Test piloti F1 - Intrepid Kart Technology
Test piloti F1 - Intrepid Kart Technology
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SCOOP<br />
SPETTACOLO: PASSA IL KART DA FORMULA 1<br />
UN KARTODROMO, DUE CALDE GIORNATE DI SOLE E OTTO KART. A GUIDARE CI SONO ALTRETTANTI PILOTI DI FORMULA 1 CHE, TRA SUDORE,<br />
SORPASSI E RUOTATE, SI SONO DIVERTITI UN MONDO di Ronnie Ghezzi - foto di Riccardo del Conte e Ronnie Ghezzi<br />
Timo GLOCK<br />
(Maranello/Maxter/D)<br />
PESO: n.d.<br />
GIRI: 50 + 40<br />
TEMPO: 42,7 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: ottimizzato<br />
l’assetto base, provato alcuni cerchi posteriori,<br />
montato un motore nuovo.<br />
Christian KLIEN<br />
(<strong>Intrepid</strong>/TM/D)<br />
PESO: 172 kg<br />
GIRI: 60 + 80<br />
TEMPO: 42,6 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: scaricato<br />
l’anteriore per rendere il kart più facile.<br />
Robert KUBICA<br />
(RK/TM/D)<br />
PESO: 178 kg<br />
GIRI: 120 + 100<br />
TEMPO: 42,3 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: provato due<br />
scocche e diverse configurazioni dell’impianto<br />
frenante , oltre che un assetto differente.<br />
Vitantonio LIUZZI<br />
(CRG/Maxter/D)<br />
PESO: 175 kg<br />
GIRI: 60 + 60<br />
TEMPO: 42,11 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: cambiato<br />
diversi parametri di telaio, carburatore e<br />
marmitta.<br />
Felipe MASSA<br />
(Tony <strong>Kart</strong>/Vortex/D)<br />
PESO: 175 kg<br />
GIRI: 86<br />
TEMPO: 42,24 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: posizione di<br />
guida, carburazione e gomme, utilizzando le<br />
Bridgestone oltre alle Dunlop.<br />
Nelson PIQUET<br />
(CRG/Maxter/D)<br />
PESO: n.d.<br />
GIRI: 30<br />
TEMPO: 42,7 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: non si è spinto<br />
oltre l’assetto standard.<br />
Michael SCHUMACHER<br />
(Tony <strong>Kart</strong>/Vortex/D)<br />
PESO: 175 kg<br />
GIRI: 109+120<br />
TEMPO: 42,05 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO:<br />
ottimizzazione dell’assetto, pressioni delle<br />
gomme, inclinazioni dei fuselli e caster.<br />
Sebastian VETTEL<br />
(Tony <strong>Kart</strong>/Vortex/D)<br />
PESO: 156 kg<br />
GIRI: 75<br />
TEMPO: 44,18 sec<br />
SU COSA HA LAVORATO: dall’assetto<br />
standard ha toccato solo le barre.<br />
054 055<br />
Fantastico! Una parola sola, poi chiudiamo qui l’articolo. La<br />
scriviamo bella grossa a centro pagina, contornata da una<br />
valanga di foto. Il tutto spalmato per sei doppie pagine.<br />
Non è idiozia, era la nostra idea inziale per quest’articolo.<br />
Perché a ragion veduta non serve altro, considerato il<br />
tenore dell’argomento: otto <strong>piloti</strong> di Formula 1, in kart, per due giorni.<br />
Essere lì con loro sarebbe un sogno e... il sogno si avvera, perché con<br />
gli uomini di Birel, CRG, <strong>Intrepid</strong> e Tony <strong>Kart</strong> ci siamo anche noi!<br />
Noi, insieme ai marziani (sono solo in venti nel globo... Quanti sono i<br />
top gun? Migliaia. E gli astronauti?) della Formula 1: Timo Glock,<br />
Christian Klien, Robert Kubica, Vitantonio Liuzzi, Felipe Massa,<br />
Nelson Piquet Jr., Michael Schumacher e Sebastian Vettel.<br />
Il kart, ultimamente, è protagonista tra i drivers di <strong>F1</strong>, basti pensare<br />
che Alonso, Hamilton e Kubica “sono costruttori”. Ma non è tutto,<br />
FORZA FELIPE<br />
Le immagini che vedete in questo servizio sono<br />
antecedenti al brutto incidente che ha coinvolto Felipe<br />
Massa durante le prove del Gran Premio di Ungheria<br />
del 25 luglio scorso. Torna presto in pista Felipe, ti<br />
rivogliamo vedere sopra un kart…
SCOOP<br />
perché a essere ancor più significativo è l’intenso legame<br />
tra questi (più o meno) giovani <strong>piloti</strong> e i loro primi team<br />
manager, visto che messaggini e telefonate ai boss delle<br />
varie squadre dopo le gare più importanti si sprecano.<br />
Persino Sua-Mestà-Sette-Titoli-Mondiali-Michael-<br />
Schumacher è tornato a fare il kartista (tra un impegno<br />
di <strong>F1</strong> e l’altro...): corre con profitto nella KZ2 del<br />
campionato tedesco DMV e, quando ha bisogno di<br />
informazioni, chiede consiglio ai tecnici Tony <strong>Kart</strong> e al<br />
Campione del Mondo Marco Ardigò, nonostante abbia<br />
un suo team, KSM, attraverso cui è importatore per la<br />
Germania di diversi marchi, su tutti Tony <strong>Kart</strong> e Vortex.<br />
Il punto della questione, però, è: come mai otto <strong>piloti</strong> di Formula 1 hanno<br />
deciso di trascorrere una densissima due giorni di kart? Cioè, parliamoci<br />
chiaro. Lasciano a casa fidanzate, il sole del Principato di Monaco e chissà<br />
cos’altro per dedicarsi a sudore, fatica, dolori e crampi? C’è qualcosa che<br />
non va, dai. La verità è che uno dei principali motivi per cui molti <strong>piloti</strong> di<br />
<strong>F1</strong> si allenano in kart è che oggi, per contenere i costi, non c’è più la<br />
possibilità di fare test durante la stagione con le monoposto e, il miglior<br />
modo per allenare la guida è sicuramente guidare... un mezzo veloce,<br />
estremo, relativamente economico. Il kart! È completamente differente da<br />
una vettura di Formula 1, meno faticoso per molti aspetti, ma molto di più<br />
per altri ed è eccellente per allenare il fisico: più di palestra, corsa, mountain<br />
bike e compagnia bella. “Ne parlavamo da tempo - dice Robert Kubica - ci<br />
Sotto, un interessante “trenino”<br />
composto da drivers di Formula<br />
1 (davanti Kubica, seguito da<br />
Schumacher, Massa e Liuzzi).<br />
Sullo sfondo si riconoscono i<br />
membri dello staff delle varie Case<br />
costruttrici, che hanno ospitato i<br />
campioni per una due giorni di<br />
divertimento e sfide in pista.<br />
siamo messi d’accordo e, quando abbiamo trovato due<br />
giorni liberi, abbiamo chiamato le Case con cui<br />
correvamo così da poter contare sul materiale”. Tutti a<br />
Lonato, quindi. Con due assenti dell’ultimo minuto:<br />
Fernando Alonso e Giorgio Pantano. Il clima è quello del<br />
divertimento, esattamente come succede tra colleghi<br />
d’ufficio. Però, purtroppo (o per fortuna...), si tratta di<br />
“matti”, che lavorano su assetti, pressioni delle gomme e<br />
carburazioni come se fossero in pista per giocarsi la<br />
Coppa del Mondo KZ1, perché tutti (tranne Vettel) sono<br />
in pista con un kart a marce. In ogni caso non c’è solo<br />
“lavoro”, i nostri pilotoni hanno trovato il modo per<br />
svagarsi, anche. Un paio di aneddoti su tutti: gira voce che la sera<br />
precedente il test gli uomini Tony <strong>Kart</strong> abbiano accompagnato Schumacher<br />
e Massa in giro per i locali di Desenzano. Il gruppetto, all’ingresso di una<br />
discoteca, viene fermato dagli uomini della sicurezza: “Ehi, voi... Fate la fila!<br />
Chi credete di essere!”. E il gruppetto, mestamente, torna indietro. “Oh!<br />
Ma quello è Schumacher!”, dice uno dei due bodyguard. “Schumacher...<br />
Schumancher... - risponde l’altro - ma se l’ho sentito parlare in bresciano”.<br />
Siamo a posto!<br />
Timo Glock, invece, è arrivato a Lonato, dalla Germania, con un suo<br />
amico: in due, con un vecchio furgone Mercedes, hanno allestito la loro<br />
struttura (furgone e gazebo) nel bel mezzo del paddock di Lonato mentre<br />
tutti gli altri, alla ricerca della massima riservatezza, si sono “nascosti”<br />
Da destra, in senso orario, Christian<br />
Klien (terzo pilota BMW-Sauber) in<br />
pista con l’<strong>Intrepid</strong>; Kubica con due<br />
suoi fan; Nelsinho Piquet, prima<br />
di entrare in pista e Vettel, in un<br />
breve momento di relax. A sinistra,<br />
Massa scherza con Giancarlo Tinini<br />
(titolare CRG e Maxter), Kozlinski<br />
(pilota CRG) e suo fratello Dudù.<br />
056 057
SCOOP<br />
058 059<br />
A partire dall’alto, due grandi<br />
campioni del passato, Mike Wilson<br />
e Jorn Haase, guardano gli attuali<br />
drivers di <strong>F1</strong>. Liuzzi in azione,<br />
Kubica si disseta, Schumacher<br />
messaggia mentre Massa e Tonio<br />
si preparano ad entrare in pista,<br />
ancipati da Timo Glock.<br />
nell’area del “parco chiuso”. In effetti il tedesco della Toyota è quello più alla<br />
buona tra tutti: un telaio Maranello non nuovissimo e un motore Maxter<br />
125 cc a marce con qualche centinaio di ore alle spalle. “Mercoledì<br />
pomeriggio - ci racconta Armando Filini, titolare della Maranello Racing<br />
<strong>Kart</strong> - mi hanno chiamato dalla pista dicendomi che Glock stava girando<br />
con un Maranello: non ne sapevo nulla! Sono corso in pista e ho provato a<br />
dargli una mano”. Il motore, molto vecchio, è spompato e Armando ne<br />
procura uno nuovo che, però, ha bisogno di una messa a punto al cambio,<br />
portata a termine solo durante la mattinata del secondo giorno, quando<br />
Glock deve levare le tende perché ha un appuntamento il giorno successivo<br />
in Germania. Così Timo parte (con il furgone, chiaramente) e lascia una<br />
promessa chiara ad Armando Filini: “La prossima volta che vengo a girare vi<br />
chiamo!”. Chi è messo meglio è Robert Kubica, che il kart se l’è fatto.<br />
Proprio così: RK è il marchio che distingue le sue scocche realizzate dalla<br />
Birel. La Casa di Lissone è in pista a Lonato con le sue punte di diamante:<br />
con Robert, sotto la tenda, ci sono infatti anche i <strong>piloti</strong> Antonio Piccioni<br />
(driver ufficiale della RK in KZ1 e SKF) e Libor Toman (pilota ufficiale<br />
Birel Motorsport in SKF) a testare il materiale in vista delle prossime gare.<br />
Kubica si confronta con i kartisti, discutendo di informazioni tecniche, ma<br />
anche e soprattutto girando e divertendosi. Il pilota polacco (ancora per<br />
poco) della BMW, però, soffre il caldo in maniera clamorosa, pur essendo<br />
molto allenato: nelle foto di queste pagine c’è Robert come lo abbiamo<br />
visto noi, ovvero sudato come solo il kart può renderti, tanto che, quando<br />
gli chiediamo come vada in pista, ci guarda e indicando un ventilatore dice:<br />
“I 38 euro del ventilatore sono il più importante investimento dell’anno,<br />
oggi siamo gli unici un po’ freschi... Vai a vedere come sono messi gli altri!”.<br />
Quella a lato è la fantagriglia dei tempi<br />
di qualificazione della gara di Salbris,<br />
quinta prova del WSK. Per stilarla abbiamo<br />
tenuto conto dei distacchi che i vari <strong>piloti</strong><br />
di <strong>F1</strong> hanno accumulato da Davide Forè<br />
in occasione del test di Lonato. Il pilota<br />
bresciano, infatti, ha girato con loro nelle<br />
medesime condizioni. Tenuti buoni quei<br />
distacchi registrati a Lonato, abbiamo<br />
posizionato i vari drivers nella graduatoria<br />
di Salbris con i medesimi distacchi. Questa è<br />
l’irreale griglia di partenza che ne è uscita.<br />
1<br />
3<br />
Forè Davide<br />
58,367<br />
+0,000<br />
Iglesias Jeremy<br />
58,500<br />
+0,133<br />
5<br />
Hawksworth Jack<br />
58,588<br />
+0,221<br />
7<br />
Liuzzi Vitantonio<br />
58,657<br />
+0,290<br />
13<br />
Thonon Jonathan<br />
19<br />
58,885<br />
+0,518<br />
Laudato Francesco<br />
25<br />
Nato Norman<br />
58,496<br />
+0,129<br />
Schumacher Michael<br />
9<br />
Kozlinski Arnaud<br />
11<br />
15<br />
58,597<br />
+0,230<br />
58,624<br />
+0,257<br />
Convers Armand<br />
58,840<br />
+0,473<br />
17<br />
21<br />
23<br />
27<br />
LA FANTAGRIGLIA<br />
Pex Jorrit<br />
58,735<br />
+0,368<br />
Pex Yard<br />
58,919<br />
+0,552<br />
Piccioni Antonio<br />
58,968<br />
+0,601<br />
59,073<br />
+0,706<br />
Klien Christian<br />
59,147<br />
+0,780<br />
Ardigò Marco<br />
2 58,472<br />
+0,105<br />
4<br />
6<br />
Renaudie Manuel<br />
58,597<br />
+0,230<br />
8<br />
12<br />
Knopper Thomas<br />
14 58,723<br />
+0,356<br />
20<br />
26<br />
Catt Gary<br />
58,496<br />
+0,129<br />
Dreezen Rick<br />
58,540<br />
+0,173<br />
Bressan Alessandro<br />
58,604<br />
+0,237<br />
10<br />
16<br />
18<br />
22<br />
24<br />
28<br />
Mich Thomas<br />
58,648<br />
+0,281<br />
Massa Felipe<br />
58,787<br />
+0,420<br />
Kubica Robert<br />
58,847<br />
+0,480<br />
Lammers Bas<br />
58,895<br />
+0,528<br />
de Conto Paolo<br />
58,958<br />
+0,591<br />
Puhakka Simo<br />
58,983<br />
+0,616<br />
Cesetti Sauro<br />
59,129<br />
+0,762<br />
Olierook Rob<br />
59,158<br />
+0,791<br />
29 Ringbom Leopold: 59.162 (+0.795)<br />
30 Annunziata Giuseppe: 59.177 (+0.810)<br />
31 Dijkman Wim: 59.218 (+0.851)<br />
32 Ryall Michael: 59.230 (+0.863)<br />
33 Geurts Verdi: 59.236 (+0.869)<br />
34 Piquet Nelson: 59,247 (+0,880)<br />
35 Glock Timo: 59,247 (+0,880)<br />
36 Gazzurelli Gianni: 59.296 (+0.929)<br />
37 Garcia V.B. Fulgencio: 59.341 (+0.974)<br />
38 Piccini Alessandro: 59.346 (+0.979)<br />
39 Zanchetta Marco: 59.372 (+1.005)<br />
40 Serafim André Ferreira: 59.418 (+1.051)<br />
41 de Gay Brice: 59.434 (+1.067)<br />
42 van Asseldonk Hannes: 59.563 (+1.196)<br />
43 Lundströmmer Ronnie: 59.613 (+1.246)<br />
44 van ven Eijnden Rico: 59.974 (+1.607)<br />
45 Roy Maxime: 59.994 (+1.627)
SCOOP<br />
E in effetti fa un caldo bestiale! Chi non sembra sentirlo è Michael<br />
Schumacher che, sotto la tenda della Tony <strong>Kart</strong>, è fresco come una rosa e,<br />
più di tutti gli altri, è focalizzato sulla prestazione; già dal primo giorno<br />
segue personalmente la regolazione della sua posizione sul kart, operazione<br />
che richiede praticamente tutta la mattinata... Perché le manie non<br />
mancano! La prima: Michael utilizza la leva del cambio molto vicina al<br />
volante, tanto che quando la tira verso sè, per cambiare marcia,<br />
praticamente va a sfiorare la corona del volante. La seconda: per riuscire a<br />
guidare con le braccia abbastanza “raccolte” come piace a lui, prima fa<br />
intervenire i tecnici della Tony sul piantone dello sterzo. Poi, non contento,<br />
fa montare il volante sottosopra, in modo da sfruttare la leggera inclinazione<br />
delle razze e avvicinarsi ulteriormente di qualche millimetro. La terza (ce ne<br />
sarebbero altre, ma ci fermiamo): come è solito fare, il tedesco riveste con<br />
del nastro adesivo la corona del volante nei punti dell’impugnatura.<br />
Il primo giorno, tra “i <strong>piloti</strong> Tony <strong>Kart</strong>” c’è anche Felipe Massa, molto più<br />
tranquillo (e sicuramente meno meticoloso nella regolazione della posizione<br />
di guida) di Schumacher. Anzi, a dirla tutta, all’inizio della giornata sembra<br />
essere un po’ in difficoltà con il KZ: traiettorie perfettibili, testa saltellante<br />
tra una curva e l’altra, braccia tese, senza parlare del paracostole sopra la<br />
tuta... Insomma, brutto da vedere, oltre che lento. Però, nel pomeriggio<br />
vengono fuori tutta la sua classe e la sua velocità. Il brasiliano mette in<br />
mostra la sua proverbiale volontà, il suo desiderio di riuscire sempre e<br />
comunque, di forza, se necessario. Ed eccolo allora girare come gli altri,<br />
fermato solo dalle piaghe alla mano destra create dalla leva del cambio.<br />
Nella seconda giornata via Massa e dentro Vettel (per la Tony <strong>Kart</strong>,<br />
NON CREDO AI MIEI OCCHI<br />
I PILOTI COME NON SIAMO ABITUATI A VEDERLI<br />
Li vediamo sempre in televisione<br />
con tuta e casco, quando<br />
non li hanno sono con polo<br />
e cappellino. Ma, nella vita<br />
normale? Cioè, quando vanno<br />
in giro come sono? Schumacher<br />
è quello che impressiona più<br />
di tutti, sia perché è assediato<br />
da tifosi per foto e autografi<br />
(addirittura, un signore, gli ha<br />
chiesto di firmare il cruscotto<br />
di una Ferrari <strong>Test</strong>arossa e<br />
lui, per questioni contrattuali<br />
visto che il valore dell’auto si<br />
impennerebbe, ha rifiutato),<br />
sia perché è meticoloso in<br />
tutto quello che fa. Lui e Felipe<br />
Massa sono stati accompagnati<br />
in pista da una Lancia Phedra<br />
marchiata Ferrari, che li ha<br />
scortati dall’aeroporto alla pista<br />
di Lonato, poi si sono mossi<br />
sempre con gli uomini della<br />
Tony <strong>Kart</strong>. Stile? Schumacher<br />
con dente di squalo appeso<br />
al collo, Felipe praticamente<br />
un liceale: polo, sneakers e<br />
calzoncini corti. Chi, al capitolo<br />
abbigliamento (non ce ne<br />
voglia) è “fuori”, è Sebastian<br />
Vettel, con pantaloni di lino e tshirt,<br />
entrambi larghissimi... Ma<br />
sì, so ragazzi! Anche Robert<br />
Kubica non scherza: costume<br />
da bagno, infradito e t-shirt!<br />
Come si è presentato in pista?<br />
Con l’inseparabile e bellissima<br />
fidanzata entrambi a bordo del<br />
loro furgone firmato RK, ovvio.<br />
Una spanna sopra tutti gli altri<br />
c’è Tonio Liuzzi, che arriva in<br />
500 Abarth, va via in ML 63<br />
AMG ed è sempre in perfetto<br />
stile Pimp. Gli altri? Glock con<br />
un furgone Mercedes Sprinter<br />
anteguerra, Klien con una M3<br />
dandoci di burn out a ruote<br />
fumanti e Piquet? Ricordiamo<br />
solo le sue All Star gialle e il<br />
volto stravolto a fine giornata.<br />
Vettel Glock<br />
Schumacher Massa<br />
Liuzzi Klien<br />
Kubica Piquet<br />
In questa foto, Kubica tenta un<br />
sorpasso impossibile all’interno<br />
di Schumacher. Nella pagina a<br />
sinistra, dall’alto, Massa firma<br />
un autografo al collega kartista<br />
Libor Toman, Liuzzi parla con<br />
uno Schumi in canotta, Kubica si<br />
rilassa e recupera le energie, Liuzzi<br />
sfoggia un tuta super-fashion.<br />
060 060 061
SCOOP<br />
s’intende...). Il giovane talento tedesco è l’unico a girare con un kart<br />
062 063<br />
IL PARERE DI MARCO ARDIGÒ<br />
C’è chi li ha visti<br />
e seguiti tutto il<br />
tempo, osservandoli<br />
e, in alcuni casi, anche<br />
dispensando consigli:<br />
Marco Ardigò, pilota<br />
ufficiale Tony <strong>Kart</strong>/Vortex e due volte<br />
Campione del Mondo. Ecco cosa ci ha<br />
detto di Schumacher & Co.<br />
SCHUMACHER: “È molto<br />
determinato, sia per quanto<br />
riguarda l’aspetto tecnico che per<br />
la guida; trasporta molto della sua<br />
esperienza in Formula 1 sul kart, per<br />
esempio si è concentrato sul bilanciamento<br />
dei pesi che, però, sul kart, non ha troppo<br />
effetto... Sta di fatto che è un gran<br />
campione e ha un feeling superlativo con<br />
il mezzo. Senza contare la sua<br />
forma fisica: eccezionale”.<br />
MASSA: “Mi ha stupito molto.<br />
Era molto a disagio con il KZ; infatti,<br />
alla mattina pensavo dovesse lasciar<br />
perdere, poi ne è venuto fuori alla grande.<br />
Bravissimo!”.<br />
VETTEL: “Lo stile di guida del<br />
kart non l’ha dimenticato, è<br />
venuto per divertirsi e si è divertito<br />
un casino; anche perché è molto più<br />
giovane degli altri”.<br />
Marco ha un breve commento anche sugli<br />
altri, anche se non li ha seguiti da vicino<br />
come i suoi compagni di colori:<br />
KUBICA: “Mi è sembrato un po’<br />
in difficoltà perché è molto alto,<br />
però tutti sanno dove mettere le<br />
ruote e sono dei grandi campioni”.<br />
LIUZZI: “È quello che mi è<br />
piaciuto di più, ha mantenuto la<br />
stessa postura di quando correva<br />
e, nel modo di lavoro, mi è sembrato un<br />
collega kartista”.<br />
PIQUET: “È stato molto<br />
tranquillo, non è andato<br />
fortissimo, però anche lui ha fatto<br />
buoni tempi in scioltezza”.<br />
GLOCK: “È seduto male sul kart,<br />
però non andava male”.<br />
KLIEN: “È quello che mi è<br />
sembrato meno a suo agio”<br />
monomarcia (K<strong>F1</strong>) e, neanche a dirlo, sin da subito se la cava davvero bene<br />
e con uno stile che lascia intendere una lunga carriera nel karting, finita<br />
pochi anni fa. Non solo: il tedesco ancora oggi gira spesso a Kerpen con il<br />
team KSM, proprio la struttura di Peter Kaiser, Thomas Muchow e di un<br />
certo Michael Schumacher. Quando ce lo troviamo di fronte non possiamo<br />
non chiedergli di fare una foto: “200 euro”, la risposta. “100 per un<br />
meccanico e 100 per l’altro”, aggiunge, indicando i due tecnici. “Ma noi<br />
siamo un giornale piccolo!”. “Allora 20 euro!”. Tutto si ferma: noi in<br />
imbarazzo e lui di fronte a noi che ride fino a quando gli diamo i 20 euro,<br />
che divide subito tra i meccanici. I quali, però, ce li rendono con un: “Ma<br />
no, dai, guarda che scherzava...”. Risultato: facciamo la foto, riprendiamo i<br />
20 euro e li investiamo in birra da bere tutti insieme ridendo della gag. Il<br />
piccolo Sebastian stupisce per il fatto che sembra essere un ventenne come<br />
tutti gli altri alle prese con il kart: cerca feedback dagli altri kartisti<br />
chiedendo informazioni e, quando ci sono da cambiare le gomme, si<br />
inginocchia a terra e le cambia senza menarsela troppo. Riuscendoci! “E<br />
pensare - ci dice uno dei ragazzi Tony <strong>Kart</strong> - che Sebastian non doveva<br />
neanche venire! Era in Italia per fare la scorta di prosciutto di Parma e pasta<br />
Barilla, si è sentito con gli altri ed è capitato qui!”.<br />
In giro per il paddock ci sono anche Mike Wilson (ora personal trainer di<br />
un <strong>piloti</strong>no canadese, anch’esso ospite della Tony <strong>Kart</strong>) e Jorn Haase, ovvero<br />
due tra i più forti kartisti di sempre che, chiaramente, vengono riconosciuti<br />
e salutati da tutti i <strong>piloti</strong> di Formula 1, compreso Tonio Liuzzi che, neanche<br />
a dirlo, veste i colori CRG. Il pilota della Force India è assisitito da tutto il<br />
team e da Arnaud Kozlinski, pilota ufficiale CRG, che dispensa consigli su<br />
consigli, visto che Tonio non sale su un kart KZ dal 2003. Quindi ci sta che<br />
Altri scatti delle due giornate<br />
in pista, Michael Schumacher è<br />
quello che ha lavorato di più sul<br />
kart (notare, sopra, il volante al<br />
contrario), cercando il migliore<br />
compromesso. Singolare il tifoso<br />
che si è fatto autografare la<br />
maglietta: non sei contento?
SCOOP<br />
il ragazzo di Locorotondo, Campione del Mondo di Formula A nel 2001,<br />
possa beccarsi la paga dal più allenato Schumi. Invece no! Il piede è<br />
pesantissimo, ma anche il metodo è da kartista in attività: Liuzzi lavora per<br />
due giorni alla ricerca del migliore assetto, proprio come in un vero week<br />
end di gara; alle cinque del secondo pomeriggio, subito dopo che Michael<br />
Schumacher è andato dai titolari della pista a chiedere mezz’ora in più di<br />
tempo (poi ci sono i noleggi...), fa segnare il suo best lap, poco lontano da<br />
quello del Kaiser (così lo chiama Tonio), il più veloce in pista. Con gli<br />
uomini CRG c’è anche Nelson Piquet Jr. che non è stato mai incisivo, pur<br />
avendo girato molto forte. La verità è che Nelsinho non ha mai guidato un<br />
KZ, proprio per questo bracca Davide Forè e gli spilla tutti i consigli del<br />
caso oltre a chiedergli di fare da apripista per capire dove mettere le ruote e<br />
quando staccare. Insomma, a fine giornata anche lui riesce a staccare crono<br />
interessanti. Con il suo super bilico officina c’è anche la <strong>Intrepid</strong> che, questa<br />
volta, lascia a casa i suoi due pupilli: Sebastien Buemi e Jaime Alguersuari<br />
(impegnati con il team Toro Rosso, al simulatore il primo e per uno<br />
shakedown a Vairano il secondo). C’è però Christian Klien, terzo pilota<br />
(anche lui per poco...) BMW-Sauber capace di girare con costanza. Unico<br />
inconveniente? Un po’ di stanchezza al termine della seconda giornata e<br />
“stigmate” sulle mani (così come per Massa), soprattutto perché lui, al pari<br />
di Piquet, non ha mai girato con un kart a marce. In realtà è la quasi totalità<br />
dei <strong>piloti</strong> a lamentare dolori alle braccia dovuti all’assenza del servosterzo sul<br />
kart (ma va?). L’invito, quindi, cari Michael, Felipe, Tonio, Robert, Timo,<br />
Nelson, Christian e Sebastian, è di tornare in kart presto per allenarvi. Le<br />
factory risponderanno sicuramente “presente”. E noi di T<strong>Kart</strong> anche.<br />
In alto, Timo Glock entra in pista<br />
sul suo Maranello; sotto Klien e<br />
Liuzzi, quest’ultimo sta sistemando<br />
il suo paracostole. A destra, un<br />
passaggio su tre ruote di Tonio e la<br />
mano di Robert Kubica che stringe<br />
un bicchiere di acqua fresca: che<br />
sollievo! Sotto, Schumacher.<br />
A sinistra, Sebastian Vettel, seduto<br />
sotto la tenda della Tony <strong>Kart</strong>,<br />
mentre osserva i tecnici lavorare sul<br />
suo kart. Sotto, il casco di Klien e<br />
un momento di svago tra i drivers.<br />
In basso, il furgone di Kubica, lo<br />
stesso con cui il polacco si sposta da<br />
una pista all’altra...<br />
“HO PROVATO UN KART PAZZESCO!”<br />
MINI-CRONACA DI UN TEST FUORI PROGRAMMA<br />
DI UN KART FUORI DAL COMUNE<br />
“Noi in quel paddock non dovevamo<br />
neanche esserci. Doveva essere una<br />
giornata di solo divertimento per i <strong>piloti</strong><br />
di <strong>F1</strong>, non una giornata per incontri con<br />
la stampa. Dalla Birel però arriva una<br />
mail di invito, noi accogliamo la proposta<br />
(mavà?) e una volta in quel di Lonato<br />
tutte le Case impegnate nel test ci fanno<br />
curiosare sotto le loro tende. Anzi, di<br />
più: una di loro (non diremo mai che<br />
è la Tony <strong>Kart</strong>) addirittura a un certo<br />
punto tira fuori un kart “strano”, una<br />
“naked”. Si tratta di un oggetto curioso,<br />
senza carene, essenziale, con un motore<br />
ibrido (è 125 cc, ha la valvola di scarico<br />
come un KF, è raffreddato ad acqua,<br />
ma è ha presa diretta). È lì, tra il kart di<br />
Schumacher e quello di Vettel. Lo prova<br />
il due volte Campione del Mondo, Marco<br />
Ardigò e quasi fa i tempi dei KZ. A un<br />
certo punto la butto lì e chiedo: ‘Posso<br />
farci due giri anche io?’. La risposta da<br />
sogno: ‘Sì!’. E in un minuto mi trovo al<br />
volante di un kart pazzesco. Come sfioro<br />
il pedale del gas lui mi tira un calcio nel<br />
sedere! Riprovo a buttar giù il gas, lo<br />
fa ancora: ‘Xxxzo se spinge’, mi dico.<br />
In uscita dalle curve sembra di avere<br />
inserita la terza di un KZ, solo che poi<br />
sale, sale, sale e solo in fondo ai rettilinei<br />
i KZ riescono a fare abbastanza velocità<br />
per superare. Rido, rido come uno<br />
stupido nel casco. Non ci credo che sia<br />
così veloce e rabbioso. Non ci credo che<br />
sia così leggero da guidare. Non ci credo<br />
che sia così divertente e sopra i miei<br />
limiti: fa paura! Non credo neanche al<br />
fatto di poter essere in pista con Schumi<br />
& Co. Ditemi che è un sogno. Invece no,<br />
faccio otto giri, rientro fradicio di sudore<br />
ma contento. Perché è tutto vero”. (Y.S.)<br />
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