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Dieci piccoli indiani
Vera Claythorne, stanca dopo un faticoso anno scolastico, pensava: "Fare
la maestra di ginnastica in una scuola di terz'ordine non è davvero una
fortuna. Se per il prossimo anno potessi trovare un posto in una scuola
'decente'...". E poi, con un senso di freddo al cuore, si disse: "Eppure, dovrei
accontentarmi del posto che ho. Dopotutto, la gente non vede di buon occhio
una persona che è stata protagonista di un'inchiesta giudiziaria... anche se il
magistrato inquirente ha riconosciuto la sua innocenza".
Il magistrato si era anzi complimentato per la sua presenza di spirito e per
il coraggio dimostrato. L'inchiesta non sarebbe potuta andar meglio. E la
signora Hamilton era stata gentilissima con lei... Solo Hugo... ma non voleva
pensare a lui.
A un tratto, nonostante il caldo afoso dello scompartimento, rabbrividì e
l'idea del mare non le sembrò più così piacevole. Un'immagine le si presentò
chiara alla mente. La testa di Cyril che appariva e spariva, trascinata verso
gli scogli dalla corrente... E lei aveva nuotato a larghe bracciate per
raggiungerlo, sicura della propria abilità di nuotatrice, ma altrettanto sicura
che non sarebbe arrivata in tempo...
Il mare... il suo profondo azzurro... le mattine passate distesa sulla sabbia...
Hugo... Hugo che diceva di amarla... Ma non doveva pensare a Hugo...
Aprì gli occhi e guardò accigliata l'uomo che le sedeva di fronte. Alto,
abbronzato, con gli occhi chiari piuttosto ravvicinati e la bocca arrogante,
quasi crudele. "Scommetto" pensò "che ha visto luoghi e cose interessanti,
molto interessanti..."
Philip Lombard giudicò la ragazza che gli stava davanti con un solo rapido
sguardo degli occhi mobilissimi. Molto carina... con un non so che di
maestra di scuola, forse... Un tipo freddo, si disse, una che certo sapeva il
fatto suo, in amore e in guerra. Non gli sarebbe spiaciuto sfidarla a una
schermaglia.
Corrugò la fronte. No, basta con certe sciocchezze. Doveva pensare agli
affari, al suo lavoro.
Ma quale sarebbe stato, precisamente, il suo lavoro? Quell'ebreo si era
comportato in modo misterioso. «Prendere o lasciare, capitano Lombard».
Lui aveva detto, soprappensiero: «Cento sterline, eh?».
Lo aveva detto con tono indifferente, come se cento sterline non
significassero nulla per lui, mentre gli rimaneva appena, alla lettera, qualche
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