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Rotary Magazin 01/2019

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Rotary Magazin 01/2019

ROTARY SCHWEIZ –

ROTARY SCHWEIZ – ROTARY SUISSE LIECHTENSTEIN – JANUAR 2019 OPINIONE PDG CARLO MICHELOTTI A PROPOSITO DI ETICA ... 40 È davanti agli occhi di tutti che il mondo di oggi è molto cambiato e che, fondamentalmente, è poco sensibile al trascendente, alla famiglia, alla patria, alla solidarietà. Non si può ovviamente parlare di generalità del fenomeno, ma è certo che tutto contribuisce e tende a una diffusione a macchia d’olio di quanto coloro che sono ispirati alla ricerca di una sana società, non possono accettare. Sarebbe negare l’evidenza non riconoscere che nella nostra società contemporanea molti dei valori tradizionali si stanno sgretolando e che la fiducia nelle istituzioni, sia religiose, sia laiche, sta attraversando una crisi fondamentale. Il costume tende a degenerare, il confine tra lecito e illecito si fa sempre più sfumato. A questo si aggiunga una nevrotica insofferenza, spesso preconcetta, per la norma e per tutto quanto appare limitativo della propria personale libertà. La «caduta degli dei», intesi come simboli, istituzioni, modelli umani, ha determinato un vuoto, da qualcuno definito «notte etica», nel quale brancolano coloro che ancora cercano un ancoraggio per la motivazione del proprio esistere e operare. Molti di questi valori tradizionali sono stati scossi da fermenti sociali, quali la contestazione del 68, altri da una violenta accelerazione del progresso tecnologico. Le carriere professionali sono oggi difficili da scalare e ancora più difficili da conservare, da qui la tentazione e la tendenza ad accantonare i principi etici, mirabilmente riassunti dalla prova rotariana delle quattro domande. I diffusi pensionamenti anticipati privano molte aziende anche della moderazione e della saggezza, che sono il frutto di una tradizione nella quale l’etica era solidamente radicata. È in questo scenario che va rivista la mappa dei valori-guida. Noi viviamo in una società dov’è indispensabile continuare ad apprendere; nel mondo del lavoro si parla ogni giorno di riqualificazione e di formazione continua. Anche l’etica deve tornare a essere materia fondamentale sia di formazione nell’età adolescenziale, sia di formazione continua nel mondo del lavoro. La scuola ha un ruolo essenziale da svolgere nella formazione di base. Essa non è, infatti, solo istituto d’insegnamento ma anche istituto di formazione e di educazione. Il nostro insegnamento ha sempre un legame con la filosofia della vita che è, o dovrebbe essere, il cuore dell’insegnamento. Al mondo del lavoro e, quindi, anche ai Rotariani che ne sono protagonisti di primo piano, spetta invece il compito della formazione di chi è già in carriera. Il Rotary non può sottrarsi al dovere di scendere in campo, nei limiti istituzionalmente consentiti, in questa battaglia di risanamento cui tutti ci sentiamo portati. Iniziando a richiamare l’osservanza delle regole etiche ai propri soci. Il percorso per ritrovare i valori-cardine deve, infatti, passare sì attraverso il ricupero delle radici smarrite ma anche attraverso la continua verifica del proprio, personale comportamento, includendo la prova rotariana delle quattro domande e coinvolgendo con l’esempio anche le nuove generazioni. Era in una Chicago degli affari spregiudicati che nacque, nel 1905, il Rotary. I suoi promotori, l’avvocato Paul Harris e alcuni suoi amici, intesero, così promuovere la solidarietà fra gli uomini d’affari della città, sviluppare l’amicizia e tutelare gli interessi superiori della Comunità. L’etica professionale, alla base del movimento rotariano, doveva rapidamente estendere il suo campo d’azione alla vita personale e sociale del socio e far passare l’idea che l’interesse generale deve sempre prevalere su quelli particolari. Il rispetto delle regole di alta probità nell’esercizio di ogni professione e l’applicazione dell’ideale del servire nella vita personale, professionale e sociale di ogni rotariano sono espresse nella prova delle quattro domande. Questa prova è semplice, diretta, facile da gestire ed ha validità universale. Mira a far acquisire un’etica di vita e, nel contempo, uno strumento di educazione civica e di scuola di democrazia. Rot. Carlo Michelotti Gov. Distr. 1980 (1996–97)

ROTARY SCHWEIZ – ROTARY SUISSE LIECHTENSTEIN – JANUAR 2019 RAC BERN DIE SAMICHLÄUSE SIND LOS! Warfen sich für mine-ex in Samichlauskostüme: Mitglieder des RAC Bern RAC LUZERN 1000 FRANKEN FÜR DIE STIFTUNG RODTEGG Die gemeinsame Aktion von Mitgliedern des RAC Luzern und Jugendlichen der Stiftung Rodtegg hat Tradition. Dieses Jahr hielt der Event neben wundervollen Begegnungen und tollen Basteleien noch ein ganz besonderes Highlight bereit: Die Rotaracter durften den körperlich beeinträchtigten jungen Menschen einen Scheck in Höhe von 1000 Franken übergeben. Die Spende stammt aus dem Barbetrieb der 15-Jahr-Jubiläumsfeier und kommt dem Sinnesgarten zugute. Text: Susanne Lanz/red | Foto: zvg 41 Als Ende November bereits zum zweiten Mal Hunderte von Samichläusen in Bern «einfielen», waren auch Mitglieder des RAC Bern mit am Start; in der traditionellen Kleidung des heiligen Idols nahmen sie am Santarun teil. Unterstützung erfuhren sie dabei von jungen Elfen, die mit mineex-Bannern geschmückt waren, und den Freunden vom RC Bern Rosengarten. Die gemeinsame Mission: Geld für ein ganz besonderes Geschenk sammeln. Dank der Grosszügigkeit von Bernern und Touristen war der rote Sack am Ende prall gefüllt; sein Inhalt kommt mine-ex zugute. Dank der Spende dürfen sich Minenopfer in Afghanistan und Kambodscha (darunter zahlreiche Kinder) auf eine Prothese freuen – und damit auf den Startschuss in ein neues Leben. Minenopfern sprichwörtlich wieder auf die Beine helfen, sie sozial integrieren, ihnen neue Perspektiven schenken – all dies wird dank der Geldspenden möglich. Grund zur Freude haben jedoch nicht nur die Beschenkten; auch den Spendern selbst schien die Aktion zu gefallen. Da strahlten die Augen, wenn zum Portemonnaie gegriffen wurde; da huschte ein Lächeln übers Gesicht bei der Vorstellung, durch die eigene Spende einem Menschen am anderen Ende der Erde einen Gefallen zu tun. Auch wenn sie die Person nie persönlich treffen werden, so haben sie doch einen enormen Unterschied in ihrem Leben gemacht. Text: Michele Serra/red | Foto: zvg Gemeinsam basteln, lachen und geniessen: Mitglieder des RAC Luzern und Jugendliche der Stiftung Rodtegg

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