TV: COSTANZO; LE PUNTATE STORICHE DEL SUO SHOW

Chiesa; da Costanzo a Roma ci sono il ministro di Grazia e
Giustizia Claudio Martelli e i giudici Francesco Di Maggio e
Giovanni Falcone. Costanzo brucia, assistito dai pompieri del
teatro, una t-shirt con la scritta 'Mafia made in Italy'.
1991 - Il 18 ottobre sale sul palcoscenico del Parioli Isabella Ceola,
affetta da invecchiamento precoce, morta poi nel '95 a 28 anni.
"Quando la vidi per la prima volta in camerino - ha ammesso
Costanzo - pensai che non ce l'avrei fatta. Poi ando' tutto liscio. E
per la puntata successiva volli anche Dario Fo".
1992 - Il 15 aprile l'Uno contro tutti' di Umberto Bossi viene interrotto
con mezz'ora di anticipo, per gli insulti tra bossiani e anti-bossiani in
platea.
1995 - Storico l"Uno contro tutti' di Carmelo Bene: "La liberta' la
detesto; basta con la liberta', basta con laliberta' di stampa, basta
con il governo, lo Stato, i cittadini, basta con tutto". E ancora,
provocato da Roberto D'Agostino: "Crepi la democrazia, crepi la
Repubblica, crepi il Presidente della Repubblica: liberiamoci dalla
liberta"'. Infine, una pernacchia a Giordano Bruno Guerri che gli
chiede: "Ma lei e' fascista?". E l'attore: "No, ma ho simpatie per il
nazismo".
Come "esperienza sconvolgente", Costanzo ricorda anche una
puntata sulla legge 180, all'inizio degli anni '90, con un gruppo di ex
manicomiali in studio. Uno di loro lo chiamo' "papa’" perche' gli
aveva regalato alcuni vestiti. (ANSA).
KIR
18-DIC-01 14:38