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Non è solo questione di spread… - Sanmarcoinlamis.eu

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NOVEMBRE/DICEMRE 2011 - Mensile cartaceo d’informazione - Direttore responsabile: Massimiliano Nardella<br />

L’EDITORIALE <strong>di</strong> Max Na<br />

<strong>Non</strong> <strong>è</strong> <strong>solo</strong><br />

<strong>questione</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>spread…</strong><br />

Nel silenzio più assoluto, quello<br />

imposto, indotto e talvolta<br />

anche quello voluto, <strong>è</strong> bene<br />

che si <strong>di</strong>ca ciò che continua a<br />

non andare e che spesso sfugge<br />

anche ai più avveduti. E’ opportuno<br />

ricordare ai nostri lettori<br />

che l’impegno <strong>di</strong> spesa <strong>di</strong><br />

12mila <strong>eu</strong>ro effettuato a favore<br />

dell’ingegnere Piero Fatigato<br />

<strong>è</strong> la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> come al “governo Cera” interessi<br />

poco la crisi. Altrimenti non si spiegherebbe come in una<br />

fredda giornata d’ottobre, 12mila <strong>eu</strong>ro siano volate via<br />

come noccioline da Palazzo Ba<strong>di</strong>ale, nonostante che il<br />

contratto sottoscritto tra la precedente amministrazione<br />

Lombar<strong>di</strong> e l’ingegner Fatigato, non prevedesse ulteriori<br />

costi aggiuntivi. Si poteva e doveva evitare anche la spesa<br />

inutile <strong>di</strong> quella fotocopiatrice sangiovannese costata<br />

al Comune, quin<strong>di</strong> alle tasche dei sammarchesi, circa<br />

4mila e 400 <strong>eu</strong>ro. A che pro vi chiederete? Un’idea ce<br />

la siamo fatta, ma atten<strong>di</strong>amo ulteriori conferme. Altro<br />

che crisi, questi sono sprechi. Come del resto si poteva<br />

evitare che il 4 novembre scorso le istituzioni locali celebrassero<br />

l’arrivo della salma <strong>di</strong> un nostro concitta<strong>di</strong>no<br />

che ha combattuto per il Generalísimo Franco, fondatore<br />

del regime <strong>di</strong>ttatoriale noto ai più come franchismo.<br />

Con l’aggravante <strong>di</strong> averlo fatto ai pie<strong>di</strong> del Monumento<br />

ai Caduti. A mio parere sarebbe bastato un rientro della<br />

salma silenzioso e un’accoglienza rispettosa, pacata e<br />

solenne. Lungi da me azzardare un paragone…, ma <strong>di</strong><br />

questo passo, un domani, potremmo correre il serio rischio<br />

<strong>di</strong> osannare persino i Serrilli. Almeno che i nostri<br />

amministratori non ignorino o non conoscano la storia<br />

del Cau<strong>di</strong>llo de España e allo stesso tempo <strong>di</strong> quella dei<br />

caduti in guerra e soprattutto <strong>di</strong> coloro che hanno perso<br />

la vita dopo essersi battuti contro il regime fascista.<br />

Come del resto da parlamentare, da sindaco, da coor<strong>di</strong>natore<br />

provinciale dell’Udc, da componente della com-<br />

CoNtiNUA A PAGiNA 2<br />

PAG<br />

3<br />

Le con<strong>di</strong>zioni<br />

sfavorevoli del P.I.P.<br />

Coppa Casarinelli<br />

“Un rischio che San Marco<br />

non può correre”<br />

Le “Vetrine del Gargano”<br />

unico tra i Piani per gli<br />

Inse<strong>di</strong>amenti Produttivi<br />

possibile. E’ sbagliato azzardare<br />

quello <strong>di</strong> Coppa<br />

Casarinelli: “Caro assessore<br />

Palumbo, l’esperienza<br />

<strong>di</strong> comuni vicini al nostro<br />

insegna”<br />

a cura <strong>di</strong> Michele Merla<br />

Viale della Repubblica<br />

San Marco in Lamis (FG)<br />

PAG<br />

5<br />

HABEMUS ABATE<br />

Luxuria 69 intervista<br />

Orgasmus Prime<br />

Reg. Trib. Foggia n.7/10<br />

Cron. 923/10<br />

ANNO II numero XI-XII<br />

STAMPA E IMPAGINAZIONE<br />

Caputo Grafiche<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Massimiliano Nardella<br />

IN REDAZIONE<br />

Luigi De Nisi<br />

Michele Merla<br />

Mario Ciro Ciavarella<br />

Luigi Ciavarella<br />

Hanno collaborato<br />

Tiziano Paragone<br />

MAIL: timesinlamis@gmail.com<br />

CELL. 329-4350450<br />

SEDE REDAZIONE<br />

Via della Vittoria 64<br />

COPIA GRATUITA<br />

LA COLLABORAZIONE DEGLI ARTICOLISTI E’<br />

TOTALMENTE GRATUITA


2 3<br />

<strong>Non</strong> <strong>è</strong> <strong>solo</strong> <strong>questione</strong> <strong>di</strong> <strong>spread…</strong> Le con<strong>di</strong>zioni sfavorevoLi deL<br />

missione Finanze e da ex <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> banca, A.C. ha <strong>di</strong>mostrato, senza scanso <strong>di</strong><br />

equivoci, <strong>di</strong> non conoscere i significati <strong>di</strong> spread, deficit, debito pubblico e rating; giustificando<br />

la magra figura rime<strong>di</strong>ata davanti a milioni <strong>di</strong> italiani, con un post riportato<br />

sulla propria bacheca <strong>di</strong> Facebook, come risposta agli internauti inviperiti: “Perch<strong>è</strong>…<br />

mi sono <strong>di</strong>vertito, invece!”.<br />

Sindaco non ha tutti i torti, questa volta devo darLe ragione: ci siamo <strong>di</strong>vertiti anche<br />

noi. Ma ovviamente ci sono problemi ben più seri delle risposte sbagliate date a un<br />

giornalista. Ad esempio la lotta tra vivi e morti che da qui a poco si scatenerà sulla <strong>questione</strong><br />

che ruota attorno al cimitero. C’<strong>è</strong> il concorso dei Vigili Urbani, che fa e farà <strong>di</strong>scutere.<br />

Questo perché c’<strong>è</strong> gente sicuramente più furba e coraggiosa <strong>di</strong> chi scrive, che<br />

ha escogitato un metodo <strong>di</strong> valutazione sui generis e che <strong>di</strong> democratico penso abbia<br />

soltanto il tentativo <strong>di</strong> convincerci che tutto sarà fatto o <strong>è</strong> stato fatto senza agevolare<br />

tizio piuttosto che Caio. Ma intanto Sempronio <strong>è</strong> già fuori. E Mevio chissà dov’<strong>è</strong>!<br />

La polemica, come lo <strong>è</strong> stato per i rilevatori del censimento, <strong>di</strong>vamperà. Ma sia chiaro<br />

un concetto: non si scateni una guerra tra aspiranti vigili, perché non ci saranno né<br />

vinti, né vincitori, ma semplicemente scelti o non. A proposito, da vent’anni a questa<br />

parte non ricordo un episo<strong>di</strong>o simile a quello accaduto agli inizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre, quando<br />

i negozianti hanno deciso <strong>di</strong> abbassare le serrande dei propri esercizi commerciali in<br />

segno <strong>di</strong> protesta nei confronti della scelta fallimentare dell’amministrazione comunale<br />

<strong>di</strong> allestire gli sgra<strong>di</strong>ti gazebo in villa comunale e farli passare per i mercatini <strong>di</strong> Natale.<br />

Ma quali mercatini. Bolzano e Perugia piangono a sentirli chiamare così! Quello<br />

dei commercianti <strong>è</strong> stato un gesto forte, <strong>di</strong>rompente, che ha il sapore della libertà e che<br />

in questo settore penso non abbia precedenti nel nostro paese. Peccato però, che anche<br />

questa volta, il Cera abbia reagito male e cercato persino <strong>di</strong> ritrattare affermazioni<br />

che sono agli antipo<strong>di</strong> dei concetti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e partecipazione. Peccato davvero.<br />

tra i punti interrogativi da risolvere ci sarebbero anche quelli del PiP, del Depuratore,<br />

del sistema <strong>di</strong> raccolta rifiuti, del verde pubblico, della cimiteriale illuminazione della<br />

villa comunale, della riqualificazione delle periferie, dei parcheggi, della viabilità,<br />

del <strong>di</strong>ssesto stradale, della sicurezza pubblica e personale. Fortunatamente c’<strong>è</strong> ancora<br />

tempo. Problemi sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti, <strong>di</strong>battuti con astio e ferocia fino a pochi mesi<br />

fa, ma ora caduti nel <strong>di</strong>menticatoio, evaporati. Nel frattempo cosa succede? Proseguono<br />

i tagli, soprattutto agli alberi. E si pensa a come fare per garantire a qualcuno <strong>di</strong> fiducia<br />

(Enel Sole) l’affidamento dell’illuminazione pubblica, probabilmente – ma spero<br />

<strong>di</strong> sbagliarmi - senza preoccuparsi <strong>di</strong> procedere per preventivi. Conferenza Enel Green<br />

Power, azienda specializzata in impianti fotovoltaici, docet.<br />

Scongiurato per qualcuno, meno che per i napoleonici, il pericolo imminente delle elezioni<br />

e della rican<strong>di</strong>datura alla Camera del numero uno, concludo esprimendo sconcerto<br />

e <strong>di</strong>sapprovazione totale sulla decisione presa dall’amministrazione comunale <strong>di</strong><br />

non rinnovare l’accordo con telera<strong>di</strong>oAcli per la ripresa e la messa in onda dei consigli<br />

comunali. La domanda sul perché <strong>di</strong> questa scelta sorge spontanea: sarà stato il rapporto<br />

astioso tra il sindaco e il conduttore della trasmissione “Michele La Porta incontra”<br />

ad aver determinato questa scellerata decisione oppure il fasti<strong>di</strong>oso pensiero che<br />

una tv possa non esserti amica, nonostante la cortesia <strong>di</strong> confermare un servizio alla<br />

città e un impegno preso dalla precedente amministrazione? in realtà “Porta a Porta”<br />

a ancor più “Le iene” hanno <strong>di</strong>mostrato come le “scatole” siano un’arma a doppio taglio.<br />

Meglio evitare, avrà pensato l’onorevole.<br />

Ma l’amministrazione comunale proverà a colmare questo vuoto con la nascita <strong>di</strong> una<br />

web tv, a cui faccio in anticipo i miei sinceri auguri e un grosso in bocca al lupo per lo<br />

sforzo che dovrà produrre al cospetto della necessità che i citta<strong>di</strong>ni hanno <strong>di</strong> sapere e<br />

conoscere nei minimi dettagli l’azione della macchina amministrativa. Sperando che<br />

questa web tv produca più informazioni e contenuti rispetto a quanti ne abbia prodotti<br />

finora. A questo punto, caro sindaco, faccio bingo. Ripristini anche il servizio <strong>di</strong> Tele-<br />

Ra<strong>di</strong>oAcli. Lo faccia soprattutto per gli anziani, perché per loro sarà impossibile seguire<br />

le vicende della nostra comunità su internet. Metta da parte i <strong>di</strong>ssapori e le paure,<br />

<strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> poter superare quelle insi<strong>di</strong>e che Lei stesso ha più volte definito essere uno<br />

tra i tanti mali del nostro paese.<br />

Concludo sperando che il “Messia”, come ama definirlo qualcuno, accetti queste critiche<br />

e decida <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguersi da quel modo <strong>di</strong> amministrare e <strong>di</strong> fare politica che allontana<br />

i giovani e che spesso, anche senza volerlo, travolge la libertà delle persone e soprattutto<br />

<strong>di</strong> quelle che credono, pensano e forse si illudono <strong>di</strong> poter gestire e gustare<br />

in totale autonomia il sapore della propria libertà. Di quella libertà ormai con<strong>di</strong>zionata…,<br />

<strong>di</strong> quella libertà senza l’accento sulla “a”. Che però qualcuno, fortunatamente, sta<br />

cercando <strong>di</strong> riconquistare.<br />

forcHeTTa Per <strong>di</strong>soccUPaTo<br />

MicHeLe Tancre<strong>di</strong> PresenTa<br />

recessione<br />

“Soltanto chi ha camminato sulle spine sa che esse pungono”<br />

Si <strong>è</strong> tentato, con ottimi risultati e chissà<br />

per quale ragione, <strong>di</strong> eliminare la<br />

classe me<strong>di</strong>a, quel cuscinetto sociale<br />

che fungeva da ammortizzatore tra i<br />

ricchi e i miserabili, stolta moltitu<strong>di</strong>ne<br />

chiamata umanità. Un <strong>di</strong>segno voluto o<br />

un caso dell’economia <strong>di</strong> globalizzazione<br />

<strong>di</strong> massa? E’ questo l’interrogativo<br />

che l’autore, Michele tancre<strong>di</strong>, si pone<br />

e pone all’attenzione dei lettori. il libro<br />

vuole evidenziare l’annoso problema<br />

e invitare il lettore a scrivere spesso, in<br />

modo che in caso <strong>di</strong> ripresa economica<br />

si possa ricordare il passato. “Perché soltanto<br />

chi ha camminato sulle spine sa che<br />

esse pungono”. il degrado etico-morale ha<br />

contaminato tutti gli ambienti sociali, insinuandosi,<br />

in modo subdolo e strisciante,<br />

nelle pubbliche amministrazioni: luogo <strong>di</strong><br />

desacralizzazione dei valori della società e della famiglia. il concetto che intende<br />

esprimere tancr<strong>è</strong> <strong>è</strong> racchiusa nell’immagine <strong>di</strong> una forchetta. Simbolo<br />

dell’arte culinaria, “la posata <strong>è</strong> un omaggio da utilizzare con cautela in perio<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> magra e <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione permanente” afferma l’artista sammarchese. in<br />

modo tale che si possano gustare gli spaghetti, ma con la fatica che il loro<br />

avvolgimento arreca. in un lasso <strong>di</strong> tempo ragionevole, talmente ragionevole,<br />

da poter garantire il loro consumo anche nei giorni successivi.<br />

Prenota la copia del <strong>di</strong>ario per i tuoi <strong>di</strong>giuni. Gli esemplari a <strong>di</strong>sposizione sono<br />

soltanto 25.<br />

ProMesse...<br />

vUoTe a Perdere<br />

P.i.P. coPPa casarineLLi<br />

“Un rischio che San Marco non può correre” a cura <strong>di</strong> Michele Merla<br />

i P.i.P, acronimo <strong>di</strong> Piani per gli inse<strong>di</strong>amenti<br />

Produttivi rappresentano, hanno rappresentato<br />

e rappresenteranno, il sogno nel cassetto <strong>di</strong><br />

tutti gli amministratori pubblici che hanno a<br />

cuore le sorti della propria città e del proprio<br />

territorio.<br />

Riuscire a realizzare un piano produttivo rappresenta<br />

per un comune, per una collettività e<br />

per chi l’amministra, una svolta economica e<br />

sociale. Allora le amministrazioni (quelle più<br />

avvedute e lungimiranti) puntano decisamente<br />

su questi strumenti per cercare <strong>di</strong> uscire dal<br />

pantano del mancato sviluppo. Anche a San<br />

Marco le varie amministrazioni succedutesi<br />

nel corso degli anni hanno elaborato piani <strong>di</strong><br />

inse<strong>di</strong>amenti produttivi per località e in tempi<br />

<strong>di</strong>versi, senza che però alcuno <strong>di</strong> questi abbia<br />

avuto la fortuna <strong>di</strong> essere realizzato in maniera<br />

definitiva e funzionale, in modo tale da creare<br />

quella sistemicità produttiva capace <strong>di</strong> segnare<br />

una svolta economica e sociale per la nostra collettività:<br />

il P.i.P.<br />

“iancuglia” <strong>è</strong> stato quello che ha rappresentato<br />

per un periodo - ma anche adesso soprattutto<br />

in periodo <strong>di</strong> campagna elettorale - la speranza,<br />

per il nostro comune, <strong>di</strong> affrancarsi dalla mancanza<br />

<strong>di</strong> un tessuto produttivo degno <strong>di</strong> una<br />

moderna società. in questo luogo, <strong>di</strong>venuto così<br />

simbolo lessicale <strong>di</strong> speranza e <strong>di</strong> frustrazioni,<br />

sono sorte negli anni<br />

alcune attività che hanno avuto alterne e temporanee<br />

fortune, senza però mai realizzare<br />

niente <strong>di</strong> veramente rilevante.<br />

Va comunque riconosciuto che il P.i.P. “iancuglia”<br />

rimane l’unico tentativo serio <strong>di</strong> creare<br />

una zona produttiva nel nostro comune. Gli altri<br />

progetti finalizzati ad in<strong>di</strong>viduare zone per<br />

gli inse<strong>di</strong>amenti produttivi, realizzati nel corso<br />

degli anni e da <strong>di</strong>verse amministrazioni, sono<br />

stati accantonati o mai realizzati perché, a mio<br />

modesto parere, non c’<strong>è</strong> mai stata lungimiranza<br />

nella programmazione. Aspetto, quest’ultimo,<br />

determinante perché in esso deve essere<br />

compreso non <strong>solo</strong> il progetto fine a stesso, ma<br />

anche la possibilità concreta <strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni<br />

per favorire gli investimenti. Un progetto<br />

complesso e articolato che coinvolge altri fattori<br />

quali: la localizzazione, il costo <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento,<br />

la dotazione alle imprese interessate dei<br />

servizi necessari, le caratteristiche delle attività<br />

presenti nel comune, il loro numero.<br />

Le “Vetrine del Gargano” unico tra i Piani per gli inse<strong>di</strong>amenti Produttivi<br />

possibile. E’ sbagliato azzardare quello <strong>di</strong> Coppa Casarinelli: “Caro assessore<br />

Palumbo, l’esperienza <strong>di</strong> comuni vicini al nostro insegna”<br />

“sU QUesTa<br />

QUesTione non<br />

sareMo Teneri”<br />

A mio avviso, entrando nel merito, “iancuglia”<br />

(a parte la sua spropositata estensione: circa 29<br />

ha) aveva ed ha - perché esso rimane operativo<br />

nonostante le norme tecniche del P.U.G. lo<br />

ridefiniscano - un <strong>solo</strong> fattore positivo: la localizzazione.<br />

Difatti <strong>è</strong> situato lungo la Statale 272,<br />

vicino alla ferrovia e vicino all’imbocco autostradale.<br />

Con<strong>di</strong>zione questa che, a <strong>di</strong>re il vero,<br />

avvantaggia più le gran<strong>di</strong> aziende che esportano,<br />

mentre le piccole e me<strong>di</strong>e aziende hanno bisogno,<br />

per potersi inse<strong>di</strong>are, <strong>di</strong> valutare prioritariamente<br />

altri fattori altrettanto determinanti<br />

quali il prezzo dei terreni e il costo dei servizi<br />

da realizzare (come le opere <strong>di</strong> urbanizzazione:<br />

acqua, energia elettrica, strade, cablatura per<br />

l’informatizzazione dei processi produttivi ecc;)<br />

che, lo ricor<strong>di</strong>amo, sono a carico delle stesse<br />

aziende.<br />

Ritengo, pertanto, che il P.I.P Iancuglia non<br />

sia mai decollato perché le aziende locali, tutte<br />

<strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, non potevano e non<br />

possono permettersi un costo iniziale alto che<br />

include il prezzo del terreno - tutto <strong>di</strong> proprietà<br />

privata e dunque soggetto alla speculazione del<br />

proprietario - e le opere infrastrutturali da realizzare.<br />

E’ mancato, pertanto, uno degli aspetti<br />

fondamentali per l’investimento delle piccole<br />

imprese locali: iL CoSto Di iNSEDiAMENto!<br />

Altri due progetti seri giacciono nelle stanze<br />

del nostro comune. Uno, programmato già alla<br />

fine degli anni ’90 e che ha superato l’iter burocratico<br />

sia comunale che regionale, <strong>è</strong> ubicato<br />

a “Coppe Casarinelli” (sulla strada per Rignano<br />

Garganico). Zona questa che ha <strong>solo</strong> in parte le<br />

con<strong>di</strong>zioni necessarie per l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> attività<br />

produttive: la vicinanza alla città, quin<strong>di</strong><br />

una spesa ridotta per le opere <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

e il costo dei terreni, che sono <strong>solo</strong> in parte<br />

<strong>di</strong> proprietà pubblica e, in quanto tali, strategici<br />

perché evitano speculazioni sul rialzo dei<br />

prezzi e possono servire a rimpinguare le casse<br />

dei Comuni. L’altra parte dei terreni (circa il<br />

50%) appartiene a privati e le Amministrazioni<br />

avrebbero dovuto, per dare attuazione al piano,<br />

espropriarli. Ma con quali sol<strong>di</strong>?<br />

Va fatto notare, in proposito, all’assessore Palumbo<br />

- che <strong>di</strong> tanto in tanto accusa la passata<br />

amministrazione Lombar<strong>di</strong> e il sottoscritto <strong>di</strong><br />

non aver fatto partire il P.i.P “Coppe Casarinelli”-<br />

che la ragione determinante <strong>è</strong> stata la mancanza<br />

dello strumento della “perequazione e/o<br />

compensazione” (la possibilità cio<strong>è</strong> per la P.A.<br />

<strong>di</strong> permutare/scambiare con i proprietari dei<br />

suoli altri suoli e/o altre cubature come previsto<br />

dalla legge istitutiva dei P.U.G.), in<strong>di</strong>spensabile<br />

per evitare gli espropri (la causa principale <strong>di</strong><br />

indebitamento delle P.A.).<br />

Altra considerazione determinante <strong>è</strong> il carattere<br />

eccessivamente localistico del P.i.P. “Coppe Casarinelli”,<br />

perché la sua attuazione servirebbe<br />

<strong>solo</strong> alle poche (o meglio pochissime) aziende<br />

sammarchesi, situato com’<strong>è</strong> in una zona <strong>di</strong> poco<br />

traffico e <strong>di</strong> poca visibilità e dunque con poco<br />

appeal per le altre aziende del territorio. <strong>Non</strong><br />

<strong>solo</strong>, destinare un’area per gli inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi alle sole e pochissime aziende locali<br />

sarebbe un errore strategico, perché per le stesse<br />

potrebbe essere non conveniente accollarsi i<br />

costi per le opere <strong>di</strong> urbanizzazione e, <strong>di</strong> conseguenza,<br />

si perderebbe l’opportunità <strong>di</strong> vedere<br />

inse<strong>di</strong>ate altre aziende del territorio, più gran<strong>di</strong><br />

e consolidate, che potrebbero fungere da volano<br />

per la realtà produttiva sammarchese e che<br />

hanno necessità <strong>di</strong> spazi più ampi, <strong>di</strong> visibilità,<br />

<strong>di</strong> facile accesso e <strong>di</strong> facilitazioni all’inse<strong>di</strong>amento.<br />

L’esperienza, caro Assessore Palumbo,<br />

<strong>di</strong> comuni vicini al nostro insegna! L’ubicazione<br />

del P.I.P <strong>di</strong> San Giovanni Rotondo in una zona<br />

priva <strong>di</strong> alcune caratteristiche incentivanti ha<br />

<strong>di</strong> fatto vanificato lo sforzo fatto degli amministratori<br />

<strong>di</strong> quel Comune.<br />

(CoNtiNUA A PAGiNA 4)


4 5<br />

“eviTare iL riscHio <strong>di</strong><br />

far PrevaLere<br />

convinzioni Persona-<br />

LisTicHe o inTeressi <strong>di</strong><br />

boTTega cHe<br />

PoTrebbero, coMe <strong>è</strong> già<br />

sUccesso in PassaTo,<br />

far Perdere L’ennesiMa<br />

oPPorTUniTà aL nosTro<br />

Paese!”<br />

Al contrario, il P.i.P “Le vetrine del Gargano”,<br />

varato dall’Amministrazione Lombar<strong>di</strong>, localizzato<br />

a Borgo Celano e compreso nel P.U.G., a<br />

mio modesto parere, ha molte delle caratteristiche<br />

necessarie per poter sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />

<strong>di</strong> chi deve investire. Difatti: a) i terreni in<strong>di</strong>viduati<br />

in questo piano sono per l’ 85% <strong>di</strong> proprietà<br />

pubblica e dunque non ci sono rischi <strong>di</strong><br />

speculazioni a rialzo da parte dei proprietari <strong>di</strong><br />

suoli, considerato che <strong>solo</strong> il 15% <strong>è</strong> <strong>di</strong> proprietà<br />

privata soggetta a compensazione (percentuale<br />

bassa e facilmente realizzabile); b) la localizzazione<br />

<strong>è</strong> ideale perché la zona in<strong>di</strong>viduata si trova<br />

a ridosso della S.S. 272 con facilità <strong>di</strong> accesso<br />

per gli operatori e soprattutto su una strada ad<br />

alto tasso <strong>di</strong> percorrenza, il che consentirebbe<br />

anche una visibilità <strong>di</strong>retta delle aziende e dei<br />

loro prodotti; c) il costo delle infrastrutture<br />

risulta ridotto stante l’a<strong>di</strong>acenza del piano al<br />

centro abitato. inoltre, l’area in<strong>di</strong>viduata ha<br />

avuto il consenso unanime degli operatori anche<br />

perché, prima <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la stessa, ci<br />

furono incontri con i possibili investitori e si<br />

<strong>di</strong>scusse delle loro esigenze. Prova ne <strong>è</strong> il fatto<br />

che su questa proposta progettuale sono pervenute<br />

al Comune <strong>di</strong> San Marco in Lamis più <strong>di</strong><br />

cento richieste <strong>di</strong> manifestazione <strong>di</strong> interesse e<br />

<strong>di</strong>sponibilità da parte degli operatori del territorio<br />

e non <strong>solo</strong> <strong>di</strong> aziende prettamente locali.<br />

Su questo tema, così importante e strategico<br />

per le sorti della nostra comunità, vorremmo<br />

che si <strong>di</strong>scutesse in maniera seria, esortando<br />

l’Amministrazione a valutare bene, informare<br />

e consultare tutte le parti interessate. Confrontarsi,<br />

insomma, per non trovarsi <strong>di</strong> fronte a decisioni<br />

prese unilateralmente, frutto <strong>di</strong> capricci<br />

<strong>di</strong> qualche amministratore troppo narciso o<br />

eXPaT<br />

Oreficeria, incisione e incassatura<br />

Lavoro e passioni <strong>di</strong> NAZARIO MONACO TANCREDI<br />

Per le “Arti orafe” <strong>di</strong> Firenze ha partecipato al “3rd International Amber Workshop”<br />

a Danzica. La spilla realizzata per l’evento - secondo alcune in<strong>di</strong>screzioni<br />

- verrà esposta all’interno del museo polacco dell’Ambra<br />

nazario Monaco Tancre<strong>di</strong> nasce a San Marco in Lamis il 10 luglio del 1987. Appassionato <strong>di</strong><br />

scherma e <strong>di</strong> musica, oltre ad essere un giovanissimo e talentuoso scrittore, nel 2006 termina la<br />

scuola dell’obbligo e si iscrive all’Accademia delle Belle Arti a Foggia, dove frequenta i corsi per<br />

un <strong>solo</strong> anno universitario, ritenendoli peraltro “inutili”.<br />

Nel 2007 decide <strong>di</strong> trasferirsi a Marcianise dove si iscrive ai corsi biennali <strong>di</strong> oreficeria della<br />

formazione “il tari”. Due anni dopo, nel 2009, si iscrive a quelli de “Le Arti orafe” <strong>di</strong> Firenze,<br />

suggestiva città che fu <strong>di</strong> Brunelleschi, Donatello, Masaccio, Botticelli, Leonardo, Michelangelo<br />

e dove tuttora vive e lavora.<br />

Quest’anno, sempre per la scuola <strong>di</strong> oreficeria fiorentina, ha partecipato al “3rd International<br />

Amber Workshop” a Danzica. La spilla realizzata per l’evento - secondo alcune in<strong>di</strong>screzioni –<br />

verrà esposta all’interno del Museo polacco dell’Ambra.<br />

Della collezione “Gioielli per la ricerca”, fa parte anche un anello <strong>di</strong> bronzo patinato donato dal<br />

giovane artista. Pietra: granato. titolo: Arche 2010. Anno <strong>di</strong> produzione: 2010.<br />

La mostra, organizzata dall’associazione Fiorgen onlus e le Arti orafe, si <strong>è</strong> svolta nella tribuna<br />

<strong>di</strong> Galileo del Museo della Specola <strong>di</strong> Firenze, in contemporanea con quelle de<strong>di</strong>cate all’oreficeria<br />

contemporanea mon<strong>di</strong>ale “Preziosa” e “Preziosa Young”.<br />

Sempre quest’anno, Nazario tancre<strong>di</strong> Monaco ha partecipato anche al concorso “Fresh Metal<br />

2011”. Oreficeria, incisione, incassatura. Lavoro e passioni <strong>di</strong> un giovanissimo ragazzo della<br />

valle, artista expat nella culla del Rinascimento.<br />

troppo preso dal mettere il proprio cappello su<br />

una problematica che riguarda l’intera collettività<br />

sammarchese e non chi <strong>solo</strong> temporaneamente<br />

amministra il nostro Comune.<br />

Su questa <strong>questione</strong> non saremo teneri, vorremmo<br />

che sul problema venisse coinvolta la<br />

città, tutte le istituzioni presenti, le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria ma soprattutto gli attori veri, ossia<br />

quelli che <strong>di</strong> fatto saranno gli investitori. E se<br />

questo non avverrà, come purtroppo i primi<br />

segnali <strong>di</strong>mostrano stante la decisione dell’assessore<br />

Palumbo <strong>di</strong> puntare essenzialmente su<br />

P.i.P <strong>di</strong> “Coppe Casarinelli” (lo ha affermato<br />

durante una conferenza pubblica alla presenza<br />

<strong>di</strong> molti citta<strong>di</strong>ni e rappresentanti delle forze<br />

politiche), ricorreremo a tutti gli strumenti democratici<br />

per far prevalere il bene comune.<br />

La nostra proposta <strong>è</strong> quella <strong>di</strong> in<strong>di</strong>re una conferenza<br />

pubblica, dopo l’istituzione in Consiglio<br />

Comunale della Consulta per le Attività Produttive,<br />

e confrontarsi sulle ipotesi in campo<br />

con tutte le parti interessate in maniera civile<br />

e costruttiva, evitando <strong>di</strong> far prevalere convinzioni<br />

personalistiche e magari anche interessi<br />

<strong>di</strong> bottega che potrebbero, come <strong>è</strong> già successo<br />

in passato, far perdere l’ennesima opportunità<br />

al nostro paese!<br />

HabeMUs abaTe<br />

Luxuria 69 intervista Orgasmus Prime<br />

in anno 1942+69 e in nomine Bacci, tabacci et Venerisque<br />

semper bonae, ecco il Soasm targato orgasmus<br />

Prime. i goliar<strong>di</strong>, amati, o<strong>di</strong>ati e <strong>di</strong>scussi, sono ancora<br />

qua. Dirompenti e gioiosi, irriverenti e caparbi, anche<br />

quest’anno faranno sentire il peso della loro presenza.<br />

Vanno controcorrente, sfidano il potere e la società civile.<br />

Se ne fregano <strong>di</strong> tutto, meno che <strong>di</strong> quella! E attendono<br />

al varco il primo citta<strong>di</strong>no… sperando in una<br />

questa generosa! Come da tra<strong>di</strong>zione goliar<strong>di</strong>ca, anche<br />

quest’anno <strong>è</strong> avvenuto il passaggio dell’Abate. Harry<br />

Potter Gold ha consegnato le chiavi della città a orgasmus<br />

Prime, già ministro e cacchiastrone del Sacer ordo<br />

Abbatie Sancti Marci che ha aperto le feriae matricolari<br />

2011/2012 sotto il segno della continuità. Luxuria 69<br />

non si <strong>è</strong> lasciato sfuggire l’occasione e gli ha proposto<br />

un’intervista a 360° gra<strong>di</strong> sulla situazione politica locale<br />

e sulla nuova giunta. il neo abate non ha risparmiato<br />

nessuno, ma non poteva essere altrimenti. Per approfon<strong>di</strong>menti<br />

si rimanda al processo goliar<strong>di</strong>co che si terrà<br />

in Piazza Madonna delle Grazie il prossimo 1° gennaio.<br />

Abate, la gente non aspetta altro che il vostro<br />

processo. Mi chiedo se prenderete <strong>di</strong> mira maggiormente<br />

l’ex sindaco oppure l’attuale primo<br />

citta<strong>di</strong>no?<br />

B<strong>è</strong> onestamente a tenax Pers lo abbiamo attaccato già<br />

abbastanza. Mò avasta.<br />

Abate mi perdoni: non mi riferisco a Tenace,<br />

ma a Lombar<strong>di</strong>.<br />

C’<strong>è</strong> stato un sindaco <strong>di</strong> nome Lombar<strong>di</strong>?<br />

B<strong>è</strong> sì, Lei dovrebbe conoscerlo perché <strong>è</strong> anche<br />

un ex cacchiastrone<br />

No, che vergogna, un cacchiastrone sindaco e un abate<br />

no. Comunque controllerò bene perché non mi risulta<br />

che il bulgaro <strong>di</strong> Joker Kazz abbia fatto il sindaco.<br />

Forse non si sarà accorto <strong>di</strong> questo?<br />

oppure forse siamo in tanti a non essercene accorti…<br />

Vabb<strong>è</strong> allora parliamo <strong>di</strong> Cera, l’attuale primo<br />

citta<strong>di</strong>no. Lo conosce no?<br />

Quello dello spread? Lei vuole convincermi davvero che<br />

quello <strong>è</strong> il nostro sindaco? Ah, balle!<br />

B<strong>è</strong> sì, perché ha qualcosa in contrario?<br />

Assolutamente, se <strong>è</strong> così, allora <strong>è</strong> ottimo per il nostro<br />

paese.<br />

Lei non l’ha votato vero?<br />

io ho votato e voterò sempre il partito della Pacca. i goliar<strong>di</strong><br />

sono coerenti<br />

E del vicesindaco vogliamo <strong>di</strong>re qualcosa?<br />

Se non mi sbaglio si chiama Findus<br />

No abate mi scusi, Fino semmai<br />

No comment, lo lasciamo friggere da sé. Sperando che<br />

frigga. Du ca.. de Finosauro ce sta facenne come Ninosauro.<br />

Putrusine ogni menestra!<br />

Vabb<strong>è</strong> parliamo dell’assessore all’Urbanistica<br />

allora. Sa chi <strong>è</strong>, no?<br />

Purtroppo sì.<br />

Perché purtroppo?<br />

iave da quanne <strong>è</strong> nata la goliar<strong>di</strong>a che sta all’Urbanistica.<br />

Siamo stufi <strong>di</strong> attaccarlo!<br />

E sa che Augello <strong>è</strong> nuovo segretario citta<strong>di</strong>no<br />

del Prc? E’ contento?<br />

Preoccupato<br />

Per quale motivo?<br />

toglie spazio agli altri<br />

Nel senso che <strong>è</strong> un personaggio ingombrante,<br />

politicamente importante?<br />

No no, <strong>di</strong>co nel vero senso della parola.<br />

E si ricorda del consigliere Bonfitto?<br />

Vuole mandargli un saluto?<br />

Certo, <strong>è</strong> un amico perché no.<br />

Faccia pure<br />

Cieaooooo!<br />

Abate alle scorse elezioni quali sono le can<strong>di</strong>dature<br />

che l’hanno stupita?<br />

Quella <strong>di</strong> Body Bi<strong>di</strong>ng perché mi <strong>di</strong>spiace per lui che<br />

l’attuale sindaco abbia utilizzato la sua immagine, già<br />

conosciuta, per i suoi scopi politici. Anche quella <strong>di</strong><br />

Portobello perché nella foto del santino indossava una<br />

maglia del 15-18.<br />

Vuole denunciare qualcosa che non l’<strong>è</strong> piaciuta?<br />

B<strong>è</strong> sinceramente trovo scandaloso che il Comune abbia<br />

accettato la richiesta della famiglia Carrubbin <strong>di</strong> mettere<br />

l’albero del Carrubo vicino le loro proprietà. Nello stesso<br />

tempo devo riconoscere che hanno fatto sentire il peso<br />

goliar<strong>di</strong>co.<br />

Vuole spendere invece una parolina per l’assessore<br />

alla Cultura e per quello ai loculi cimiteriali?<br />

i panni sporchi li laviamo in casa. Con Ambrogio farò i<br />

conti in abbazia. E poi, chi <strong>è</strong> l’assessore ai loculi cimiteriali?<br />

Iannantuono, conosce?<br />

Madò lu prefette allu cimitere. Pure alli morte batterà<br />

cassa!<br />

Poi ci sarebbero anche Angelo Soccio Ciavarella<br />

e Pasquale Spagnoli. Vuole consigliare loro<br />

qualcosa?<br />

Al primo <strong>di</strong> mettersi un altro cognome, chissà, magari lu<br />

sinneche ce ‘mbroglia e lo risparmia. Corrono voci che<br />

verrà fatto fuori dalla giunta. Con il secondo voglio complimentarmi.<br />

Unico ex abate al governo. Bravo! continua<br />

così, <strong>di</strong>mettiti!<br />

In<strong>di</strong>screzioni sul processo goliar<strong>di</strong>co?<br />

Ci sarà <strong>di</strong> tutto: corna, muntamente, scemarie, variantune…<br />

Ho sentito la parola “variantune”. Dico bene?<br />

Dice bene, ma non le aggiungo altro!<br />

Ha letto del duro scontro sindaco-commercianti?<br />

B<strong>è</strong> ho seguito con attenzione il <strong>di</strong>lemma<br />

L’abate da quale parte si schiera?<br />

Da quella dei commercianti<br />

Si può sapere il motivo?<br />

Perché altrimenti il 24 le offerte le ve<strong>di</strong>amo col binocolo<br />

E non si preoccupa <strong>di</strong> quella o ad<strong>di</strong>rittura quelle<br />

che potrebbe fare il sindaco?<br />

No, perché le sue <strong>è</strong> da una vita che le ve<strong>di</strong>amo con il binocolo<br />

Abate chiu<strong>di</strong>amo con un’anticipazione….?<br />

Le <strong>di</strong>co soltanto che il più grande spettacolo lu fa<br />

Amed<strong>è</strong>…E qui chiudo!


6 7<br />

aMarcord<br />

Nel 1976 in via della<br />

Vittoria nasceva<br />

“RADIO SAMMARCO”<br />

PRIMA PARTE<br />

a cura <strong>di</strong> Mario Ciro Ciavarella<br />

I pala<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questa ra<strong>di</strong>o<br />

furono personaggi come<br />

“Peter”, Pietro Ciavarella e<br />

Tommaso Totta. Il primo Dj<br />

sonnambulo della storia sammarchese<br />

fu Ennio Campanile<br />

con il suo “Notturno in…”<br />

La storia della ra<strong>di</strong>o <strong>è</strong> senza dubbio molto più<br />

bella <strong>di</strong> quella della televisione. È una storia<br />

ricca <strong>di</strong> fantasia e <strong>di</strong> iniziative intraprese da<br />

più persone da più angoli del nostro pianeta.<br />

Fare ascoltare la propria voce senza mostrare<br />

il proprio volto, come <strong>di</strong>re: parlare con l’anima.<br />

Esistere senza essere visti, ma ascoltati e considerati<br />

vivi. Guglielmo Marconi con la sua invenzione,<br />

l’attuale ra<strong>di</strong>o, venne battezzata inizialmente<br />

come “telegrafo senza fili” non esitò<br />

ad uscire dai confini italiani: il 12 <strong>di</strong>cembre<br />

1901 lo scienziato riuscì a trasmettere il primo<br />

segnale ra<strong>di</strong>otelegrafico transoceanico, dalla<br />

Cornovaglia a St. John’s in Canada.<br />

E la storia continua fino ai giorni nostri. Arrivando<br />

anche a S. Marco. Quando nel 1976<br />

nacque una delle prime ra<strong>di</strong>o locali nazionali:<br />

RADIO SAMMARCO. Forse non tutti sanno<br />

che la ra<strong>di</strong>o della nostra città fu una delle prime<br />

ra<strong>di</strong>o locali italiane e senza dubbio una delle<br />

primissime in Puglia. Infatti, Ra<strong>di</strong>o Sammarco<br />

nacque nel mese <strong>di</strong> maggio del 1976 ed arrivò a<br />

superare “anagraficamente” anche Ra<strong>di</strong>onorba<br />

Nella foto da sinistra a destra: Antonio Caiafa, Giuseppe Mimmo, Angelo Bonfitto, Angelo Ruggieri, Peter,<br />

Lello Gaggiano, Gianni Martino, Tonino Lombardozzi, Toni Ferrucci, Mario Villani.<br />

che nacque alcuni mesi dopo. Ra<strong>di</strong>o Sammarco,<br />

come <strong>di</strong>cevamo, nacque durante la primavera<br />

del 1976, ad opera soprattutto <strong>di</strong> Pierino “Peter”<br />

Parisi il quale usando un suo locale in via<br />

Della Vittoria, lo allestì a stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ofonico, e<br />

siccome i microfoni erano quasi a ridosso del<br />

ciglio stradale facilmente si u<strong>di</strong>vano, attraverso<br />

<strong>di</strong> essi, anche i camion che transitavano nella<br />

stessa strada. Dico questo, per far capire l’epoca<br />

pionieristica della ra<strong>di</strong>o locale senza nulla<br />

togliere alla qualità tecnica delle trasmissioni.<br />

i programmi quoti<strong>di</strong>anamente venivano aperti<br />

dalle note <strong>di</strong> “Scandalo al sole” <strong>di</strong> Max Steiner.<br />

i pala<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questa ra<strong>di</strong>o furono personaggi<br />

come “Peter”, Pietro Ciavarella, tommaso totta.<br />

Uno dei programmi storici era “Con tanta<br />

Nostalgia”, presentato e curato dai fratelli Palatella:<br />

Nicola e Gaetano. La domenica mattina<br />

intorno alle ore 10 iniziava la loro trasmissione<br />

de<strong>di</strong>cata unicamente alle canzoni degli anni<br />

‘40-‘50. Molto seguita soprattutto dagli ascoltatori<br />

“<strong>di</strong>versamente giovani” i quali rivivevano<br />

non poco il loro passato ascoltando le voci rotte<br />

dall’emozione dei due speaker. Erano altri tempi,<br />

e sarebbe straor<strong>di</strong>nario sapere che esistono<br />

ancora delle registrazioni <strong>di</strong> questo programma:<br />

sarebbero dei saggi ra<strong>di</strong>ofonici e umani da<br />

fare ascoltare alle nuove generazioni.<br />

Angelo Ruggieri (quello del panificio) ideo nel<br />

biennio ’79-’80 il concorso gastronomico: “il<br />

miglior gelato <strong>di</strong> S. Marco”. Coinvolgendo nella<br />

gara alcuni bar, come bar Europa (la strada<br />

lu ponte), Central Bar <strong>di</strong> “Catarrare” in corso<br />

Matteotti, bar Ginetto e bar Del Mastro. Le due<br />

e<strong>di</strong>zioni vennero vinte da “Catarrare” e bar Del<br />

Mastro. il primo d.j. sonnambulo della storia<br />

sammarchese fu Ennio Campanile, il quale <strong>di</strong><br />

notte e per quasi tutta la notte, quoti<strong>di</strong>anamente<br />

presentava il programma “Notturno in…”,<br />

dove ascoltava le confidenze, soprattutto, delle<br />

ragazze sammarchesi insonni come lui. Bravo<br />

per il coraggio e l’iniziativa.<br />

Ma i momenti clou dell’esistenza <strong>di</strong> tutte le ra<strong>di</strong>o<br />

locali, erano i giorni in cui si festeggiavano i<br />

santi più gettonati. Nel nostro paese nei giorni<br />

<strong>di</strong> S. Michele, S, Matteo, S. Antonio ed affini,<br />

il centralino <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Sammarco veniva preso<br />

d’assalto per fare gli auguri e le relative de<strong>di</strong>che<br />

a parenti ed amici. E in quei giorni era facile<br />

sentire alcuni speaker che, leggendo le de<strong>di</strong>che<br />

inviate in una busta con “allegate” 500 lire,<br />

come offerta volontaria, <strong>di</strong>cevano: il zio Peppino<br />

de<strong>di</strong>ca al nipotino Carmine la canzone “U<br />

collegge” <strong>di</strong> Patrizio.<br />

Forse qualcuno non ci crederà ma proprio nei<br />

giorni in cui si ricordavano i santi succitati, le<br />

poche e “compiante” cabine telefoniche <strong>di</strong> S.<br />

Marco venivano prese d’assalto per poter (sperare)<br />

<strong>di</strong> fare una de<strong>di</strong>ca in <strong>di</strong>retta: fuori dalle<br />

cabine telefoniche c’erano file lunghe alcuni<br />

metri. Se per caso lo speaker <strong>di</strong> turno si fosse<br />

<strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> leggere la de<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> qualche<br />

ascoltatore, lo stesso, il giorno dopo rimproverava<br />

in modo poco ortodosso lo speaker smemorato.<br />

Altri speaker <strong>di</strong> questa storica ra<strong>di</strong>o: Lello<br />

“cocktail of music” Gaggiano, Gianni e Michele<br />

Martino (bar Aurora), toni Ferrucci, Franco<br />

Marino, Peppino “mister one” Ciavarella ed altri.<br />

Alla prossima puntata.<br />

La ProTesTa dei coMMercianTi<br />

Manda in TiLT “L’aUToriTario”<br />

Scintille <strong>di</strong> Natale tra il sindaco e le associazioni dei commercianti.<br />

Ferito nell’orgoglio, Cera alza il muro contro muro. Ma<br />

i problemi restano: parcheggi, isola pedonale, abusivismo,<br />

mercato settimanale etc etc… a cura <strong>di</strong> Michele Merla<br />

Sarà questo un Natale <strong>di</strong>verso e più triste del solito?<br />

E’ la domanda che i citta<strong>di</strong>ni sammarchesi<br />

si pongono in questi giorni, quando invece tutti<br />

dovremmo essere più buoni nel pieno rispetto<br />

della tra<strong>di</strong>zione natalizia. Ma a quanto pare l’affaire<br />

“Natale in italia” (sic!) - la manifestazione<br />

natalizia organizzata dal Comune con l’intento<br />

(sfumato) <strong>di</strong> ravvivare e rendere più bello il Natale<br />

nella nostra citta<strong>di</strong>na - ha scatenato e sta<br />

scatenando un putiferio tra l’Amministrazione<br />

Cera e i commercianti citta<strong>di</strong>ni.<br />

E’ forse finito l’i<strong>di</strong>llio tra questa Amministrazione<br />

e una parte della comunità sammarchese?<br />

Certo <strong>è</strong>, che alla prima vera manifestazione<br />

organizzata dall’Amministrazione Cera - sì,<br />

perché questa <strong>è</strong> la prima e unica al momento<br />

frutto della fantasia (termine che in campagna<br />

elettorale <strong>è</strong> stato usato e abusato) degli attuali<br />

amministratori - sono volati gli stracci e sono<br />

saltati gli equilibri.<br />

<strong>Non</strong> <strong>è</strong> chiaro chi l’abbia organizzata, con quale<br />

scopo l’abbia fatto e perché non ci sia stata concertazione<br />

con la categoria che più <strong>di</strong> tutte sta<br />

patendo la crisi per il “<strong>di</strong>sseccarsi delle famiglie”.<br />

insomma, Cera l’Autoritario (il termine<br />

non lo abbiamo coniato noi, lo giuriamo!) e la<br />

sua giunta hanno sbattuto il muso (finalmente)<br />

contro le problematiche derivanti dall’amministrare<br />

una comunità con i suoi problemi e le sue<br />

esigenze.<br />

Ma, in maniera furba, il nostro, la sua <strong>di</strong>nastia<br />

e la sua cricca <strong>di</strong> fantasiosi, l’hanno buttata in<br />

politica come al solito, puntando il <strong>di</strong>to contro<br />

chiunque osi criticarli. Difatti, oggi la colpa <strong>è</strong><br />

dei commercianti, rei <strong>di</strong> aver criticato la scelta<br />

scellerata <strong>di</strong> inventarsi un mercato <strong>di</strong> cinque<br />

giorni in villa comunale (…mah!!). ieri era dei<br />

precedenti amministratori! insomma, la colpa<br />

era ed <strong>è</strong> sempre degli altri e mai la sua. Altrimenti,<br />

giustamente, che Autoritario sarebbe?<br />

A questo punto, noi del times <strong>di</strong>ventiamo più<br />

seri e in merito <strong>di</strong>ciamo la nostra opinione senza<br />

buttarla in politica, sperando però che non si<br />

offendano e non la buttino loro in politica!<br />

il problema delle attività commerciali a San<br />

Marco <strong>è</strong> un argomento serio e come tale deve<br />

essere affrontato da chi <strong>è</strong> preposto a governa-<br />

re, considerando che <strong>è</strong> uno dei settori trainanti<br />

della nostra economia, formato da attività che<br />

attraggono avventori anche dai comuni vicini al<br />

nostro e fatto da gente che sa fare bene il proprio<br />

mestiere.<br />

Un ambito, dobbiamo ammetterlo, che negli<br />

ultimi 15 anni <strong>è</strong> stato colpevolmente trascurato<br />

dalla politica: non ha avuto l’attenzione che<br />

meritava ed <strong>è</strong> stato considerato quasi un settore<br />

<strong>di</strong> serie “B”. <strong>Non</strong> c’<strong>è</strong> stata inoltre nessuna idea<br />

<strong>di</strong> programmazione che un settore come questo<br />

richiede.<br />

Se analizziamo questo arco <strong>di</strong> tempo, risulta<br />

evidente che l’attenzione politica si <strong>è</strong> sempre<br />

concentrata su altri obiettivi, attribuendo al<br />

commercio <strong>solo</strong> sotto-deleghe e mai deleghe<br />

principali e determinando, così, l’assenza <strong>di</strong> referenti<br />

istituzionali <strong>di</strong>retti con cui confrontarsi.<br />

Al settore <strong>è</strong> mancato insomma il giusto e meritato<br />

peso politico-istituzionale che invece <strong>è</strong> stato<br />

riservato ad altri. Questo comportamento ha<br />

determinato una frustrazione ed una conflittualità<br />

sempre più crescente tra gli amministratori<br />

e il mondo delle attività commerciali.<br />

insoMMa, La coLPa<br />

era ed <strong>è</strong> seMPre<br />

degLi aLTri, Mai La<br />

sUa. aLTriMenTi,<br />

giUsTaMenTe,<br />

cHe aUToriTario<br />

sarebbe?<br />

L’elaborazione del Piano commerciale, strumento<br />

sempre propagandato ma che non ha<br />

mai visto la luce, <strong>è</strong> invece fondamentale per la<br />

programmazione e il miglioramento della oggi<br />

<strong>di</strong>seguale <strong>di</strong>stribuzione territoriale degli esercizi<br />

commerciali. Difatti, ci sono alcuni quartieri<br />

completamente privi <strong>di</strong> attività e servizi commerciali<br />

e altri che ne sono sovraccarichi. Paradosso<br />

questo che determina un forte afflusso<br />

<strong>di</strong> persone e <strong>di</strong> auto verso il centro città che in<br />

alcune giornate e in alcuni orari, produce traffico<br />

e smog degni <strong>di</strong> una metropoli e a <strong>di</strong>scapito<br />

della salute.<br />

L’assenza <strong>di</strong> “parcheggi de<strong>di</strong>cati”, anche a pagamento,<br />

a ridosso <strong>di</strong> Corso Matteotti (ubicati<br />

nella via Lungo iana) scoraggia gli avventori,<br />

soprattutto forestieri, a recarsi presso i negozi.<br />

in alcune ore serali determina il caos da parcheggio,<br />

tanto che in alcuni punti <strong>di</strong> via Lungo<br />

iana la sosta delle auto avviene in doppia e<br />

tripla fila; comportamento questo non degno <strong>di</strong><br />

un paese civile.<br />

Così come la concezione <strong>di</strong> isola pedonale<br />

<strong>di</strong> Corso Matteotti può e deve essere rivista e<br />

eventualmente rafforzata, magari con l’utilizzo<br />

degli strumenti tecnologici come le telecamere<br />

<strong>di</strong> controllo, verificandone la possibilità <strong>di</strong><br />

installazione compatibilmente con le esigenze<br />

(anche economiche) degli stessi commercianti,<br />

del Comune e degli abitanti.<br />

il passaggio <strong>di</strong> grossi automezzi nel corso (anche<br />

sopra i marciapie<strong>di</strong> e nonostante ci sia il<br />

<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> transito oltre un certo peso) e la sosta<br />

delle macchine sempre dallo stesso lato, determinano<br />

la perenne presenza <strong>di</strong> lavori con aggravio<br />

<strong>di</strong> spese per il Comune.<br />

L’altra nota dolente per il settore <strong>è</strong> la presenza<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tori ambulanti in tutti gli angoli delle<br />

strade, privi <strong>di</strong> licenze e autorizzazioni, che denota<br />

la totale assenza <strong>di</strong> un serio piano <strong>di</strong> controllo.<br />

E da ultimo il problema dei problemi: un<br />

mercato settimanale ampio e con tante bancarelle<br />

nel centro della città, caso unico in italia!<br />

Anche questo <strong>è</strong> un nodo che va affrontato e risolto,<br />

contemperando le esigenze dei commercianti<br />

e dei citta<strong>di</strong>ni che trovano la convenienza<br />

nell’acquisto, fermo restando che avere un mercato<br />

settimanale nel centro citta<strong>di</strong>no così esteso<br />

e caotico non <strong>è</strong> più tollerabile!<br />

E’ ora insomma che la politica e chi amministra<br />

<strong>di</strong>a a questo settore la giusta importanza,<br />

fornendogli misure moderne e adeguate per<br />

riparare agli errori commessi in passato e per<br />

rilanciare un settore vitale e strategico per l’economia<br />

della nostra città!


8 9<br />

saniTa’. iL sUssULTo deLL’UMberTo i si riParTe…<br />

Ciò che cambia <strong>è</strong> il concetto <strong>di</strong> Ospedale e <strong>di</strong> ricovero inteso come prestazione; la tendenza <strong>è</strong> <strong>di</strong><br />

concentrare i poli chirurgici e <strong>di</strong> trasformare i poli me<strong>di</strong>ci in territoriali, limitando al minimo<br />

in<strong>di</strong>spensabile la degenza ospedaliera <strong>di</strong> Luigi De Nisi<br />

L’UMBERTO I. Spiegare<br />

la situazione del nostro<br />

ospedale e le ragioni che<br />

lo hanno visto protagonista<br />

<strong>di</strong> un <strong>di</strong>battito duro e<br />

spesso improduttivo, non<br />

<strong>è</strong> compito semplice. La<br />

vicenda dell’Umberto i <strong>è</strong><br />

lunga e meriterebbe sicuramente<br />

un’analisi più approfon<strong>di</strong>ta e non un<br />

semplice articolo. Conclusa la fase della campagna<br />

elettorale, sulla <strong>questione</strong>, i riflettori me<strong>di</strong>atici<br />

e politici al momento sono spenti, come<br />

se il problema fosse superato. Parlarne ora, a<br />

mente fredda, cio<strong>è</strong> libera da qualsiasi con<strong>di</strong>zionamento,<br />

sicuramente va a vantaggio della<br />

obiettività. Faccio questa premessa per sottolineare<br />

che l’ospedale <strong>è</strong> stato da sempre argomento<br />

principe del <strong>di</strong>battito politico sammarchese.<br />

Figlio <strong>di</strong> argomentazioni demagogiche,<br />

atteggiamenti populistici e <strong>di</strong>namiche clientelari.<br />

La parentesi dell’Umberto i va inquadrata<br />

invece in un <strong>di</strong>scorso più ampio che riguarda la<br />

sanità nazionale e l’attuale crisi economica globale.<br />

Bisogna quin<strong>di</strong> partire dai dati macroeconomici<br />

e generali e fare una riflessione, vale a<br />

<strong>di</strong>re che la Puglia ha 30 ospedali in più <strong>di</strong> tutto<br />

il Regno Unito.<br />

cosa caMbia. Di fatto ciò che cambia <strong>è</strong> il<br />

concetto <strong>di</strong> ospedale e <strong>di</strong> ricovero inteso come<br />

prestazione; la tendenza <strong>è</strong> <strong>di</strong> concentrare i poli<br />

chirurgici e <strong>di</strong> trasformare quelli me<strong>di</strong>ci in territoriali,<br />

limitando al minimo in<strong>di</strong>spensabile la<br />

degenza ospedaliera.<br />

Dopo la riforma Fitto il nostro ospedale fu privato<br />

dei reparti <strong>di</strong> chirurgia, ostetricia e pe<strong>di</strong>atria,<br />

per essere quin<strong>di</strong> inquadrato in un contesto<br />

me<strong>di</strong>co che si sapeva non sarebbe durato più <strong>di</strong><br />

tanto. Ma per alcuni anni si <strong>è</strong> vivacchiato così,<br />

senza che nessuno elaborasse una prospettiva.<br />

Poi il governo centrale ha chiesto il conto ed il<br />

prezzo pagato <strong>è</strong> stato senza dubbio altissimo.<br />

in primavera, pur trovandoci in piena campagna<br />

elettorale, tutte le forze politiche responsabili<br />

<strong>di</strong> questo paese, insieme al Comitato pro<br />

ospedale, sono state ricevute dall’assessore<br />

Fiore per stipulare un Protocollo <strong>di</strong> intesa. in<br />

pochi hanno creduto in quell’accordo, anche<br />

perché a 15 giorni dalle elezioni i pochi reparti<br />

esistenti furono chiusi. Dai palchi si gridò allo<br />

scandalo, si inveì contro il Presidente Vendola,<br />

reo per alcuni <strong>di</strong> non essere venuto a beccarsi<br />

gli sputi che un tempo furono riservati per Fit-<br />

to. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 6 mesi, quel seme lanciato nel<br />

bel mezzo del temporale sembra stia iniziando<br />

a germogliare. E’ cosa recente infatti la notizia<br />

dell’inizio dei lavori da parte delle <strong>di</strong>tte aggiu<strong>di</strong>catrici<br />

dell’appalto per l’adeguamento e la<br />

riconversione dell’ Umberto i. in due <strong>di</strong>stinti<br />

incontri tenutisi a Palazzo Ba<strong>di</strong>ale, l’attuale Dirigenza<br />

della ASL con a capo il Dott. Castrignanò,<br />

<strong>è</strong> venuta a fare il punto della situazione. Chi<br />

effettivamente si occupa della faccenda <strong>è</strong> l’ing.<br />

Manfrini. Riportiamo pertanto un documento<br />

inviatoci dal <strong>di</strong>rigente dell’area tecnica.<br />

CON L’ACCORDO DI PROGRAMMA STRALCIO 2007<br />

INTERVENTO NR. 17<br />

SONO STATI CONCESSI 4.800.000 EURO PER IL PRESI-<br />

DIO SANITARIO DI SAN MARCO.<br />

LE FoNti Di FiNANZiAMENto SoNo LE SEGUENti:<br />

• 4.600.000 <strong>eu</strong>ro CON FONDI EX ART. 20 L. 67/88 <strong>di</strong> cui:<br />

a carico dello Stato il 95% e quin<strong>di</strong> 4.370.000 <strong>eu</strong>ro<br />

a carico della Regione Puglia il 5% e quin<strong>di</strong> 230.000 <strong>eu</strong>ro<br />

• 200.000 <strong>eu</strong>ro CON FONDI LIBERA PROFESSIONE<br />

D.LGS. 254/2000 <strong>di</strong> cui:<br />

a carico dello Stato il 95% e quin<strong>di</strong> 190.000 <strong>eu</strong>ro a carico<br />

della Regione Puglia il 5% e quin<strong>di</strong> 10.000 <strong>eu</strong>ro<br />

e’ sTaTa esPLeTaTa La gara con aggiU<strong>di</strong>cazione<br />

a favore deLLa <strong>di</strong>TTa Pa.co. Pacifico<br />

cosTrUzioni s.P.a. Per Un iMPorTo a<br />

conTraTTo <strong>di</strong> circa 2.250.000. La Pa.co. Pacifico<br />

Ha L’obbLigo <strong>di</strong> consegnare La ProgeTTazione<br />

esecUTiva enTro e non oLTre<br />

iL giorno 29/11/2011<br />

A CONSEGNA ED APPROVAZIONE AVVENUTA POTRA’<br />

DARSI INIZIO AI LAVORI CHE SOSTANZIALMENTE<br />

CoNSiStoNo iN:<br />

• SiStEMAZioNE PiAZZALE<br />

• SiStEMAZioNE DELLE FACCiAtE - tUttE-<br />

• TRASFERIMENTO E POTENZIAMENTO DEL PUNTO<br />

DI PRIMO INTERVENTO<br />

• SOSTITUZIONE DEGLI INFISSI – TUTTI –<br />

• MESSA A NORMA ANTINCENDIO DELL’INTERO PRE-<br />

SiDio<br />

• iMPiANti GAS MEDiCALi<br />

• iMPiANto FotoVoLtAiCo<br />

• RIFACIMENTO COMPLETO DELLE COPERTURE<br />

DEL FINANZIAMENTO RESTANO 900.000 EURO PER<br />

FORNITURA E POSA DI ATTREZZATURE E CIRCA<br />

780.000 EURO PER SOMME RIVENIENTI DAL RIBAS-<br />

So D’AStA.<br />

SONO ATTUALMENTE IN CORSO LAVORI PER LA<br />

REALIZZAZIONE DI 10 POSTI ALZHEIMER (AGGIU-<br />

DICAZIONE ALLA DITTA GENTILE COSTRUZIONI).<br />

CONSEGNA DEI LOCALI PREVISTA PER FINE MESE.<br />

(IMPORTO A CONTRATTO 75.000 EURO CIRCA)<br />

I DIECI POSTI LETTO SONO PARTE DELL’INTERO MO-<br />

DULO DI 40 PER RSA.<br />

L’ING. ACQUAVIVA HA ESPLETATO UNA GARA PER LA<br />

SISTEMAZIONE DEI BAGNI AL PIANO PRIMO DOVE<br />

VERRA’ UBICATO IL CONSULTORIO.<br />

VENERDI 7 OTTOBRE E’ STATA AVVIATA LA PROGET-<br />

TAZIONE PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL PIA-<br />

NO TERZO DOVE TROVERA’ ALLOCAZIONE IL REPAR-<br />

TO HOSPICE – 8 POSTI TECNICI. FINANZIAMENTO<br />

PROMESSO EURO 1.000.000<br />

Sulla base <strong>di</strong> quanto scritto, <strong>è</strong> facile intuire<br />

come l’Umberto i sia pronto per essere riattivato.<br />

Certo, i tempi restano un’incognita, ma ci<br />

<strong>è</strong> stato spiegato che c’<strong>è</strong> un crono-programma e<br />

che si procederà per step, vale a <strong>di</strong>re che, all’ultimazione<br />

<strong>di</strong> un piano, corrisponderà la riapertura<br />

e l’inserimento del personale addetto,<br />

in quanto le dotazioni organiche sono già state<br />

previste. <strong>Non</strong> ci resta che incrociare le <strong>di</strong>ta e<br />

sperare che tutto vada per il verso giusto. Per<br />

questo chiedo espressamente che le forze politiche<br />

responsabili facciano quadrato e vigilino<br />

sui tempi e le modalità <strong>di</strong> esecuzione, affinché<br />

esse siano rispettate. Riflettori sempre accesi e<br />

mai spenti!<br />

L’osPedaLe <strong>è</strong> sTaTo<br />

da seMPre<br />

argoMenTo PrinciPe<br />

deL <strong>di</strong>baTTiTo<br />

PoLiTico saMMarcHese.<br />

figLio <strong>di</strong><br />

argoMenTazioni<br />

deMagogicHe,<br />

aTTeggiaMenTi Po-<br />

PULisTici e <strong>di</strong>naMicHe<br />

cLienTeLari”<br />

“de LaMis” iL LUsso deLLa<br />

seMPLiciTà e deLLa QUaLiTà<br />

Dal gusto rotondo, morbido, aromatico e confortevole, il De Lamis <strong>è</strong> persistente<br />

al palato. Lo spumante <strong>di</strong> Contrada Tebe <strong>è</strong> un racconto, un libro aperto,<br />

un’istantanea dei luoghi in cui gli ideatori-produttori sono nati e cresciuti.<br />

il “De Lamis”, ancor prima che uno spumante<br />

prodotto con il metodo classico dal vitigno del<br />

bombino bianco targato Michele tenace, <strong>è</strong> un’idea<br />

partorita nel lontano 1995 e sbocciata nel<br />

1999. Passione, amore, grinta, competenza e<br />

semplicità, sono caratteristiche e privilegi che<br />

anche quest’anno hanno spinto Leonardo tenace<br />

e Antonello turco a lanciare sul mercato,<br />

per il secondo anno consecutivo, il “De Lamis”,<br />

lo spumante sammarchese che ha il sapore della<br />

sfida a se stessi, a un territorio e a una comunità<br />

ormai maturi per il salto <strong>di</strong> qualità.<br />

Lo spumante <strong>di</strong> Contrada tebe <strong>è</strong> un racconto,<br />

un libro aperto, un’istantanea dei luoghi in cui<br />

gli ideatori-produttori sono nati e cresciuti.<br />

Una fotografia <strong>di</strong> quei vigneti trasformati in<br />

odori, sapori e in centinaia <strong>di</strong> bottiglie curate,<br />

giorno dopo giorno, con gioia, rigore e rispetto.<br />

E’ la metafora <strong>di</strong> un lungo saluto, <strong>di</strong> un brin<strong>di</strong>si<br />

che travolge il palato e rompe gli argini del piacere.<br />

Dal gusto rotondo, morbido, aromatico e<br />

confortevole, lo spumante sammarchese <strong>è</strong> persistente<br />

al palato. il suo sapore erbaceo, quasi<br />

simile e mai uguale, rispecchia fedelmente l’annata.<br />

Fattore questo che fa del “De Lamis” uno<br />

spumante tra<strong>di</strong>zionalmente vero e sincero. “il<br />

lusso della semplicità” appunto.<br />

“De Lamis” <strong>è</strong> il sogno pensato e realizzato da<br />

Antonello e Leonardo, anche grazie al sostegno<br />

<strong>di</strong> quegli amici che hanno sempre creduto in<br />

quello che si sta rivelando un progetto entusiasmante,<br />

avvincente e dai risultati apprezzabili<br />

e convincenti. Dagli anni della sperimentazione<br />

ad oggi, tra spese vive e spostamenti, l’investimento<br />

economico <strong>è</strong> stato ragguardevole, ma<br />

Antonello glissa subito il nostro stupore con<br />

quel: “Quando ci sta l’amore...”.<br />

e’ La MeTafora <strong>di</strong><br />

Un LUngo saLUTo,<br />

<strong>di</strong> Un brin<strong>di</strong>si cHe<br />

TravoLge iL PaLaTo<br />

e roMPe gLi argini<br />

deL Piacere<br />

Aggiungerei…”anche esperienza, determinazione<br />

e soprattutto competenza”. i due produttori<br />

non sono infatti degli sprovveduti, tutt’altro.<br />

“Sono del mestiere” e non <strong>solo</strong>. Figli e nipoti <strong>di</strong><br />

agricoltori, Antonello <strong>è</strong> un tecnico <strong>di</strong> laboratorio<br />

chimico e agroalimentare all’istituto Agrario<br />

<strong>di</strong> San Severo. Leonardo <strong>è</strong> un geologo, assistente<br />

amministrativo e insegnante <strong>di</strong> chimica,<br />

biologia e Scienze della terra.<br />

il De Lamis <strong>è</strong> uno spumante “nature”, prodotto<br />

senza l’utilizzo del carbone attivo e dei coa<strong>di</strong>uvanti<br />

biologici, meglio noti come enzimi. Quin<strong>di</strong><br />

<strong>è</strong> sinonimo <strong>di</strong> qualità e garanzia. Questo prodotto<br />

squisitamente sammarchese <strong>è</strong> un calcio<br />

alla crisi. E’ un progetto che punta in alto.<br />

L’idea del duo turco-tenace <strong>è</strong> quella <strong>di</strong> creare<br />

un consorzio, allargato a chiunque e a tutte<br />

le produzioni enogastronomiche. Appunto un<br />

consorzio <strong>di</strong> produttori. “Aspettiamo che qualcuno<br />

si faccia avanti e con<strong>di</strong>vida con noi questa<br />

ed altre esperienze” <strong>di</strong>chiara Leonardo.<br />

Dalla cantina del quartiere Casarinelli, i due<br />

non si nascondono quando ammettono <strong>di</strong> voler<br />

bissare e migliorare il successo del 2010. Motivo<br />

per il quale dall’8 <strong>di</strong>cembre 2011 al 7 gennaio<br />

2012, il prodotto – Pas dosé e Brut - sarà presentato<br />

e <strong>di</strong>stribuito al pubblico in corso Matteotti,<br />

dove per l’occasione verrà allestita una<br />

vetrina promozionale.<br />

La parte più <strong>di</strong>fficile sarà quella <strong>di</strong> vincere la<br />

concorrenza delle cantine affermate della zona<br />

o dei più famosi Berlucchi e Ferrari.<br />

Niente paura. Ci sono tutti gli ingre<strong>di</strong>enti per<br />

far bene e convincere dubbiosi, scettici e titubanti<br />

che il De Lamis non <strong>è</strong> semplicemente un<br />

lusso, ma il lusso della semplicità che si regge<br />

sulla qualità e la sincerità del prodotto e dei<br />

suoi ideatori.<br />

CURIOSITA’<br />

La bottiglia del pregevole spumante sammarchese ha un<br />

peso <strong>di</strong> ben 950 gr.<br />

La sperimentazione <strong>è</strong> durata circa 10 anni<br />

La prima bottiglia fu stappata nel 2002.<br />

Nel 2007 Leonardo e Antonello hanno spumantizzato le<br />

prime 3mila bottiglie ufficiali<br />

Dal 2007 ad oggi sono stati superati due controlli effettuati<br />

dal centro repressioni fro<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bari, ente che <strong>di</strong>pende dal<br />

Ministero delle Politiche Agricole<br />

Antonello dal 2008 vive a Birmingham, ha due<br />

figlie ed <strong>è</strong> sposato con una donna <strong>di</strong> origini ghanesi<br />

incontrata durante una fiera in Francia,<br />

precisamente a Reims.<br />

Le fasi <strong>di</strong> ProdUzione<br />

deL de LaMis<br />

1. Si parte dai vigneti del bombino bianco <strong>di</strong> Contrada<br />

tebe<br />

2. Si anticipa la raccolta<br />

3. A questo punto si produce il vino<br />

4. La primavera successiva il vino prodotto viene riversato<br />

nelle cisterne, al cui interno viene aggiunto<br />

zucchero <strong>di</strong> canna e lievito<br />

5. Lo si lascia mescolare per circa 1 ora, permettendo<br />

<strong>di</strong> rendere il prodotto omogeneo<br />

6. Lo si imbottiglia e si procede alla riempitura<br />

7. Avviene pertanto la prima tappatura con <strong>di</strong>tali in<br />

polietilene e tappi corona in acciaio o alluminio<br />

8. Le bottiglie vengono poi allineate orizzontalmente<br />

per un minimo <strong>di</strong> 24 mesi. All’interno si sviluppano<br />

6 atmosfere<br />

9. ogni 3 0 4 mesi, per ogni bottiglia si da il colpo <strong>di</strong><br />

pugno rimettendo <strong>di</strong> fatto in sospensione il lievito.<br />

operazione che serve a liberare i cosiddetti precursori<br />

aromatici.<br />

10. Le bottiglie vengono cambiate <strong>di</strong> posto per garantire<br />

a ciascuna la stessa temperatura<br />

11. Poi si procede alla fase <strong>di</strong> remuage sui pupitres,<br />

che dura un mese e che consiste in tre rotazioni <strong>di</strong><br />

1/8 <strong>di</strong> giro giornaliere della bottiglia. Le feccie nobili<br />

vengono portate in punta.<br />

12. Le bottiglie vengono <strong>di</strong>sposte verticalmente<br />

pronte per essere stappate. Ancor prima vengono<br />

messe in frigo rivolte verso il basso per permettere<br />

che si formi un ghiacciolo alla punta, utile a far andar<br />

via le feccie nobili.<br />

13. Per finire vengono colmate con lo stesso spumante<br />

e tappate con tappi <strong>di</strong> sughero, che originalmente<br />

hanno la forma cilindrica, ma poi assumono quella<br />

<strong>di</strong> un fungo.<br />

14. Infine vengono vestite<br />

e-mail info@delamis.it<br />

tel Antonello turco 0039.393.54.26.382<br />

tel. Leonardo tenace 0039.393.54.26.381


10 11<br />

PoLiTica: “idv PiccoLo ParTiTo<br />

rivoLUzionario TascabiLe”<br />

“Mai più leader, mai più <strong>di</strong>sposizioni dall’alto. Il flusso <strong>di</strong> forza deve avvenire dalla base<br />

verso i vertici” <strong>di</strong> tiziano Paragone<br />

Nell’e<strong>di</strong>zione precedente del “times”, Michele<br />

Merla poneva come centrale nella <strong>questione</strong><br />

politica citta<strong>di</strong>na la “guerra” tra PD e iDV. in<br />

realtà il problema principale <strong>è</strong> nel metodo con<br />

cui si gestisce la materia. L’iDV ha avuto la fortuna<br />

<strong>di</strong> raccogliere intorno a sé un nucleo <strong>di</strong><br />

persone che, per una misteriosa alchimia che<br />

avviene <strong>solo</strong> nelle cose umane, hanno in comune<br />

un “non comune” spirito rivoluzionario.<br />

tutte le decisioni, gran<strong>di</strong> e piccole, sono sempre<br />

state prese nel collettivo assembleare. Certo<br />

un piccolo partito può permetterselo più <strong>di</strong> uno<br />

grande ma ciò che conta <strong>è</strong> lo spirito con cui lo<br />

si fa. E’ chiaro che quando, per esempio, dovevamo<br />

decidere se mandare o no una lettera agli<br />

elettori, ci si preparava anche a <strong>di</strong>scussioni che<br />

portavano allo sfinimento ma, alla fine, la decisione<br />

era con<strong>di</strong>visa da tutti e si andava avanti<br />

con più entusiasmo <strong>di</strong> prima perché il partito<br />

era, in un certo senso, ancor più “<strong>di</strong> tutti”. Cosa<br />

c’entra questo col rapporto col PD? Moltissimo:<br />

molti (in realtà tutti) i nostri iscritti e simpatizzanti<br />

vedevano nel PD un partito in cui, come<br />

avviene in tutti i partiti <strong>di</strong> oggi, le decisioni<br />

venivano prese a i vertici, spesso anche ridottissimi,<br />

e poi emanate alla periferia. Questo si<br />

<strong>è</strong> capito più volte prima e durante la campagna<br />

elettorale quando le <strong>di</strong>chiarazioni fatte da<br />

qualche <strong>di</strong>rigente sulla stampa venivano poi<br />

smentite da altri, corrette in corso d’opera ecc.<br />

Allora nessuno <strong>di</strong> noi sentiva <strong>di</strong> assomigliare<br />

o <strong>di</strong> essere rappresentato da un certo tipo <strong>di</strong><br />

politica. Abbiamo preferito, in un certo senso,<br />

continuare a coltivare il nostro piccolo partito<br />

rivoluzionario tascabile piuttosto che far parte<br />

<strong>di</strong> una poderosa macchina da guerra.<br />

Quale futuro? Credo sia presto per definire ciò.<br />

Prima delle prossime amministrative credo che<br />

dovremo affrontare altre campagne elettorali,<br />

alcune cose cambieranno in base ai risultati<br />

del voto. Ciò che mi sento <strong>di</strong> dare per certo <strong>è</strong><br />

che il nostro collettivo, ovunque collocato, non<br />

cambierà il suo spirito “intransigentemente”<br />

democratico. Per noi la democrazia <strong>è</strong> una sorta<br />

<strong>di</strong> religione laica: a tutti i livelli mal sopportiamo<br />

le imposizioni, i giochi <strong>di</strong> palazzo, le prepotenze,<br />

i furbi. Del resto il mio compito, molto<br />

probabilmente, <strong>è</strong> stato non tanto quello <strong>di</strong> fare<br />

una campagna elettorale efficace, quanto quello<br />

<strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> non deludere le aspettative <strong>di</strong> chi<br />

mi sosteneva. Compito in realtà facile e piacevole.<br />

Allora il nodo da sciogliere <strong>di</strong>venta un altro:<br />

quanto gli eventuali alleati dell’iDV (intesa<br />

come “persone” che ne fanno parte) sapranno<br />

adattarsi a questo spirito democratico rivoluzionario<br />

estremo? Forse molti non ci hanno<br />

presi sul serio: hanno pensato al solito progetto<br />

elettorale in cui si mette in prima fila una persona<br />

conosciuta, il “dottore”, che una tantum<br />

viene gettato in politica per sparigliare le carte.<br />

Credo, però, che alcuni si siano ricreduti e<br />

quelli che non lo hanno ancora fatto pongono le<br />

premesse per non comprendere ciò che sta realmente<br />

accadendo nella nostra città e nel Paese:<br />

la gente non crede più nei partiti. Chi <strong>è</strong> rimasto<br />

ostinatamente attaccato con nostalgia ai “gran<strong>di</strong><br />

partiti” del passato vuole farlo in maniera<br />

paradossale senza utilizzare due gran<strong>di</strong> motori<br />

<strong>di</strong> “quei” partiti”: le gran<strong>di</strong> idee sociali e la forza<br />

della cosiddetta “base”.<br />

“iL nosTro coLLeTTivo,<br />

ovUnQUe coLLocaTo,<br />

non caMbierà iL sUo<br />

sPiriTo “inTransigenTe-<br />

MenTe” deMocraTico.”<br />

il successo de i movimenti<br />

spontanei spesso nati sul web<br />

(e che i partiti pateticamente<br />

cercano <strong>di</strong> cavalcare) sono<br />

la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> ciò. il<br />

messaggio <strong>è</strong> chiaro: mai più<br />

leader, mai più <strong>di</strong>sposizioni<br />

dall’alto. Il flusso <strong>di</strong> forza<br />

deve avvenire, questo sì come<br />

in passato, dalla base verso i<br />

vertici. Chi crede <strong>di</strong> poter invertire<br />

questo flusso <strong>è</strong> fuori<br />

da ciò che ci chiede il nostro<br />

tempo. il segreto, secondo<br />

me, sta nel fare politica con<br />

amore: amore per la nostra<br />

gente, per il nostro Paese, la<br />

nostra Storia ma soprattutto<br />

per quel “mondo migliore”<br />

che non abbiamo mai smesso<br />

<strong>di</strong> sognare.<br />

La new wawe saMMarcHese<br />

isHTar aras TaLenTo sU cUi PUnTare<br />

<strong>di</strong> Luigi Ciavarella<br />

La scena musicale locale, almeno<br />

da una decina d’anni<br />

in qua, ha saputo rinnovarsi<br />

conservando, nel solco della<br />

continuità, sempre una<br />

traccia dei vari passaggi,<br />

riscontrabile nelle varie manifestazioni<br />

artistiche succedutesi<br />

in questi luoghi e che ne hanno determinato<br />

lo sviluppo.<br />

Accanto allo zoccolo duro che governa la valle<br />

(cito i poli estremi Festa Farina e Folk e Ciro<br />

iannacone ) sono nati nel frattempo una miriade<br />

<strong>di</strong> gruppi e artisti che, con sorprendente<br />

attualità, hanno saputo imprimere una forte<br />

caratterizzazione alla nuova canzone d’autore e<br />

ai canoni del pop rock locale, vuoi per una loro<br />

ricerca personale o <strong>solo</strong> semplicemente per il<br />

gusto <strong>di</strong> suonare insieme, avendo avuto l’opportunità<br />

nel frattempo <strong>di</strong> attingere notizie alla<br />

fonte della musica rock grazie agli strumenti<br />

proto <strong>di</strong>dattici che fornisce il web.<br />

La loro emancipazione per esempio, in tal senso,<br />

rispetto ai loro coetanei dei 70/80 <strong>è</strong> fuori <strong>di</strong>scussione<br />

proprio in virtù <strong>di</strong> questi nuovi confini<br />

<strong>di</strong> conoscenza. Un paragone invece con gli<br />

anni antecedenti <strong>è</strong> improponibile. Un’altra peculiarità<br />

formidabile che si riscontra in questi<br />

nuovi fermenti <strong>è</strong> l’assoluta con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> idee<br />

che alimenta i vari gruppi, un interscambio naturale<br />

<strong>di</strong> musicisti che potrebbe essere la base<br />

in cui può nascere un progetto significativo <strong>di</strong><br />

gruppo aperto, determinato a sviluppare una<br />

musica <strong>di</strong> qualità dagli effetti impreve<strong>di</strong>bili.<br />

Premesso questo, aggiungo <strong>di</strong> non essere in<br />

grado <strong>di</strong> fare una cronistoria <strong>di</strong> tutti i gruppi<br />

che si sono succeduti in questi lunghi anni, ma<br />

tuttavia mi preme ricordarne alcuni, se non altro<br />

per gli effetti devastanti che hanno procurato<br />

alla mia sensibilità <strong>di</strong> cronista nel corso delle<br />

loro performance.<br />

Partendo dai Virtuals <strong>di</strong> cui sono stato testimone<br />

<strong>di</strong> un concerto tributo ai Noma<strong>di</strong> in anni lontani,<br />

sino ai ragazzi del No War <strong>di</strong> quest’estate.<br />

il campo minato del rock pop locale, entro<br />

questi limiti, ha vissuto una stagione esaltante<br />

per i <strong>di</strong>versi contenuti della proposta musicale<br />

espressi ( infatti vi sono tutti i generi musicali,<br />

dalla canzone d’autore al rock puro, dal blues al<br />

metal ecc.. ) e per i risultati ottenuti.<br />

oggi vi sono molti gruppi che sono alla base<br />

della rinascita del pop locale, molti musicisti<br />

<strong>di</strong> qualità ne fanno parte, ma <strong>è</strong> impossibile ricordarli<br />

tutti in modo esauriente. Penso che il<br />

gruppo dei Faberi, interamente devoto alla musica<br />

<strong>di</strong> Fabrizio De Andr<strong>è</strong>, o i Nameless, <strong>di</strong> cui<br />

ho uno splen<strong>di</strong>do recente ricordo, o accanto alla<br />

temeraria esibizione del gruppo della “Giannoniana”<br />

in occasione della presentazione del loro<br />

cd <strong>di</strong> brani tra<strong>di</strong>zionali, rappresentino i limiti<br />

entro cui si muovono i prodromi della giovane<br />

scena pop rock locale.<br />

Ve ne sono altri <strong>di</strong> indubbia qualità, su cui ritorneremo<br />

a parlarne, ma qui non posso non<br />

citare Ishtar Aras, ovvero Sara La Porta, figura<br />

femminile dai tratti dark ma dalla voce eterea,<br />

dotata <strong>di</strong> una personalità molto forte, tra le migliori<br />

voci femminili nella sterminata galassia<br />

del pop locale contemporanea.<br />

Può essere questo l’unico dato cre<strong>di</strong>bile in cui<br />

poter spendere la cifra <strong>di</strong> una scommessa per<br />

un futuro prossimo nella valle (e altrove). E non<br />

<strong>solo</strong> <strong>di</strong> tipo musicale.


12<br />

Le inTervisTe (iM)PossibiLi<br />

“E’ sicuro <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce?”<br />

Spread, rating, deficit e debito pubblico. Il sindaco <strong>di</strong> una citta<strong>di</strong>na garganica risponde alle domande<br />

dell’inviato <strong>di</strong> un noto programma <strong>di</strong> una rete televisiva<br />

<strong>di</strong> Iena<br />

Il sindaco <strong>di</strong> una citta<strong>di</strong>na<br />

del Gargano chiede <strong>di</strong> essere<br />

intervistato da una giornalista<br />

che si aggira in una nota<br />

piazza della Capitale. <strong>Non</strong><br />

sapendo si tratti dell’inviata<br />

<strong>di</strong> un programma sui generis,<br />

che spesso si prende gioco dei<br />

politici, si propone per un’intervista<br />

e…. BUON PROSE-<br />

GUIMENTO!<br />

Sindaco, ormai <strong>è</strong> risaputo che aumenta<br />

lo spread. Ecco, a tal proposito vogliamo<br />

spiegare agli italiani il significato <strong>di</strong><br />

questo parolone?<br />

innanzitutto ti ringrazio per l’ospitalità. <strong>Non</strong><br />

posso sottrarmi alla tua richiesta. Allora, le famiglie<br />

“<strong>di</strong>ssecate” dal nor<strong>di</strong>smo <strong>di</strong>lagante hanno<br />

deciso <strong>di</strong> cambiare e <strong>di</strong> fondare lo spread, un<br />

nuovo aperitivo meri<strong>di</strong>onale che nasce appunto<br />

per contrastare lo strapotere dello ‘Spritz’, che <strong>è</strong><br />

<strong>di</strong> origini settentrionali.<br />

E’ sicuro <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce?<br />

Senti, vedo che tu sia molto informato e quin<strong>di</strong><br />

spieghi bene, se io non riesco a capire o a <strong>di</strong>rtelo<br />

bene<br />

An<strong>di</strong>amo avanti, sempre per i nostri lettori,<br />

il rating cos’<strong>è</strong>?<br />

Le famiglie oggi sono <strong>di</strong>sseccate dalle manovre<br />

bancarie, dai mutui e appunto dai ratei e dalle<br />

rate che insieme formano questo cancro del<br />

2000, ovvero il rating. Che dobbiamo combattere<br />

e che personalmente combatto da tempo.<br />

E’ sicuro <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce?<br />

Guarda io l’inglese non lo conosco, io parlo il<br />

sammarchese e per quanto mi riguarda non ti<br />

so rispondere su questa domanda.<br />

Ma ha mai sentito questa parola?<br />

Lo leggo, lo avverto, lo vivo, lo combatto, lo riesco<br />

anche a capire, lo pago, lo subisco, ma così<br />

su due gambe, come <strong>di</strong>ceva un noto cantante,<br />

non te lo so spiegare.<br />

Ok allora parliamo la sua lingua, il<br />

sammarchese. Ecco quando si parla <strong>di</strong><br />

deficit?<br />

Questa la so. Il deficit <strong>è</strong> quello che <strong>di</strong>ciamo…,<br />

<strong>di</strong>ciamo <strong>è</strong> una parola composta che deriva dalla<br />

commistione latino-sammarchese. Appunto<br />

come, “DEFI” deficiente e “CIT” citta, quin<strong>di</strong><br />

significa “Deficiente statte citta”.<br />

Lei <strong>è</strong> sicuro <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce?<br />

Sicurissimo, hanno fatto anche un libro famoso<br />

scritto da un grande autore <strong>eu</strong>ropeo contemporaneo,<br />

coso, come si chiama…Ah sì Ruud Dil<br />

Gullit.<br />

E tra il debito pubblico e deficit che <strong>di</strong>fferenza<br />

c’<strong>è</strong>?<br />

Nessuna. Deficit <strong>è</strong> una parola latino-sammarchese,<br />

debito pubblico <strong>è</strong> italiano. Ma la sostanza<br />

non cambia<br />

Lei <strong>è</strong> sicuro <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce?<br />

Guarda, sei riuscito ad emozionarmi. Ciaooo!


14 15<br />

PoLisPorTiva saMMarco<br />

La caPoLisTa se ne va<br />

Un inizio <strong>di</strong> stagione nel segno <strong>di</strong> Pato Ramunno. Quattro partite vinte (+ una) e una pareggiata.<br />

I granata guidano il campionato <strong>di</strong> Terza Categoria<br />

Vuoi o non vuoi la Polisportiva Sammarco c’<strong>è</strong><br />

sempre. Con o senza campo sportivo i granata<br />

e gli appassionati <strong>di</strong> calcio sammarchesi non<br />

mollano la presa e sono ancora qua. Eh già.<br />

Sembrava la fine del mondo, ma la sensazione <strong>è</strong><br />

che all’indomani della cocente retrocessione in<br />

terza Categoria, i giocatori e la società abbiano<br />

raddoppiato stimoli e ambizioni.<br />

Dopo l’uno due lampo promozione-retrocessione,<br />

il calcio a San Marco resiste ancora, grazie<br />

alla passione e all’interesse mostrato da un<br />

gruppo <strong>di</strong> persone deciso più che mai a riportare<br />

la gloriosa compagine locale tra le gran<strong>di</strong><br />

della Capitanata. Di farlo con poco, sfidando<br />

la cattiva sorte <strong>di</strong> una crisi balorda e la scelta<br />

– forzata o voluta – del sindaco in<br />

prima persona e dell’amministrazione<br />

comunale, <strong>di</strong> non contribuire<br />

in alcun modo alla causa granata. A<br />

conti fatti, la politica forse – stando<br />

anche ai risultati ottenuti sul campo<br />

– <strong>è</strong> meglio che se ne stia in <strong>di</strong>sparte.<br />

in queste prime battute <strong>di</strong> campionato<br />

i granata sono apparsi un gruppo<br />

unito, determinato e consolidato.<br />

Sono gli stessi uomini che due anni<br />

fa sono stati capaci <strong>di</strong> riportare allo<br />

sta<strong>di</strong>o un migliaio <strong>di</strong> persone. tra<br />

gioie e dolori, hanno fame ed esperienza<br />

da vendere per poter regalare<br />

l’emozione <strong>di</strong> una seconda promozione.<br />

Aspettando pur sempre Godot.<br />

Pietro Soccio, Leonardo La Riccia, Peppino<br />

Cursio, Luigi D’Amore, Luigi Massenzio e Villani<br />

Giuseppe, rispettivamente presidente, vicepresidente,<br />

allenatore e <strong>di</strong>rigenti accompagnatori,<br />

riba<strong>di</strong>scono l’impegno <strong>di</strong> portare a termine<br />

un progetto ambizioso, non soltanto a livelli <strong>di</strong><br />

risultati, ma <strong>di</strong> crescita calcistica e personale<br />

dei ragazzi. Sulla strada del Sammarco ci sono<br />

altre 10 squadre. Matinum, torremaggiore e<br />

Real San Giovanni sono le più accre<strong>di</strong>tate al titolo,<br />

insieme al Sammarco.<br />

Che <strong>di</strong>re, l’ingre<strong>di</strong>enti per continuare a far bene<br />

ci sono tutti! Aspettando pur sempre Godot…<br />

Le ParTiTe<br />

saMMarco - reaL 1-1<br />

gol su rigore <strong>di</strong> Pato Ramunno<br />

carPino – saMMarco 2-4<br />

tripletta <strong>di</strong> Pato Ramunno e gol <strong>di</strong> Palumbo<br />

saMMarco - Tre Torri TorreMaggiore:<br />

1-0 gol <strong>di</strong> Pato Ramunno<br />

san nicandro - san Marco 0-1<br />

gol <strong>di</strong> Pato Ramunno<br />

saMMarco - Poggio iMPeriaLe 3-1<br />

gol <strong>di</strong> Pato Ramunno e doppietta <strong>di</strong> Palumbo<br />

Lesina - saMMarco Sospesa al 30esimo<br />

minuto della ripresa. i tre punti dovrebbero essere<br />

assegnati al Sammarco. L’arbitro ha sospeso<br />

la gara per aggressioni ed ingiurie ricevute<br />

dai giocatori <strong>di</strong> casa dopo che l’arbitro aveva<br />

erroneamente convalidato ai granata un gol palesemente<br />

irregolare. <strong>Non</strong>ostante i giocatori del<br />

Sammarco abbiano giustamente confessato l’irregolarità<br />

della rete, l’arbitro ha deciso ugualmente<br />

<strong>di</strong> sospendere la partita.<br />

in ultimo, un plauso particolare vai ai FEDE-<br />

LiSSiMi che anche quest’anno sono vicini alla<br />

squadra. D’altronde almeno su <strong>di</strong> loro non<br />

ci sono mai stati dubbi. Dalla Redazione UN<br />

GROSSO IN BOCCA AL LUPO ALLA POLI-<br />

SPORTIVA con l’augurio <strong>di</strong> ritornare subito<br />

alle categorie che le competono nel massimo<br />

della Sportività e speriamo presto nel nuovo<br />

impianto.<br />

Lo sTU<strong>di</strong>o <strong>di</strong> PsicoLogia cLinica deLLa doTT.ssa fiLoMena naPoLiTano<br />

Inaugurato lo scorso mese <strong>di</strong> ottobre, lo stu<strong>di</strong>o si occupa <strong>di</strong> tutto quel che concerne la psicologia e il suo<br />

campo <strong>di</strong> applicazione. La Dott.ssa Napolitano <strong>è</strong> anche responsabile del Centro Stu<strong>di</strong> Noesis<br />

Lo scorso mese <strong>di</strong> ottobre la dott.ssa Filomena<br />

Napolitano ha inaugurato lo Stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Psicologia Clinica in San marco in Lamis<br />

(FG). La Dott.ssa Napolitano, che già<br />

esercita prevalentemente in Pescara, ha<br />

maturato tale scelta in contrasto con quanto<br />

solitamente accade a chi si reca fuori dal<br />

proprio paese per formarsi, e poi non vi fa<br />

più ritorno per ovvie necessità lavorative.<br />

Avere l’opportunità <strong>di</strong> figure professionali<br />

che si occupino anche della nostra salute<br />

psichica <strong>è</strong> un ulteriore garanzia <strong>di</strong> benes-<br />

sere per la citta<strong>di</strong>nanza. Lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Psicologia Clinica si occupa<br />

<strong>di</strong> tutto quel che concerne la psicologia e il suo campo <strong>di</strong> applicazione.<br />

Lo Psicologo <strong>è</strong> un professionista laureato in Psicologia,<br />

abilitato all’esercizio della professione ed iscritto ad un or<strong>di</strong>ne<br />

Regionale degli Psicologi (sez. A). Quando e Perché rivolgersi? A<br />

chiunque <strong>di</strong> noi <strong>è</strong> capitato <strong>di</strong> avere dei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà. Tali perio<strong>di</strong><br />

sono ovvi e fanno parte del trascorrere della vita. Così com’<strong>è</strong><br />

altrettanto ovvio tentare <strong>di</strong> risolvere un problema con le proprie<br />

risorse nel momento in cui si presenta. Ma quando ci ren<strong>di</strong>amo<br />

conto che soltanto con i nostri strumenti non riusciamo ad affrontare<br />

la situazione problematica, ecco che <strong>è</strong> il caso <strong>di</strong> richiedere una<br />

(CoNtiNUA A PAGiNA 9)<br />

cULTUra<br />

Al via Stagione Teatrale, 6 spettacoli <strong>di</strong> qualità e armonia<br />

Il 9 <strong>di</strong>cembre hanno esor<strong>di</strong>to il duo Nuzzo-Di Biase.<br />

Si conclude con “La Locan<strong>di</strong>era” del nostro Lello Lombar<strong>di</strong> con<br />

Paola Cerimele della Compagnia Stabile del Molise<br />

“ll teatro <strong>è</strong> terap<strong>eu</strong>tico. Può far pensare, può<br />

conquistare territori e piazze, aprire menti ed<br />

occhi, perché un gesto, un ballo, un racconto<br />

concitato, una sagoma <strong>di</strong> cartoncino che proietta<br />

un’ombra sul muro evocano una <strong>di</strong>mensione<br />

immaginaria in cui fluisce la vita”. E’ la definizione<br />

che Paolo Crepet dà in “Noi siamo capaci<br />

<strong>di</strong> ascoltarli”. A San Marco in Lamis Paola Cerimele<br />

della Compagnia Stabile del Molise, in<br />

collaborazione con l’Associazione Mo’l’Estate, il<br />

Lions Club e Unitre, hanno elaborato un cartellone<br />

teatrale con spettacoli che spaziano dall’esilarante<br />

Show della coppia Nuzzo-Di Biase (in<br />

passato ospiti della trasmissione Mai Dire Gol<br />

e anche quest’anno presenti a Zelig e a Blackout,<br />

storica trasmissione <strong>di</strong> RAI-Ra<strong>di</strong>o2, condotta<br />

da Enrico Vaime) al raffinato e <strong>di</strong>vertente<br />

recital FRA…INTENDIMENTI D’AMORE con<br />

Edoardo Siravo (attore <strong>di</strong> grande esperienza teatrale:<br />

Gassman, Ronconi, Proietti, Stoppa; ma<br />

anche protagonista <strong>di</strong> fiction: Distretto <strong>di</strong> Polizia,<br />

Vivere; doppiatore <strong>di</strong> Gerard Depar<strong>di</strong><strong>eu</strong>,<br />

Christopher Reeve, Jeremy Irons) e Vanessa<br />

Gravina (Incantesimo, Gente <strong>di</strong> mare, Vivere);<br />

Da non perdere “L’ammazzo col gas” del prolifico<br />

autore-attore Roberto D’Alessandro che,<br />

utilizzando una delicata satira sociale, propone<br />

una serie <strong>di</strong> casistiche appartenenti alla quoti<strong>di</strong>ana<br />

vita <strong>di</strong> coppia, mostrando le pericolose<br />

insi<strong>di</strong>e nascoste <strong>di</strong>etro ad un matrimonio che<br />

spesso <strong>di</strong>ventano anche casi <strong>di</strong> cronaca. <strong>Non</strong><br />

<strong>è</strong> da meno il racconto <strong>di</strong> teresa, passionario<br />

personaggio dello scrittore Jorge Amado, interpretato<br />

da Silvia Siravo e accompagnata dalle<br />

musiche dal vivo del pluristrumentista Enrico<br />

Blatti. La stagione teatrale prevede anche<br />

il caleidoscopico cabaret-magico-acrobatico<br />

<strong>di</strong> Domenico Lannutti (attore protagonista <strong>di</strong><br />

Buongiorno il cortometraggio più premiato al<br />

mondo) e Gaby Corbo con un classico del teatro<br />

La Locan<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Carlo Goldoni, nuova produzione<br />

della Compagnia Stabile del Molise con<br />

Paola Cerimele e Lello Lombar<strong>di</strong>, attore originario<br />

<strong>di</strong> San Marco in Lamis.<br />

Gli spettacoli si svolgeranno presso la “Sala teatro”<br />

dell’istituto Pietro Giannone.<br />

Preven<strong>di</strong>ta<br />

S. Marco in Lamis<br />

AMEDEo GioiELLi - Corso Matteotti, 166<br />

FORNO FULGARO - Via La Piscopia - Piazza<br />

oberdan, 33<br />

S. Giovanni Rotondo<br />

EDICOLA RUSSO - Corso Umberto I, 39<br />

PLANEt MUSiC - Piazza Europa, 150<br />

Costo biglietti: 10 <strong>eu</strong>ro (15 <strong>eu</strong>ro per Nuzzo Di<br />

Biase Live Show)<br />

Costo abbonamenti: 50 <strong>eu</strong>ro per l’intera stagione<br />

(6 spettacoli)<br />

orari spettacoli: h. 21,00<br />

Lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Psicologia<br />

Clinica della Dott.ssa<br />

Filomena Napolitano<br />

consulenza ad una figura professionale in grado<br />

<strong>di</strong> fornire il supporto necessario per il cambiamento.<br />

Ad esempio, quando ci si accorge <strong>di</strong> avere<br />

reazioni inadeguate che portano sofferenza<br />

a sé stessi e/o agli altri; in situazioni <strong>di</strong> stallo,<br />

<strong>di</strong>sagio, ansia, stress ingestibile, <strong>di</strong>fficoltà comunicative,<br />

sessuali; auto-svalutazione, autolesionismo,<br />

non accettazione <strong>di</strong> sé, depressione,<br />

<strong>di</strong>sperazione; <strong>di</strong>pendenze (alcool, droga, gioco<br />

patologico..), per<strong>di</strong>ta dell’autocontrollo.. in fasi<br />

critiche della vita: matrimonio, gravidanza,<br />

cambio <strong>di</strong> scuola o <strong>di</strong> ambiente, ingresso nel<br />

mondo del lavoro. Difficoltà genitoriali nell’educazione<br />

dei figli. Per problemi <strong>di</strong> coppia, prima<br />

<strong>di</strong> arrivare sull’orlo della separazione. Per<br />

prendere decisioni importanti in particolari<br />

momenti della vita o in situazioni <strong>di</strong> crisi e <strong>di</strong><br />

sofferenza protratta. Per rielaborare esperienze<br />

traumatiche (incidenti, operazioni, lutti, <strong>di</strong>sastri<br />

vissuti <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, ecc.).<br />

Chi <strong>è</strong> lo Psicoterap<strong>eu</strong>ta? <strong>è</strong> uno Psicologo che ha<br />

seguito una ulteriore Scuola <strong>di</strong> Specializzazione<br />

(quadriennale) in Psicoterapia, riconosciuta dal<br />

MIUR. Che fa? Si occupa della cura dei <strong>di</strong>sturbi<br />

mentali. Si possono quin<strong>di</strong> rivolgere allo Psicoterap<strong>eu</strong>ta<br />

persone che soffrono, per esempio,<br />

<strong>di</strong> invalidanti <strong>di</strong>sturbi d’ansia, dell’umore (depressione),<br />

dell’alimentazione (le famose anoressia<br />

e bulimia), sessuali, <strong>di</strong>pendenze (gioco<br />

d’azzardo etc), lutti invalidanti...<br />

La Dott.ssa Napolitano <strong>è</strong> inoltre responsabile<br />

del Centro Stu<strong>di</strong> Noesis. il Centro Noesis ha<br />

come obiettivo quello <strong>di</strong> essere un punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per problematiche psicologiche sul<br />

territorio garganico, con le due se<strong>di</strong> <strong>di</strong>staccate,<br />

una a San Marco in Lamis con responsabile la<br />

dott.ssa Napolitano F., ed una a Vieste con responsabile<br />

la dott.ssa Coda S.<br />

il Centro Noesis avvierà iniziative per la promozione<br />

del Benessere Psicologico, supporto<br />

e consulenza psicologica, <strong>di</strong>agnosi ed informazione<br />

a Singoli, Gruppi, Famiglie, Coppie.<br />

il centro offre:<br />

Supporto Psicologico e Consulenza Psicologica<br />

Psicoterapia cognitivo-comportamentale, Psico<strong>di</strong>agnosi,<br />

Elaborazione del trauma, training<br />

in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> gruppo.<br />

Dott.ssa Filomena Napolitano<br />

Psicologa, Psicoterap<strong>eu</strong>ta Cognitivo-comportamentale<br />

in formazione<br />

Se<strong>di</strong> e contatti: San Marco in Lamis (Fg)<br />

Via taranto, 10 - Pescara, Via Gran Sasso, 29<br />

Cell 340-3890378<br />

E-mail filonapolitano@libero.it<br />

www.psicologonapolitano.it


e-mail info@delamis.it<br />

Antonello Turco 0039.393.54.26.382<br />

Leonardo Tenace 0039.393.54.26.381

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