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Test piloti F1 - Intrepid Kart Technology

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SCOOP<br />

il ragazzo di Locorotondo, Campione del Mondo di Formula A nel 2001,<br />

possa beccarsi la paga dal più allenato Schumi. Invece no! Il piede è<br />

pesantissimo, ma anche il metodo è da kartista in attività: Liuzzi lavora per<br />

due giorni alla ricerca del migliore assetto, proprio come in un vero week<br />

end di gara; alle cinque del secondo pomeriggio, subito dopo che Michael<br />

Schumacher è andato dai titolari della pista a chiedere mezz’ora in più di<br />

tempo (poi ci sono i noleggi...), fa segnare il suo best lap, poco lontano da<br />

quello del Kaiser (così lo chiama Tonio), il più veloce in pista. Con gli<br />

uomini CRG c’è anche Nelson Piquet Jr. che non è stato mai incisivo, pur<br />

avendo girato molto forte. La verità è che Nelsinho non ha mai guidato un<br />

KZ, proprio per questo bracca Davide Forè e gli spilla tutti i consigli del<br />

caso oltre a chiedergli di fare da apripista per capire dove mettere le ruote e<br />

quando staccare. Insomma, a fine giornata anche lui riesce a staccare crono<br />

interessanti. Con il suo super bilico officina c’è anche la <strong>Intrepid</strong> che, questa<br />

volta, lascia a casa i suoi due pupilli: Sebastien Buemi e Jaime Alguersuari<br />

(impegnati con il team Toro Rosso, al simulatore il primo e per uno<br />

shakedown a Vairano il secondo). C’è però Christian Klien, terzo pilota<br />

(anche lui per poco...) BMW-Sauber capace di girare con costanza. Unico<br />

inconveniente? Un po’ di stanchezza al termine della seconda giornata e<br />

“stigmate” sulle mani (così come per Massa), soprattutto perché lui, al pari<br />

di Piquet, non ha mai girato con un kart a marce. In realtà è la quasi totalità<br />

dei <strong>piloti</strong> a lamentare dolori alle braccia dovuti all’assenza del servosterzo sul<br />

kart (ma va?). L’invito, quindi, cari Michael, Felipe, Tonio, Robert, Timo,<br />

Nelson, Christian e Sebastian, è di tornare in kart presto per allenarvi. Le<br />

factory risponderanno sicuramente “presente”. E noi di T<strong>Kart</strong> anche.<br />

In alto, Timo Glock entra in pista<br />

sul suo Maranello; sotto Klien e<br />

Liuzzi, quest’ultimo sta sistemando<br />

il suo paracostole. A destra, un<br />

passaggio su tre ruote di Tonio e la<br />

mano di Robert Kubica che stringe<br />

un bicchiere di acqua fresca: che<br />

sollievo! Sotto, Schumacher.<br />

A sinistra, Sebastian Vettel, seduto<br />

sotto la tenda della Tony <strong>Kart</strong>,<br />

mentre osserva i tecnici lavorare sul<br />

suo kart. Sotto, il casco di Klien e<br />

un momento di svago tra i drivers.<br />

In basso, il furgone di Kubica, lo<br />

stesso con cui il polacco si sposta da<br />

una pista all’altra...<br />

“HO PROVATO UN KART PAZZESCO!”<br />

MINI-CRONACA DI UN TEST FUORI PROGRAMMA<br />

DI UN KART FUORI DAL COMUNE<br />

“Noi in quel paddock non dovevamo<br />

neanche esserci. Doveva essere una<br />

giornata di solo divertimento per i <strong>piloti</strong><br />

di <strong>F1</strong>, non una giornata per incontri con<br />

la stampa. Dalla Birel però arriva una<br />

mail di invito, noi accogliamo la proposta<br />

(mavà?) e una volta in quel di Lonato<br />

tutte le Case impegnate nel test ci fanno<br />

curiosare sotto le loro tende. Anzi, di<br />

più: una di loro (non diremo mai che<br />

è la Tony <strong>Kart</strong>) addirittura a un certo<br />

punto tira fuori un kart “strano”, una<br />

“naked”. Si tratta di un oggetto curioso,<br />

senza carene, essenziale, con un motore<br />

ibrido (è 125 cc, ha la valvola di scarico<br />

come un KF, è raffreddato ad acqua,<br />

ma è ha presa diretta). È lì, tra il kart di<br />

Schumacher e quello di Vettel. Lo prova<br />

il due volte Campione del Mondo, Marco<br />

Ardigò e quasi fa i tempi dei KZ. A un<br />

certo punto la butto lì e chiedo: ‘Posso<br />

farci due giri anche io?’. La risposta da<br />

sogno: ‘Sì!’. E in un minuto mi trovo al<br />

volante di un kart pazzesco. Come sfioro<br />

il pedale del gas lui mi tira un calcio nel<br />

sedere! Riprovo a buttar giù il gas, lo<br />

fa ancora: ‘Xxxzo se spinge’, mi dico.<br />

In uscita dalle curve sembra di avere<br />

inserita la terza di un KZ, solo che poi<br />

sale, sale, sale e solo in fondo ai rettilinei<br />

i KZ riescono a fare abbastanza velocità<br />

per superare. Rido, rido come uno<br />

stupido nel casco. Non ci credo che sia<br />

così veloce e rabbioso. Non ci credo che<br />

sia così leggero da guidare. Non ci credo<br />

che sia così divertente e sopra i miei<br />

limiti: fa paura! Non credo neanche al<br />

fatto di poter essere in pista con Schumi<br />

& Co. Ditemi che è un sogno. Invece no,<br />

faccio otto giri, rientro fradicio di sudore<br />

ma contento. Perché è tutto vero”. (Y.S.)<br />

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