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Una Storia da Conoscere

Bilancio di fine mandato Bassano del Grappa 2014-2019

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Il Ponte degli Alpini, simbolo assoluto di Bassano nel mondo, è stato fin <strong>da</strong>ll’estate del 2014 al centro<br />

della nostra attenzione. La misura dell’ammaloramento della struttura di legno e di conseguenza il livello<br />

dei cedimenti erano già allora preoccupanti, le azioni quindi si sono rivolte <strong>da</strong> subito in due direzioni:<br />

<strong>da</strong> una parte programmare interventi di messa in sicurezza per bloccare i cedimenti e proteggere il<br />

monumento <strong>da</strong> <strong>da</strong>nni in caso di piene del Brenta, <strong>da</strong>ll’altra parte predisporre un progetto di restauro<br />

che potesse garantire un intervento all’altezza della situazione e della storia secolare del ponte, in<br />

grado anche di poter garantire in futuro una manutenzione continua piuttosto che grandi interventi<br />

periodici, onerosi e complicati.<br />

Congiuntamente ai primi interventi per mettere in sicurezza la struttura è stato anche realizzato un<br />

sistema di controllo computerizzato con sensori di movimento verticale e di torsione, temperatura,<br />

umidità e livello dell’acqua che ha permesso di monitorare il ponte costantemente in rapporto continuo<br />

con l’Università di Padova.<br />

I partner per la progettazione sono stati a diverso titolo: l’Università di Padova, il prof. Claudio<br />

Modena, il prof. Giovanni Carbonara, la Sovrintendenza per i Beni Culturali, il Centro Internazionale di<br />

Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza.<br />

Parallelamente al lavoro di progettazione sono stati strenuamente ricercati i fondi necessari e il<br />

progetto di riconosciuto valore ha permesso di reperire le risorse per il restauro più significativo <strong>da</strong>l<br />

1948 ad oggi.<br />

Tutto, finanziamenti, progetto approvato, gara svolta, era pronto a dicembre del 2015, poi purtroppo<br />

due fattori hanno ritar<strong>da</strong>to notevolmente il raggiungimento dei primi risultati: <strong>da</strong> un lato un contenzioso<br />

con una ditta esclusa ha visto pronunciamenti discor<strong>da</strong>nti della giustizia amministrativa; <strong>da</strong>ll’altro questa<br />

medesima ditta che, ottenuto per via giudiziaria di gestire i lavori, non li ha di fatto svolti.<br />

Il Comune ha deciso di rescindere il contratto e ha ottenuto quindi, con due sentenze della giustizia<br />

civile, la restituzione delle somme anticipate oltre al pagamento dei <strong>da</strong>nni richiesti nella misura massima<br />

possibile (totale: 1.160.000 €) e la possibilità di affi<strong>da</strong>re i lavori ad un’altra ditta che li sta svolgendo a<br />

dovere.

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