BEST STAR 27

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Un intrattenitore fuori dal comune, autoironico, capace di far ridere la platea con il
suo humor ma anche di far riflettere su dolorose vicende umane come il genocidio degli
Armeni e le traversie dei rifugiati e perseguitati.
Un artista completo che si destreggia con le lingue (ne parla bene almeno cinque) che
sa improvvisare ed è capace di spaziare con la musica eseguendo brani che vanno da
Beethoven ai Led Zeppelin, da Paganini a Boy George, fino al crossover di ritmo senza
nessuna preclusione di genere, libero, come la sua anima di cittadino del mondo.
“The incredible story of violin” è il suo primo album di composizioni originali, presentato
al pubblico padovano assieme ai grandi brani della classica e della musica rock e pop.
Commovente l’esecuzione del brano “1915” (ascolta qui) composizione in memoria del
genocidio armeno, con il teatro in piedi per un applauso lunghissimo e sentito!
Ara è spontaneo, danza sulle note del suo violino ma anche sul ritmo dell’ensamble che
lo accompagna, musicisti di grande caratura che sono tutto fuorché gregari, ricordiamo:
Jorge Guillén del Castillo, violino - Humberto Armas, viola - Cristina López, violoncello -
Tania Bernaez Abad, contrabbasso - Tony Carmona, chitarra - Hector Osorio, percussioni
- Nantha Kumar, percussioni (Taulas índiana).
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