Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici

Ausilio didattico
per l’impiego di
carrelli telescopici
Schweizerische Vereinigung für die Berufsbildung in der Logistik
Association Suisse pour la formation professionnelle en logistique
Associazione Svizzera per la formazione professionale in logistica
1a Edizione 2018, V1
 Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
1

Amstutz Produkte AG
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Edizione
Autore
1a Edizione 2018, V1
Commissione tecnica ASFL SVBL
Consulenza tecnica
Editore
Arbor AG, Suva
Schweizerische Vereinigung für die Berufsbildung in der Logistik
Rigistrasse 2, CH-5102 Rupperswil
Tel. +41 58 258 36 00 Fax +41 58 258 36 01
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ISBN 978-3-03873-015-6
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Per motivi di semplicità espressiva si considera la forma maschile
come forma non marcata, che ingloba ovviamente la forma femminile.
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Tel. 061 228 90 30
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Unsere Gönner:

Prefazione
Avete deciso di intraprendere la formazione iniziale come carrellista. Una buona decisione. I carrelli telescopici
sono macchinari pratici ed utilizzabili in differenti modi. La formazione di carrellista richiede molte
responsabilità che spesso sono sottostimate. Una guida sicura dei carrelli telescopici non esige unicamente
abilità manuali. Grazie a conoscenze professionali, all’esperienza e alla perspicacia, voi contribuite
ad evitare danni materiali e incidenti. Questo manuale costituisce uno strumento di apprendimento per
la formazione di carrellista in Svizzera. È stato sviluppato nel modo più curato possibile e verificato dalla
commissione tecnica di ASFL SVBL. Serve come base alla vostra formazione teorica. Il manuale rende attenti
sugli incidenti derivanti dall’utilizzo del carrello telescopico e spiega le regole principali per un’applicazione
consapevole e conforme del veicolo.
Lo studio di questo manuale costituisce solo una parte della vostra formazione. Guidare i carrelli telescopici
è un lavoro pratico che non richiede solo ed unicamente un apprendimento teorico. Per questo motivo,
assicuratevi di avere sufficienti opportunità di lavorare con questi mezzi durante la vostra formazione iniziale!
Una formazione pratica non consiste solo nell’osservare. L’ideale è che la vostra formazione sia organizzata
in maniera tale che possiate alternare regolarmente la pratica e la teoria. « Learning by doing » deve
essere il principio prioritario del vostro corso carrellisti.
Se supererete la vostra formazione iniziale e la metterete in pratica ogni giorno, fate comunque attenzione
al fatto che ogni carrello telescopico si utilizza in modi differenti. Ecco perchè è importante consultare
sempre le istruzioni d’uso o informatevi prima di prendere i comandi di un nuovo carrello telescopico.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Vi auguriamo una « guida senza incidenti » per il futuro.
Cordialmente
Commissione tecnica ASFL SVBL
Prefazione del Presidente
Care lettrici, cari lettori,
Avete ricevuto la 1a edizione dell’« ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici ». Ci impegniamo
affinché i nostri strumenti pedagogici siamo sempre aggiornati.
L’« ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici » fa parte di una serie di strumenti pedagogici pubblicati
in tedesco, francese e italiano da ASFL SVBL per l’utilizzo dei mezzi di movimentazione.
Per arrivare a dove siamo noi oggi molti lavori sono stati effettuati. I membri della Commissione tecnica
ASFL SVBL, il Team Media ASFL SVBL, gli editori e la nostra stamperia, tutti hanno contribuito in modo straordinario
all’elaborazione di questi strumenti pedagogici.
Approfitto dunque per ringraziare tutti per gli sforzi effettuati.
Care lettrici, cari lettori, vi auguro pieno successo professionale con il nostro nuovo strumento pedagogico
così come per i vostri esami.
Distinti saluti
Dott. Beat M. Duerler, Presidente ASFL SVBL
Prefazione

Note

Sommario
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole 9
1.1 In generale 9
1.2 Leggi 10
1.3 Ordinanze 13
1.4 Direttive 16
1.5 Obblighi del datore di lavoro e dell’operatore 17
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
1.6 Verifica dell’apprendimento 19
2. Tipi di carrelli telescopici 21
2.1 In generale 21
2.2 Formazione di base con attrezzi come forca, pala, pinza e morsa 21
2.3 Formazione avanzata: argani a fune, piattaforma di lavoro 22
2.4 Verifica dell’apprendimento 23
3. Struttura dei carrelli telescopici 25
3.1 In generale 25
3.2 Descrizione dei componenti 26
3.3 Azionamento termico 28
3.4 Impianto idraulico 28
3.5 Cabina del conducente 28
3.6 Strumenti di comando e manovra 29
3.7 Limitatore del momento di carico 29
3.8 Porta attrezzi 30
3.9 Attrezzi 30
3.10 Verifica dell’apprendimento 33
Sommario

4. Controlli, checklist, messa in servizio,
messa fuori servizio, guasti 35
4.1 In generale 35
4.2 Checklist per la messa in servizio/fuori servizio 36
4.3 Checklist «specifica per la macchina» per la messa in servizio/
fuori servizio di un carrello telescopico 39
4.4 Comportamento in presenza di guasti/difetti 40
4.5 Verifica dell’apprendimento 41
5. Forze sul carrello telescopico 43
5.1 Baricentro dei corpi 43
5.2 Stabilità dei corpi 44
5.3 Principio della leva 44
5.4 Forze dinamiche 46
5.5 Verifica dell’apprendimento 48
6. Diagramma della capacità di carico 49
6.1 In generale 49
6.2 Struttura del diagramma 49
6.3 Verifica dell’apprendimento 56
7. Guida 57
7.1 In generale 57
7.2 Salita e discesa del conducente 58
7.3 Manovrare solo dal sedile del conducente 58
7.4 Tipi di sterzata dei carrelli telescopici 59
7.5 Guida senza carico 60
7.6 Guida con il carrello telescopico su strade pubbliche 60
7.7 Verifica dell’apprendimento 61

8. Utilizzo 63
8.1 In generale 63
8.2 Attrezzi 65
8.3 Sollevamento del carico, guida con carico 66
8.4 Accatastamento e presa (esempio: carrello telescopico senza stabilizzatori) 67
8.5 Guida con carico su dislivelli/pendenze 69
8.6 Guida con carico ingombrante 69
8.7 Utilizzo con altri attrezzi 70
1a Edizione 2018, V1
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8.8 Stabilizzatori 71
8.9 Comunicazione gestuale 76
8.10 Carico e scarico di mezzi di trasporto 77
8.11 Sbarramento dell’area di lavoro 77
8.12 Trasporto di carichi su strade pubbliche 78
8.13 Guida con rimorchio 78
8.14 Verifica dell’apprendimento 79
9. Guida in azienda, punti pericolosi in azienda 81
9.1 In generale 81
9.2 Segnaletica 81
9.3 Zone di pericolo in azienda 83
9.4 Attraversare i binari 83
9.5 Verifica dell’apprendimento 84
Sommario

10. Cause di incidente, pericoli, organizzazioni in caso
d’emergenza, situazioni d’emergenza 85
10.1 In generale 85
10.2 Analisi dei pericoli 85
10.3 Fattori; tecnici/organizzativi/personali (TOP), grafico degli incidenti 87
10.4 Organizzazione in caso d’emergenza 88
10.5 La scala di Beaufort 90
10.6 Altri influssi ambientali 91
10.7 Situazioni d’emergenza 91
10.8 Organizzazione in caso d’emergenza 93
10.9 Verifica dell’apprendimento 95
11. Bibliografia 96

1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– distinguere leggi, ordinanze, direttive e regole;
– spiegare gli obblighi e le precauzioni nelle operazioni con carrelli telescopici;
– spiegare la necessità della formazione ed elencare i requisiti in termini di dispositivi
di protezione individuale;
– indicare gli obblighi del datore di lavoro e dell’operatore così come i requisiti per
l’idoneità personale alla guida;
– descrivere e spiegare l’efficacia delle installazioni di protezione in base al manuale.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Termini chiave
Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF), Legge sul lavoro (LL),
Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr), Ordinanza sulla prevenzione degli
infortuni e delle malattie professionali (OPI), direttive e regole, obbligo di formazione,
introduzione ai dispositivi, obblighi del datore di lavoro e dell’operatore, dispositivi di
protezione individuale (DPI), installazioni di protezione, manuale
1.1 In generale
L’uso di carrelli telescopici è sottoposto a diverse leggi, ordinanze, direttive e regole.
Inoltre, il manuale del mezzo è vincolante.
Leggi
Ordinanze
Le leggi descrivono e disciplinano una circostanza.
Le ordinanze e le disposizioni precisano le leggi e ne disciplinano
l’esecuzione.
Direttive
Direttive
e regole
Indicazioni del produttore
Manuale
Documenti di formazione
CFSL, Suva, Direttiva Macchine
Direttive e regole sono norme di comportamento a carattere vincolante,
ma non hanno natura di legge formale.
Definiscono e descrivono l’uso conforme e legale con riferimento a
disposizioni di sicurezza e istruzioni per l’uso.
Riferimenti per la formazione teorica e pratica, compresi gli
esami.
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
9

Gerarchia, struttura e classificazione di leggi e ordinanze
Costituzione
federale, Cost.,
RS 101 Art.110; 117
LAINF
RS 832.20
Art.82
LL
RS 822.11
Art.6
LCStr
RS 741.01
OPI
RS 832.30
OLL 1
SR 822.111
OLL 2
SR 822.112
OLL 3
SR 822.113
OLL 4
SR 822.114
OLL 5
SR 822.115
Ordinanze sulle qualifiche
degli specialisti della sicurezza
sul lavoro RS 832.116
Direttive
CFSL
Direttive
SUVA
Indicazioni del fabbricante
Istruzione d'uso
1.2 Leggi
Art. 82 LAINF, Legge sull’assicurazione contro gli infortuni
In generale
1
Per prevenire gli infortuni professionali e le malattie professionali, il datore di lavoro deve
prendere tutte le misure necessarie per esperienza, tecnicamente applicabili e adatte alle
circostanze.
2
Il datore di lavoro deve avvalersi a tale scopo della collaborazione dei dipendenti.
3
I lavoratori devono assecondare il datore di lavoro nell’applicazione delle relative prescrizioni.
Essi sono in particolare obbligati a utilizzare gli equipaggiamenti personali di protezione,
usare correttamente i dispositivi di sicurezza e astenersi dal rimuoverli o modificarli senza il
permesso del datore di lavoro.
10

Art. 29 LL, Disposizioni generali
1
Sono considerati giovani i lavoratori, di ambedue i sessi, fino ai 18 anni compiuti.
2
Il datore di lavoro deve avere conveniente riguardo per la salute dei giovani e vigilare alla
salvaguardia della loro moralità. Egli deve segnatamente provvedere affinché essi non siano
eccessivamente affaticati né esposti a influenze nocive nell’azienda.
3
Al fine di proteggere la vita e la salute dei giovani o di salvaguardarne la moralità, la loro
occupazione in determinati lavori può essere, per ordinanza, vietata o subordinata a condizioni
speciali.
4
Il datore di lavoro, assumendo giovani, deve esigere la presentazione di un attestato d’età.
Per ordinanza, può essere prescritto anche la presentazione di un certificato medico.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Art. 4, cpv. 4 OLL, Ordinanza 5 concernente la legge sul lavoro
Ordinanza sulla protezione dei giovani lavoratori
4
La Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) può, d’intesa con la
Segreteria di Stato dell’economia (SECO), prevedere, con ordinanze in materia di formazione,
deroghe per i giovani di età superiore ai 15 anni se ciò è necessario al raggiungimento degli
obiettivi della formazione professionale di base o alla frequentazione di corsi riconosciuti
dalle autorità. Le organizzazioni del mondo del lavoro definiscono, nell’allegato ai piani di
formazione, misure di accompagnamento concernenti la sicurezza sul lavoro e la protezione
della salute. A tal fine consultano preventivamente uno specialista della sicurezza sul lavoro
conformemente all’ordinanza del 25 novembre 1996 sulla qualifica degli specialisti della
sicurezza sul lavoro.
Art. 1 LCStr, Legge sulla circolazione stradale
1
La presente legge disciplina la circolazione sulle strade pubbliche, come anche la responsabilità
civile e l’assicurazione per i danni cagionati dai veicoli a motore, dai velocipedi o dai
mezzi simili a veicoli.
2
I conducenti di veicoli a motore e i ciclisti sono assoggettati alle norme della circolazione
(art. 26-57a) su tutte le strade che servono alla circolazione pubblica; gli altri utenti della
strada sono assoggettati a tali norme solo sulle strade aperte interamente o parzialmente ai
veicoli a motore o ai velocipedi.
3
Salvo disposizione contraria della presente legge, alla messa in commercio di veicoli a motore,
velocipedi e rimorchi, nonché dei loro componenti, si applica la legge federale del 12
giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti.
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
11

Art. 26 LCStr, Norma fondamentale
1
Ciascuno, nella circolazione, deve comportarsi in modo da non essere di ostacolo né di pericolo
per coloro che usano la strada conformemente alle norme stabilite.
2
Particolare prudenza deve essere usata verso i fanciulli, gli infermi e i vecchi e parimente
quando vi siano indizi per ritenere che un utente della strada non si comporti correttamente.
Art. 7 LCStr, Veicoli a motore
1
È considerato veicolo a motore, secondo la presente legge, ogni veicolo con un dispositivo
proprio di propulsione che circoli su terra senza guida di rotaia.
2
La presente legge è parimente applicabile ai filobus e veicoli simili, nella misura prevista
dalla legislazione sulle imprese filoviarie.
Art. 8 LCStr, Costruzione ed equipaggiamento
1
Il
Consiglio federale emana prescrizioni su la costruzione e l’equipaggiamento dei veicoli a
motore e dei loro rimorchi.
2
Esso
prende al riguardo le misure idonee a garantire la sicurezza della circolazione e a prevenire
il rumore, la polvere, il fumo, il puzzo e altri effetti nocivi o molesti dell’uso dei veicoli.
Tiene inoltre conto delle esigenze dei disabili.
3
Esso
tiene adeguato conto delle esigenze derivanti dall’uso militare dei veicoli.
Art. 9 1 LCStr, Dimensioni e peso
1
Il peso massimo consentito per veicoli o combinazioni di veicoli è di 40 t; nel trasporto
combinato il peso massimo consentito è di 44 t; l’altezza massima consentita è di 4 m e la
larghezza massima consentita è di 2,55 m o di 2,6 m per i veicoli climatizzati. La lunghezza
massima consentita per le combinazioni di veicoli è di 18,75 m.
1bis
Il Consiglio federale emana prescrizioni sulle dimensioni e sul peso dei veicoli a motore e
dei loro rimorchi. A tal fine tiene conto delle esigenze della sicurezza stradale, dell’economia
e dell’ambiente, nonché delle normative internazionali.
2
Determina il carico per assi nonché un rapporto adeguato fra la potenza del motore e il
peso totale del veicolo o della combinazione di veicoli.
3
Sentiti i Cantoni, può prevedere eccezioni per i veicoli a motore e i rimorchi di linea e per
i veicoli che, dato il loro uso speciale, devono necessariamente avere dimensioni o peso
superiori. Esso stabilisce le condizioni alle quali altri veicoli di dimensioni o peso superiori
possono, in singoli casi, compiere viaggi imposti dalle circostanze.
3bis
Su domanda del detentore del veicolo, il peso totale massimo ammesso di un veicolo a
motore o di un rimorchio può essere modificato al massimo una volta all’anno oppure
in occasione di un cambio di detentore. Le garanzie di peso fornite dal costruttore non
devono essere superate.
4
Rimane salva ogni limitazione, indicata da un segnale, della larghezza, dell’altezza, del
peso e del carico per asse dei veicoli.
1
Nuovo testo giusta il n. I 1 della LF dell’8 ott. 1999 concernente l’Acc. fra la Confederazione Svizzera e la Comunità
europea sul trasporto di merci e di passeggeri su strada e per ferrovia, in vigore dal 1° gen. 2001 (RU 2000
2877; FF 1999 6128).
12

Art. 10 LCStr, Licenze
1
I veicoli a motore e i loro rimorchi, per essere ammessi alla circolazione, devono essere provvisti
della licenza di circolazione e delle targhe di controllo.
2
Chi conduce un veicolo a motore deve essere titolare della licenza di condurre; chi impara a
condurre deve essere titolare della licenza per allievo conducente.
4
Il conducente deve sempre portare con sé le licenze e presentarle agli organi di controllo
che le richiedessero; la stessa norma vale anche per i permessi speciali.
1.3 Ordinanze
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Art. 5 OPI, Dispositivi di protezione individuale (DPI)
1
Se non è possibile escludere del tutto o parzialmente i rischi di infortunio o di danni alla
salute mediante provvedimenti tecnici od organizzativi, il datore di lavoro deve mettere a
disposizione del lavoratore dispositivi di protezione individuale efficaci e il cui uso sia ragionevolmente
esigibile, come elmetti, retine per capelli, occhiali protettivi, schermi protettivi,
protezioni auricolari, respiratori, calzature, guanti e indumenti di protezione, dispositivi contro
le cadute e l’annegamento, prodotti per la protezione della cute nonché, se necessario,
appositi capi di vestiario. Il datore di lavoro deve provvedere affinché tali dispositivi siano
sempre in perfetto stato e pronti all’uso.
Scarpe di sicurezza
Guanti
Abbigliamento di sicurezza
adeguato al rischio
Istruzione d'uso
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
13

Dispositivi di protezione individuale (DPI)
È necessario indossare sempre DPI idonei, come ad es. scarpe antinfortunistiche, casco di protezione,
giubbotto di segnalazione, abbigliamento contro le basse temperature ecc. A dipendenza
della valutazione vengono determinati i DPI idonei.
Scarpe antinfortunistiche
Gli operatori di carrelli telescopici hanno l’obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche.
Nella zona di pericolo dei carrelli telescopici è obbligatorio indossare calzature antinfortunistiche.
Le persone esentate da indossare scarpe antinfortunistiche per ragioni di salute non possono sostare
nella zona di pericolo dei carrelli telescopici.
Art. 3 OPI, Misure e installazioni di protezione
1
Il datore di lavoro, per garantire e migliorare la sicurezza sul lavoro, deve prendere ogni
disposizione e provvedimento di protezione che soddisfi le prescrizioni della presente ordinanza
e le prescrizioni concernenti la sicurezza sul lavoro applicabili alla sua azienda, come
anche le altre norme riconosciute in materia di tecnica della sicurezza e di medicina del
lavoro.
2
Il datore di lavoro deve provvedere affinché non venga compromessa l’efficacia delle misure
e delle installazioni di protezione.
3
Se vengono eseguite modifiche a costruzioni, parti di edificio, attrezzature di lavoro (macchine,
apparecchi, utensili o impianti usati durante il lavoro) o procedimenti di lavoro, oppure
se nell’azienda vengono utilizzate nuove sostanze, il datore di lavoro deve adeguare
alle nuove circostanze le misure e le installazioni di protezione. È fatto salvo il procedimento
d’approvazione dei piani e di permesso d’esercizio secondo gli articoli 7 e 8 LL. 1
1
Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 apr. 2015, in vigore dal 1º giugno 2001 (AS 2001 1393).
Art. 6 1 OPI, Informazione e istruzione dei lavoratori
1
Il datore di lavoro provvede affinché tutti i lavoratori occupati nella sua azienda, inclusi
quelli di altre aziende operanti presso di lui, siano informati e istruiti in modo sufficiente e
adeguato circa i pericoli connessi alla loro attività e i provvedimenti di sicurezza sul lavoro.
Tale informazione e tale istruzione devono essere fornite al momento dell’assunzione
e ogniqualvolta subentri una modifica essenziale delle condizioni di lavoro; se necessario,
esse devono essere ripetute.
2
I lavoratori devono essere informati sui compiti e la funzione degli specialisti della sicurezza
sul lavoro occupati nell’azienda.
3
Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori osservino i provvedimenti relativi alla sicurezza
sul lavoro.
4
L’informazione e l’istruzione devono svolgersi durante il tempo di lavoro e non possono
essere a carico del lavoratore.
1
Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 ott. 1997, in vigore dal 1° gen. 1998 (RU 1997 2374).
14

Osservazioni aggiuntive sull’art. 6 OPI
L’istruzione deve fare riferimento alle istruzioni operative o alle istruzioni
per l’uso del produttore e venire ripetuta a intervalli adeguati. Le istruzioni/
introduzioni devono essere documentate.
Un’introduzione non è una formazione!
Art. 7 OPI, Trasferimento di compiti al lavoratore
1
Il datore di lavoro, se affida a un lavoratore determinati compiti di sicurezza sul lavoro, deve
formarlo adeguatamente, perfezionare la sua formazione e trasmettergli chiare competenze
ed istruzioni. Il tempo necessario per la formazione e il perfezionamento è di principio
considerato tempo di lavoro.
2
Il trasferimento di tali compiti al lavoratore non esonera il datore di lavoro dai suoi obblighi
di garantire la sicurezza sul lavoro.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Art. 8 OPI, Provvedimenti in caso di lavori connessi con pericoli particolari
1
Il datore di lavoro può affidare lavori implicanti pericoli particolari soltanto a lavoratori adeguatamente
formati al riguardo. Deve far sorvegliare ogni lavoratore che esegue da solo un
lavoro pericoloso.
2
Nel caso di lavori con pericoli particolari, il numero dei lavoratori, come anche il numero o la
quantità delle installazioni, delle attrezzature di lavoro e delle materie presentanti pericoli
devono essere limitati allo stretto necessario. 1
1
Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 apr. 2015, in vigore dal 1º giugno 2001 (AS 2001 1393).
Art. 32a OPI, Utilizzazione delle attrezzature di lavoro
1
Le attrezzature di lavoro devono essere impiegate solo secondo le condizioni d’uso previste.
È consentito segnatamente usarle solo per i lavori e nei luoghi per i quali sono idonee.
Devono essere osservate le indicazioni del fabbricante in merito al loro uso.
2
Le attrezzature di lavoro devono essere collocate e integrate nell’ambiente di lavoro in
modo da garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. In merito vanno soddisfatte le esigenze
relative alla tutela della salute conformemente all’OLL 3 2 , segnatamente per quanto
concerne l’ergonomia.
3
Dopo ogni montaggio occorre controllare che le attrezzature di lavoro impiegabili in luoghi
diversi siano state montate correttamente, funzionino perfettamente e possano essere utilizzate
nelle condizioni d’uso previste. Il controllo deve essere documentato.
4
Se le attrezzature di lavoro subiscono modifiche essenziali o vengono usate in condizioni
non previste dal fabbricante o in modo non conforme alla loro destinazione, i possibili rischi
che ne derivano devono essere ridotti in modo da garantire la sicurezza e la salute dei
lavoratori.
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
15

1.4 Direttive
In generale
Le direttive garantiscono un’applicazione delle disposizioni uniforme, corretta e aggiornata allo
stato dell’arte. Illustrano ai datori di lavoro un modo per soddisfare i propri obblighi.
Le direttive indicano in particolare come acquisire gli attestati e come organizzare la formazione
e l’esame a tal fine richiesti in merito all’uso sicuro di carrelli telescopici. Vengono inoltre elencate
le condizioni che devono essere soddisfatte dai centri di formazione per venire riconosciuti dalla
Suva. Chi acquisisce gli attestati può lavorare come operatore di carrelli telescopici in tutta la Svizzera.
1.4.1 CFSL
Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro. Per maggiori informazioni:
www.cfsl.ch.
Che cos’è la CFSL?
La Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL) è una commissione
extraparlamentare permanente della Confederazione che si occupa di sicurezza sul lavoro e protezione
della salute. La base legale della sua attività è la Legge federale sull’assicurazione contro
gli infortuni (LAINF) del 1984.
Direttiva CFSL 6512 – Attrezzature da lavoro
Questa direttiva mostra come possono essere rispettate le disposizioni in merito alla sicurezza
e alla protezione della salute dei lavoratori e delle lavoratrici nell’uso di attrezzature di
lavoro. La direttiva garantisce un’applicazione uniforme, corretta e aggiornata allo stato della
tecnica di queste disposizioni e illustra ai datori di lavoro un modo per soddisfare i propri
obblighi relativi all’impiego, all’uso e alla manutenzione di attrezzature di lavoro.
1.4.2 Direttiva macchina
Sono considerate macchine sicure quelle che rispettano i requisiti essenziali di sicurezza
e di tutela della salute di cui all’Allegato I della Direttiva macchine dell’Unione Europea
2006/42/CE. Questi requisiti sono vincolanti anche in Svizzera per le macchine messe in
circolazione dopo il 1997.
Il produttore o fornitore ne certifica il rispetto esponendo la dichiarazione di conformità
di cui all’art. 5 della direttiva. In più, egli si impegna a consegnare il manuale oppure, per
le quasi-macchine, la dichiarazione d’incorporazione e le istruzioni di montaggio.
1.4.3 Suva
L’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) è l’organo di sorveglianza
della Legge sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF).
Chi è la Suva?
La Suva è il più grande assicuratore contro gli infortuni in Svizzera. Si tratta di un’azienda indipendente
di diritto pubblico che assicura oltre 100 000 aziende e circa 2 milioni di lavoratori e disoccupati,
oltre a tutti i membri dell’Esercito svizzero. Il Consiglio d’amministrazione viene nominato
dal Consiglio federale. La sede principale della Suva è a Lucerna.
16

1.4.4 Direttiva MSSL
Dal 1º gennaio 2000 le aziende assicurate secondo la LAINF sono soggette ai requisiti della direttiva
CFSL in merito al ricorso ai medici del lavoro e agli altri specialisti della sicurezza sul lavoro
(MSSL). La direttiva si basa sulla Legge sull’assicurazione contro gli infortuni e sull’Ordinanza sulla
prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (OPI).
1.5 Obblighi del datore di lavoro e dell’operatore
1.5.1 Datore di lavoro
Obblighi del datore di lavoro
Nelle aziende che impiegano carrelli telescopici, il datore di lavoro ha l’obbligo di formare tutti gli
operatori di questi mezzi affinché conoscano i pericoli derivanti dal loro uso e le misure di comportamento
necessarie per prevenire infortuni e danni. Questo non riguarda solo le persone interne
all’azienda, ma anche gli esterni che utilizzano carrelli telescopici in azienda. È responsabilità
del datore di lavoro fare in modo che tutti gli operatori che utilizzano le macchine ricevano una
formazione e un’introduzione adeguate per rispettare la legislazione vigente in materia di protezione
del lavoro (in base alla giurisprudenza che trova applicazione). L’introduzione specifica alla
macchina in uso deve costituire un approfondimento della formazione di base e includere i punti
seguenti: istruzioni del produttore e avvertimenti, caratteristiche del modello specifico, funzioni
di comando e dispositivi di sicurezza. Tutte queste informazioni sono consultabili nei documenti
forniti in dotazione con la macchina.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
La formazione deve essere documentata secondo le direttive CFSL.
1.5.2 Operatore
Chi prevede di utilizzare una macchina che diverge notevolmente per peso, altezza, larghezza,
lunghezza o complessità dalle macchine su cui ha seguito la formazione è tenuto a ricevere un’introduzione
(fornitore, manuale, persona esperta) con una spiegazione delle differenze.
Art. 11 OPI, Obblighi del lavoratore (19.03.1983)
1
Il lavoratore deve osservare le istruzioni del datore di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro
e tener conto delle norme di sicurezza generalmente riconosciute. Deve segnatamente
utilizzare i dispositivi di protezione individuale e non deve compromettere l’efficacia delle
installazioni di protezione.
2
Il lavoratore, se constata anomalie compromettenti la sicurezza sul lavoro, deve immediatamente
eliminarle. Se non ne è autorizzato o non può provvedervi, deve annunciare senza
indugio le anomalie al datore di lavoro.
3
Il lavoratore non deve mettersi in uno stato che possa esporre lui stesso o altri lavoratori
a pericolo. Questo divieto vale in particolare per il consumo di bevande alcoliche o di altri
prodotti inebrianti.
Formazione
Lavorare con carrelli telescopici può comportare rischi specifici. Di conseguenza, gli operatori di
questi strumenti di lavoro devono seguire una formazione teorica e pratica. La sicurezza garantita
dalla formazione è un ottimo investimento.
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
17

Requisiti della formazione
I requisiti di formazione sono stati sanciti nel 1994 da una sentenza del Tribunale federale delle
assicurazioni. La formazione è considerata sufficiente se soddisfa i requisiti minimi imposti dalla
Suva e si conclude con un esame teorico e pratico. La formazione offerta nelle scuole di guida
riconosciute dalla Suva segue queste direttive.
Obblighi derivanti dall’uso di un carrello telescopico
L’operatore di un carrello telescopico ha una responsabilità specifica. Gli viene infatti affidato uno
strumento di lavoro costoso con il quale può causare danni ingenti in caso di uso non corretto. È
suo obbligo rispettare le istruzioni del datore di lavoro e del produttore (disposizioni operative
e di sicurezza). Tutte le operazioni devono essere svolte con la massima cura per evitare danni a
persone o cose. L’operatore deve rifiutarsi di usare un carrello telescopico se non sono soddisfatte
le disposizioni di sicurezza.
Obbligo di notifica
Se si notano problemi di sicurezza o problemi inerenti al carrello telescopico, è necessario rivolgersi
al superiore o all’incaricato della sicurezza.
1.5.3 Riconoscimento della formazione
Sono generalmente riconosciute e valide in tutta la Svizzera le formazioni:
– in una scuola di guida riconosciuta dalla Suva (centro di formazione);
– da una scuola di guida riconosciuta dalla Suva (centro di formazione) presso l’azienda.
Sono riconosciute all’interno della propria azienda unicamente:
le formazioni tenute da un formatore interno all’azienda provvisto di una formazione riconosciuta
quale istruttore.
Installazioni di protezione
Le installazioni di protezione predisposte dal produttore hanno uno scopo specifico. Non devono
essere smontate, modificate o disattivate.
Idoneità al funzionamento, circostanze particolari
L’operatore deve garantire la sicurezza e l’idoneità al funzionamento del mezzo che impiega. Guasti
e difetti devono essere risolti solo da personale specializzato. Danni a cose e infortuni devono
essere notificati al superiore.
Requisiti di salute
Le regole in merito al consumo di alcol e droghe sono analoghe a quelle vigenti nella circolazione
stradale. Il datore di lavoro ha facoltà di emanare regole più stringenti, come ad es. un tasso alcolemico
di 0,0. Malattie e malesseri devono essere notificati al superiore. Gli effetti dell’assunzione
di medicamenti devono essere noti (medico, informazione per i pazienti). L’operatore deve essere
fisicamente e psicologicamente in grado di usare il mezzo in modo sicuro.
Bloccaggio del mezzo
L’operatore è tenuto a bloccare lo strumento di lavoro in modo tale che persone non autorizzate
non possano mettere in funzione il carrello telescopico.
Uso conforme
I carrelli telescopici sono mezzi utilizzabili per diversi scopi e possono essere usati solo secondo le
disposizioni del produttore, che vengono riportate nel manuale e sono vincolanti.
18

1.6 Verifica dell’apprendimento
1. Classifico le «basi legali» per la formazione su carrelli telescopici secondo i livelli di priorità
seguenti:
a Direttive, regole, ordinanze, leggi.
b Leggi, ordinanze, direttive, regole.
c Regole, leggi, ordinanze, direttive.
2. Quali articoli dell’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI) disciplinano introduzione
e formazione?
a All’introduzione e alla formazione si applicano gli art. 7 e 9.
b La formazione si basa sull’art. 6, l’introduzione sull’art. 8.
c L’introduzione si basa sull’art. 6, la formazione sull’art. 8.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3. Quanta importanza date al manuale?
a Mi sono accordato con il mio superiore su come usare la macchina, non ho bisogno di leggere
il manuale.
b Il manuale per me è assolutamente vincolante; se ho qualche dubbio contatto il mio superiore.
c So che c’è un manuale ma lo consulto solo se incontro qualche difficoltà.
4. Quali sono gli obblighi degli operatori durante l’uso di carrelli telescopici?
a Attuare le istruzioni del datore di lavoro e del produttore; rifiutare di svolgere lavori che
violano le disposizioni operative e di sicurezza.
b Nessuno. Il capo mi ha detto che devo lavorare veloce così poi posso andare a casa per il fine
settimana.
c Massima cura nell’uso di carrelli telescopici; in caso di violazione delle disposizioni operative
e di sicurezza devo «improvvisare caso per caso».
5. Quando si utilizza un carrello telescopico, è obbligatorio indossare alcuni dispositivi di
protezione individuale (DPI). Di che articoli si tratta?
a Scarpe antinfortunistiche, caschetto, guanti, impermeabile.
b A basse temperature, un idoneo abbigliamento contro le basse temperature e l’imbracatura
personale.
c Abbigliamento protettivo adeguato, scarpe antinfortunistiche.
6. Non vi sentite bene, anzi siete proprio malati e non riuscite a lavorare. Che cosa fate?
a Assumo qualche medicamento in più. Anche se sono a conoscenza degli effetti collaterali
eseguo il lavoro.
b Informo il mio superiore. D’accordo con lui mi faccio esonerare dal lavoro.
c Sono già stato in malattia la scorsa settimana. Non do nulla a vedere e faccio quello che mi
è stato chiesto.
Soluzione: 1b, 2c, 3b, 4a, 5c, 6b
1. Leggi, ordinanze, direttive, regole
19

Note
20

2. Tipi di carrelli telescopici
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– distinguere e spiegare le varianti di base dei carrelli telescopici;
– riconoscere e classificare le possibilità d’impiego in base alle descrizioni dei dispositivi;
– elencare lo scopo degli attrezzi compresi nella formazione di base;
– distinguere tra formazione di base e formazione avanzata.
Termini chiave
Varianti di base (carrello telescopico senza stabilizzatori, con stabilizzatori anteriori e
con quattro stabilizzatori e ralla), manuale, attrezzi, formazione di base e formazione
avanzata
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
2.1 In generale
Esistono sul mercato tre tipi di carrelli telescopici: senza stabilizzatori, con stabilizzatori anteriori e
con quattro stabilizzatori. I carrelli telescopici con quattro stabilizzatori dispongono di una sovrastruttura
orientabile a 360°. Diversi attrezzi possono essere montati per aumentare significativamente
i potenziali impieghi di un carrello telescopico.
2.2 Formazione di base con attrezzi come forca, pala, pinza e morsa
2.2.1 Varianti di base senza stabilizzatori, con stabilizzatori anteriori e con quattro
stabilizzatori
2.2.2 Carrello telescopico senza stabilizzatori
Descrizione
– Portata a partire da ca. 1400 kg
– Altezza di sollevamento fino a ca. 18 m
Possibilità di impiego
Orticoltura, agricoltura, industria
2. Tipi di carrelli telescopici
21

2.2.3 Carrello telescopico con stabilizzatori anteriori
Descrizione
– Portata a partire da ca. 2500 kg
– Altezza di sollevamento fino a ca. 18 m
– Carico utile a terra elevato
Possibilità di impiego
Orticoltura, agricoltura, coperture di tetti,
industria
2.2.4 Carrello telescopico con quattro stabilizzatori e sovrastruttura
Descrizione
– Portata a partire da ca. 3000 kg
– Altezza di sollevamento di ca. 30 m e oltre
Possibilità di impiego
– Come 2.2.2 e 2.2.3
– Altezza di sollevamento elevata
– Grande sbraccio
– Maggiori possibilità di impiego grazie alla
cabina rotante/ralla
2.3 Formazione avanzata: argani a fune, piattaforma di lavoro
Spesso i carrelli telescopici vengono utilizzati con argani a fune. Per farlo,
le direttive CFSL in vigore prevedono che gli operatori debbano essere in
possesso della formazione prevista dall’Ordinanza sulle gru.
Spesso i carrelli telescopici vengono utilizzati anche con piattaforme di
lavoro, assumendo quindi la funzione di una piattaforma elevatrice. A tal
fine, le direttive CFSL prevedono che gli operatori debbano essere in possesso
di una formazione per piattaforme elevatrici.
Braccio da gru
Piattaforma di lavoro
22

2.4 Verifica dell’apprendimento
1. Come si chiamano le tre varianti principali di carrello telescopico?
a Carrello telescopico con piattaforma di lavoro, forche e argani a fune.
b Carrello telescopico senza stabilizzatori, con stabilizzatori anteriori e con quattro stabilizzatori
e ralla.
c Carrello telescopico con braccio da gru, morse e pala.
2. Qual è la destinazione d’uso principale dei carrelli telescopici?
a Possono essere impiegati in molti modi. Le tre varianti di base con un’ampia gamma di attrezzi
consentono di svolgere tantissime operazioni, anche ad altezze elevate.
b I carrelli telescopici sono particolarmente adatti per i lavori di movimentazione, le operazioni
in contesti industriali, l’uso in combinazione con carriponte, il trasporto di carichi molto
pesanti e i lavori di smantellamento.
c I carrelli telescopici hanno una destinazione d’uso principale molto limitata: sollevamento e
abbassamento di recipienti di fluidi, rimozione della neve e rabbocco di cisterne.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3. Per quali impieghi è adatto il carrello telescopico con stabilizzatori anteriori?
a Impiego combinato con piattaforma di lavoro e argano a fune per operare a 360°.
b Orticoltura, agricoltura, coperture, tetti e industria.
c Trasporto di carichi su strade pubbliche.
4. Quali sono le caratteristiche del carrello telescopico con quattro stabilizzatori?
a È la versione con il maggior numero di possibilità d’impiego, i quattro stabilizzatori e le piastre
di appoggio consentono di movimentare pesi elevati a grandi altezze. La sovrastruttura
consente di lavorare a 360° grazie alla ralla.
b Può essere molto prezioso per spostare carichi con visibilità limitata; durante la movimentazione
su un mezzo di trasporto il bloccaggio della ralla deve essere attivato.
c I carrelli telescopici senza stabilizzatori sono particolarmente adatti all’orticoltura, all’agricoltura
e ai lavori stradali, movimentando carichi fino a 3,0 t ad altezze di max. 15 m.
5. Quale di queste affermazioni sulla formazione di base e la formazione avanzata è vera?
a Non ci sono differenze: la formazione di base copre tutti i tipi di impiego e non esistono
formazioni avanzate per attrezzi particolari.
b Nella formazione avanzata sono compresi gli «attrezzi normali» come ad es. forche, morse,
speroni e/o pale, per l’impiego di un argano a fune o della piattaforma di lavoro è sufficiente
la formazione di base.
c Formazione avanzata: per l’impiego di un argano a fune le direttive CFSL impongono una
formazione secondo l’Ordinanza sulle gru, con una piattaforma di lavoro una formazione
per piattaforme elevatrici.
Soluzione: 1b, 2a, 3b, 4a, 5c
2. Tipi di carrelli telescopici
23

Note
24

3. Struttura dei carrelli telescopici
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– spiegare e descrivere i componenti principali dei carrelli telescopici;
– indicare il tipo di azionamento principale (termico);
– spiegare il funzionamento dell’impianto idraulico e lo scopo degli elementi di comando;
– spiegare lo scopo degli stabilizzatori e del livellamento.
Termini chiave
Componenti principali, cabina del conducente, uscita d’emergenza, propulsore, azionamento,
impianto idraulico, elementi di comando, stabilizzatori, livellamento, limitatore
del momento di carico, attrezzi
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3.1 In generale
I carrelli telescopici prevedono diversi componenti principali, a seconda della loro categoria. Possono
variare il tipo di azionamento, gli elementi di comando, gli stabilizzatori, il braccio telescopico,
i tipi di trazione, gli pneumatici ecc. Il manuale in dotazione fornisce le istruzioni da rispettare
obbligatoriamente durante l’uso del carrello telescopico.
Note
3. Struttura dei carrelli telescopici
25

3.2 Descrizione dei componenti
Cabina
Specchio retrovisore
Luci di lavoro
Parafango anteriore
Stabilizzatori
Asse anteriore
con ruota
Serbatoio olio
idraulico
Asse posteriore
con ruota
Luce di retromarcia
Braccio telescopico
Specchio retrovisore destro
Vano motore
Faro anteriore
Forche
Dispositivo di traino
Piastra di supporto
per gli accessori
26

Cilindro del
braccio telescopico
Lettere indicatrici della
lughezza di sbraccio
Misuratore d'angolo e di distanza
Serbatoio olio
idraulico
Cabina rotante/ralla
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Stabilizzatori ad H
Scaletta
Piastre d'appoggio
Cilindro del braccio
telescopico
Braccio telescopico
Guida catena
Catena
3. Struttura dei carrelli telescopici
27

3.3 Azionamento termico
Di regola i carrelli telescopici sono azionati da motori diesel. I motori a combustione interna generano
potenza mediante la combustione di una fonte di energia, che emette anche calore e gas di
scarico. Per questo si utilizza l’espressione «azionamento termico».
L’uso all’interno di edifici (al chiuso) richiede il rispetto di particolari requisiti.
3.4 Impianto idraulico
Per sollevare carichi e lavorare con il braccio telescopico
è necessario un impianto idraulico. Gli impianti
idraulici funzionano grazie a dei fluidi («idro» = «acqua»
in greco). Normalmente vengono utilizzati oli
idraulici a scarsa densità. Gli impianti idraulici sono
costituiti dai cilindri idraulici, da una pompa e da un
serbatoio per l’olio idraulico, collegati tra loro mediante
tubi. Il flusso del liquido idraulico è regolato da
valvole. La formazione di chiazze di liquido al di sotto
di un carrello telescopico è normalmente sintomo di
una perdita nel sistema idraulico. Forti fuoriuscite di
liquido idraulico possono fra le altre cose impedire di
estendere completamente il braccio telescopico.
3.5 Cabina del conducente
Tutti i carrelli telescopici sono dotati di una cabina
che protegge il conducente dalla caduta di oggetti,
dal ribaltamento, dalle intemperie e da pericoli simili.
Di regola il lunotto posteriore funge da uscita d’emergenza.
28

3.6 Strumenti di comando e manovra
Indicatore di portata
Pittogrammi di avvertimento
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Bolla di livello
Elementi di comando
3.7 Limitatore del momento di carico
Questo sistema deve:
– impedire qualsiasi movimento che incrementi il momento di carico qualora venga superato il carico
ammesso;
– consentire di eseguire funzioni in grado di ridurre il momento di carico.
Il limitatore del momento di carico non è efficace:
– se il carico agganciato aumenta;
– se la pala, la pinza o il gancio vengono caricati quando il braccio telescopico è esteso;
– se la portata del suolo è insufficiente;
– in presenza di vento forte;
– in presenza di trazione obliqua;
– in presenza di sollecitazioni dinamiche dovute all’abbassamento rapido del braccio telescopico.
Indicatore visivo di distanza Indicatore di portata Selettore degli attrezzi
3. Struttura dei carrelli telescopici
29

3.8 Porta attrezzi
3.8.1 Meccanico
Attacco con bloccaggio meccanico
Inserire la barra
Fissare la barra con la spina di sicurezza
3.8.2 Idraulico
Attacco rapido con bloccaggio idraulico
Questo tipo di attacco è collegato all’impianto idraulico con due tubi flessibili.
Bloccaggio aperto
Bloccaggio chiuso
3.9 Attrezzi
3.9.1 Attrezzi – «tante macchine in una»
I carrelli elevatori sono strumenti molto versatili nell’uso grazie ai diversi attrezzi speciali che possono
montare. La scelta dell’attrezzo giusto garantisce un uso conforme e sicuro del carrello.
Disposizioni generali per gli attrezzi
Possono essere utilizzati solo attrezzi autorizzati dal produttore. Accertarsi
che il selettore di comando dell’attrezzo sia nella posizione corretta. Utilizzare
l’apposito diagramma della capacità di carico.
30

3.9.2 Esempi di diversi attrezzi
Esiste un gran numero di attrezzi grazie ai quali è possibile svolgere molte operazioni con un carrello
telescopico (ad es. sollevamento, trasporto, carico e scarico di merce).
a) Forche
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Forche pallet sul porta attrezzi, spostamento meccanico (sono possibili anche varianti idrauliche)
b) Pale
Pala caricatrice universale
Pala multifunzione con trattenitore
c) Pinze, pinze per balle, ganci
Pinza polivalente con trattenitore
Pinza a polipo
3. Struttura dei carrelli telescopici
31

Pinza per balle fasciate
Pinza mordente per balle
Forca a due aghi per balle di fieno
Gancio su forche
Gancio su portaforche
32

3.10 Verifica dell’apprendimento
1. A seconda della loro categoria, i carrelli telescopici presentano diversi componenti
principali. Come vengono chiamati normalmente?
a Telaio, asse anteriore e posteriore, cabina del conducente, azionamento termico, impianto
idraulico, elementi di comando, stabilizzatori, sovrastruttura, ralla e braccio telescopico.
b Superficie di carico, colonna di sollevamento, braccio telescopico, forche, tetto di protezione
del conducente, piattaforma di lavoro, batteria di trazione, orientamento della forca, rimorchio.
c Contrappeso, telaio, ruote motrici, cestello, pacco lame, clacson, freno a pedale, tetto di protezione
del conducente, azionamento termico, limitatore del momento di carico.
2. Quale delle seguenti affermazioni sui tipi di azionamento è vera?
a Non c’è differenza tra «azionamento elettrico» e «azionamento termico».
b Vengono utilizzati esclusivamente «azionamenti elettrici».
c Vengono utilizzati prevalentemente «azionamenti temici».
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3. A cosa serve l’impianto idraulico?
a Serve per lavorare con il braccio telescopico e per utilizzare gli stabilizzatori. I componenti
principali sono: serbatoio dell’olio idraulico, pompa, cilindri, tubi flessibili e valvole.
b Serve soprattutto all’azionamento, per spostare il carrello e frenare. I componenti principali
sono: serbatoio per il liquido, pompa, compressore e valvole di scarico.
c Serve a sollevare la piattaforma di lavoro durante il trasporto di materiali. I componenti principali
sono: serbatoio dell’acqua, pompa, cilindri e valvole d’aspirazione.
4. Gli elementi di comando o di manovra consentono di usare i carrelli telescopici: qual è
la risposta giusta?
a Gli elementi di comando o di manovra sono sempre integrati nella piattaforma di lavoro e
non possono essere rimossi. Il comando a distanza è escluso.
b Gli elementi di comando o di manovra sono integrati nel telaio, possono essere smontati, il
comando a distanza è sempre possibile.
c Gli elementi di comando o di manovra si trovano all’interno della cabina del conducente.
Per operazioni particolari i carrelli telescopici sono manovrabili con un comando a distanza.
5. Quale di queste affermazioni sugli stabilizzatori con livellamento è vera?
a Gli stabilizzatori sono necessari per garantire che il carrello telescopico sia ben stabile e
sicuro. In questa operazione non è strettamente necessario controllare la bolla.
b Durante l’impiego con stabilizzatori è necessario verificare la conformazione del terreno.
Le ruote anteriori oppure tutte e quattro le ruote non devono più essere a contatto con il
terreno. È necessario livellare il carrello telescopico controllando la livella/bolla.
c Gli stabilizzatori sarebbero elementi di sicurezza, durante l’uso però è normale che debba
correggere ogni tanto il livellamento se il terreno è irregolare.
Soluzione: 1a, 2c, 3a, 4c, 5b
3. Struttura dei carrelli telescopici
33

Note
34

4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori
servizio, guasti
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– capire l’importanza del manuale come base vincolante per tutti gli impieghi specifici
della macchina e applicarlo nella pratica;
– definire e garantire l’idoneità al funzionamento mediante controlli all’inizio del
lavoro, in caso di sospensione e alla fine del lavoro;
– spiegare il funzionamento dell’impianto idraulico e lo scopo degli elementi di comando;
– analizzare e descrivere la prosecuzione del lavoro in caso di guasti o difetti.
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Termini chiave
Manuale come base per l’utilizzo, controlli all’inizio del lavoro, in caso di sospensione
del lavoro e alla fine del lavoro, comportamento in caso di guasti/difetti
4.1 In generale
Per la messa in servizio e il controllo dei carrelli telescopici seguire il manuale del produttore. L’idoneità
al funzionamento è garantita solo se viene seguito e rispettato scrupolosamente il manuale
del carrello telescopico che si utilizza.
4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori servizio, guasti
35

4.2 Checklist per la messa in servizio/fuori servizio
4.2.1 Esempi di messa in servizio/fuori servizio di carrelli telescopici
4.2.1.1 Controlli (visivi) prima dell’inizio del lavoro
1. Dare uno sguardo sotto e sopra il carrello telescopico:
– controllo visivo di eventuali perdite di fluido;
– controllo visivo di danneggiamenti esterni, ammaccature ecc.;
– controllo del bloccaggio di tutti i componenti mobili;
– sguardo al motore.
2. Verificare la pulizia e le condizioni di finestrini, specchietti, luci e targhetta di controllo
3. Condizioni di pneumatici, ruote e tenuta dell’impianto idraulico. Controllare cilindri, condotti e
raccordi
4. Accendere l’interruttore centrale della batteria, se presente
4.2.1.2 Messa in funzione
1. Eseguire i controlli di livello (olio del motore, impianto idraulico, acqua di raffreddamento)
2. Verificare l’inserimento del freno di stazionamento
3. Regolare il sedile del conducente/il peso
4. Regolare lo specchietto retrovisore
5. Allacciare la cintura di sicurezza
6. Posizionare il selettore di direzione o della marcia in neutrale
7. Chiave dell’accensione su «ON» (le spie di controllo si accendono)
8. Eseguire l’avviamento a freddo come indicato nel manuale (servizio invernale)
9. Avviare il motore (le spie di controllo devono spegnersi)
10. Verificare ogni funzione con tutte le unità di comando
(elementi di comando sul carrello telescopico)
11. Selezionare il tipo di trazione, verificarne il funzionamento
12. Controllare se ci sono persone in pericolo nell’area di lavoro o di guida
13. Inserire la leva di direzione o della marcia
14. Verificare il funzionamento del freno di stazionamento
15. Rilasciare il freno di stazionamento, verificare il freno a pedale
16. Controllare se è presente liquido sul terreno
4.2.1.3 Postazione di lavoro: cabina
Spie di controllo in cabina
Le icone associate alle spie di controllo variano in base allo strumento di lavoro. Le spie di controllo
dei carrelli telescopici moderni possono essere molto diverse tra loro. Le norme prevedono
solo alcune icone standard, perciò non sempre risultano tutte uguali sulle diverse macchine. Nella
maggior parte dei casi corrispondono a quelle degli altri veicoli a motore. Prima di utilizzare un
carrello telescopico per la prima volta è obbligatorio informarsi come previsto dal manuale. Per
domande o dubbi contattare uno specialista.
36

Contagiri, indicatore del carico,
indicatore livello carburante, temperatura
olio
Di regola le icone sono divise in tre colori:
Avvertimenti, comandi
Interruttore di comando/spegnimento
d’emergenza
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
verde Stato di funzionamento attuale.
giallo
rosso
Segnala uno stato di funzionamento che richiede attenzione.
Segnala un guasto da risolvere immediatamente.
Interruzione temporanea del lavoro.
4.2.1.4 Funzionamento del limitatore del momento di carico
Il limitatore del momento di carico deve essere verificato prima di iniziare il lavoro.
1. Sollevare il carico (dal peso conosciuto).
2. Estendere il braccio telescopico in posizione orizzontale osservando la spia del limitatore del
momento di carico.
3. Consultare il diagramma della capacità di carico per verificare a quale estensione dovrebbe
attivarsi il limitatore del momento di carico.
4. In caso di sovraccarico sono possibili solo movimenti che riducono il momento di carico
(ritrarre e/o abbassare il braccio telescopico).
5. Se il funzionamento non è corretto contattare il superiore o il fornitore.
4.2.1.5 Comportamento durante le interruzioni del lavoro e le pause
Quando si usa un carrello telescopico è obbligatorio garantire il comportamento corretto durante
le interruzioni del lavoro (v. manuale).
Occorre verificare che le persone autorizzate non possano accedere alla macchina.
Ciò significa essenzialmente:
– portare il carrello telescopico nella posizione iniziale (sterzo/ruote in posizione neutrale);
– portare il selettore di direzione in posizione neutrale;
– ritrarre il braccio telescopico e abbassarlo;
– innestare il freno di stazionamento;
– estrarre la chiave di accensione e chiudere la cabina.
4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori servizio, guasti
37

4.2.2 Interruzione/fine del lavoro
Messa fuori servizio/parcheggio
secondo le indicazioni del
fabbricante.
In caso di parcheggio inserire il freno
di stazionamento, eventualmente
mettere il cuneo.
Utilizzare unicamente i parcheggi appropriati.
Non parcheggiare sulle vie
di circolazione, strade, vie pedonali.
Non parcheggiare davati agli estintori
e alle uscite d'emergenza. Distanza
minima di parcheggio dai binari 1.5 m.
Exit
P
F
Parcheggiare il veicolo in maniera
tale che le persone non
inciampino negli accessori.
Assicurare il veicolo dagli
utilizzi non autorizzati, togliendo
la chiave di avviamento.
4.2.1.6 Messa fuori servizio
1. Dare uno sguardo sotto e sopra il carrello telescopico, verificare la presenza di difetti evidenti
2. Pulire la cabina, i finestrini ecc.
3. Eseguire un controllo funzionale dell’impianto elettrico
4. Rabboccare il carburante
5. Effettuare una veloce pulizia di pneumatici ed equipaggiamento di lavoro
6. Controllare il livello dell’acqua di raffreddamento (attenzione: pericolo d’ustione!)
7. Spegnere l’interruttore centrale della batteria (alla fine del lavoro)
8. Controllare che il carrello telescopico sia bloccato correttamente (in particolare per evitare il
rotolamento)
9. Compilare il libretto di controllo (ore di lavoro ecc.)
10. Chiudere la cabina
11. Identificare e notificare i guasti
Alla fine del lavoro garantire l’idoneità al funzionamento per il prossimo impiego!
38

4.3 Checklist «specifica per la macchina» per la messa in servizio/fuori servizio
di un carrello telescopico
Questa sezione deve essere eseguita durante la parte pratica sotto la guida del formatore e seguendo
il manuale.
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Dopo aver effettuato tutti i controlli previsti dalla checklist è garantita l’idoneità al funzionamento
del carrello telescopico.
4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori servizio, guasti
39

4.4 Comportamento in presenza di guasti/difetti
Se prima di un’operazione viene rilevato un guasto, non mettere in funzione il carrello telescopico
in alcun caso. I guasti durante il lavoro rendono necessaria una nuova valutazione. In questi casi
potrebbe essere d’aiuto il manuale. Guasti e difetti devono essere eliminati solo da personale specializzato.
Contrassegnare chiaramente un carrello telescopico guasto: non deve essere messo in
funzione involontariamente.
Fuori
Servizio
Note
40

4.5 Verifica dell’apprendimento
1. Che significato ha il manuale per voi?
a Elenca tutti i fattori che influiscono sull’uso della macchina. Come operatore lo leggo prima
dell’uso. Per domande/dubbi mi rivolgo al mio superiore.
b Riporta dati tecnici e informazioni generali sul carrello telescopico. Vado a consultarli se si
verificano problemi/difficoltà durante l’uso.
c Riporta tutti i dati tecnici, descrive guasti e difetti che sono molto importanti per il tecnico
dell’assistenza.
2. Che cosa significa per voi «lavorare con prudenza»?
a Utilizzo sempre il carrello telescopico in modo che non insorgano danni, però devo comunque
portare a termine il lavoro in poco tempo.
b Il mio compito come operatore è svolgere tutte le operazioni con grande cura in modo da
non causare infortuni né danni a cose.
c Discuto di quello che faccio come operatore con il mio superiore: non siamo sempre d’accordo,
ma la responsabilità per le operazioni è mia.
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3. Come reagisco alle violazioni delle disposizioni operative e di sicurezza?
a Rifiuto sempre tutte le operazioni incompatibili con le disposizioni operative e di sicurezza
fornendo una motivazione fondata.
b Per le operazioni incompatibili con le disposizioni operative e di sicurezza stipulo un accordo
scritto con il mio capo.
c La prima priorità è svolgere la mia mansione, è normale che ogni tanto ci siano violazioni
delle disposizioni operative e di sicurezza.
4. Che cosa sono per voi i controlli visivi?
a Quando ho tempo, do un’occhiata alla macchina. Di sicuro se ci sono grossi cambiamenti li
noto.
b Non faccio questi controlli nemmeno sulla mia auto, la tecnologia di oggi li rende superflui.
c Questi controlli servono a garantire l’idoneità al funzionamento, per farli non serve attivare
funzioni o effettuare movimenti.
5. Qual è lo scopo dei controlli funzionali?
a Nella nostra azienda se ne occupano gli apprendisti all’inizio della settimana, è sufficiente.
b Servono a garantire l’idoneità al funzionamento. I carrelli telescopici non devono mai essere
utilizzati se presentano guasti/difetti.
c Faccio dei controlli e cerco le cause solo se rilevo dei guasti.
6. Quali sono i controlli eseguiti alla fine del lavoro?
a Già mentre lo usavo ho visto che il carrello telescopico funziona perfettamente, quindi alla
fine del lavoro non ho bisogno di fare nessun controllo speciale.
b Nella nostra azienda ci sono i collaboratori dell’assistenza che si occupano dei controlli su
tutti i dispositivi di movimentazione. Sono tecnici in grado di riconoscere problemi e difetti.
c Eseguire la messa fuori servizio come descritto nel manuale, rilevare e notificare guasti/difetti.
Così viene garantita l’idoneità al funzionamento per l’utilizzo successivo.
Soluzione: 1a, 2b, 3a, 4c, 5b, 6c
4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori servizio, guasti
41

Note
42

5. Forze sul carrello telescopico
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– interpretare i baricentri e la stabilità di corpi e carichi;
– spiegare il principio della regola della leva (braccio-potenza e braccio-resistenza);
– indicare le diverse forze che agiscono su un carrello telescopico, spiegarne le conseguenze
e applicarle nella pratica.
Termini chiave
Baricentro, stabilità dei corpi, rischio di ribaltamento (momento ribaltante o stabilizzante),
regola della leva, braccio-potenza e braccio-resistenza, fulcro, forze dinamiche
(forza di accelerazione/decelerazione, forze centrifughe)
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
5.1 Baricentro dei corpi
Ogni corpo ha un suo baricentro. Sui corpi geometrici
regolari interamente composti dello stesso materiale, il
baricentro può essere individuato con una diagonale. Ma
non su tutti i carichi da trasportare il baricentro si trova in
mezzo. Nel caso della merce ingombrante, pesante o non
regolare, di regola il baricentro è contrassegnato con un’icona.
Valutare il baricentro
Il trasporto dei carichi deve essere effettuato con particolare
prudenza se il trasporto può spostarne il baricentro.
Ciò avviene in particolare con recipienti per liquidi non
colmi e materiale sfuso di vario genere.
Il trasporto deve essere effettuato in modo che il liquido oscilli il meno
possibile o il materiale sfuso non si accumuli su un lato.
5. Forze sul carrello telescopico
43

5.2 Stabilità dei corpi
Ogni corpo ha una particolare stabilità. Il rischio di ribaltamento aumenta quanto più in alto è
posizionato il baricentro!
Baricentro basso, buona stabilità
Baricentro alto, poca stabilità
Qualsiasi corpo si ribalta se il vettore della forza di gravità cade al di fuori della superficie di appoggio.
5.3 Principio della leva
Già da bambini abbiamo a che fare con il principio della leva quando saliamo su un dondolo a
bilico. Il bimbo, molto più leggero, è in grado di mantenere in equilibrio la mamma, più pesante,
solo se si posiziona a una distanza maggiore dal fulcro.
44

(F1)
50 kg
Equilibrio: F1 × a = F2 × b
2 m (a) 1 m (b)
(F2)
100 kg
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Carrello telescopico con carico
Braccio di carico Braccio di forza
Nell’impiego di un carrello telescopico la regola della leva si applica come segue:
– l’asse anteriore rappresenta il fulcro;
– il braccio-potenza è la forza/il peso dietro il fulcro;
– il braccio-resistenza è la forza/il peso davanti al fulcro.
Conclusione: maggiore è il peso del carrello telescopico, maggiori saranno i carichi trasportabili.
5. Forze sul carrello telescopico
45

5.4 Forze dinamiche
5.4.1 Forze di decelerazione (forza di frenata)
Per mettere in movimento un carico serve energia. La stessa quantità di energia viene rilasciata
durante la frenata. Una volta accelerato, il corpo continua quindi a muoversi (nella direzione indicata
dalla freccia rossa) fino a quando l’energia non si esaurisce. La stessa cosa succede anche con
un carrello telescopico carico.
Forza di decelerazione
Forza risultante
Forza del peso
Durante la frenata, la forza di decelerazione e il peso del carico generano la forza risultante.
Forza di decelerazione
5.4.2 Forze di accelerazione
Quando i carichi sono pensanti lo spostamento va effettuato a marcia indietro. Prestare attenzione
durante l’avvicinamento! In presenza di movimenti eccessivi i carichi alti e non assicurati
Forza del peso
possono ribaltarsi o disgregarsi.
Forza risultante
Sguardo all'indietro
Sguardo all'indietro
La forza risultante causa la disgregazione dei carichi non assicurati.
46

5.4.3 Carichi sollevati
La guida e la frenatura con carichi sollevati sono molto pericolosi. La forza rilasciata e la lunghezza
del braccio-resistenza generano una coppia che può causare il ribaltamento del carrello telescopico.
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5.4.4 Forze centrifughe
Durante le curve interviene una forza centrifuga con direzione laterale. Anche i carichi alti e sollevati
aumentano il rischio di ribaltamento.
A
B
C
A e B: Forza d'accelerazione
e di decelerazione
C: Forza centrifuga
5. Forze sul carrello telescopico
47

5.5 Verifica dell’apprendimento
1. Ogni corpo ha un baricentro: è vera questa affermazione?
a Sì, sui corpi geometrici regolari interamente composti dello stesso materiale può essere
individuato con una diagonale.
b No, il baricentro non è sempre facile da individuare, ma può essere calcolato sollevando un
carico a grande altezza.
c Sì. Il baricentro cambia di poco, soprattutto durante il trasporto di recipienti per fluidi.
2. A che cosa prestate attenzione durante il sollevamento di un carico?
a Il baricentro deve trovarsi il più lontano possibile dalla parte posteriore della forca.
b Devo sempre trasportare i carichi alti con le forche afferrandoli dal lato lungo.
c Il baricentro deve trovarsi il più vicino possibile alla parte posteriore della forca.
3. Quale di queste affermazioni sulle conseguenze del baricentro per la stabilità dei corpi
è vera?
a Più il baricentro si trova in basso, minore è la stabilità.
b Più il baricentro si trova in alto, minore è la stabilità.
c In generale, se il baricentro è in alto posso andare più veloce in curva.
4. Quali forze intervengono durante le curve?
a Le forze di accelerazione.
b Le forze centrifughe.
c Le forze di decelerazione.
5. Un carrello telescopico è sovraccarico se...
a … il carico è troppo leggero, la distanza del baricentro del carico è troppo piccola e l’altezza
ammessa è superata. Il limitatore del momento di carico può essere disattivato.
b … con carichi di peso eccedente il limite devono essere impiegati due carrelli telescopici. Un
aiutante deve garantire il coordinamento tra i due conducenti utilizzando la comunicazione
gestuale.
c … il carico è troppo pesante, la distanza del baricentro del carico è troppo grande, l’altezza
ammessa è superata e il limitatore del momento di carico non viene rispettato.
6. Come vengono chiamati i due bracci di un carrello elevatore nella regola della leva?
a Braccio-potenza (macchina), braccio-resistenza (carico).
b Braccio della leva, fulcro.
c Braccio di carico, fulcro.
Soluzione: 1a, 2c, 3b, 4b, 5c, 6a
48

6. Diagramma della capacità di carico
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– leggere e distinguere i diversi diagrammi della capacità di carico per l’impiego specifico,
– determinare e applicare la portata, l’altezza di sollevamento e l’estensione ammessa
per l’impiego specifico.
Termini chiave
Diagramma della capacità di carico, peso del carico, baricentro del carico, distanza del
baricentro del carico, altezza di sollevamento, estensione del braccio telescopico
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6.1 In generale
Ogni carrello telescopico ha una portata limitata direttamente dipendente da peso del carico, baricentro
del carico, altezza di sollevamento e sbraccio (indicato in lettere) del braccio telescopico. I
dati determinanti per l’utilizzo devono essere calcolati partendo da questi fattori di base.
I valori limite dei diagrammi della capacità di carico si riferiscono a
macchine ferme su ruote o stabilizzatori in posizione orizzontale.
6.2 Struttura del diagramma
6.2.1 Legenda
I diagrammi della capacità di carico sono tabelle che riportano i dati prescritti dal produttore circa
portata e capacità di sollevamento ed estensione ammesse.
In un diagramma della capacità di carico sono riportati i dati seguenti:
Q = Massa (peso) sollevabile
H = Altezza di sollevamento
C / D = Distanza del baricentro del carico
A/B/C = Estensione del braccio telescopico in lunghezza (sono possibili altre lettere)
6. Diagramma della capacità di carico
49

6.2.2 Abbreviazioni e sigle utilizzate
Simboli
Abbreviazioni
Q
C/D
Significato
Portata massima per massa
(espresso in kg o t)
Distanza tra la schiena delle forche e
il baricentro del carico (in cm o mm)
max.
H
Altezza di sollevamento
(in m, cm, o mm)
(abbreviato anche con h)
Lettere sul braccio telescopico per l’estensione (A - M)
6.2.3 Calcolo della distanza del baricentro del carico
40 cm: pallet EURO, tipo 1, 80 x 120 cm,
afferrato sul lato corto (80 cm : 2)
60 cm: pallet EURO, tipo 1, 80 x 120 cm,
afferrato sul lato lungo
(120 cm : 2)
rosso = lato lungo
blu
= lato corto
50

6.2.4 Esempio di diagramma della capacità di carico «semplice»
Questo diagramma della capacità di carico indica il carico massimo ammesso con diverse distanze
del baricentro del carico (ad es. per carrelli a contrappeso e carrelli retrattili).
Il diagramma indica che il carico massimo ammesso diminuisce quanto più la distanza del baricentro
del carico aumenta. Se la distanza del baricentro del carico è compresa tra due valori, fare
sempre riferimento a quello più grande (esempio: 500 mm > considerare 600 mm ).
2500 kg
2060 kg
Peso massimo consentito: Q
(per ogni distanza del baricentro del carico)
1750 kg
1540 kg 1360 kg
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400 mm
600 mm 800 mm 1000 mm 1200 mm
Distanza del baricentro del carico, C/D
Esempi di calcolo
1. Qual è il carico massimo sollevabile da un carrello con un pallet EURO di tipo 1 inforcato sul lato
lungo?
2. Qual è il carico massimo sollevabile da un carrello con un pallet EURO di tipo 1 inforcato sul lato
corto?
3. Qual è il peso massimo di un pallet speciale di dimensioni 140 x 140 cm?
Soluzioni
1. Distanza del baricentro del carico: 600 mm, carico massimo: 2060 kg
2. Distanza del baricentro del carico: 400 mm, carico massimo: 2500 kg
3. Distanza del baricentro del carico: 700 mm, valore da considerare: 800 mm, carico massimo:
1750 kg
I tre diagrammi della capacità di carico seguenti si riferiscono a carrelli telescopici.
Viene fatta una distinzione tra carrelli telescopici senza stabilizzatori
e con stabilizzatori anteriori/quattro stabilizzatori. Particolarmente
importante è l’estensione del braccio telescopico.
6. Diagramma della capacità di carico
51

6.2.5 Esempio di diagramma della capacità di carico senza stabilizzatori
Se il peso del carico è noto, cercare nel diagramma il relativo segmento, dove sono riportati i valori
massimi di altezza ed estensione.
7
6
5
30°
40°
50°
D
C
B
A
Punto di lettura
4
20°
3
2
10°
0,5 1
2
3
4
5
Peso in T
Altezza in metri
1
0°
0
5 4 3 2 1 0
Estensione del braccio in metri
Diagramma della capacità di carico senza stabilizzatori
Esempio:
Q = 900 kg, estensione = 3 m, altezza = 4 m
Si può sollevare?
Soluzione
Sì
52

6.2.6 Esempio di diagramma della capacità di carico con stabilizzatori anteriori
t
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Diagramma della capacità di carico con stabilizzatori anteriori
Esercizi esemplificativi
1. Altezza = 12 m, Q max. = ?
2. Estensione = 6 m, altezza = 6 m, Q max. = ?
3. Q = 3500 kg, altezza max. = ?
Soluzioni
1. 3,0 t
2. 1,2 t
3. 10 m
6. Diagramma della capacità di carico
53

6.2.7 Esempio di diagramma della capacità di carico con quattro stabilizzatori
Diagramma della capacità di carico con quattro stabilizzatori
Esercizi esemplificativi
1. Altezza = 12 m, Q max. = ?
2. Estensione = 6 m, altezza = 6 m, Q max. = ?
3. Q = 3500 kg, altezza max. = ?
Soluzioni
1. 3,8 t
2. 3,8 t
3. 14,0 m
54

6.2.8 Esempio di diagramma della capacità di carico con attrezzo
Verificare che attrezzo è montato sul carrello telescopico e seguire il diagramma della capacità di
carico corrispondente in cabina.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Estensione del braccio telescopico.
Selettore degli attrezzi.
Diagramma per forche.
Diagramma per cestello.
Note
6. Diagramma della capacità di carico
55

6.3 Verifica dell’apprendimento
1. Che cosa si intende con il termine «diagramma della capacità di carico»?
a I diagrammi della capacità di carico non servono, durante l’uso mi affido al mio istinto.
Quando si utilizzano attrezzi valgono comunque regole speciali.
b Un diagramma della capacità di carico riporta dati su massa (peso), distanza del baricentro
del carico, altezza di sollevamento ed estensione del braccio telescopico.
c Guardo i diagrammi solo quando il mio carrello telescopico inizia a ribaltarsi. Nella maggior
parte dei casi i diagrammi sono praticamente incomprensibili.
2. Qual è il significato delle indicazioni riguardanti l’estensione sul braccio telescopico?
a Normalmente si tratta di lettere e spesso sono combinate con un limitatore elettronico del
momento di carico.
b Servono a interpretare liberamente il diagramma della capacità di carico durante l’utilizzo.
Le lettere sono equivalenti all’ABC delle rubriche, il limitatore del momento di carico può
anche essere disattivato.
c Servono a rispettare il diagramma della capacità di carico durante l’utilizzo secondo le direttive
del produttore. In caso di difficoltà, però, posso anche ignorarle.
3. Esempio di diagramma della capacità di carico senza stabilizzatori (v. pag. 52).
Dati: estensione 2,0 m, altezza 4,0 m, Q max.?
a 3,5 t
b 4,0 t
c 1,0 t
4. Esempio di diagramma della capacità di carico con stabilizzatori anteriori (v. pag. 53).
Dati: Q 2,2 t, altezza 4,0 m, estenzione del braccio al punto C max?
a 8,37 m
b 2,6 m
c 4,0 m
5. Esempio di diagramma della capacità di carico con quattro stabilizzatori (v. pag. 54).
Dati: Q 1,9 t, estenzione max. 17,0 m, altezza max?
a Sovraccarico
b 20,3 m
c 18,0 m
6. Che relazione c’è tra stabilità e sovraccarico?
a Il sovraccarico causa un rischio di rovesciamento. Anche la stabilità migliore non può evitarlo.
b I diagrammi non c’entrano con la stabilità. È raro che il sovraccarico abbia conseguenze.
c I dati nei diagrammi sono solo un orientamento, non c’è alcun rapporto.
Soluzione: 1b, 2a, 3b, 4c, 5a, 6a
56

7. Guida
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– indicare la procedura di salita e discesa dalla cabina del conducente;
– comprendere l’importanza della posizione del corpo;
– impiegare la trazione giusta in una particolare situazione tra le tre disponibili;
– spiegare la guida senza carico;
– descrivere i principi della guida senza carico su dislivelli/pendenze;
– descrivere e rispettare l’autorizzazione alla guida su aree interne all’azienda e su
strade pubbliche.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Termini chiave
Salita e discesa, posizione del corpo, trazione, due ruote motrici, quattro ruote motrici
e sterzatura a granchio, guida senza carico, guida su dislivelli e pendenze, guida su
strade pubbliche (LCStr)
7.1 In generale
Occorre distinguere tra la guida in aree interne all’azienda e su strade pubbliche. Sono previste le
tre varianti seguenti.
– Aree interne all’azienda non accessibili pubblicamente. Si applicano le regole dell’azienda; ad es.
pedoni, segnaletica speciale ecc.
– Aree interne all’azienda accessibili pubblicamente (solo con licenza di condurre valida). Ha priorità
la Legge federale sulla circolazione stradale, seguono nella gerarchia le regole e le direttive
interne
– Guida su strade pubbliche (ammessa solo con licenza di condurre valida)
– Per la guida su strade pubbliche tutti gli attrezzi devono essere smontati, ripiegati verso l’alto o
dotati di una barra di protezione
Note
7. Guida
57

7.2 Salita e discesa del conducente
Utilizzare gli appositi appigli
Di principio, la salita e la discesa dai carrelli elevatori vanno effettuate sempre
con il corpo rivolto verso la cabina, la discesa in particolare richiede
grande prudenza. Il rischio di scivolare e subire infortuni è elevato.
7.3 Manovrare solo dal sedile del conducente
7.3.1 Manovrare solo dal sedile del conducente
Non è ammesso manovrare il carrello telescopico se ci si trova al di fuori della cabina (tranne con
un radiocomando). Tutte le operazioni devono essere effettuate dal sedile del conducente. Il sedile
del conducente deve essere regolato correttamente anche per i lavori brevi. L’uso del sistema di
ritenuta (cintura di sicurezza) è sempre obbligatorio.
7.3.2 Posizione del corpo
Durante la guida tutte le parti del corpo devono trovarsi all’interno della cabina. Durante la guida
le porte della cabina devono essere chiuse.
L’interno della cabina garantisce la migliore protezione da lesioni alle persone che manovrano il
carrello telescopico.
58

7.4 Tipi di sterzata dei carrelli telescopici
Di regola i carrelli telescopici possono essere utilizzati con tre tipi di sterzata. Prima di cambiare
sterzata allineare sempre le ruote (rivolgendole in avanti). Se non viene effettuato un ripristino
automatico: 1. Allineare l’asse posteriore 2. Allineare l’asse anteriore.
A B C
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
7.4.1 Sterzata a due ruote direzionali (A)
Le ruote anteriori sterzano mentre quelle posteriori rimangono rivolte in avanti.
Attenzione: per la guida su strade pubbliche selezionare la modalità indicata sulla licenza di circolazione.
7.4.2 Sterzata a quattro ruote direzionali (B)
Entrambe le coppie di ruote sterzano, le ruote anteriori e posteriori hanno lo stesso raggio di sterzata.
È la modalità in cui il diametro di sterzata è minimo.
7.4.3 Sterzata a granchio (C)
Entrambe le coppie di ruote sterzano nella stessa direzione. Il carrello telescopico si muove lateralmente
in diagonale verso destra o verso sinistra.
7. Guida
59

7.5 Guida senza carico
Durante la guida senza carico le forche devono essere posizionate in orizzontale a un’altezza compresa
tra 30 e 40 cm (posizione di trasporto). Prestare attenzione alle irregolarità del terreno.
7.6 Guida con il carrello telescopico su strade pubbliche
Definizione di strada pubblica
Ai sensi della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr) vengono considerati spazi aperti
al traffico pubblico tutti gli spazi aperti al traffico privi di misure di sbarramento che impediscano
la circolazione di veicoli e pedoni. Non è quindi determinante che l’area sia di proprietà pubblica
o privata! Ciò vale in particolare per gli spazi aziendali
– attraversati dalla circolazione pubblica;
– attraversati da strade.
Eventuali sbarramenti e segnalazioni di cantiere devono essere concordati
con gli enti competenti (Comune, polizia).
Autorizzazione
La legge considera i carrelli circolanti su strade pubbliche alla stregua di carri di lavoro, che devono
essere provvisti di un equipaggiamento adatto alla circolazione stradale e dotati di targhette di
controllo. Il conducente di un carrello telescopico deve essere in possesso di una licenza di condurre
valida.
Per la guida su strade pubbliche le forche devono essere smontate, ripiegate verso l’alto o dotate
di una barra di protezione. Osservare le indicazioni riportate sulla licenza di circolazione e rispettarle.
60

7.7 Verifica dell’apprendimento
1. A cosa prestate attenzione durante la salita e la discesa?
a Utilizzo le apposite maniglie e guardo sempre verso la cabina, sia quando salgo che quando
scendo.
b Quando salgo guardo verso la cabina, quando scendo guardo verso terra.
c È irrilevante, scelgo di volta in volta il comportamento che mi sembra più opportuno.
2. Quali sono le regole sul posizionamento del corpo?
a Scelgo la posizione in cui mi sento a mio agio. Non presto molta attenzione all’ergonomia.
b Ormai l’ergonomia delle macchine moderne è talmente buona che non c’è nulla di particolare
cui prestare attenzione.
c Durante la guida tutte le parti del corpo devono essere all’interno della cabina, la cintura di
sicurezza allacciata e le porte della cabina chiuse.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3. Come si chiamano i tre tipi principali di sterzata?
a Trazione per strada, trazione per fuoristrada e trazione per terreni non compatti.
b A due ruote direzionali, a quattro ruote direzionali e sterzata a granchio.
c Granchio, polipo e diagonale.
4. A che altezza devono essere le forche durante la guida senza carico?
a Ca. 15 cm, inclinate indietro.
b Da 40 a 60 cm, inclinate in avanti.
c Da 30 a 40 cm, in orizzontale.
5. Quale sterzata dovete scegliere quando guidate su strade pubbliche?
a Nella maggior parte dei carrelli telescopici la sterzata con due ruote direzionali. È comunque
determinate quanto indicato nella licenza di circolazione.
b La sterzata con quattro ruote direzionali. Così percorro meglio le curve più strette.
c La sterzata a granchio. Con questa trazione riesco a centrare più rapidamente il carico durante
il sollevamento.
Soluzione: 1a, 2c, 3b, 4c, 5a
7. Guida
61

Note
62

8. Utilizzo
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– maneggiare e impiegare il carrello telescopico con cura;
– confrontare il carrello telescopico a disposizione con l’operazione da effettuare e
analizzare quest’ultima;
– garantire la sicurezza durante le operazioni;
– analizzare l’utilizzo del carrello telescopico in rapporto alla conformazione del terreno;
– livellare i carrelli telescopici con stabilizzatori sulle piastre di appoggio e regolarli
mediante livella o bolla.
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Termini chiave
Attrezzi, sollevamento del carico, accatastamento e presa del carico, guida con carico
su dislivelli/pendenze, guida con carico elevato, utilizzo con stabilizzatori frontali
e quattro stabilizzatori, valutazione del terreno/conformazione del terreno, bracci di
stabilizzazione, piastra di appoggio, livella, bolla, carico e scarico di mezzi di trasporto,
sbarramento dell’area di lavoro, trasporto di carichi su strade pubbliche, guida con
rimorchio, influssi ambientali, interruzione del lavoro
8.1 In generale
L’utilizzo del carrello telescopico richiede una valutazione attenta del luogo di lavoro. In particolare
è necessario analizzare con attenzione le condizioni del suolo. Di principio, se si utilizzano
stabilizzatori bisogna sempre impiegare piastre di appoggio. Occorre poi determinare se è disponibile
l’attrezzo giusto per l’operazione richiesta e se questo consente di lavorare in modo sicuro
e senza pericoli.
Le procedure di accatastamento e presa del carico sono analoghe a quelle per i carrelli a contrappeso.
A complicarle, però, interviene la variazione dell’altezza durante l’inserimento/l’estrazione del
braccio telescopico, che può essere relativamente grande.
Anche il fissaggio del carico richiede un’attenzione particolare. Le modalità di fissaggio possono
variare fortemente in base all’attrezzo e alla merce caricata. Scegliere sempre per la variante più
sicura.
8. Utilizzo
63

Indicatore del livello di carico
L’indicatore del livello di carico avverte l’operatore quando viene raggiunto il carico massimo ammesso.
Attenzione: qualsiasi tentativo di sollevare carichi pesanti mette in pericolo
la stabilità del carrello telescopico e rappresenta un rischio per la sicurezza.
Zona verde / luce verde
indica che la stabilità è normale (buona).
Zona gialla / luce gialla
indica che la stabilità è critica (allarme ottico/rischio di ribaltamento).
Zona rossa / luce rossa
indica che è stato raggiunto il carico massimo (allarme ottico e acustico).
Azioni necessarie: ritrarre o abbassare il braccio telescopico.
Interruttore di prova: all’inizio del lavoro verificare il funzionamento di
questo interruttore sull’allarme ottico e acustico.
Controllo del bloccaggio contro il sovraccarico
64

8.2 Attrezzi
Installare sempre l’attrezzo idoneo per l’operazione da effettuare.
8.2.1 Attacco con bloccaggio meccanico
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Inclinare il portattrezzo in avanti
Agganciare e inclinare indietro
Inserire la barra
Fissare la barra con la spina
di sicurezza
8.2.2 Attacco rapido con bloccaggio idraulico
Questo tipo di attacco è dotato di due tubi flessibili che si collegano agli attacchi idraulici del portattrezzo.
Importante: prima di ogni operazione controllare che l’attrezzo sia bloccato.
.
Bloccaggio aperto
Inserire, sollevare, inclinare indietro
Bloccaggio chiuso
8. Utilizzo
65

8.3 Sollevamento del carico, guida con carico
8.3.1 Sollevamento di un carico
1. Avvicinarsi al carico da sollevare con il braccio telescopico e le forche in posizione orizzontale
(distanza: da 30 a 40 cm circa tra le forche e il carico).
2. In base alla larghezza del carico regolare i denti delle forche in modo da garantirne il corretto
posizionamento sotto il carico.
3. Avanzare o estendere il braccio telescopico fino a quando il carico è a battuta contro la schiena
della forca.
4. Sollevare leggermente il carico da 30 a 40 cm, inclinare indietro le forche con il carico, ritrarre il
braccio telescopico secondo necessità.
Indicatore del livello di carico
Durante il sollevamento del carico osservare
l’indicatore del livello di carico; se dovesse
visualizzare un allarme avvicinando il carico
alla linea di ribaltamento (abbassare o ritrarre
il braccio telescopico).
66

8.4 Accatastamento e presa (esempio: carrello telescopico senza stabilizzatori)
8.4.1 Accatastamento
1. Posizionarsi esattamente davanti alla pila.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
2. Sollevare il braccio telescopico, eventualmente
estrarlo fino a quando il carico è
sopra la pila.
3. Se necessario avvicinare il carrello telescopico
alla pila.
4. Inclinare il carico in avanti fino alla posizione
orizzontale, appoggiarlo sulla pila
abbassandolo.
Guardare indietro
Blick zurück
Blick zurück
5. Guardare indietro. Allontanare il carrello
telescopico in retromarcia oppure
estrarre le forche alternando retrazione e
sollevamento del braccio telescopico.
6. Abbassare a terra il braccio telescopico.
8. Utilizzo
67

8.4.2 Presa
1. Posizionarsi esattamente davanti alla pila,
sollevare il braccio telescopico in modo
da potersi posizionare sotto il carico.
Estendere il meno possibile il braccio
telescopico.
2. Guidare in avanti fino a quando la schiena
della forca è a battuta contro il carico.
3. Sollevare il carico.
Guardare indietro
Blick zurück
Blick zurück
4. Inclinare indietro il carico, ritrarre il
braccio telescopico, guardare indietro,
effettuare una retromarcia controllata.
5. Abbassare il carico a terra.
6. Proseguire il lavoro.
68

8.5 Guida con carico su dislivelli/pendenze
8.5.1 In generale
La guida su pendenze e dislivelli deve rispettare le indicazioni del produttore (manuale). Durante
il trasporto verso valle l’inclinazione della forca deve essere positiva.
8.5.2 Guida con carico su «dislivello o pendenza leggera»
angolo di
inclinazione
positivo
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
positiv
Forche con carico «verso valle».
8.5.3 Guida con carico su «dislivello o pendenza forte»
Forche con carico «verso monte».
8.6 Guida con carico ingombrante
Guardare indietro
Se la visuale sul lato anteriore è fortemente ostruita o assente guidare in retromarcia, con lo sguardo
rivolto al senso di marcia.
8. Utilizzo
69

Se non è possibile muoversi in retromarcia (ad es. pendenza), per garantire la sicurezza ricorrere a
un collaboratore che abbia una migliore visione, in modo da garantire la sicurezza.
8.7 Utilizzo con altri attrezzi
8.7.1 Pinze
Pinza senza carico
Pinza con balla di fieno
8.7.2 Pala
Durante il riempimento della pala lavorare con il braccio telescopico interamente
retratto. Impostare il selettore degli attrezzi nella posizione corretta.
8.7.2.1 Riempimento della pala
Riempire la pala Inclinare indietro dopo il riempimento (almeno 10°)
70

8.7.2.2 Livellamento
Pala leggermente inclinata in avanti, guidare in
retromarcia
Interruttore per attutire le vibrazioni del braccio
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
8.7.3 Forca a due aghi
Trasporto di balle, ad es. per fieno, paglia o carta
8.8 Stabilizzatori
8.8.1 In generale
Esempio di stabilizzatori anteriori
Esempio di quattro stabilizzatori
Gli stabilizzatori sono di massima importanza per garantire la sicurezza durante l’utilizzo. Nella
pratica esistono due versioni: stabilizzatori anteriori e quattro stabilizzatori. Le disposizioni sull’impiego
degli stabilizzatori sono riportate nel manuale. Gli stabilizzatori vengono utilizzati con carichi
pesanti oppure ad altezze elevate. I carrelli telescopici con stabilizzatori anteriori vengono
livellati con un indicatore di livello, quelli con quattro stabilizzatori da una bolla.
8. Utilizzo
71

8.8.2 Conformazione del terreno/valutazione del suolo
Per una valutazione il più possibile esatta e accurata del terreno e per calcolare le piastre di appoggio
è necessario consultare il manuale per verificare le eventuali disposizioni del produttore
del carrello telescopico in uso.
Pressione ammessa sulla superficie
Portata
max.
1 kg/cm 2 2 kg/cm 2 4 kg/cm 2
Superficie di appoggio richiesta
10 t 1,0 m × 1,0 m 0,7 m × 0,7 m 0,5 m × 0,5 m
a
20 t 1,4 m × 1,4 m 1,0 m × 1,0 m 0,7 m × 0,7 m
30 t 1,7 m × 1,7 m 1,2 m × 1,2 m 0,9 m × 0,9 m
40 t 2,0 m × 2,0 m 1,4 m × 1,4 m 1,0 m × 1,0 m
Dimensioni del
supporto
h
50 t 2,2 m × 2,2 m 1,6 m × 1,6 m 1,1 m × 1,1 m
60 t 2,4 m × 2,4 m 1,7 m × 1,7 m 1,2 m × 1,2 m
Dimensioni della superficie di appoggio in funzione della conformazione
del terreno
Piede della pendenza
la distanza «a» dal piede della pendenza
deve corrispondere all'altezza «h» dell'altezza della pendenza.
buone condizioni del terreno: a : h = 1 : 1
in caso di dubbio: a : h = 2 : 1
Terreno smosso
Terreno coeso e
soffice
Tipi di terreno,
caratteristiche
Terreno compatto e
sfuso, sabbia, ghiaia
Pressione ammessa sulla superficie
kg/cm 2 N/mm 2
I terreni non solidi
rendono necessarie
misure speciali
2,0 0,2
solido 1,0 0,1
Terreno coeso
semisolido 2,0 0,2
duro 4,0 0,4
Roccia, cemento, manti
stradali idonei al trasporto pesante
Oltre 10,0 Oltre 1,0
Pressione ammessa su diversi terreni
Per i lavori sui margini di strade e buche oppure su terreni non compatti rispettare sempre la
distanza di sicurezza. Il carrello telescopico potrebbe ribaltarsi. Prestare particolare attenzione su
terreni in pendenza e in presenza di piogge intense.
72

8.8.3 Categorie dei luoghi di lavoro
I luoghi di lavoro sono classificabili in diverse categorie, ciascuna delle quali presenta elementi di
pericolo tipici cui prestare attenzione.
Prato verde
Nessuna attività edile precedente. Possono verificarsi problemi particolari in
prossimità di fiumi, foci e pianure alluvionali, in cui sono verosimilmente presenti
strati di materiale alluvionale soffice e falde acquifere superficiali.
Spiagge / rive / letti di fiumi
Si possono incontrare condizioni difficili in caso di terreno sabbioso a scarsa
densità e/o falde acquifere instabili.
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Cantieri interrati
La condizione precedente è ignota (sedime industriale). Ad esempio scantinati,
buche aperte non sufficientemente interrate, serbatoi o colmature instabili.
8.8.4 Utilizzo con stabilizzatori anteriori
Stabilizzatori
Controllo della livella
Compensazione del livello
Livellato (livella)
8. Utilizzo
73

8.8.5 Utilizzo con quattro stabilizzatori
Posizionare
Verificare la conformazione del terreno
Elementi di comando: esempio
Estrarre gli stabilizzatori
Abbassare, livellare
Livellato (bolla)
Per garantire un supporto corretto le ruote (due con gli stabilizzatori frontali,
quattro con quattro stabilizzatori) non devono essere a contatto con
il terreno.
74

8.8.6 Lavori con cabina rotante/ralla
8.8.6.1 In generale
Durante l’utilizzo di un carrello telescopico si può lavorare con stabilizzatori o regolatori di inclinazione.
La decisione va presa in base alla distanza da coprire e al peso del carico.
8.8.6.2 Preparativi
– Predisporre il carrello telescopico per l’utilizzo
– Decidere se effettuare l’operazione con stabilizzatori
o regolatori di inclinazione
– Rilasciare il bloccaggio della ralla
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
8.8.6.3 Utilizzo con stabilizzatori
– Inizio del lavoro, preparazione
– Valutazione dell’operazione da svolgere
– Se necessario, correggere la bolla con gli stabilizzatori
8.8.6.4 Utilizzo con quattro stabilizzatori
– Inizio del lavoro, preparazione
– Estrarre gli stabilizzatori
– Utilizzare le piastre di appoggio
– Livellare il carrello telescopico (bolla)
– Utilizzo
8. Utilizzo
75

8.9 Comunicazione gestuale
8.9.1 In generale
Per le operazioni in cui è richiesta la comunicazione gestuale (ad es. visuale ostruita, carichi ingombranti/sovradimensionati,
impiego di più carrelli telescopici) devono essere utilizzati gesti chiari e
comprensibili per l’operatore/tutti gli operatori.
Prima dell’inizio del lavoro accertarsi che siano rispettate le condizioni seguenti:
– la persona responsabile della comunicazione gestuale e l’operatore/gli
operatori devono conoscere i gesti previsti;
– tutti gli operatori nell’area di lavoro devono rispettare le istruzioni della
persona responsabile della comunicazione gestuale;
– la persona responsabile della comunicazione gestuale deve essere chiaramente
riconoscibile;
– se è necessario un coordinamento nell’area di lavoro assegnare questo
ruolo a un’altra persona.
8.9.2 Gesti secondo DIN 33409 «Organizzazione del lavoro propedeutica alla sicurezza;
gesti per la comunicazione di istruzioni»
Gesto Significato Descrizione
Attenzione: inizio
Il braccio è disteso verso l’alto.
Stop – Interruzione – Fine
del movimento
Una o entrambe le braccia oscillano
orizzontalmente.
Sollevare lentamente
Palmo verso l’alto, movimento verso
l’alto e verso il basso.
Sollevare velocemente
Braccio verso l’alto, movimento rotatorio.
Direzione di movimento
Il braccio disteso indica la
direzione di movimento.
76

Avanzamento/avvicinamento
Indietreggiamento/allontanamento
Abbassare lentamente
Le braccia sono piegate, gli avambracci
si muovono lentamente in direzione del
corpo.
Le braccia sono piegate, gli avambracci
si muovono lentamente allontanandosi
dal corpo.
Palmo verso il basso, movimento verso
l’alto e verso il basso.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Abbassare velocemente
Braccio verso il basso, movimento
rotatorio.
Distanza orizzontale
Le mani, una a fianco all’altra, riproducono
la distanza.
Distanza verticale
Le mani, una sopra l’altra, riproducono
la distanza.
8.10 Carico e scarico di mezzi di trasporto
Durante il carico e lo scarico di mezzi di trasporto valgono gli stessi principi della procedura descritta
ai punti «8.4.1 Accatastamento» e «8.4.2 Presa». Se necessario ricorrere a un aiutante per la
comunicazione gestuale.
8.11 Sbarramento dell’area di lavoro
– I segnali e le demarcazioni devono corrispondere a quelli indicati nell’Ordinanza sulla segnaletica
stradale (art. 80 e 81 OSStr)
– Sbarrare la zona di lavoro mediante reti di protezione, cartelli di avviso, luci lampeggianti ecc.
– Durante il tragitto il carrello telescopico non deve avere parti sporgenti che invadono la carreggiata
– L’eventuale deviazione del traffico su strade pubbliche che preveda l’uso di sbarramenti, coni
segnaletici, semafori o cartelli stradali temporanei dev’essere autorizzata delle autorità competenti
(ad. es. ufficio comunale, polizia).
8. Utilizzo
77

8.12 Trasporto di carichi su strade pubbliche
Il trasporto di carichi su strade pubbliche è sempre soggetto ad autorizzazione
(ufficio cantonale della circolazione stradale).
8.13 Guida con rimorchio
Per la guida con rimorchio su strade pubbliche occorre osservare le indicazioni nella licenza di circolazione
e nel manuale rispettandole in modo da ottemperare alla legislazione sulla circolazione.
I fattori che influenzano l’utilizzo del rimorchio sono i seguenti:
– licenza di condurre
– licenza di circolazione
– manuale
– peso della macchina
– impianto di frenatura
– sistema di rimorchio
– carico ammesso del rimorchio
– carico d’appoggio ammesso
– velocità massima ammessa del rimorchio.
78

8.14 Verifica dell’apprendimento
1. Qual è il prerequisito da soddisfare per lavorare in sicurezza?
a L’incarico va svolto utilizzando il carrello telescopico disponibile. Non ha senso fare altre
analisi.
b Verifico se il carrello telescopico a disposizione è compatibile con il tipo di lavoro da svolgere
e analizzo l’incarico. Se l’analisi ha esito negativo, devo discutere il lavoro con il mio
superiore.
c Ho concordato l’incarico con il mio capo. Anche se l’attrezzatura che abbiamo non è esattamente
quella che ci servirebbe, ci adattiamo e cerchiamo di fare quello che si può.
2. Quali fattori tenete in considerazione prima di utilizzare un carrello telescopico?
a Portata dei lavori, stagione, produttore, costi di noleggio e carico massimo consentito.
b Umidità dell’aria, conformazione del terreno, trasferimento del carrello telescopico sul luogo
di lavoro.
c Entità delle operazioni, idoneità in base al diagramma della portata, attrezzo idoneo.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
3. Come gestite il trasporto verso il luogo d’impiego?
a Credo sia necessario informarmi sul tragitto. In caso di dislivelli, pendenze e inclinazioni è
necessario rispettare i valori limite specificati dal produttore. Bisogna evitare le buche.
b Informarsi sul tragitto mi sembra una pura perdita di tempo. Parto direttamente e faccio un
po’ più di attenzione lungo il percorso. Se incontro ostacoli particolari decido sul momento
come comportarmi.
c Riesco benissimo ad affrontare dislivelli, pendenze e inclinazioni seguendo il mio istinto;
vado direttamente al luogo d’impiego. Di buche non ce ne sono, non ne ho viste nemmeno
la settimana scorsa.
4. Perché devo sbarrare la zona di lavoro?
a Devo sbarrare la zona di lavoro per garantire la sicurezza. Per farlo bastano 4 – 6 coni segnaletici.
Se si lavora in mezzo al traffico è sufficiente disporre il triangolo di segnalazione.
b In caso di lavori su strade adibite al traffico è necessario contattare le autorità competenti
(Comune). Se ci sono estranei nell’area di lavoro gli chiedo di aiutarmi.
c Gli estranei non possono accedere all’area di lavoro. In caso di lavori su strade pubbliche è
necessario contattare le autorità competenti (ufficio tecnico, polizia).
5. Perché devo valutare le caratteristiche del terreno?
a Le caratteristiche del terreno non sono poi così importanti. Se ci sono difficoltà durante il
lavoro abbasso il braccio telescopico.
b Perché durante il lavoro il carrello telescopico potrebbe inclinarsi o addirittura ribaltarsi.
c L’ultima volta è andato tutto bene, perché dovrei perdere tempo a rifare la valutazione ogni
volta?
6. A cosa bisogna fare attenzione quando si utilizzano stabilizzatori o piastre d’appoggio?
a Non ci sono particolari disposizioni sull’uso di stabilizzatori. Di solito uso vecchi pezzi di
legno.
b Osservo l’inclinazione laterale; la livella non dev’essere per forza esattamente allineata; in
caso di forte pioggia l’acqua può destabilizzare le piastre d’appoggio.
c In caso di stabilizzatori estensibili devono essere utilizzate piastre d’appoggio antiscivolo,
che vanno fissate centralmente. Eventuali avvallamenti del terreno vanno colmati.
8. Utilizzo
79

7. Qual è lo scopo del livellamento e della livella e/o della bolla?
a Gli stabilizzatori/bracci consentono di livellare esattamente il carrello telescopico, per farlo
si usa una livella o una «bolla». La livella e/o la bolla devono essere sorvegliate durante l’utilizzo.
b Per me il livellamento del carrello telescopico è solo un’operazione di routine. Uso la livella
solo in casi eccezionali. Se la macchina s’inclina, ho sempre tempo di reagire.
c Se vengono disposti stabilizzatori estensibili su di un terreno stabile, non è necessario allineare
la macchina con la livella. Al massimo la uso se il terreno è molto bagnato.
8. Qual è il significato delle spie LED del limitatore del momento di carico?
a Rosso – stabilità critica, giallo – carico massimo raggiunto (allarme acustico), verde –
stabilità regolare.
b Verde – stabilità regolare, giallo – stabilità critica, rosso – carico massimo raggiunto (allarme
acustico).
c Giallo – carico massimo raggiunto (allarme acustico), rosso – stabilità regolare, verde –
stabilità critica.
9. Per le operazioni all’esterno i luoghi di utilizzo possono essere divisi in tre categorie
con fattori di pericolo tipici: quali sono?
a Terreni non compatti, rampe, stazioni con rotaie.
b Prati verdi, spiagge/rive/corsi di fiumi e cantieri riempiti.
c Strade pubbliche, campi di grano, pista da sci su laghi congelati.
10. Perché dovete utilizzare gli stabilizzatori?
a Perchè il manuale è vincolante e deve essere utilizzato insieme al diagramma di carico.
b Perché la mia azienda ha deciso così. Il capo ha sempre ragione.
c Perché grazie alla mia esperienza sono in grado di valutare l’impiego di stabilizzatori.
11. In che misura per voi i fattori ambientali incidono sull’uso del carrello telescopico?
a Mi affido all’allerta meteo sul mio cellulare. Posso sempre interrompere il lavoro se necessario.
b So che i fattori ambientali possono comportare dei rischi, ma per queste cose seguo il mio
istinto.
c I fattori ambientali incidono moltissimo sull’uso della macchina.
Soluzione: 1b, 2c, 3a, 4c, 5b, 6c, 7a, 8b, 9b, 10a, 11c
80

9. Guida in azienda, punti pericolosi in azienda
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– indicare lo scopo della segnaletica in azienda;
– identificare e prestare attenzione alle caratteristiche rilevanti per la sicurezza dei
punti pericolosi in azienda.
Termini chiave
Velocità, segnaletica, punti pericolosi, carico sul suolo, rotaie.
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
9.1 In generale
L’operatore di un carrello telescopico è sottoposto a molte sollecitazioni: segnali di vario tipo, molti
punti pericolosi, pendenze e dislivelli, rotaie e trasporto di merci. In più, diverse condizioni meteo
influenzano fortemente la sicurezza sul lavoro.
9.2 Segnaletica
Pericolo generico
Segnala un pericolo non meglio definito.
10%
Discesa pericolosa
Significato per l’operatore di carrelli telescopici
– Ridurre la velocità
– Prepararsi a frenare
– Aumentare l’attenzione
Attenzione discesa pericolosa
Segnala un dislivello.
Significato per l’operatore di carrelli telescopici
– Ridurre la velocità e prepararsi a frenare
– Affrontare correttamente il dislivello
9. Guida in azienda, punti pericolosi in azienda
81

Attenzione strada deformata
Segnala la presenza di cunette (irregolarità del terreno).
Significato per l’operatore di carrelli telescopici
– Ridurre la velocità
– Prestare particolare attenzione se si trasportano carichi delicati
Strada deformata
Attenzione traffico a doppio senso di circolazione
Segnala la presenza di traffico in senso contrario, in particolare su
strettoie e varchi.
Doppio senso
di circolazione
Significato per l’operatore di carrelli telescopici
– Ridurre la velocità
– Aumentare l’attenzione
– Se necessario attivare un arresto di sicurezza
Dare la precedenza
Questo segnale ricorda il diritto di precedenza. Può anche essere
sostituito da triangoli bianchi dipinti sulla via di circolazione.
Dare precedenza
Significato per l’operatore di carrelli telescopici
– Prepararsi a frenare o attivare un arresto di sicurezza
– Osservare con attenzione le altre vie di circolazione
– I veicoli sulle vie di circolazione contrassegnate hanno la precedenza
sui carrelli presenti sulle superfici di lavoro
– Dare la precedenza ai carrelli che trasportano carichi pesanti
oppure attraversano rotaie, anche se vengono da sinistra
Terreno con resistenza al carico limitata
Portata max. del pavimento
2 500 kg/m 2
25 000 N/m 2
Il carico delle ruote dei carrelli telescopici è molto elevato. Passare
su grate e pozzetti solo se sono in grado di sopportarlo. Prima di
guidare su pavimenti in assi di legno verificarne con attenzione la
portata.
82

9.3 Zone di pericolo in azienda
Punti pericolosi in azienda
– Dislivelli e pendenze
– Pedane
– Pese, piattaforme di sollevamento, grate, montacarichi
– Coperture di pozzetti, vani di montaggio
– Carroponti, impianti antincendio a pioggia, linee elettriche
– Portoni, porte e passaggi
– Rampe di carico
– Buche, scoli, binari
– Impurità, oggetti
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Tombini, chiusini
Gru carroponte, installazioni
degli estintori e linee elettriche
Porte, portoni e passaggi
Bilance integrate, piattaforme
elevatrici, recinzioni, montacarichi
Rampa d'accesso
Sporcizia,
altri oggetti
Zona di carico/scarico
Salite/
Discese
Buche, drenaggi
e binari
9.4 Attraversare i binari
I binari devono essere attraversati con particolare prudenza. Il carrello telescopico non ha la precedenza
rispetto ai veicoli su rotaia. Se necessario inserire un arresto di sicurezza prima dell’attraversamento.
Non fermarsi mai a cavallo dei binari.
9. Guida in azienda, punti pericolosi in azienda
83

9.5 Verifica dell’apprendimento
1. Perché dovete prestare attenzione alla segnaletica in azienda?
a Perché identifica i pericoli e contiene avvertimenti importanti per prevenire danni e infortuni.
b Perché è scritto nel mio contratto di lavoro. Anche se a volte faccio fatica.
c Non serve rispettare ordinanze, direttive, regole e istruzioni.
2. Come affrontate le zone di pericolo in azienda?
a I punti pericolosi sono rilevanti soprattutto per i carrelli elevatori retrattili e controbilanciati.
b Conosco benissimo le zone di pericolo in azienda, quindi posso spostare la macchina velocemente
e lavorare senza perdere troppo tempo.
c Conosco queste zone sia per lo spostamento della macchina sia durante l’uso.
3. A che cosa dovete prestare attenzione se vengono utilizzate contemporaneamente una
gru e un carrello telescopico?
a Devo mettermi d’accordo con il conducente della gru. Sono necessari contrassegni e segnalazioni.
b È sufficiente informare il conducente della gru che è in uso anche un carrello telescopico.
c Il conducente della gru è l’unico responsabile, nelle situazioni critiche utilizziamo la comunicazione
gestuale.
4. A cosa prestate attenzione quando attraversate dei binari?
a Faccio quello che mi è stato detto di fare e sollevo il braccio telescopico.
b Distinguo tra rotaie fuori terra e rotaie interrate.
c Il carico sull’attrezzo non deve cadere anche se viene scosso.
5. Quali misure sono necessarie se identificate una buca?
a Riduco la velocità e inclino ulteriormente il carico in avanti.
b Aggiro la buca, la contrassegno e informo il responsabile della nostra azienda.
c La ignoro, ripararla è responsabilità dell’incaricato della sicurezza.
6. Come vi comportate se vedete l’indicazione «Portata max. del pavimento»?
a Valuto se è possibile/ammesso guidare in quel punto, in caso di dubbio mi rivolgo a uno specialista.
b Capisco subito che con una ruota il peso viene superato, quindi provo con entrambe le ruote
contemporaneamente.
c Il carico delle ruote è troppo alto. Posiziono un pannello sulla grata, avanzo e vedo se tiene.
Soluzione: 1a, 2c, 3a, 4c, 5b, 6a
84

10. Cause di incidente, pericoli, organizzazioni in
caso d’emergenza, situazioni d’emergenza
10.1 In generale
L’impiego di carrelli telescopici può comportare diversi pericoli; le possibili cause di incidente
nell’ambiente lavorativo devono essere interamente valutate. I pericoli/le cause di incidente sono
di due tipi: quelli «generici» – tecnici/organizzativi/personali (TOP) e i pericoli durante l’utilizzo.
10.2 Analisi dei pericoli
10.2.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi
I pericoli possono essere tenuti sotto controllo solo se sono noti. I relativi rischi devono essere
valutati prima di eseguire il lavoro.
Note
Obiettivi didattici
Al termine di questo capitolo sono in grado di:
– stilare e osservare l’analisi dei pericoli (identificazione dei pericoli, valutazione dei
rischi);
– riconoscere le cause di incidente in base alla lista «TOP» – (tecniche / organizzative /
personali);
– durante l’utilizzo di carrelli telescopici identificare nella situazione specifica i pericoli
tipici associati alla macchina in uso e all’operazione da svolgere;
– rispettare i contenuti delle «Regole pratiche generali»;
– pianificare e garantire l’organizzazione in caso d’emergenza prima di ogni lavoro
pratico con un carrello telescopico.
Termini chiave
Analisi dei pericoli, «TOP» (tecnici / organizzativi / personali), pericoli tipici,
condizioni del terreno, scala di Beaufort, organizzazione in caso d’emergenza, situazioni
d’emergenza
1a Edizione 2018, V1
Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
10. Cause di incidente, pericoli, organizzazioni in caso d’emergenza, situazioni d’emergenza
85

10.2.2 Operazioni di identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi durante l’impiego
INIZIO
010
Determinare e identificare
il sistema di lavoro
020
Identificare il tipo
di pericoli/rischi
030
Analisi dei rischi
040
Valutare il rischio
No
SI
050
Zona di lavoro
messa
in sicurezza ?
No
SI
FINE
Descrizione del processo
010 Definizione del metodo di lavoro e delimitazione della zona
– Scelta corretta del carrello telescopico e degli acessori
– Definizione della zona di lavoro necessaria
– Definizione dello svolgimento del lavoro
– Conoscere i processi in caso di emergenza
020 Identificazione del tipo di pericoli/rischi
– Rischi meccanici
– Rischi elettrici
– Rischi biologici
– Rischi di incendio o di esplosione
– Rischi termici
030 Analisi dei rischi
– Considerazione dei rischi circostanti (stato del suolo, traffico, condizioni metereologiche,ecc…)
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040 Valutazione dei rischi
– Questo lavoro può essere svolto con il minimo dei rischi possibile?
050 Messa in sicurezza della zona di lavoro
– Zona di lavoro delimitata, esecuzione del lavoro possibile?
Documentazione a disposizione
SUVA 67091 Lista di controllo Dispositivi di protezione individuale (DPI)
SUVA 88180 Lista di controllo per gruisti di autogrù
10.3 Fattori; tecnici/organizzativi/personali (TOP), grafico degli incidenti
Tecnici
– Cattive condizioni o scarsa manutenzione del carrello telescopico
– Modifiche non corrette
– Difetti alla canalina di protezione e/o ai suoi listelli
– Linee elettriche
– Sistemi sprinkler/antincendio
– Scarsa stabilità
– Installazioni di sicurezza difettose
– Alterazione delle installazioni di protezione
– Rottura del materiale, usura
– Danni/guasti di altra natura
Organizzativi
– Scelta degli strumenti errata
– Valutazione dei pericoli insufficiente/errata
– Persone nella zona pericolosa/di lavoro
– Uso non corretto dei carrelli telescopici
– Errata valutazione della qualità del terreno / insufficiente stabilità del carrello telescopico
– Superamento dell’altezza massima di sollevamento / mancato rispetto delle indicazioni del produttore
– Superamento della portata degli strumenti
– Sbarramento insufficiente intorno alle zone pericolose e di trasporto
– Contemporaneo utilizzo di carroponti, pericolo di collisione!
– Presenza di ostacoli sul percorso, stabilizzatori
– Condizioni del terreno: olio, materiali scivolosi, corpi estranei, buche
– Dislivelli, pendenze, inclinazione laterale
– Mancata considerazione delle condizioni meteorologiche: vento forte, intemperie, nebbia, neve,
ghiaccio
Personali
– Stato di salute
– Formazione insufficiente o assente
– Conoscenze degli strumenti insufficienti
– Mancato rispetto del manuale
– Violazione delle disposizioni di sicurezza e formazione
– Dispositivi di protezione individuale (DPI)
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
10. Cause di incidente, pericoli, organizzazioni in caso d’emergenza, situazioni d’emergenza
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Esempio: grafico degli incidenti
Incidenti con lesioni leggere o gravi
Un incidente è un evento indesiderato o un episodio che provoca lesioni o morte o danni alle cose.
Semi-incidenti/episodi pericolosi
I semi-incidenti e gli episodi pericolosi sono eventi che avrebbero potuto causare un incidente.
L’impresa è responsabile di registrare questi eventi.
Esempio di grafico degli incidenti
1
incidente
grave
(invalidità,
morte)
10 incidenti
con ferite
(medico, ospedale, convalescenza)
200 quasi-incidenti
(incidenti pericolosi)
Conclusione: ogni volta che si verifica un semi-incidente si sfiora un grave infortunio.
10.4 Organizzazione in caso d’emergenza
Lavori in prossimità di linee elettriche aeree
I lavori in prossimità di linee aeree espongono al pericolo di incidenti mortali se non vengono
prese e mantenute le necessarie misure di sicurezza. È necessario rispettare le distanze minime
di sicurezza, a dipendenza della tensione secondaria della linea aerea e dei lavori programmati.
In generale
In caso di utilizzo di carrelli telescopici in prossimità di linee elettriche in tensione,
è necessario concordare per tempo con il gestore della rete le misure
da adottare. Eventuali lavori in prossimità di linee ferroviarie elettrificate vanno
eseguiti secondo le disposizioni ed istruzioni della società ferroviaria (che
dev’essere consultata in merito). Occorre osservare la direttiva Suva concernente
l’impiego di gru e macchine edili in prossimità di linee elettriche (1863).
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15 m
10. Cause di incidente, pericoli, organizzazioni in caso d’emergenza, situazioni d’emergenza
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
Avvicinarsi a una linea ad alta tensione comporta già un pericolo di vita. Non è necessario toccarla! La distanza
minima consigliata dai cavi elettrici con braccio telescopico esteso è di 15 m.
Situazione d’emergenza
Se un carrello telescopico entra in contatto con cavi percorsi da corrente elettrica:
– mantenere la calma;
– rimanere seduti nel veicolo, non toccare componenti in metallo del
carrello;
– non saltare fuori dal veicolo;
– non abbassare l’attrezzo;
– attirare l’attenzione di qualcuno affinché avvisi una persona responsabile
che possa disattivare e mettere a terra la linea;
– non far avvicinare persone estranee al carrello in tensione;
– rimuovere il carrello dalla linea solo quando quest’ultima è disattivata e
messa a terra.
89

10.5 La scala di Beaufort
Questa scala offre una classificazione dei venti in base alla loro velocità. Si tratta del sistema più
diffuso per la descrizione della velocità del vento.
Numero
di Beaufort
Definizione
Velocità del vento media
a quota 10 m su terreno
libero
m / s
km / h
Esempi degli effetti del vento
sulla terraferma
0 Calma 0 – 0,2 < 1 Il fumo sale verticalmente.
1 Bava di vento 0,3 – 1,5 1 – 5
2 Brezza leggera 1,6 – 3,3 6 – 11
3 Brezza tesa 3,4 – 5,4 12 – 19
4
Vento moderato
5,5 – 7,9 20 – 28
5 Vento teso 8,0 – 10,7 29 – 38
6 Vento fresco 10,8 – 13,8 39 – 49
Movimento del vento visibile dalla
direzione del fumo.
Si sente il vento sulla pelle nuda. Le
foglie frusciano.
Foglie e rami più piccoli in movimento
costante.
Sollevamento di polvere e carta. I
rami sono agitati.
Oscillano gli arbusti con foglie. Si
formano piccole onde nelle acque
interne.
Movimento di grossi rami. Difficoltà
ad usare l’ombrello.
La scala di Beaufort illustrata consente di stimare la velocità del vento. L’operatore
deve valutare caso per caso se utilizzare il carrello telescopico o interrompere
il lavoro.
E’ fortemente raccomandato l’uso di un anemomentro per la misurazione del vento.
90

10.6 Altri influssi ambientali
Pioggia
Precipitazioni intense o prolungate possono peggiorare le condizioni del terreno,
aumentando il rischio che il carrello telescopico affondi nel terreno. L’operatore
deve ricontrollare la stabilità della macchina.
Neve e ghiaccio
Vi è il rischio di congelamento di componenti e di slittamento degli stabilizzatori
o delle ruote. Il freddo e il disgelo peggiorano le condizioni del suolo.
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Ausilio didattico per l’impiego di carrelli telescopici
10.7 Situazioni d’emergenza
Sole
L’asfalto si ammorbidisce. I supporti o le ruote potrebbero sprofondare. L’operatore
rischia di venire abbagliato.
Temporali
In caso di temporali o tempeste l’uso all’aperto va sospeso.
10.7.1 Contatto con acidi, irritazione degli occhi
Se durante la manutenzione della batteria gli
occhi venissero colpiti da schizzi di acido nonostante
tutte le precauzioni del caso, adottare
immediatamente le misure seguenti:
sciacquare l’occhio interessato per almeno
20 minuti con bagno oculare d’emergenza (soluzione
sterile di sale da cucina allo 0,9%) oppure
sotto acqua corrente!
Non praticare altri interventi, recarsi subito presso l’oculista oppure il
pronto soccorso di una clinica oculistica!
10. Cause di incidente, pericoli, organizzazioni in caso d’emergenza, situazioni d’emergenza
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10.7.2 Ribaltamento
Rovesciamento del carrello telescopico
Qualora un carrello telescopico si dovesse rovesciare,
l’unica possibilità di sopravvivenza
è all’interno del carrello telescopico. Non
tentare mai di saltare da un carrello che si sta
rovesciando per mettersi in salvo! Si corre il
rischio di rimanere schiacciati sotto il veicolo!
Se il carrello telescopico si ribalta
Non slacciare mai la cintura di sicurezza né aprire le porte! Mantenere la calma e aggrapparsi.
10.7.3 Guasto dei freni
Se i freni smettono di funzionare su un dislivello
– Tentare di arrestare il veicolo con il freno di emergenza
– Abbassare il carico o l’attrezzo facendolo strisciare contro il terreno
– Guidare lateralmente verso un ostacolo (ad es. rampa, muro, parete di un edificio)
– non saltare fuori dal veicolo;
10.7.4 Incendio del veicolo
1. Mantenere la calma, spegnere il motore.
2. Chiamare i pompieri.
3. Tentare di spegnere l’incendio con un estintore a polvere oppure a CO 2
attraverso la fessura del
radiatore. Non aprire completamente il cofano (pericolo di ustione).
Non tentare mai di spegnere l’incendio con l’acqua!
92

Schema di allarme
Cosa fare in caso di incendio?
1.
2.
3.
4.
10.8 Organizzazione in caso d’emergenza
Allarmare i pompieri
Tel. 118 oppure la Polizia Tel. 117
Chi allarma?
Dove brucia?
Cosa brucia?
Come brucia?
Salvare le persone
Non utilizzare l’ascensore!
Chiudere le porte
Mantenere la calma!
Cercare di spegnere l’incendio
Con coperte, estintori
o postazioni antincendio
Prima di utilizzare un carrello telescopico è necessario predisporre l’organizzazione in caso d’emergenza.
– Verificare il piano di allarme con indirizzi e numeri di telefono importanti.
– Riporre il materiale di primo soccorso in un punto facilmente raggiungibile, controllare che sia
sempre completo e che le date di scadenza siano rispettate.
– Predisporre misure aggiuntive per assicurare che venga dato l’allarme e che le persone che lavorano
sole ricevano il primo soccorso.
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Numeri d’emergenza per un aiuto immediato
Pompieri 118 Polizia 117 Urgenze 112 Ambulanza 144 Rega 1414
POLIZEI
Schema per la
chiamata
d'emergenza
Dove?
Chi?
Cosa?
Quando?
Quante persone?
Altre circostanze?
Reazione
Osservare
– valutare la situazione
– cosa è successo
– chi è implicato
– chi è interessato
Riflettere
– Escludere i rischi per i soccorsi
– Escludere i rischi per altre persone
– Escludere i rischi per i pazienti
Agire
– Autoprotezione
– Mettere in sicurezza e segnalare il luogo
dell'incidente
– Spegnere le macchine
– Prodigarsi nei primi soccorsi
– Allertare i soccorsi
Note
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10.9 Verifica dell’apprendimento
1. Quale di queste affermazioni sui pericoli durante il lavoro è vera?
a L’impiego di carrelli telescopici può comportare diversi pericoli; le possibili cause di incidente
nell’ambiente lavorativo devono essere interamente valutate.
b Cause di incidente e pericoli durante l’utilizzo di un carrello telescopico sono meno seri che
con un carrello retrattile.
c Cause d’incidente e pericoli sono sempre relativi. I controlli di routine possono ridurre i pericoli.
2. Che cosa si intende per «TOP»?
a L’ASFL mi garantisce una formazione TOP con una teoria interessante e molta pratica.
b L’elenco TOP è una possibile rappresentazione della realtà, che però spesso è tutt’altra cosa.
c I fatti sono suddivisi in carenze di natura «tecnica, organizzativa e personale» (TOP).
3. Che informazioni fornisce un grafico degli incidenti?
a Vengono indicate carenze di natura tecnica, organizzativa e personale.
b Rappresenta il numero di «episodi pericolosi», «semi-incidenti» e «incidenti».
c Il grafico degli incidenti offre una valutazione. Nella pratica si verificano molti più episodi
pericolosi.
4. Che cosa stima la scala di Beaufort?
a Viene utilizzata per misurare la densità dell’elettrolito delle batterie di avviamento,
che devono essere caricate a un livello pari o superiore a 4,0.
b Serve alle barche a vela che navigano sul mare, quando uso un carrello telescopico è praticamente
inutile.
c Serve a misurare l’intensità del vento, l’operatore deve decidere caso per caso se interrompere
il lavoro.
5. Da che cosa è costituita un’analisi dei pericoli?
a L’identificazione dei pericoli prevede diverse fasi e deve servire come base per la valutazione
dei rischi. Si tratta di decidere se ha senso assumersi la responsabilità di utilizzare la macchina
nonostante la presenza di certi rischi/pericoli.
b Quando si usa il carrello telescopico, un’analisi dei pericoli è del tutto superflua. Se c’è qualcosa
da fare, ci posso sempre pensare durante il lavoro.
c Un’analisi dei pericoli è obbligatoria solo in caso di allagamenti o se si lavora nei pressi di industrie
chimiche o su terreni instabili.
6. Che cosa si intende per «schema del semaforo» in un’organizzazione in caso d’emergenza?
a Guardo i semafori quando guido: verde – via libera; giallo – decido se fermarmi; rosso – mi
fermo.
b Lo «schema del semaforo» aiuta a individuare le priorità da seguire in caso di emergenza:
guardare, pensare, agire.
c Conosco i colori dello «schema del semaforo», ma mi affido al mio buon senso.
Soluzione: 1a, 2c, 3b ,4c, 5a, 6b
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11. Bibliografia
Suva AS 407/1.i - 09.2015
Direttiva CFSL 6508 – 01.2007 Direttiva concernente il ricorso ai medici del lavoro e agli
altri specialisti della sicurezza sul lavoro (Direttiva MSSL)
Direttiva CFSL 6512 – 01.2017 Direttiva concernente l’attrezzature di lavoro
Direttiva CFSL 6518 – 07.2017 Direttiva sulla formazione e istruzione per conducenti di
carrelli per la movimentazione.
Direttiva CFSL Formazione per utilizzatori di carrelli per la movimentazione – 2015 in
corso.
Suva 1863
Direttive concernenti l’impiegodi gru e macchine edili e del genio civile in
prossimità di linee elettriche – 04.2011
Suva 2033 Segnali per la manovra con le gru – 1998
Suva 66101 L’organizzazione della sicurezza – 10.2007
Suva 66109
Formazione e addestramento in azienda. Fondamenti per la sicurezza sul
lavoro – 06.2016
Suva 67005 Lista di controllo – Vie di circolazione per veicoli – 03.2015
Suva 67021
Lista di controllo – Carrelli elevatori a forche con guidatore seduto
– 12.2008
Suva 67091 Lista di controllo – Dispositivi di protezione individuale (DPI) – 03.2017
Suva 67094
Lista di controllo –Carico e scarico di veicoli con apparecchi di sollevamento
08.2015
Suva 67123
Punti di carico/scarico per il trasporto di merci con gru e carrelli elevatori
– 12.2009
Suva 84067 Nove regole vitali per l’utilizzo di carrelli elevatori – 2014
Suva 88180 Lista di controllo per gruisti di autogrù – 2010
Suva 88830
Nove regole vitali per l’utilizzo di carrelli elevatori – 2014. Vademecum per
84067.
Suva SBA 140
Quali sono i votri obblighi in materia di sicurezza sul lavoro e di protezione
della salute? – 08.2016
2011 Istruzioni per l’uso Dieci, John Deere, New Holland, Manitou
Arbor AG
Documentazione tecnica
Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE (rifusione)
96

Note
11. Bibliografia
1a Edizione 2018, V1
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97

Note
98

Note

100
Ausbildungszentrum für Lager und Logistik | Rigistrasse 2 | 5102 Rupperswil | T 058 258 36 00 | E email@svbl.ch
Centre de formation logistique | Route de Fribourg 28 | 1723 Marly | T 058 258 36 40 | E cfl@asfl.ch
Centro di formazione professionale in logistica | Via Ferriere 11 | 6512 Giubiasco | T 058 258 36 60 | E ticino@asfl.ch