipline<br />

praticate nella storica associazione del quartiere naoniano<br />

LA CHIUSURA SPETTA<br />

DOMENICA 3 SETTEMBRE<br />

ALLE ORE 20.30<br />

ALL’ISTRUTTORE LUIGI<br />

SIMONETTI<br />

■ Non poteva mancare la Polisportiva<br />

Villanova Libertas<br />

alla Festa in Piassa, la sagra<br />

popolare più importante della<br />

città dove la storica associazione<br />

del quartiere propone<br />

fra i numerosi eventi anche il<br />

Gran Galà delle Arti Marziali.<br />

Il primo appuntamento è alle<br />

ore 20.00 di venerdì 1 settembre<br />

con la difesa personale<br />

a cura di Maurizio Fornarolo,<br />

Istruttore 1°Livello di Krav Maga<br />

con molti anni di esperienza in<br />

numerose arti marziali, da cui<br />

deriva il pragmatico approccio<br />

nell’insegnamento dell’autodifesa,<br />

con particolare attenzione<br />

alla lotta a terra. A seguire, alle<br />

ore 21.00, la spettacolarità del<br />

kick boxing con Ivan Zucchet.<br />

Sabato 2 settembre, alle ore<br />

19.00 si riparte con il brazilian<br />

jiu jitsu di Fabio Pastori ed il<br />

Caimani Team plurimedagliato<br />

agli ultimi campionati italiani<br />

di Firenze. Non ha bisogno di<br />

presentazione il team di judo<br />

con l’appena rientrato dai mondiali<br />

di Santiago del Cile Kenny<br />

Bedel e il Maestro dei campioni<br />

Catalin Guica, che si esibirà<br />

sempre sul prato adiacente al<br />

Campo <strong>Sport</strong>ivo Lupieri in via<br />

Pirandello.<br />

La chiusura del Gran Galà delle<br />

Arti Marziali spetta domenica<br />

3 settembre alle ore 20.30 all’istruttore<br />

Luigi Simonetti, membro<br />

del Centro Ricerche Tai Chi<br />

Italia, già promotore dei corsi<br />

estivi di tai chi chuan all’aperto.<br />

In caso di pioggia, le esibizio-<br />

Kenny Bedel<br />

PATTINAGGIO<br />

TROFEO DELLE TRE PISTE:<br />

È PORCIA SHOW!<br />

■Riscuotono successi anche durante<br />

le ferie le atlete del Pattinaggio<br />

Corsa Libertas Porcia che si<br />

confermano ad ogni gara ai primi<br />

posti regionali al 4° Trofeo delle<br />

Tre Piste dell’Adriatico, l’appuntamento<br />

estivo nazionale<br />

a tappe più atteso<br />

dell’anno.<br />

Prima giornata all’insegna<br />

del pattinaggio<br />

su strada con il<br />

32° Meeting di San<br />

Benedetto del Tronto.<br />

Nell’affollata categoria<br />

Esordienti 2,<br />

Aurora Sisani<br />

la stellina purliliese Aurora Sisani<br />

riesce a strappare un ottimo 7° posto,<br />

sia nella 400m in linea che nella<br />

1.200m in linea. Fra le migliori pattinatrici<br />

d’Italia, la Freccia Azzurra<br />

Alexia Sisani ottiene l’11a piazza alla<br />

5.200m a punti e la 15a alla 1.200m<br />

in linea. Alla seconda tappa di Martinsicuro,<br />

il 26° Trofeo Memorial<br />

Domenico Bosica su pista, sale sul<br />

podio con Aurora Sisani, che ottiene<br />

la medaglia di bronzo nella 2 giri<br />

sprint e nella 6 giri in linea. Non è<br />

da meno Alexia Sisani,<br />

6a alla 500m sprint e<br />

14a alla 10.000m ad<br />

eliminazione.<br />

Exploit finale per la<br />

giovane Aurora al<br />

20° Trofeo Città di<br />

Civitanova su pista,<br />

dove l’atleta purliliese<br />

guadagna la medaglia<br />

d’argento per la 800m in linea e il<br />

bronzo alla 401m in linea. Ottavo<br />

posto per Alexia che termina il cronogiro<br />

in 16.747s, a meno di mezzo<br />

secondo dalla campionessa italiana<br />

Sofia Saronni. Nona posizione alla<br />

5.000m a punti/eliminazione.<br />

ATLETICA LIBERTAS FVG<br />

AL MEMORIAL SERVIZIO DELLE PIAZZA:<br />

SOCIETÀ IL LEONKID SPORTIVE BAITA<br />

ORO A SAN VITO<br />

Continua a mietere successi il<br />

giovanissimo tesserato Libertas<br />

Michael Baita, portacolori<br />

dell’Atletica Leone San Marco<br />

che al 32° Memorial Luciano<br />

Piazza svoltosi sabato 26 agosto<br />

sulla rinnovata pista di San<br />

Vito al Tagliamento, ottiene la<br />

TA N TI<br />

alto. B UON I MO TIVI<br />

P ER AFFILIARSI !<br />

medaglia d’oro per il salto in<br />

L’atleta, campione nazionale<br />

Libertas in carica per la stessa<br />

specialità, dopo essersi allenato<br />

costantemente con il tecnico<br />

Lorenzo Bruno anche durante<br />

la pausa estiva, prende il largo<br />

rispetto agli altri contendenti<br />

della categoria Ragazzi arrivando<br />

a saltare 1mt 56cm e<br />

migliorando di un centimetro<br />

il proprio personal best che<br />

gli era valso il titolo tricolore<br />

a Chieti.<br />

Supera sé stesso anche nei<br />

60m piani, dove con 8’44s riesce<br />

ad arrivare primo della sua<br />

batteria e sesto nella classifica<br />

generale, migliorando il record<br />

societario di 8’52s scritto l’anno<br />

scorso da Nicola Innocente, altro<br />

promettente Leonkid.<br />

DOVA | MILANO | PRATO<br />

Tel. 0432 690761<br />

info@ceccarellionline.it<br />

www.ceccarelligroup.com


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA<br />

DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA<br />

VOLLEY<br />

AL VIA LA STAGIONE DEL VIVAIO<br />

DI MARTIGNACCO<br />

La dirigenza ha rinnovato il team allenatori riportando alla base Luigi Schiavon che, oltre alla squadra Under 16, allenerà<br />

anche il talentuoso gruppo Under 18, e coordinerà tutto il settore giovanile<br />

■ La Polisportiva Libertas<br />

Martignacco ha comunicato<br />

l’inizio dell’attività per tutte le<br />

LIBERTAS FVG<br />

AL SERVIZIO DELLE<br />

SOCIETÀ SPORTIVE<br />

squadre giovanili dall’Under 12<br />

fino all’ Under 18 - serie D e I<br />

Divisione, maschile compresa,<br />

mentre dal 4 settembre partirà<br />

anche il mini volley e avviamento<br />

S3 - Scuola Federale<br />

DA QUEST’ANNO NON<br />

SOLO VOLLEY MA<br />

ANCHE CALCIO A 5 E<br />

SCI PER IL SODALIZIO DI<br />

CECCARELLI<br />

Pallavolo.<br />

La dirigenza della Libertas TA N TI ha<br />

anche rinnovato il team allenatori<br />

riportando B UON I a MO Martignacco TIVI<br />

il Prof. Luigi Schiavon (nella<br />

foto) P ER che AFFILIARSI oltre alla squadra !<br />

Under 16 allenerà anche il talentuoso<br />

gruppo Under 18, che<br />

disputerà il campionato regionale<br />

di Serie D, e coordinerà<br />

tutto il settore giovanile.<br />

Il Prof. Schiavon ha il gradito<br />

compito di far arrivare in B1 il<br />

maggior numero di queste atlete<br />

che hanno già dimostrato<br />

di farsi valere sul campo in più<br />

occasioni, vincendo il titolo<br />

provinciale e di Vice campione<br />

Regionale Under 16, oltre ad<br />

altri importanti tornei. La Società<br />

di Martignacco è convinta<br />

di poter inserire nella prima<br />

squadra in questa e nella prossima<br />

stagione più atlete del<br />

proprio vivaio. Il Prof. Schiavon<br />

sarà protagonista anche<br />

dell’attività nelle scuole del circondario<br />

in orario curricolare.<br />

Un doveroso ringraziamento<br />

è stato rivolto dalla dirigenza<br />

al Prof. renato Barbon per il<br />

prezioso lavoro svolto per due<br />

anni a Martignacco facendo<br />

crescere indiscutibilmente il<br />

settore giovanile.<br />

Gli allenatori che collaboreranno<br />

nella prossima stagione<br />

sono Marco Gazzotti ( B1),<br />

Prof. Luigi Schiavon, Fiorella<br />

Bastianutto, Elena Battistutta,<br />

Pamela Cressa, Silvia Monego,<br />

Francesca Palombini, Alessia<br />

Roman, Dott. Nicolas Rusalen,<br />

Gianluca Saraceni, Nico Sessolo,<br />

Anna Spagnolo, Andrea<br />

Luigi Schiavon<br />

Zampis e Federica Zanuttigh.<br />

La Libertas Martignacco, inoltre,<br />

prosegue con particolare<br />

interesse a sostenere l’attività<br />

maschile intensificandola,<br />

arricchendo la collaborazione<br />

con Pasian di Prato. Due<br />

le squadre maschili sotto la<br />

guida dall’allenatore Gianluca<br />

Saraceni: l’Under 14 e l’Under<br />

16; queste hanno tante possibilità<br />

di far bene sia a livello<br />

provinciale, sia regionale. In<br />

collaborazione con la Libertas<br />

Regionale continuerà anche la<br />

promozione del volley maschile<br />

tramite l’organizzazione del<br />

Trofeo “Topolino” per i ragazzi<br />

Under 10.<br />

Il riconoscimento per il lavoro<br />

svolto nel settore giovanile è<br />

confermato dalle tante atlete<br />

di ogni età che hanno deciso<br />

volontariamente di approdare<br />

alla Libertas Martignacco<br />

da ogni luogo, non solo dalla<br />

provincia di Udine.<br />

Questo quanto riferito al Consiglio<br />

Direttivo dal DS Erica<br />

Rosso esprimendo un doveroso<br />

apprezzamento e sottolineando<br />

altresì che è stata una<br />

estate impegnativa ripagata<br />

però da tante soddisfazioni e<br />

riconoscimenti.<br />

La nuova stagione sportiva,<br />

oltre alla pallavolo e lo sci club,<br />

viene arricchita dalla rinnovata<br />

sezione del calcetto a 5 che<br />

disputerà il campionato FIGC<br />

di Serie C.<br />

PATTINAGGIO<br />

La formazione U16 campione uscente<br />

L’SK PORDENONE IN SCENA A BARCIS<br />

(Foto Rizzato)<br />

■ Si è tenuta domenica pomeriggio<br />

presso il campo sportivo di<br />

Barcis la tradizionale esibizione<br />

di pattinaggio artistico a rotelle<br />

organizzata dallo Skating Club<br />

Pordenone. L’atteso evento, che<br />

segna l’inizio della nuova stagione,<br />

ha ospitato atlete della società<br />

pordenonese affiliata Libertas<br />

insieme alle colleghe della Roll<br />

San Marco, con cui condividono<br />

le allenatrici e gli spazi al Palamarmi-Palamarrone,<br />

grazie alla<br />

collaborazione fra le due società.<br />

Presenti anche un buon numero<br />

di atlete dell'Accademia Pattinaggio<br />

San Vendemiano, che<br />

quest'anno svolge la preparazione<br />

proprio a Barcis.<br />

UDINE | TRIESTE | PA


UDINESECALCIO<br />

ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA<br />

DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA<br />

BASKET<br />

POMILIO: “ENTUSIASTA<br />

DI QUESTO ROSTER”<br />

La nuova coach della Delser è carica in vista della nuova stagione sportiva. Tra i nuovi arrivi la croata Blazevic:<br />

“L’anno scorso ha fatto molto bene, spero continui su questa strada anche qui a Udine”<br />

■ Partita la stagione<br />

2017/2018 della Delser Libertas<br />

Basket School, radunatasi<br />

presso il ristorante Peperino<br />

di Udine e poi al Carnera per<br />

il primo allenamento. Sotto<br />

la guida del nuovo tecnico<br />

Pomilio e del vice allenatore<br />

Tomat, il gruppo presente è<br />

pressoché invariato rispetto<br />

all’anno scorso: al capitano<br />

VICENZOTTI: “SONO<br />

OTTIMISTA PER LA NUOVA<br />

STAGIONE, ANCHE SE<br />

NON MANCHERANNO<br />

SQUADRE MOLTO<br />

ATTREZZATE”<br />

Debora Vicenzotti si aggiungono<br />

Caterina Bianco – alla<br />

terza stagione a Udine – Elisa<br />

Mancabelli, Eva Da Pozzo,<br />

Alessandra Mio, Isabel Romano<br />

– in campo dopo il<br />

lungo periodo di stop causa<br />

infortunio – Carlotta Rainis,<br />

Elisa Pontoni – reduce dal<br />

Mondiale U19 disputato con<br />

la maglia della Nazionale –<br />

Vanessa Sturma, Matilda Ciotola<br />

e le giovani, Josipa Ivas,<br />

Cristiana Petronio e Claudia<br />

BASKET<br />

Amalia Pomilio<br />

Zanelli. La new entry è la croata<br />

classe ’93, Ivana Blažević,<br />

acquisto proveniente da Palermo.<br />

«Iniziamo finalmente una<br />

nuova stagione – afferma<br />

coach Pomilio – sono molto<br />

entusiasta. Rispetto all’anno<br />

scorso ci sono stati dei<br />

cambiamenti, nel roster è<br />

stata inserita Ivana che è una<br />

giocatrice che nella scorsa<br />

stagione ha fatto molto bene<br />

e credo e spero che possa<br />

continuare su questa strada<br />

anche da noi. Certo è che<br />

Ivana (Blažević, ndr) dovrà<br />

inserirsi all’interno di una<br />

VOLPE CONVOCATA IN NAZIONALE U14<br />

Ivana Blazevic<br />

■ Torna a casa con un<br />

onorevolissimo 4° posto<br />

la nazionale U14 Italiana di<br />

Bbasket che ha partecipato<br />

al prestigioso trofeo BAM<br />

di Slovenj Gradec in Slovenia.<br />

La formazione guidata<br />

dal tecnico federale Marco<br />

Corsolini, che comprendeva<br />

anche Sara Volpe prima<br />

cestista della Libertas Gym<br />

& Basket ad essere convocata<br />

in nazionale, ha infatti<br />

perso per un solo punto (67<br />

a 68 il risultato) la finalina<br />

contro la Croazia, battuta<br />

nella fase eliminatoria per<br />

68 a 59. Non una coppa,<br />

ma tanta esperienza per la<br />

tigrotta Sara Volpe che con<br />

la sua squadra a luglio ha<br />

conquistato il terzo posto<br />

alle finali nazionali u14 di<br />

Bormio.<br />

squadra già molto compatta<br />

e coesa e che vanta una<br />

propria identità ben definita.<br />

Ritengo, però, che per lei non<br />

LIBERTAS FVG<br />

AL SERVIZIO DELLE<br />

SOCIETÀ SPORTIVE<br />

TA N TI<br />

B UON I MO TIVI<br />

P ER AFFILIARSI !<br />

ci saranno problemi di questo<br />

tipo. Per quanto riguarda<br />

gli obiettivi stagionali dichiarati<br />

dalla società, puntiamo<br />

prima di tutto ad una salvezza<br />

sicura. Durante la stagione<br />

alzeremo ulteriormente<br />

l’intensità per mettere in<br />

campo un gioco ancora più<br />

dinamico di prima, lasciando<br />

spazio a tutte per una crescita<br />

collettiva importante».<br />

«Entrare al Carnera dopo<br />

tanto tempo mi suscita numerose<br />

emozioni – commenta<br />

il capitano Vicenzotti -.<br />

Ero già venuta qui in occasione<br />

dei Mondiali U19. Dagli<br />

spalti l’impatto era stato<br />

notevole, ma calcare di nuovo<br />

questo parquet è tutta<br />

un’altra cosa: mi vengono<br />

in mente molteplici ricordi<br />

legati alle stagioni passate,<br />

agli anni trascorsi in questo<br />

palazzetto che è stato la nostra<br />

casa per molto tempo.<br />

È bello essere tornate qui.<br />

Sono contenta di iniziare la<br />

stagione insieme al vecchio<br />

gruppo: rispetto all’anno<br />

scorso, oltre alla nuova guida<br />

tecnica, è arrivata Ivana<br />

(Blažević, ndr) che al contrario<br />

di Ofomata non è nuova<br />

del campionato di A2 perché<br />

ha giocato con Palermo,<br />

quindi è già a conoscenza di<br />

ciò che l’aspetta. Dalle prime<br />

impressioni mi sembra una<br />

ragazza estroversa che non<br />

avrà difficoltà ad inserirsi nel<br />

gruppo. Sono ottimista perché<br />

credo che ci siano tutti<br />

i presupposti per fare bene,<br />

anche se il campionato non<br />

sarà semplice. Affronteremo<br />

delle squadre molto attrezzate,<br />

sarà importante farsi<br />

trovare pronte».<br />

DOVA | MILANO | PRATO<br />

Tel. 0432 690761<br />

info@ceccarellionline.it<br />

www.ceccarelligroup.com

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