OTRANTO (LE) - Camperontheroad.it
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infatti, lo scalo sul mare Adriatico, fondamentale per gli scambi, di alcuni centri massapici della zona come<br />
Vaste e Muro.<br />
L'età della Magna Grecia e di Roma<br />
"Otranto ha della polis greca tutte le caratteristiche fondamentali", scrive Antonio Antonaci. Difatti, fu<br />
proprio in questo periodo che la c<strong>it</strong>tà delineò la sua struttura urbana. Gli elleni pensarono bene di<br />
apportare delle modifiche alla disposizione esistente, occupandosi dell'assetto del nucleo urbano, distinto,<br />
ma mai nettamente separato, sia dal mare sia dalla campagna. La cultura greca coinvolse gli otrantini, negli<br />
usi e costumi come nella lingua. Ancora oggi alcune parole dialettali otrantine derivano direttamente da<br />
vocaboli del greco antico.<br />
Nel periodo romano, Otranto era una delle c<strong>it</strong>tà marinare più importanti della Puglia. Il lavoro mercantile e<br />
di artigianato locale era molto fiorente, soprattutto nella lavorazione della porpora e dei tessuti. Era<br />
presente ad Otranto una comun<strong>it</strong>à ebraica e ciò fa capire l'importanza commerciale che il centro poteva<br />
avere e che andava oltre alle isole Ionie.<br />
Nell'epoca romana, per di più, esisteva già una complessa rete viaria che metteva in comunicazione la<br />
c<strong>it</strong>tadina con il resto del Salento e con la Puglia in genere. I Romani non fecero altro che rinforzarla,<br />
introducendola nelle loro arterie di comunicazione.<br />
A Otranto rimangono ancora delle testimonianze del passaggio dei Romani: due basi di marmo con epigrafe<br />
latina, risalenti al II secolo d.C., che riconducono agli imperatori L. Aurelio Vero e M. Aurelio Antonino. Nel<br />
162 la c<strong>it</strong>tà chiese ed ottenne di battere moneta e fu così che venne aperta una zecca, rimasta attiva sino al<br />
secondo secolo d.C. Pian piano il porto di Otranto divenne sempre più importante, surclassando finanche<br />
quello di Brindisi. Tale realtà non fece altro che consolidarsi in epoca paleocristiana.<br />
L'Era Cristiana<br />
"La cultura cristiana, com'era naturale, rinnovò il tessuto urbano", afferma Antonaci, "per le esigenze nuove<br />
e per le rinnovate organizzazioni comun<strong>it</strong>arie, che gettavano le basi per una visione diversa della c<strong>it</strong>tà,<br />
anche sotto l'aspetto delle strutture economiche e giuridiche". La c<strong>it</strong>tà si trasformò in tutto il suo essere e