Piano territoriale provinciale
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Ufficio stampa, comunicazione,<br />
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PIANO TERRITORIALE<br />
PROVINCIALE<br />
cosa cambia con la Variante<br />
e con il <strong>Piano</strong> di sostenibilità ambientale
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Gli "Indirizzi strategici per la pianificazione <strong>territoriale</strong> in materia di sostenibilità"<br />
(adottati con D.C.P. n° 20 del 29/05/2014 ed approvati definitivamente<br />
con D.C.P. n° 50 del 20/10/2017) sono costituiti da due documenti:<br />
1. "<strong>Piano</strong> strategico per la sostenibilità ambientale e il contenimento del consumo di suolo"<br />
(con cui si individua lo scenario strategico di sviluppo dei sistemi ambientale, insediativo e della mobilità<br />
della Provincia di Teramo; articola il territorio <strong>provinciale</strong> in sistemi territoriali complessi e articola<br />
la rete dei servizi; promuove progetti strategici);<br />
2. "Variante alle Norme Tecniche di Attuazione del P.T.C.P." (aggiornamento delle norme esistenti<br />
nelle materie del consumo di suolo, della difesa del territorio e della previsione di servizi).
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COSA CAMBIA PER I CITTADINI?<br />
Un effetto indiretto e molto importante: i due strumenti (soprattutto la variante<br />
normativa) introducono norme ed indicazioni per un maggior controllo<br />
delle trasformazioni urbanistiche determinate dai Piani Regolatori comunali;<br />
rendono più difficile l'utilizzo del suolo agricolo a fini edificatori; impongono<br />
le compensazioni ambientali in caso di nuove previsioni dei piani regolatori.<br />
Tutto ciò riverbera effetti positivi sull'ambiente, sul paesaggio e sulla sicurezza<br />
del territorio.
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COSA CAMBIA PER LE IMPRESE?<br />
I Comuni sono i veri destinatari dei due strumenti approvati. Sono loro che, attraverso la pianificazione comunale<br />
cioè i Piani Regolatori, devono dare attuazione alle previsioni insediative ed alle politiche di sviluppo. I maggiori<br />
cambiamenti per i Comuni arrivano dalla "Variante alle N.T.A." e sono così sintetizzabili:<br />
1. istituzione della Conferenza di Pianificazione per la definizione di intese per la localizzazione di opere e<br />
interventi di livello <strong>provinciale</strong>/sovra-comunale e per la redazione dei Piani Regolatori comunali. Essa costituisce<br />
riferimento fondamentale al fine di evitare che le politiche urbanistiche dei singoli Comuni generino incoerenze<br />
(per il dimensionamento degli piani urbanistici, per il contrasto ai fenomeni di crescita urbanistica disordinata e<br />
per la corretta localizzazione dei servizi)<br />
2. i Comuni sono obbligati a determinare il limite del territorio già urbanizzato e nel caso venga trasformato<br />
del suolo agricolo si devono prevedere misure di compensazione ambientale che lo strumento urbanistico comunale<br />
(P.R.G. o P.R.E.) è tenuto a determinare
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COSA CAMBIA PER LE IMPRESE?<br />
3. viene disciplinato il concetto di qualità ambientale la cui finalità è: la riduzione della pressione degli insediamenti<br />
sui sistemi naturali ed ambientali, la mitigazione degli impatti ed il contenimento del consumo del suolo<br />
agricolo<br />
4. vengono definiti i depositi verdi all'interno dei quali i Comuni individuano delle aree pubbliche da destinare<br />
ad interventi di miglioramento ambientale ed ecologico dove localizzare gli interventi di compensazione ambientale<br />
5. i Comuni, per le aree classificate "varchi e discontinuità" e "terreni agricoli periurbani" devono presentare<br />
uno studio conoscitivo che contiene ricognizioni dettagliate in ordine ai varchi e a tutti i suoli agricoli presenti<br />
nel territorio comunale definendone le potenzialità, gli attuali usi, le valenze e le trasformabilità.
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COSA CAMBIA PER L'AMBIENTE?<br />
L'ambiente ed il paesaggio diventano le due tematiche centrali di tutta l'operazione che va sotto il nome di "Indirizzi<br />
strategici per la pianificazione <strong>territoriale</strong> in materia di sostenibilità". Infatti, sia il "<strong>Piano</strong> strategico per la sostenibilità<br />
ambientale e il contenimento del consumo di suolo" che la "Variante alle N.T.A." contengono norme<br />
e scelte ispirate alla valorizzazione e conservazione dei sistemi ambientali e paesaggistici.<br />
Il <strong>Piano</strong> strategico contiene progetti a matrice ambientale quali:<br />
1. "Rete Ecologica Provinciale" con questi obiettivi: rafforzamento della funzionalità della rete ambientale e<br />
messa in sicurezza del territorio; integrazione tra il sistema del verde urbano, le aree agricole e il sistema del<br />
verde <strong>territoriale</strong>; operazioni di compensazione ambientale e di valorizzazione paesaggistica degli insediamenti;<br />
progetti specifici di valorizzazione paesaggistica;<br />
2. "Una nuova Agricoltura" con questi obiettivi: rafforzare la competitività delle imprese e delle relative produzioni<br />
agroalimentari; tutelare e valorizzare le risorse strategiche naturali e paesaggistiche; sviluppare i servizi,<br />
le infrastrutture e le reti relazionali in ambito rurale; individuare politiche strutturali in favore delle aree agricole<br />
e dei piccoli comuni collinari;
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COSA CAMBIA PER L'AMBIENTE?<br />
La variante inserisce una serie di disposizioni che rendono più difficile proporre<br />
trasformazioni dei suoli da agricoli a edificabili e, nel caso fosse necessario,<br />
propone forme di risarcimento ambientale. Inoltre, i nuovi insediamenti<br />
devono perseguire la qualità ambientale e la qualità paesaggistica con particolare<br />
riferimento alla salubrità dell’aria, al clima acustico, alla sicurezza, al contenimento<br />
del traffico.
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COSA CAMBIA PER L'AGRICOLTURA?<br />
Tutto il mondo produttivo agricolo ha un posto di rilievo nelle politiche di sostenibilità<br />
ambientale sia del <strong>Piano</strong> strategico che della variante normativa, con il progetto<br />
strategico "Una nuova Agricoltura" oltre che singole azioni ed interventi in altre sezioni,<br />
tutti con la finalità di preservare il suolo agricolo da nuova edificazione e di<br />
promuoverne la valorizzazione ambientale ed economica.<br />
La variante normativa è per larghissima parte dedicata alla difesa dell'integrità del<br />
suolo agricolo non permettendo la sua trasformazione. La trasformabilità del suolo<br />
agricolo in suolo edificabile potrà essere accordata solo dopo ricognizioni dettagliate<br />
sul valore agronomico del suolo e dopo aver accertato che altre aree già edificabili<br />
non sono disponibili: diventa così più difficile trasformare il suolo agricolo.