Estratto_MOPS_DanceSyndrome_Arte_cultura_e_societa
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MOPS_DanceSyndrome
Arte, cultura e società
A cura di Alessandro Pontremoli
in collaborazione con Ela Franscella
Fare della diversità un cammino nuovo,
della caduta un passo di danza,
della paura una scuola, del sogno un ponte,
della ricerca un incontro.
Tratto da un testo di Fernando Sabino riadattato da MOPS.
Alessandro Pontremoli
È professore ordinario di Storia della danza all’Università degli Studi di
Torino, dove presiede il corso di laurea in DAMS-Discipline delle Arti, della
Musica e dello Spettacolo ed è membro del collegio dei docenti del
Dottorato in Lettere (indirizzo Spettacolo e Musica). Si occupa delle forme
e delle estetiche coreiche, in particolare dei secoli dal XV al XVIII e della
contemporaneità. Presidente della Commissione consultiva per la danza
del Ministero dei beni e delle attività culturali, ha diretto l’Associazione
italiana per la ricerca sulla danza dal 2004 al 2010. Fra i suoi volumi:
Intermedio spettacolare e danza teatrale a Milano fra Cinque e Seicento
(Milano 1999); Storia della danza dal Medioevo ai giorni nostri (Firenze
2002); La danza. Storia, teoria estetica nel Novecento (Roma-Bari 2004);
Danza e Rinascimento (Macerata 2011, premio Pirandello per la saggistica
edizione 2013-2014); La danza nelle corti di antico regime (Bari 2012);
Elementi di teatro educativo, sociale e di comunità (Torino 2015); La danza
2.0. Paesaggi coreografici del nuovo millennio (Roma-Bari 2018).
Ela Franscella
È coreografa e artista pluridisciplinare svizzera impegnata nella ricerca e
nello sviluppo di nuovi linguaggi del movimento danzato, della performance,
della videoarte e delle arti plastiche. Ricercatrice e inventrice
poliedrica, crea e gestisce un centro artistico culturale, concepisce un
oggetto per l'educazione al movimento basato sulle teorie di Rudolf Laban
- esposto e utilizzato presso i maggiori istituti Laban nel mondo (fra cui New
York, Londra, Parigi) - e sviluppa una metodologia specifica e un percorso
professionale di formazione di danzatore, unico nel suo genere, per giovani
adulti con Sindrome di Down. È fondatrice e direttrice artistica della
MOPS_DanceSyndrome - associazione non-profit, scuola e compagnia di
danza contemporanea composta unicamente da danzatori con Trisomia 21
- con la quale realizza produzioni, progetti e scambi culturali a livello
europeo. Oltre alla creazione di spettacoli coreografici e di cortometraggi
di videoarte per la compagnia MOPS, prosegue il suo lavoro artistico tra
Locarno e Parigi sotto l'anagramma/nome d’arte Elfa nel Sacral creando ed
esponendo opere e installazioni accompagnate da happening.
MOPS_DanceSyndrome Arte, cultura e società
Sommario
Testimonianze 8
Introduzione 11
di Alessandro Pontremoli
La storia del nome MOPS 15
di Ali Lham
Intervista a Ela Franscella 17
a cura di Alessandro Pontremoli
«Ogni uomo è un danzatore!» 35
Rudolf Laban e la nuova visione della danza
di Susanne Franco
Danza, politica e felicità: le sfide della MOPS 46
di Rita Maria Fabris
Le produzioni coreografiche originali MOPS 68
I cortometraggi di videoarte MOPS 72
La metodologia MOPS. 75
Forme e modelli di una pedagogia coreica
di Emanuele Giannasca
Statuto dell’Associazione MOPS_DanceSyndrome 90
Interviste ad alcuni danzatori della MOPS 95
tratte da video-servizi online
Elenco storico MOPS 2008-2019 96
Bibliografia e sitografia 108
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MOPS_DanceSyndrome Arte, cultura e società
estetico che si fa etico, nel riconoscimento dei segni impressi nella carne dalla
Vita che si è donata a noi diversamente. Un viaggio di conoscenza e di
esperienza verso il nostro essere più profondo e verso l’altro più lontano da
noi, che tanto ci assomiglia. «Un evento particolare, strano, anche spiazzante,
che nel nome della danza può raggiungere un nuovo ecumenismo» (Pecchenino,
30 ottobre 2013). Quanto in tutto questo hanno influito le pratiche di
meditazione, di danza Butō e di Contact Improvisation dichiarate da Ela
Franscella nella genesi della metodologia MOPS?
L’autunno 2014 è dedicato alla tournée italiana di Una carezza, ma anche
all’avvio della scuola di formazione continua di danzatore presso la nuova sede,
l’Atelier Teatro dei Fauni di Locarno, inaugurato con il beneaugurante spettacolo
La danza sacra dei semi. La formazione gratuita è aperta a giovani adulti
con Sindrome di Down a partire dai 15 anni, che superino la lezione di prova
per poter affrontare le due intere giornate di lezioni a cadenza settimanale.
Sempre al Teatro dei Fauni, il 21 maggio 2015, va in scena un’altra produzione
ispirata alle opere figurative di Junghanns messe a disposizione dalla galleria
Arte Aperta di Mendrisio, intitolata Lo scintillio della brina, performance
«ideale anche per spazi urbani […] A differenza dei quattro spettacoli
precedenti, questa volta i tre danzatori – Amedea Aloisi, Simone Lunardi e
Marie Courtin – si ritrovano in un contesto più intimo, così da poter interagire
più facilmente col pubblico» (Sestito 2015, 12), sempre molto numeroso. La
ricerca di Ela Franscella e della MOPS riparte quindi dai disegni antroposofici
di Junghanns per affrontare nuove sfide verso una dimensione spirituale della
danza che non ha più la protezione di un palcoscenico ben delimitato, ma
spazi pubblici e privati, aperti o chiusi, in grado di attivare nuove modalità
relazionali nel cammino professionale dei danzatori come nella convocazione
di un pubblico sempre più eterogeneo.
La finale del reality televisivo Miss Earth Svizzera italiana al Teatro di Locarno
è l’occasione per la breve danza della MOPS The Call/Il Richiamo (30 gennaio
2016). L’immersione nell’industria culturale è ormai imprescindibile e la MOPS
incontra prima la Candoco all’inaugurazione dell’avvenieristico centro LAC –
Lugano Arte Cultura, nell’ambito del Dance Festival Steps promosso dal
Percento Culturale Migros (Bianchi, 27 aprile 2016), poi accoglie l’invito di
Tiziana Conte a partecipare alla Festa danzante il 12 maggio con un
programma variegato adatto ad un grande pubblico: dalle porte aperte per
assistere al corso di formazione, alla proiezione dei cortometraggi della
compagnia fino alla possibilità di vedere le prove de Lo scintillio della brina.
Infine, l’11 giugno la MOPS danza al Castello Visconteo di Locarno in uno
spettacolo itinerante, al termine della settimana di formazione e condivisione,
una vera e propria residenza artistica, con la compagnia Junior Le MARCHE-
PIED dei coreografi Corinne Rochet e Nicholas Pettit di Losanna (Reportage
RSI Lugano, 9 giugno 2016). Azione finale della performance è stato «un
percorso di comunicazione fra i danzatori che, a coppie o in piccoli gruppi,
creano movimenti che raccontano l’esplorazione e la ricerca di conoscenza
dell’altro, creano quadri statici e sviluppano […] un gioco di avvicinamento e
allontanamento attraverso un lungo filo rosso che a coppie li lega l’uno all’altra
[…] e finisce in un ammasso di corpi che tutti racchiude, avvolti nei vari fili
rossi. Ottimo il riscontro della popolazione» (Begoña Feijo Fariña, 18 giugno
2016). L’esperienza viene replicata l’anno seguente con una nuova residenza
e una nuova creazione BODYSCAPE presentata a La Fabbrica di Losone. Data
al 2019 invece il workshop di una settimana con Thomas Hauert, pluripremiato
danzatore e coreografo svizzero, e la sua compagnia ZOO con sede a
Bruxelles, con la quale si stanno sviluppando interessanti collaborazioni.
Con Sublime SporciX (23 ottobre 2016), la performance site specific nata presso
il museo Ghisla Art Collection e ispirata alle opere della mostra temporanea
LICK di Chiara Lecca, si apre una nuova avventura per la compagnia all’interno
di biblioteche, musei e antichi conventi, dove la sfida è rappresentata dalla
relazione di intima vicinanza dei danzatori con gli spettatori, in grado di
tessere legami di senso e stupore fra le opere d’arte e il pubblico. In questo
lavoro «i danzatori prendono possesso dello spazio e, in un continuo capovolgimento
delle prospettive, fanno cadere ogni barriera artificiale ed emergere
in tutta potenza il legame intrinseco fra l’essere umano e l’animale» in perfetta
continuità con la creatività tagliente e visionaria di Chiara Lecca «appartenente
ad un mondo antico, non artefatto, in cui domina la cruda verità […]
62 critica nei confronti di una società troppo spesso falsa e artificiale» (Sublime
SporciX, programma di sala, 2016).
La nona produzione CCC_Collective Culture Conscientia, debutta nell’ambito
della Festa danzante il 4 maggio 2017, sempre all’interno del museo Ghisla
Art Collection e replicata anche nel 2019 all’Antico Convento delle Agostiniane
di Monte Carasso. Creata in risonanza con la mostra Museum to scale
1/7, anche questa performance ottiene un notevole successo, registrato
dalle cronache e dal web che ben pubblicizzano i comunicati stampa della
compagnia. Quasi in contemporanea viene presentato in concorso al
prestigioso New York City Independent Film Festival, Sparkling Silence, il
quarto cortometraggio di videoarte della serie MOPS (Reportage RSI
Lugano, 5 maggio 2017), riconosciuto da SWISS FILMS, agenzia di
promozione del cinema svizzero, membro fondatore dell’European Film
Promotion e collegata all’Ufficio Federale della Cultura.
Ultima performance “museale” che confluisce nella serie MOPS_Danza
Culturale è Choreus Numinis, creata attraverso una selezione delle opere,
questa volta della collezione permanente della Ghisla Art Collection
(Francis, Twombly, Basquiat, Botero, Bonalumi, Boetti) e replicato in più
date dal 25 novembre 2017, insieme con la narrazione finale delle opere da
parte del collezionista Pierino Ghisla, sempre più ardente promotore di
un’iniziativa culturale di grande impatto emotivo.
MOPS_DanceSyndrome Arte, cultura e società
L’assegnazione del prestigioso Premio Pro Ticino 2018 giunge a riconoscimento
del costante e complesso lavoro di ricerca artistica, umana,
culturale e sociale della MOPS. Dal 1973 lo storico premio viene attribuito
ogni anno a personalità o associazioni ticinesi che si sono rese meritevoli
nei campi della cultura, dello sport, dei media, della scienza o in campo
sociale, per aver valorizzato il nome del Ticino al di fuori dei confini
cantonali. La MOPS_DanceSyndrome succede all’oncologo Franco Cavalli
(2017), alla Compagnia teatrale Finzi Pasca (2016) e al clown Dimitri
(2015), perché «gli oltre dieci anni di percorso della compagnia, con le sue
produzioni, lo sviluppo di una propria metodologia specifica e la
formazione continua sono un esempio da promuovere e sostenere»
(Ticinonline, 16 agosto 2018).
Le tracce discorsive di questi ultimi anni di attività sembrano essere
ampiamente disseminate nella rete web, raggiungendo i portali istituzionali
del British Council e di Danse Suisse, mentre articoli di più ampio respiro
trovano nuove prospettive narrative a partire dai format creativi e sempre più
specifici della compagnia, nella direzione della sensibilizzazione dell’opinione
pubblica e della mediazione culturale per coinvolgere ampie fasce di pubblico
e nuovi danzatori.
Ciò si verifica con il concept MOPS_Danza Culturale in cui gli spettacoli, nati
in risonanza e in dialogo con le altre arti, sono rappresentati in luoghi site
specific quali musei o biblioteche, spazi più intimi e in stretto contatto con il
pubblico; la serie di appuntamenti MOPS_Danza Relazionale entra invece
nelle case per anziani e nelle cliniche con brevi performance seguite da incontri
con il pubblico composto unicamente da ospiti e collaboratori delle strutture;
MOPS_nella scuola pubblica è una forma d’intervento nelle scuole medie e
licei, durante l’orario di educazione fisica, che permette a due delle danzatrici
MOPS di trasmettere in completa autonomia il riscaldamento elaborato
secondo la metodologia MOPS e di scambiare al termine impressioni ed
emozioni percepite dagli studenti (Ghiggi Imperatori 2018).
Nella direzione della sensibilizzazione culturale non bisogna infine dimenticare
le svariate partecipazioni della MOPS al Forum svizzero di danza,
organizzato da Danse Suisse, RESO e Pro Helvetia, alla consegna dei Premi
svizzeri di danza organizzata dall’UFC a partire dal 2014, all'incontro attivo
organizzato dall'ONU al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra sul temaWhat
I bring to my community in occasione della Giornata mondiale sulla Sindrome
di Down il 21 marzo 2018 e la conferenza Danza & Neuroscienza tenuta da Ela
Franscella tra i relatori internazionali del Laban Event l'11 ottobre 2019.
RISCALDAMENTO DANZATO
CASE PER ANZIANI E CLINICHE
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MOPS_NELLA SCUOLA PUBBLICA
Attraverso una serie di esercizi di riscaldamento appresi durante la
formazione in danza contemporanea e secondo la metodologia
MOPS, un danzatore della scuola MOPS composta unicamente da
giovani adulti con Sindrome di Down, conduce e accompagna
autonomamente una classe di allievi delle scuole medie e/o licei
in un riscaldamento motorio attraverso una messa in movimento
danzata e presa di coscienza del corpo. Gli altri danzatori della
compagnia MOPS sono fra gli allievi e seguono anche loro l'attività
all'interno del gruppo. Dopo la lezione segue un momento di
scambio e di presentazione fra gli allievi e i danzatori MOPS, uno
spazio per porre domande e confrontarsi.
È una proposta di attività didattica e di sensibilizzazione
professionale MOPS per la scuola pubblica i cui obiettivi sono
proporre un’iniziativa di sensibilizzazione artistica, culturale e
sociale, nella quale uno dei punti centrali diventa la valorizzazione e
la consapevolezza delle capacità altrui verso un'educazione sociale
che favorisce l'inclusione e la reciprocità relazionale. Promuove
un'istruzione artistica in rapporto alla danza contemporanea e
d'espressione; sviluppa le capacità professionali dei danzatori
MOPS e li introduce nel mondo del lavoro e dell'insegnamento.
L'attività viene svolta a piedi nudi in palestra durante la lezione di
educazione fisica ed è accompagnata da un sottofondo musicale.
La durata totale è di 45 minuti di cui 21 minuti di messa in
movimento danzata seguita dal momento di scambio verbale.
MOPS_DANZA RELAZIONALE
Spettacoli in versione semplificata delle produzioni originali di
danza della MOPS che vengono rappresentati in spazi ristretti e
seguiti da stimolanti scambi e occasioni di incontro con il
pubblico partecipante, una serie di appuntamenti dedicati
unicamente ad ospiti e collaboratori di case per anziani, cliniche,
istituti di cura e socio-pedagogici.
Il progetto MOPS_Danza Relazionale apre un nuovo canale di
forte impatto emotivo e trova in spazi non abitualmente adibiti
a rappresentazioni teatrali il perfetto palcoscenico per raggiungere
un pubblico più eterogeneo e portare l’arte e la cultura in
luoghi dove non sempre è accessibile. Grazie alla COREOSOFIA
MOPS, portata in scena da danzatori con Sindrome di Down, e
alle interazioni che seguono le rappresentazioni, gli spettatori
sono coinvolti attivamente sia nel finale degli applausi che nel
momento conviviale. Un’iniziativa artistica e culturale, che
favorisce la reciprocità relazionale, l’inclusione sociale e il
benessere psicofisico.
Uno degli scopi è quello di instaurare un contatto più intimo
con lo spettatore e aprire le porte dell’Arte e della Cultura in
posti dove quest’ultime faticano ad arrivare, come le case per
anziani, le cliniche, gli istituti o perfino le carceri. Un progetto
che permette una sensibilizzazione culturale ed emotiva,
incoraggia l’allargamento degli orizzonti artistici e il diffondersi
di una maggior consapevolezza.
Danza, politica e felicità: le sfide della MOPS
64 Altre forme di discorso registrate in vario modo sono costituite dalle
conferenze su «Danza e inclusione» nell’ambito degli incontri di Café Philo
dell’Accademia Teatro Dimitri di Verscio, aperti a studenti, professionisti e
cittadini (19 gennaio 2019) o per il Lions Club di Locarno (23 gennaio 2019), o
«Riflessioni sulla danza» con l’incontro tra artisti curatori indipendenti della
scena contemporanea promosso dalla Fondazione Lenz di Parma (13 aprile
2019) o la conferenza con Alessandro Pontremoli ed Ela Franscella, organizzata
dalla Fondazione Monte Verità in collaborazione con il Laban Event 2019.
Numerose sono le interviste televisive o radiofoniche, che permettono non
solo di avvicinare la comunità educante intorno alla MOPS, ma di rendersi
anche conto delle competenze dei danzatori a diversi livelli (motorio,
emotivo, verbale e cognitivo). Ad esempio nella trasmissione Liberamente
(Radio RSI Rete Uno, 10 aprile 2019) appaiono sorprendenti le capacità di
interazione verbale di Amedea Aloisi con la conduttrice e i presenti. Non è
un caso allora che il Centro Jérôme Lejeune di Parigi, specializzato sulla
ricerca scientifica e la formazione sulla Sindrome di Down, abbia chiesto già
nei primi anni i risultati dei processi artistici messi in pratica dalla MOPS o
per il World Down Syndrome Day 2018, quando Elisabetta Montobbio
danzatrice MOPS, è stata scelta quale testimonial e unica rappresentante
per la Svizzera della campagna di informazione e sensibilizzazione
promossa a livello internazionale dalla EDSA-European Down Syndrome
Association.
La politica ha riconosciuto il valore delle sfide che la MOPS ha lanciato alla
società attraverso l’invito della Presidente del Consiglio nazionale, Marina
Carobbio, a danzare a Palazzo federale a Berna l’8 ottobre 2019, in
occasione di un evento della serie Sala dei passi perduti - Colloqui sul
Parlamento e la politica. Choreus Numinis ha preso così corpo nel principale
luogo di rappresentanza delle istituzioni svizzere, con i migliori auspici di
disseminare sempre più ampiamente la concezione artistica, sociale e
politica della realtà MOPS: creare comunità felici laddove la compagnia
presenta i suoi spettacoli e incontra pubblici eterogenei e attivi (teatri, musei
e piazze, ma anche scuole, case per anziani, cliniche, prigioni ecc.), per
MOPS_DanceSyndrome Arte, cultura e società
abbatterne gli stereotipi, aprire il cuore delle persone, entrare in comunicazione,
diffondere cultura e arte, attivare la narrazione personale, trasformare
relazioni e comportamenti, vis à vis, corpo a corpo.