Alice nel paese delle meraviglie
Scritta su quaderno come Alice’s Adventures Underground, poi rivista e pubblicata nel 1865, questa storia è l’elaborazione di un racconto estemporaneo che Dodgson inventò durante un pomeriggio in barca per intrattenere le tre figlie di H. G. Liddell, coautore del dizionario Liddell-Scott di greco antico, una delle quali si chiamava Alice.
Scritta su quaderno come Alice’s Adventures Underground, poi rivista e pubblicata nel 1865, questa storia è l’elaborazione di un racconto estemporaneo che Dodgson inventò durante un pomeriggio in barca per intrattenere le tre figlie di H. G. Liddell, coautore del dizionario Liddell-Scott di greco antico, una delle quali si chiamava Alice.
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quando la corsa fosse terminata. A ogni modo, dopo che
ebbero corso una mezz'ora o quasi, e si sentirono tutti
bene asciugati, il Dronte esclamò: — La corsa è finita!
— e tutti lo circondarono anelanti domandando: — Ma
chi ha vinto?
Per il Dronte non era facile rispondere, perciò sedette e
restò a lungo con un dito appoggiato alla fronte (tale e
quale si rappresenta Shakespeare nei ritratti), mentre gli
altri tacevano. Finalmente il Dronte disse: — Tutti hanno
vinto e tutti debbono essere premiati.
— Ma chi distribuirà i premi? — replicò un coro di
voci.
— Lei, s'intende! — disse il Dronte, indicando con un
dito Alice. E tutti le si affollarono intorno; gridando
confusamente: — I premi! i premi!
Alice non sapeva che fare, e nella disperazione si cacciò
le mani in tasca, e ne cavò una scatola di confetti (per
buona sorte non v'era entrata l'acqua,) e li distribuì in
giro. Ce n'era appunto uno per ciascuno. — Ma dovrebbe
esser premiata anche lei, — disse il Topo.
— Naturalmente, — soggiunse gravemente il Dronte;
— Che altro hai in tasca? — chiese ad Alice.
— Un ditale, rispose mestamente la fanciulla.
— Dài qui, — replicò il Dronte.
E tutti l'accerchiarono di nuovo, mentre il Dronte con
molta gravità le offriva il ditale, dicendo: — La preghia-
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