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STUDIO FRANCESE SULL’ATTIVITÀ SPORTIVA AL FEMMINILE
Lo sport libera la donna
da antistorici stereotipi
Le scorie difficili da eliminare risalgono all’età giovanile e spesso
vengono dalla famiglia
di Guillaume Poisson
In occasione della Women’s Sport Week, France tv sport
ha esaminato le barriere che le sportive devono affrontare
oggi. Così, mentre le federazioni di diversi sport intraprendono
sempre più la strada dell’uguaglianza di genere, persistono
stereotipi di genere.
Nel mese di gennaio la squadra femminile brasiliana ha
perso pesantemente un incontro con i ragazzi under 16 del
Gremio (Porto Alegre, Brasile): 6-0. Alcuni media francesi
hanno poi maliziosamente riportato la notizia per arrivare
a ocnclusioni sgradevoli, del tipo: “…. e poi vogliono farci
credere che le atlete meritano lo stipendio degli uomini”,
ancora una volta è la prova che il calcio femminile è un altro
sport”.
In trent’anni, gli stereotipi di genere non sono scomparsi
nel mondo dello sport. Che impatto reale hanno sull’attività
sportiva e sulla vita delle atlete?
Abbiamo chiesto a quattro campioni, a riposo o ancora attivi,
come vivono o hanno vissuto questi cliché.
Tutti hanno regolarmente evidenziato la gravità del divario
salariale tra atleta di sesso maschile e femminile negli stessi
sport e con analogia di performances, la minore copertura
mediatica delle discipline femminili e il mancato riconoscimento
degli atleti coetanei. Ma forse dobbiamo individuare
meglio un altro tipo di ostacolo che le sportive affrontano
nella loro carriera: l’autocensura.
22 PANATHLON INTERNATIONAL
“A volte vedo ragazze fantastiche, dieci volte migliori della
maggior parte dei ragazzi, nella loro tecnica, nel loro coraggio.
Ma sono troppo umili, dimesse. Vorresti dire loro: ehi,
scuotiti, ribellati’”
Nouria Newman è una kayakista estrema. Si esprime senza
“filtro”, né nel suo stile di fare kayak, né nelle parole che sceglie.
Secondo lei, alle ragazze viene detto presto che sono
meno capaci dei ragazzi. “Inizia con i genitori: è lì che si costruisce
il tuo rapporto con il rischio della discriminazione”.
Se i genitori dicono alla ragazza “Attenta, non osare troppo,
non sporcarti in acqua, ti farai del male e accanto c’è suo
fratello che ha il diritto di provare tutto, c’è già un problema.”
Secondo uno studio di Aïna Chalabaev- professoressa di
psicosociologia all’Università di Grenoble e autrice di The
Threat of Stereotypes - può influenzare le prestazioni atletiche
delle donne?, gli stereotipi di genere sono in parte responsabili
della scelta di rinunciare allo sport tra le ragazze.
“Gli stereotipi sono interiorizzati, e alcune ragazze diranno,
alla prima difficoltà incontrata: ‘il calcio non fa per me”.
L’autocensura è uno dei modi in cui gli stereotipi influenzano
la scelta di uno sport.
Anche prima che riflessioni sessiste e altri cliché manifestati
da colleghi maschi, le donne lottano contro la propria struttura
mentale. Un inconscio spesso alimentato da allenatori
dell’infanzia o dell’adolescenza.