Manuale didattico per l'impiego di gru industriali

Manuale didattico 

per l’impiego di 

gru industriali 

Schweizerische Vereinigung für die Berufsbildung in der Logistik 

Association Suisse pour la formation professionnelle en logistique 

Associazione Svizzera per la formazione professionale in logistica 

4 

a edizione 2019 

Ausilio didattico per l‘impiego di gru industriali 

1

Ausilio didattico per l’impiego di gru industriali 

Versione 4 a edizione 2019 

Autore 

ASFL SVBL 

Editore 


Rigistrasse 2, CH-5102 Rupperswil 

Tel. +41 58 258 36 00 Fax +41 58 258 36 01 

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ISBN 978-3-03873-024-8 

© ASFL SVBL Tutti i diritti sono riservati 


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Per una lettura più semplice, il manuale è scritto utilizzando la forma 

maschile. Ovviamente la forma femminile è sottintesa. 

Formazione 

verificata dalla Suva 

secondo direttiva CFSL 6518 

Anerkannter CZV Kursanbieter 

Fournisseur de cours reconnu OACP 

Fornitore di corsi riconosciuto OAut 

geprüft certifié certificato certified 

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Unsere Gönner: 

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Prefazione 

Ci congratuliamo con voi per la decisione di approfondire la vostra formazione nel campo della logistica. 

Avete deciso di seguire un perfezionamento sulle gru industriali. Nella vostra azienda avete un ruolo di 

responsabilità circa il loro uso. Con le vostre esperienze e le conoscenze che acquisirete ridurrete attivamente 

il rischio di infortuni e danni nella vostra azienda. Questo opuscolo è uno dei principali supporti 

didattici per la formazione sull’uso delle gru in Svizzera. È stato redatto con la massima cura e controllato 

da specialisti del settore. Questo supporto didattico è una base ottimale per la formazione teorica, illustra 

le regole principali e presenta i pericoli derivanti dal lavoro con gru di cui l’operatore deve essere cosciente. 

Lo studio di questo supporto didattico rappresenta solo una parte della formazione. La componente pratica 

è altrettanto importante. L’uso di gru industriali è un lavoro pratico e non può essere imparato con una formazione 

esclusivamente teorica. È importante che nel corso della formazione abbiate occasioni sufficienti 

per mettere in pratica quanto appresso nella teoria sugli strumenti di lavoro. «Learning by doing» è un 

principio importante della formazione. Anche dopo aver completato la formazione sull’uso di gru industriali 

ed essere tornati al lavoro quotidiano è importante ricordare che l’uso delle singole gru può variare anche 

significativamente. Il manuale del produttore ha sempre la priorità. 

4 a edizione 2019 


Per concludere, un principio che non dovete mai dimenticare quando usate una gru: «La sicurezza di 

qualsiasi strumento di lavoro è sempre pari alla sicurezza della persona che lo usa.» 

Vi auguriamo buon lavoro, produttivo e senza infortuni! 

Commissione tecnica ASFL SVBL 

Saluto del presidente 

Gentili lettori, 

avete in mano la 3ª edizione dell’ «Ausilio didattico per l’impiego di gru industriali». Ci impegniamo per tenere 

sempre aggiornati i nostri supporti didattici. 

L’ «Ausilio didattico per l’impiego di gru industriali» raccoglie in un volume una serie di supporti didattici da 

noi pubblicati per conducenti di carrelli elevatori in lingua tedesca, francese e italiana. Nella stessa serie sono 

inclusi anche «Ausilio didattico per l’uso di carrelli con guida a timone», «Ausilio didattico per l’uso di carrelli 

elevatori telescopici», «Ausilio didattico per l’uso di carrelli elevatori laterali», «Ausilio didattico per l’uso di 

piattaforme aeree di lavoro» e «Ausilio didattico per l’impiego di carrelli elevatori». A queste si aggiungono 

altre due piccole pubblicazioni: gli opuscoli «Basics» e «Lavorare in sicurezza con i carrelli elevatori». Qui sono 

riassunte le informazioni principali in formato A5. Nel complesso, quindi, abbiamo una serie di supporti didattici 

per tutti gli strumenti più comuni nella logistica. 

Per raggiungere questo risultato è stato necessario un grande sforzo di preparazione. Gli autori specializzati 

della Commissione tecnica ASFL SVBL, il team media ASFL SVBL, i correttori e la nostra tipografia: tutti hanno 

dato un contributo determinate alla pubblicazione di questo materiale. Vorrei approfittarne per ringraziare 

tutti per l’impegno. 

A voi lettori auguro buon lavoro con questo supporto didattico e buona fortuna in vista di eventuali esami. 

Cordiali saluti, 

Dr. Beat M. Duerler, presidente ASFL SVBL 

Prefazione

Note

Sommario 

1. Leggi, ordinanze, direttive e regole 9 

1.1 In generale 9 

1.2 Leggi 10 

1.3 Ordinanze 11 

1.4 Direttive 15 

1.5 Obblighi del datore di lavoro e dell’operatore 16 



1.6 Verifica dell’apprendimento 19 

2. Generi e tipi di gru industriale 21 


2.2 Tipi di gru 21 


3. Struttura delle gru industriali 27 


3.2 Componenti principali 27 

3.3 Elementi di comando 29 

3.4 Indicazione della direzione 31 


4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori 

servizio e guasti 33 


4.2 Dispositivi di protezione individuale 33 

4.3 Messa in servizio, messa fuori servizio e guasti 34 

4.4 Comportamento in presenza di guasti/difetti 37 


Sommario

5. Imbracature e accessori 39 


5.2 Le diverse imbracature in sintesi 40 


6. Imbracatura dei carichi 51 


6.2 Simboli e figure sul carico 52 

6.3 Scelta/impiego della imbracatura idonea 53 

6.4 Controllo visivo della presenza di danneggiamenti sulle imbracature 53 

6.5 Principio dell’imbracatura 54 

6.6 Regole fondamentali per l’imbracatura 56 

6.7 Varianti di imbracatura/esempi 59 

6.8 Tipi di ancoraggio 60 

6.9 Esempi giusto/sbagliato 64 

6.10 Sollevamento di prova 65 


7. Comunicazione gestuale 67 

7.1 Comunicazione gestuale generale 67 

7.2 Gesti 67 

7.3 Regole di comportamento 70 


8. Trasporto/movimentazione di carichi 73 


8.2 Trasporto/movimentazione di carichi 73 

8.3 Regole di comportamento per operatore e imbracatore 76 

8.4 Procedura per il trasporto di carichi 77 

8.5 Verifica dell’apprendimento 78

9. Pericoli connessi all’impiego di gru industriali 79 


9.2 Operazioni di identificazione del pericolo e valutazione del rischio durante 

l’impiego di gru industriali 80 

9.3 Tecnici/Organizzativi/Personali (TOP) 81 

9.4 Principi generali dell’impiego di gru industriali 81 

9.5 Esempi pratici di pericoli 82 




10. Organizzazione in caso d’emergenza 85 


10.2 Organizzazione in caso d’emergenza 86 


11. Bibliografia 88 

Sommario

Note 

8

1. Leggi, ordinanze, direttive e regole 

Obiettivi didattici: 

Al termine di questo capitolo sono in grado di: 

– distinguere leggi, ordinanze, direttive e regole 

– spiegare gli obblighi e le precauzioni nell’uso di gru industriali 

– comprendere la necessità della formazione ed elencare i dispositivi di protezione 

individuale (DPI) obbligatori 

– descrivere gli obblighi del datore di lavoro e dell’operatore così come i requisiti per 

l’idoneità personale alla guida 

– valutare e spiegare l’efficacia delle installazioni di protezione in base al manuale. 



Termini chiave: 

Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF), Legge sul lavoro (LL), Ordinanza 

sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (OPI), Ordinanza 

sulle gru, direttive e regole, obbligo di formazione, introduzione ai dispositivi, obblighi 

del datore di lavoro e dell’operatore, dispositivi di protezione individuale (DPI), installazioni 

di protezione, manuale 

1.1 In generale 

L’uso di gru è sottoposto a diverse leggi, ordinanze, direttive e regole. Inoltre, il manuale 

del mezzo è vincolante. 

costituzione federale 

Leggi 

La Costituzione federale è l’ordine supremo del diritto in Svizzera 

Le leggi descrivono e disciplinano una una circostanza. 

Ordinanze 

Direttive 

Direttive 

e regole 

Indicazioni del 

produttore 

Manuale 

Documenti di 

formazione 

Le ordinanze e le disposizioni precisano le leggi. 

Ne disciplinano l’esecuzione. 

CFSL, Suva, Direttiva Macchine 

Direttive e regole sono norme di comportamento a carattere 

vincolante, ma non hanno natura di legge formale. 

Definiscono e descrivono l’uso conforme e legale con riferimento a 

disposizioni di sicurezza e istruzioni per l’uso. 

Riferimenti per la formazione teorica e pratica, compresi gli 

esami. 


9

Gerarchia, struttura e classificazione di leggi e ordinanze 

Costituzione 

RS 101 

Art. 110; 117 

LAINF 

RS 832.20 

Art. 82; 83 

LL 

RS 822.11 

Art. 6 

LCStr 

RS 741.01 

OPI 

RS 832.30 

OLL 1 

RS 822.111 

OLL 2 

RS 822.112 

OLL 3 

RS 822.113 

OLL 4 

RS 822.114 

OLL 5 

RS 822.115 

RS 822.116 

Ordinanza sulle qualifiche 

degli specialisti della sicurezza 

sul lavoro 

Ordinanza concernente 

la sicurezza nell'uso 

delle gru 832.312.15 

CFSL 

Direttive 

Direttive 

SUVA 

Istruzioni del fabbricante 

Manuale d'uso 

1.2 Leggi 

Art. 82 LAINF, Legge sull’assicurazione contro gli infortuni 

In generale 

1 Per prevenire gli infortuni professionali e le malattie professionali, il datore di lavoro deve 

prendere tutte le misure necessarie per esperienza, tecnicamente applicabili e adatte alle 

circostanze. 

2 Il datore di lavoro deve avvalersi a tale scopo della collaborazione dei dipendenti. 

3 I lavoratori devono assecondare il datore di lavoro nell’applicazione delle relative prescrizioni. 

Essi sono in particolare obbligati a utilizzare gli equipaggiamenti personali di protezione, 

usare correttamente i dispositivi di sicurezza e astenersi dal rimuoverli o modificarli senza il 

permesso del datore di lavoro. 

10

Art. 29 LL, Disposizioni generali 

1 Sono considerati giovani i lavoratori, di ambedue i sessi, fino ai 18 anni compiuti. 

2 Il datore di lavoro deve avere conveniente riguardo per la salute dei giovani e vigilare alla 

salvaguardia della loro moralità. Egli deve segnatamente provvedere affinché essi non siano 

eccessivamente affaticati né esposti a influenze nocive nell’azienda. 

3 Al fine di proteggere la vita e la salute dei giovani o di salvaguardarne la moralità, la loro 

occupazione in determinati lavori può essere, per ordinanza, vietata o subordinata a condizioni 

speciali. 

4 Il datore di lavoro, assumendo giovani, deve esigere la presentazione di un attestato d’età. 

Per ordinanza, può essere prescritto anche la presentazione di un certificato medico. 



Art. 4, cpv. 4 OLL, Ordinanza 5 concernente la legge sul lavoro 

Ordinanza sulla protezione dei giovani lavoratori 

4 La Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) può, d’intesa con la 

Segreteria di Stato dell’economia (SECO), prevedere, con ordinanze in materia di formazione, 

deroghe per i giovani di età superiore ai 15 anni se ciò è necessario al raggiungimento degli 

obiettivi della formazione professionale di base o alla frequentazione di corsi riconosciuti 

dalle autorità. Le organizzazioni del mondo del lavoro definiscono, nell’allegato ai piani di 

formazione, misure di accompagnamento concernenti la sicurezza sul lavoro e la protezione 

della salute. A tal fine consultano preventivamente uno specialista della sicurezza sul lavoro 

conformemente all’ordinanza del 25 novembre 1996 sulla qualifica degli specialisti della 

sicurezza sul lavoro. 

1.3 Ordinanze 

Art. 5 OPI, Dispositivi di protezione individuale (DPI) 

Se non è possibile escludere del tutto o parzialmente i rischi di infortunio o di danni alla 

salute mediante provvedimenti tecnici od organizzativi, il datore di lavoro deve mettere a 

disposizione del lavoratore dispositivi di protezione individuale efficaci e il cui uso sia ragionevolmente 

esigibile, come elmetti, retine per capelli, occhiali protettivi, schermi protettivi, 

protezioni auricolari, respiratori, calzature, guanti e indumenti di protezione, dispositivi contro 

le cadute e l’annegamento, prodotti per la protezione della cute nonché, se necessario, 

appositi capi di biancheria. Il datore di lavoro deve provvedere affinché tali dispositivi siano 

sempre in perfetto stato e pronti all’uso. 


11

Dispositivi di protezione individuale (DPI) 

Siete tenuti a indossare sempre DPI idonei, come ad es. indumenti di protezione, scarpe di sicurezza, 

casco di protezione, elmetto, giubbotto di segnalazione, ev. cuffie antirumore ecc. A dipendenza 

della valutazione vengono determinati i DPI idonei. 

Casco di protezione 

Abbigliamento di sicurezza 

adeguato al rischio 

Cuffie antirumore 

Calzature 

antinfortunistiche 

Guanti protettivi 

Osservazioni aggiuntive sull’art. 6 OPI 

L’istruzione deve fare riferimento al manuale operativo o alle istruzioni per 

l’uso del produttore e venire ripetuta a intervalli adeguati. Le istruzioni/introduzioni 

devono essere documentate. 

Un’introduzione non è una formazione ! 

12

Calzature antinfortunistiche 

Nella zona di pericolo delle gru industriali è obbligatorio indossare calzature antinfortunistiche. 

Le persone esentate da indossare scarpe antinfortunistiche per ragioni di salute non 

possono entrare nella zona di pericolo delle gru. 

Art. 3 OPI, Misure e installazioni di protezione 

1 

Il datore di lavoro, per garantire e migliorare la sicurezza sul lavoro, deve prendere ogni 

disposizione e provvedimento di protezione che soddisfi le prescrizioni della presente ordinanza 

e le prescrizioni concernenti la sicurezza sul lavoro applicabili alla sua azienda, come 

anche le altre norme riconosciute in materia di tecnica della sicurezza e di medicina del 

lavoro. 

2 

Il datore di lavoro deve provvedere affinché non venga compromessa l’efficacia delle misure 

e delle installazioni di protezione. A tale fine, le controlla a intervalli adeguati. 

3 

Se vengono eseguite modifiche a costruzioni, parti di edificio, attrezzature di lavoro (macchine, 

apparecchi, utensili o impianti usati durante il lavoro) o procedimenti di lavoro, oppure 

se nell’azienda vengono utilizzate nuove sostanze, il datore di lavoro deve adeguare 

alle nuove circostanze le misure e le installazioni di protezione. È fatto salvo il procedimento 

d’approvazione dei piani e di permesso d’esercizio secondo gli articoli 7 e 8 LL. 1 

1 

1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° apr. 2015, in vigore dal 1° ott. 2015 (RU 2015 1091). 



Art. 6 1 OPI, Informazione e istruzione dei lavoratori 

1 

Il datore di lavoro provvede affinché tutti i lavoratori occupati nella sua azienda, inclusi 

quelli di altre aziende operanti presso di lui, siano informati e istruiti in modo sufficiente e 

adeguato circa i pericoli connessi alla loro attività e i provvedimenti di sicurezza sul lavoro. 

Tale informazione e tale istruzione devono essere fornite al momento dell’assunzione 

e ogniqualvolta subentri una modifica essenziale delle condizioni di lavoro; se necessario, 

esse devono essere ripetute. 

2 

I lavoratori devono essere informati sui compiti e la funzione degli specialisti della sicurezza 

sul lavoro occupati nell’azienda. 

3 

Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori osservino i provvedimenti relativi alla sicurezza 

sul lavoro. 

4 

L’informazione e l’istruzione devono svolgersi durante il tempo di lavoro e non possono 

essere a carico del lavoratore. 

1 

Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 ott. 1997, in vigore dal 1° gen. 1998 (RU 1997 2374). 

Art. 7 OPI, Trasferimento di compiti al lavoratore 

1 

Il datore di lavoro, se affida a un lavoratore determinati compiti di sicurezza sul lavoro, deve 

formarlo adeguatamente, perfezionare la sua formazione e trasmettergli chiare competenze 

ed istruzioni. Il tempo necessario per la formazione e il perfezionamento è di principio 

considerato tempo di lavoro. 

2 

Il trasferimento di tali compiti al lavoratore non esonera il datore di lavoro dai suoi obblighi 

di garantire la sicurezza sul lavoro. 


13

Art. 8 OPI, Provvedimenti in caso di lavori connessi con pericoli particolari 

1 

Il datore di lavoro può affidare lavori implicanti pericoli particolari soltanto a lavoratori adeguatamente 

formati al riguardo. Deve far sorvegliare ogni lavoratore che esegue da solo un 

lavoro pericoloso. 

2 

Nel caso di lavori con pericoli particolari, il numero dei lavoratori, come anche il numero o la 

quantità delle installazioni, delle attrezzature di lavoro e delle materie presentanti pericoli 

devono essere limitati allo stretto necessario. 1 

1 

Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 25 apr. 2015, in vigore dal 1 º giugno 2001 (AS 2001 1393). 

Art. 32a OPI, Utilizzazione delle attrezzature di lavoro 

1 

Le attrezzature di lavoro devono essere impiegate solo secondo le condizioni d’uso previste. 

È consentito segnatamente usarle solo per i lavori e nei luoghi per i quali sono idonee. 

Devono essere osservate le indicazioni del fabbricante in merito al loro uso. 

2 

Le attrezzature di lavoro devono essere collocate e integrate nell’ambiente di lavoro in 

modo da garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. In merito vanno soddisfatte le esigenze 

relative alla tutela della salute conformemente all’OLL 3, segnatamente per quanto 

concerne l’ergonomia. 

3 

Dopo ogni montaggio occorre controllare che le attrezzature di lavoro impiegabili in luoghi 

diversi siano state montate correttamente, funzionino perfettamente e possano essere utilizzate 

nelle condizioni d’uso previste. Il controllo deve essere documentato. 

4 

Se le attrezzature di lavoro subiscono modifiche essenziali o vengono usate in condizioni 

non previste dal fabbricante o in modo non conforme alla loro destinazione, i possibili rischi 

che ne derivano devono essere ridotti in modo da garantire la sicurezza e la salute dei 

lavoratori. 

Art. 2 1 Gru (Ordinanza sulle gru) 

1 

Sono considerate gru ai sensi della presente ordinanza apparecchi di sollevamento dalle 

caratteristiche seguenti: 

a. la portata del gancio è di almeno 1000 kg o il momento di carico è di almeno 40 000 Nm; 

b. il dispositivo di sollevamento è a motore; 

c. il gancio può essere spostato liberamente su almeno un asse in senso orizzontale. 

1 

Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 set. 2007, in vigore dal 1° ott. 2007 (RU 2007 4445). 

14

Art. 5 Ordinanza sulle gru, Personale addetto alla manovra: requisiti 

1 

I lavori di sollevamento mediante gru possono essere eseguiti soltanto da persone: 

a. le cui condizioni psicofisiche garantiscono un uso sicuro della gru 

b. che sono in grado di farsi capire sul posto di lavoro 

c. che sono state istruite sull’uso della gru che manovrano. 

2 

I lavori di sollevamento mediante autogru e gru a torre possono essere eseguiti soltanto da 

persone che dispongono di una delle patenti seguenti: 

a. patente di gruista 

b. patente di allievo gruista per il periodo di selezione, se l’allievo è accompagnato da una 

persona titolare da almeno tre anni di una patente di gruista, o da un superiore con la necessaria 

esperienza professionale 

c. patente di allievo gruista per il periodo di esercitazione, se l’allievo è sorvegliato da una 

persona titolare da almeno tre anni di una patente di gruista, o da un superiore con la necessaria 

esperienza professionale. 1 

3 Non è necessaria alcuna patente per i lavori di sollevamento eseguiti durante corsi di base 

ed esami. 2 

1 

Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 set. 2007 (RU 2007 4445). 



2 

Introdotto dal n. I dell’O del 5 set. 2007 (RU 2007 4445). 

1.4 Direttive 

In generale 

Le direttive garantiscono un’applicazione delle disposizioni uniforme, corretta e aggiornata allo 

stato dell’arte. Illustrano ai datori di lavoro un modo per soddisfare i propri obblighi. 

Le direttive indicano in particolare come acquisire gli attestati e come organizzare la formazione 

e l’esame a tal fine richiesti in merito all’uso sicuro di gru industriali. Vengono inoltre elencate le 

condizioni che devono essere soddisfatte dai centri di formazione per venire riconosciuti dalla 

Suva. Chi acquisisce gli attestati può lavorare come operatore di gru in tutta la Svizzera. 

1.4.1 CFSL 

La Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL) è una commissione 

extraparlamentare permanente della Confederazione che si occupa di sicurezza sul lavoro e protezione 

della salute. La base legale della sua attività è la Legge federale sull’assicurazione contro 

gli infortuni (LAINF) del 1984. Per maggiori informazioni: www.cfsl.ch. 

Direttiva CFSL 6512, sulle attrezzature di lavoro. 2 Scopo 

Lo scopo della presente direttiva è indicare come soddisfare le prescrizioni relative alla sicurezza 

e alla protezione della salute dei lavoratori durante l’uso delle attrezzature di lavoro. 

La direttiva consente un’applicazione di queste prescrizioni in modo uniforme, corretto e 

secondo lo stato della tecnica e indica ai datori di lavoro come adempiere ai loro obblighi 

durante l’introduzione, l’utilizzo e la manutenzione delle attrez za ture di lavoro. 


15

1.4.2 Direttiva macchina 

Sono considerate macchine sicure quelle che rispettano i requisiti essenziali di sicurezza 

e di tutela della salute di cui all’Allegato I della Direttiva macchine dell’Unione Europea 

2006/42/CE. Questi requisiti sono vincolanti anche in Svizzera per le macchine messe in 

circolazione dopo il 1997. 

Il produttore o fornitore ne certifica il rispetto esponendo la dichiarazione di conformità 

di cui all’art. 5 della direttiva. In più, egli si impegna a consegnare il manuale oppure, per 

le quasi-macchine, la dichiarazione d’incorporazione e le istruzioni di montaggio. 

1.4.2 Suva 

L’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) è l’organo di sorveglianza 

della Legge sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF). 

Chi è la Suva? 

La Suva è il più grande assicuratore contro gli infortuni in Svizzera. Si tratta di un’azienda indipendente 

di diritto pubblico che assicura oltre 100 000 aziende e circa 2 milioni di lavoratori e disoccupati, 

oltre a tutti i membri dell’Esercito svizzero. Il Consiglio d’amministrazione viene nominato 

dal Consiglio federale. La sede principale della Suva è a Lucerna. 

1.4.3 Direttiva MSSL 

Dal 1 º gennaio 2000 le aziende assicurate secondo la LAINF sono soggette ai requisiti della direttiva 

CFSL in merito al ricorso ai medici del lavoro e agli altri specialisti della sicurezza sul lavoro 

(MSSL). La direttiva si basa sulla Legge sull’assicurazione contro gli infortuni e sull’Ordinanza sulla 

prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (OPI). 

1.5 Obblighi del datore di lavoro e dell’operatore 

1.5.1 Datore di lavoro 

Obblighi del datore di lavoro 

Nelle aziende che impiegano gru industriali, il datore di lavoro ha l’obbligo di formare tutti gli operatori 

di questi mezzi affinché conoscano i pericoli derivanti dal loro uso e le misure di comportamento 

necessarie per prevenire infortuni e danni. Questo non riguarda solo le persone interne 

all’azienda, ma anche gli esterni che utilizzano gru in azienda. È responsabilità del datore di lavoro 

fare in modo che tutti gli operatori che utilizzano le macchine ricevano una formazione e un’introduzione 

adeguate per rispettare la legislazione vigente in materia di protezione del lavoro (in base 

alla giurisprudenza che trova applicazione). L’introduzione specifica alla macchina in uso deve costituire 

un approfondimento della formazione di base e includere i punti seguenti: istruzioni del 

produttore e avvertimenti, caratteristiche del modello specifico, funzioni di comando e dispositivi 

di sicurezza. Tutte queste informazioni sono consultabili nei documenti forniti in dotazione con la 

macchina oppure sul sito internet del produttore. 

La formazione deve essere documentata secondo le direttive CFSL. 

16

1.5.2 Operatore 

Chi prevede di utilizzare una macchina che diverge notevolmente per peso, altezza, larghezza, 

lunghezza o complessità dalle macchine su cui ha seguito la formazione è tenuto a ricevere un’introduzione 

(fornitore, manuale, persona esperta) con una spiegazione delle differenze. 

Art. 11 OPI, Obblighi del lavoratore 

1 Il lavoratore deve osservare le istruzioni del datore di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro 

e tener conto delle norme di sicurezza generalmente riconosciute. Deve segnatamente 

utilizzare i dispositivi di protezione individuale e non deve compromettere l’efficacia delle 

installazioni di protezione. 

2 Il lavoratore, se constata anomalie compromettenti la sicurezza sul lavoro, deve immediatamente 

eliminarle. Se non ne è autorizzato o non può provvedervi, deve annunciare senza 

indugio le anomalie al datore di lavoro. 

3 Il lavoratore non deve mettersi in uno stato che possa esporre lui stesso o altri lavoratori 

a pericolo. Questo divieto vale in particolare per il consumo di bevande alcoliche o di altri 

prodotti inebrianti. 



Formazione 

Lavorare con gru può comportare rischi particolari. Di conseguenza, gli operatori di questi strumenti 

di lavoro devono seguire una formazione teorica e pratica. La sicurezza garantita dalla formazione 

è un ottimo investimento. 

Obblighi derivanti dall’uso di una gru industriale 

L’operatore di una gru industriale ha una responsabilità particolare. Gli viene infatti affidato uno 

strumento di lavoro costoso con il quale può causare danni ingenti in caso di uso non corretto. 

È suo obbligo rispettare le istruzioni del datore di lavoro e del produttore (disposizioni operative 

e di sicurezza). Tutte le operazioni devono essere svolte con la massima cura per evitare danni a 

persone o cose. L’operatore deve rifiutarsi di usare una gru se non sono soddisfatte le disposizioni 

di sicurezza. 

Obbligo di notifica 

Se notate problemi di sicurezza mentre usate una gru dovete rivolgervi al vostro superiore o all’incaricato 

della sicurezza. 

1.5.3 Riconoscimento della formazione 

Sono generalmente riconosciute e valide in tutta la Svizzera le formazioni: 

– in un centro di formazione riconosciuto dalla Suva. 

Sono riconosciute solo all’interno della propria azienda: 

– le formazioni tenute da un formatore interno all’azienda provvisto di una formazione riconosciuta 

di istruttore. 

Installazioni di protezione 

Le installazioni di protezione predisposte dal produttore hanno uno scopo specifico. Non devono 

essere smontate, modificate o disattivate. 


17

Idoneità al funzionamento, circostanze particolari 

L’operatore deve garantire la sicurezza e l’idoneità al funzionamento del mezzo che impiega. Guasti 

e difetti devono essere risolti solo da personale specializzato. Danni a cose e infortuni devono 

essere notificati al superiore. 

Requisiti di salute 

Le regole in merito al consumo di alcol e droghe sono analoghe a quelle vigenti nella circolazione 

stradale. Il datore di lavoro ha facoltà di emanare regole più stringenti, come ad es. un tasso alcolemico 

di 0,0. Malattie e malesseri devono essere notificati al superiore. Gli effetti dell’assunzione 

di medicamenti devono essere noti (medico, informazione per i pazienti). L’operatore deve essere 

fisicamente e psicologicamente in grado di usare il mezzo in modo sicuro. 

Bloccaggio del mezzo 

L’operatore è tenuto a bloccare lo strumento di lavoro in modo tale che persone non autorizzate 

non possano mettere in funzione la gru industriale. 

Uso conforme 

Le gru industriali sono mezzi utilizzabili per diversi scopi e possono essere usate solo secondo le 

disposizioni del produttore, che vengono riportate nel manuale e sono vincolanti. 

18

1.6 Verifica dell’apprendimento 

1. Classifico le «basi legali» per la formazione su gru industriali secondo i livelli di priorità 

seguenti: 

a Direttive, regole, ordinanze, leggi. 

b Leggi, ordinanze, direttive, regole. 

c Regole, leggi, ordinanze, direttive. 

2. L’uso di gru industriali è soggetto a obbligo di formazione? 

a Sì, la Legge sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) e l’Ordinanza sulla prevenzione 

degli infortuni e delle malattie professionali (OPI) obbligano alla formazione. 

b No, il mio superiore mi ha consigliato di farmi spiegare come si usano da un collega 

esperto (introduzione). 

c No, sono un carrellista con anni di esperienza alle spalle e non ho bisogno di una formazione. 



3. Che cosa dovete sapere sulla Ordinanza sulle gru? 

a Solo il mio superiore deve essere a conoscenza dei contenuti dell’Ordinanza sulle gru. 

b Lavoro quotidianamente con le gru, perciò per me l’Ordinanza non è vincolante. 

c L’art. 5 dell’Ordinanza sulle gru elenca i requisiti per gli operatori. 

4. Quale ordinanza è vincolante in materia di dispositivi di protezione individuale 

(DPI)? 

a L’Ordinanza concernente la legge sul lavoro (OLL), art. 4, cpv. 4. 

b L’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI), art. 5. 

c La Legge sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF), art. 82. 

5. Indicate quali sono gli obblighi degli operatori durante l’uso di gru industriali. 

a Nessuno in particolare, il capo mi ha detto che devo lavorare veloce così poi posso andare 

a casa per il fine settimana. 

b Massima cura nell’uso di gru industriali, in caso di violazione delle disposizioni operative 

e di sicurezza devo «improvvisare caso per caso». 

c Rispettare le istruzioni del datore di lavoro e del produttore, rifiutare le operazioni che 

violano le disposizioni operative e di sicurezza indicando il motivo. 

6. Non vi sentite bene, anzi siete proprio malati e non riuscite a lavorare. Che cosa 

fate? 

a Informo il mio superiore. D’accordo con lui mi faccio esonerare dall’operazione richiesta 

o dal lavoro. 

b Assumo qualche medicamento in più anche se sono a conoscenza degli effetti collaterali, 

quindi eseguo il lavoro. 

c Ho già fatto un’assenza per malattia la scorsa settimana, quindi non do nulla a vedere e 

faccio quello che mi è stato chiesto. 

Soluzioni: 1b, 2a, 3c, 4b, 5c, 6a 


19

Note 

20

2. Generi e tipi di gru industriale 

Obiettivi didattici 


– distinguere e spiegare le gru industriali 

– riconoscere e classificare le possibilità d’impiego in base alle descrizioni dei dispositivi. 

Termini chiave 

Gru a bandiera a parete e a colonna, paranchi elettrici a catena, carroponte, gru a bicicletta, 

gru a portale 




Le gru industriali possono essere suddivise in diverse categorie. Lo scopo principale delle gru è il 

sollevamento/abbassamento di carichi; in alcuni casi è possibile anche lo spostamento laterale. Le 

gru a bandiera garantiscono anche un movimento rotatorio verso sinistra/destra. 

2.2 Tipi di gru 

2.2.1 Gru a bandiera a colonna 

La gru a bandiera a colonna è stata concepita 

per il rifornimento di macchine o la sostituzione 

di utensili. Questa gru, però, trova applicazione 

anche in catene di montaggio, banchi da 

imballaggio e in tutte le postazioni di lavoro 

dove è necessario lavorare in modo semplice 

e rapido con uno sforzo muscolare ridotto. La 

sua struttura compatta e snella consente di 

installarla anche in spazi ristretti. È addirittura 

possibile montarla direttamente sul corpo di 

una macchina in quanto l’altezza della colonna 

può essere regolata al millimetro. La rotazione 

della gru è particolarmente facile grazie al suo 

complesso sistema portante. 


21

2.2.2 Gru a bandiera a parete 

La gru a bandiera, nelle versioni a colonna e a 

parete, è pensata per le attività più semplici in 

ambito industriale. Si tratta di una gru economica 

con braccio leggero e tensionatore. L’altezza 

di montaggio può essere adattata alle 

esigenze individuali. Il sollevamento viene effettuato 

mediante paranchi a fune o catena. 

2.2.3 Paranchi elettrici a catena 

La concezione dei paranchi elettrici a catena si 

rifà alle ultime acquisizioni in campo meccanico 

ed elettrico per offrire un prodotto compatto 

nelle dimensioni ma potente e affidabile. Tra 

le sue caratteristiche ci sono la silenziosità della 

catena e il giunto di slittamento integrato che 

limita la corsa del gancio verso l’alto e verso il 

basso. Portata: 50 – 5000 kg. 

2.2.4 Carroponte 

Struttura per la movimentazione di carichi in 

verticale e orizzontale, generalmente all’interno 

di un immobile (ad es. capannone di 

montaggio o di produzione). Normalmente un 

carroponte è composto da due binari, un ponte 

con una o due travi portanti a cassone o in 

profilato, uno o più dispositivi di sollevamento 

(ad es. paranco a fune, paranco a catena, argano), 

motori di azionamento della gru e un comando. 

Il carroponte prende il nome dal ponte 

da cui è costituito, dotato su entrambi i lati di 

ruote che consentono di spostarlo orizzontalmente 

sui binari. I binari sono fissati all’edificio 

e normalmente sono disposti su supporti che 

nella parte superiore sporgono verso l’interno 

dalla parete dell’edificio. Il dispositivo di sollevamento 

è fissato al ponte mediante carrucole 

di guida e normalmente possiede un gancio 

fissato a funi in acciaio per il sollevamento del 

carico. 

22

Carroponte monotrave appoggiato sui binari. 

Carroponte monotrave appeso ai binari. 



2.2.5 Gru a portale 

Le gru a portale poggiano sempre su supporti 

propri, non richiedendo quindi il complesso 

fissaggio alla struttura dell’immobile esistente. 

La gru si sposta su binari posati su un pavimento 

in calcestruzzo con portata sufficiente o su 

fondazioni a blocco. Le gru a portale vengono 

realizzate a partire da componenti standardizzati 

e sono facilmente adattabili alle condizioni 

di installazione locali. 

È possibile scegliere tra: 

– portate da 500 kg a 10 tonnellate 

– campate fino a 15 m 

– lunghezza del campo ampliabile 

– ponti appoggiati o appesi. 

Gru a portale monotrave. 

Gru a portale bitrave. 


23

2.2.6 Gru a bicicletta 

Le gru a bicicletta rappresentano il secondo 

livello di trasporto e movimentano merci indipendentemente 

dai carroponti sovrastanti per 

garantire la continuità del flusso di materiali in 

tutte le direzioni. Le gru a bicicletta vengono 

utilizzate soprattutto nei capannoni di produzione 

con postazioni di lavoro in sequenza. 

Diventa così comodissimo organizzare la movimentazione 

dei pezzi tra postazioni di lavoro 

non contigue. Lo scorrimento avviene su supporti 

con binari che assorbono le forze orizzontali 

e verticali generate e le scaricano sulle 

strutture portanti del capannone. 

2.2.7 Carroponte con cabina 

Vengono utilizzate anche gru industriali con cabina di comando, che garantiscono all’operatore 

un miglior controllo delle operazioni. Il dispositivo di sollevamento è posizionato presso la cabina, 

rendendo il paranco ben visibile. 

Questa struttura consente di alimentare diverse postazioni di lavoro nei grandi capannoni con i 

materiali necessari provenienti dai magazzini o dalle catene di produzione. In base all’operazione 

vengono utilizzati diversi sistemi di sollevamento come magneti, pinze per bobine ecc. comandate 

direttamente dalla cabina. L’impiego di catene, funi o strumenti di sollevamento in tessuto rende 

necessaria la collaborazione con imbracatori a terra. La comunicazione avviene mediante gesti. 

2.2.8 Variante costruttiva 

Carroponte con cabina fissata al carrello. 

24


1. Come si chiamano le tre varianti principali delle gru industriali? 

a Piattaforme autocarrate, carrelli elevatori telescopici con gru, muletti. 

b Carriponte, gru a bandiera a parete e a colonna, gru a portale. 

c Carrelli elevatori articolati, piattaforme telescopiche, transpallet manuali. 

2. Indicate lo scopo principale delle gru industriali. 

a Trasporto/movimentazione, anche di carichi molto pesanti, carico e scarico. 

b Tutte le operazioni in contesti industriali e il trasporto di persone a grandi altezze. 

c La rimozione della neve e il riempimento di recipienti per liquidi. 

3. Indicate la caratteristica di un carroponte doppia trave. 

a Si tratta di una gru fissata a terra e orientabile in qualsiasi direzione, spesso con argano 

a fune. 

b Si tratta di una gru fissata a parete che spesso è in grado di sollevare carichi maggiori 

rispetto alle gru a portale. 

c Ha due travi portanti a cassone, di regola si muove su due rotaie, ha un dispositivo di 

sollevamento (fune, catena, argano). 



4. Dove vengono impiegate le gru a portale? 

a All’aperto e ovunque la struttura dell’edificio consenta di farlo. 

b Per le operazioni con cabina mobile, che spesso può essere spostata insieme al dispositivo 

di sollevamento. 

c Per manovre di carico e scarico di mezzi di trasporto con pesi non eccessivi. 

5. Quali sono le caratteristiche della gru a bicicletta? 

a Scorre su binari a terra e non è utilizzabile quando fa molto freddo. 

b La struttura è composta da putrelle portanti, quindi ha un peso ridotto. 

c È adatta per le cosiddette operazioni al 2 º livello, spesso va ad aggiungersi a un carroponte. 

6. Quale di queste affermazioni è corretta? 

a I paranchi elettrici a catena vengono sempre impiegati in combinazione con gru a portale. 

b I carroponti vengono distinti in due categorie: appoggiati o appesi ai binari. 

c La gru a bandiera a parete è perfetta per le fonderie, è sempre ancorata al suolo. 

Soluzioni: 1b, 2a, 3c, 4a, 5c, 6b 


25

Note 

26

3. Struttura delle gru industriali 



– elencare i componenti principali delle gru industriali e descriverne il funzionamento 

– spiegare lo scopo degli elementi di comando. 


Componenti principali, indicazione della portata, ponte, binari, ruote, motore, alimentazione 

elettrica, armadio di comando, carrello, dispositivo di sollevamento, paranco, 

gancio con bloccaggio, pulsantiera di comando, indicazioni della direzione 




I componenti principali variano in base al tipo e alla struttura della gru. 

3.2 Componenti principali 

3.2.1 Componenti principali, esempio di un carroponte semplice 

Alimentazone elettrica 

(blindo sbarra) 

Carrello 

Motore traslatore 

Trave 

Ruota 

Argano 

Pulsantiera 

di comando 

Bozzello 

Alimentazone 

elettrica 

Motore 

traslatore 

Binario 

Testa della trave 


27

Indicazione della portata 

Indicazione della portata sul ponte. 

3.2.1.1 Dispositivo di sollevamento in posizione di spostamento 

3.2.1.2 Gancio con dispositivo di sicurezza 

Gancio semplice (4 funi) 

Gancio ad ancora con imbracature 

(4 funi) 

Gancio ad ancora (2 funi) 

28

3.3 Elementi di comando 

La gru può essere manovrata dalla pulsantiera cui è collegata direttamente o mediante un radiocomando. 

Tutte le unità di comando sono dotate di un pulsante per l’arresto d’emergenza. 

Premendo questo pulsante viene interrotta l’alimentazione elettrica. 



Arresto d’emergenza sulla pulsantiera. 

Arresto d’emergenza sul radiocomando. 

3.3.1 Pulsantiera con elementi di comando e ancoraggio 

Pulsantiera con elementi di comando 

nei colori bianco/nero. 

L’ancoraggio evita che il cavo di comando 

si strappi. 


29

3.3.2 Radiocomando 

Indicazione della direzione colorata 

sul ponte, radiocomando con 

simboli colorati. 

Radiocomando con simboli bianchi/neri. 

3.3.3 Radiocomando indossabile 

30

3.4 Indicazione della direzione 

3.4.1 Varianti di indicazione della direzione 



Indicazione della direzione di spostamento della trave e del carro. 

3.4.2 Altri simboli possibili per l’indicazione della direzione 

Ogni azienda può avere simboli diversi – sempre in combinazione con unità di comando, carriponte/involucro 

edilizio. 


31


1. Ogni variante di base di gru industriale ha componenti principali diverse; per il carroponte 

sono: 

a Ponte, binari, ruote, carrello con paranco e gancio, dispositivo di sollevamento, pulsantiera 

di comando. 

b Telaio, asse anteriore e posteriore, cabina del conducente, serbatoio idraulico con cilindri, 

luce di posizione. 

c Sistema di traino, piattaforma a pantografo, montanti, piastre di appoggio, piattaforma di 

lavoro. 

2. Quale di queste affermazioni sui tipi di azionamento delle gru industriali è vera? 

a La maggioranza è di tipo termico. 

b Sono combinati termico/elettrico. 

c Sono solo elettrici. 

3. Come viene chiamato il comando via cavo del mezzo? 

a Pulsantiera. 

b Elemento di servizio. 

c Ancoraggio. 

4. Indicate le differenze principali tra il comando con pulsantiera e il radiocomando. 

a Non ci sono differenze, ma in genere la pulsantiera è più affidabile. 

b Il radiocomando a distanza si compone di due apparecchi radio che mettono in comunicazione 

operatore e imbracatore. 

c Il radiocomando lascia maggiore libertà nella scelta della posizione. 

5. Tutte le gru industriali sono dotate di indicazione della portata? 

a No, non tutte; non è obbligatoria. 

b Sì, è ben riconoscibile, spesso esposte sulla trave. 

c No, quando sollevo un carico posso valutarla da solo. 

Soluzioni: 1a, 2c, 3a, 4c, 5b 

32

4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori 

servizio e guasti 


– essere coscienti dell’importanza del manuale come base per tutti gli impieghi specifici 

del dispositivo e applicarlo nella pratica 

– descrivere l’idoneità al funzionamento mediante controlli all’inizio del lavoro, in caso 

di sospensione e alla fine del lavoro 

– spiegare il funzionamento degli elementi di comando 

– analizzare la prosecuzione del lavoro in caso di guasti o difetti, descriverla e valutare 

nuovamente la situazione. 




Manuale, idoneità al funzionamento, dispositivi di protezione individuale (DPI), 

bollino di manutenzione e controllo, controlli all’inizio del lavoro, in caso di sospensione 

del lavoro e alla fine del lavoro, comportamento in caso di guasti/difetti 


Per la messa in servizio e il controllo delle gru industriali seguire il manuale del produttore. L’idoneità 

al funzionamento è garantita solo se viene seguito e rispettato scrupolosamente il manuale 

(in alcuni casi consultabile online) della gru industriale che si utilizza. 

4.2 Dispositivi di protezione individuale 

Indumenti protettivi 

Indumenti di protezione idonei in base alla valutazione del rischio. 

Calzature antinfortunistiche 

Le scarpe antinfortunistiche proteggono i piedi dalla caduta di oggetti e da urti 

contro spigoli acuminati. 

Casco di protezione 

La testa è protetta dall’elmetto/caschetto. Ganci, carichi ecc. possono causare 

lesioni. 

Guanti protettivi 

Gli imbracatori lavorano spesso con funi in acciaio e assi di legno. I guanti proteggono 

le mani dalle lesioni, causate ad esempio da schegge, cavi sporgenti e 

spigoli acuminati. 

Cuffie antirumore 

In tutte le aree esposte a rumore eccessivo è necessaria la protezione dell’udito 

per proteggersi dal rischio di lesioni del timpano. Per migliorare la comunicazione 

con l’operatore o l’imbracatore esistono varianti con radiocomunicazione. 

4. Controlli, checklist, messa in servizio, messa fuori servizio e guasti 

33

4.3 Messa in servizio, messa fuori servizio e guasti 

4.3.1 Controlli (visivi) all’inizio del lavoro 

– Controllo generale dell’intera gru 

– Targhetta di controllo (annuale) 

– Condizioni dell’interruttore principale incl. eventuali bloccaggi 

– Elemento di comando (pulsantiera, radiocomando) 

– Rispetto delle indicazioni operative (istruzioni del produttore) 

– Rispetto delle istruzioni aziendali interne 

Radiocomando 

Interruttore principale con lucchetti. 

Controlli sulla gru 

– Prova della pulsantiera di comando 

– Verifica dei finecorsa superiore e inferiore 

– Controllo bozzello e puleggia 

– Controllo gancio e dispositivo di sicurezza 

– Verifica di catene o funi 

4.3.2 Controllo del funzionamento della gru 

– Verifica del movimento del ponte avanti e indietro 

– Verifica del carrello a sinistra e a destra 

– Silenziosità di funzionamento 

– Rumori sconosciuti 

– Funzionalità del freno 

4.3.3 Verifica della sicurezza del gancio 

La sicurezza del gancio si muove liberamente? Deve essere possibile chiudere la sicurezza del 

gancio. In caso di guasto: notificare al gruista/superiore. 

4.3.4 Comportamento durante le interruzioni del lavoro e le pause 

Informare tutti i presenti: la gru non deve essere utilizzata da terzi o persone non autorizzate. 

34

4.3.5 Messa fuori servizio 

Portare la gru nella posizione iniziale (parcheggio). 

Portare il gancio/bozzello fino a circa 

20 – 30 cm dal finecorsa superiore. Spegnere 

l’interruttore principale. Bloccare la gru dall’interruttore 

principale per evitare che persone 

non autorizzate possano metterla in funzione. 



Interruttore principale bloccato. 

4.3.6 Controlli settimanali 

– Posti liberamente accessibili 

– Prova della corsa dei freni (inerzia) 

– Verifica delle battute (ammortizzatori, finecorsa) 

– Verifica delle distanze/degli spazi di sicurezza 

– Prova di vie alternative e sbarramenti, se presenti 


35

4.3.7 Checklist (esempio) 

Controlli (visivi) all’inizio del lavoro 

– Controllo generale dell’intera gru 

– Targhetta di controllo (di regola controllo annuale) 

– Condizioni dell’interruttore principale incl. eventuali bloccaggi 

– Elemento di comando (pulsantiera, radiocomando) 

– Rispetto delle indicazioni operative (istruzioni del produttore) 

– Rispetto delle direttive aziendali interne 

Messa in servizio (controllo funzionale) 

– Prova dell’interruttore di comando 

– Inserimento dell’interruttore principale 

– Verifica dell’interruttore per l’arresto d’emergenza 

– Verifica del movimento del ponte 

– Verifica del movimento del carrello 

– Verifica della corsa dei freni (in particolare l’inerzia) 

– Verifica del funzionamento dei due finecorsa (superiore/inferiore) 

– Buona silenziosità di funzionamento generale, nessun rumore anomalo 

– Controllo dello stato della fune o della catena 

– Controllo del bozzello della puleggia della fune 

– Controllo delle condizioni del gancio e relativa sicurezza 

Comportamento in caso di interruzione del lavoro/pause 

– Informare tutti i presenti: la gru non deve essere utilizzata da terzi o persone non autorizzate. 

Messa fuori servizio 

– Portare la gru nella posizione di parcheggio prevista 

– Portare il gancio nella posizione più alta (da 20 a 30 cm circa dal finecorsa) 

– Portare il carrello nella posizione di parcheggio 

– Spegnere il quadro di comando/accensione 

– Spegnere l’interruttore principale 

Controlli settimanali (una volta a settimana, ogni azienda decide per sé la cadenza 

esatta) 

– Punti accessibili in generale 

– Prova della corsa dei freni (inerzia) 

– Verifica delle battute (ammortizzatori, finecorsa) 

– Verifica delle distanze/degli spazi di sicurezza 

– Prova di vie alternative e sbarramenti, se presenti 

Il manuale della gru in uso è vincolante per il suo utilizzo. 

36

4.4 Comportamento in presenza di guasti/difetti 

Se prima di un’operazione rilevate un guasto, non mettete in funzione la gru in alcun caso. I guasti 

durante il lavoro rendono necessaria una nuova valutazione. In questi casi potrebbe esservi d’aiuto 

il manuale. Guasti e difetti devono essere eliminati solo da personale specializzato. Contrassegnate 

chiaramente una gru industriale guasta: non deve essere messa in funzione involontariamente. 




37


1. Che significato ha il manuale per voi? 

a Indica tutti i fattori che possono influenzare il funzionamento, lo leggo interamente 

prima di iniziare a lavorare come operatore, in caso di domande/dubbi mi rivolgo al mio 

superiore. 

b Riporta dati tecnici e informazioni generali sulla gru industriale; vado a consultarli se si 

verificano problemi/difficoltà durante l’uso. 

c Riporta tutti i dati tecnici, descrive guasti e difetti che sono molto importanti per il tecnico 

dell’assistenza. 

2. L’imbracatore entra spesso in contatto con funi in acciaio e assi di legno: di che tipo 

di dispositivi di protezione individuale (DPI) ha bisogno? 

a Io utilizzo sempre la gru industriale in modo che non insorgano danni, quindi non mi 

servono DPI. 

b I guanti sono particolarmente importanti, oltre a scarpe antinfortunistiche e caschetto 

può essere necessario indossare anche le cuffie antirumore. 

c Prima di lavorare come operatore parlo con il mio superiore, nella nostra azienda non ci 

preoccupiamo dei dispositivi di protezione individuale (DPI). 

3. Che cos’è una checklist? 

a Per me una lista di controllo è uno strumento per il nostro incaricato della sicurezza, per 

operare una gru industriale non ho bisogno una checklist. 

b La prima priorità è fare quello che mi viene chiesto, per me usare una checklist è solo 

una perdita di tempo, controllo le cose importanti quando ce n’è bisogno. 

c È uno strumento che può tornare utile per i controlli, fa riferimento al manuale di servizio, 

anche i controlli settimanali devono essere stabiliti in azienda. 

4. Che cosa sono i controlli (visivi) all’inizio del lavoro? 

a Questi controlli servono a garantire l’idoneità al funzionamento, per farli non serve attivare 

funzioni o effettuare movimenti. 

b Quando ho tempo do un’occhiata, se c’è qualcosa che non va me ne accorgo sicuramente. 

c Non faccio questi controlli nemmeno sulla mia auto, la tecnologia di oggi li rende superflui. 

5. Qual è lo scopo dei controlli funzionali? 

a Nella nostra azienda se ne occupano gli apprendisti all’inizio della settimana, è sufficiente. 

b Servono a garantire l’idoneità al funzionamento, le gru industriali non devono mai essere 

utilizzate se presentano guasti/difetti. 

c Faccio dei controlli funzionali completi solo se rilevo dei guasti. 

6. Quali sono i controlli eseguiti a fine del lavoro? 

a Già mentre la usavo ho visto che la gru industriale funziona perfettamente, quindi alla 

fine del lavoro non ho bisogno di fare nessun controllo speciale. 

b Nella nostra azienda c’è il collaboratore dell’assistenza che si occupa dei controlli a fine 

lavoro su tutti i dispositivi di movimentazione. 

c Mettere fuori servizio come descritto nel manuale, rilevare e notificare guasti/difetti. 

Così viene garantita l’idoneità al funzionamento per l’utilizzo successivo. 

Soluzioni: 1a, 2b, 3c, 4a, 5b, 6c 

38

5. Imbracature e accessori 



– elencare la grande varietà di imbracature e accessori associandoli al rispettivo utilizzo 

– valutare le condizioni delle imbracature e, se i criteri per dismetterle sono soddisfatti, 

sospenderne l’utilizzo 

– comprendere i pittogrammi sulle imbracature e applicarli durante l’uso. 


Funi, catene in acciaio, imbracature tessili/imbracature ad anello continuo, staffa/traversa, 

morsa/pinza, magnete, sollevatore a ventose, forca per pallet, pinze/benna prensile 

per bobine, accessori (ad es. protezione degli spigoli, golfari, grilli) 




Per imbracatura si intende il collegamento tra il gancio della gru e il carico. Lavorando come operatori 

di una gru industriale siete voi a dover scegliere l’imbracatura giusta per il trasporto del carico. 

Le imbracature devono essere controllate da personale specializzato a intervalli 

regolari (di norma una volta l’anno). Se il controllo visivo evidenzia 

danni/difetti sulle imbracature, queste non devono più essere utilizzate. 


39

5.2 Le diverse imbracature in sintesi 

5.2.1 Funi/ancoraggio a fune 

Utilizzo: le funi vengono utilizzate in tutte le 

situazioni in cui servono portate elevate, poca 

dilatazione ed elevata resistenza all’attrito. 

Le funi sono disponibili in tantissime varianti, 

contrassegnate da diametro e portata. 

Etichetta di portata (esempio) 

1. Diametro della fune in mm 

2. Angolo d’inclinazione 

3. Lunghezza utile 

4. Portata massima 

5. Imbracatura a U 

6. Fabbricante 

7. Data del prossimo controllo 

(anno/mese) 

8. Numero del fabbricante 

Deposito/verifica/manutenzione 

Pulizia delle funi 

Prima della lubrificazione, pulire le funi se sono sporche. Non utilizzare 

un panno per pulire la fune, perché è possibile che rimanga impigliato 

in fili rotti o lacerazioni della fune. Per la pulizia è bene impiegare delle 

spazzole metalliche. Durante questa operazione indossare occhiali e 

guanti di protezione. 

Lubrificazione delle funi 

Le funi devono essere lubrificate a intervalli regolari a dipendenza delle 

condizioni d’impiego. A questo proposito osservare le indicazioni specifiche 

del produttore della fune. 

40

Criteri per dismissione (consultare la normativa): 

– in caso di fili/trefoli rotti far controllare la fune da un tecnico specializzato 

– il diametro minimo della fune è inferiore del 10 % rispetto al diametro nominale 

– punti critici (nelle vicinanze del rocchetto, sul gancio del carico, punti che vengono piegati più 

di frequente) 

– un trefolo è rotto o danneggiato 

– la fune è schiacciata o presenta un groviglio, se su una fune è presente molta ruggine c’é rischio 

di corrosione. 

5.2.2 Catene/ancoraggio a catena 

Utilizzo: per materiale e carichi con superfici 

non scivolose, oltre che supporti o profili con 

spigoli acuminati. Le catene con ganci servono 

a collegare il gancio della gru agli occhielli del 

carico. 

Le catene sono disponibili in diversi gradi. Il 

grado 8 è oggi il più diffuso. 



2 

6 2 

1 

45° 

8 60° 

2 

3 2.8 t 

3 2 t 

4 

5 

7 

2003 

2004 

2005 

2006 

Prossimo 

controllo 

2007 

2008 

2009 

2010 

001 8 

7 

Contrassegno 

1 Diametro della catena 

2 Angolo d’inclinazione 

3 Portata utile in kg 

4 Spazio per la conferma di omologazione 

5 Targhette ottagonali per il grado 8 

6 Numero di bracci a disposizione 

7 Data del controllo successivo (anno/mese) 

8 Numero di serie 

Catena da dismettere Ancoraggio a catena Etichetta per catena di 

grado 8 


La manutenzione e la riparazione devono essere eseguite a intervalli regolari. Questi dipendono 

dall’uso e dal grado di usura delle catene. Le catene di ancoraggio non devono essere lasciate a 

terra (rischio d’inciampo). 


41

Criteri per dismissione (consultare la normativa): 

– eccessiva allungamento delle maglie della catena 

– diametro nominale delle singole maglie minore del 90 % 

– danneggiamenti (scheggiature, tagli, piegature) 

– allargamenti o deformazioni nella zona di un gancio 

– sicurezze dei ganci difettosi. 

5.2.3 Imbracature tessili/Imbracature ad anello continuo 

Utilizzo: per carichi con una superficie particolarmente 

scivolosa o delicata, come ad es. rulli, 

alberi, componenti prefabbricati e componenti 

laccati. La portata è riconoscibile visivamente 

dal colore. 

Fonte: www.hebetechnik.at 

Pittogrammi con le avvertenze d’uso. 

42

5.2.3.1 Avvertenze relative all’utilizzo di cinghie di sollevamento 

? ? ! ! 

β 

? ? ! ! 

β 

Controllare sempre 

! 

peso e baricentro 

del carico. 

β 

Le cinghie di sollevamento 

! 

non 

devono mai essere impiegate se 

l’angolo d’inclinazione β è maggiore 

di 60°. 

β 

? 

? ! 

β 

! 

Consultare il fabbricante prima 

di utilizzare le cinghie nel settore 

chimico. 

β 



! 

! 

! 

! 

+100 °C 

- 40 °C 

+100 °C 

- 40 °C 

+100 °C 

+100 °C 

In presenza di spigoli vivi utilizzare 

le protezioni - 40 °C adatte. 

+100 °C 

- 40 °C +100 °C 

- 40 °C 

- 40 °C 

Le cinghie di sollevamento possono 

essere utilizzate solo se la 

temperatura è compresa tra 

– 40 °C e +100 °C. 

Nodo vietato 

Le cinghie di sollevamento non devono 

mai essere posizionate sulla 

punta del gancio della gru. 

Le cinghie di sollevamento danneggiate 

devono essere scartate 

immediatamente. 


43

5.2.3.2 Imbracature tessili/imbracature ad anello continuo 

Indicazione della portata 

Imbracatura ad anello continuo da non più utilizzare. 


La cura e il corretto deposito delle imbracature 

tessili/ad anello continuo ne garantiscono la 

qualità e l’efficacia. Dopo ogni impiego, quindi, 

verificare le imbracature tessili/ad anello continuo. 

Scartare le imbracature tessili/ad anello 

continuo danneggiate e sospenderne l’uso. 

Mantenere le imbracature tessili/ad anello continuo 

pulite, asciutte e ben aerate; evitare l’esposizione 

diretta ai raggi del sole e il contatto 

con sostanze chimiche. 

Ancoraggio in tessuto 

Criteri per dismissione (fine della vita utile) 

Le cinghie di sollevamento devono essere controllate da uno specialista almeno una volta l’anno, 

anche più spesso qualora le condizioni d’impiego e le circostanze aziendali lo rendano necessario. 

Le riparazioni di cinghie di sollevamento devono sempre essere effettuate da uno specialista. 

Le cinghie di sollevamento non devono più essere utilizzate qualora si rilevino: 

– etichetta assente o illeggibile 

– danneggiamenti delle cuciture portanti 

– danneggiamenti meccanici, ad es. tagli 

– danni causati dal contatto con sostanze aggressive 

– deformazione causata dal calore (ad es. attrito). 

44

5.2.4 Cinghia di sollevamento a due o più braccia (1, 2 o più braccia) 

Utilizzo: queste brache vengono utilizzate 

quando i punti di imbracatura sono predefiniti. 

Con una cinghia a quattro braccia. Si raccomanda 

di utilizzare tutte le braccia per l’imbracatura. 



5.2.4.1 Anelli con punti di rottura 

Nelle imbracature multiple gli anelli metallici 

presentano spesso un appiattimento. Questo è 

il punto di rottura, trattato con una lacca speciale 

sotto il colore originale. In caso di sovraccarico 

la laccatura si danneggia e gli anelli devono 

essere dismessi. 

Anello nuovo 

Anello usato 

5.2.4.2 Tabella riassuntiva delle brache tessili/anelli senza fine 

Secondo EN 1492-2/EN 1492-1 

Semplice Piegata A 2 braccia 

Angolo di imbracatura 0° 0° 0 – 7° 0 – 45° 45 – 60° 0 – 45° 45 – 60° 0 – 45° 45 – 60° 

1 0,8 2 1,4 1 1,4 1 1,12 0,8 

Dimensioni nominali 

t 

Portata 

t 

1 1,0 0,8 2,0 1,4 1,0 1,4 1,0 1,12 0,8 

2 2,0 1,6 4,0 2,8 2,0 2,8 2,0 2,24 1,6 

3 3,0 2,4 6,0 4,2 3,0 4,2 3,0 3,36 2,4 

4 4,0 3,2 8,0 5,6 4,0 5,6 4,0 4,48 3,2 

5 5,0 4,0 10,0 7,0 5,0 7,0 5,0 5,60 4,0 

6 6,0 4,8 12,0 8,4 6,0 8,4 6,0 6,72 4,8 

8 8,0 6,4 16,0 11,2 8,0 11,2 8,0 8,96 6,4 

10 10,0 8,0 20,0 14,0 10,0 14,0 10,0 11,20 8,0 

12 12,0 9,6 24,0 16,8 12,0 16,8 12,0 13,44 9,6 

15 15,0 12,0 30,0 21,0 15,0 21,0 15,0 16,80 12,0 

20 20,0 16,0 40,0 28,0 20,0 28,0 20,0 22,40 16,0 

25 25,0 20,0 50,0 35,0 25,0 35,0 25,0 28,00 20,0 

30 30,0 24,0 60,0 42,0 30,0 42,0 30,0 33,60 24,0 

45 

5. Imbracature e accessori

5.2.5 Brache specifiche dell’azienda 

5.2.5.1 Grillo 

Utilizzo: i grilli permettono, in combinazione con degli anelli senza fine, delle catene e delle funi 

d’acciaio di sollevare, allungare e spostare carichi. Possono essere utilizzati per l’ancoraggio. 

Grillo a vite. 

Gancio per anelli senza fine. 


I grilli usurati, piegati o danneggiati non devono più essere utilizzati. 

5.2.5.2 Golfare 

Utilizzo: i golfari sono strumenti per il sollevamento 

di carichi che consentono un fissaggio 

duraturo a fini di trasporto di componenti 

come motori, armadi elettrici, azionamenti ecc. 


I golfari con deformazioni devono essere rimossi 

dall’uso o non più impiegati. 

Golfare di sollevamento girevole. 

5.2.5.3 Bilancino 

Utilizzo: un bilancino è adatto per tenere in 

sospensione, ribaltare e movimentare carichi 

lunghi, pesanti o speciali. 


Se su un componente è visibile una deformazione 

permanente, lo strumento per il sollevamento 

di carichi non deve più essere impiegato. 

Bilancino, ad es. per balle di carta 

46

5.2.5.4 Morsa/pinza 

Utilizzo: le morse/pinze sono adatte per il sollevamento di lamiere, ferro profilato e altri prodotti 

semilavorati. 

Morsa per balle di carta. 

Pinze per bobine. 



Mandrino ad espansione. Mandrino ad espansione aperto. Pinza di sollevamento. 


Le morse/pinze non devono più essere impiegate in presenza di danneggiamenti meccanici o 

quando il carico imbracato presenta tracce di scivolamento. 

5.2.5.5 Magnete 

Utilizzo: i magneti per il sollevamento di carichi vengono utilizzati quando si lavora con materiali 

ferrosi (ad es. lamiere e profili in fabbriche, officine e fonderie). 


Alterazioni funzionali e danni visibili. 


47

5.2.5.6 Sollevatore a ventose 

Utilizzo: i sollevatori a ventose sono adatti per 

carichi grandi e anche per quelli più piccoli che 

non vanno sollevati molto dal suolo. Soprattutto 

per materiali con superfici lisce, non porose. 


I sollevatori a ventose non devono più essere impiegati in caso di perdita nel sistema di tubazioni 

e scarsa tenuta della superficie aspirante. 

5.2.5.7 Forca per pallet 

Utilizzo: di regola le forche per pallet servono per movimentare pallet o carichi di ogni genere su 

pallet. Spesso vengono impiegate nei cantieri. 

Dati tecnici: 

HP60SPEZ 

1 forca per gru con staffa doppia 

Portata: 1000 kg 

Altezza utile: 1200 mm 

Altezza totale: 1780 mm 

Distanza tra i denti della forca: 680 mm 

Lunghezza dei denti della forca: 950 mm 

Distanza del baricentro: 550 mm 

Peso: 64 kg 


Le forche per pallet non devono più essere impiegate in caso di forte usura della forca e dell’anello 

di sospensione (angolo delle forche non uguale, danneggiamento meccanico). 

5.2.5.8 Pinza/accessori per bobine 

Le pinze e gli accessori per bobine. 

Utilizzo: le pinze e gli accessori sono adatti al 

trasporto di bobine. La presa del carico si effettua 

all’interno della bobina, l’apertura e la chiusura 

sono comandate da un interruttore di contatto. 


Alterazioni funzionali, danneggiamenti meccanici. 

48

5.2.5.9 Bilancia sospesa 

Le bilance sospese servono per misurare con 

esattezza il peso. 



5.2.5.10 Protezione degli spigoli, angolari, paraspigoli, profilati paraspigoli 

Utilizzo: la protezione degli spigoli è un componente 

fondamentale della sicurezza durante 

il trasporto. Oltre a proteggere spigoli e superfici, 

una protezione ottimale degli spigoli è in 

grado di stabilizzare componenti di macchine 

o imballaggi composti da più strati. 


Una protezione degli spigoli rotta, spezzata o 

deformata non garantisce una protezione sufficiente 

del carico e deve essere sostituita. 


49


1. Quali di queste sono brache? 

a Catene, funi di traino, distanziatori, assi triangolari, funi in canapa, funi in plastica, mazzuoli. 

b Funi in acciaio, catene, brache tessili, pinze, magneti, sollevatori a vuoto, pinze per coils, 

forche per pallet. 

c Grandi martelli, ganci da fabbro, corde, funi di traino, funi portanti, funi di bloccaggio, 

distanziatori. 

2. Quali dati sono riportati sulle etichette delle catene? 

a Diametro della catena, angolo d’inclinazione, portata utile in kg, spazio per la conferma 

dell’omologazione, targhetta ottagonale per il grado 8, numero di braccia, data del 

controllo successivo, numero di serie. 

b Portata in tonnellate, altezza di sollevamento, numero di braccia disponibili, data 

dell’ultimo controllo, nome dello specialista, numero di piastre di appoggio, intensità 

del vento, carico al suolo. 

c Diametro della fune in acciaio, targhetta per il grado 10, scelta degli accessori, numero 

di braccia disponibili, data del controllo successivo, carico utile con persone e materiale. 

3. Le brache devono essere controllate da personale specializzato a intervalli regolari; 

con che frequenza? 

a Ogni azienda può deciderlo insieme alla Suva e al personale specializzato. 

b Di regola una volta l’anno, in caso di danneggiamenti non possono più essere utilizzate. 

c Ogni 6 mesi, in caso di trattamento non corretto l’incaricato della sicurezza deve farlo 

già prima. 

4. Quali fattori danneggiano le brache tessili? 

a Danneggiamenti meccanici, nodi, fiamme libere a grande distanza. 

b Basse temperature, sovraccarico, acqua fredda, sostanze non corrosive, colla. 

c Calore intenso, fiamme libere, urti o lacerazioni meccaniche, sostanze corrosive. 

5. Quali sono i criteri di dismissione tipici delle brache tessili? 

a Strappi, tagli, assottigliamenti, nodi. 

b Maglie delle catene strappate, occhielli di collegamento difettosi, nodi. 

c Cinghia di sollevamento posizionata sulla punta del gancio della gru. 

6. Quali sono i criteri di dismissione tipici delle funi in acciaio? 

a Nodi, lacerazioni, maglie intatte, bloccaggio di un gancio difettoso. 

b Materiale caldo con spigoli acuminati, tutti gli occhielli in condizioni perfette. 

c Trefoli logorati, piegature, assottigliamenti, corrosione. 

7. Quale braca è particolarmente adatta per il sollevamento di prodotti non magnetici 

con superfici estese? 

a Sistema di sollevamento con magneti. 

b Sollevatore a ventose. 

c Ancoraggio quadruplo in tessuto. 

Soluzioni: 1b, 2a, 3b , 4c, 5a, 6c, 7b 

50

6. Imbracatura dei carichi 



– classificare le proprietà del carico 

– scegliere e applicare la braca/le brache per poter effettuare una movimentazione 

sicura 

– calcolare l’angolo di imbracatura (angolo d’inclinazione e d’apertura) 

– determinare i punti di imbracatura 

– riconoscere la necessità di una protezione degli spigoli per proteggere la braca e/o 

il carico 

– eseguire un sollevamento di prova del carico, verificare la posizione della braca e il 

baricentro. 




Braca, principio dell’imbracatura, angolo di imbracatura (composto da angolo d’inclinazione 

e angolo d’apertura), tabella degli angoli d’inclinazione, sollevamento di prova 

del carico 


Per garantire la sicurezza durante il trasporto di un carico vi serve assolutamente la braca giusta. 

Se necessario occorre fare riscorso a una protezione degli spigoli, che serve a proteggere la braca 

e il prodotto. 

Impiegare solo brache controllate, certificate. 

Già prima dell’imbracatura è necessario verificare di non mettere in pericolo alcun collaboratore 

né altre persone. Per evitare l’oscillazione del carico il gancio della gru deve trovarsi esattamente 

al di sopra del baricentro del carico. 


51

6.2 Simboli e figure sul carico 

Durante l’imbracatura prestare attenzione alle figure e ai simboli seguenti. 

Conservare e movimentare in posizione verticale, 

fragile 

Punto di imbracatura del carico 

Indicazione del baricentro 

Tensione elettrica, fragile, conservare e movimentare 

in posizione verticale, proteggere da acqua e umidità 

Campi magnetici 

Fare attenzione all’apertura dell’imballaggio 

Proteggere dal calore 

Controllo antiribaltamento 

52

6.3 Scelta/impiego della imbracatura idonea 

Prima dell’imbracatura prestare attenzione ai fattori seguenti: 

1. Determinare il peso del carico 

Opzioni possibili: 

– consultare il bollettino di consegna o pesatura 

– consultare la tabella dei pesi dei prodotti 

– pesare il carico con una bilancia sospesa 

– effettuare una stima (richiede pratica ed esperienza). 

2. Prestare attenzione all’angolo di imbracatura 

3. Utilizzare tutti i punti di imbracatura prescritti dal produttore 

4. Proteggere tutte le brache da spigoli acuminati 

5. Imbracare il carico nella posizione giusta 



Bilancia sospesa 

Cinghia di sollevamento Catena Fune 

6.4 Controllo visivo della presenza di danneggiamenti sulle imbracature 

Cinghia di sollevamento Catena Fune 

– Lacerazioni della guaina 

– esterna 

– Usura 

– Stiramento 

– Nodi 

– Controllo dell’etichetta 

– Strappi 

– Usura 


– Linearità 

– Controllo della targhetta 

– Trefolo strappato 

– Usura 


– Schiacciamenti 

– Controllo della targhetta 

Sugli altri dispositivi di sollevamento eventualmente utilizzati per l’imbracatura (ad es. magneti, 

sollevatori a vuoto) deve essere effettuata una verifica del funzionamento. 


53

6.5 Principio dell’imbracatura 

? 

Posso imbracare un carico se: 

– il peso del carico è noto. 

– l’angolo di inclinazione non supera i 60°. 

– è stato calcolato il baricentro del carico. 

6.5.1 I importanza dell’angolo di imbracatura 

Durante l’imbracatura dei carichi occorre assolutamente prestare attenzione all’angolo di imbracatura. 

Viene fatta una distinzione tra angolo d’inclinazione e angolo d’apertura. 

Effetto sull’angolo e la capacità di carico (esempi con carico) 

Angolo d’inclinazione 

Angolo d’apertura 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

100% 

60˚ 

60˚ 

60˚ 

30˚ 

30˚ 

30˚ 

60˚ 

30˚ 

60˚ 

60˚ 

60˚ 

30˚ 

30˚ 

30˚ 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90% 

90˚ 

90˚ 

90˚ 

45˚ 

45˚ 

45˚ 

90˚ 

45˚ 

90˚ 

90˚ 

90˚ 

45˚ 

45˚ 

45˚ 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

70% 

120˚ 

120˚ 

120˚ 

50% 

50% 

60˚ 

60˚ 

60˚ 

50% 

50% 

120˚ 

50% 

60˚ 

120˚ 

120˚ 

120˚ 

50% 

50% 

50% 

60˚ 

60˚ 

60˚ 

50% 

50% 

50% 

54

80° 

17% 

6.5.2 Tabella degli angoli d’inclinazione e apertura 

Inclinazione 

Apertura 

30˚ 

60˚ 

45˚ 

90˚ 

60˚ 

120˚ 



Il carico 

6.5.3 Simmetria in caso di ancoraggi multipli 

Tenere conto dell’angolo d’inclinazione 

– Imbracare il carico con un angolo d’inclinazione 

il più acuto possibile. Più l’angolo di inclinazione 

è acuto, minore è il peso scaricato 

sulla braca. 

– Osservare quanto riportato sulle etichette/ 

targhette in merito alla portata delle brache. 

Attenzione: quando la massa è sorretta da una 

braca a quattro bracci, solo due di questi sostengono 

effettivamente il carico. Nelle brache 

multiple solamente due bracci devono essere 

considerati portanti. 

6.5.4 Tabella per il calcolo dell’angolo d’inclinazione 

Tragfä 

Neigungswinkel ß 

0° 

f higkeit in % 

100% 

7° 

94% 

20° 

30° 

87% 

45° 

70% 

Hier am Anschlagpunkt der Last den Winkelmesser anlegen! 

50° 

64% 

60° 

70° 

50% 

34% 

Portata in % 

Inclinazione in ß 

0° 

100% 

7° 

94% 

20° 

30° 

87% 

45° 

70% 

Oltre a questa inclinazione non possiamo più sollevare carichi! 

50° 

64% 

60° 

70° 

50% 

80° 

34% 

17% 


β 0° 

2000 kg 

β 

β 45° β 60° 

β 

55

6.6 Regole fondamentali per l’imbracatura 

6.6.1 Protezione delle brache 

In alcune situazioni il fissaggio diretto delle brache sugli spigoli del carico 

può danneggiare il carico stesso; al contempo può venire danneggiata anche 

la braca. Se il raggio dello spigolo è minore del diametro della braca 

si è in presenza di uno spigolo acuminato. Catene, funi, cinghie piatte ed 

anelli continui non devono essere sovaccaricati o utilizzati su spigoli vivi. 

Per evitare tagli durante il sollevamento di carichi 

con spigoli acuminati utilizzare guaine di 

protezione e paraspigoli. Si è sempre in presenza 

di uno spigolo acuminato quando il raggio 

«r» è uguale o minore dello spessore «d» della 

braca. 

r 

d 

6.6.2 Imbracatura del carico 

Il carico in sospensione deve essere stabile, non ruotare né oscillare. Se viene fissato al carico più di 

un ancoraggio la Suva consiglia (vademecum 88802) di orientare l’imbocco dei ganci dall’interno 

verso l’esterno. In base all’ancoraggio prestare attenzione a quanto indicato dal produttore. Quando 

la braca non è più in tensione, i ganci devono comunque restare sicuri in posizione. Per evitare 

la caduta del carico fissare il gancio al carico senza che questo possa scivolare. 

Dall’esterno verso l’interno/ 

dall’interno verso l’esterno 

(raccomandato dalla Suva) 

Prima del sollevamento distendere le catene attorcigliate; funi e catene non devono essere tese 

o accorciate a causa di torsioni. Le brache non devono formare nodi né essere unite tra loro me- 

56

diante nodi. 

Scelta della braca 

Il tipo e la forma del materiale componente il carico influenzano 

fortemente la scelta della braca. Per evitare danni e infortuni è 

decisivo anche il tipo di imbracatura. 

Scelta dei punti di imbracatura 

In che punto dell’oggetto trasportato bisogna fissare la braca? 

L’oggetto trasportato deve rimanere in equilibrio durante la movimentazione. 

Prestare attenzione al baricentro del carico. 



6.6.3 Osservare i punti di imbracatura del produttore 

Ogni macchina e ogni elemento costruttivo devono essere dotati 

di uno o più dispositivi di trasporto idonei. Solo così è possibile 

massimizzare sia la velocità di movimentazione che la sicurezza 

per personale e strutture durante le singole fasi di lavorazione 

(montaggio, consegna, installazione presso il cliente). 

Utilizzare tutti i punti di imbracatura disponibili 

Macchine, elementi in cemento e altri componenti sono dotati 

di punti di imbracatura. Per il trasporto è obbligatorio utilizzare 

questi punti di imbracatura. 


57

6.6.4 Protezione degli spigoli 

Sono disponibili protezioni degli spigoli di diversi produttori che servono a proteggere sia il carico 

che la braca. 

Caratteristiche della superficie del carico 

Prima di impiegare qualsiasi braca occorre valutare se il carico ha una superficie ruvida o addirittura 

acuminata per poter adottare una misura di protezione idonea: 

– in presenza di superfici ruvide utilizzare una protezione dall’abrasione. 

L’impiego di brache su superfici ruvide è permesso solo con una protezione idonea degli spigoli, 

come paraspigoli o guaine. 

Sono presenti superfici ruvide ad es. su elementi in cemento, legno grezzo non lavorato e oggetti 

in acciaio laminato: 

– qui è obbligatorio utilizzare una protezione dall’abrasione idonea. 

Queste sono le posizioni in cui le brache devono essere protette dagli spigoli acuminati. Opzioni 

possibili: 

58

6.7 Varianti di imbracatura/esempi 

6.7.1 Forca per pallet 

1800 kg 

1800 kg 

1800 kg 

1800 kg 

1800 kg 

1800 kg 

– Utilizzare cinghie, funi o catene. 

– Se possibile, trasportare i carichi sul pallet. 

– Le forche devono essere adatte alle dimensioni 

del pallet. 

– Il carico deve essere legato saldamente in 

modo da non perdere alcun pezzo e deve 

essere appoggiato fino in fondo alle forche. 

– Utilizzare cinghie di ancoraggio delle 

forche 

– Con il carico sollevato le forche pallet devono 

essere leggermente inclinate all’indietro. 



1800 kg 

6.7.2 Pila di assi singola 

1800 kg 

Attenzione: prima del trasporto rimuovere dalle 

forche eventuali residui di neve o ghiaccio. 

Braca consigliata: cinghie. 

– Avvolgere la staffa con 2 ancoraggi in tensione 

sui due lati opposti. 

– I ganci devono trovarsi sopra la pila. Orientare 

l’imbocco dei ganci verso l’esterno. 

6.7.3 Pila di assi doppia 

– Imbracare come la pila di assi singola 

– L’altezza delle pile di assi doppie deve essere 

maggiore della larghezza. 

6.7.4 Fascio di tondi per cemento armato 

Brache consigliate: funi o catene. 

– Avvolgere i fasci con 2 ancoraggi doppi sullo 

stesso lato. 

– Orientare l’imbocco dei ganci verso l’esteno. 

– Il fascio deve flettersi il meno possibile. 

– Non usare i fili di legatura come punti di imbracatura. 


59

1800 kg 

6.7.5 Tondo per cemento armato singolo 

– Appoggiare il tondo su un asse di legno e 

fissarlo con un cavo o una corda. 

– Imbracare come il fascio di tondi per cemento 

armato. 

– Non usare i fili di legatura come punti di imbracatura. 

1800 kg 

6.7.6 Tubi in cemento (senza punti di imbracatura) 

– Imbracare solo con pinze o morsetti che non 

possono staccarsi da soli. 

– Fissare sempre tutte le pinze o morsetti. 

6.8 Tipi di ancoraggio 

6.8.1 Ancoraggio a un braccio 

Fissare con un braccio è il modo più semplice e 

facile da calcolare: il carico non deve mai superare 

la portata dell’unico braccio. Il carico può 

ruotare, inclinarsi e anche oscillare leggermente. 

Per effettuare un’imbracatura a un braccio sicura 

occorre 

– un punto di ancoraggio o un golfare girevole 

su un motore 

Imbracatura 

– una buona possibilità di fissaggio che si trovi singola 

al di sopra del baricentro già al momento del 

sollevamento (evita l’inclinazione) 

– una fune di guida che eviti la rotazione degli oggetti lunghi. 

45° 

Imbracatura tripla con angolazione 

di 45° dall’esterno 

6.8.2 Imbracatura con bilancino 

I bilancini azzerano o per lo meno riducono l’angolo. In questo modo è possibile sfruttare meglio 

la portata delle brache. Il peso dei bilancini (indicato sulla targhetta di serie) riduce la portata della 

gru. Esempio: una gru da 3 t con un bilancino del peso di 150 kg ha una portata di 2850 kg. 

Spesso i bilancini vengono appesi a un dispositivo di sollevamento doppio e rimangono quindi 

orizzontali. Ma attenzione! I bilancini oscillano intorno al punto di aggancio e possono essere fortemente 

soggetti a inclinarsi. Prima del sollevamento portare assolutamente il gancio della gru al 

di sopra del baricentro del carico. Prima del sollevamento uscire dalla zona pericolosa! 

60

6.8.3 Ancoraggio a due braccia 

Se non si dispone di un bilancino o è appeso più di un ancoraggio a due braccia sullo stesso gancio 

per sollevare un carico di cui non si conosce il baricentro, la distribuzione del peso tra le braccia 

non è uniforme. Ognuna delle due braccia deve essere in grado di sostenere il peso da sole. 

La portata indicata sul cartellino/sulla targhetta di serie è valida solo se l’imbracatura del carico 

con le due braccia è uniforme. 

Con un angolo d’inclinazione di 60 ° vengono trasmesse sul carico consistenti forze orizzontali. 

60° 



Due braccia a 60 ° riducono la portata al 50 %. 

Le catene con ganci accorciatori possono essere utilizzate ad angoli diversi e con svariati punti di imbracatura 

(in termini di lunghezza). 

Se l’angolo di inclinazione è di 60° e il carico massimo ammissibile è stato raggiunto, la protezione 

d’arresto riveste un’importanza fondamentale. 


61

6.8.4 Ancoraggio a tre o quattro braccia 

Con tre o quattro braccia anche i carichi grandi 

come ad es. macchine industriali e blocchi di 

cemento rimangono stabili, ma solo due braccia 

devono essere considerati portanti. Solo 

quando si è completamente certi che il peso si 

distribuisce anche sulle altre braccia è possibile 

sfruttare le portate superiori per gli ancoraggi 

a tre o quattro bracci. Se è evidente che il peso 

non è distribuito uniformemente vale solo la 

portata dell’ancoraggio a un braccio! 

6.8.5 Imbracatura a cesto 

Uno dei tipi di imbracatura più pericolosi è a 

cesto con due «U», perché qui il carico viene 

sollevato in una direzione e potrebbe cadere 

qualora una delle due «U» si trovi più in alto. 

Possiamo lavorare con una capacità superiore 

solo se la distanza dal punto di ancoraggio 

è uguale e la forma del carico non permette 

all’imbracatura di scivolare. Questo tipo di imbracatura 

viene usato spesso per trasportare 

materiale grezzo come fasci di tubi o altri materiali 

con sviluppo in lunghezza. 

Imbracatura a cesto 

Di principio l’imbracatura a cesto è fortemente 

sconsigliata perché all’arresto i carichi senza fermo 

laterale potrebbero fuoriuscire nella direzione 

di spostamento. 

Il trasporto con braca a cesto a un braccio è sicuro 

solo in casi eccezionali, come ad es. un rocchetto 

per cavi con un grosso foro in cui è possibile 

fissare la braca. 

Nelle imbracature a cesto il carico non 

è stabile e può fuoriuscire! 

62

6.8.6 Braca ad anello con asola 

Utilizzando a strozzo un anello continuo il carico 

è avvolto dall’imbracatura e si crea un effetto 

di serraggio più o meno grande. La portata 

ammissibile corrisponde all’80% della portata 

singola. 

Braca ad anello con asola a due braccia 

Sui cantieri, nei porti e per la movimentazione 

di ferro profilato si ricorre speso all’imbracatura 

ad anello con asola a due braccia, fissati al gancio 

di una gru. 



Imbracatura a strozzo con due anelli continui. 

Imbracatura a strozzo a un anello. 

6.8.7 Portata – WLL (Working Load Limit): gli imbracatori sanno cosa vuol dire? 

Per alzare un peso si usano i dispositivi di sollevamento 

del carico (termine generico), che 

si tratti di mezzi di sospensione del carico nei 

dispositivi di sollevamento, di strumenti di sollevamento 

del carico come pinze, magneti o 

traverse oppure brache utilizzate come dispositivo 

di imbracatura del carico, ad es. catene, 

funi e brache tessili. 

La portata massima, indicata anche con WLL, è 

la massa a riposo massima sollevabile tramite 

la braca – vedere i dati sulle catene e sulle funi 

o l’etichetta sulle brache tessili e sulle brache 

ad anello continuo. La portata di un dispositivo 

di sollevamento rimane invariata da quando è 

nuovo fino alla fine della sua durata di vita utile. 


63

6.9 Esempi giusto/sbagliato 

6.9.1 Giusto 

Le brache ad anello continuo possono essere 

prolungate con questi accessori. 

6.9.2 Sbagliato 

Catena attorcigliata. 

Riparazione vietata della catena 

Il gancio viene danneggiato 

Nodo vietato 

64

6.10 Sollevamento di prova 

Il carico da trasportare viene leggermente sollevato mediante comunicazione gestuale con l’operatore. 

L’imbracatore controlla che il carico sia in equilibrio e che durante il trasporto non vengano 

danneggiati né le brache né il carico. 

Controlli/verifiche: 

– nessuna persona si trova nella zona pericolosa 

– agganciare la braca al gancio 

– comunicazione gestuale (sollevare lentamente) 

– controllo della buona tenuta della braca 

– controllo dell’equilibrio del carico. 

In aggiunta: 

– il carico non si impiglia e non si blocca 

– il peso è uniforme su tutti i bracci 

– appoggiare nuovamente i carichi inclinati e 

rifare l’imbracatura. 



Attenzione: carichi sospesi 



65


1. Quali sono i criteri importanti nell’individuazione della braca idonea? 

a Non è così importante, le brache sono versatili. 

b Riconoscere il tipo di carico, il peso, la lunghezza, prevenzione dei danni al carico e alla braca. 

c Ho quasi sempre bisogno di catene di acciaio, solo particolarmente adatte per i carichi delicati. 

2. Durante un controllo visivo delle brache, ad esempio brache tessili, a cosa bisogna prestare 

attenzione? 

a Strappi, usura, stiramento, assenza di piegature, targhetta. 

b Trefolo strappato nella fune, usura, stiramento, schiacciamenti, targhetta. 

c Lacerazioni della guaina esterna, usura, stiramento, nodi, etichetta. 

3. Come è composto l’angolo di imbracatura? 

a Angolo d’inclinazione e angolo d’apertura. 

b Angolo d’apertura e angolo di appoggio. 

c Angolo d’inclinazione e angolo di regolazione. 

4. Qual è il principio dell’imbracatura? 

a La massa del carico è nota, l’angolo di inclinazione non è maggiore di 60°, il baricentro del 

carico è noto. 

b Il carico non è superiore a 500 kg, l’angolo di inclinazione è inferiore a 90°, il baricentro del 

carico è di 60 cm. 

c La braca è avvolta due volte, l’angolo di inclinazione è maggiore di 180°, la distanza del baricentro 

del carico è di 40 cm. 

5. Simmetria con ancoraggi multipli. 

a Agganciare il carico con un angolo d’inclinazione il più possibile acuto, con 4 bracci devono 

essere considerati portanti solo 2. 

a Agganciare il carico con un angolo d’inclinazione il più possibile piatto, con 4 bracci devono 

essere considerati portanti solo 2, che possono strapparsi. 

a Agganciare il carico con un angolo d’apertura acuto, con 4 bracci tutti e 4 devono essere 

portanti e non possono strapparsi. 

6. Quali sono i criteri principali per la protezione delle brache e del carico? 

a Durante l’imbracatura una delle massime priorità è la protezione degli spigoli, spesso le 

brache costano di più del carico da trasportare. 

b Durante l’imbracatura è particolarmente importante proteggere il carico da trasportare, è 

una priorità dettata dai processi di lavorazione lunghi e complessi. 

c Catene, funi, brache tessili e brache ad anello continuo non devono essere tirate o fatte 

passare su spigoli acuminati, una protezione idonea degli spigoli protegge braca e carico. 

7. Quando effettuo un sollevamento di prova di un carico controllo quanto segue: 

a Scelta della braca corretta, punti di imbracatura corretti, carico orizzontale, protezione idonea 

degli spigoli per proteggere il carico e/o la braca. 

b Con una catena a 4 bracci solamente 2 bracci devono essere sotto carico, il carico non deve 

scivolare fuori dalle brache. 

c Posso decidere di rinunciare eccezionalmente alla protezione degli spigoli, l’importante è 

che il carico sia orizzontale e non possa scivolare. 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a, 4a, 5a, 6c, 7a 

66

7. Comunicazione gestuale 



– spiegare il significato dei gesti e usarli insieme (operatore e imbracatore) durante 

l’impiego 

– identificare posizioni sicure per imbracatore e operatore 

– spiegare e applicare durante l’impiego sia i gesti classici che il comando della gru. 


Gesti, radiocomunicazione, comando della gru, posizioni sicure per operatore e imbracatore 



7.1 Comunicazione gestuale generale 

La comunicazione gestuale è particolarmente importante quando l’operatore della gru ha una 

visuale ridotta o assente del punto di sollevamento o appoggio del carico. Senza comunicazione 

orale, contatto radio, segnali o gesti è abbandonato a se stesso! L’«imbracatore» aiuta l’operatore 

della gru; generalmente è responsabile del fissaggio delle brache, del loro posizionamento e della 

comunicazione gestuale. 

Ci sono diversi strumenti che consentono a imbracatore e operatore di capirsi: 

– comunicazione verbale 

– gesti 

– apparecchi radio 

– segnali luminosi (torcia). 

7.2 Gesti 

Indipendentemente dal tipo di operazione e dalle distanze, operatore e imbracatore devono essere 

in grado di intendersi a gesti per garantire la sicurezza prevenendo infortuni e danni. Se in 

un’operazione sono coinvolti diversi imbracatori è necessario scegliere chi si occupa dei gesti all’operatore. 

Nella pratica c’è una lunga serie di gesti che devono essere esercitati da imbracatore e 

operatore prima di effettuare delle operazioni. Ogni gesto inizia con un braccio alzato e il contatto 

visivo con l’operatore. 

Già prima del sollevamento del carico occorre verificare che tutte le persone 

(operatore, imbracatore e altri collaboratori) abbiano lasciato la zona 

pericolosa. 


67

Gesti secondo DIN 33409 «Organizzazione del lavoro propedeutica alla sicurezza; gesti 

per la comunicazione di istruzioni» 

Gesto Significato Descrizione 

Attenzione: inizio 

Il braccio è disteso verso l’alto. 

Stop – pericolo 

Una o entrambe le braccia oscillano 

orizzontalmente. 

Sollevare lentamente 

Palmo verso l’alto, movimento verso 

l’alto e verso il basso. 

Sollevare velocemente 

Braccio verso l’alto, movimento 

rotatorio. 

Direzione di movimento 

Il braccio disteso indica la 

direzione di movimento. 

Avanzamento/avvicinamento 

Le braccia sono piegate, gli avambracci 

si muovono lentamente in 

direzione del corpo. 

68

Indietreggiamento/allontanamento 

Abbassare lentamente 

Le braccia sono piegate, gli avambracci 

si muovono lentamente 

allontanandosi dal corpo. 

Palmo verso il basso, movimento 

verso l’alto e verso il basso. 



Abbassare velocemente 

Braccio verso il basso, movimento 

rotatorio. 

Distanza orizzontale 

Le mani, una a fianco all’altra, riproducono 

la distanza. 

Distanza verticale 

Le mani, una sopra l’altra, riproducono 

la distanza. 

Aprire l’attrezzo 

Chiusura dell’attrezzo 

Mano aperta. 

Mano chiusa. 


69

7.3 Regole di comportamento 

Posizione dell’imbracatore 

– Posizione sicura 

– Possibilità di spostamento qualora il carico faccia movimenti 

incontrollati. 

– Contatto visivo con il gruista. 

– Nessun rischio di caduta o schiacciamento. 

Gesto «Sollevare lentamente il carico» 

Con la mano dare al gruista l’ordine «sollevare lentamente». 

Sorvegliare la movimentazione del carico da una distanza 

ridotta e sicura. 

Controllo del carico sospeso 

Quando il carico è sospeso a un’altezza ridotta dal suolo, 

controllare: il carico è in equilibrio e i punti di imbracatura 

rimangono stabili? Se sì: gesto «sollevare il carico» 

Pericolo 

Il carico si ribalta o i punti di imbracatura si spostano: gesto 

«Stop». Non correggere mai a mano la posizione di un carico 

sospeso. 

Conclusione 

Uscire dal raggio di rotazione della gru. Non posizionarsi mai 

sotto il carico sospeso. 

70


1. Ci sono diversi modi in cui operatore e imbracatore possono capirsi. Selezionate 

quelli giusti. 

a Gesti, comunicazione verbale, segnali luminosi, apparecchi radio, videosegnali mobili. 

b Comunicazione verbale, gesti, apparecchi radio, segnali luminosi. 

c Gesti, colpi con la mano, segnali Morse, comunicazione verbale. 

2. Che cosa significa questo segnale? 

a Spostamento laterale lento. 

b Sollevare velocemente. 

c Sollevare lentamente. 



3. Che cosa significa questo segnale? 

a Avanti, avvicinare. 

b Allontanare lateralmente. 

c Indietro, allontanare. 

4. Perché è importante una comunicazione gestuale chiara e corretta? 

a Così l’operatore può deporre rapidamente e senza danni il carico nel punto previsto. 

b Così l’operatore può deporre il carico con prudenza ed effettuare correzioni. 

c Affinché chi effettua i gesti e l’operatore possano mettersi in pericolo a vicenda. 

5. Qual è la cosa che spaventa di più operatore e imbracatore? 

a Caduta di carichi, inciampo su materiali a terra. 

b Caduta del carrello, strappo di una fune. 

c Il carico è sopra di me, la parete è dietro di me, la buca è davanti a me. 

6. Qual è il gesto che significa «stop-pericolo» immediato? 

a b c 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a, 4a, 5c, 6b 


71

Note 

72

8. Trasporto/movimentazione di carichi 



– scegliere e preparare il punto di deposito (ad es. assi di legno) 

– movimentare un carico in sicurezza 

– identificare e correggere oscillazioni indesiderate 

– coordinare l’installazione/disinstallazione di componenti con le persone coinvolte 

– concordare ed eseguire il carico/scarico di un mezzo di trasporto con il conducente 

responsabile. 


Punti di deposito, assi di legno, trasporto di un carico, oscillazioni, installazione/disinstallazione 

di componenti, carico/scarico di mezzi di trasporto 




Il trasporto di carichi è un’attività complessa. Prima del trasporto si raccomanda di individuare e 

preparare il punto di appoggio (ad es. assi di legno). Durante il trasporto l’operatore deve avere 

sott’occhio la posizione/collocazione del carico e tutto l’ambiente circostante. In caso di installazione/disinstallazione 

di componenti le operazioni devono essere coordinate con tutte le persone 

coinvolte. 

Nessuna persona (imbracatore, persone presenti nell’area di lavoro) deve 

mai sostare sotto un carico sospeso. 

8.2 Trasporto/movimentazione di carichi 

8.2.1 Preparazione della postazione di appoggio 

– Controllare che la superficie di appoggio sia libera 

– Contrassegnarla con nastri di sbarramento 

– Rispettare le distanze da uscite di sicurezza, estintori, passaggi, porte, scale ecc. 

– Ev. predisporre assi di legno 


73

8.2.2 Trasporto del carico 


1. Osservare il carico 

2. Lasciare la zona del carico 

3. Sollevare lentamente il carico 

4. Utilizzare la comunicazione gestuale 

5. Spostare il carico fino alla postazione di appoggio 

6. Utilizzare la comunicazione gestuale 

7. Osservare il carico 

8. Prudenza qualora vi siano ostacoli lungo il percorso 

8.2.3 Deposito del carico 

Per deporre il carico in modo sicuro e stabile, al momento del posizionamento del carico trasportato 

verificare che: 

– le assi di legno siano posizionate correttamente 

– il punto di deposito sia sufficiente per il carico/peso al suolo 

– in caso di accatastamento rispettare l’altezza e la larghezza disponibili 

– rispettare le distanze di sicurezza, in particolare le persone coinvolte 

– proteggere da cadute 

– rispettare le distanze minime da gru e veicoli su rotaia di 1,5 m 

– fissare il carico per evitare che cada per ribaltamento, disgregazione o rotolamento dopo il trasporto 

e prima della rimozione della braca 

– appendere il gancio della braca. 

8.2.4 Deposito di carichi 

L’appoggio avviene in luoghi idonei e preparati, 

generalmente su assi di sostegno, senza 

ostacolare le vie di spostamento né bloccare le 

uscite d’emergenza. Se vengono deposti carichi 

su impalcature, scaffalature, tetti e veicoli 

la loro portata deve essere sufficiente. Prestare 

attenzione a che nulla possa cadere. Il materiale 

di forma tonda deve essere protetto da 

rotolamento. Le merci impilabili non devono 

superare un’altezza pari a tre o quattro volte la 

loro larghezza. 

L’impilatura di molti carichi singoli uguali deve 

avvenire il più possibile sfasata. 

Esempio di deposito di legno 

74

8.2.5 Installazione/disinstallazione di componenti 

L’installazione/disinstallazione di componenti è spesso un «lavoro di precisione». I componenti 

costosi e spesso fragili non devono essere danneggiati! 

Per queste operazioni così delicate operatore, collaboratore che effettua i gesti e collaboratore 

responsabile di installazione/disinstallazione devono formare un «team rodato». 

Con una comunicazione gestuale chiara ed esatta l’imbracatore può dare un contributo fondamentale 

al successo dell’operazione. 

8.2.6 Carico/scarico di mezzi di trasporto 

Per il carico e lo scarico di mezzi di trasporto ci 

sono alcuni criteri importanti da rispettare. È facile 

causare danni o addirittura ferire persone. 



Componenti di un telaio in posizione sufficientemente 

inclinata. 

In generale: 

– concordare l’operazione con il conducente 

del mezzo di trasporto 

– posizionare il mezzo di trasporto, fermarlo 

con il freno di stazionamento, posizionare i 

cunei, su pendenze/dislivelli il mezzo di trasporto 

deve essere rivolto a valle 

– parcheggiare senza inclinazione laterale (ad 

es. con una coppia di ruote sul marciapiede)! 

– ev. ritirare o smontare telone/supporto. 

Carico: 

– definire l’ordine di movimentazione 

– preparare il bloccaggio per il trasporto con cinghie di ancoraggio, catene o simili 

– le brache devono essere allentate solamente dopo che i componenti del carico sono stati messi 

in sicurezza almeno «provvisoriamente». 

L’operatore deve cooperare e con il suo lavoro consentire al conducente di seguire l’ordine di movimentazione 

e assicurare il carico come da disposizioni. 

Scarico: 

– prima di allentare, controllare se ci sono componenti del carico che hanno cambiato posizione 

– fissare la braca ai componenti del carico, prima di allentare le cinghie di ancoraggio utilizzate 

come bloccaggio per il trasporto 

– fare attezione a non creare danni 

– non perdere di vista la merce che rimane sulla superficie di carico, ad es. porte, finestre, elementi 

lavorati, componenti, apparecchi ecc. potrebbero ribaltarsi o addirittura cadere dalla superficie 

di carico. 

Anche se c’è fretta bisogna sempre agire con prudenza e riflettere: la sicurezza 

viene prima della velocità! 


75

8.2.7 Comportamento durante le interruzioni del lavoro 

Informare tutti i presenti: la gru non deve essere utilizzata da terzi o persone non autorizzate. 

8.3 Regole di comportamento per operatore e imbracatore 

Dove non devo stare? 

– Sotto il carico sospeso 

– Nella zona di oscillazione del carico da sollevare 

– Tra carichi che saranno sollevati insieme 

– A fianco di lastre da sollevare a rischio di ribaltamento 

– Nella zona in cui potrebbe cadere materiale da mezzi di trasporto da scaricare 

– Sui bordi delle zone che presentano un rischio di cadute, come botole e buche 

– Sopra carichi da sollevare 

Come utilizzatore devo temere: 

– il carico sopra di me 

– la parete dietro di me 

– la buca davanti a me 

76

8.4 Procedura per il trasporto di carichi 

Il trasporto con dispositivi di sollevamento o gru segue sempre la stessa procedura. 

Preparativi: 

– determinare peso e baricentro del carico 

– predisporre brache idonee (protezione del carico, fissaggio sicuro) e la protezione degli 

spigoli 

– controllo visivo delle brache 

– predisporre assi di legno e cunei nel punto di deposito 

– preparare il punto di deposito 

– comunicare il peso del carico all’operatore della gru 

– far scendere il gancio della gru in verticale in corrispondenza del baricentro del carico. 



Imbracatura del carico: 

– fissare la braca nel gancio della gru 

– liberare il carico, se ancora fissato 

– appendere le braccia non utilizzate 

– se necessario afferrare la braca dall’esterno, trattenerla e lasciarla tendere lentamente 

– abbandonare la zona pericolosa 

– coordinarsi con tutte le persone coinvolte nel processo di imbracatura, avvertire le persone 

non coinvolte nella zona di trasporto, ev. predisporre misure di sbarramento nella zona 

pericolosa del punto di scarico 

– comunicare gestualmente con l’operatore della gru (una sola persona). 

Durante il sollevamento di prova: 

– osservare se il carico si impiglia o si blocca 

– osservare se il carico è distribuito uniformemente su tutte le braccia 

– appoggiare nuovamente i carichi inclinati e rifare l’imbracatura in modo diverso. 

Trasporto del carico con la gru: 

– durante il trasporto di merce ingombrante o in presenza di resistenza al vento far passare 

il carico al di fuori della zona pericolosa con una fune fissa. 

Il deposito del carico viene effettuato coordinandosi con tutte le persone coinvolte: 

– senza bloccare le uscite di sicurezza 

– senza intralciare le vie di transito 

– e rispettando le distanze minime da gru e veicoli su rotaia di 1,5 m 

– fissare il carico per evitare che cada per ribaltamento, disgregazione o rotolamento dopo 

il trasporto e prima della rimozione della braca 

– rimuovere le brache 

– appendere i ganci della braca all’occhiello di aggancio. 

Le brache ora non utilizzate non devono potersi impigliare al carico appena appoggiato o 

ad altri carichi presenti durante il sollevamento. 

Fonte: SBB Cargo, Direttiva per la sicurezza del trasbordo delle merci V0.20 luglio 2010 

Lavoriamo seguendo il motto: sicurezza – qualità – quantità 


77


1. Che cosa significa per voi «lavorare con prudenza»? 

a Io utilizzo sempre la gru industriale in modo che non insorgano danni, però devo comunque 

portare a termine il lavoro in poco tempo. 

b Il mio compito come operatore è svolgere tutte le operazioni con grande cura in modo 

da non causare infortuni né danni a cose. 

c Discuto di quello che faccio come operatore con il mio superiore: non siamo sempre 

d’accordo, ma la responsabilità per le operazioni è mia. 

2. A che cosa presto attenzione prima di depositare un carico? 

a Data dell’ispezione della braca, correttezza dell’angolo di imbracatura, portata della 

gru industriale. 

b Condizioni del carrello e del comando remoto, adeguata lubrificazione delle funi. 

c Il punto di appoggio è preparato, non ci sono ostacoli sul percorso, non ci sono persone 

sotto i carichi! 

3. A che cosa presto attenzione durante la movimentazione di un carico? 

a Il carico è sospeso in posizione orizzontale, le brache non si muovono, non ci sono persone 

sul percorso, nessuna oscillazione indesiderata. 

b Il carico è imbracato correttamente, avvertire le persone lungo il percorso, indossare le 

scarpe antinfortunistiche. 

c La lunghezza delle brache è adeguata, protezione idonea degli spigoli e del carico, eseguire 

sempre solo un movimento di trasporto. 

4. Come mi comporto in caso di violazioni delle disposizioni operative e di sicurezza? 

a Rifiuto sempre tutte le operazioni incompatibili con le disposizioni operative e di sicurezza 

fornendo una motivazione fondata. 

b Per le operazioni incompatibili con le disposizioni operative e di sicurezza stipulo un 

accordo scritto con il mio capo. 

c La prima priorità è svolgere la mia mansione, è normale che ogni tanto ci siano violazioni 

delle disposizioni operative e di sicurezza. 

5. A chi è utile rivolgersi per coordinare il carico e lo scarico? 

a Parlo della procedura con il mio capo e l’imbracatore. 

b A nessuno, conosco tutti i conducenti e le procedure per tutte le merci da movimentare 

nella nostra ditta. 

c Concordo la procedura e l’ordine di movimentazione con il conducente del mezzo di 

trasporto. 

6. A cosa occorre prestare attenzione in caso di carico/scarico su pendenze/dislivelli? 

a Non serve alcuna precauzione particolare, basta inserire il freno di stazionamento. 

b Su pendenze/dislivelli il mezzo di trasporto deve sempre essere rivolto a valle, posizionare 

i cunei sotto le ruote. 

c Su pendenze/dislivelli il mezzo di trasporto deve essere rivolto a monte, posizionare i 

cunei sotto le ruote. 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a, 4a, 5c, 6b 

78

9. Pericoli connessi all’impiego di gru industriali 



– distinguere le cause di incidente e classificarle in base alla lista «TOP» (tecniche/organizzative/personali) 

traendone le conseguenze pratiche 

– identificare e prestare attenzione alle caratteristiche dei pericoli rilevanti per la sicurezza 

– identificare e minimizzare i pericoli tipici durante l’impiego delle gru industriali in 

base alla situazione specifica dell’azienda. 


Cause di incidente, «TOP» (tecniche/organizzative/personali), pericoli tipici 




Lavoriamo secondo il motto: sicurezza – qualità – quantità. 

L’impiego di gru industriali può comportare diversi pericoli; le possibili cause di incidente nell’ambiente 

lavorativo devono essere interamente valutate. Distinguiamo tra pericoli/cause di incidente 

«di tipo generico» e tecnici/organizzativi/personali (TOP). Di seguito sono descritti esempi di pericoli 

tipici. 


79

9.2 Operazioni di identificazione del pericolo e valutazione del rischio 

durante l’impiego di gru industriali 

INIZIO 

010 

Determinare e identificare 

il sistema di lavoro 

Descrizione del processo 

010Definizione del metodo di lavoro e delimitazione 

della zona 

– Scelta corretta dell’imbracatura e degli acessori 

– Definizione della zona di lavoro necessaria 

– Definizione dello svolgimento del lavoro 

– Conoscere i processi in caso di emergenza 

020 

Identificare il tipo 

di pericoli/rischi 

030 

Analisi dei rischi 

020 Identificazione del tipo di pericoli/rischi 

– Rischi meccanici 

– Rischi elettrici 

– Rischi biologici 

– Rischi di incendio o di esplosione 

– Rischi termici 

040 

Valutare il rischio 

No 

030 Analisi dei rischi 

– Considerazione dei rischi circostanti (stato del suolo, 

traffico, condizioni metereologiche,ecc…) 

SI 

050 

Zona di lavoro 

messa 

in sicurezza ? 

SI 

No 

040 Valutazione dei rischi 

– Questo lavoro può essere svolto con il minimo dei 

rischi possibile? 

050 Messa in sicurezza della zona di lavoro 

– Zona di lavoro delimitata, esecuzione del lavoro possibile? 

FINE 

Documenti inerenti 

SUVA 67091 Lista di controllo Dispositivi di protezione individuale (DPI) 

SUVA 88180 Lista di controllo per gruisti di autogrù 

80

9.3 Tecnici/Organizzativi/Personali (TOP) 

Tecnici 

– Cattive condizioni o scarsa manutenzione della gru 

– Modifiche non corrette 

– Installazioni di sicurezza difettose 

– Alterazione delle installazioni di protezione 

– Rottura del materiale, usura 

– Danni/guasti di altra natura 

Organizzativi 

– Scelta degli strumenti errata 

– Valutazione dei pericoli insufficiente/errata 

– Persone nella zona pericolosa/di lavoro 

– Altri strumenti o mezzi di movimentazione a terra 

– Uso non corretto delle gru 

– Superamento della portata degli strumenti 

– Sbarramento insufficiente intorno alle zone pericolose e di trasporto 

– Presenza di ostacoli sul percorso 

– Mancata considerazione delle condizioni meteorologiche: vento forte, intemperie, neve, ghiaccio 



Personali 

– Stato di salute 

– Formazione insufficiente o assente 

– Conoscenze degli strumenti insufficienti 

– Mancato rispetto del manuale 

– Violazione delle disposizioni di sicurezza e formazione 

– Dispositivi di protezione individuale (DPI) 

9.4 Principi generali dell’impiego di gru industriali 

Per raggiungere un livello di sicurezza ottimale seguiamo il principio del semaforo. 

– Determinare peso e centro di gravità del carico 

– Scegliere il dispositivo di sollevamento adatto 

– Controllo visivo del dispositivo 

– Preparare la zona di deposito 

– Posizionare il gancio della gru sopra il 

centro del carico 

– Agganciare il carico 

– Fare le segnalazioni 

– Fare un sollevamento di prova 

– Trasportare con la gru 

– Depositare il carico 

– Sganciare il dispositivo di sollevamento 

– Fare le segnalazioni 


81

9.5 Esempi pratici di pericoli 

9.5.1 Carichi sospesi 

– Carichi oscillanti. 

– Evitare movimenti bruschi in partenza e frenata, in caso contrario il carico oscilla più o meno 

intensamente. 


Non devono mai essere movimentati carichi passando sopra le persone. 

Per un professionista è naturale guidare sempre con accortezza, garantire 

una sicurezza sufficiente e rispettare le distanze dalle persone. Durante 

tutti i movimenti della gru l’operatore non deve mai perdere di vista il carico, 

oppure, durante le operazioni a vuoto, il dispositivo di sollevamento 

del carico. 

Quando impieghiamo gru industriali dobbiamo sempre tenere presente diversi pericoli! Dobbiamo 

esserne coscienti per non mettere in pericolo noi stessi e i collaboratori. 

9.5.2 Caduta di carichi 

Quando movimentiamo carichi con la gru è possibile che questi colpiscano altre persone. 

Misure di sicurezza: 

– indossare il casco di sicurezza 

– sbarrare il percorso 

– allontanare altre persone dalla zona di pericolo 

– tenere le mani lontane dalla zona di pericolo. 

9.5.3 Schiacciamenti 

Durante le operazioni in spazi ristretti è possibile che altre persone vengano schiacciate dal carico. 


– predisporre vie di fuga 

– prestare particolare attenzione all’ambiente circostante 

– restare al di fuori della zona pericolosa. 

82

9.5.4 Errori durante il carico/scarico 



Pericolo di ribaltamento all’apertura dell’ancoraggio del carico per il trasporto. 

– Mezzi di trasporto in pendenza 

– Nessun cuneo di bloccaggio 

Prestare molta attenzione al possibile scivolamento di altri carichi. Soprattutto quando il mezzo di 

trasporto è inclinato possono ribaltarsi lastre, telai di porte oppure altri componenti o strumenti! 

Anche quando il tempo è poco perché il mezzo di trasporto è richiesto altrove: la prudenza paga. 

Durante il carico/scarico la sicurezza viene prima della velocità! 

9.5.5 Cadute 

Di regola quando si lavora con una gru si presta attenzione al carico da trasportare, rischiando di 

dimenticare che ci sono pericoli in agguato anche sul percorso di trasporto. 


– se necessario sbarrare il percorso 

– rimuovere tutti gli oggetti a terra 

– mettere in sicurezza buche e altre aperture 

– contrassegnare gli ostacoli. 


83


1. Quale di queste affermazioni sui pericoli durante l’impiego di gru industriali è corretta? 

a Le gru moderne con una buona manutenzione sono relativamente sicure, i pericoli 

sono trascurabili. 

b L’impiego di gru industriali può comportare diversi pericoli; le possibili cause di incidente 

nell’ambiente lavorativo devono essere interamente valutate. 

c Pericoli e cause di incidente sono sempre relativi. Una routine efficace e buoni dispositivi 

di protezione individuale (DPI) possono minimizzare i pericoli. 

2. Che cosa si intende per «TOP»? 

a La ASFL SVBL mi garantisce una formazione TOP con una teoria interessante e molta 

pratica. 

b L’elenco dei fatti TOP è una possibile rappresentazione della realtà, che però spesso è 

tutt’altra cosa. 

c Le cause sono suddivise in carenze di natura tecnica, organizzativa e personale (TOP). 

3. Per carenze «personali» intendiamo tra gli altri i fatti seguenti: 

a Stato di salute, formazione e conoscenze degli strumenti insufficienti, mancato rispetto 

del manuale, violazione delle disposizioni di sicurezza e formazione, DPI. 

b Cattive condizioni o scarsa manutenzione della gru, modifiche non corrette, dispositivi 

di sicurezza difettosi, rottura del materiale, usura, danni e guasti. 

c Valutazione dei pericoli insufficiente, persone nella zona pericolosa/di lavoro, altri mezzi 

di movimentazione a terra in azione, presenza di ostacoli sul percorso, mancata considerazione 

delle condizioni meteorologiche. 

4. Quale di queste risposte sui principi generali dell’impiego di gru industriali è corretta? 

a Guardare, pensare, agire. 

b Marcare, imbracare, scaricare. 

c Comunicare gestualmente, scansarsi, informare. 

5. Esempi pratici di pericoli: 

a Messa in servizio, controlli visivi, verifiche funzionali delle direzioni di spostamento, freno 

di emergenza, controllo visivo delle brache, carico attorcigliato o impigliato. 

b Valutazione errata del peso del carico, abbandono dell’area di lavoro, misure di sbarramento 

nell’area pericolosa del punto di scarico. 

c Carichi sospesi al di sopra di persone, caduta o ribaltamento di carichi, schiacciamenti e 

stritolamenti, mancata prudenza durante il carico/scarico, cadute, inciampi. 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a, 4a, 5c 

84

10. Organizzazione in caso d’emergenza 

Obiettivi didattici 


– indicare l’organizzazione in caso d’emergenza prima di ogni operazione pratica con 

una gru industriale. 

Termini chiave 

Organizzazione in caso d’emergenza, numeri d’emergenza, schema di notifica, schema 

del semaforo 




L’impiego di gru industriali può comportare diversi pericoli; le possibili cause di incidente nell’ambiente 

lavorativo devono essere interamente valutate. Distinguiamo tra pericoli/cause di incidente 

«di tipo generico» e tecnici/organizzativi/personali (TOP). Di seguito sono descritti esempi di pericoli 

tipici. 

Note 


85

10.2 Organizzazione in caso d’emergenza 

Prima di utilizzare una gru è necessario predisporre l’organizzazione in caso d’emergenza. 

– Verificare il piano di allarme con indirizzi e numeri di telefono importanti. 

– Riporre il materiale di primo soccorso in un punto facilmente raggiungibile, controllare regolarmente 

che sia sempre completo e che le date di scadenza siano rispettate. 

– Predisporre misure aggiuntive, informando una terza persona, per assicurare che venga dato 

l’allarme e che le persone che lavorano sole ricevano il primo soccorso. 

Numeri d’emergenza per un aiuto immediato 

Pompieri 118 Polizia 117 Urgenze 112 Ambulanza 144 Rega 1414 

POLIZEI 

Schema per la 

chiamata 

d'emergenza 

Dove? 

Chi? 

Cosa? 

Quando? 

Quante persone? 

Altre circostanze? 

Reazione 

Osservare 

– valutare la situazione 

– cosa è successo 

– chi è implicato 

– chi è interessato 

Riflettere 

– Escludere i rischi per i soccorsi 

– Escludere i rischi per altre persone 

– Escludere i rischi per i pazienti 

Agire 

– Autoprotezione 

– Mettere in sicurezza e segnalare il luogo 

dell'incidente 

– Spegnere le macchine 

– Prodigarsi nei primi soccorsi 

– Allertare i soccorsi 

86


1. Quale di queste affermazioni sul servizio d’emergenza è vera? 

a La nostra ditta ha un medico aziendale, in caso di incidente con feriti arriva subito sul 

luogo dell’evento. 

b Prima che io inizi lavori pratici è necessario garantire il servizio d’emergenza, i numeri 

d’emergenza sono noti; in caso di emergenza do l’allarme seguendo lo schema seguente: 

Dove? Chi? Cosa? Quando? Quanti? Altro? e chiedere conferma. 

c Ho salvato tutti i numeri d’emergenza sul mio cellulare, in caso di necessità posso chiedere 

aiuto rapidamente. 

2. Che cosa intendete per schema del semaforo di un’organizzazione in caso d’emergenza? 

a Mentre guido rispetto i semafori: posso passare quando è verde, decido se posso fermarmi 

quando è giallo e mi devo fermare quando è rosso. 

b Non ho bisogno dello schema del semaforo, in una situazione d’emergenza mi affido al 

mio buon senso. 

c Il cosiddetto «schema del semaforo» mi aiuta a mantenere il controllo e la calma in caso 

di emergenza, non devo peggiorare ulteriormente la situazione, sono le priorità a determinare 

il comportamento; procedura: analizzare la situazione, identificare i pericoli, 

garantire sicurezza. 



3. Nel servizio di emergenza quali misure adottate con «verde»/agire? 

a Protezione personale, messa in sicurezza e segnalazione del luogo dell’incidente, disattivazione 

delle macchine, aiuto d’emergenza. 

b Escludere pericoli per soccorritori, altre persone e pazienti. 

c Analizzare la situazione, che cos’è successo, chi è coinvolto o interessato? 

Soluzioni: 1b, 2c, 3a 


87

11. Bibliografia 

Suva AS 407./1.i - 09.2015 

Direttiva CFSL 

6508 – 01.2017 direttiva concernente il ricorso ai medici del lavoro e 

agli altri specialisti della sicurezza sul lavoro (Direttiva MSSL) 

Direttiva CFSL 6512 – 01.2017 

Suva 

www.suva.ch, www.suvapro.ch 

Suva 1791 Direttive concernenti l’accatastamento e il deposito – 01.2005 

Suva 1863 

Direttive concernenti l’impiego di gru e macchine edili e del genio 

civile in prossimità di linee elettriche – 04.2011 

Suva 2033 Segnali per la manovra con le gru – 1998 

Suva 33080 Gru industriali: uso e manutenzione – 2014 

Suva 33081 Gru industriali: formazione dei gruisti – 2015 

Suva 44091 Tutto quello che dovete sapere sui DPI – 2013 

Suva 66101 Organizzazione della sicurezza – 2007 

Suva 66109 Formazione e addestramento in azienda – 2016 

Suva 66120 Gru impiegate nei settori industria e artigianato – 2014 

Suva 67017 Accessori di imbracatura – 2018 

Suva 67094 Carico e scarico di veicoli con apparecchi di sollevamento – 2013 

Suva 67158 Lista di controllo Apparecchi di sollevamento – 2018 

Suva 67159 Lista di controllo Gru a ponte e a portale – 2012 

Suva 67091 Lista di controllo Dispositivi di protezione individuale (DPI) – 2013 

Suva 88180 Lista di controllo per i gruisti di autogrù – 2010 

Suva 88801 Unità didattica Imbracatura di carichi – 2009 

Suva 88802 Scegliere gli accessori di imbracatura adatti – 2015 

Suva SBA 140 

Quali sono i vostri obblighi in materia di sicurezza sul lavoro e di protezione 

della salute? – 2018 

Manuali 

PDF Stephan, Brun, Stahl 

Documentazione tecnica SpanSet, Hebetech 

88

Note 



Note 

89

Note 

90













1 










1 

1 

1 




Tra i nostri strumenti pedagogici per l‘utilizzo dei mezzi di movimentazioni, sono state pubblicate 

le seguenti documentazioni: 

Ausilio didattico per 

l’impiego di carrelli 

elevatori a timone 

Manuale di formazione per 

il carrello a timone 

9a edizione 2015, V1 

Ausilio didattico per Ausilio didattico per l‘impiego di carrelli elevatori a timone 



Manuale di 

preparazione per 

MB, R1, R2 e Cat. S 

edizione 2021 

Manuale di preparazione per MB, R1, R2 e Cat. S 

Ausilio didattico 


carrelli elevatori 

9 O edizione 2015, V1 

Ausilio didattico per l’uso dei carrelli elevatori 

Lavorare in sicurezza 

con i carrelli elevatori 

Refresh e formazione continua 


Edizione 2015, V1 


1 

Manuale di preparazione alla 

formazione di carrellisti 

Materiale didattico 


carrelli telescopici 

Manuale di formazione 

per carrelli telescopici 



piattaforme elevatrici 


per le piattaforme elevatrici 

1ère édition 2016, V1 

Matériel didactique pour l’utilisationde chariots télescopiques 

1ère édition 2016, V1 

Matériel didactique pour l’utilisation de plate-formes élévatrices de travail 


iniziale per carrellisti 

Materiale didattico 


carrelli elevatori laterali 


per il carrello laterale 



gru industriali 


per le gru industriali 

1° edizione 2016, V1 

Materiale didattico per l’utilizzo di carrelli elevatori laterali 

1. Auflage 2016 

Lehrmittel für den Einsatz von Industriekranen 


continua per carrellisti 

Materiale didattico per l’utilizzo dei mezzi di movimentazione 

91

Ausbildungszentrum für Lager und Logistik | Rigistrasse 2 | 5102 Rupperswil | T 058 258 36 00 | E email@svbl.ch 

Centre de formation logistique | Route de Fribourg 28 | 1723 Marly | T 058 258 36 40 | E cfl@asfl.ch 

Centro di formazione professionale in logistica | Via Ferriere 11 | 6512 Giubiasco | T 058 258 36 60 | E ticino@asfl.ch

Manuale didattico per l'impiego di gru industriali

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