Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
“Insegui ciò che ami
o finirai
per amare
ciò che trovi.”
a.s. 2019-2020
GLI ALUNNI DELLA
CLASSE V A
Indice Generale
• Presentazione
• Capitolo 1 La fuga................................................................................... Pag.1
• Capitolo 2 Piedi in fumo ......................................................................... Pag.4
• Capitolo 3 A scuola o teatro? ............................................................... Pag.10
• Capitolo 4 Mangiafuoco ....................................................................... Pag.12
• Capitolo 5 Il gatto e la volpe ................................................................. Pag.16
• Capitolo 6 La bambina dai capelli turchini ............................................ Pag.20
• Capitolo 7 Il naso s’allunga ................................................................... Pag.21
• Capitolo 8 Il campo dei miracoli ........................................................... Pag.24
• Capitolo 9 In prigione ........................................................................... Pag.25
• Capitolo 10 In trappola......................................................................... Pag.27
• Capitolo 11 Le faine ............................................................................. Pag.29
• Capitolo 12 Pinocchio vola ................................................................... Pag.31
• Capitolo 13 Pinocchio ritrova la fata .................................................... Pag.34
• Capitolo 14 Battaglia sulla spiaggia ...................................................... Pag.39
• Capitolo 15 Pinocchio salva Alidoro ..................................................... Pag.41
• Capitolo 16 Pinocchio e il pescatore verde ........................................... Pag.44
• Capitolo 17 Alidoro salva Pinocchio ..................................................... Pag.45
• Capitolo 18 Lucignolo ........................................................................... Pag.48
• Capitolo 19 Si parte .............................................................................. Pag.50
• Capitolo 20 Il paese dei Balocchi .......................................................... Pag.52
• Capitolo 21 Triste risveglio ................................................................... Pag.54
• Capitolo 22 Pinocchio a paglia e fieno .................................................. Pag.56
• Capitolo 23 Spettacolo al circo ............................................................. Pag.57
• Capitolo 24 Ai pesci non piace il legno ................................................. Pag.58
• Capitolo 25 Il pescecane ....................................................................... Pag.60
• Capitolo 26 Pinocchio ritrova Geppetto ............................................... Pag.62
• Capitolo 27 In fuga ............................................................................... Pag.64
• Capitolo 28 Grazie al Tonno ................................................................. Pag.65
• Capitolo 29 Pinocchio va a lavorare ..................................................... Pag.66
• Capitolo 30 Pinocchio lavora per tutti .................................................. Pag.71
• Capitolo 31 Pinocchio, uno di noi…uno come me................................. Pag.73
• Cosa ci insegna Pinocchio? ................................................................... Pag.76
• Analisi dei personaggi .......................................................................... Pag.81
• Pinocchio uno come noi….uno proprio come me ................................. Pag.86
Il libro che avete tra le mani nasce da un progetto educativo e didattico allo stesso
tempo.
“UN GRILLO PER LA TESTA” risponde ai problemi esistenti nella scuola ,situata in un
territorio ad alto tasso di immigrazione e con variabilità del flusso stesso.
Nasce, anche, dalla necessità di diversificare i percorsi didattici per offrire a tutti
nuovi stimoli ed arricchimenti personali e per favorire l’integrazione ed il successo
formativo. Da anni l’istituto ha avviato percorsi di lettura e, tenendo conto dell’età
degli alunni di 10/11 anni, si è pensato di usare un libro come filo conduttore
scegliendo e presentando il libro “ LE AVVENTURE DI PINOCCHIO” di Collodi per i
messaggi in esso contenuti, per conoscere i diritti e i doveri, imparare a conoscersi,
ad essere sempre se stessi e prevenire comportamenti antisociali. Nella
narrazione delle sue avventure, la fiaba propone molti spunti sui quali il bambino è
portato a riflettere, e per una maestra è più facile far passare dei concetti come “non
violenza, rispetto delle regole e trasgressione delle stesse, lealtà e amicizia”, se a
proporli sono dei personaggi che riescono ad affascinare, divertire e nei quali ci si
possa riconoscere. PINOCCHIO, il burattino di legno ribelle, con le sue fragilità, le sue
contraddizioni, le sue “birichinate”, con il frequente rifiuto delle regole, aiuta i
bambini a riflettere, a scoprire i comportamenti negativi da evitare e offre strumenti
che danno loro l’opportunità di diventare buoni cittadini del domani. La scelta è nata
dalla convinzione di riuscire in tal modo a: suscitare interesse e motivazione;
generare e sostenere nuove conoscenze attraverso un itinerario didattico vicino
all’immaginario infantile.
Il progetto prende avvio dalla lettura del testo di Collodi, dal quale viene estrapolata
una attenta analisi dei personaggi presenti. A questo punto ai bambini viene chiesto
di ricavare dal libro le frasi più significative, delle quali dovranno poi scrivere una
breve riflessione personale. In un secondo momento, ogni alunno viene messo in
condizione di manipolare il testo attraverso la stesura di filastrocche; brevi didascalie;
un riassunto finale di ogni capitolo e disegni che rappresentino al meglio la storia.
Inizialmente, il progetto prevedeva un musical teatrale finale, che avrebbe chiuso il
lavoro: la situazione odierna non ha permesso la messa in atto di questa fase, che è
stata però compensata straordinariamente dai bambini, che non hanno mai smesso
di lavorare, anche in modalità a distanza.
Le principali finalità e obiettivi del progetto rientrano nei campi di: favorire
l’integrazione, fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un
rapporto attivo-creativo e costruttivo con il libro, promuovere un atteggiamento
positivo nei confronti della lettura e stimolare l’interesse, suscitare una progressiva
disponibilità alla lettura come apertura verso l’immaginario e il mondo delle
emozioni personali, sviluppare relazioni affettive significative, ampliare i rapporti
relazionali, riconoscere ed imparare ad applicare il valore della cooperazione,
favorire la comunicazione linguistica (lingua madre –lingua straniera), scrivere
correttamente semplici e brevi testi, saper rielaborare e rappresentare una storia,
esprimere e interpretare, esplorare le proprie capacità e di mettersi in gioco,
sviluppare la creatività e l’inventiva.
Nel rispetto delle esigenze degli alunni, sono state garantite opportunità
differenziate al fine di promuovere il massimo coinvolgimento, riservando ruoli ed
impegni particolari a tutti gli alunni .
Capitolo 1: LA FUGA
Qui ha inizio l’avventura
e di Pinocchio la scultura
che comincia dalla legna
e Geppetto che si impegna.
Vuole un bimbo d’abbracciare
con cui ridere e scherzare
e il suo tempo dedicare.
1
Una notte tanto attesa
ecco arriva la sorpresa
è Pinocchio burattino
che diventa poi un bambino
e con il suo caratterino
cose buone non farà
e in prigione Geppetto manderà
per non aver detto la verità.
2
Riflessioni personali
“Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori e che abbandonano
la casa paterna. Prima o poi se ne pentiranno amaramente”
• Bisogna ascoltare i nostri genitori e non respingere i loro consigli perché ciò
che loro dicono o vietano è frutto della loro esperienza. Se noi li ascoltiamo ,
diventeremo brave persone. Se invece, per arroganza, li ignoriamo potremmo
trovarci male e rimpiangerli per sempre. Marta
• Non è giusto ribellarsi ai genitori oppure abbandonare la loro casa, i genitori
cercano solo di educarci e responsabilizzarci per il nostro bene e per il nostro futuro.
Flavio
• La frase del Grillo Parlante significa che i genitori ci dicono le cose per il nostro
bene. Quando un genitore dice di no, è sicuramente giusto così. Manolo
• Nessuno dovrebbe disubbidire ai propri genitori né lasciare la loro casa. Anche
loro sono stati bambini e hanno imparato dai propri errori ed è per questo che
vorrebbero non farci commettere i loro stessi errori. Aleandro
• Le parole del Grillo sono molto sagge perché ci insegnano a non usare parole
violente contro i genitori e seguire i loro consigli perché solo di loro ci possiamo
fidare. Letizia e Siro
• Bisogna seguire i consigli di chi ci vuole bene senza ribellarsi alle regole per
non trovarsi nei guai quando si è grandi. Massimiliano
• Non è giusto ribellarsi ai genitori oppure abbandonare la propria casa solo
perché non si vogliono rispettare le regole. I genitori fanno di tutto per i propri figli
cercando di farli maturare per affrontare meglio il futuro. Cristiano
• Il grillo ha ragione sul fatto che i bambini non si devono ribellare ai genitori
anche se può capitare a tutti, fino adesso a me non mi è mai capitato ma in futuro
potrà succedere, anche se spero di no. Nicole
3
Capitolo 2: PIEDI IN FUMO
Qui continua l’avventura
e di Pinocchio la sventura.
Di ritorno alla casetta
una sorpresa non si aspetta!
È il Grillo, la sua coscienza
che gli dice cosa pensa:
“Brutta fine tu farai
se bugiardo resterai!”
Quindi gli disse di andar via
ma lui rispose: “È casa mia!”.
Delle belle martellate
Pinocchio gliele ha suonate!
Vedi tu che fine tocca
a chi troppo apre bocca.
4
Per calmare l’appetito
lui vorrebbe un buon bollito
ma Pinocchio poveretto
non ha nulla nel cassetto.
Ma lì fuori guarda stupito
c’è un ovetto: che appetito!
In padella o in frittata
la merenda è assicurata.
Rompe il guscio il monellino
ed ecco esce un pulcino
che scappando strizza l’occhio
e ringrazia sor Pinocchio
Disperato il burattino
cerca aiuto nel paesino.
Un vecchietto solamente
5
dal terrazzo gli risponde bruscamente
manda via il burattino
con l’acqua dal catino.
Torna a casa poverino
e s’asciuga sul caldano con la brace del camino.
Che sfortuna! Il burattino
brucia i piedi nel carboncino.
A casa torna Geppetto
e sofferente trova il figlioletto
tre pere per colazione gli dona
e Pinocchio con avidità anche
bucce e torsoli divora.
I piedi al burattino Geppetto intaglia
e lui felice il babbo abbraccia
Geppetto della giacca si spoglia
l’ABC a Pinocchio per la scuola piglia.
6
7
Riflessioni personali
“Non è il vestito che fa il monaco”.
“Non è il vestito bello che fa il signore ma è piuttosto il vestito pulito”.
• Apparire al giorno d’oggi è la prima cosa che si usa nell'interagire con l’altro, in
quanto l’uomo ha sempre bisogno di essere accettato amato e stimato, quindi anche
mostrandosi perfetto senza esserlo. Apparendo come o meglio di altri o credendoci
migliori ci costruiamo una maschera in cui crediamo veramente. Ma secondo me
così si rischia di perdere la propria immagine e il proprio io che è l’ essere diverso
dagli altri. Flavio
• Per conoscere una persona bisogna capire la personalità e non se veste alla
moda oppure no. Manolo
• Sicuramente in una società come la nostra basata sull’immagine, l’abito fa
molto il monaco, ma essere se stessi è la miglior cosa. Apparire e fingere di essere
ciò che non si è, è come ascoltare una nota stonata di un bel pezzo di Mozart.
Lorenzo
• Oltre l’abito c’è di più. Non bisogna soffermarsi solo sulle apparenze perché si
perderebbe la possibilità di conoscere realmente una persona. Le apparenze
ingannano. Siro
• Non importa essere belli ed eleganti per dimostrare di essere una brava
persona, ma serve essere belli dentro. Aleandro
• Sicuramente, in una società come la nostra basata sull’immagine l’abito fa
molto il monaco! Oltre l’abito c’è di più, non bisogna fermarsi solo alle apparenze, si
perderebbe la possibilità di conoscere realmente una persona. Le apparenze
ingannano, ciò che rimane sempre è l’essere. Chi è, fa di tutto per non apparire,
perché non deve dimostrare in quanto è. Massimiliano
• I figli a volte fanno soffrire i genitori solo perchè sono piccoli e non conoscono
il vero valore dei soldi e della felicità. Vorrebbero tutto ciò che loro desiderano.
Nicole
8
• Oggi le persone prestano troppa attenzione alla cura estetica, pensando che
facendosi vedere belli e curati tutti i loro problemi e insicurezze si risolvano. Ma non
è così! Io non sono contraria alla cura della propria persona, credo solo che al
mondo ci siano cose più belle e importanti della bellezza esteriore e che per essere
brave e belle persone bisogna aiutare e dare sostegno agli altri. Far finta di essere
qualcun altro, vendendosi con falsi sorrisi, non serve a nulla ma solo a rinchiudersi in
se stessi e a rimanere senza nessuno che ti sarà accanto nei momenti belli e anche in
quelli difficili. Spesso con i miei genitori affrontiamo questo argomento e mi dicono
sempre che l’importante non è vestirsi di marca, seguendo la moda del momento,
ma essere delle belle persone e stare in armonia con gli altri; studiare e arricchirsi
per affrontare al meglio la vita che non è sempre facile. Marta
9
Capitolo 3: A SCUOLA O A TEATRO?
Qui continua aprite l'occhio
l'avventura di Pinocchio
il povero Geppetto è tutto infreddolito
ma Pinocchio è contento e incuriosito
Corre a scuola il burattino,
per imparare un pochettino.
Improvvisamente come un tuono,
sente una musica, che frastuono!
Lo spettacolo dei burattini
attirò tanti bambini.
Pinocchio da gran birbone
coglie subito l'occasione
la scuola può anche aspettare
al divertimento non si può rinunciare!
Pinocchio vende l'abecedario
per entrare nel gran teatro.
10
Arlecchino l'ha chiamato
E sul palco con un balzo è saltato
Il monello un altro dolore a Geppetto ha dato
ma per amore sarà di nuovo perdonato.
11
Capitolo 4: MANGIAFUOCO
Ecco qua guizzate l'occhio
Che si parla di Pinocchio
Sul palcoscenico si scatena un gran chiasso
che attira l'omone brutto, rozzo e grasso.
Il pubblico protesta,
ma ecco Mangiafuoco che blocca la festa.
12
Decide di fare un arrosto prelibato
con il legno di Pinocchio stagionato,
Arlecchino prega in ginocchio
Di far grazia a Pinocchio
Ma Arlecchino sarà infuocato
al posto di Pinocchio che è stato graziato.
Pinocchio implora piangente
13
E Mangiafuoco con i due diventa clemente…
14
Riflessioni personali
“Bada Pinocchio: c'è sempre qualcosa di buono in chi ti sembra cattivo!”
• Mangiafuoco rappresenta la parte buona che c’è in ogni uomo. Non bisogna
soffermarsi alle apparenze perché a volte possono ingannarci e perdere così
l’occasione di conoscere una persona o un amico speciale. Marta
• All’inizio ho pensato che Mangiafuoco fosse un uomo cattivo e senza amore
ma continuando a leggere ho scoperto che dentro di lui c’era qualcosa di buono.
Infatti non bisogna mai giudicare le persone se non si conoscono bene. Nicole e
Flavio
• Leggendo questo capitolo ho capito che non bisogna giudicare una persona
dall’aspetto fisico, dai comportamenti o dai gesti ma dall’amore che può trasmettere.
Cristiano
• Ho capito che l’abito non fa il monaco. Anche in colui che sembra cattivo c’è
sempre qualcosa di buono. Manolo
15
Capitolo 5: LA VOLPE E IL GATTO
Mangiafuoco indulgente ed emozionato
cinque scudi a Pinocchio ha donato
per aiutare Geppetto disperato.
Pinocchio dal papà vuole tornare
ma da due furbi si lascia condizionare.
Pinocchio, l’ingenuo burattino
nell’inganno e al Campo dei Miracoli è finito
perché al Grillo parlante non ha sentito.
Il burattino credulone pensa già al suo milione!
E non ha alcun sospetto
dell'agguato nel boschetto
16
che i due amici gli faranno
quando all’albero lo appenderanno.
17
Riflessioni personali
“Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di capriccio e a modo loro
prima o poi se ne pentiranno”
“Non dar retta ai consigli dei cattivi compagni”
• Non bisogna mai fidarsi di nessuno e non lasciarsi mai condizionare da chi
crede di essere più furbo di noi. L'importante è capire se le persone davanti a noi
siano affidabili e non lasciarsi ingannare dalle prime apparenze . Sta a noi capire ciò
che è giusto e ciò che è sbagliato. Letizia e Ginevra V.
• A voltente
quando si commettono gli errori si procura del male e non si può tornare indietro
anche se sei pentito. Noemi S.
• La libertà è
un valore molto importante della vita e può assaporarla chi l'ha sofferta. Noemi S.
• Io penso che nella vita bisogna prima avere un carattere forte da non
permettere agli altri di imporci le loro idee ma soprattutto avere il coraggio di saper
dire no. Inoltre non bisogna accettare consigli da persone sconosciute che ci
vogliono soltanto fare del male apposta e che riescono a distruggere le vere amicizie.
Flavio
• Io penso che le parole “non dar retta ai consigli dei cattivi compagni” si
allaccino molto con la frase “ricordati che i ragazzi che vogliono far di capriccio e a
modo loro prima o poi se ne pentiranno”. Entrambe sono frasi molto importanti che
dobbiamo tenere in mente per tutta la vita soprattutto da grandi. Hanno un
significato simbolico ovvero non dobbiamo entrare nel tunnel della droga perché
una volta entrati non si può più uscire. Con la droga non facciamo male solo a noi
stessi ma anche a chi viene data e potremmo causare la nostra e la morte degli altri.
Inoltre è illegale. Aleandro
• Leggendo questa frase mi viene in mente tutte le volte che i miei genitori mi
dicono che devo ragionare con la mia testa e non farmi influenzare dagli altri. È
giusto ascoltare i consigli altrui ma solo con la maturità e l’esperienza potrò essere in
grado di capire se sono adatti a me. Farsi condizionare dagli altri potrebbe farci
commettere errori dai quali non si può più tornare indietro e comunque è meglio
sbagliare con la propria testa che con la testa degli altri.
Marta
18
• Spero che in futuro incontrerò dei compagni di cui posso fidarmi, sarò io a
sceglierli e a valutare il loro carattere e comportamento. Darò sempre retta ai
consigli dei miei genitori, farò parlare la mia coscienza e camminerò sempre a testa
alta seguendo i valori che mi hanno insegnato, facendomi rispettare e non
dimostrando le mie fragilità . Cristiano
• Io qualche volta ho fatto i capricci ma non per i vestiti o cose del genere,
volevo soltanto uscire a giocare con gli amici. Ma se mamma dice di no, io non
insisto. Lorenzo
• Il merlo che ha detto “non dar retta ai consigli dei cattivi compagni” ha ragione
perché se loro sbagliano sbagli anche tu. Può capitare che prendano la strada
sbagliata e tu fai lo stesso. Bisogna seguire sempre quello che ci consigliano i genitori
perché anche loro hanno ascoltato i loro genitori e solo con i loro consigli potrai
essere al sicuro . Manolo
• Non bisogna dar retta a certi consigli perché possono portarti sulla cattiva
strada, insegnandoti cose sbagliate. Alcune persone ti fanno prendere decisioni
errate che con il crescere possono farti diventare anche una cattiva persona. Azzurra
• Questa frase mi ha fatto pensare a un fatto che la maestra Carmela ci ha
spiegato oggi (24/10/2019). Ci ha parlato di un ragazzo che ha frequentato cattive
amicizie (come Pinocchio) e ha preso esempio da loro comportandosi male. Adesso
si trova in ospedale pentendosi del suo comportamento e desiderando di tornare
indietro per rimediare ai suoi errori . Oggi c'è anche la tecnologia che non ci aiuta.
infatti ci sono delle applicazioni che spingono noi ragazzi a fare cose sbagliate . Per
questi motivi sono sempre attenta a quello che faccio e penso sempre a quello che
ha detto la maestra ossia che dobbiamo essere forti perché la strada della vita per
noi è ancora molto lunga. Nicole
• Per ottenere qualcosa non c’è bisogno di urlare, fare i capricci o di testa
propria. Nella maggior parte dei casi però, ci si pente perché si comprende
l’importanza delle regole. Un adulto, se volesse seguire la via più semplice, direbbe
sempre sì. Invece, l’importanza del NO sta proprio nel cercare di spiegare quanto
importante sia non fare capricci e quindi cercare di non far commettere errori e
evitare atteggiamenti sbagliati. Bisogna cercare di capire quanto siano importanti le
regole e che quando ci viene detto un NO, i primi a stare male sono proprio i genitori,
perché loro vorrebbero sempre acconsentire ma è grazie a quel NO che i bimbi
crescono educati e rispettosi. Massimiliano
19
Capitolo 6: LA BAMBINA DAI CAPELLI TURCHINI
Corre corre a perdifiato
inseguito dalla volpe e il suo alleato.
Ecco arriva davanti a una casina
bussa bussa e si affaccia una bambina
dagli occhi grandi e molto belli
lunghi e turchini sono i suoi capelli
ma le porte non vuole aprire
perché Pinocchio vuole punire
e dai due ladroni non può più sfuggire.
Appeso alla quercia è legato,
il suo cuore è spezzato.
Nella notte un falco l’ha salvato
perché la fatina l’ha perdonato.
20
Capitolo 7: IL NASO S'ALLUNGA
Il buon Medoro, can barbone
porta il moribondo sul carrozzone
trainato dai bianchi topini
dove sull'uscio l'aspetta, la fata dai capelli turchini.
Su un morbido lettino,
è disteso il burattino.
Tre medici a consulto
che due già lo vedono defunto.
21
Mentre il Grillo Parlante attacca i due sapienti
e li incita ad essere prudenti,
Pinocchio a casa deve tornare
perché il suo babbo addolorato per il mondo lo sta a cercare.
Nella stanza si sente un pianto
lacrime cariche di rimpianto
e di un cuore tanto affranto.
L'amara medicina deve ingoiare
se il burattino si vuol salvare.
quando vede la bara arrivare
beve lo sciroppo senza esitare.
La fatina presto chiede dove sono le monete
Son sparite, le ha bevute!
Forse non le ha mai avute!
Pronunciata la menzogna,
il suo naso s'allunga,
come il becco di una cicogna.
22
Riflessioni personali
“Io dico che il medico prudente quando non sa quello che dice è meglio
starsene zitto.”
• Nella vita è meglio tacere che parlare a vanvera
dicendo cose sbagliate senza pensarci nemmeno due volte. Nicole
• A volte è meglio non parlare e non dare alcun
parere soprattutto quando non si sa di che cosa si sta parlando. In questo modo si
evita di dare consigli sbagliati. Marta
• In determinati occasioni per evitare di dare
giudizi sbagliati oppure informazioni errate, sarebbe meglio tenere la bocca chiusa.
Flavio
• Alcune volte capita che le persone parlano senza
sapere cosa dire in questo caso è meglio che stanno zitti e fanno ragionare chi ne sa
più di loro. Cristiano
• Quando non si sa quel che si bisogna fare, è
meglio stare fermi e aspettare di averne la certezza, piuttosto che dare una soluzione
affrettata e forse sbagliata. Aleandro
23
Capitolo 8 : IL CAMPO DEI MIRACOLI
Qui prosegue senza sosta
l` avventura sempre più tosta.
Grida e si lamenta il poverino,
non ha più il suo bel nasino.
Interviene la fatina
con la sua bacchettina
e con l'aiuto dell'uccello
gli ritorna il naso bello.
Corre in fretta da Geppetto,
il povero Pinocchietto,
ma nel bosco tutto a un tratto
incontra la volpe e il gatto.
E di nuovo viene consigliato
dalla volpe e il suo alleato,
se le monete sotterrerai
tante più ne ritroverai.
24
Capitolo 9: IN PRIGIONE
Dorme, dorme il burattino
pensando al suo bottino
ma dei suoi soldi
son rimasti solo bei ricordi.
In tribunale va il credulone
per il furto raccontare
Si lamenta il burattino
per avere un aiutino.
Ma il giudizio del pretore con gran sorpresa,
lo manda in prigione senza attesa.
Quattro mesi dovrà fare,
l'amnistia lo fa salvare.
Corre contento dalla fatina,
ma troverà la poverina?
25
Riflessioni personali
“I soldi bisogna guadagnarli con il lavoro delle proprie mani e con
l'ingegno della propria testa”
• Nella vita non bisogna credere che i soldi si
guadagnino facilmente perché è necessario il sacrificio del lavoro. Flavio
• Secondo me per stare bene e per guadagnare
bisogna lavorare onestamente . Bisogna guadagnare i soldi con sacrificio e sudore.
Cristiano
• I soldi devono essere guadagnati onestamente
perché se si usa con l’inganno portano a nulla e soprattutto non si potrà essere fieri
di se stessi. Aleandro
Non esiste il guadagno facile ma bisogna ottenerlo con il lavoro, l’impegno e onestà.
Marta
• Non ti fidare delle persone che promettono
guadagni rapidi, qualsiasi cosa va conquistata con sacrificio, tempo e fatica. Si
diventa ricchi solo se ci si applica e il denaro è guadagnato onestamente. Luca
26
Capitolo 10: IN TRAPPOLA
Strada facendo incontra un serpente
molto lungo e possente.
blocca la strada il furbone
alzando il suo groppone
il poverino burattino cade a gambe elevate
e il serpente inizia a farsi delle risate.
Ride, ride il serpentone
ma all'improvviso gli prende un coccolone.
27
La fame lo indirizza in una vigna
ed il piede si impiglia in una trappola maligna.
Urla e strilla per il dolore
ma la lucciola non gli fa il favore.
Da lontano vede una lucetta
lui spera nella salvezza e aspetta.
Arriva il padrone
e scambiandolo per ladrone
mette nella cuccia
Pinocchio con la lacrimuccia.
28
Capitolo 11: LE FAINE
Pinocchio fa la guardia come un cane
e nella notte si addormenta per il freddo e per la fame.
Una banda di faine sveglia il burattino
e propongono un baratto truffaldino.
Il complotto è congiurato
le faine ha ingannato e intrappolato
e dal padrone la libertà come premio ha meritato.
29
Riflessioni personali
Pinocchio decide di non parlare male di Melampo, il vecchio cane, visto
che ormai era morto.
• Pinocchio ha fatto bene perché se glielo avesse detto avrebbe creato
un’ulteriore sofferenza al contadino il quale avrebbe scoperto Melampo oltre ad
essere morto lo aveva anche tradito mettendosi d’accordo con le faine. Marta
• Sarebbe stata una sofferenza in più per il contadino dato che ormai il cane
Melampo era morto. Questo sta a significare che a volte delle piccole bugie possono
avere un buon effetto. Flavio
• Ormai non c’era più e non ha rovinato l’amicizia tra il contadino e Melampo, in
cui l’uomo credeva. Cristiano
• Pinocchio poteva raccontare al contadino l’accordo tra Melampo e le faine ma
non lo ha fatto perché ormai il cane era morto e quindi non c’era motivo di dirlo. Il
contadino voleva bene a Melampo e credo che, se avesse saputo la verità sul suo
cane, gli sarebbe rimasto un brutto ricordo. Pinocchio è stato molto saggio a non
dire nulla. Lorenzo
• Pinocchio ha fatto bene a non parlare male di Melampo perché ormai era
morto e non è bello parlare male dei morti. Inoltre avrebbe potuto far soffrire
ancora di più il suo padrone. Aleandro
• Non credo sia giusto perché il padrone voleva bene a Melampo ma
quest’ultimo lo ha sempre tradito all’insaputa del contadino. Manolo
• È giusto, perché essendo morto, non c’era ragione dire la verità al padrone,
che si sarebbe sentito più triste e deluso. Come dice lo stesso Pinocchio: “i morti
ormai son morti, l’ unica cosa da fare è lasciarli in pace.” Se il contadino avesse
saputo la verità su Melampo, avrebbe sofferto di più sapendo che il suo cane lo
tradiva, permettendo alle faine di prendere le galline. Massimiliano
• E' giusto che no gliela abbia detto, il contadino aveva il cuore infranto perchè
era morto il cane e dirgli che lo aveva tradito glielo avrebbe spezzato ancor di più.
Nicole
• Non credo sia giusto, Pinocchio doveva dire la verità sul cane perchè il suo
padrone aveva molta fiducia in lui se avesse detto la verità il contadino avrebbe
sofferto di meno per la sua scomparsa. Rachele
30
Capitolo 12 : PINOCCHIO VOLA
Pinocchio cerca la casina
ma al suo posto trova la lapide della fatina.
Mentre piange il burattino
gli dice un colombino:
“ Sei tu Pinocchio burattino?
Ti ha cercato lungamente il tuo papino!”
Ma lontano è il mare
e Pinocchio non riesce ad arrivare
perciò sulla groppa del colombo il mare ha sorvolato
e sulla spiaggia è atterrato.
31
Intravede una barchetta da lontano
travolta da un forte uragano.
Pinocchio con coraggio si butta in mare
il povero Geppetto vuol salvare.
32
Riflessioni personali
Pinocchio tuffandosi si mostra molto coraggioso, racconta un momento
in cui ti sei sentito anche tu molto coraggioso.
• Sono stata molto coraggiosa quando mi hanno ricoverato all’ospedale
Sant’Andrea. Mi hanno addormentata, fatto le analisi e altri controlli. Ho avuto molta
paura quando ho sentito che mi dovevano addormentare perché per me era la prima
volta. Il momento più brutto è stato quando dovevano farmi l’anestesia. Una volta
sul lettino mi sono fatta coraggio, ho ingoiato la pasticca che mi avrebbe
addormentato e ho chiuso gli occhi. Mi sono svegliata in un’ altra stanza con mamma
piena di lacrime e papà felice. Nicole
• Mi sono sentito coraggioso una notte in cui avevo paura del buio ma poi ho
preso coraggio e mi sono messo a dormire. La mattina dopo mi sono svegliato e ho
capito di avercela fatta, avevo sconfitto il mio nemico. Siro
• Anch'io come Pinocchio mi sono fatta coraggio nell’aiutare il mio cane quando
stava. Era immobile, con gli occhi chiusi e tremava. Mia madre non riusciva
nemmeno a toccarlo, così io l’ho preso in braccio, l’ho avvolto in una coperta e
siamo andati dal veterinario. Ho trovato la forza nel fare questo gesto. Quando si è in
difficoltà si deve essere pronti ad agire, sconfiggendo le proprie paure.
Ginevra V.
• Sono stato coraggioso quando mi sono rotto il braccio sinistro riuscendo ad
alzarmi e ad avvisare papà. Ho dimostrato coraggio anche quando mi hanno operato
al braccio; tutti piangevano e gli altri bambini facevano i capricci mentre io, entrando
in sala operatoria, mi sono sentito come sul palcoscenico di un concerto: c’erano 4
fari bianchi puntati tutti su di me. Ho avuto coraggio anche quando in ospedale
hanno dovuto tirare il braccio con un filo legato al pollice. Faceva malissimo ma mi
sono fatto forza per mamma, per papà e soprattutto per me. Massimiliano
• Un giorno sono andato al Parco Catone con Rachele e altri amici. Lì c’era un
parco avventure che solo io ho avuto il coraggio di fare. Dopo un po’ mi sono sentito
tirare e non capivo il motivo; poi mi sono accorto che ero impigliato all’albero a
molto metri da terra non sapevo che cosa fare. Ho cominciato a farmi prendere dal
panico ma poi ho ragionato e, non guardando giù, sono riuscito a slegarmi. Non
riuscivo a muovermi molto perché ero su una piccola penisola attaccata all’albero ma
alla fine sono riuscito a scendere. Lorenzo
•
33
Capitolo 13 : PINOCCHIO RITROVA LA FATA
Pinocchio nuotando fino a stancarsi,
trova un’isola dove riposarsi,
e un delfino la via gli insegna,
nella città dove l’Ape regna.
Gli abitanti della città,
devon lavorar in gran quantità,
se il digiuno non vorranno mai toccar,
Pinocchio per una donna lavora in fretta,
in cambio di una buona cenetta.
Che splendore! Ma è la fata,
finalmente l’ha trovata!!
Le promette amor sincero,
sarà falso o sarà vero?
34
Riflessioni personali
“Ragazzo mio, se ti senti davvero morir dalla fame, mangia due belle
fette della tua superbia” Che cos’è la superbia?
• La superbia è la radicata convinzione della propria superiorità. Nicole
• La superbia è la convinzione della propria superiorità che si traduce in
atteggiamenti di orgoglio Ginevra V.
Chi sono le persone superbe?
• Sono tutti coloro che si sentono superiori agli altri e se la prendono con i più
piccoli e con i più deboli. Nicole
• Sono coloro che pensano di essere superiori agli altri, avendo troppa stima di
loro. Ginevra
• Spesso alcune persone pur non avendo lavoro, rifiutano lavori umili o faticosi
perché li reputano non dignitosi per loro e non pensano che ogni tipo di lavoro
onesto non deve essere motivo di vergogna. Marta e Michele
• Per ottenere quello che si vuole bisogna guadagnarselo con il lavoro ed il
sacrificio e non sentirsi mai superiori agli altri. Flavio
• Sentirsi di essere superiori agli altri non è mai una cosa buona. Infatti per
guadagnare ciò che si vuole ottenere bisogna fare degli sforzi ed essere collaborativi
e comprensivi con gli altri. Cristiano
• Secondo me la superbia è un sentimento che viene provato dalle persone
ricche fuori, ma povere dentro, che non sanno accettare di essere superate in
qualcosa. Le persone superbe in realtà sanno di non essere migliori degli altri ma
non riescono ad accettarlo. Aleandro
• La superbia è quando qualcuno si sente superiore agli altri, ma in realtà non è
così. Manolo
• Le persone superbe sono quelle che credono di essere superiori. Essere
superbi vuol dire anche essere saccenti, credendo di essere migliori degli altri. La
superbia è un modo di essere molto negativo e può portare le persone ad
allontanarsi e rimanere soli. Massimiliano
35
“Ragazzo mio guai a chi resta nell’ozio”
• La fatina vuol far capire a Pinocchio i veri valori della vita e quanto sia
importante, fin da piccoli, impegnarsi prima nello studio e poi nel lavoro per
raggiungere degli obiettivi e far parte della società. Dobbiamo pensare a tutte quelle
persone che vorrebbero lavorare ma non riescono; questo è causa di sofferenza
perché si sentono inutili in quanto non possono fare progetti. In televisione si sente
tutti i giorni parlare di crisi, quello che mi rattrista di più è che molte persone sono
costrette a vivere in macchina perché non possono permettersi una casa e devono
chiedere l’elemosina per poter mangiare. Ginevra V.
• Secondo me l’ozio è una cosa che proviamo tutti. Ci rende pigri sfruttando
ogni momento per sdraiarsi sul divano o su qualsiasi altra cosa che sia morbida e
comoda. A tutti piacerebbe stare senza far niente tutto il tempo, ma ciò non
porterebbe a nulla di buono per il nostro futuro. Mi viene da pensare che le persone
più oziose sono le persone che si accontentano della loro vita in modo superficiale.
Nicole
• La fata vuol farci capire che si deve sempre lavorare, perchè nell'ozio non ci si
può stare è una perdita di tempo e non porta a niente, bisogna sempre tenerci
impegnati anche con piccoli lavori. Purtroppo oggi alcune persone non hanno un
lavoro ma non fanno neanche niente per cercarlo aspettano che qualcuno glielo
presenti “ su un piatto d'argento”. Rachele e Lorenzo
“I veri poveri, in questo mondo, meritevoli di assistenza e di
compassione, non sono altro che quelli che, per ragione dei Sauri
malattia, si ritrovano condannati a non potersi più guadagnare il pane
col lavoro delle proprie mani. Tutti gli altri hanno l’obbligo di lavorare: e
se non lavorano e patiscono la fame peggio per loro.
• Questa frase ci vuole spiegare che gli sfaticati, le persone alla quale non gli va
di andare a lavorare non possono chiedere aiuto in quanto sono in grado di potersi
guadagnare il pane da soli. Al contrario i disperati e i cosiddetti senzatetto, hanno
diritto di chiedere aiuto. Manolo
• I poveri sono le persone che a causa di problemi fisici o per malattia non
possono provvedere al loro sostentamento quindi sono costretti a chiedere aiuto. A
differenza di chi invece, per orgoglio o per ozio, preferisce la via più facile anziché
quella più faticosa ma onesta. Marta
36
• I poveri che hanno diritto all’aiuto o a chiedere l’elemosina sono solo coloro
che non possono lavorare a causa di una malattia o di problemi fisici. A differenza di
chi sta in ottime condizioni di salute che ha il dovere di andare a lavorare per
guadagnarsi il pane onestamente. Flavio
• Ci sono persone che non possono lavorare e guadagnare perché non stanno
bene fisicamente. Ma purtroppo ci sono anche persone, soprattutto giovani, che
possono lavorare ma non hanno voglia di farlo, preferendo vivere nell’ozio. Cristiano
• Essere ricco, quando si hanno i mezzi economici, non significa essere davvero
ricchi. In realtà i veri ricchi sono i poveri, che sanno accontentarsi di ciò che hanno,
senza pensare al vestito più bello o alle scarpe più costose, ma ai veri valori della vita.
Aleandro
“ L’uomo per tua regola , nasca ricco o povero è obbligato in questo
mondo a far qualcosa a occuparsi, a lavorare . Guai lasciarsi prende
dall’ozio ! L’ozio è una bruttissima malattia e bisogna guarirla subito, fin
da bambini : Sennò, quando siamo grandi non si guarisce più.”
• La fatina ha ragione a dire che l’ozio è una bruttissima malattia perché
toglie lo stimolo alla conoscenza e alle curiosità e ti spinge a prendere decisioni
sbagliate. Soprattutto al giorno d’oggi, ci sono ragazzi che caduti nella depressione
tendono a prendere la via errata che a loro sembra la più semplice ma non lo è,
come la droga. Molto spesso con i miei genitori vediamo al telegiornale episodi di
poliziotti che nelle auto dai ragazzi giovani trovano la droga per via della
disoccupazione pensando che non ci sia un’alternativa di vita. Marta
• L’ ozio è una bruttissima malattia che spesso porta a prendere la strada
sbagliata. Per guadagnarsi i soldi bisogna lavorare con sacrificio e non vendendo
droga come fanno tantissime persone. Chi vuole realmente guadagnare
onestamente, deve lavorare. Flavio
• L’ozio è un atteggiamento che non dovrebbe essere mai imitato. Al
telegiornale si sentono tantissimi casi di persone che non trovano lavoro
e che sono costrette a stare con le mani in mano e a non potersi guadagnare da
vivere. Secondo me, se si vuole davvero fare una cosa deve agire. Se qualcuno vuole
davvero trovare lavoro, deve semplicemente impegnarsi. Questo non vale solo per il
lavoro, ma anche per la scuola, per lo sport e qualsiasi altra attività. VOLERE È
POTERE. Aleandro
37
• Chi ha una passione la porta avanti e chi non ce l’ha se la deve trovare. Si
guadagna solo con il sacrificio e non vivendo nell’ozio. Cristiano Non bisogna mai
oziare ma tenersi sempre impegnati soprattutto nello studio. In questo modo si può
garantire un futuro migliore. Il lavoro è importante perché solo con il sacrificio si
può avere una vita più bella. Manolo
38
Capitolo 14 : BATTAGLIA SULLA SPIAGGIA
Pinocchio promette alla fatina
“Andrò a scuola ogni mattina!”
E divento veramente
una perla di studente
che per voglia di studiare
fa i compagni sfigurare.
Ecco le grida di stamane
“E’ arrivato il pesce-cane!”
Tosto al mar vanno i più scaltri
e Pinocchio va con gli altri.
Ma lo squalo…è un invenzione
per burlare lo sgobbone.
Hai la scuola marinato
anche tu sarai bocciato
e qui lazzi, parolacce,
scherzi, smorfie con boccacce.
Già divampa la battaglia
fanno i libri da mitraglia.
Un guerrier cade svenuto
“mamma muoio, aiuto aiuto!”
Spaventati dal malanno
tutti a gambe se la danno
sol Pinocchio da’ conforto
al ferito che par morto.
E in quell’atto sventurato
dai gendarmi è catturato.
39
Grida invano il burattino
no, non sono un assassino.
40
Capitolo 15: PINOCCHIO SALVA ALIDORO
Qui continua l’assai bella
di Pinocchio la storiella
È scappato il burattino
inseguito dal mastino.
In mare corre Pinocchio saltando
e il mastino sta affogando.
Pinocchio guardandolo si fa coraggio
e corre al salvataggio.
41
Riflessioni personali
“Va là che tutto quello che ha fatto si può disfare”
• Il “bambino-pesce” avverte il Pescatore che tutti i traguardi raggiunti con
fatica, ancor più di quelli ottenuti con facilità, non sono eterni; per questo bisogna
saperli mantenere con l’impegno, la dedizione ma soprattutto con l’umiltà. Marta
• Il pesciolino avverte il pescatore dicendo che anche se si raggiungono grandi
traguardi, non bisogna mai dimenticare da dove si è venuti perché basta poco per
tornare indietro. Flavio
• Credo che queste parole si addicono alle persone avide di cuore che non
pensano a nessuno oltre a se stesse. Coloro che possono permettersi più cose degli
altri, non hanno il diritto di giudicare e tutto ciò che hanno può volare via come una
foglia al vento. Aleandro
“Gli scolari che studiano fanno fare sempre fare brutta figura a quelli,
come noi che non hanno voglia di studiare”
• I bambini che non hanno voglia di studiare non possono e no devono
condizionare gli altri facendoli diventare come loro perchè tutti hanno il diritto di
decidere come voler essere senza aver paura di fare brutta figura. Rachele
• I compagni monelli di Pinocchio rappresentano un po’ i ragazzi bulli di oggi che,
per mettersi in evidenza, convincono i bambini diligenti ad allontanarsi dallo studio.
Cercano, cioè, prendendo in giro di sminuire l’importanza dello studio invece di
prenderli come un esempio. Marta
• I bambini monelli vogliono sminuire i bambini studiosi, prendendoli in giro e
convincendoli che lo studio non è importante. Al contrario, nella vita è fondamentale
avere un bagaglio culturale molto ampio e soprattutto non bisogna mai farsi
influenzare . Flavio
• Lo studio è molto importante, è il punto di partenza per costruire il nostro
futuro. Chi non vuole migliorarsi non deve deridere i compagni che invece vogliono
studiare. Non bisogna chiamarli secchioni perché mostrano solo di essere invidiosi.
Non bisogna mai farsi condizionare da chi vuole allontanarci dalla scuola perché solo
chi studia va avanti. Cristiano
42
• I compagni di Pinocchio non vogliono fare brutta figura con il maestro ma
l’unica soluzione è che siano anche loro diligenti. Manolo
• Andare a scuola non è poi cosi noioso e ogni giorno è come una grande festa
con tutti gli amici inoltre la scuola insegna cose nuove ed interessanti. Essere un
bambino che eccelle è bello perché le maestre possono contare su di te. Bisogna
stare attenti perché in ogni tipo di scuola, ci sono i cattivi compagni. Il segreto è
ignorarli e continuare sulla propria strada, sperando che cambino e si rimettano sulla
giusta via. Massimiliano
• Io penso che questa frase sia sbagliata perchè studiare fa solo che bene e ti fa
scoprire cose nuove e a volte può essere anche uno spasso. Quelli svogliati non
conosceranno mai che anche le cose faticose e impegnative racchiudono un lato
divertente e motivante. Azzurra
•
“Pinocchio esitò un poco ma poi ricordandosi che il suo babbo gli aveva
detto tante volte che a fare una buona azione non ci si scapita mai,
andò nuotando a raggiungere Alidoro e presolo per la coda con tutte e
due le mani, lo portò sano e salvo sulla rena asciutta del lido“
• A volte nella vita vorremmo ferire le persone che ci fanno del male ma al male
no si risponde con il male; al contrario bisognerebbe agire con un buona azione
ricordando così a noi stessi e agli altri che prima o poi tutti hanno bisogno dell'aiuto
altrui. Ginevra V.
• Quando vediamo una persona in difficoltà, non possiamo evitare di aiutarla
perché aiutare gli altri ci fa sentire meglio e non ci costa nulla. Nicole
• Se fai buone azioni e ti comporti bene con gli altri non rimarrai sola e regalerai
tanto amore e gioia . Letizia
• Quando si aiuta una persona, in futuro potrebbe ricambiare il favore come è
accaduto tra Pinocchio e Alidoro. Non voglio essere presuntuoso, ma mi reputo una
persona gentile e ho aiutato gli altri in varie occasioni e sono stato ricambiato
quando è stato necessario. Un giorno ho aiutato anche due miei vicini e loro non
hanno esitato a contraccambiare il favore. Come tutti gli altri, e come Pinocchio,
anche io ho corso tanti pericoli: quando mi sono rotto il braccio sinistro; quando mi
sono perso in una piazza, e quando un mattone caduto da un balcone mi ha sfiorato i
piedi. Come si può vedere ci sono molti pericoli, quindi bisogna prestare attenzione
sempre a ciò che si fa. Massimiliano
43
Capitolo 16: PINOCCHIO E IL PESCATORE VERDE
Si intravede un pescatore
tutto verde di colore.
Una rete ha gettato
con la quale il burattino è stato catturato .
Pinocchio è afflitto
e pensa morirò fritto!
44
Capitolo 17: ALIDORO SALVA PINOCCHIO
Pinocchio a dirla tutta
se l’è vista proprio brutta
stava per essere fritto in padella
ma Alidoro si ribella,
con un salto svelto svelto
porta in salvo il pinocchietto
“Oh Alidoro, son fortunato!”
“Ma che dici! Tu prima mi hai salvato” .
Lesto lesto si incammina
per tornare dalla fatina.
Bussa bussa alla Fata
ma risponde la Lumaca
scendi in fretta per favore,
ma passano nove ore
e Pinocchio spazientito
alla porta un calcio tira
45
e il suo piede resta incastrato
e dal fabbro liberato
Dopo due o tre ore
ecco arriva la colazione
ma per punire il mascalzone
il tutto è fatto di cartone.
46
Riflessioni personali
“Perché i ragazzi non danno retta ai consigli chi sa più sa più di loro?”
• I bambini che non danno retta a chi è più saggio lo fanno perché credono di
sapere già tutto. Nicole e Siro
• I ragazzi che non vogliono ascoltare i consigli di chi ha più esperienza, credono
di essere già maturi e per questo vogliono fare di testa propria, sbagliando . Letizia
• I ragazzi non danno retta a chi è più saggio perché pretendono di sapere di più
rispetto a chi ha più esperienza di loro che possono dargli consigli utili proprio
perché lo hanno vissuto e provato prima. Marta
• Spesso i ragazzi non ascoltano i consigli perché pensano di essere già maturi,
ma questa è mancanza di rispetto verso le persone adulte. Flavio
• I ragazzi che non ascoltano sono solo dei superbi e vogliono fare di testa loro.
Bisogna fare ciò che è giusto e ascolterò i miei compagni solo quando sarò sicuro che
stiano dicendo una cosa corretta. Manolo
• Sarebbe giusto che i ragazzi ascoltassero i consigli dei genitori o dei nonni
perché hanno più esperienza. Spesso invece vogliono fare di testa propria, me
compreso. Cristiano
• Spesso non si ascoltano gli adulti, perché credono che da soli possono
superare ogni cosa. Al contrario i consigli buoni sono da parte di chi ha già
commesso degli errori e per questo vorrebbero farli evitare ai più giovani. Aleandro
• Oggi i giovani pensano di sapere tutto di tutto e non accettano consigli o di
essere corretti dagli altri. Pensano di essere in grado di risolvere qualsiasi problema
o situazione, e che sanno tutto della vita, invece non è così, perché noi più piccoli
dobbiamo accettare di chi ci vuole bene e che non ci recherebbero nessun danno.
Ginevra V.
• I ragazzi hanno noia di farsi correggere dagli altri, ovvero da chi ne sa più di
loro, perché credono di saperne più di tutti. Sono solo superbi e saccenti, e non
capiscono che potrebbero trovarsi solo, senza più amici. Bisogna evitare ragazzi di
questo tipo, sperando che cambino prima o poi. Massimiliano
47
Capitolo 18: LUCIGNOLO
Pinocchio è fortunato
e di nuovo perdonato.
“Ti prometto a scuola andrò
tutti i giorni studierò.”
È diventato un vero portento
è stato promosso ed è assai contento
La fata, il burattino ha rallegrato
e una festa ha organizzato;
anche Lucignolo ha invitato
ma lo stesso ha rifiutato.
Egli dice che deve andare
In un paese eccezionale .
Pieno di giochi ed attrazioni
e non si fanno mai lezioni.
48
Riflessioni personali
“Disgraziatamente nella vita dei burattini c'è sempre un “ma” che
asciuga tutto. ”
• Nella vita, anche quando si sono raggiunti degli obiettivi, bisogna stare attenti
perché ci può essere una tentazione o un cambiamento che potrebbero stravolgere
tutto sia in modo positivo sia in modo negativo. Marta
• Poiché i burattini sono dei grandi giocherelloni non devono dare mai per
scontato che la vita sia un gioco. Flavio
• Nella vita, anche una minima cosa, può far andare tutto storto. Manolo
• La vita di un burattino è un continuo stare in allegria circondato da persone
burlone ma bisogna evitare di farsi trasportare perché la vita non è un gioco.
Cristiano
• Siamo un po’ tutti burattini e a tutti è capitato di fare qualche sbaglio. Anche
quando ci impegniamo per raggiungere un obiettivo, basta un minimo errore a
rovinare tutto. Aleandro
49
Capitolo 19: SI PARTE!
Il carretto tanto aspirato
anche Pinocchio ha incantato
e poi ingannato.
Zeppo e pieno è di allocchi
e tutti vanno nell’amato paese dei Balocchi.
Il carro è trainato da tanti ciuchini
che scarponi portano ai piedini.
Alla guida, rubicondo
è l’omino bello tondo.
Un ciuchino piange e si dispera per lo sbaglio
e a Pinocchio dà un consiglio
ma il burattino ormai tentato
alla fatina ha rinunciato
a un ciuchino non ha ascoltato
perché dall’omino è stato influenzato e truffato.
50
Riflessioni personali
“Bada Pinocchio i ragazzi fanno presto a promettere ma il più delle volte
fanno tanti a mantenere.”
• Tutti noi siamo bravi a promettere all’istante ma poi è difficile mantenere la
parola. Marta
• Tutti noi bambini siamo bravi a promettere ma poi facciamo molta fatica a
mantenere la promessa. Molto dipende dalla forza di carattere e da quanto teniamo
alla persona alla quale abbiamo dato la parola. Flavio
• Siamo tutti bravi con le parole ma poi i fatti sono diversi. Se prometti una cosa
devi mantenerla. Cristiano
• Di solito è facile dire o promettere qualcosa, ma non è altrettanto facile
riuscire a mantenerlo, e se cio non avvenisse potremmo rimanerci male. Nicole
Pinocchio non diede ascolto alla fatina
• Pinocchio da’ ascolto a Lucignolo perché si fa facilmente condizionare da chi si
crede più furbo di lui. Lucignolo, nei suoi confronti, comporta in modo errato ed
egoista; nessuno ha il diritto di far cambiare idea agli altri. Pinocchio, come tanti
bambini che si comportano in modo superficiale, pensa che ci sia sempre tempo per
studiare e preferisce divertirsi . Ginevra V.
• Pinocchio non è stato forte a mantenere la promessa fatta alla fata si è fatto
condizionare dalle parole di Lucignolo. Nicole
• Pinocchio ha dato ascolto a Lucignolo perché si è lasciato tentare dal fatto che
nel Paese dei Balocchi si poteva fare quel che si voleva.Pinocchio è stato ingenuo e
Lucignolo è stato molto cattivo nei suoi confronti. Lorenzo
51
Capitolo 20 : IL PAESE DEI BALOCCHI
Pinocchio è arrivato nel bel paese,
dove si fa festa tutti i giorni di ogni mese.
Il suo nome è dei Balocchi
dove c’è divertimento e buon umore con i fiocchi!
Qui si balla!
Qui si canta!
Nessuno ti controlla!
Abbasso i libri e le maestre!
Qui tutto quel che vuoi,
farlo puoi.
Senza regole e precisione
qui c’è solo trasgressione.
52
Riflessioni personali
“Tutti i ragazzi che smettono di studiare e voltano le spalle ai libri, alle
scuole, ai maestri per darsi interamente ai giochi e ai divertimenti, non
possono altro che finire prima o poi trasformarsi in tanti piccoli ciuchini.”
• Tutti i ragazzi che voltano le spalle alla conoscenza, in futuro si troveranno
male e rimpiangeranno di non aver fatto il proprio dovere quando potevano. La
cultura e il sapere aprono molte porte e ti danno una visuale più aperta del mondo.
Quindi “mai voltare le spalle ai libri per noia perché poi una volta commesso l’errore
è molto difficile rimediare “. Marta
• Tutti i bambini che voltano le spalle alla scuola, ai maestri… prima o poi se ne
pentiranno perché questo atteggiamento li porterà sulla cattiva strada e quando
saranno grandi si troveranno male. Flavio
• La vita non è tutto un gioco, ci sono delle regole da rispettare. Bisogna istruirsi
per crescere bene. Un detto dice “prima il dovere e poi il piacere” proprio perché
dopo l’impegno ci sono i risultati. Cristiano
• A me piace studiare soprattutto degli argomenti che mi incuriosiscono, come
ad esempio scienze, il sistema solare e, di storia, i Macedoni.
In verità, a volte, preferisco giocare però so che lo studio è importante per imparare
cose nuove che mi saranno di aiuto da grande. Lorenzo
• Alla nostra età andare a scuola è un dovere. A qualcuno non piace ma io ci
vado volentieri, non solo per imparare, ma anche per giocare e divertirmi con i miei
amici nel tempo libero. Non fingo mai di essere malato né mi lamento se devo
andare a scuola perché per noi è una sorta di lavoro e dimostro rispetto nei loro
confronti delle maestre e dei miei amici. In effetti, la scuola non è così noiosa come
pensano tutti; ogni materia ha sempre qualcosa di interessante da rivelare anche ai
più svogliati: la storia è affascinante, la grammatica interessante, la geografia
misteriosa e la matematica attraente e ricca di giochi logici. Massimiliano
53
Capitolo 21 : TRISTE RISVEGLIO
Una brutta sorpresa lo attenderà
il mattino dopo quando nella bacinella si vedrà.
Nell’acqua si è specchiato
due orecchie da somaro si è ritrovato.
Dal suo amico corre a perdifiato
e dopo un po’ finalmente è arrivato.
Lucignolo, il suo prediletto,
indossa come lui un berretto
e subito scopre il burattino
che anche il compare ha le orecchie da ciuchino.
La situazione sfugge di mano,
hanno pure gli zoccoli da somaro!
54
All'improvviso su quattro piedi
si ritrovano i semi ciuchini come vedi.
Dopo un po’ cominciano a ragliare
e in asini la trasformazione completare.
55
Capitolo 22 : PINOCCHIO A PAGLIA E FIENO
I due ciuchini si stanno lamentando
quando l’omino rubicondo sta arrivando.
Sembra buono ma in realtà
nasconde tanta crudeltà
perché vende ciuchini a gran quantità.
Pinocchio ad andare in un circo è obbligato
mentre Lucignolo nei campi è andato.
Il burattino il fieno deve mangiare
anche se obbligato non lo vuole fare
perciò la frusta deve assaporare.
Se il dolore vuole evitare
Il fieno mattina e sera deve gustare.
56
Capitolo 23 : SPETTACOLO AL CIRCO
Pinocchio e Lucignolo in ciuchini si son trasformati
e al mercato son stati comprati.
Venduti a basso costo
fanno un lavoro abbastanza tosto.
Di Lucignolo il compito è faticoso
mentre Pinocchio nel circo diventa famoso.
Ma un passo sbagliato… e la fama svanisce
e nel mare legato finisce.
57
Capitolo 24 : AI PESCI NON PIACE IL LEGNO
Al nuovo padrone il somaro serve morto
ma grazie ai mille pesci il burattino in mare è risorto.
Invece di annegare
si ritrova in superficie a galleggiare.
Quando il compratore la corda tira dal mare
l’asino non può più spellare
e il tamburo realizzare.
58
Riflessioni personali
Cosa fanno le mamme quando i figli si trovano in difficoltà?
• Secondo me le mamme, quando vedono i loro figli in difficoltà, nonostante
abbiano commesso un errore, li perdonano. I figli per le mamme sono l’amore più
grande e, anche se provocano in loro un dolore immenso, n on riescono a voltargli le
spalle. Marta
• Le mamme, quando i figli sono in difficoltà li perdonano e li aiutano sempre e
cercano di fargli seguire la strada giusta, ma noi bambini non ce ne dobbiamo
approfittare. Flavio
• Ogni mamma farebbe di tutto per il proprio figlio e non lo lascerebbe mai
perché il cuore di una mamma è unico. Qualsiasi cosa il figlio faccia, una mamma
sarebbe pronta a perdonarlo senza pensarci due volte perché il legame tra una
mamma e un figlio è troppo forte e neanche l’errore più grande riuscirebbe a
spezzarlo. Aleandro
• Quando un figlio sbaglia, la mamma lo aiuta a capire e lo fa riflettere. Mia
madre mi sostiene sempre nei momenti più bui. Mi sorregge sempre nel bisogno e
non è mai occupata quando mi serve il suo aiuto. Manolo
• Ogni mamma cerca di proteggere il proprio figlio, spiegandogli prima i pericoli
della vita oppure raccontando le sue esperienze vissute alla stessa età del figlio.
Tutte le mamme danno coccole in abbondanza quanto raccomandazioni. Il loro
compito è fondamentale perché cercano di prevenire i figli dal trovarsi nei guai. Ogni
volta che un figlio supera un ostacola, la mamma tira un grande sospiro di sollievo e
si rasserena pensando di essere stata fortunata. Massimiliano
59
Capitolo 25 : IL PESCECANE
Lì nel mar s’è ritrovato
Il burattino sventurato
Ma è anche fortunato
Nuota, nuota lestamente
Cerca il babbo certamente
Su uno scoglio in mezzo al mare
Una capretta si sta ad affacciare
Il suo pelo è blu turchino
Bela e chiama il barattino
Gli vuol dire di scappare
Da un grosso pescecane
“Corri veloce” il pescecane ti ha visto,
se vuoi scappare devi essere vispo!”
60
Quanto dispiacere in quella voce
ma il pescecane è più veloce.
61
Capitolo 26 : PINOCCHIO RITROVA GEPPETTO
Pinocchio dal pescecane è stato ingoiato
e nella sua pancia un nuovo amico ha incontrato
a cui gli errori ha confessato e dopo averlo salutato
la ricerca nel ventre ha continuato.
62
Un lumicino si intravede in lontananza
e Pinocchio si avvicina senza titubanza
Ma quanta gioia, quanti baci,
tanta festa negli abbracci,
è Geppetto invecchiato
tanto affranto e affaticato!
Al figlio ritrovato ,racconta come tutto è iniziato
E lui si getta al collo ,lo abbraccia contrito
Perché sente un sentimento fino allora mai sentito.
63
Capitolo 27 : IN FUGA
Al babbo la libertà vuol donare
perché mai più lo vuol lasciare
e degli errori farsi perdonare.
Su per la gola fino alla bocca
finalmente l’acqua si tocca
perché dalla pancia si trabocca.
I due corpi sono in mare
Geppetto non sa nuotare
e Pinocchio sulle spalle lo fa navigare.
64
Capitolo 28 : GRAZIE AL TONNO
La riva è un miraggio
ma a Pinocchio non manca il coraggio.
Son le forze che vengono a mancare
e perciò sono in procinto di affogare.
Quando l’amico tonno li va a salvare
e fino alla costa si fan portare.
In cambio dell’aiuto dato con amore
si salutano con ardore
A casa devon tornare
e per strada tante “maschere” incontrare
e il Grillo riabbracciare e ascoltare.
65
Capitolo 29 : PINOCCHIO VA A LAVORARE
Padre e figlio sono sulla via
e sul loro volto non si legge allegria.
Gli incontri non sono casuali
e perciò i due furfanti mendicanti
da Pinocchio non son perdonati
anzi tanto umiliati.
Per le mascherine non c’è più pena,
a loro dice addio ed escono dalla scena.
Trovano una capanna come rifugio
abitata dall’insopportabile Grillo suo segugio.
66
Ed è qui che sente la presenza
della sua coscienza
e della fatina la sua assenza.
Pinocchio cerca un po’ di latte
va a lavorare e non si abbatte
67
il bindolo deve girare
se il suo babbo vuol curare.
Nella stalla in fin di vita c’è un ciuchino
che riconosce il burattino.
E Pinocchio più sereno, ha capito …
“È ancor vivo il suo amico preferito!”
68
Riflessioni personali
“Addio mascherine!”
• “Pinocchio chiama “mascherine” il Gatto e la Volpe perché si è accorto quanto
fosse falsa la loro amicizia. Dietro una maschera di bontà era nascosta tanta
cattiveria. Marta
• Il burattino ha capito finalmente l’inganno del Gatto e la Volpe e pertanto non
si è fatto influenzare un’altra volta. Flavio
• Coloro che prima considerava erroneamente amici, si sono rivelati due
birbanti che lo hanno derubato. Cristiano
• Pinocchio all’inizio si lascia trascinare e coinvolgere dal Gatto e la Volpe ma
una volta scoperto chi sono realmente, non gli presta più attenzione. Massimiliano
• Il Gatto e la Volpe sono delle persone false che fanno finta di aiutarti e di
tenere a te, ma in realtà , ti ingannano alle spalle. Aleandro
“I quattrini rubati non fanno mai frutto”
• Vivere ingannando il prossimo, derubandolo e sfruttandolo, porterà a perdere
tutto facilmente. Chi non lavora, per pigrizia, non piò guadagnare e quindi mettere
da parte, e sono perciò destinati a cadere in disgrazia. Marta
• Soltanto con il lavoro e il sacrificio si può guadagnare e vivere dignitosamente.
Chi ruba non manterrà nulla e diverrà più povero di prima. Flavio
• I due furfanti sono diventati poveri perché sono stati smascherati e nessuno gli
crede più e non li aiuta neanche con l’elemosina. Sono due imbroglioni che hanno
ingannato il prossimo fingendosi amici ma solo per derubarlo, per questo si trovano
soli e nessuno si fida di loro. Massimiliano
• I due furfanti non hanno mai capito la fatica e il sacrificio delle persone che
hanno derubato. Hanno sperperato tutti i soldi rubati in cose inutili e per questo
motivo si sono trovati poveri. Non avendo mai lavorato, non hanno mai costruito
niente ritrovandosi così a vivere da soli. Cristiano
69
• I soldi rubati vengono subito sperperati in cose futili, perché non si conosce il
sacrificio. Le persone che lavorano spenderebbero i soldi in modo più saggio perché
conoscono la fatica che hanno fatto per guadagnarli. Aleandro
“La farina del diavolo va tutta in crusca.
Chi ruba il mantello al suo prossimo per il solito muore senza camicia”
• I soldi rubati facilmente, altrettanto facilmente sono spesi. Solo il lavoro
onesto e il sacrificio ricompensano la fatica facendo guadagnare e vivere in modo
dignitoso. Manolo
• Non bisogna essere disonesti e oziosi. La disonestà, in apparenza sembra la
scorciatoia più facile per raggiungere il successo ma al contrario è la strada più
veloce per il fallimento sia economico che personale. L’ozio è quasi la stessa cosa,
perché molti ragazzi preferiscono nascondersi dalle difficoltà della vita invece di
occupare il tempo che scorre in modo intelligente e proficuo. Purtroppo in TV si
sentono spesso notizie su questi tipi di ragazzi. Proprio poco tempo fa, un ragazzo di
16 anni è stato ucciso mentre tentava una rapina. Io mi chiedo : “Perché a 16 anni si
ha bisogno di rubare? Non si dovrebbe studiare e cercare di crearsi un futuro?”.
Purtroppo non è sempre così. Marta
• I vantaggi ottenuti disonestamente, prima o poi tornano contro chi li ha
ottenuti. Nella vita chi ruba e ottiene le cose senza fatica e senza lavoro, rimarrà a
mani vuote. Flavio
• Questi due proverbi vogliono significare che chi ruba al suo prossimo, prima o
poi, sarà smascherato e resterà senza niente. Cristiano
• Chi ruba, senza mai impegnarsi o faticare per ottenere qualcosa , finisce
sempre col rimanere più povero di prima. Aleandro
70
Capitolo 30 : PINOCCHIO LAVORA PER TUTTI
Pinocchio costruisce un carretto
Di sua mano per Geppetto,
Per poter portarlo al mare
E aria salubre respirare
Col denaro risparmiato
un vestito elegante al babbo ha regalato,
il suo amore vuol dimostrare
e il cuore rallegrare.
Gambalesta al mercato ha incontrato
e una brutta notizia gli ha dato
Pinocchio ora della mamma e del babbo deve avere cura
Mattina e sera lui lavora senza paura.
71
Riflessioni personali
“I ragazzi che assistono amorosamente i propri genitori nelle loro
miserie e infermità meritano sempre grande lode e grande affetto anche
se non possono essere citati come modelli d’ubbidienza e di buona
condotta”
• Coloro che aiutano i propri genitori, dovrebbero essere presi come esempio.
Credo che un domani tutti noi dovremmo aiutare i nostri cari. Cristiano
• I ragazzi che assistono i propri genitori con tanto amore o che sono pronti a
fare tutto per loro, sono ammirevoli, anche se a volte non si sono comportati bene.
Azzurra e Aleandro
• I ragazzi che fanno di tutto per i propri genitori, sono maturi e meritano affetto
ed elogi. Manolo
• I ragazzi che trasgrediscono le regole, che non si comportano sempre bene,
non è detto che siano senza cuore. Possono essere invece presenti e disponibili verso
un amico, un genitore o un parente dimostrando di essere capaci di amare,
soccorrendoli nei momenti di difficoltà. Marta
• I ragazzi, se pur giovani, devono assumersi la responsabilità di aiutare i propri
genitori sia nei momenti difficili, sia quando purtroppo hanno problemi di
salute,prendendosi cura di loro. Flavio
72
Capitolo 31 : PINOCCHIO, UNO DI NOI...UNO COME ME
Qui finisce l’avventura
di Pinocchio che matura
attraverso esperienze e una vita molto dura.
Una sera, tanto affaticato,
sul letto si è buttato
e nel sonno dolcemente
una voce sussurrare sente.
Per il suo buon cuor
i suoi errori lei perdona ancor.
Non più di legno lui sarà
e come premio alla sua bontà
la Fata in un bimbo lo
trasformerà.
Al mattino Pinocchio si è
svegliato
e allo specchio una sorpresa ha
trovato
e con aria molto commossa
non crede ai suoi occhi di essere
diventato carne ed ossa.
Come per magia
il suo babbo è guarito da ogni
malattia.
Facendo errori, ricevendo inganni
e delusioni
e giocando con la bugia
Pinocchio ha imparato la lezione
e ha raggiunto la propria
autonomia
e non per magia.
73
“Cari bambini, avete capito finalmente
che la magia nella vita non c’entra niente
ma parte tutto dalla mente.
Sono le prove che ci fanno maturare
e persone adulte diventare “.
74
Riflessioni personali
“Perché quando i ragazzi cattivi diventano buoni hanno virtù di far
prendere un aspetto nuovo e sorridente anche all’interno delle loro
famiglie”
• Quando i cattivi ragazzi maturano e migliorano, non solo crescono e si
responsabilizzano, ma rendono più armoniosa l’atmosfera in famiglia. Aleandro
• Tutti i ragazzi che non danno ascolto ai loro genitori e che prendono una
cattiva strada, creano in famiglia un clima triste e malinconico. Al contrario quando
compiono una buona azione, sono bravi a scuola e si comportano bene, danno
grandi soddisfazioni alla propria famiglia riportando così un’atmosfera più serena e
distesa. Flavio
• Quando un ragazzo matura e comincia ad imparare dai suoi errori diventa
responsabile quindi non si mette più nei guai e dona alla sua famiglia la tranquillità e
serenità che tutti dovrebbero avere. Marta
• Quando i ragazzi si comportano male, fanno preoccupare i propri genitori. Se
invece sono bravi e diligenti, rendono felice tutta la famiglia. Manolo
• Quando Pinocchio si guarda allo specchio rimane incredulo. Non sa se sta
sognando. La felicità del ragazzo è superlativa. Secondo me, per fare felici i genitori
bisogna aiutarli, rispettarli e ubbidirgli. La storia di Pinocchio ci insegna che la strada
per le cose facili non esiste, nella vita bisogna lavorare per guadagnarsi qualcosa e
quando si prende la strada del sacrificio, occorre percorrerla fino alla fine.
Massimiliano
• I ragazzi che migliorano danno motivo alla propria famiglia per essere fieri di
loro e soprattutto più sereni. Cristiano
75
La morale
La favola di Pinocchio è il viaggio di un burattino che vuole spezzare i fili e crescere.
Nella vita bisogna essere dei bravi figli e seguire sempre quello che dicono i genitori.
Il Paese dei Balocchi esiste: è la tentazione, sempre presente che ci porta a fare le
cose sbagliate, che non ci fa prendere le cose sul serio e che ci fa dire a noi stessi che
è sempre meglio divertirsi piuttosto che studiare o fare il proprio dovere. Pinocchio è
il bambino che deve crescere e maturare e, lungo il suo percorso, affronta diversi
problemi e incontra vari ostacoli, ma viene aiutato dalla famiglia che è il papà
Geppetto e la Fata Turchina. Le difficoltà che incontra Pinocchio sono le stesse che
affrontiamo ognuno di noi nella vita e, solo con il sostegno delle nostre famiglie,
riusciamo a superarle e a diventare persone brave e oneste. Per molti la via più
semplice per superare gli ostacoli è mentire, oppure pensare a divertirsi per evitarli
del tutto, ma Pinocchio ci insegna che con il lavoro, l’onestà e l’impegno tutto è
possibile. Massimiliano
La storia di Pinocchio ci insegna che nella vita possiamo fare molti sbagli e
intraprendere anche strade sbagliate seguendo i consigli dei cattivi compagni.
L’importante è saper capire i propri errori, in modo da non commetterli più e
imparando la lezione, possiamo crescere e maturare. Questa favola ci insegna anche
che non bisogna mai abbandonare i genitori, ma prendersene cura, come loro hanno
fatto con noi. La morale è che nella vita siamo tutti dei burattini senza fili, facilmente
manipolabili dalle brutte compagnie che ci indirizzano sulla cattiva strada.
L’importante è comprendere i propri errori e correggerli. Solo così maturiamo e
diventiamo dei bambini veri come Pinocchio. Aleandro
La storia di Pinocchio ci insegna ad essere sempre dei buoni figli, ed ascoltare i nostri
genitori, per non farci trascinare su strade sbagliate. Non bisogna dare ascolto alle
persone che non conosciamo perché potrebbero ingannarci. Ma la cosa più
importante è capire dove e come abbiamo sbagliato in modo da poter potremo
diventare delle persone brave, sincere e oneste. Azzurra
La storia di pinocchio ci insegna a non dire bugie e a seguire i consigli di chi ci vuole
bene, senza ribellarci alle regole , per non trovarci nei guai quando saremo grandi.
Lorenzo
Il libro di Pinocchio ci insegna a non dire bugie; a rispettare se stessi e il prossimo,
comportandosi bene e ascoltando i consigli di chi è più grande di noi. Questa storia
insegna anche che si può imparare dai propri errori, come dice il proverbio
“sbagliando s’impara” . E infine, ma non per ultimo, ci fa capire l’amore dei nostri
genitori per noi nonostante i nostri comportamenti a volte sbagliati. Michele
76
Nella vita bisogna essere sempre buoni figli, ma purtroppo non basta... Bisogna
seguire i consigli di un genitore per maturare e crescere perché solo così saremo dei
veri uomini, altrimenti rischiamo di rimanere dei burattini senza fili che si lasciamo
manovrare da chi è più furbo di noi. Dobbiamo apprezzare i nostri genitori per tutto
quello che ci hanno dato. Un domani faremo la stessa cosa con i nostri figli. Cristiano
Pinocchio ci insegna che non si devono dire bugie e che dobbiamo rispettare i nostri
genitori e le persone più grandi di noi. Dobbiamo saper accettare e seguire i consigli
che ci danno, perché solo così possiamo crescere e diventare uomini, e non rimanere
dei burattini senza fili. Bisogna essere generosi, altruisti ed essere consapevoli che
per ottenere le cose si devono fare sacrifici. Flavio
La storia di Pinocchio ci insegna a non fidarci delle persone sconosciute e ad avere
sempre rispetto e affetto per i nostri genitori; ma soprattutto ci insegna a non dire
bugie perché possono creare gravi conseguenze .
Questa favola dimostra che dobbiamo stare attenti a non cadere nelle tentazioni, a
non farci trascinare dalle cattive compagnie, e che dobbiamo ascoltare il Grillo che è
in noi, cioè la voce della coscienza che ci guida per farci diventare degli uomini
istruiti, onesti e dei bravi lavoratori. Siro
Nella vita è importante essere dei buoni figli, educati e rispettosi delle regole. Non
dobbiamo fidarci di tutti, e non dobbiamo farci tentare dalle belle parole che ci
dicono per portarci sulla cattiva strada. I veri consigli sono quelli dei nostri genitori, i
quali vogliono solo proteggerci. Nella storia legge la sofferenza della famiglia per le
scelte sbagliate di un figlio ed è quello che succede nella vita reale. Le famiglie sono
serene solo quando riescono a tirare fuori i figli dai problemi. Credo che tutti,
almeno una volta nella vita, siamo stati un po’ Pinocchio e questo ci deve far
riflettere e soprattutto ci deve insegnare ad apprezzare le cose che abbiamo.
Ginevra V.
La storia di Pinocchio ci insegna che nella vita ci sono molti ostacoli da superare,
come le cattive persone che ci conducono sulla cattiva strada.
La scuola è fondamentale perché ci prepara a come affrontare il nostro futuro. Per
questo bisogna ascoltare i saggi consigli delle persone che ne sanno più di noi.
La morale di Pinocchio è che dobbiamo ammettere e comprendere i nostri errori per
non commetterli più. Letizia
Pinocchio ci insegna che ognuno di noi può sbagliare e può rimediare ai propri errori
ascoltando chi ha più esperienza. Non dobbiamo fidarci di tutti ma seguire le
persone leali, buone e che ci vogliono bene perché saranno loro rialzarci e
sostenerci nel momento del bisogno. Sono fortunata ad avere queste persone al mio
fianco. Lori
77
La storia di Pinocchio ci insegna a riflettere prima di agire e a chiederci se quella cosa
sia gusta o no, perché pensare prima di fare è molto importante per evitare di
prendere la strada sbagliata facendo soffrire le persone a noi care. Ci insegna inoltre
a non fidarsi completamente delle persone che conosciamo da poco perché
potrebbero ingannarci. Tuttavia nel mondo ci sono anche persone che ci vogliono
bene veramente e che non indossano maschere, ma mostrano i loro veri volti
rimanendo accanto a noi, nonostante gli errori commessi, come fanno la Fata
Turchina e Geppetto. Non bisogna dire bugie ma la verità, mostrandoci per quello
che siamo, seguendo i consigli dei nostri genitori e rendendoli felici. Nella vita, non
importa se per uno sbaglio cambieremo direzione, l’importante è che saremo in
grado di riprendere la giusta via. Marta
Secondo me una delle morali del romanzo è quella di non lasciarsi mai condizionare
troppo da coloro che ti sembrano amici e che in realtà non lo sono. Un'altra cosa
importante è che quando si ha un obbiettivo da raggiungere, non bisogna lasciarsi
distrarre da qualcosa o qualcuno, che possano ostacolare il suo raggiungimento e
quindi la felicità. Non bisogna essere come “Le foglie deboli e innocue che si lasciano
trasportare dal vento facendole staccare dal loro albero, invece le fogli forti e
coraggiose non si lasciano mai trasportare dal vento per rimanere sempre su quella
strada.”
Mi vengono in mente anche Geppetto e la dolce fatina che hanno aiutato nel bene e
nel male Pinocchio proprio come due veri genitori. Parlo di loro perché soprattutto
nell’ultimo capitolo dicono due frasi bellissime. La prima è della fata: “I ragazzi che
assistono amorosamente ai propri genitori nelle loro miserie e nelle loro infermità,
meritano sempre gran lode e grande affetto, anche se non possono essere citati
come modelli d’ubbidienza e di buona condotta”; questa frase mi ricorda quando
Pinocchio ha dato la sua vita per i suoi genitori. Secondo me tutti i bambini
dovrebbero fare dei sacrifici per i propri genitori quando sono in difficoltà perché
loro li fanno ogni giorno per i propri figli.
La seconda frase è di Geppetto: “Perché quando i ragazzi, di cattivi diventano buoni,
hanno la virtù di far prendere un aspetto nuovo e sorridente anche all’interno delle
loro famiglie”. Queste parole mi ricordano quando finalmente Pinocchio diventa un
bambino. Ripensando a questa frase mi vengono in mente tutte le persone e i
ragazzi che hanno passato un periodo di solitudine, simile a quello di Pinocchio.
Alcuni sono riusciti a superarlo, mentre altri, a causa delle loro fragilità, non ne sono
stati capaci e sono rimasti dei “bulli”.
La storia di Pinocchio insegna anche che non tutte le persone sono sincere; alcune
truffano gli altri per ottenere facilmente delle cose. Cercare la scorciatoia nella vita
non porta mai a niente; invece chi suda e fa sacrifici per il suo prossimo, arriva
sempre ad ottimi risultati. Nicole
78
La storia di Pinocchio ci insegna che tutti possiamo sbagliare, seguendo cattive
compagnie e non dando ascolto a chi ne sa più di noi.
A volte però sbagliare può essere anche necessario perché solo in questo modo si
capisce quale siano i comportamenti giusti da seguire.
Il romanzo ci insegna anche che chiunque, una volta compresi i propri errori, può
diventare una persona migliore! Luca
Il libro di Pinocchio è ricco di emozioni e di insegnamenti. Nonostante siano passati
molti anni dalla sua prima edizione, è ancora attuale perché racconta in modo
ironico e drammatico la storia di ogni bambino. Da un semplice pezzo di legno,
lavorato quasi casualmente da Geppetto, nel corso della sua vita, Pinocchio
disobbedirà, proverà curiosità, dolore, affetto, vergogna fino a realizzare la sua
persona e la sua personalità. Pinocchio, incontrando amicizie sbagliate, vivendo
l’inganno, subendo imbrogli, ma anche sentendosi amato e coccolato da Geppetto e
dalla Fata Turchina riuscirà, alla fine del suo percorso, ad essere un bambino vero e
capirà che nella vita la magia non è reale, ma che è egli stesso autore del proprio
destino.
Cosa abbiamo, quindi, noi bambini del 2020, da imparare da questa storia? Beh, noi
impariamo che la vita non è semplice come pensiamo, ma che ci vuole sacrificio nel
fare le cose e che queste non piovono dal cielo; impariamo che la ricchezza e il
guadagno non vengono da una moneta piantata nel terreno, ma ci vuole lavoro ed
impegno. Dobbiamo imparare che anche l’errore ha le sue potenzialità ed è una
possibilità.
Mi viene in mente un confronto tra Pinocchio e il romanzo di “Alice nel paese delle
meraviglie”, di Lewis Carroll, pubblicato nel 1865. Queste due opere sono coeve,
entrambe pubblicate nella seconda metà dell’ottocento.
Come Pinocchio, Alice disobbedisce dando retta a personaggi bizzarri come Pinco-
Panco e Panco-Pinco, il Leprotto Bisestile e il Cappellaio Matto, trovandosi in una
fantasia, colorata, invitante ed imprevedibile ma, allo stesso tempo, irregolare e
pericolosa. Come Pinocchio, Alice, essendo una bambina, capisce le regole della vita
dai propri errori dopo averli commessi, ma prima di giungere ad una morale, vive
diverse avventure, ognuna più pazzesca dell’altra. Avventura: questo termine lo
troviamo in entrambi i titoli di queste storie e significa: “avvenimento insolito,
emozionante o imprevisto: di un viaggio, impresa, o evento straordinario, rischioso o
audace”. Questo non è un caso perché entrambi i libri raccontano di come un
bambino può conoscere il mondo che lo circonda, attraverso i suoi errori e i suoi
tentativi. Ginevra F
79
Nella vita dobbiamo essere buoni e dire la verità. Non dobbiamo essere superbi e
arroganti, ma umili e dobbiamo imparare dai propri errori per poter essere dei
bambini e non più burattini. Non dobbiamo seguire gli sconosciuti sulla cattiva
strada, ma seguire le persone che ci vogliono bene sulla buona strada, dando ascolto
al Grillo Parlante dentro di noi. Nella vita bisogna anche essere leali con noi e con gli
altri perché la verità vince su tutto. Manolo
Nella vita dobbiamo scegliere una buona strada altrimenti rimarremo sempre dei
burattini che abitano nel Paese dei Balocchi. Tutto quello che abbiamo oggi, lo
dobbiamo ai nostri genitori. Quando saremo grandi toccherà a noi percorrere la
strada che i nostri genitori ci hanno indicato. Rachele
80
Pinocchio è basso di statura e ha 10 anni. Gli occhi sono
azzurri e vispi , le orecchie minuscole e i capelli corvini, ha
una bocca grande e un naso lungo quando dice le bugie.
Ha una corporatura esile e legnosa e il suo particolare è di
essere un burattino senza fili.
Indossa un paio di calzoncini rossi, una maglietta gialla con
un gilet nero ornato da un fiocchetto blu
Sul capo porta un cappellino giallo oro con
una striscia blu e una piuma rossa.
E’ ingenuo e credulone ma di buon cuore,
bugiardo ,disubbidiente e monello.
Per noi Pinocchio rappresenta l'ingenuità, la bontà
d'animo, la debolezza, la punizione, la trasgressione, il
pentimento, il cambiamento e il premio che portano alla
maturità.
Geppetto è il babbo di Pinocchio, è un vecchio
malandato ,fa il falegname, ha i capelli colo cenere e non
è tanto robusto. Ha gli occhi azzurri con un naso a patata
e le labbra screpolate sono nascoste dai lunghi baffi.
Indossa sempre una vecchia giacca di color marrone con
toppe e rammendi e calza un paio di scarpacce bucate.
Geppetto è permaloso, generoso con tutti, premuroso,
coraggioso, paziente, triste quando Pinocchio fa le
monellerie.
Geppetto per noi rappresenta l'amore paterno che
Supera, perdona , comprende e abbraccia; rappresenta il
sacrificio e il coraggio genitoriale.
Il Grillo Parlante, èun grillo speciale, è un insetto verde e piccolo,
ha un cappello color cobalto con una striscia rossa , indossa una
giacca nera con un gilet arancione , un pantalone marroncino,
delle scarpe gialle e blu, alle mani porta dei guanti bianchi e un
piccolo ombrellino. Ha gli occhi grandi e neri e una bocca larga. il
suo carattere è generoso , saggio, severo e logorroico. Il suo
compito è suggerire e correggere il comportamento di Pinocchio.
Per noi il grillo parlante rappresenta la coscienza ,
l'intelligenza , il buon senso che ognuno di noi dovrebbe avere
e la saggezza .
81
La fata Turchina ha 44 anni, è lo spirito della mamma di
Pinocchio, è bella, giovane, ha i capelli lunghi e biondi,
occhi celesti, bocca larga con labbra sottili, orecchie piccole
e naso a patatina, ha il viso ovale, ha il corpo esile e indossa
un lungo ed elegante vestito color turchino.
La fata turchina è premurosa, affettuosa, buona, protettiva
ma anche severa nei confronti di Pinocchio quando
trasgredisce le regole e dice bugie, è molto paziente e
saggia.
La fata per noi rappresenta :l ’affetto materno, la
gentilezza, la cura , la protezione e il perdono.
Mangiafuoco è un uomo di 50 anni, è un
burattinaio, ha una lunga barba nera
come uno scarabocchio d'inchiostro, due
occhi Rossi come lanterne di vetro rosso
accese, la sua bocca è enorme come un
forno e in mano porta una grossa frusta
di Code di volpe attorcigliate con
serpenti, indossa un gilet verde scuro
con dei bottoni dorati, sotto una
maglietta verde chiaro con un panciotto
color Bordeaux, indossa dei pantaloni
rossi e tagliati fino al ginocchio , delle
calze bianche sotto i pantaloni e delle
scarpe rosse. Il carattere di
MANGIAFUOCO è burbero, maleducato,
ma nell’anima è gentile, generoso,
comprensivo, sensibile e premuroso.
Per noi MANGIAFUOCO rappresenta la
generosità, la sensibilità, bontà d’
animo mascherate da un’ apparente
durezza facendolo sembrare quello che
non è e ci insegna quindi che non
bisogna mai soffermarsi alle apparenze.
82
Il Gatto e la Volpe sono due parassiti che imbrogliano la
gente elemosinando e fingendo di essere il gatto cieco e la
volpe zoppa.
Vestono con dei vecchi abiti malridotti da gentiluomini.
La volpe indossa un cappello verde rovinato e a cilindro, un
mantello blu, porta dei pantaloni verdi scuri con delle toppe.
La volpe rappresenta la furbizia, l’intelligenza.
Il gatto, compagno della volpe, indossa un cappello marrone
a cilindro con una striscia di colore rosso, ha una mantella
gialla color canarino e dei pantaloni viola.
Il gatto è ripetitivo, rappresenta la spalla destra della volpe e
non ha iniziative, quindi dipende da essa.
Questa coppia rappresenta la pigrizia, l’inganno, la falsità e
la manipolazione della gente.
Lucignolo è uno dei tanti personaggi negativi di Pinocchio. Ha 11
anni, è alto, secco e allampanato ,ha i capelli arancioni come una
carota, porta sul capo un cappello grigio. Indossa una camicia
celeste, intorno al collo ha un foulard rosso e dei pantaloni blu.
Il suo carattere è pigro, svogliato, pieno di sé, arrogante,
maleducato e disubbidiente.
Per noi ,Lucignolo ,rappresenta la trasgressione delle regole,
l’ingenuità, la pigrizia, la svogliatezza e la cattiva strada.
Gambalesta è una lumaca anziana, è l’aiutante della fata, ha un
viso tondo e rugoso, ha degli occhi neri, un lumino in testa con
una cuffia su cui sporgono le antenne fini e piccole. Sulla schiena
porta un enorme guscio marrone con sfumature più chiare, un
corpo grande, viscido e bavoso.
Il carattere della lumaca GAMBALESTA è molto tranquillo, calmo,
paziente, pacifico, pieno di bontà, dolce e premuroso.
Per noi, Gambalesta, rappresenta il trascorrere del tempo, la
lentezza, la pazienza, la calma, la serenità.
83
Il Pescecane è un animale marino , ha un corpo gigante di
color rossastro , pesa tonnellate e tonnellate , ha una bocca
molto larga come un palazzo , ha degli occhi enormi , neri e
spaventosi , la sua pancia contiene molte creature marine. Per
noi il pesce-cane rappresenta il lungo tempo che Pinocchio
ha trascorso senza Geppetto , rappresenta il momento in cui
ognuno di noi si ferma e si pente riflettendo sui propri errori
Lavoro di gruppo
84
La Scuola è il
mio balocco
85
Sono Rachele, ho 11 anni e sono nata a Tivoli
l'otto maggio del 2009. Di statura sono alta e di
corporatura magra; ho degli occhi marroni che
variano tonalità in base al tempo, una bocca
colorita e i capelli marroncini . Il mio colore
preferito è il nero . Pratico equitazione, ho una
grande passione per gli animali soprattutto per i
cavalli . Amo divertirmi con i miei amici ,cerco
sempre di essere amichevole con tutti e mi
piace essere simpatica e generosa . Non mi
rivedo in nessun personaggio,però il
personaggio che mi piace di più è la fatina. Lei è
gentile e delicata come un fiore ,mi affascina
molto perché sa essere dolce ma anche
severa ,quando punisce Pinocchio lo aiuta a
ragionare sugli errori commessi dandogli sempre un’opportunità di crescita morale.
…
Ciao sono Lorenzo, ho 10 anni, vivo con i miei
genitori e ho una sorella di nome Eleonora. Ho
molti amici con cui mi piace giocare. Mi piace fare
sport e il mio preferito è King boxing . Quest'anno
abbiamo letto il libro di Pinocchio e nel capitolo “ Il
campo dei Miracoli”, dove il gatto e la Volpe
ingannano Pinocchio, mi sono rispecchiato in lui
Credulone, infatti anche io credo a tutti e ho molta
fiducia negli altri.
Il mio nome è Diego, sono un bambino di undici
anni e frequento la quinta elementare, sono alto per
la mia età, i miei capelli sono biondi, i miei occhi
marrone scuro sono un bambino snello e molto
agile.
Mi piace leggere e giocare all’aria aperta, mi
piacciono tutti gli sport soprattutto quelli attivi e di
gruppo e non mi piace essere isolato. Mi reputo
altruista e clemente e mi rivedo in Pinocchio, infatti
come lui mi lascio trasportare sul momento anche
se poi rifletto e capisco cosa è giusto ed opportuno
fare.
86
Io sono Aleandro ,un bambino alto e snello di 10 anni.
Ho occhi e capelli neri ,corporatura esile e un naso fino.
Ho un carattere calmo, tranquillo e generoso.
Sono figlio unico ma nonostante questo mi piace
condividere le cose con i miei amici.
Mi piace il karate e suonare la chitarra.
Nella favola di Pinocchio mi rivedo nel personaggio di
Geppetto perché sono affettuoso, generoso e mi piace
aiutare le persone ma come lui sono anche un po’
permaloso.
Mi chiamo Flavio ,sono un bambino di 10 anni, ho una
corporatura esile, occhi marroni e vivaci ed un viso
simpatico pieno di lentiggini. Frequento la classe quinta ,il
pomeriggio prima di tutto faccio i compiti e nel tempo
libero gioco alla play insieme ai miei amici.
Il mio sport preferito è il calcio ,fin da piccolino coltivo
questa passione, mi rende le giornate spensierate ed
allegre.
Il personaggio in cui a volte mi rivedo è Lucignolo perché
mi è capitato di non avere voglia di andare a scuola e di
essere birichino, ma il buon senso mi ha sempre riportato
ad essere un bambino diligente.
Ciao a tutti! Sono Massimiliano Ferorelli, nato il 7
settembre 2009. Ogni giorno mi metto al lavoro per i
compiti a casa, dato che al momento non possiamo
tornare a scuola. Io frequento la quinta elementare della
scuola Alberto Manzi. Il mio personaggio preferito della
storia di Pinocchio, scritta da Carlo Lorenzini detto Collodi,
è: Il grillo parlante.
In lui io mi rivedo, perché il grillo cerca sempre di dare
consigli e di aiutare tutti, un po’ come me quando sono a
scuola e aiuto i miei compagni di classe: quando
qualcuno è in difficoltà vado subito in soccorso , perché
vedo in ognuno di noi la speranza di poter migliorare con
un piccolo aiuto. Alcune volte però sono frainteso e visto
come un professore saputello, come accade al Grillo con Pinocchio. La collaborazione è una delle
cose più belle che si possa fare in classe: con la collaborazione si finisce prima un lavoro e lo
arricchiamo con le idee di ognuno .
87
Ciao, mi chiamo Ginevra ho 10 anni frequento la
classe quinta delle elementari . Ho i capelli
biondi, occhi azzurri , un viso ovale e una
corporatura esile .
Pratico equitazione e adoro gli animali soprattutto i
cavalli , mi piace la natura e la storia, mi piace
leggere . Sono generosa e raramente scontrosa, mi
arrabbio facilmente, sono irascibile se mi
infastidiscono, mi metto paura facilmente, mi
ritengo simpatica e vado sempre alla ricerca di
nuove amicizie.
Mi rivedo nel personaggio di Pinocchio perché
anche io come lui sono spesso ingenua e debole,
mi pento anche io degli errori fatti che mi rendono
più attenta nelle mie azioni così da non ripeterli più .
Sono Michele, un bambino di dieci anni, alto, robusto,
scuro di carnagione con capelli mori mossi e occhi
marroni scuro, labbra carnose e sopracciglia folte.
Caratterialmente sono allegro e vitale, a volte
riservato e pigro.
Nel mio tempo libero dopo aver fatto i compiti faccio
un po’ di tutto: cucino, gioco alla play, esco con mio
cugino, mi occupo delle mie piante di peperoncino. A
me piace molto disegnare ma anche cucinare come
già detto, ma nel mio cuore quello che più amo fare è
occuparmi del mio acquario, del cane e ultimamente
ho messo del mangime per uccellini sulla veranda e
mi piace osservarli. Se dovessi paragonarmi a un
personaggio di Pinocchio sarei il grillo parlante perché cerco sempre il modo di parlare dando
consigli.
Sono Letizia, ho 10 anni e vado alla scuola elementare
dell’ I.C. A. Manzi. Ho i capelli biondo scuro e sono di
media altezza. Ho un carattere dolce, mi piace molto
aiutare e divertirmi, sono molto felice quando sto con
i miei amici e non smetto mai di sorridere. Io mi
rivedo nella fata turchina perché sono dolce e mi
piace aiutare la gente soprattutto in questo periodo
un po' particolare per noi.
88
Ciao! Mi chiamo Nicole e sono una bambina di 11 anni,
ho i capelli lunghi e castani, occhi marroni e di statura
sono alta e magra.
Ho un carattere timido, giocherellone e mi piace stare
in compagnia.
Amo lo sport, in particolare pratico danza anche se mi
piace molto pattinare, correre e nuotare.
Nel racconto di Pinocchio mi sono rivista nel
personaggio della Fata Turchina, perché mi sono
accorta che in questi 5 anni di scuola ho aiutato le
mie amiche a superare i brutti momenti come
quando hanno preso un brutto voto o quando
hanno fatto un litigio.
Ciao! Sono Noemi e sono una bambina di 10 anni, ho
i capelli biondi e occhi castani.
Mi considero simpatica, sensibile e permalosa, non
sono abile nello studiare ma amo disegnare e nel
tempo libero mi piace andare in bici con i miei amici e
prendere un gelato. Il mio sport preferito è il nuoto
una passione che coltivo da un po’.
Mi rispecchio nella fata perché sono sempre pronta
ad aiutare i miei amici quando litigano o hanno un
momento di malinconia.
Io sono Siro e ho 10 anni. Ho un carattere tranquillo,
gentile e premuroso.
Ho i capelli castani e gli occhi grandi dello stesso
colore.
La mia corporatura è robusta.
Adoro studiare e lavorare non mi fa paura. Nel
tempo libero gioco con la Play Station e leggo. Con i
miei amici mi comporto bene, sono gentile e pronto
ad aiutare nelle difficoltà.
Nella storia di Pinocchio mi rivedo come la Volpe
perché rappresenta la furbizia e l’ozio. Mi reputo
furbo anche se non mi piace oziare tanto.
Vorrei che il mio carattere non cambiasse mai.
89
Mi chiamo Manolo e ho 11 anni.
Frequento la 5° elementare e pratico lo sport del
basket.
Io mi rivedo nel personaggio di Mangiafuoco,
perché da fuori posso sembrare cattivo e burbero,
ma dentro ho un cuore d’ oro e sensibile.
Questo ci insegna che non dobbiamo giudicare
dalle apparenze.
Mi chiamo Cristiano, sono un ragazzo di 11 anni, ho
una corporatura robusta, occhi marroncini e
simpatici, capelli castani con delle sfumature bionde
e rossicce, un naso a patata, delle orecchie piccole e
una bocca carnosa. Frequento la classe quinta della
scuola primaria, pratico il calcio fin da piccolo e nel
pomeriggio dopo i compiti gioco alla play con i miei
amici o gioco con il mio cane nel giardino. Mi reputo
simpatico, cortese e sensibile.
Nella storia di Pinocchio mi rivedo nel personaggio
del Grillo Parlante perché non sto mai zitto e cerco
sempre di aiutare i miei compagni che sono in
difficoltà dandogli dei consigli.
Sono Luca, un bambino di 11 anni che frequenta la
quinta elementare (la seconda metà dell’anno, a
causa del Coronavirus, l’ho frequentata da casa!).
A me piace studiare, impegnarmi in tutte le cose che
faccio, cercando di dare il meglio di me stesso.
Lo sport che amo e che pratico è il calcio: mi alleno
due volte alla settimana e il sabato o la domenica
gioco le partite di campionato.
Il tempo libero mi piace trascorrerlo anche con gli
amici: li vedo nei pomeriggi in cui ho terminato di fare
i compiti e non ho altri impegni.
Di solito incontro i miei amici al Parco di Nella: stiamo
lì all’aria aperta, ci divertiamo a giocare nel campetto
di calcio o semplicemente a fare dei giri in bicicletta.
Con loro sono spontaneo, disponibile e sempre disponibile a dare buoni consigli a chi me li chiede.
Per questo mi rivedo nel personaggio di Geppetto: come lui, sono scherzoso, sempre allegro, ma
anche pronto a rimproverare chi non compie giuste azioni o ha dei comportamenti scorretti.
Come il papà di Pinocchio, anche io detesto coloro che cercano di fare i furbi; non mi piacciono le
ingiustizie e se qualcuno le compie, anche se si tratta di un mio amico, ci litigo e cerco di fargli
cambiare idea. Io sono fatto così, con tanti pregi ma anche qualche difetto, e non vorrei cambiare il
mio carattere!
90
Mi chiamo Marta ,ho 11 anni. Ho i capelli castani
leggermente più chiari sulle punte, gli occhi
marroni, sono di statura media e di corporatura
esile, ho la carnagione olivastra. Il mio carattere è
a volte permaloso, scontroso, ma anche, generoso,
simpatico , dolce, comprensivo, altruista e umile.
Pratico come sport ginnastica artistica, è la mia
passione, amo mettermi alla prova e anche, se
sono un tipo prudente, con calma riesco a
raggiungere i miei obbiettivi.
Leggendo il libro “ Le avventure di Pinocchio” mi
rivedo nel personaggio del Grillo Parlante perché
mi piace studiare, imparare cose nuove,
conoscere ciò che mi circonda, dare buoni consigli ai miei amici, incoraggiarli e anche perché sono
ripetitiva e a volte tendo ad essere fastidiosa proprio come un grillo. Sono come il Grillo anche
quando vedo delle ingiustizie e non riesco a stare zitta, quindi la mia correttezza mi porta ad essere,
forse, invadente agli occhi degli altri.
Mi chiamo Noemi, ho 11 anni e mezzo .Sono alta,
magra, ho gli occhi marroni e i capelli castano scuro,
lunghi e mossi. Sono molto giocherellona, mi piace
passare tempo con gli amici, ma mi piace molto
anche prendermi cura di me stessa. Mi rivedo sia nel
personaggio di Pinocchio che in quello del Grillo,
perché come Pinocchio anche io ho fatto tanti errori,
però ho imparato da essi e come il Grillo penso
sempre prima agli altri e poi a me , dando consigli a
chi ne ha bisogno.
Mi chiamo Ginevra, ho dieci anni, sono alta e magra,
ho i capelli lunghi di color castano e gli occhi grandi e
marroni , ho un viso tondo sempre sorridente . La mia
passione è la danza che pratico dall’ età di tre anni e
nel tempo libero mi piace pattinare e leggere libri di
avventura.
Caratterialmente sono dolce e un po’ timida, ma riesco
a far valere i miei pensieri senza lasciarmi condizionare.
Nel racconto “LE AVVENTURE DI PINOCCHIO” mi rivedo
con le stesse caratteristiche di un personaggio ”LA
FATINA”, perché piaccio molto ai bambini piccoli, mi
fanno sentire proprio come una mammina in quanto
dedico loro attenzioni e tempo per giocare. Con i miei
amici cerco sempre di dare buoni e saggi consigli,
aiutandoli nei momenti più difficili.
91
Sono Azzurra ,vengo da Roma, ho 10 anni e frequento
la V A. Il nuoto, è la mia passione più grande, ma mi
piace anche andare in bicicletta.
Mi piace anche la scuola, infatti , le mie materie
preferite sono inglese e geografia. Mi appassiona
andare in montagna, oltrepassare i ruscelli, le cascate
e fare delle passeggiate all'aperto con i miei genitori.
Mi reputo una bambina gentile, educata e simpatica,
ma alcune volte sono permalosa. Il mio personaggio
preferito di Pinocchio è la fata perché lo ha sempre
accudito come se fosse la sua vera mamma.
Mi chiamo Elisabeth, ho 11 anni e vivo a Villalba.
Ho i capelli castano scuro, gli occhi marroni ,sono alta
e un po' robusta. Nel tempo libero mi piace leggere
qualche libro.
Tra i personaggi di Pinocchio, io mi rivedo di più nel
tonno perché aiuta pinocchio e Geppetto quando
sono in difficoltà, e, contento della sua libertà ,non
chiede nulla in cambio, accontentandosi soltanto di
un saluto. Infatti anche io quando aiuto le persone mi
sento molto felice e non chiedo nulla in cambio.
Mi chiamo Leonardo, sono alto e un po' robusto.
Frequento la quinta elementare dell'istituto Alberto
Manzi. Il mio carattere è molto pacifico, però se mi
fanno arrabbiare dico la mia. Il mio passatempo
preferito è quello di guardare la televisione.
Nella fiaba di Pinocchio mi rivedo in Lucignolo perché
spesso come lui mi ribello.
92
Mi chiamo Elisa e ho 12 anni. Ho occhi grandi e celesti, due
orecchie piccole e cicciottelle, e un naso piccolo all’insù. Ho i
capelli biondi e una bocca sempre sorridente, di corporatura
sono normale e di statura alta.
Sono una bambina allegra e sono molto curiosa, faccio
sempre un sacco di domande, e solitamente sono sempre
contenta. Ma quando mi arrabbio, allora sono guai! Mi piace
tanto andare a scuola, perché mi diverto tanto con le mie
maestre e i miei compagni che mi vogliono tanto bene.
La storia di Pinocchio mi è piaciuta tanto. E ogni volta che io
dicevo PI……. i miei compagni rispondevano NOCCHIO…
Posso essere una “Pinocchietta”, perché sono allegra e
spensierata, e quando non mi va di fare le cose, mi butto per
terra . Sono una bambina dolce, affettuosa in cerca di abbracci e coccole.
Mi rivedo in Pinocchio anche perché io come lui ho subito un cambiamento lungo il mio percorso
dalla prima alla quinta. In prima non volevo fare niente, ero disubbidiente, ma col tempo sono
maturata grazie all’aiuto delle mie maestre e dei miei compagni che mi hanno dato tanto affetto e
dedizione facendomi capire cosa era sbagliato e cosa era giusto.
93
94
95
96
97
C’erano una volta… così cominciano le favole ed in fondo è un po’ una favola
quest’esperienza lunga cinque anni. Una favola che non si svolge in fastosi castelli, nè in foreste
incantate, ma in un edificio su due piani, un edificio chiamato “scuola Alberto Manzi” . Una
scuola a colori con tanti piccoli guerrieri della forza ,del coraggio di mettersi in gioco, che avevano
dentro un seme con la potenza dell’albero che sarebbero diventati: quel germe che d’inverno
sembra dormire protetto nel calduccio della Madre terra, ma poi spinge e getta il germoglio per
andare verso se stesso.
Una fiaba lunga cinque anni, anni carichi di momenti importanti, di condivisione, di gioia, di bilanci,
di soddisfazione. Vi abbiamo preso per mano ed accompagnato nell’avventura affascinante della
vita e della scuola. Abbiamo completato il percorso con la fiaba non solo più letta, ma anche più
catartica. Certe storie continuano anche quando finiscono e la nostra è una storia a prova di sorrisi,
di lacrime,di pazienza, di amore. Meravigliosi e belli siete per noi, diversi ed unici nel modo di
essere, ma identici nei sentimenti che proviamo per ciascuno di voi. Avremmo voluto salutarvi
abbracciandovi uno ad uno. Vi ringraziamo per tutte le gioie che ci avete donato, per tutti i piccoli
e grandi successi conquistati, per tutti i traguardi inaspettati da voi raggiunti, per la dolcezza e
l’allegria, con cui avete arricchito e impreziosito ogni singolo giorno trascorso assieme. Aver avuto
la possibilità di essere le vostre insegnanti è stato un dono. È sempre un privilegio potersi cibare
della ricchezza infinita di ogni singolo alunno. Voi alunni siete doni preziosi, proprio come i figli!
Siamo orgogliose per come avete affrontato questi intensi e lunghi anni, per l’impegno che avete
mostrato, per la forza che ci avete trasmesso, per i sorrisi che ci avete regalato e per l’entusiasmo
che ,anche in questo periodo di lock down, avete messo in ogni azione. Avete dimostrato forza,
sacrificio e Il vostro essere non si può racchiudere in uno sterile voto, non si può valutare con una
semplice prova, valete molto di più delle vostre fragilità, delle vostre debolezze, delle vostre
insicurezze. Vorremmo ricordare anche i vostri compagni, che hanno iniziato l’avventura insieme a
noi e che non hanno proseguito sulla nostra strada. Un pensiero speciale va ad Elisa, un angelo
che abbiamo conosciuto e che non ci ha mai lasciato, che ci ha fatto riflettere sul valore della vita e
98
sul volersi bene, assaporando i momenti belli e brutti che ci vengono concessi.
La gioia di essere stati insieme è ora accompagnata, immancabilmente, anche da una patina di
tristezza, ma siamo felici di aver fatto parte di un pezzettino del vostro cammino. Guerrieri della
sapienza, siate delle menti aperte alla conoscenza; abbiate sempre il desiderio di sapere e
conoscere la realtà che vi circonda; coltivate i vostri talenti e realizzate i vostri sogni, ma fatelo
nell’onestà e nella correttezza. Siate sempre voi stessi; abbiate il coraggio di dire sempre la verità
con calma e chiarezza; ascoltate gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti, anche loro hanno una storia
da raccontare.
Evitate le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se vi paragonate agli altri, correte il rischio di far crescere in voi orgoglio e acredine, perché sempre
ci saranno persone più in basso o più in alto di voi.
Gioite dei vostri risultati e ricordate la bellezza della vostra persona.
Conservate l'interesse per la scuola, la passione ,l’amore per lo studio, perché è ciò che realmente
possedete per cambiare le sorti del tempo.
Siate prudenti , perché il mondo è pieno di tranelli.
Soprattutto non fingete negli affetti e neppure siate cinici riguardo all'amore, poiché a dispetto di
tutte le aridità e disillusioni, esso è perenne come l' erba.
Fate sempre attenzione e non smettete mai di volare come aquile e non polli e, fatelo più in alto
possibile, fatevi trascinare dal soffio dei venti migliori: quelli delle emozioni. Non abbiate paura di
esprimerle: abbandonatevi al loro flusso continuo. Lasciate entrare nelle vostre vite il sole, siate voi
la luce dei giorni bui, il raggio fluorescente dei pensieri grigi. Non consentite agli altri di rubarvi la
gioia, distribuitela, ma serbatene una bella manciata tutta per voi!
Dedicata a tutti i nostri alunni
Carmela, Elisabetta, Francesca V.,
Francesca D., Ines e Vanda
“Un ringraziamento particolare va a voi genitori, una componente essenziale del processo
educativo, per la pazienza con cui ci avete sempre sostenute, supportate e sopportate. In cinque
anni, abbiamo costruito insieme proficui rapporti di collaborazione e chi più …chi meno avete
sempre dimostrato sentimenti di stima, di gratitudine, di fiducia e rispetto nei nostri confronti .
Il nostro augurio è che possiate continuare a svolgere il ruolo di genitori con efficacia, equilibrio
e serenità , di poter avere la soddisfazione di brillanti risultati per i vostri figli sia nello studio che
nella vita.”
99
100