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ROTARY CLUB DI SPOLETO 4° e 5° Decennio

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Allestimenti delle vetrine<br />

dei negozi di Spoleto in occasione<br />

del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

<strong>4°</strong> e <strong>5°</strong> <strong>Decennio</strong><br />

1991 - 2011<br />

Rocca Albornoziana di Spoleto<br />

Salone del Museo del Ducato


Coordinamento grafico-editoriale<br />

Lamberto Gentili<br />

Foto di copertina<br />

Stefano Bonilli<br />

Controcopertina<br />

Giorgio Lucarini<br />

Le immagini delle pagine 46 e 74 sono tratte da<br />

Stemmi di famiglie spoletine in due manoscritti romani,<br />

di Marcello del Piazzo e Sandro Ceccaroni<br />

Ed. dell’Ente Rocca di Spoleto - 1978<br />

Stampa<br />

Tipolitografia “Nuova Eliografica” snc - Spoleto


<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

N°12448 – IT<br />

Distretto 2090<br />

(Marche – Umbria – Abruzzo – Molise – Albania)<br />

1991/2011


4<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

CHE COS’È E COSA FA IL <strong>ROTARY</strong><br />

Il Rotary è una delle più grandi e influenti organizzazioni di servizio umanitario, fondata nel<br />

1905 per volontà di Paul Harris, i cui volontari hanno sempre servito i bisogni delle collettività<br />

del mondo.<br />

Il Rotary conta 1,2 milioni di soci che fanno parte di 33.000 Rotary club in oltre 200 paesi del<br />

mondo; è un’organizzazione di imprenditori, dirigenti e professionisti che si dedicano ad attività<br />

umanitarie attraverso la partecipazione a progetti d’azione internazionale.<br />

Nello stesso tempo consente alle donne e agli uomini del Rotary di conoscere persone di tutto<br />

il mondo e di promuovere la comprensione culturale in virtù del principio che tutti i Rotary club<br />

sono apolitici, aperti a tutte le etnie e denominazioni religiose.<br />

In funzione di ciò Il Rotary promuove la pace e la comprensione internazionale attraverso i<br />

suoi programmi educativi umanitari.<br />

Il Rotary infatti sponsorizza il più grande programma internazionale di borse di studio nel<br />

mondo per poter preparare le prossime generazioni di ambasciatori e leader della società civile; per<br />

questo si è associato con le più prestigiose università del mondo per offrire programmi di master<br />

sulla pace e sulla risoluzione dei conflitti presso sei Centri rotariani di studi internazionali.<br />

Nella loro funzione i Rotary club promuovono la pace ogni anno attraverso migliaia di progetti<br />

umanitari che rispondono alle cause principali dei conflitti: la fame, la povertà e l’analfabetismo.<br />

Uno di questi obiettivi, perseguito con costanza e pervicacia è stato ed è l’eradicazione mondiale<br />

della poliomelite: il programma Polio Plus che vedrà, speriamo, nei prossimi anni la sua completa<br />

attuazione.<br />

Per questo, a partire dal 1985, i Rotariani hanno donato 800 milioni di USD e innumerevoli ore<br />

di volontariato per immunizzare oltre due miliardi di bambini in 122 Paesi; la Fondazione Bill e<br />

Melinda Gates ha presentato al Rotary una sovvenzione di 355 milioni di USD e, in risposta, il Rotary<br />

si è impegnato a raccogliere altri 200 milioni di USD in aggiunta alla donazione entro il 20121.<br />

Già ora l’intervento del Rotary ed i suoi partner hanno ridotto i casi di polio del 99 per cento in<br />

tutto il mondo, da 350.000 casi del 1988 a meno di 2.000 nel 2008; cinque milioni di bambini sono<br />

stati salvati dalla disabilità, e sono state evitate oltre 250.000 morti..<br />

Ciò nonostante la polio continua a minacciare i bambini in alcune parti dell’Africa e del Sud Asia<br />

ed è una malattia endemica in quattro Paesi, Afghanistan, Pakistan, India e Nigeria.<br />

Il mondo deve quindi mantenere il suo impegno per raggiungere l'eradicazione mondiale della<br />

polio, poiché se non manteniamo l’impegno, gli esperti ci dicono che la polio potrebbe raggiungere<br />

di nuovo 10 milioni di casi nei prossimi quarant’anni, annullando l’investimento globale di 6 miliardi<br />

di dollari nell'iniziativa.<br />

Lo Scopo e Missione del Rotary<br />

Lo Scopo del Rotary, formulato inizialmente nel 1910 e adattato negli anni al respiro sempre più<br />

ampio dell’attività sociale, offre una definizione succinta delle finalità dell’organizzazione e delle<br />

responsabilità individuali dei soci. Lo scopo del Rotary è promuovere e diffondere l’ideale del servire,<br />

inteso come propulsore di ogni attività.<br />

In particolare, l’associazione si propone di promuovere e diffondere:<br />

Primo: Lo sviluppo di rapporti interpersonali intesi come opportunità di servizio.<br />

5


6<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Secondo: Elevati principi etici nell’attività professionale e nei rapporti di lavoro; il riconoscimento<br />

dell’importanza e del valore di tutte le professioni; il significato dell’occupazione di ogni Rotariano<br />

come opportunità per servire la società.<br />

Terzo: L’applicazione dell’ideale del servire alla vita personale, professionale e sociale di ogni Rotariano.<br />

Quarto: La comprensione, la tolleranza e la pace fra i popoli mediante una rete internazionale<br />

di professionisti e imprenditori di entrambi i sessi, uniti dall’ideale del servire.<br />

La Missione del Rotary International è servire gli altri al di sopra di ogni interesse personale,<br />

diffondere elevati standard etici e promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace attraverso<br />

una rete di professionisti, imprenditori e personaggi di spicco della comunità.<br />

Il Programma generale del Rotary<br />

Il Consiglio Centrale invita i club a sviluppare programmi che abbraccino quattro vie di azione:<br />

interna, professionale, di interesse pubblico e internazionale.<br />

Le priorità sulle quali il Rotary richiama l’attenzione di distretti e club sono:<br />

LA SALUTE, LA FAME, L’ALFABETIZZAZIONE, L’AMBIENTE, I GIOVANI.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

SEDE DEL <strong>CLUB</strong><br />

Inaugurata nel giugno 2006,<br />

nel Palazzo Leti Sansi, sito in piazza del Mercato.<br />

Tel. e fax: 0743-670088<br />

Sito internet: www.rotaryclubspoleto.it<br />

Presidenza: presidente@rotaryclubspoleto.it<br />

Ufficio stampa – rassegna: stampa@rotaryclubspoleto.it<br />

7


8<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

I 50 Anni del Rotary Club di Spoleto<br />

Ad altri lascio i richiami storici con il ricordo dei fondatori mentre ho il piacere di sottolineare che<br />

dopo il club di Perugia ,nel primo dopoguerra si propagò in Umbria, a Terni, Orvieto, Città di Castello,<br />

Foligno, Spoleto e in altre città, la novità di un’Associazione Internazionale, proveniente dagli<br />

Stati Uniti d’America.<br />

Essa promuoveva i concetti di Internazionalità senza distinzione di razza, di religione, convivenza<br />

tra i popoli per l’affermazione della Pace secondo i principi dettati dal nostro fondatore Paul Harris,<br />

più di cento anni fa.<br />

È per me motivo di gioia partecipare oggi a questo appuntamento per evidenziare la portata dell’azione<br />

Rotariana, svolta nel corso del tempo a favore della società nello spirito del Rotary, che ha influito<br />

sulla cultura e sulla vita cittadina.<br />

Infatti il club di Spoleto negli anni si è fatto conoscere per le numerose attività che hanno lasciato<br />

una immagine positiva in tutto il comprensorio, come testimonia questa pubblicazione.<br />

Esso ha dato un convinto contributo per unire gli altri club della Regione, partecipando fattiva-<br />

mente alla Conferenza dei Presidenti dei Club Umbri con progetti e iniziative di livello regionale e internazionale,<br />

come ad esempio il Premio Rotary Umbria divenendone, oggi, anche la sede.<br />

Ha svolto un eccellente lavoro, si è radicato nella realtà cittadina, ha costituito un’attesa per il Servizio<br />

partecipato nella società tanto da essere una bella testimonianza di Impegniamoci nelle Comunità-Uniamo<br />

i Continenti, come indicatoci dal Presidente del R.I. Ray Klinginsmith.<br />

Traggo una frase significativa dal suo messaggio, che ho l’onore di consegnare a tutti i soci tramite<br />

il Presidente Bruno Gori: Il Rotary è ‘spirito di servizio’ ed è una organizzazione di Rotary club.<br />

Continuate a tenere vivo questo spirito nel vostro club, mentre vi accingete a entrare nel secondo<br />

secolo di servizio del Rotary International.<br />

Infine richiamo la fondamentale azione del Presidente del Club il quale, accogliendo il mio invito<br />

rivolto a tutti i Presidenti dei Club del Distretto di ricercare locali per la sede del Distretto, li ha ottenuti<br />

a condizioni favorevoli dal Comune di Spoleto che ringrazio.<br />

In questa sede sarà collocata la memoria del nostro Distretto attraverso l’impianto dell’archivio storico,<br />

anche nel segno della continuità storica, culturale, artistica e Internazionale che la città esprime.<br />

Mi auguro che agli illustri rotariani che hanno ricoperto incarichi di dirigenza del Club e del Distretto,<br />

come il compianto PDG Arturo Canessa, possano seguire altre forze nuove e motivate che sapranno<br />

condurre il Club allo stesso livello per festeggiare i prossimi anniversari.<br />

Nel portare gli auguri di tutti i soci del Distretto, mi unisco idealmente a loro con un augurio di<br />

lunga e prospera vita in amicizia rotariana.<br />

DG 2090<br />

Mario Struzzi


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Cinquant’anni di vita del Club<br />

U n punto di arrivo? No, un punto di partenza per nuovi obiettivi, nuovi incontri, nuove occasioni<br />

di crescita sociale e culturale, che evidenzino sempre di più il ruolo attivo del Rotary nel suo territorio.<br />

È questo l’augurio che oggi voglio fare al Club e a tutti gli amici, con la speranza che venga sempre<br />

più attivato quel processo di condivisione delle problematiche sociali voluto ormai più di cento<br />

anni fa da Paul Harris, e che oggi viene ridefinito dal progetto di ‘visione futura’ promulgato a livello<br />

internazionale.<br />

Il motto del presidente di quest’anno, Ray Klingsmith, Impegniamoci nelle comunità – uniamo i<br />

continenti, ci ha dato un indirizzo; a questo si affianca in una sequenza propulsiva quello del suo successore,<br />

Kalyan Banerjee, Conosci te stesso per abbracciare l’umanità. Intendimenti che vogliono invitarci<br />

a una più ragionevole e attenta comprensione dell’essere uomo, come persona e come<br />

protagonista della storia del pianeta. Una comprensione che ci dovrebbe far riflettere sul nostro modo<br />

di vivere nel rispetto del prossimo, della<br />

natura che ci circonda e della storia<br />

che ci ha condotto sino a qui.<br />

Questo è un anno di celebrazioni: la<br />

più importante per la nostra storia è<br />

certamente il 150° dell’Unità d’Italia,<br />

ma è significativo che in questo anno<br />

siano caduti anche anniversari rotariani:<br />

il settantacinquesimo di Perugia,<br />

il sessantesimo di Terni, il decimo di<br />

Perugia-Trasimeno, e il nostro cinquantesimo.<br />

Sarà perciò importante ricordare,<br />

con affetto e orgoglio, la vita vissuta in<br />

questi cinquant’anni del Club.<br />

Questo volumetto ne presenta gli ultimi<br />

venti, con tutti gli avvenimenti più<br />

significativi, ma ci è sembrato doveroso<br />

far ristampare anche i tre precedenti,<br />

in modo che il racconto fosse<br />

completo e tutti potessero constatare<br />

quanto fosse stato fatto anche dai soci,<br />

nostri predecessori.<br />

In questa storia si presentano fatti e<br />

documenti, ma soprattutto si può vedere l’operato di persone. Persone cui è stato chiesto di partecipare<br />

a un sodalizio per occuparsi del territorio e della gente, che deve mettere a disposizione il proprio<br />

operato e non solo le economie per la risoluzione di quelle problematiche sociali, culturali ed economiche<br />

che sono proprie della diversità del mondo.<br />

Per capirsi, per progettare insieme, occorre innanzi tutto comunicare con gli altri. È per questo<br />

motivo che il Club ha voluto promuovere un Forum distrettuale sul tema: Comunicazione come elemento<br />

di sviluppo territoriale. Ci sarà utile per fare una riflessione sui modi e sulle possibilità di manifestare<br />

in maniera globale le nostre idee, i nostri progetti, i nostri impegni.<br />

Il caso ha voluto che sia io Presidente, in quest’anno così importante per il Club; tuttavia vorrei<br />

condividere la mia soddisfazione con tutti quelli che hanno contribuito, con forza e lavoro, a questa<br />

pubblicazione ed anche con tutti i Past President che hanno svolto il loro ‘servizio’ con dedizione e<br />

umiltà.<br />

E poi un grande augurio di buon lavoro ai prossimi Presidenti i quali avranno il piacere – perlomeno<br />

per me così è stato – di poter guidare il lavoro del Club verso più concreti obiettivi.<br />

Buon cinquantennale a tutti.<br />

Bruno Gori<br />

Presidente 2010/2011<br />

9


Cari amici rotariani,<br />

10<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

abbiamo concluso la ricerca dei dati e delle notizie che hanno interessato gli ultimi venti anni del-<br />

l’attività del nostro club, da trasferire nella Pubblicazione che il Consiglio Direttivo ha giustamente ri-<br />

tenuto di diffondere per questo importante anniversario.<br />

Con l’aiuto di alcuni Presidenti dell’epoca, dei documenti archiviati e delle varie “memorie stori-<br />

che” del nostro sodalizio, crediamo di aver considerato la quasi totalità degli avvenimenti e degli eventi<br />

che hanno caratterizzato questo periodo.<br />

Individuare tutto il materiale contenuto in questa pubblicazione non è stato agevole per la lun-<br />

ghezza del periodo e per l’insieme notevole dei documenti e delle foto da esaminare e scegliere, per cui<br />

la eventualità che risultassero mancanti o essere riportati in forma parziale alcuni dati, eventi o av-<br />

venimenti, non dovrebbe sminuire il lavoro svolto che potrà essere comunque condiviso e considerato<br />

utile per la storia del nostro club.<br />

Dobbiamo aggiungere che aver ripercorso l’attività del club di questi anni, ci ha permesso di ri-<br />

chiamare alla memoria e di rivivere le singole iniziative e i fatti che i Presidenti si impegnarono a svolgere<br />

durante il loro periodo nel nome del Rotary.<br />

Per questa ragione è stato anche piacevole aver dedicato il tempo necessario per la rievocazione del<br />

periodo che vi è riproposto.<br />

Plinio Ricci (Coordinatore) – Lucia Bruni Silvaggi – Mauro Calabresi<br />

Filippo Casciola – Rodolfo Valentini


Idolo Agostini (2.12.1996)<br />

Umberto Alunni (22.12.2009)<br />

Mario Arcangeli (27.06.2005)<br />

Claudio Maria Amici (9.11.1987)<br />

Giovanni Bartoloni (8.12.2000)<br />

Marco Bellingacci (19.03.1984)<br />

Domenico Benedetti Valentini (1.7.1982)<br />

Ermanno Bonifazi (20.04.2009)<br />

Lucia Bruni Silvaggi (21.04.1997)<br />

Giovanni Burini (15.02.1980)<br />

Mauro Calabresi (21.01.2002)<br />

Roberto Calai (20.03.2005)<br />

Alessandro Cardarelli (22.03.2006)<br />

Filippo Casciola (24.05.2004)<br />

Valter Catasti (13.12.2010)<br />

Luciano Catoni (12.12.2007)<br />

Giuseppe Chiavari (21.04.1997)<br />

Massimo Coccetta (22.12.2009)<br />

Alessandro Contenti (28.03.1988)<br />

Alberto Conti (15.03.1988)<br />

Giovanni Conti (10.01.2000)<br />

Giuseppe Antonio Coricelli (21.03.1977)<br />

Tommaso Coricelli (15.01.2001)<br />

Francesco Crescentini (15.01.2001)<br />

Fabio Di Russo (24.03.2003)<br />

Elvio Fantini (15.02.1981)<br />

Pompeo Farchioni (17.02.1986)<br />

Paolo Feliziani (7.05.1984)<br />

Paolo Filipponi (14.12.1998)<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

IL <strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

ELENCO DEI SOCI 2010/2011<br />

(con data di ammissione al Club)<br />

Luigi Frigieri (24.3.2003)<br />

Bruno Gori (21.1.2002)<br />

Luigi Graziani (14.12.1998)<br />

Maurizio Hanke (15.10.1984)<br />

Mario Mancini (15.02.2001)<br />

Antonio Massaccesi (29.10.1984)<br />

Enrico Morbidoni (13.07.2007)<br />

Alessandro Nocchi (10.04.1994)<br />

Augusto Novelli (13.07.2007)<br />

Torquato Novelli (15.02.1980)<br />

Alberto Pacifici (1-10-1980)<br />

Francesca Peppicelli (19.06.2008)<br />

Angelo Maria Petroni (19.03.1984)<br />

Marco Pirone (17.02.1986)<br />

Dario Pompili (14.12.1998)<br />

Vivaldo Pompili (15.04.1996)<br />

Plinio Ricci (26.06.1990)<br />

Carlo Rinaldi* (15.02.1988)<br />

Roberto Rossi (21.04.1997)<br />

Federico Sabatini (13.07.2007)<br />

Gaspare Sabatini (2.12.1996)<br />

Ada Spadoni Urbani (26.05.1997)<br />

Donatella Tesei (13.12.2008)<br />

Galileo Tomasini Francia* (08.04.1974)<br />

Giuliana Tomasini Francia (22.12.2009)<br />

Lorenzo Tomassoni (21.04.1997)<br />

Rodolfo Valentini (26.09.1994)<br />

* Socio dimessosi nel corso dell’anno<br />

Carlo Alberto Zualdi (03.06.2001)<br />

11


12<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

SOCI ONORARI DEL <strong>CLUB</strong> dal 1991 al 2011<br />

M.° Giancarlo Menotti<br />

Mons. Ottorino Pietro Alberti<br />

Mons. Antonio Ambrosanio<br />

Mons. Riccardo Fontana<br />

Prof. Giovanni Carandente<br />

Dott. Leo Sabatini<br />

Dott. Pasquale Tiacci<br />

Dott. Pietro Nocchi<br />

Avv. Filippo Fratellini<br />

Prof. Bruno Toscano<br />

Mons. Renato Boccardo<br />

ATTUALI SOCI INSIGNITI DEL P.H.F.<br />

Onorari<br />

Filippo Fratellini, Pietro Nocchi, Leo Sabatini, Pasquale Tiacci<br />

Effettivi<br />

Mario Arcangeli, Marco Bellingacci, Lucia Bruni Silvaggi, Giovanni Burini, Filippo Casciola,<br />

Alberto Conti, Giuseppe Antonio Coricelli, Elvio Fantini, Luigi Frigieri, Bruno Gori,<br />

Maurizio Hanke, Antonio Massaccesi, Alessandro Nocchi, Torquato Novelli, Alberto Pacifici,<br />

Angelo Maria Petroni, Vivaldo Pompili, Plinio Ricci, Galileo Tomasini, Rodolfo Valentini<br />

SOCI CON CARICHE <strong>DI</strong>STRETTUALI<br />

(Rappresentanti o Assistenti del Governatore)<br />

1994/95 Igino Raspadori (Governatore Ennio Vincenti)<br />

2000/01 Plinio Ricci (Giorgio Milletti)<br />

2001/02 Alberto Conti (Riccardo Calogero Marrollo)<br />

2002/03 Plinio Ricci (Umberto Lenzi)<br />

2004/05 Maria Grazia Betti (Tullio Tonelli)<br />

2009/10 Marco Bellingacci (G. Ferruccio Squarcia)<br />

I <strong>CLUB</strong> GEMELLATI<br />

Rotary Club Cordova (Spagna)<br />

Rotary Club Roma Sud<br />

Rotary Club Torino 4<strong>5°</strong> Parallelo


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

GLI ILLUSTRI PERSONAGGI<br />

<strong>DI</strong> CUI SI ONORA IL NOSTRO <strong>CLUB</strong><br />

CENNI BIOGRAFICI<br />

Nella storia del Rotary Club Spoleto hanno avuto sempre un ruolo di primo piano i soci onorari,<br />

a testimonianza dei profondi collegamenti fra il club e la città che lo ospita. Una storia che vede<br />

gli in primo piano gli arcivescovi, come Ottorino Pietro Alberti, nominato alla guida della diocesi di<br />

Spoleto il 9 agosto 1973. Riceve l'ordinazione episcopale l'8 settembre 1973 dal cardinale Sebastiano<br />

Baggio . Il 30 settembre 1986 è chiamato a reggere la nuova arcidiocesi di Spoleto-Norcia. Il 23 novembre<br />

1987 viene trasferito alla guida dell'arcidiocesi di Cagliari. Dopo di lui, sono stati nominati<br />

soci onorari l'arcivescovo Riccardo Fontana e, pochi mesi fa, il nuovo arrivato Renato Boccardo.<br />

Tuttavia il ruolo dei soci onorari è particolarmente profondo anche con il mondo della cultura e<br />

dell'arte. In primo luogo con Gian Carlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi e, nel 1977,<br />

a Charleston (Carolina del Sud), della versione statunitense del festival, lo Spoleto Festival USA. I<br />

suoi lavori di maggior successo furono scritti negli anni quaranta e cinquanta. Oltre a scrivere i libretti<br />

delle sue opere, per le quali ha scelto personalmente i soggetti, Menotti diresse dal podio la maggior<br />

parte della sua produzione teatrale. Nel 1958 creò il prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto, un<br />

genere di kermesse artistico-culturale allora pressoché inesistente in Italia, con il quale intese creare<br />

un terreno di contatto fra il mondo artistico europeo e quello americano.<br />

Il Festival, di cui per 50 anni, fino alla sua morte, Menotti è stato indiscusso conduttore, è presto<br />

divenuto una delle più importanti manifestazioni culturali europee, spaziando in tutte le forme artistiche,<br />

dalla opera lirica alla prosa, dal balletto alle arti figurative, dalla musica classica e moderna al<br />

cinema, e dando vita a partire dagli anni '70 alle manifestazioni "gemelle" di Charleston (USA) e Melbourne<br />

(Australia). Menotti morì a Montecarlo il 1 febbraio 2007.<br />

L'Amministrazione Comunale di Spoleto e di Cadegliano-Viconago, sua città natale, stanno festeggiando<br />

nel 2011 il centenario della nascita.<br />

Al mondo dell'arte appartiene di diritto anche Giovanni Carandente, intellettuale, storico dell’arte,<br />

critico di primo piano nel panorama italiano e internazionale, realizzatore di tante prestigiose<br />

rassegne fra cui l'indimenticata mostra sculture nella città. Direttore Onorario della Galleria Civica<br />

d’Arte Moderna di Spoleto alla quale ha donato la sua preziosa biblioteca, Carandente è scomparso nel<br />

giugno del 2009, all’età 88 anni. Al mondo della cultura appartiene anche di diritto Bruno Toscano,<br />

entrato come socio onorario in questi ultimi mesi nel Club di Spoleto, critico d'arte e studioso fra i<br />

più noti contemporanei a livello internazionale. Professore ordinario di Storia della critica d’arte e<br />

poi di storia dell’Arte Moderna presso la facoltà di Magistero dell’Università di Roma “La Sapienza”,<br />

dal 1992 ha insegnato la stessa disciplina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di<br />

Roma tre. Dal 1992 al 1998 direttore del Dipartimento di “Studi storico-artistici, archeologici e sulla<br />

conservazione” della stessa università. Dal 1998 al 2005 coordinatore del dottorato di ricerca in “Storia<br />

e Conservazione dell’oggetto d’Arte e di Architettura”. Attualmente professore Emerito dell’Università<br />

Roma Tre.<br />

Presidente del consorzio economico-urbanistico e per i beni culturali del comprensorio Spoletino<br />

dal 1980 al 1985. Consigliere Regionale dell’Umbria dal 1985 al 1990, socio della Deputazione di Storia<br />

Patria dell’Umbria. Nella sua produzione scientifica, che comprende numerosi studi di Storia dell’arte<br />

medievale, moderna e contemporanea, apparsi in volumi e in periodici italiani e stranieri, una<br />

parte significativa è dedicata alla definizione dei criteri per la conoscenza sistematica del patrimonio<br />

storico-artistico italiano al fine di aprire nuove prospettive alla conservazione e alla tutela. Spesso in<br />

diretta correlazione con questi, altri suoi studi hanno affrontato aspetti metodologici della storia dell’arte,<br />

con particolare attenzione alla geografia artistica e ai problemi suscitati dal rapporto fra conservato<br />

e perduto.<br />

Accanto a questi nomi, nell'elenco dei soci onorari del club di Spoleto, ci sono gli ex soci che hanno<br />

dato lustro al club con la loro preziosa attività di anni: persone come Pasquale Tiacci, Leo Sabatini,<br />

Filippo Fratellini, Pietro Nocchi. Esempi di come essere rotariani diventi uno stile e un modello di<br />

vita.<br />

13


LA VITA DEL <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

NELLE RELAZIONI DEI PRESIDENTI<br />

1991/92 - 2010/11


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 1991/92<br />

Presidente Igino Raspadori, V. Presidente Giovanni Petruccioli, Presidente incoming Igino Raspadori,<br />

Past President Leo Sabatini, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto<br />

Lucio Mari. Consiglieri: Claudio Maria Amici, Vincenzo Di Dio, Renzo Pastorelli, Marco Pirone<br />

Anno 1992/93<br />

Presidente Igino Raspadori, V. Presidente Giovanni Petruccioli, Presidente incoming Giovanni<br />

Petruccioli, Past President Igino Raspadori, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini,<br />

Prefetto Lucio Mari. Consiglieri: G. Antonio Coricelli, Vincenzo Di Dio, Victor Hugo Fabbri, Filippo<br />

Fratellini, Sauro Dante<br />

attività del biennio rotariano fu volta prin-<br />

L’ cipalmente ad ampliare i rapporti con la<br />

città e le istituzioni locali, allo scopo di far conoscere<br />

il Club e le sue iniziative rivolte a vari<br />

settori d’interesse comune. A tal fine, nel corso<br />

di numerose ‘conviviali’ aperte agli amministratori<br />

cittadini, sono stati trattati temi di rilevante<br />

interesse per il futuro della città, quali<br />

la Mobilità alternativa a Spoleto, in previsione<br />

di una città senza il traffico automobilistico;<br />

l’Ipotesi della terza provincia in Umbria, con la<br />

ventilata possibilità di una aggregazione della<br />

nostra città con Foligno; le Prospettive per<br />

l’Università a Spoleto: corsi per lauree a breve,<br />

con approfondimenti sui problemi e sulle soluzioni<br />

che comportava tale eventuale insediamento.<br />

Sono state proseguite le tradizionali attività<br />

rivolte al sociale, organizzando una raccolta di<br />

fondi, attraverso un concerto vocale nella<br />

chiesa di S. Domenico, a favore della ‘Bottega<br />

artigiana’, attività nella quale sono impegnate<br />

persone diversamente abili; altri aiuti sono<br />

1991/1992 - Visita del Governatore Corrado Dionigi.<br />

stati rivolti alla Scuola Materna ‘Lelio e Innocenzina<br />

Rossi’, attiva nella stessa parrocchia.<br />

In questo periodo il club si aprì finalmente<br />

all’ingresso di donne tra i soci, ammissione<br />

fino allora non realizzatasi per la forte opposizione<br />

esistente anche in numerosi club del Distretto.<br />

Fu così cooptata la dottoressa Maria<br />

Adelaide Colombo, Commissario di Pubblica<br />

sicurezza a Spoleto, cui fece seguito quella di<br />

altre valide esponenti.<br />

Tra i temi culturali e religiosi trattati, si ricorda<br />

in particolare Gli eremiti del Monteluco,<br />

attraverso un’approfondita relazione di don<br />

Giampiero Ceccarelli sull’origine e lo sviluppo<br />

di questo fenomeno religioso che si sviluppò<br />

nel nostro territorio a partire dal IV-V secolo.<br />

Furono inoltre organizzati incontri e interclub<br />

per promuovere la conoscenza e l’amicizia<br />

tra i vari club umbri, favorendo la partecipazione<br />

dei soci agli eventi distrettuali,<br />

convegni e forum indetti da altri club.<br />

Il presidente<br />

Igino Raspadori<br />

1992/1993 - Visita del Governatore Carlo Bicciolo.<br />

17


18<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Nell’anno, nel corso di vari incontri, furono<br />

trattati argomenti di particolare interesse.<br />

Il dottor Dino Clementi parlò della scomparsa<br />

dei dinosauri, avvenuta circa 65 milioni<br />

di anni fa, e delle ipotesi scientifiche illustrate<br />

in un volume intitolato Chi uccise i Dinosauri.<br />

Il socio Domenico Benedetti Valentini ebbe<br />

modo di spiegare la Riorganizzazione dei Collegi<br />

Elettorali per la Camera dei Deputati e del<br />

Senato.<br />

Un importante argomento per la nostra<br />

città dal titolo Spoleto: il suo Ospedale di fronte<br />

al riordino della disciplina in materia sanitaria,<br />

fu trattato dal dottor Gagliardi, amministratore<br />

unico della USL.<br />

Un’altra serata fu dedicata a Il progetto del<br />

ponte sullo stretto di Messina, che fu oggetto di<br />

un’esauriente relazione tecnica dell’architetto<br />

Massimo Picciotto.<br />

L’argomento dell’immigrazione straniera fu<br />

Anno 1993/94<br />

Presidente Giovanni Petruccioli, V. Presidente Claudio Amici, Presidente incoming Claudio Amici<br />

Past President Igino Raspadori, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto Lucio<br />

Mari. Consiglieri: Vincenzo Di Dio, Victor Hugo Fabbri, Filippo Fratellini, Renzo Pastorelli, Leo Sabatini.<br />

1992/1993 - Visita del Governatore Giorgio Rossi.<br />

svolto dal dottor Miele, vice-questore di Viterbo,<br />

per la quale era stata istituita un’apposita<br />

pubblicazione informativa dal titolo “La<br />

Rivista Giuridica in materia di Stranieri”.<br />

Per la nostra città di Spoleto, una serata fu<br />

dedicata alle Poesie su personaggi spoletini, che<br />

furono interpretate da Marignoli e Zaffini; e<br />

ancora, attraverso una approfondita relazione<br />

e lo studio del dottore Fabrizio Sbicca, fu conosciuta<br />

L’evoluzione socio-economica del comprensorio<br />

spoletino. Note sui mutamenti<br />

strutturali nei settori produttivi tra il 1981 e il<br />

1991.<br />

Non mancarono ‘interclub’, in particolare si<br />

ricordano quelli con il Rotary di Fermo in occasione<br />

del quale si poté seguire una dotta relazione<br />

di S.E. mons. Cleto Bellucci sul tema I<br />

tesori artistici di Torre di Palme, e poi con il<br />

Club di Roma Est.


Un primo importante incontro del biennio<br />

fu una gita per i soci e familiari per visitare<br />

l’abbazia di S. Felice di Giano, di cui fu conosciuta<br />

l’origine e la storia.<br />

Nel mese di ottobre si poté visitare, con un<br />

buon numero di soci, il Laboratorio Scientifico<br />

del Gran Sasso, e conoscere gli esperimenti sia<br />

italiani che stranieri vi si svolgono.<br />

Nell’anno furono trattati diversi argomenti.<br />

Il dottor Enrico Micheli, direttore generale dell’Ente,<br />

parlò di IRI e privatizzazioni. L’onorevole<br />

professor Giuliano Urbani svolse<br />

un’ampia relazione su Il liberismo oggi; resti-<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 1994/1995<br />

Presidente Marco Bellingacci, V. Presidente Filippo Fratellini, Presidente incoming Marco Bellingacci,<br />

Past President Giovanni Petruccioli, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto<br />

Lucio Mari. Consiglieri: Pompeo Farchioni, Paolo Feliziani, Igino Raspadori, Leo Sabatini<br />

Anno 1995/96<br />

Presidente Marco Bellingacci, V. Presidente Filippo Fratellini, Presidente incoming Loreto Luchetti,<br />

Past President Marco Bellingacci, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto<br />

Lucio Mari. Consiglieri: Pompeo Farchioni, Paolo Feliziani, Igino Raspadori, Leo Sabatini, Maurizio<br />

Hanke<br />

1994/1995 - Visita del Governatore Ennio Vincenti.<br />

tuire lo Stato ai cittadini. In merito ai vari problemi<br />

riguardanti la società civile, sono da ricordare:<br />

I giovani e la lotta al crimine, con<br />

relazione del generale di corpo d’armata dei<br />

Carabinieri, dottor Ivo Sassi; Il riordino territoriale<br />

in Umbria in previsione dello Stato federale,<br />

con relazione del dottor Giuseppe Roma, direttore<br />

generale del Censis; il tema di stretta attualità<br />

Sistema penale e Tangentopoli è stato<br />

esposto dal dottor Umberto De Augustinis. A<br />

maggio la dottoressa Giordana Benazzi, della<br />

Soprintendenza per i Beni Culturali, Artistici e<br />

Ambientali dell’Umbria, ha illustrato La basi-<br />

19


lica di S. Salvatore a Spoleto. Problematiche e ricerche<br />

nel corso dei restauri.<br />

Nel giugno 1995, in occasione della CON-<br />

VENTION INTERNAZIONALE del <strong>ROTARY</strong><br />

a Nizza, il nostro Club, unitamente ad altri<br />

club umbri, è stato presente con dieci rotariani,.<br />

A metà settembre del 1995 i soci con amici<br />

e ospiti, si recarono in Valnerina, dove il professore<br />

Ubaldo Santi illustrò la storia del territorio,<br />

nonché le origini e l’importanza<br />

dell’abbazia dei santi Felice e Mauro a Castel<br />

S. Felice, che fu visitata e vi si poté assistere<br />

alla santa Messa. Dopo la ‘conviviale’ ci si recò<br />

al vicino stabilimento della ditta Urbani nel<br />

quale furono illustrate le varie fasi della lavorazione<br />

per la commercializzazione del tartufo.<br />

In seguito fu visitata l’abbazia di S. Pietro in<br />

Valle legata a Spoleto per le secolari vicende<br />

storiche, sia politiche che religiose.<br />

Nell’ottobre 1995, con la presenza di vari<br />

tecnici del settore e di esponenti del Comune<br />

di Spoleto, in uno specifico incontro conviviale<br />

fu rappresentata la necessità di eseguire la ri-<br />

20<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

1995/1996 - Visita del Governatore Franco Cianci.<br />

pavimentazione della piazza del Duomo che<br />

presentava gravi aspetti di degrado non più accettabili<br />

per il decoro della città. L’architetto<br />

Giuliano Macchia illustrò la storia dei vari interventi<br />

che si sono succeduti nel tempo. Fu in<br />

tal modo evidenziata tutta l’urgente necessità<br />

di un intervento definitivo.<br />

Anche a seguito gli Enti preposti cominciarono<br />

a considerare fattibilità dell’intervento,<br />

poi concretizzatosi qualche anno dopo.<br />

In aprile fu svolto un importante convegno<br />

su Le Libere Professioni con la presenza di qualificati<br />

relatori e nel novembre successivo fu<br />

trattato l’argomento L’Oncologia oggi con approfondita<br />

relazione del professor S. Stefani.<br />

Nel mese di gennaio 1996, la sede del club<br />

fu trasferita in Via della Sinagoga.<br />

L’attività annuale del club ha poi riguardato<br />

l’ospitalità del Gruppo di Studio Estero, la partecipazione<br />

ai vari Convegni Distrettuali, al<br />

Congresso e all’Assemblea generale oltre a vari<br />

‘interclub’ rotariani.<br />

Il presidente<br />

Marco Bellingacci


Secondo i molteplici interessi che il Rotary<br />

può esprimere per le sue finalità istituzionali,<br />

il presente anno ha visto lo svolgimento<br />

di varie iniziative in diversi campi.<br />

La relazione su La managerialità femminile<br />

in Italia svolta dalla signora Belisario della<br />

Fondazione omonima, ha illustrato in maniera<br />

compiuta questo aspetto dell’imprenditoria italiana.<br />

Il dottor Valerio Zurletti e l’avvocato Carlo<br />

Belli, del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto,<br />

hanno parlato sul tema I Sopranisti illustrando<br />

efficacemente l’origine e le caratteristiche<br />

di questi particolari artisti; la serata<br />

infatti era dedicata al ricordo di Loreto Vittori,<br />

poeta, librettista, compositore, e uno dei primi<br />

cantanti castrati italiani, nato a Spoleto nel<br />

1604 e morto a Roma nel 1670.<br />

Nel corso di un altro incontro, lo scrittore e<br />

giornalista Roberto Gervaso ha presentato il<br />

suo libro La Massoneria in Italia, trattando in<br />

modo brillante ed esauriente la storia e le vicende<br />

di questa associazione.<br />

In altra circostanza, organizzata unitamente<br />

al locale Lion Club, l’eminente oculista<br />

spoletino professor Giancarlo Falcinelli, Primario<br />

oculista emerito all’Ospedale S. Camillo<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 1996/97<br />

Presidente Loreto Luchetti, V. Presidente Alberto Mariani, Presidente incoming Maurizio Hanke,<br />

Past President Marco Bellingacci, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto Lucio<br />

Mari. Consiglieri: Pompeo Farchioni, Filippo Fratellini, Marco Pirone, Igino Raspadori, Leo Sabatini<br />

Visita del Governatore Antonio Pieretti.<br />

di Roma e docente all’Università La Sapienza,<br />

ha illustrato i vantaggi e le prospettive del Trapianto<br />

della cornea. L’approfondita relazione,<br />

arricchita da video-immagini, ha consentito<br />

chiarire le modalità di applicazione dell’intervento<br />

secondo il metodo da egli stesso ideato.<br />

Alla presenza dell’Ambasciatore albanese in<br />

Italia, il dottor Pandeli Pasko, ospitato dal Club,<br />

si tenne una serata conviviale dedicata alla conoscenza<br />

di questa nazione così vicina ma poco<br />

conosciuta. Il diplomatico ha così potuto parlare<br />

sul tema L’Albania oggi facendo conoscere<br />

la vita reale e le prospettive sviluppo del suo<br />

Paese; un’importante occasione per avere dati e<br />

notizie di prima mano su questo territorio che<br />

fa parte del nostro Distretto rotariano.<br />

Durante quest’anno, si dette inizio a un ‘interclub’<br />

con i rotariani umbri per dare l’opportunità<br />

di assistere insieme a uno spettacolo del<br />

Festival dei Due Mondi. La proposta fu accolta<br />

con entusiasmo da ben 104 rotariani di vari<br />

Club umbri, che vennero a Spoleto e trascorsero<br />

insieme una piacevole serata. L’iniziativa<br />

fu poi continuata negli anni successivi anche<br />

con Club di altri Distretti.<br />

Il presidente<br />

Loreto Luchetti<br />

21


Una puntuale esposizione degli aspetti positivi<br />

e dei rischi connessi alla Chirurgia plastica-estetica<br />

e forme ricostruttive è stata<br />

oggetto di una relazione del dottor Aldo Del Vescovo,<br />

aiuto del professore Mario Ceravolo.<br />

A prova dell’interesse del Club per la nostra<br />

città, anche in quest’anno è stato puntato l’interesse<br />

su aspetti particolari della vivibilità urbana.<br />

Con la relazione su la Città aperta<br />

all’uomo del socio Giovanni Burini, quale presidente<br />

della SSIT, furono fatte conoscere le tre<br />

linee di intervento in procinto di essere realizzate:<br />

due nuovi parcheggi, uno alla Posterna e<br />

l’altro alla Spoleto Sfera, in più nuovi sistemi di<br />

accesso per i pedoni.<br />

Ad appena due mesi dal sisma che aveva<br />

colpito Umbria e Marche, è stata quanto mai<br />

interessante la relazione su Terremoto: come<br />

rendere più sicure le costruzioni del passato. Fattori<br />

innovativi delle realizzazioni future, svolta<br />

dall’ingegnere Massimo Cestelli Guidi dell’Università<br />

La Sapienza di Roma.<br />

22<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Anno 1997/98<br />

Presidente Maurizio Hanke, V. Presidente Plinio Ricci, Presidente incoming Plinio Ricci,<br />

PastPresident Loreto Luchetti, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere Giovanni Burini,<br />

Prefetto Lucio Mari. Consiglieri: Leo Sabatini, Igino Raspadori, Paolo Feliziani, Vivaldo Pompili,<br />

Marco Paoli, Alessandro Nocchi.<br />

Visita del governatore Mario Giannola.<br />

Loreto Luchetti consegna la campana a Maurizio Hanke.<br />

Anche un particolare tema storico e turistico<br />

di Spoleto è stato oggetto di esposizione<br />

da parte di Lamberto Gentili che ha parlato del<br />

Ponte Sanguinario; proposta per un progetto di<br />

riscoperta.<br />

Il presidente<br />

Maurizio Hanke


anno in questione fu caratterizzato dal Me-<br />

L’ morial Canessa con cui il club di Spoleto<br />

volle ricordare il suo Governatore Distrettuale<br />

a 10 anni dalla scomparsa. In un settore a parte<br />

di questa pubblicazione, questo particolare<br />

evento è raccontato nella sua completezza ad<br />

onore del club.<br />

L’attività ordinaria dell’anno ha riguardato<br />

varie argomentazioni di differente interesse,<br />

come La scuola di Polizia a Spoleto, da pochi<br />

anni in piena attività, con relazione della dottoressa<br />

Maria Grazia Betti, direttore della<br />

Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato.<br />

Per ricordare l’attività di alcuni artisti della<br />

nostra città (De Gregorio, Marignoli, Leoncillo,<br />

Orsini,Rambaldi, Raspi, Toscano) noti e apprezzati<br />

anche in campo nazionale, una serata<br />

fu dedicata a Il Movimento pittorico a Spoleto.<br />

Parlarono dell’argomento il critico dottor Enrico<br />

Mascelloni e il responsabile dei musei di<br />

cittadini Lamberto Gentili.<br />

Preventive considerazioni circa i possibili<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 1998/99<br />

Presidente Plinio Ricci, V. Presidente Alberto Conti, Presidente incoming, Alberto Conti,<br />

Past President Maurizio Hanke, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere, Giovanni Burini,<br />

Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: G. Antonio Coricelli, Igino Raspadori, Leo Sabatini,<br />

Vivaldo Pompili.<br />

Visita del governatore Antonino Serafini.<br />

cambiamenti derivanti dall’introduzione della<br />

moneta unica furono svolte dal dottor Umberto<br />

Alunni con la relazione sul tema L’Euro<br />

dal 1999: cosa cambierà per il cittadino e per<br />

l’impresa.<br />

Un grande evento che si stava avvicinando,<br />

coinvolgendo la comunità cristiana e la collettività<br />

in generale suscitando tanto interesse e<br />

molte aspettative, fu trattato da S.E. monsignor<br />

Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto-Norcia<br />

che parlò sul tema Il Giubileo del<br />

2000 nel nostro territorio.<br />

In un convegno aperto alla cittadinanza, organizzato<br />

insieme al CEIS e al locale Lion<br />

Club, svoltosi all’Albornoz Hotel, il professor<br />

E. Tempesta e la dottoressa V. Longo Carminati<br />

dell’UniversitàCattolica di Roma trattarono<br />

l’argomento I giovani di oggi e le trappole delle<br />

nuove droghe. A conferma dell’importanza del<br />

tema e delle preoccupazioni suscitate dalla diffusione<br />

delle droghe, parteciparono all’incontro<br />

oltre 250 persone.<br />

23


In un successivo incontro il dottor Umberto<br />

De Augustinis parlò di L’introduzione del Giudice<br />

Unico di 1° grado. Prospettive per il Tribunale<br />

di Spoleto, descrivendo gli aspetti<br />

giudiziari e le procedure dell’innovazione recentemente<br />

introdotta.<br />

Argomenti diversi e di vario interesse furono<br />

trattati con relazioni riguardanti Informazioni,<br />

curiosità ed esperienze del Gruppo di<br />

Studio rotariano in Brasile, Le perle e i diamanti<br />

nella storia dell’uomo, La Valnerina e la sua storia.<br />

Nell’anno sono continuati i tradizionali in-<br />

24<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

2 settembre 2004 convegno sul tema<br />

“I giovani di oggi e le trappole delle nuove droghe”.<br />

Il folto pubblico segue con attenzione i relatori.<br />

contri con i soci per trattare argomenti specifici<br />

del Rotary. A tal fine sono avvenuti incontri<br />

che hanno riguardato l’ospitalitàper il Corso<br />

Giovanile Internazionale Rotariano di Perugia;<br />

la visita del Governatore con la Festa degli Auguri;la<br />

celebrazione ‘collettiva’ della Domenica<br />

delle Palme; la partecipazione al Premio Rotary<br />

Umbria a GualdoTadino (con premio conferito<br />

a Gianni Pasquarelli), all’Assemblea<br />

Distrettuale a Terni, al Congresso Distrettuale a<br />

Lanciano, all’Interclub a Terni insieme ai Club<br />

di Amelia/Narni, Foligno e GualdoTadino.<br />

Come di consueto per il Club, fu data ospitalità<br />

e accoglienza del Gruppo di Studio Estero<br />

di un distretto australiano.<br />

Non fu tralasciato di sostenere iniziative sociali<br />

programmate dallo stesso Rotary e di dare<br />

un aiuto a chi si trovasse in stato di necessità.<br />

Furono così versati contributi al fondo della<br />

Rotary Foundation, e altri per sostenere le<br />

spese per gli studi e la preparazione scolastica<br />

di alcuni studenti albanesi nel loro paese. Durante<br />

l’anno fu attribuito un “Paul Harris Fellow”<br />

a un socio benemerito; furono inoltre<br />

cooptati tre nuovi soci.<br />

Il presidente<br />

Plinio Ricci


In quest’anno il Club continuò l’attività attraverso<br />

la trattazione di temi d’interesse collettivo.<br />

Fu così presentato Il rischio idrogeologico<br />

nelle valli umbre, relatori l’ingegner Vincenzo<br />

Giovannini e il dottor Ugo Giannantoni,<br />

del Consorzio Bonificazione Umbra.<br />

Le prospettive dell’Ammodernamento della<br />

viabilità in Umbria: il tratto Foligno/Spoleto furono<br />

illustrate dall’ingegnere Bruno Scarnera,<br />

direttore regionale dell’ANAS.<br />

Furono inoltre fatte conoscere importanti<br />

realtà operative esistenti nella nostra città:<br />

L’Istituto Alberghiero: la sua realtà operativa e le<br />

prospettive di sviluppo, attraverso il professor<br />

Giancarlo Busti; L’Archivio di Stato: istituzione<br />

culturale a servizio della città, con il dottor<br />

Luigi Rambotti, direttore della Sezione di Spoleto.<br />

La dottoressa Maria Clara Lilli Di Franco,<br />

direttrice della Scuola Europea di Restauro,<br />

trattò il tema La Tutela dei beni librari: conservazione<br />

e restauro.<br />

Nel corso di un incontro con l’Associazione<br />

Giovanni Polvani il dottor De Masi tenne una<br />

conferenza su I popoli dei Balcani. Convivenza,<br />

cooperazione e integrazione.<br />

Per ciò che riguarda la Giustizia, il dottor<br />

Claudio Pratillo Helmann ebbe modo di illustrare<br />

Il giusto processo.<br />

Altri temi di rilievo per la società in generale<br />

hanno avuto poi una specifica trattazione:<br />

Problemi e prospettive dello sviluppo economico<br />

in Umbria, con il professor Bruno Bracalente,<br />

presidente della Regione Umbria; La nostra società<br />

attraverso l’analisi del Censis, con relazione<br />

del dottor Giuseppe De Rita.<br />

In un incontro serale avente per oggetto La<br />

vita disegnata, tutto il club ebbe modo di conoscere<br />

e apprezzare le notevoli doti dell’architetto<br />

Gaspare De Fiore, che tratteggiò poeticamente i<br />

vari aspetti della pittura e del disegno.<br />

In una visita alle Cantine Lungarotti, l’enologo<br />

Angelo Valentini ci illustrò la storia e la lavorazione<br />

del vino, con un’interessante<br />

relazione dal titolo Per corsi di vini, ovvero: percorsi<br />

divini.<br />

Di un altro prodotto notoriamente assai importante<br />

del nostro territorio, si ebbe modo di<br />

parlare in maniera approfondita con il socio G.<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 1999/2000<br />

Presidente Alberto Conti, V. Presidente Igino Raspadori, Presidente incoming Antonio Coricelli,<br />

Past President Plinio Ricci, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto Alessandro<br />

Nocchi. Consiglieri: Leo Sabatini, Vincenzo Di Dio, Vivaldo Pompili, Lucia Bruni Silvaggi.<br />

Antonio Coricelli il quale trattò il tema L’olio di<br />

oliva nel mondo. I problemi della commercializzazione.<br />

Nel corso di una ‘conviviale’ il socio Rodolfo<br />

Valentini illustrò il proprio progetto per l’illuminazione<br />

delle mura civiche della città di<br />

Spoleto, intervento che fu poi realizzato dal<br />

Comune negli anni successivi.<br />

In altri incontri furono trattati anche argomenti<br />

rotariani, come, a opera del socio Leo<br />

Sabatini, Le quattro vie di azione; come metterle<br />

in pratica; inoltre si finanziò un corso di alfabetizzazione/socializzazione<br />

per bambini stranieri<br />

in una scuola elementare di San<br />

Giacomo.<br />

Nel marzo fu celebrato a Roma il Giubileo<br />

con un incontro di Rotariani; e a giugno, in occasione<br />

di un’interessante visita a Montecassino,<br />

si ebbe modo di fare un piacevole<br />

‘interclub’ con i soci di Cassino e Cava dei Tirreni.<br />

Il presidente<br />

Alberto Conti<br />

Visita del governatore Umberto Breccia Fratadocchi.<br />

25


All’inizio dell’anno rotariano una divertente<br />

serata fu dedicata al vernacolo spoletino,<br />

con poesie, testi e brani recitati da Gianfrancesco<br />

Marignoli e Mario Leone, fantasiosi e<br />

bravi interpreti della cultura popolare e di personaggi<br />

particolari della nostra città.<br />

L’attività annuale fu poi sviluppata attraverso<br />

molteplici temi che hanno veramente interpretato<br />

le esigenze di informazione dei soci<br />

e della collettività.<br />

Il professor Ernesto Alicicco, medico sportivo<br />

della A.C. Roma, illustrò in una serata l’argomento<br />

Anabolizzanti – uso e abuso, tema di<br />

particolare interesse poiché gli stessi erano e<br />

sono utilizzati da sportivi professionisti e da<br />

semplici dilettanti, con grande leggerezza e<br />

senza sapere i rischi cui vanno incontro.<br />

Con la professoressa Cleofe Guardigli è<br />

stato tratteggiato il Il Turismo e le nuove opportunità<br />

professionali, tema che merita molta<br />

attenzione per l’Italia, ma anche per il nostro<br />

territorio. Con riferimento a questa materia, alcuni<br />

soci del Club ebbero modo di recarsi a<br />

Malta a fine settembre, in occasione di un convegno<br />

organizzato dal Comitato Interpaese.<br />

Richiamando l’occasione nella quale alcuni<br />

soci avevano visitato Israele la Terra Santa,<br />

padre Bernardo da Monteluco, francescano,<br />

tenne un’interessante conversazione sul tema<br />

Uno sguardo alla terra di Gesù, avendo egli una<br />

profonda conoscenza di quel territorio e delle<br />

vicende legate agli stessi, per essere un’abituale<br />

guida di comitive in pellegrinaggio.<br />

Furono inoltre ampiamente trattati temi di<br />

natura economica. Il professor Fabrizio Coricelli<br />

dell’Università di Siena intrattenne i soci<br />

su L’Euro tra illusioni e realtà; l’ingegner Enrico<br />

Vincenti e il professor Fabrizio De Poli, dell’Enea,<br />

parlarono di Energia da biomasse, illustrando<br />

le recenti tecniche per ottenere energia<br />

alternativa; inoltre il fiscalista dottor Giancarlo<br />

Tattoli con la relazione dal titolo A che Fisco<br />

giochiamo? Fece conoscere aspetti e conseguenze<br />

dell’imposizione in vigore per le attività<br />

imprenditoriali e per i contribuenti in generale.<br />

Di particolare interesse fu il convegno distrettuale<br />

organizzato dal nostro Club, che ver-<br />

26<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Anno 2000/2001<br />

Presidente Antonio Coricelli, V. Presidente Lucia Bruni Silvaggi, Presidente incoming Domenico<br />

Benedetti Valentini, Past President Alberto Conti, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere Giovanni<br />

Burini, Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Roberto Rossi, Claudio Maria Amici, Idolo Agostini,<br />

Paolo Feliziani.<br />

31 marzo 2001 - Convegno distrettuale “La civiltà multietnica<br />

e multiculturale. La società del terzo millennio”.<br />

teva su un tema di grande attualità: La civiltà<br />

multietnica e multiculturale. La società del 3°<br />

millennio. Furono molto seguite e apprezzate<br />

dal numeroso pubblico presente le relazioni<br />

dei professori Odoardo Bussini, Ernesto Galli<br />

della Loggia, Angelo Maria Petroni, e di S.E.<br />

monsignor Riccardo Fontana arcivescovo della<br />

diocesi Spoleto-Norcia.<br />

Un’altra serata fu dedicata al tema Il Portico<br />

di Loreto; ne parlò l’architetto Giuliano Macchia<br />

con un’interessante relazione ricca di particolari<br />

inediti sulla storia e la funzione<br />

dell’importante manufatto architettonico, ricordando<br />

inoltre i vari interventi di restauro<br />

che si sono susseguiti nel tempo.<br />

Il presidente<br />

Antonio Coricelli


Con la relazione su La fabbrica della TV condotta<br />

dal dottor Massimo Mallardo della<br />

RAI si dette inizio alla trattazione e alla informativa<br />

su vari aspetti della vita sociale.<br />

In un’altra serata, la dottoressa Maria Adelaide<br />

Salvatori della Mediaform, ci informò su<br />

Le nuove professioni illustrando le innovazioni<br />

che subentravano nelle diverse attività professionali.<br />

Il convegno a Montefalco su Una risposta<br />

alla sfida del terzo millennio con relatori S.E.<br />

monsignor Riccardo Fontana, dottor Gabriele<br />

Canè, professor Luigino Bruni, don Oreste<br />

Benzi ed il generale Alberto Camerotto, mise<br />

in evidenza i nuovi problemi di carattere generale<br />

che stavano emergendo per la evoluzione<br />

della società civile e per la globalizzazione dei<br />

rapporti.<br />

In occasione della visita alle cantine Lungarotti,<br />

il direttore enologo della stessa, dottor<br />

Valentini, poté illustrare I vini dell’azienda ai<br />

soci del club che vi parteciparono.<br />

Vari argomenti riguardanti la cultura furono<br />

trattati dalla dottoressa Gioia Filocamo<br />

con una piacevole relazione sul tema Dentro<br />

l’Opera dell’800: la solita forma delle emozioni.<br />

Delle Le chiese romaniche in Umbria, parlò il<br />

dottor Dino Sperandio (Coo.Be.C.), mentre<br />

vari relatori delle due regioni affrontarono il<br />

tema Le nuove frontiere per il recupero del patrimonio<br />

architettonico. Esperienze tra Umbria e<br />

Marche.<br />

Altri argomenti svolti furono Le operazioni<br />

di supporto alla pace nel nuovo quadro geopolitico,<br />

con l’ingegner Bruno Di Marco, e poi<br />

quello su Enrico Fermi, relatore il socio Ugo<br />

Lopa, e ancora le Strategie contro il male del secolo,<br />

con relazione del socio Mauro Calabresi.<br />

Numerosi incontri hanno avuto per oggetto<br />

i problemi dei giovani come pure vari argomenti<br />

con relazioni dei giovani del Rotaract.<br />

La Stampa rotariana fu ampiamente trattata<br />

dal dottor Ferruccio Squarcia, rotariano impegnato<br />

nella stesura della nostra pubblicazione<br />

Rotary 2090.<br />

Avvennero gli abituali incontri del club per<br />

la Domenica delle Palme (all’Abbazia di Fonte<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 2001/2002<br />

Presidente Antonio Massaccesi, V. Presidente Lucia Bruni Silvaggi, Presidente incoming Vivaldo<br />

Pompili, Past President Antonio Coricelli, SegretarioTommaso Coricelli, Tesoriere Giovanni Burini,<br />

Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Giovanni Conti, Torquato Novelli, Lorenzo Tomassoni.<br />

Visita del governatore Riccardo Calogero Marrollo.<br />

Consegna dell’attestazione distrettuale al Club.<br />

Avellana), per l’Assemblea Distrettuale (a Montesilvano<br />

- PE), per l’ospitalità del G.S.E., per il<br />

Premio Rotary Umbria e per il Congresso Distrettuale<br />

(a Vasto).<br />

A fine giugno il club di Spoleto fu ‘padrino’<br />

per la nascita del nuovo club di Norcia-S. Benedetto,<br />

Governatore Riccardo Calogero Marrollo,<br />

con cerimonia Distrettuale per la<br />

Consegna della Carta a Norcia.<br />

Il presidente<br />

Antonio Massaccesi<br />

27


In questo anno furono dibattute in diversi incontri<br />

varie tematiche d’interesse generale.<br />

Con un’articolata relazione l’amministratore<br />

delegato delle Ferrovie Centrali Umbre,<br />

l’ingegner Domenico Mazzamurro espose Le<br />

innovazioni nei servizi pubblici alla luce dell’art.<br />

35 della Finanziaria 2002.<br />

Il dottor Andrea Bertelli ebbe modo di mettere<br />

in evidenza la Crisi dei Mercati finanziari.<br />

Prospettive e rimedi con una descrizione dei<br />

possibili avvenimenti negativi che sarebbero<br />

intervenuti nel settore economico con la loro<br />

prevedibile soluzione.<br />

Anche nel settore sanitario, furono destinate<br />

alcune serate per trattare specifici argomenti<br />

di notevole interesse generale: Cardiochirurgia:<br />

alcuni profili dei campi di interesse. Loro impatto<br />

epidemiologico sulla popolazione. Certezze<br />

consolidate e tendenze per il futuro con approfondita<br />

esposizione del dottor Gino Dimanici,<br />

valente cardiologo; il Diabete mellito: situazione<br />

in Umbria e a Spoleto fu illustrato con il duplice<br />

intervento del dottor Giovanni Cicioni e del<br />

dottor Giovanni Divizia; ed ancora, i problemi<br />

di carattere respiratorio nella loro manifestazione<br />

e nella loro possibile risoluzione furono<br />

spiegati dal dottor Luigi Frigieri, stimato pneumologo,<br />

con la relazione sullaS.A.R.S. (Severe<br />

Acute Respiratory Syndrome). Aspetti clinici ed<br />

epidemiologici).<br />

28<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Anno 2002/2003<br />

Presidente Vivaldo Pompili, V. Presidente Maria Grazia Betti, Presidente incoming Maria Grazia<br />

Betti, Past President Antonio Massaccesi, Segretario Tommaso Coricelli, Tesoriere Giovanni Burini,<br />

Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Francesco Crescentini, Paolo Filipponi, Bruno Gori, Plinio<br />

Ricci, Rodolfo Valentini.<br />

Visita del governatore Umberto Lenzi.<br />

Riguardo agli aspetti culturali che il nostro<br />

club ha sempre voluto seguire con particolare<br />

interesse, la relazione sulla Fondazione per la<br />

conservazione ed il restauro dei beni librari,<br />

scuola europea di formazione specialistica per<br />

restauratori. Conservatori di beni librari e documentali.<br />

Obbiettivi, programmi e prospettive”,<br />

svolta dalla dottoressa Maria Lilli Di Franco e<br />

dal professr Enrico Menestò, ha fatto conoscere,<br />

con più particolari, l’importante iniziativa<br />

istituita a Spoleto e che richiama allievi<br />

anche stranieri per la loro preparazione; ancora,<br />

il prof. Ivo Picchiarelli con la sua esposizione<br />

sugli Elementi storici ed antropologici di<br />

fondazione del territorio e del carattere della popolazione<br />

umbra ebbe modo di far conoscere<br />

inediti aspetti sulla origine e sulle caratteristiche<br />

degli abitanti della nostra regione.<br />

Con lo Spettacolo Teatrale con Dramma e<br />

Farsa di Luigi Pirandello, attraverso i componenti<br />

della “Filodrammatica Spoletina Gino<br />

Fantoni” che richiamò una folta partecipazione<br />

di pubblico, si poté conseguire una rilevante<br />

raccolta di fondi destinati alla Rotary<br />

Fondation e che determinò l’apprezzamento<br />

del nostro Distretto.<br />

Un’importante manifestazione avvenne<br />

inoltre nell’aprile a Spoleto con l’attribuzione<br />

del Premio Rotary Umbria all’eminente critico<br />

dell’arte moderna, il professor Giovanni Carandente,<br />

proposto dal nostro club, al quale<br />

tutti i Club umbri riconobbero la valenza artistica<br />

e culturale in campo nazionale e internazionale.<br />

Con la visita a maggio presso il Museo storico<br />

dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle<br />

di Bracciano, si ebbe modo di vedere particolari<br />

velivoli e conoscere episodi e curiosità collegati<br />

all’attività di questo settore.<br />

Con apposita relazione sul Processo a Socrate,<br />

il presidente tratteggiò la vita e il pensiero<br />

del famoso filosofo greco con riferimento<br />

alle sue convinzioni personali ed in rapporto<br />

all’epoca storica in cui visse<br />

Il presidente<br />

Vivaldo Pompili


Maria Grazia Betti, prima Presidente donna<br />

del Rotary Club di Spoleto, aspetto questo<br />

che ha caratterizzato l’attività del mio anno<br />

rotariano.<br />

Gli argomenti trattati, infatti, sono stati particolarmente<br />

interessanti, come le serate riguardanti<br />

Esperienze ed emozioni del<br />

volontariato nel Rotary, egregiamente e simpaticamente<br />

svolte dal dottor Gabrio Spapperi; le<br />

Cellule staminali e terapia delle malattie neurologiche,<br />

ampiamente illustrate da Angelo Vescovi,<br />

professore associato di biologia<br />

cellulare; La Televisione e il suo futuro, autorevolmente<br />

trattato dal professor Angelo Maria<br />

Petroni.<br />

Le iniziative più vicine alla città hanno riguardato<br />

la relazione di Sergio Grifoni, presidente<br />

della sezione AVIS di Spoleto, sull’attività<br />

dell’associazione; La Ferrovia Spoleto-Norcia e<br />

l’ipotesi di recupero del suo tracciato secondo<br />

l’architetto Paolo Leonelli.Infine la serata dedicata<br />

al Festival dei Due Mondi con la gradita<br />

partecipazione del Rotary Club di Roma Sud.<br />

Personale e complesso l’impegno per il Book<br />

Crossing, iniziativa per la libera circolazione di<br />

libri, che si è svolta in vari punti della città, con<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 2003/2004<br />

Presidente Maria Grazia Betti, V. Presidente Giovanni Burini, Presidente incoming Giovanni Burini,<br />

Past President Vivaldo Pompili, Segretario Tommaso Coricelli, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi,<br />

Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Lucia Bruni Silvaggi, Giovanni Conti, Francesco Crescentini,<br />

Bruno Gori, Rodolfo Valentini.<br />

Visita ai Sassi di Matera.<br />

Il professor Angelo Vescovi che ha svolto la relazione<br />

sulle cellule staminali.<br />

i volumi messi a disposizione dai soci, al fine di<br />

promuovere la lettura e il sapere.<br />

Altrettanto piacevole e istruttivo l’interclub<br />

con Matera, grazie alla cordiale accoglienza dei<br />

rotariani materani che si sono prestati, con<br />

vera amicizia, per far conoscere la loro bellissima<br />

e unica città.<br />

Il presidente<br />

Maria Grazia Betti<br />

29


Con quest’anno il club dette inizio ad alcune<br />

presidenze di durata biennale allo scopo di<br />

incidere positivamente nel Club con presidenti<br />

che potessero dare un più continuato impegno<br />

rotariano, favorendo sempre più la partecipazione<br />

dei soci alla vita associativa.<br />

Si dette inizio all’anno con una serata dedicata<br />

alla signora PierluigiaCiucarilli alla quale<br />

era stato attribuito il prestigioso premio Alfredo<br />

D’Andrea a Termoli, destinato a persone<br />

fortemente e gratuitamente impegnate a favore<br />

di persone malate.<br />

Furono sviluppati numerosi rapporti con<br />

altri Club, dando inizio a legami rotariani ampliando<br />

la conoscenza tra soci; ricordiamo, a<br />

tale proposito un interessante Interclub con<br />

Roma-Sud, visita alla Galleria Borghese a<br />

Roma; a Foligno, con i club di Assisi, Foligno e<br />

Gualdo Tadino, imperniato su una dotta relazione<br />

del PDG Antonio Pieretti.<br />

Particolare fu il gemellaggio con il Rotary<br />

Club di Cordova (n° 30126 SP - D. 2200) al<br />

quale parteciparono numerosi soci e mediante<br />

il quale si ebbe modo di visitare turisticamente<br />

alcune città spagnole.<br />

Per la nostra città furono trattate numerose<br />

tematiche: l’ipotesi della realizzazione di Lo<br />

svincolo sud a Spoleto, con relazioni dell’ingegnere<br />

Massimo Coccetta e dell’architetto Giuliano<br />

Macchia, ed il Chiostro di S. Nicolò:<br />

utilizzazione e prospettive esposte dal socio<br />

Bruno Gori.<br />

Altro argomento attinente riguardò<br />

un’opera d’arte che il club aveva preso un impegno<br />

al fine di evitarne il degrado, con l’intento<br />

di restituirla alla Città: La scultura<br />

Spoleto 1962 di Nino Franchina. Stato dei lavori<br />

di restauro fu il tema trattato dal professor Giovanni<br />

Carandente, e dal socio Bruno Gori,i<br />

quali illustrarono i vari interventi.<br />

30<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

2004/2005<br />

Presidente Giovanni Burini, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Giovanni Burini,<br />

Past President Maria Grazia Betti, Segretario Igino Raspadori, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi,<br />

Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Francesco Crescentini, Fabio Di Russo, Luigi Frigieri,<br />

Bruno Gori, Plinio Ricci.<br />

2005/2006<br />

Presidente Giovanni Burini, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Rodolfo Valentini,<br />

Past President Giovanni Burini, Segretario Igino Raspadori, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi,<br />

Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Luigi Frigieri, Bruno Gori, Mario Mancini, Plinio Ricci,<br />

Ada Spadoni Urbani, Mauro Calabresi.<br />

In un altro incontro si parlò di un prodotto<br />

tipico del nostro territorio L’olio di oliva:qualità<br />

e salute. La realtà umbra, con relazione del<br />

socio Giovanni Petruccioli.<br />

Furono trattati anche argomenti d’interesse<br />

comune, come La Globalizzazione: benefici e<br />

sfide per il futuro attraverso un’interessante relazione<br />

dello spoletino dottor Fabio Massimo<br />

Natalucci, impegnato presso la FederalReserve<br />

degli Stati Uniti,e poi Diecimila anni di viticoltura.<br />

Cenni, aneddoti e curiosità con il dottor<br />

Ettore Bellucci, sommelier, che tratteggiò l’origine<br />

della coltivazione della vite e la scienza<br />

dell’enologia; e ancora Verso la costituzione Europea?con<br />

relazione del professor Fabio Raspadori;<br />

L’Etica clinica nella pianificazione<br />

dell’assistenza”con relazione del dottor Riccardo<br />

Cecioni della Consulta di bioetica.<br />

Con L’acqua questa sconosciuta. Quale futuro?,<br />

l’ingegner Carlo Marconi, direttore generale<br />

del Consorzio della Bonificazione<br />

Umbra, espose l’importanza che sempre più<br />

doveva essere riconosciuta a questo prezioso<br />

elemento, basilare per la vita umana.<br />

L’abituale incontro per la Domenica delle<br />

Palme avvenne a Cancelli di Foligno con una<br />

nutrita presenza di soci e familiari.<br />

L’anno rotariano fu chiuso con una serata<br />

con cui il dottor Giovanni Maria Gubbiotti<br />

espose le sue personali considerazioni su Il<br />

vero S. Francesco.<br />

anno successivo continuò il forte impegno<br />

L’ di tutto lo staff dirigenziale per l’attività sociale,<br />

iniziando con una conoscenza di una<br />

parte della nostra città non aperta al pubblico;<br />

infatti, il socio Bruno Gori ebbe modo di illustrare<br />

l’argomento Città di Spoleto. Storia di un<br />

quartiere: da Anfiteatro a Casbah, che in seguito


si poté anche visitare potendone osservare la<br />

maestosa consistenza e l’origine storica, ma<br />

anche il degrado in cui si trovava.<br />

Un tema sempre attuale e delicato fu sviluppato<br />

con una serata in cui don Eugenio Bartoli<br />

illustrò il Centro di solidarietà Don Guerrino<br />

Rota; 30 anni di attività nel recupero di tossicodipendenti<br />

da lui diretto per combattere l’uso<br />

sempre più diffuso e devastante della droga.<br />

Al fine di coinvolgere tutti i soci furono indetti<br />

interessanti incontri. Citiamo a tale proposito:<br />

Cina: rischio o opportunità?, a cura del<br />

professor Massimo Marotta, a.d. della<br />

‘Black&Decker Italia’ il quale raccontò le proprie<br />

esperienze e quelle della ditta nei rapporti<br />

commerciali con quel paese; un’approfondita<br />

disamina dell’argomento Globalizzazione e partecipazionefu<br />

sviluppata dal dottor Antonio Locajono;<br />

l’architetto Giancarlo Lapici dell’Inarch<br />

Marche illustrò ampiamente il tema La cultura<br />

architettonica contemporanea, il paesaggio, la<br />

progettazione urbana e urbanistica, il riuso del<br />

patrimonio esistente.<br />

Rispondendo all’esigenza di trattare temi diversi<br />

fu invitato il dottor Michele Mangiafico,<br />

direttore di R.A. di S. Marino, il quale intrattenne<br />

il club su TV, cattiva maestra.<br />

Non mancò inoltre una serata sui generis<br />

con Caterinaccia di S. Brizio. Una strega del<br />

Quattrocento che fece conoscere un inedito e<br />

poco conosciuto personaggio delle nostre zone.<br />

Con il Premio di Laurea Nazionale Guido<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Visita del governatore Tullio Tonelli.<br />

Carli, su esposizione del dottor Marco Angujari<br />

del Centro Studi Bancari Giuseppe Romano, fu<br />

meglio conosciuta l’iniziativa a favore di studenti<br />

preparati e meritevoli.<br />

Una serata con il socio Filippo Casciola,<br />

fece ricordare un nostro concittadino entrato<br />

tragicamente nella cronaca nazionale trattando<br />

La vita e l’impegno professionale del giornalista<br />

Walter Tobagi.<br />

Si continuarono gli incontri tra club, con un<br />

interclub a Foligno con cui fu trattato il tema<br />

Etica e politica in Italia oggi con il dottor Giuseppe<br />

De Rita, Presidente del Censis.<br />

Una maggiore conoscenza del Premio Rotariano<br />

Galileo Galilei che si tiene a Pisa, si ebbe<br />

nell’incontro con cui il nostro socio Angelo<br />

Maria Petroni, presidente della Fondazione<br />

omonima, dettagliò le caratteristiche, le finalità<br />

e le procedure seguite per la sua attribuzione.<br />

Nell’anno furono anche organizzate brevi<br />

gite con familiari e amici per una maggiore aggregazione,<br />

come quella fatta al Santuario di<br />

Loreto nelle Marche e con la ricorrenza della<br />

Domenica delle Palme che fu celebrata nell’importante<br />

Santuario francescano de La<br />

Verna, con forte e sentita partecipazione dei<br />

numerosi intervenuti.<br />

A fine giugno avvenne l’abituale Passaggio<br />

della Campana.<br />

Il presidente<br />

Giovanni Burini<br />

31


Questo è il primo dei due anni rotariani caratterizzati<br />

dalle poche parole del presidente,<br />

compensate da un impegno, veramente<br />

encomiabile, dei Soci e in particolare del Consiglio<br />

Direttivo.<br />

Prima di procedere a un riepilogo delle nostre<br />

iniziative è quindi doveroso un ringraziamento<br />

a tutti i Soci che hanno reso possibile il<br />

raggiungimento di alcuni obiettivi importanti.<br />

Sono convinto che non siano i singoli a rendere<br />

eccellente il club, ma le persone sincere, intellettualmente<br />

oneste che lo compongono, unite<br />

32<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

ANNO 2006/2007<br />

Presidente Rodolfo Valentini, V. Presidente Luigi Frigieri, Presidente incoming Rodolfo Valentini,<br />

Past President Giovanni Burini, Segretario Alberto Conti, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi, Prefetto<br />

Alessandro Nocchi. Consiglieri: Marco Bellingacci, Alessandro Cardarelli, Mario Mancini, Plinio<br />

Ricci, Gaspare Sabatini, Mauro Calabresi.<br />

ANNO 2007/08<br />

Presidente Rodolfo Valentini, V. Presidente Mauro Calabresi, Presidente incoming Mauro Calabresi,<br />

Past President Rodolfo Valentini, Segretario Alberto Conti, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi, Prefetto<br />

Alessandro Nocchi. Consiglieri: Marco Bellingacci, Lucia Bruni Silvaggi, Alessandro Cardarelli,<br />

Mario Mancini, Gaspare Sabatini, Ada Spadoni Urbani.<br />

Visita del Governatore Pierini.<br />

da un sentimento di amicizia, che poi è stata<br />

estesa, con una feconda condivisione di esperienze,<br />

con i Club di Amelia-Narni, Assisi, Foligno,<br />

Perugia, Terni, Todi, Pisa, Roma Sud e<br />

Lourdes.<br />

Un fattivo interesse per i vari problemi ha<br />

permesso, grazie anche al generoso aiuto di<br />

numerosi sponsor, di realizzare una serie d’iniziative<br />

che hanno attirato l’attenzione dei Governatori<br />

verso il nostro Club, cui sono stati<br />

conferiti l’Attestato di Eccellenza del Club rilasciato<br />

dal presidente del Rotary International, e


la contestuale assegnazione di tre Paul Harris.<br />

Il Governatore dell’anno 2006/2007, Luciano<br />

Pierini, attraverso il suo motto rotariano<br />

Apriamo la via, ha contribuito a ricercare le<br />

nuove idee per migliorare il funzionamento del<br />

nostro Club. Nella foto che segue, il nostro governatore,<br />

il giorno della visita al Club che<br />

coincide con quello della festa degli auguri.<br />

Iniziando da alcune conviviali, certamente<br />

piacevoli, non possiamo non ricordare quella<br />

offerta dal socio Pompeo Farchioni, nel corso<br />

della quale si è trattato il tema dei Briganti in<br />

terra di Santi, e anche l’interclub con i Lions<br />

per il Carnevale al Rotary.<br />

Il Club di Spoleto è stato sempre presente<br />

negli avvenimenti riguardanti la nostra città:<br />

nel febbraio 2007 una rappresentanza di soci<br />

ha partecipato a Montecarlo alla cerimonia di<br />

addio al Maestro Giancarlo Menotti, socio onorario<br />

del nostro Club. L’8 giugno 2009 è scomparso<br />

anche il professor Giovani Carandente,<br />

socio onorario anch’egli e insignito del premio<br />

Rotary Umbria 2000.<br />

Nel corso di una conviviale svoltasi all’Hotel<br />

Albornoz, una sorta di albergo museo, si è<br />

avuta una vera e propria ‘immersione’ nell’arte<br />

contemporanea. I soci hanno avuto la possibilità<br />

di ascoltare il professor Bruno Toscano,<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Visita del Governatore Massi Benedetti.<br />

oggi nostro Socio Onorario, che ha illustrato<br />

tutte le importanti opere esposte.<br />

Sempre con l’intervento del professor Toscano<br />

si è tenuto nel Palazzo Ancaiani un convegno<br />

dal tema: L’Anfiteatro Romano di Spoleto<br />

– Una prospettiva di scala globale; l’incontro è<br />

stato preceduto da un’accurata visita al grande<br />

complesso.<br />

Il nostro Club ha potuto partecipare a Pisa<br />

alla consegna del Premio Internazionale Galileo<br />

Galilei dei Rotary Club Italiani, grazie al nostro<br />

socio Angelo Maria Petroni, presidente della<br />

fondazione che sovrintende alle attività connesse<br />

al premio.<br />

Non sono da dimenticare le conviviali a<br />

Terni, in occasione della quale, relatore Roberto<br />

Giacobbo, si è parlato dal tema Indagine<br />

sulla vita oltre la vita; e quella a Roma per la visita<br />

ai Musei Vaticani.<br />

Il club ha poi ospitato nel mese di luglio<br />

2007, in concomitanza con il Festival, la Mostra<br />

fotografica itinerante del Rotary, una documentazione<br />

che testimonia l’importanza della<br />

nostra associazione.<br />

Il secondo anno rotariano, Governatore Massimo<br />

Massi Benedetti, il quale proponeva il<br />

33


motto Il Rotary è condivisione che costituiva il<br />

naturale sviluppo di quello precedente; infatti,<br />

all’Aperture di nuove Vie era necessario che facesse<br />

seguito l’impegno per la Condivisione<br />

delle scelte (nella foto il Governatore il giorno<br />

della visita al club, che coincise con quello<br />

della festa degli auguri).<br />

L’inizio del nuovo anno rotariano ci ha fatto<br />

conoscere lo spoletino Francesco Reggiani, Direttore<br />

dell’Archivio Storico del Teatro dell’Opera<br />

di Roma. Grazie al suo invito, il Club<br />

ha avuto l’opportunità di assistere alla Tosca diretta<br />

dal maestro Franco Zeffirelli.<br />

In una conviviale svoltasi a Roma con gli<br />

amici del Club di Roma Sud, l’opinionista del<br />

‘Sole 24 ore’, Stefano Folli ha trattato il tema<br />

L’economia dell’Italia è in prognosi riservata?<br />

L’incontro è stato preceduto dalla visita all’Ara<br />

Pacis Augustea, dove era allestita la mostra<br />

dello stilista Valentino Garavani, per il 4<strong>5°</strong> anniversario<br />

del famoso marchio di alta moda Valentino.<br />

Altra conviviale coinvolgente, perché di<br />

particolare interesse per il nostro territorio, è<br />

stata quella avente per tema: Diatriba sulla<br />

Biga di Monteleone di Spoleto. Il Club si è reso<br />

promotore di un incontro per riassumere i termini<br />

della vicenda, con la partecipazione dei<br />

sindaci di Monteleone di Spoleto, del senatore<br />

Ferranti e di alcuni legali, tutti impegnati per<br />

ottenere la restituzione della Biga che, come<br />

noto, si trova al Metropolitan Museum di New<br />

York.<br />

L’opportunità di focalizzare, ancora una<br />

volta, l’interesse sulla nostra Città è stata offerta<br />

dal ritrovamento di alcuni mosaici dei secoli<br />

VI e VII sec. d.C., recentemente scoperti<br />

nei palazzi Mauri e Pianciani. Alla conviviale<br />

hanno partecipato l’arcivescovo di Spoleto S.<br />

E. monsignor Riccardo Fontana, nostro socio<br />

onorario, la dottoressa Liliana Costamagna e<br />

l’architetto Giuliano Macchia. L’argomento<br />

segue, in un certo senso, quello del XIV Colloquio<br />

dell’Associazione Italiana per lo Studio e la<br />

Conservazione del Mosaico (AISCOM), svoltosi<br />

a Spoleto nel febbraio 2008, con il patrocinio<br />

del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e<br />

la parziale sponsorizzazione del Rotary Club di<br />

Spoleto,<br />

La più significativa iniziativa, di questo secondo<br />

anno di presidenza, è stata l’organizzazione<br />

del Forum Distrettuale sull’etica del<br />

lavoro, promossa dal Governatore Massimo<br />

Massi Benedetti, con la partecipazione dei relatori:<br />

Giuseppe Cremascoli, monsignor Ric-<br />

34<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

cardo Fontana, Antonio Buonajuto e Massimo<br />

Folador.<br />

Il Forum, che ha avuto una numerosa partecipazione<br />

di rotariani e di cittadini, si è svolto<br />

nel Teatro Nuovo e si è concluso con una conviviale<br />

nel Palazzo Leti-Sansi, due bellissime<br />

strutture della nostra città, restaurate di recente,<br />

che sono state la degna cornice alla manifestazione.<br />

Gli atti del forum sono stati<br />

raccolti in un volume a cura del Distretto.<br />

Voglio anche ricordare che il nostro Club, è<br />

solito organizzare una conviviale la Domenica<br />

delle Palme, con la partecipazione dei soci alla<br />

santa Messa. Nell’anno 2007, il tradizionale incontro<br />

si è svolto nel santuario della Madonna<br />

della Stella, seguita dalla conviviale nello<br />

splendido albergo Villa Zuccari, a San Luca di<br />

Montefalco.<br />

Nel 2008, per una serie di circostanze che ci<br />

è sembrato convergessero nella medesima direzione,<br />

è stata formulata, e accettata con entusiasmo,<br />

la proposta di assistere alla santa<br />

Messa della Domenica delle Palme nel santuario<br />

di Lourdes; infatti: il 2008 era l’anno in cui<br />

ricorreva il 150° anniversario delle apparizioni<br />

dell’Immacolata Concezione, il mese di marzo<br />

era il mese dedicato alla Madonna di Lourdes<br />

e la Domenica delle Palme, appunto, è la domenica<br />

in cui i soci del Club di Spoleto partecipano<br />

alla S. Messa insieme.<br />

Anche per questo motivo il pellegrinaggio a<br />

Lourdes ha rappresentato un evento che rimarrà<br />

impresso nell’animo di chi vi ha partecipato.<br />

Il presidente<br />

Rodolfo Valentini


In quest’anno, come di consueto, sono state<br />

trattate tematiche che hanno interessato si<br />

Soci soci. Il dottor Mario Conforti parlò del<br />

tema L’Ospice - Curare anche quando non si<br />

può guarire, il benemerito Servizio aziendale di<br />

cure palliative del quale è coordinatore e medico<br />

volontario, attivo a Spoleto che ha lo<br />

scopo di assistere i malati terminali. Il socio<br />

Luigi Frigieri, specialista del settore, ebbe<br />

modo di trattare l’argomento Respirazione - tra<br />

storia e fisiologia. E ancora, il professor Antonino<br />

Minio fu approfondì il tema Adolescenza -<br />

tra rischi e benessere.<br />

Furono dedicate alcune serate ad argomenti<br />

di carattere culturale: con monsignor<br />

Giampiero Ceccarelli per illustrare il Restauro<br />

della cappella a imitazione della Santa Casa<br />

nella chiesa della Madonna di Loreto di Spoleto,<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 2008/2009<br />

Presidente Mauro Calabresi, V. Presidente Vivaldo Pompili, Presidente incoming Vivaldo Pompili,<br />

Past President Rodolfo Valentini, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi, Prefetto<br />

Alessandro Nocchi. Consiglieri: Idolo Agostini, Alessandro Cardarelli, Paolo Filipponi, Bruno Gori,<br />

Ada Spadoni Urbani.<br />

Visita del governatore Giorgio Splendiani.<br />

eseguito interamente a spese del nostro Club;<br />

con la dottoressa Maria Luisa Catoni furono<br />

raccontati finalità e aneddoti sulla Convivialità<br />

e politica nella Grecia Antica; mentre il professor<br />

Paolo Preto intrattenne i presenti su<br />

Libri e documenti falsi tra Medioevo ed Età moderna.<br />

Altre serate furono dedicate a temi diversi: il<br />

socio Angelo Maria Petroni affrontò l’argomento<br />

A cosa serve il federalismo; il dottor Piero<br />

Di Stefano parlò di Pietre preziose e semipreziose<br />

– curiosità, leggende, virtù terapeutiche e<br />

magiche.<br />

Fu anche organizzata una recita al Teatro<br />

Nuovo di Spoleto, con il gruppo artistico “La<br />

Maschera” di GianfrancescoMarignoli, al fine<br />

di promuovere la raccolta di fondi a favore<br />

della OAMI, ente che ospita e segue persone<br />

35


con problemi fisici e psicologici. In una serata<br />

conviviale fu attribuito il Premio <strong>ROTARY</strong> Club<br />

di Spoleto – Servizio e lavoro a persone che da<br />

36<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Fatima: un momento della Via Crucis.<br />

I rotariani spoletini avanti il Santuario di Fatima.<br />

anni si adoperano gratuitamente a favore di<br />

persone che hanno bisogno di aiuto.<br />

Sono stati realizzati anche vari interclub:<br />

con i Club di Foligno e Assisi per parlare, grazie<br />

al dottor Massimo Pizziconi, di Quando in<br />

Umbria si batteva moneta: le zecche di Foligno e<br />

Spoleto, città che dal VII al XIII secolo furono<br />

autorizzate a battere moneta propria; con il<br />

club di Roma Sud, e a fine giugno con i rotariani<br />

belgi del club di Diest in visita a Spoleto.<br />

Sono state fatte inoltre varie gite con soci,<br />

familiari e amici: a Roma per assistere all’Aida,<br />

nel Teatro dell’Opera, all’Abbazia di S. Eutizio<br />

in Val Castoriana, per la consueta celebrazione<br />

collettiva della Domenica delle Palme. Particolare<br />

e significativa iniziativa fu il pellegrinaggio<br />

a Fatima, dal 23 al 25 aprile, cui si aggiunse<br />

anche l’aspetto turistico con visita a Lisbona.<br />

Il presidente<br />

Mauro Calabresi


Aconferma della consueta collaborazione e<br />

del dialogo con gli amministratori della<br />

città, a avvenute elezioni una serata è stato rivolto<br />

un invito al nuovo sindaco, dottor Daniele<br />

Benedetti, e all’assessore alla cultura,<br />

dottor Vincenzo Cerami, i quali hanno illustrato<br />

i progetti e le iniziative politiche che intendono<br />

attuare a favore della città.<br />

Il programma organizzato degli incontri serali<br />

ha consentito affrontare vari argomenti<br />

che hanno suscitato l’interesse dei soci.<br />

La città ideale è stato il tema trattato dal dottor<br />

Nicola Donti, che ha illustrato una esperienza<br />

posta in atto nel continente americano,<br />

la quale ha lasciato intravedere una diversa<br />

concezione del modo di vivere, una diversa impostazione<br />

dei servizi collettivi e dei comportamenti<br />

dei cittadini.<br />

Dal dottor Valerio Cavalieri è stato sviluppato<br />

il tema Il volo: esperienze passate e future;<br />

mentre l’ingegner Stefano Frigieri ha raccontato<br />

le personali Esperienze nel reparto corse<br />

della Ferrari, con dovizia di particolari tecnici,<br />

poco conosciuti dagli amanti di questo sport,<br />

e dai fan della prestigiosa casa automobilistica<br />

italiana.<br />

Alla dottoressa Anna Leonardi è stato chiesto<br />

di far partecipi i soci di fatti di aneddoti e<br />

curiosità riferibili a suo nonno, Fernando Leonardi,<br />

poeta e pittore spoletino, sulla base dei<br />

ricordi familiari e con la lettura di poesie composte<br />

dallo stesso, di particolare arguzia e intelligenza.<br />

Non sono stati trascurati temi attuali, particolarmente<br />

importanti per la collettività, come<br />

Il futuro dell’energia attraverso un’ampia relazione<br />

da parte del professor Franco Battaglia;<br />

La sicurezza e la tutela del nostro territorio con<br />

ampia relazione della nostra socia Francesca<br />

Peppicelli, vice questore aggiunto della Polizia<br />

di Stato, a Spoleto.<br />

Circa i moderni metodi di lavoro e di rapporti<br />

nella comunicazione, nel corso di una serata<br />

i soci sono stati messi al corrente circa Le<br />

novità nell’informatica, con una relazione del<br />

socio Ermanno Bonifazi, e inoltre dal dottor<br />

Lamberto Bizzarri è stato spiegato Il nuovo<br />

sito informatico del club, utile per una migliore<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Anno 2009/2010<br />

Presidente Vivaldo Pompili, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Bruno Gori,<br />

Past President Mauro Calabresi, Segretario Bruno Gori, Tesoriere Alberto Conti, Prefetto Alessandro<br />

Nocchi. Consiglieri: Paolo Filipponi, Filippo Casciola, Giovanni Conti, Alessandro Cardarelli, Federico<br />

Sabatini.<br />

La cerimonia del Passaggio della Campana.<br />

conoscenza tra i soci del Rotary, e per meglio<br />

rapportarci alla vita del Club.<br />

Di particolare interesse è stata la visita al<br />

Museo di S. Francesco di Montefalco, in occasione<br />

della presentazione del libro Francesco<br />

Melanzio da Montefalco da parte dell’autore<br />

dottor Silvestro Nessi.<br />

Non sono poi mancati vari interclub: con<br />

Roma Sud in occasione del Festival dei Due<br />

Mondi, con Terni per un concerto e la visita di<br />

Palazzo Pianciani, infine con la partecipazione<br />

a Todi in occasione del carnevale.<br />

Come di consueto è stata organizzata per i<br />

soci la Domenica delle Palme a Campi di Norcia,<br />

e l’incontro per la visita del Governatore<br />

Ferruccio Squarcia.<br />

Il presidente<br />

Vivaldo Pompili<br />

37


38<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

Ipotizzare un programma per questo anno,<br />

così importante per la storia del Club che<br />

compie cinquanta anni, non è stato poi così<br />

complesso nonostante i tanti i temi affrontati<br />

nell’ambito delle problematiche che erano state<br />

indicate a livello internazionale, distrettuale e<br />

locale.<br />

Un vivo ringraziamento lo devo al past President<br />

Vivaldo Pompili, al Presidente incoming<br />

Filippo Casciola e a tutti i membri del Consiglio<br />

che hanno dato un apporto notevole alla<br />

preparazione e allo sviluppo di tutte le iniziative.<br />

Da questo impegno sono scaturiti i due gemellaggi,<br />

ufficializzati in una conviviale del luglio<br />

2010, ma già da tempo in itinere, con gli<br />

amici del Club Roma Sud e di Torino 4<strong>5°</strong> Parallelo.<br />

Gemellaggi che hanno visto diversi<br />

scambi da parte dei Club e che spero vivamente<br />

possano portare a una prolificazione<br />

d’intenti per progetti comuni.<br />

L’indirizzo primario del programma ha<br />

preso spunto dal tema suggerito dal Presidente<br />

internazionale Ray Klingsmith, che ci ha esortato<br />

a rivolgere l’attenzione alle nostre comunità.<br />

Un tema che rifletteva molto la mia<br />

intenzione di conoscere meglio quali fossero le<br />

ANNO 2010/2011<br />

Presidente Bruno Gori, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Filippo Casciola,<br />

Past President Vivaldo Pompili, Segretario Filippo Casciola, Tesoriere Alberto Conti, Prefetto Alessandro<br />

Nocchi. Consiglieri: Alessandro Cardarelli, Federico Sabatini, Idolo Agostini, Giovanni<br />

Conti, Enrico Morbidoni.<br />

L’Accademia della scherma di Spoleto - “assalti” per il Rotary.<br />

criticità del nostro territorio per cercare di dare<br />

un supporto costante e fattivo allo sviluppo territoriale<br />

attraverso la ‘voce del Rotary’.<br />

Per questo avevo voluto che il motto di quest’anno<br />

fosse: Conoscere meglio noi stessi ed il<br />

nostro territorio per migliorarne lo sviluppo sociale<br />

e culturale.<br />

La voce del Rotary doveva farsi sentire<br />

anche attraverso l’uso di metodologie diverse e<br />

più moderne e quindi una delle prime cose volute<br />

è stata l’attivazione del nuovo sito del Club<br />

che spero possa essere sempre di più implementato<br />

e seguito.<br />

Sempre parlando di comunicazione, il momento<br />

fondamentale della vita di quest’anno<br />

rotariano sarà la celebrazione del cinquantennale<br />

del Club. In questa occasione, attraverso<br />

la pubblicazione di un volumetto, si documenterà<br />

tutta l’attività svolta negli ultimi venti<br />

anni; ad esso saranno affiancati i tre precedenti,<br />

riediti e collazionati in un elegante cofanetto,<br />

nell’intento di offrire a tutti i soci, in<br />

special modo a quelli di più recente ingresso,<br />

un ricordo così significativo delle vicende del<br />

Club e della città.<br />

Sempre in quest’occasione si è voluto sviluppare<br />

il tema della Comunicazione, organiz-


zando un Forum Distrettuale con l’apporto di<br />

eminenti relatori, che si è svolto proprio nella<br />

giornata del cinquantennale.<br />

Sono state poi indette alcune serate con vari<br />

relatori, al fine di approfondire alcune tematiche<br />

proprie del nostro territorio: la gestione<br />

della Rocca albornoziana, con il professor<br />

Bruno Toscano, che ha poi accettato la nomina<br />

di socio onorario; le problematiche sociali della<br />

nostra comunità, con S.E. monsignor Renato<br />

Boccardo, anch’egli nostro nuovo socio onorario;<br />

le prospettive della Fondazione Cassa di Risparmio<br />

di Spoleto, con il suo presidente e<br />

nostro socio Dario Pompili; le attività dell’Accademia<br />

Spoletina, con il presidente dottoressa<br />

Liana Di Marco; le problematiche della risorsa<br />

acqua, con la dottoressa Michela Milletto, Vice<br />

direttore del Centro UNESCO per la Valutazione<br />

Globale dell’Acqua, e vice Coordinatore<br />

del Programma delle Nazioni Unite per la Valutazione<br />

delle Risorse Idriche Mondiali, e con<br />

il Presidente del Consorzio di Bonificazione<br />

dell’Umbria, dottor Ugo Giannantoni.<br />

Importante è stato l’interclub Spoleto, Norcia,<br />

Ascoli Piceno, svoltosi a Norcia il 26 febbraio<br />

2011, nel quale con l’intervento di<br />

amministratori pubblici, tecnici e forze imprenditoriali<br />

locali si è discusso sul Completamento<br />

e modernizzazione dell’asse viario A14<br />

Adriatica – E45, lungo la S.S. 4 Salaria e la S.S.<br />

685 Tre Valli; un tema di grande interesse riguardando<br />

la comunicazione tra il Tirreno e<br />

Adriatico e l’interconnessione dei tre comuni e<br />

dei loro territori.<br />

Sempre a febbraio, alcune nostre volenterose<br />

signore hanno organizzato una magnifica<br />

serata di carnevale nel corso della quale sono<br />

stati raccolti dei fondi che sono stati devoluti<br />

alla Casa famiglia dell’O.A.M.I. di Spoleto.<br />

In occasione della celebrazione del 150° dell’Unità<br />

d’Italia il nostro socio e vice presidente<br />

dell’Accademia Spoletina, dottor Maurizio<br />

Hanke ci ha parlato dell’importanza della società<br />

spoletina nei moti rivoluzionari ottocenteschi.<br />

Ci sono stati poi momenti significativi di attività<br />

del Club, e si deve dare atto all’impegno<br />

di molti soci che ha permesso il raggiungimento<br />

a livello regionale e distrettuale di significativi<br />

obiettivi. Primo fra tutti il privilegio<br />

di poter conservare a Spoleto, nei locali di palazzo<br />

Ancajani messi a disposizione dal Comune,<br />

l’archivio del Distretto, fatto questo che<br />

costituisce un importante riconoscimento del<br />

ruolo del nostro Club nella vita dello stesso. A<br />

QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Bruno Toscano, Socio onorario del Rotary Spoleto.<br />

ciò si deve aggiungere la conferma da parte di<br />

tutti i Club dell’Umbria che la nostra città per<br />

storia e tradizione costituisca la sede più idonea<br />

per il Premio Rotary Umbria. Significativa<br />

a questo proposito la cerimonia di consegna<br />

alla pianista Cristiana Pegoraro del Premio per<br />

gli anni 2009-2010 e 2010-2011, che si è svolta<br />

il 16 marzo scorso al Teatro Nuovo Giancarlo<br />

Menotti, cui è seguita una cena di gala nel sontuoso<br />

salone del palazzo LetiSansi.<br />

Infine, il tema così caro al governatore, architetto<br />

Mario Struzzi: l’acqua.<br />

Il Club ha inteso portare avanti il progetto,<br />

avviato nel 2008-2009 in accordo con il Consorzio<br />

della Bonificazione dell’Umbria, per la<br />

realizzazione di un pozzo e del relativo impianto<br />

d’irrigazione per la missione dell’Istituto<br />

Pontificio delle Maestre Pie Filippine a Zalambessa<br />

in Etiopia. Il progetto, che ha un importo<br />

di € 25.000,00, ha visto già realizzato il pozzo;<br />

ora ci si sta adoperando, anche grazie alla elargizione<br />

del finanziamento del Distretto, per<br />

l’impianto d’irrigazione.<br />

A livello locale, sempre sul tema dell’acqua,<br />

si era pensato di procedere al ‘restauro-ripristino’<br />

della fontanella del bibeviator, in piazza<br />

Campello, lungo il Cammino di San Francesco,<br />

fruibile dai cittadini,dai turisti e dagli escursionisti<br />

che da Spoleto si avventurano lungo i<br />

sentieri degli eremi del Monteluco.<br />

Problematiche di tipo burocratico amministrative<br />

non ci hanno ancora permesso di avviare<br />

il lavoro, ma spero che ciò possa avvenire<br />

entro breve in accordo con il futuro presidente<br />

Filippo Casciola, al quale auguro un grande<br />

anno confermandogli il mio più ampio sostegno<br />

alle sue iniziative.<br />

Il presidente<br />

Bruno Gori<br />

39


INTERVENTI<br />

DEL <strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

PER IL RESTAURO <strong>DI</strong> OPERE D’ARTE<br />

DEL TERRITORIO


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 1992/1993<br />

CHIESA <strong>DI</strong> SANTA MARIA DELLA CONCEZIONE<br />

RIFACIMENTO DEL PORTONE E DELLA GRANDE FINESTRA SOPRASTANTE<br />

La chiesa fu eretta tra il 1594 e il 1605 sul luogo di un’edicola chiamata la ‘Madonna della Piaggia’<br />

dall’affresco del sec. XV tuttora conservato sull’altar maggiore. Nel 1601 la chiesa e gli edifici<br />

annessi furono consegnati ai Gesuiti che erano stati chiamati per tenere pubblica scuola. Il 24<br />

agosto 1623 un importante pittore nativo di Ascona, Giovanni Serodine (1504-1600), ricevette la<br />

commissione per la decorazione ad affresco della semicupola absidale<br />

Dopo la demaniazione dei beni ecclesiastici seguita all’Unità d’Italia, l’edificio fu consegnato al<br />

comune che poi lo cedette in uso all’amministrazione militare, e nello stesso tempo consentì l’acquisto<br />

del presbiterio da parte di alcuni cittadini che l’affidarono alla parrocchia di San Gregorio.<br />

Così, la parte absidale, ricca di un altare seicentesco ricco di marmi, divisa da un alto muro è rimasta<br />

officiata e oggetto di venerazione mariana popolare; mentre le tre navate furono occupate<br />

da un magazzino militare, sino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. Abbattuto il muro che divideva<br />

le due parti, a seguito dell’accordo tra le due proprietà, l’intera chiesa è stata restituita al<br />

culto.<br />

In occasione del restauro dei rari dipinti del Serodine, studiati e pubblicati dal professor Bruno<br />

Toscano, il Rotary volle partecipare all’evento assumendo l’onere del rifacimento del portone (su<br />

disegno offerto dall’architetto Giuliano Macchia; realizzazione della ditta Giuseppe Chiavari) e<br />

dell’infisso della grande finestra posta in alto sulla facciata rimasta incompiuta.<br />

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44<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

ANNO 1992<br />

<strong>SPOLETO</strong><br />

CHIESA <strong>DI</strong> SAN NICOLÒ. RESTAURO CONSERVATIVO DELLA PARTE LAPIDEA<br />

DELLA LUNETTA E DELL’AFFRESCO DEL PORTALE<br />

La costruzione della chiesa di San Nicolò (originariamente dedicata ai santi Nicola, vescovo di<br />

Bari, Massimo e Agostino) ebbe inizio nel 1304 e costituiva uno dei più importanti edifici religiosi<br />

di Spoleto. Nell’attiguo convento, sino a tutto il Cinquecento fiorì un polo umanistico nel<br />

quale si formarono tutti i maggiori eruditi spoletini; nel 1512 vi fu ospitato Martin Lutero.<br />

Nel sec. XVII ebbe inizio la lenta decadenza dell’edificio, che fu poi abbandonato dai frati nei<br />

primi anni dell’Ottocento; le demaniazioni post-unitarie contribuirono all’opera di degrado, destinando<br />

il complesso a usi impropri. Solo dopo il 1960 iniziò il suo recupero, attraverso l’opera<br />

di restauro e nuova destinazione d’uso, alla quale hanno contribuito enti pubblici e associazioni<br />

cittadini.<br />

Il Rotary ha voluto partecipare alla rinascita di questo importante edificio attraverso l’intervento<br />

conservativo e di restauro della lunetta che sovrasta il bel portale archiacuto animato da pilastrini<br />

coronati da capitelli, e da un elemento tortile. All’interno della lunetta, la cui cornice ogivale<br />

mostra una bella ghiera scolpita che termina con due protomi leonine, si trova il grande affresco<br />

raffigurante la Madonna fra i santi vescovi Agostino e Nicola, datato 1402, attribuito al ‘Maestro<br />

della Dormitio di Terni’.<br />

Il restauro è stato eseguito dalla Coo.Be.C., soc. cooperativa di Spoleto.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 1998/1999<br />

RESTAURO DELLO STENDARDO PROCESSIONALE BIFACCIALE <strong>DI</strong> SAN PIETRO<br />

<strong>DI</strong> VERONA MARTIRE OPERA <strong>DI</strong> FRANCESCO REFINI (SEC. XVII)<br />

L o stendardo dipinto su tela (cm. 235x155) rappresenta nelle due facciate San Pietro martire<br />

che protegge Spoleto, santo che la Città annovera tra i suoi protettori. L’autore è Francesco Refini<br />

(1661/1685) un pittore spoletino molto attivo nel territorio fino alle Marche. Nella prima scena<br />

il martirio del frate domenicano, che appare straziato a terra mentre il suo aguzzino sta trafiggendolo<br />

con una lama affilata. Nell’altra scena San Pietro martire è portato in gloria da una schiera<br />

di angeli che recano gli attributi iconografici del santo: la corona d’alloro, la palma del martirio e<br />

il giglio simbolo di purezza. Il santo domenicano sembra difendere la città dagli attacchi dei nemici,<br />

ormai giunti alle sue porte lanciando lingue di fuoco che sorregge nella mano destra.<br />

Il riferimento è a un episodio realmente accaduto riportato nella storia di Spoleto del Sansi.<br />

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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

ANNO 1999<br />

<strong>SPOLETO</strong> - EGGI<br />

IL RESTAURO DEGLI AFFRESCHI NELLA CHIESA <strong>DI</strong> SAN MICHELE ARCANGELO<br />

L a chiesa di san Michele Arcangelo di Eggi è senza dubbio tra i più significativi esempi di quella<br />

‘civiltà dell’affresco’ che caratterizzò dal punto di vista artistico e devozionale il territorio dell’Italia<br />

Centrale, in particolare tra il XIV e il XVI secolo. Infatti, le pareti interne ed esterne dell’edificio<br />

sono rivestite da un gran numero di affreschi votivi i quali, attraverso le dediche dei<br />

committenti segnate ai margini inferiori dei riquadri, ci parlano delle esigenze di protezione dei<br />

fedeli, in particolare dalle ricorrenti pestilenze.<br />

Le trasformazioni subite dalla chiesa avevano però modificato la situazione occultando gli affreschi<br />

al disotto di intonaci e tinteggiature; solo nel dopoguerra, anche se con tecniche non del<br />

tutto ortodosse, molti di questi affreschi furono rimessi in luce.<br />

A partire dal 1966, per volere del parroco don Giuseppe Grimani, furono effettuate dalla<br />

Coo.Be.C., soc. cooperativa di Spoleto, campagne di saggiatura degli intonaci che hanno portato<br />

alla riscoperta di tutto il corpus decorativo della chiesa.<br />

In quest’ambito il Rotary Club di Spoleto ha voluto contribuire al restauro dei due affreschi raffiguranti<br />

Sant’Elena Imperatrice, datato 1474, e la Madonna della Quercia datato 1515.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

2004/2005<br />

CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELLA SCULTURA<br />

<strong>SPOLETO</strong> 1962 <strong>DI</strong> NINO FRANCHINA<br />

In occasione ricorrenza Centenario della Fondazione del <strong>ROTARY</strong> INTERNATIONAL, il Club di<br />

Spoleto ha voluto restituire alla collettività l’importante opera di arte contemporanea, realizzata<br />

Nino Franchina per la mostra di sculture del 1962. Il memorabile evento fu ideato e curato dal compianto<br />

Giovanni Carandente, al quale fu assegnato il Premio Rotary Umbria nel 2003.<br />

L’intervento fu sollecitato anche dalla riapertura della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea<br />

nella nuova sede di Palazzo Collicola, rispondendo all’esigenza di recuperare un’opera che<br />

l’autore aveva voluto dedicare alla Città, intitolandola Spoleto 1962. La scultura realizzata in ferro,<br />

era gravemente danneggiata dalla ruggine e giaceva da molti anni in un deposito comunale.<br />

Nino Franchina (1912-1987) studiò all’Accademia di belle arti di Palermo, frequentando in questa<br />

città personalità del calibro di Guttuso, Barbera e Lia Pasqualino Noto, con i quali espose per<br />

la prima volta nel 1934 alla Galleria del Milione di Milano, città ove incontrò gli artisti del movimento<br />

Corrente; nel 1946 aderì al Fronte nuovo delle arti, in seno al quale si presentò, nel 1948, alla<br />

XXIII Biennale di Venezia.<br />

Decisivo per la sua formazione fu il soggiorno a Parigi (1947-50). La conoscenza diretta delle<br />

opere di Picasso, Zadkine, Brancusi, Moore, oltre che di Chadwick e Butler, gli fece assumere una<br />

nuova posizione nell’ambito della scultura astratta, adeguandosi alle prove sperimentali del gruppo<br />

Art aujourd’hui, che realizzava le proprie opere con mezzi e materiali spesso provenienti dalla produzione<br />

industriale.<br />

Tornato in Italia dopo il 1950, fece uso di carrozzerie di automobili fuori uso, di lamiere o altri<br />

materiali riciclati realizzando composizioni slanciate e fantastiche come la Commessa 60124, del<br />

1959, grande scultura di ferro commissionatagli dall’Italsider per il lungomare di Genova, le steli<br />

di Spoleto e di Dogliani.<br />

Dal 1968 il siciliano Franchina, affascinato dai personaggi della Chanson de Roland, li interpretò<br />

nelle forme più composite dell’assemblage. Fu così che l’avventura tecnologica delle grandi<br />

steli, e quella eroico-poetica dei paladini diventarono i due motivi del suo modernismo.<br />

Lavorò anche nell’ambito della decorazione e dell’oreficeria, trattando ferro e oro con la stessa<br />

abilità tecnica; ebbe una sala personale alla XXIX Biennale di Venezia (1958), espose alla Biennale<br />

di San Paolo del Brasile (1959), e ad Anversa e Tokyo (1961).<br />

Lo scultore Nino Franchina intento nella lavorazione<br />

dell’opera Spoleto 1962.<br />

Il socio Luigi Frigeri durante l’operazione diagnostica<br />

sull’opera.<br />

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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

La scultura nella fase di collocazione davanti<br />

Palazzo Collicola.<br />

L’opera Spoleto 1962 nella collocazione<br />

voluta dall’Artista.<br />

L’intervento di restauro, curato dalla Coo.Be.C. soc. cooperativa di Spoleto, ha comportato il<br />

consolidamento delle parti esterne e interne della struttura in ferro, che era stata aggredita dagli<br />

agenti atmosferici con fenomeni di ossidazione e corrosione molto importanti.<br />

Fondamentale per la realizzazione dell’intervento è stata l’indagine endoscopica della struttura<br />

che fu eseguita, a titolo gratuito, dal nostro socio dottor Luigi Frigeri il quale, aduso professionalmente<br />

all’esplorazione del corpo umano, si dedicò per un giorno alla ‘speleologia artistica’.<br />

Dopo l’intervento, la stele fu alzata a fianco del portale d’ingresso del Palazzo Collicola e della<br />

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Solo di recente, dopo il restauro del Palazzo Comunale<br />

l’opera, ormai risanata, è potuta tornare nella sua collocazione originaria, voluta dall’Artista.<br />

Grazie all’intervento del Rotary l’opera di Nino Franchina è tornata ad affiancarsi alle altre importanti<br />

sculture rimaste in città dopo la mostra del 1962: il Teodelapio di Alexander Calder, il Dono<br />

di Icaro di Beverly Pepper, il Colloquio con il Demonio di Pietro Consagra, la Colonna del Viaggiatore<br />

di Arnaldo Pomodoro, lo Stranger III di Lynn Chadwick.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 2008/2009<br />

<strong>SPOLETO</strong><br />

CHIESA DELLA MADONNA <strong>DI</strong> LORETO - RESTAURO DELL’ E<strong>DI</strong>COLA VOTIVA<br />

A nche in questa occasione il consiglio, dal Mauro Calabresi, ha voluto che il Rotary contribuisse<br />

alla conservazione delle opere d’arte della citta.<br />

L’edicola dipinta, in origine un piccolo edificio votivo posto lungo un antico asse viario, è oggi<br />

all’interno della monumentale chiesa della Madonna di Loreto. L’opera fu commissionata nel 1538<br />

da un proprietario terriero del luogo, un certo Iacopo Spinelli, il quale volle che a eseguire l’affresco<br />

fosse il pittore Iacopo Siculo, maestro attivo a Spoleto nel terzo e quarto decennio del XVI secolo.<br />

L’insigne artista, secondo il desiderio del committente, raffigurò una Madonna con il Bambino<br />

in un nimbo al di sopra della Santa Casa di Loreto; ai lati, a figura intera, san Sebastiano e sant’Antonio<br />

Abate.<br />

L’edicola, simile nella struttura ad altre che si trovano sparse nel nostro territorio, ebbe da subito<br />

la fama di luogo miracoloso e perciò dovette rimanere nella forma originale per poco tempo,<br />

perché presto si provvide ad ampliarla in forma di capanna. Nel 1572, su disegno dell’architetto fiorentino<br />

Annibale Lippi, iniziò la costruzione di un grande edificio che accolse nell’interno la cappella<br />

Spinelli. Per porre fine alle diatribe insorte con il santuario di Loreto, ben presto la parete<br />

con l’affresco fu celata da apparati che variarono nel tempo. Fino a prima del restauro in corso, la<br />

macchina d’altare settecentesca rendeva visibile solamente il volto della Vergine e del Bambino. La<br />

cappella, a imitazione della Santa Casa, fu rinnovata da Isidoro Benedetti nel 1701.<br />

Il restauro, voluto dal Rotary Club di Spoleto, ed eseguito dalla Coo.Be.C., ha riguardato solo<br />

la parete di fondo; tuttavia l’intervento ha permesso di eseguire un’accurata ricognizione dell’intero<br />

manufatto evidenziando l’esistenza di decorazione e dipinti sulle pareti e sulla volta della cappella,<br />

che dovranno essere posti in luce e restaurati per poter restituire alla città un piccolo, ma<br />

insigne monumento. È un impegno economicamente rilevante, che confidiamo di portare a compimento,<br />

anche con l’aiuto di sponsor amici.<br />

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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

ANNO 2010/2011<br />

INTERVENTO <strong>DI</strong> RESTAURO-RIPRISTINO DELLA FONTANELLA DEL VIAGGIATORE<br />

SITUATA IN PIAZZA CAMPELLO <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

La fontanella oggetto dell’intervento è collocata sulla destra della Fontana del Mascherone, in<br />

Piazza Bernardino di Campello, storico, letterato e diplomatico dell’antica famiglia spoletina<br />

dei conti di Campello che qui eressero il loro palazzo.<br />

La piazza, che costituisce il punto di arrivo delle vie che salgono dall’antico foro romano (oggi<br />

Piazza del Mercato), dal municipio, dalla cattedrale e dalla più antica porta urbica, posta alla sommità<br />

del Monterone, mentre le vie in uscita, attraverso il Ponte delle Torri si proiettavano verso il<br />

Monteluco e la Valnerina, percorrendo il cosiddetto itinerario ‘eremitico e francescano’. Nel tempo<br />

l’ampio spazio privo di alberature è stato utilizzato per le attività più diverse: nel Seicento vi si teneva<br />

il periodico ‘mercato dei porci’, trasferito poi in altra sede dopo il 1642; nel secolo successivo,<br />

caratterizzato da frequenti terremoti, vi si accampavano i sinistrati e gli impauriti, a cominciare<br />

dal vescovo che era costretto a celebrarvi la messa all’aperto, e dagli amministratori comunali che<br />

qui tenevano i Consigli pubblici. Nel 1819 vi si cominciò a dare la ‘giostra del toro’, tanto che vi fu<br />

costruito un anfiteatro di legno nel quale, alla fine dell’ottocento, si esibì il mitico Buffalo Bill con<br />

la sua compagnia di ‘rodeo’.<br />

Nella piazza esisteva già dal medioevo una fonte pubblica alimentata dall’acqua che scendeva<br />

dal Monteluco e attraversava il Ponte delle Torri. La grande fonte del Mascherone, concepita come<br />

‘mostra d’acqua’, e perciò protetta da una cancellata per impedire l’uso di abbeveratoio per animali,<br />

fu costruita presumibilmente nel 1642, dopo lo spostamento del mercato dei porci; la piccola fontanella<br />

adiacente potrebbe essere stata realizzata mettendo in opera materiali più antichi, nell’ambito<br />

del restauro del 1736, documentato nell’iscrizione superiore che reca la scritta Bibe viator.<br />

Un completo rinnovamento delle condotte di adduzione fu poi eseguito nel 1823 come testimonia<br />

Le fontane della Piazza Bernardino Campello.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

La Fontanella del Viaggiatore che sarà oggetto dell’intervento.<br />

la data nel progetto dell’ingegnere Luigi Gozzi. A queste fontane si ristorarono i soldati del generale<br />

Brignone che nel 1860 assaltarono la Rocca albornoziana e liberarono i detenuti politici che<br />

vi erano stati reclusi dallo Stato Pontificio.<br />

La Fonte del Mascherone è stata restaurata nei primi anni ottanta del secolo scorso.<br />

IL PROGETTO <strong>DI</strong> RESTAURO - Il Rotary di Spoleto, neil’ambito del programma distrettuale<br />

di valorizzazione del Percorso di San Francesco, ha individuato questa piccola fontana come elemento<br />

da riqualificare, sia per l’uso cittadino sia per quello dei ‘viaggiatori’ che percorrono l’itinerario<br />

che sale verso il monte sacro sul quale si trovano le grotte eremitiche e il convento fondato<br />

dal Poverello di Assisi. Il progetto prevede, oltre alla pulitura, il consolidamento e la ridefinizione<br />

estetica della vasca, della protome leonina e della lapide con iscrizione, interessati da alterazioni<br />

cromatiche e fratture, anche la ridefinizione della pavimentazione dell’accesso e del paramento<br />

murario di fondo.<br />

La pavimentazione si presenta oggi con uno strato di asfalto molto rovinato e con qualche basola<br />

in pietra reimpiegata. Si propone la posa in opera di una nuova pavimentazione in acciottolato<br />

con riquadri a ricorsi di mattoni che individuano il vialetto di accesso adottando una soluzione<br />

tipologica tradizionale. Le aiuole, a sinistra e a destra saranno poi delimitate da una siepe di bosso<br />

bassa, per non impattare la vista degli elementi architettonici delle due fontane.<br />

Per la parete di fondo sarà eseguita una riqualificazione dell’intonaco esistente e la stesura di<br />

una nuova tinteggiatura a velatura che sarà estesa alla parete del Mascherone.<br />

51


EVENTI E INTERVENTI ROTARIANI<br />

STRAOR<strong>DI</strong>NARI<br />

1991/2011


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNI 1991/2003<br />

PREMIO <strong>ROTARY</strong> UMBRIA<br />

Per raggiungere ad una più sentita partecipazione alle attività collettive e per dare maggiore visibilità<br />

al Rotary, nel 1989 i presidenti umbri allora in carica decisero di creare il “PREMIO RO-<br />

TARY UMBRIA” da attribuire a persone o ad enti giuridici che avessero operato per l’Umbria in vari<br />

settori d’intervento e cioè: iniziative per la pace tra i popoli, ecologia e recupero del patrimonio ambientale,<br />

tutela della salute e promozione umana e sociale, tutela e recupero del patrimonio artistico,<br />

promozione della cultura nella più ampia accezione del termine (arte, letteratura, musica,<br />

teatro, scienza, ecc.).<br />

La manifestazione che si svolgeva annualmente e ora si svolgerà con cadenza biennale, viene<br />

organizzata dal club umbro che ha proposto il candidato, poi votato dai presidenti che compongono<br />

la Conferenza.<br />

Il club di Spoleto ha visto premiati i seguenti candidati proposti:<br />

Anno 1991 = M. o Giancarlo Menotti – musicista ed ideatore del Festival dei Due Mondi a Spoleto,<br />

Anno 2000 = Teatro Lirico Sperimentale “Adriano Belli”.<br />

Anno 2003 = Prof. Giovanni Carandente – studioso e critico d’arte moderna.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

1 - Cerimonia per la consegna del Premio Rotary<br />

Umbria al Maestro Gian Carlo Menotti.<br />

2 - Il Teatro Caio Melisso durante la consegna<br />

del Premio Rotary Umbria al Teatro Lirico<br />

Sperimentale.<br />

3 - Il Professor Giovanni Carandente dopo aver<br />

ricevuto il Premio Rotary Umbria.<br />

55


<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

27 FEBBRAIO 1993<br />

Si tenne a Spoleto presso il Centro Congressi dell’Albornoz Palace, organizzato dal nostro club,<br />

il “IV CONGRESSO <strong>DI</strong> STU<strong>DI</strong>O DEI <strong>DI</strong>STRETTI ITALIANI”.<br />

Furono presenti i Governatori dei 9 Distretti italiani del periodo (C. Prelli Bozzo, L. Deriu Campus,<br />

E. Cossu, S. Prando, G. Tristano Oppo, G. Gasparrini Fortuna, C. Bicciolo, R. Giorgino, S.<br />

Barbagallo Sangiorgi) oltre a numerose personalità rotariane (P. Bordiga, Sandri Umbertone, T. Bolelli,<br />

C. Ravizza, ed altri) allo scopo di trattare gli argomenti programmati e che riguardavano i vari<br />

aspetti della vita rotariana, sia dei Distretti che dei singoli club.<br />

Furono sviluppati temi inerenti i costi e la gestione finanziaria generale, le regole di associazione,<br />

la qualità dei soci, la comunicazione e la pubblicità verso l’esterno, l’internazionalità del<br />

Rotary, il volontariato e altri di non minore importanza, con relazioni, dibattiti ed interventi di rilevante<br />

spessore da parte delle varie personalità intervenute.<br />

27 SETTEMBRE 1998<br />

Il club di Spoleto ha voluto ricordare con il “MEMORIAL ARTURO CANESSA” il suo Governatore<br />

Distrettuale, a 10 anni dal suo immaturo decesso.<br />

Il Rotary, pur essendo impegnato a sviluppare le sue attività istituzionali, non deve dimenticare<br />

coloro che hanno trasmesso una impronta personale e significativa in campo rotariano.<br />

Arturo Canessa ha ricoperto l’incarico di Governatore per il Distretto 2090 nell’anno 1988/89,<br />

lasciando un ottimo ricordo per il suo operato rotariano.<br />

Il suo motto dell’anno era: “Mettete vita nel Rotary; la vostra vita. In amicizia e con entusiasmo”.<br />

Gli stretti collaboratori di cui si era avvalso, i soci Ugo Lopa, Leo Sabatini, Victor Hugo Fabbri,<br />

Elvio Fantini, hanno fortemente contribuito alla manifestazione, organizzando l’evento con tutto<br />

il Consiglio Direttivo e numerosi soci, con il coinvolgimento di tutto il Distretto 2090.<br />

In tale occasione il “Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto” volle fare omaggio agli intervenuti<br />

di vari brani musicali di Mozart, interpretati da alcuni cantanti lirici, vincitori del concorso indetto<br />

per lo stesso anno.<br />

Il club, per l’evento svoltosi presso il Teatro Caio Melisso, decise di invitare, oltre al Governatore<br />

in carica il dott. Antonino Serafini e tutti i Governatori del Distretto 2090, anche i PDG degli<br />

altri Distretti italiani che all’epoca avevano ricoperto la carica insieme al prof. Canessa, per un rinnovato<br />

comune ricordo.<br />

56<br />

Il nutrito tavolo dei relatori del IV convegno di studio.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Solo pochi di loro mancarono per impossibilità a partecipare.<br />

Particolare fu la presenza del PDG Christofer Calascione di Malta (D. 2110) che, seppure nel<br />

frattempo avesse seguito la vocazione religiosa e si fosse ritirato nell’Abbazia inglese di Downside<br />

Abbey, volle essere presente per ritornare ad un periodo rotariano ormai concluso, ma non dimenticato.<br />

Allo stesso religioso fu chiesto di officiare la S. Messa, che fu svolta nella Basilica di S. Eufemia,<br />

con la partecipazione di numerosi rotariani e non.<br />

La susseguente e doverosa conviviale tra tutti i rotariani e familiari intervenuti avvenne presso<br />

la terrazza Frau.<br />

In tal modo il nostro club ha voluto ricordare e rendere omaggio ad un proprio socio, unico Governatore<br />

del nostro club, con la presenza di qualificati rotariani e di importanti autorità.<br />

Un momento dei lavori nel Teatro Caio Melisso.<br />

Il presidente del Rotary Club di Spoleto, Plinio Ricci e il PDG Christofer Calascione.<br />

57


<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

16 - 17 OTTOBRE 1999<br />

Si concretizzò a Spoleto il Convegno voluto dal Comitato Interpaese del Rotary Italia/Svizzera<br />

sul tema “ARTE E RESTAURO” svolta da eminenti professionisti del settore e con la presenza di<br />

circa 140 partecipanti (di cui 60 svizzeri).<br />

Relatori la dottoressa Caterina Bonn Valsassina della Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici<br />

Storici e Artistici dell’Umbria e l’architetto Gaspare De Fiore docente della Facoltà di<br />

Architettura dell’Università la Sapienza di Roma.<br />

Erano graditi ospiti l’ambasciatore svizzero in Italia, il PDG Michelotti, il PDG A. De Majo coordinatore<br />

nazionale Italia / Svizzera.<br />

58<br />

Un momento dell’intervento dell’architetto Gaspare De Fiore.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 1999/2000<br />

<strong>SPOLETO</strong><br />

IL PROGETTO PER L’ILLUMINAZIONE DELLE MURA URBICHE <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

Il Rotary, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione della città, ha voluto dare un importante<br />

segnale attraverso l’opera del socio, geom. Rodolfo Valentini che ha curato il progetto di ripulitura,<br />

restauro e illuminazione delle mura medievali della città. Il costo di realizzazione previsto per<br />

il completamento dell’intervento era di £ 2.568.000.000; tuttavia fu realizzato uno stralcio relativo<br />

alla illuminazione di alcuni tratti, per £ 250 milioni, coperti in massima parte da un contributo<br />

della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.<br />

Il progetto fu presentato nel corso di una conviviale dallo stesso Valentini e dal presidente del Club<br />

Alberto Conti al sindaco di Spoleto Massimo Brunini, che era accompagnato dal vice sindaco Giovanni<br />

Maria Castellana e dall’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Cintioli.<br />

Per rendere più efficace la visione di quanto sarebbe stato possibile realizzare il progetto fu presentato<br />

con una serie di immagini e simulazioni informatizzate che fecero subito intendere la<br />

bontà della proposta, tanto che di lì a poco l’intervento fu iniziato e concluso.<br />

L’illuminazione delle mura<br />

medievali nei pressi di<br />

Porta San Matteo.<br />

La torre di Fortebraccio<br />

e il tratto di mura che discende<br />

dalla Rocca certamente valorizzate<br />

dall’illuminazione voluta dal<br />

Rotary di Spoleto.<br />

59


<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

28 MARZO 2004<br />

Si tenne a Spoleto presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato il SIPE Distrettuale del<br />

Governatore Tullio Tonelli.<br />

GIUGNO 2004<br />

importante Premio “ALFREDO D’ANDREA”, dei due Distretti 2080° e 2090° del R.I. intitolato alla<br />

L’ Solidarietà Umana, fu attribuito a Termoli alla nostra concittadina, signora Pierluigia Ciucarilli,<br />

proposta dal nostro club, quale operatrice nell’AGLAIA, per il suo forte impegno a favore dei<br />

malati terminali.<br />

60<br />

Il governatore Vincenzo Montalbano Caracci consegna il riconoscimento.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 2006<br />

CONVEGNO SULLA SITUAZIONE DEI MONASTERI<br />

DELLA STELLA E DEL PALAZZO NELL’AREA DELL’ANFITEATRO ROMANO <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

Nell’ambito delle iniziative volte all’approfondimento delle problematiche della città, già motivo<br />

conduttore dell’anno presieduto da Rodolfo Valentini, ha rivestito una particolare importanza<br />

il convegno svoltosi nella sede del palazzo Ancajani di Spoleto indetto per parlare del restauro, la<br />

valorizzazione e le prospettive d’uso di una delle aree più importanti della città.<br />

Domenica 22 ottobre ebbe luogo una visita all’area in oggetto guidata dai tecnici, gli architetti<br />

Bruno Gori, Giuliano Macchia e Moreno Orazi, i quali, su incarico dell’Amministrazione comunale,<br />

avevano da poco iniziato uno studio sistematico del complesso, reso possibile da un finanziamento<br />

della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Alla visita parteciparono molti spoletini, rotariani<br />

e non, che ebbero la possibilità di rendersi conto dell’importanza di questa semisconosciuta<br />

parte della città.<br />

Il complesso, sorto sull’area dell’anfiteatro romano del II sec. d.C., comprende la chiesa dei<br />

Santi Stefano e Tommaso, adiacente al monastero della Stella, la chiesa di San Gregorio Minore<br />

e il convento del Palazzo; si rinvengono inoltre altre importanti testimonianze dell’edilizia religiosa<br />

spoletina come i resti della chiesa di Santa Maria della Stella, e il sacello del martirio di san<br />

Gregorio Prete.<br />

Il giorno successivo seguì il Convegno al quale parteciparono importanti esponenti della politica<br />

e della cultura regionale. Porsero il loro saluto il sindaco Massimo Brunini, l’assessore regionale<br />

Vincenzo Riommi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto Dario<br />

Pompili, il presidente del Club Rodolfo Valentini, S.E. l’arcivescovo monsignor Riccardo Fontana,<br />

il direttore regionale per i Beni Culturali, dottoressa Vittoria Garibaldi, e la soprintendente per i<br />

Beni Archeologici, dottoressa Maria Rosaria Salvatore.<br />

Dopo la prolusione del professor Enrico Menestò, presidente del C.I.S.A.M., che parlò della vocazione<br />

culturale della città di Spoleto, seguirono gli interventi dei relatori:<br />

- Bruno Gori, Giuliano Macchia e Moreno Orazi: Storia e stato dell’arte del cantiere del complesso<br />

dell’Anfiteatro romano di Spoleto.<br />

- Alessandro Monti: Forme di gestione e sostenibilità economico-finanziaria del Centro di alta formazione<br />

integrata.<br />

- Bruno Toscano: Il progetto di alta formazione integrata per gli operatori di restauro.<br />

- Michelangelo Zurletti: Il Centro di sonologia e il Teatro Lirico Sperimentale.<br />

- Letizia Pani Ermini: Le presenze archeologiche del periodo altomedievale e le ulteriori necessità<br />

di scavo nel complesso dell’anfiteatro romano di Spoleto.<br />

Veduta dell’area compresa tra via dell’Anfiteatro e le mura medievali.<br />

61


<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

9 LUGLIO 2007<br />

u organizzata la Mostra itinerante Distrettuale su “<strong>ROTARY</strong> e SOCIETÀ’” presso il Palazzo Leti-<br />

Sansi.<br />

La Mostra, organizzata dal Distretto 2090 in collaborazione con il Club di Fano, ha voluto ripercorrere<br />

la storia del Rotary attraverso le sue vicende e le tappe fondamentali.<br />

L’esposizione è stata pensata per divenire itinerante, e dopo Fano si è spostata a Spoleto dove<br />

è stata allestita nei locali delle ex cantine del palazzo Leti Sansi.<br />

All’inizio erano illustrate le vicende del Rotary internazionale dalla fondazione a Chicago, fino<br />

alle celebrazioni del Centenario, documentando in particolare le grandi campagne internazionali<br />

per combattere le malattie, l’analfabetismo, la povertà, la fame, e per favorire la pace e la formazione<br />

dei giovani.<br />

Una sezione era dedicata alla storia e alla evoluzione del Rotary in Italia, dalla sua fondazione<br />

avvenuta a Milano con i primi rotariani eccellenti (Pirelli, Agnelli, ecc.), ai difficili rapporti con la<br />

Chiesa e con il fascismo il quale ne determinò lo scioglimento nel 1938. Proseguiva con ricordando<br />

le tappe, dalla sua rifondazione a Messina nel 1944 alla sua nuova espansione nel dopoguerra.<br />

Infine documentava le attività Distrettuali e di Club più significative che sono state attuate negli<br />

ultimi decenni.<br />

È doveroso ricordare che l’allestimento della Mostra è stato possibile grazie al contributo della<br />

Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.<br />

62


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

Il Past President Alberto Conti riceve i visitatori della mostra.<br />

ANNO 2007-2008<br />

PROGETTO PER LA COSTRUZIONE <strong>DI</strong> UN POZZO E RELATIVO ACQUEDOTTO,<br />

DA REALIZZARSI IN ETIOPIA, NELLA LOCALITÀ <strong>DI</strong> ZALAMBESSA<br />

Questo progetto-service è stato sviluppato dal Club di Spoleto in collaborazione e con la partecipazione<br />

paritaria del Consorzio della Bonificazione Umbra di Spoleto.<br />

L’iniziativa ha inteso realizzare un’infrastruttura indispensabile per la vita del complesso gestito<br />

nella località di Zalambessa dalle suore Maestre Pie Filippini, che comprende una scuola in<br />

cui sono educati circa cinquecento bambini.<br />

Il progetto che ha previsto un impegno finanziario di € 25.500,00, è già stato realizzato per la<br />

parte inerente alla trivellazione e la costruzione del pozzo.<br />

In quest’anno rotariano (2010-2011) si sta provvedendo a introitare i contributi della Rotary<br />

Foundation che, unitamente ai fondi dei due enti promotori, consentiranno di realizzare l’acquedotto<br />

per l’irrigazione dei campi e dei terreni destinati al pascolo del bestiame, i cui prodotti sono<br />

necessari alla vita del centro.<br />

È viva intenzione del Club e del Consorzio di Bonificazione Umbra arrivare in tempi brevi alla<br />

conclusione del progetto.<br />

I lavori in corso nella zona di Zalambessa.<br />

63


<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

ANNO 2010<br />

SIPE <strong>DI</strong>STRETTUALE<br />

GIORNATA <strong>DI</strong> FORMAZIONE PER I SEGRETARI, TESORIERI, PREFETTI<br />

E COMUNICATORI ELETTI<br />

Il governatore eletto, architetto Mario Struzzi, ha voluto che il SIPE di formazione per i segretari,<br />

prefetti, comunicatori per l’anno 2010-2011 fosse svolto a Spoleto.<br />

Il Club, onorato di questa richiesta, ha organizzato la manifestazione il 21 marzo all’interno<br />

del prestigioso Palazzo gentilizio spoletino dei Leti-Sansi, gentilmente concesso dal Consorzio di<br />

Bonificazione Umbra che ne ha curato recentemente il restauro.<br />

Nelle sale del Piano nobile, dopo i rituali saluti del Presidente del Club avvocato Vivaldo Pompili,<br />

del sindaco della città dottor Daniele Benedetti e del governatore eletto architetto Mario<br />

Struzzi, si sono svolte le lezioni tenute da esperti rotariani quali Tullio Tonelli, Mauro Bignani,<br />

Angelo Buonumori. Hanno partecipato i rappresentanti di tutti i Club del Distretto.<br />

64<br />

Il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti porta i saluti della città.<br />

I convenuti nel salone d’onore del palazzo Leti-Sansi.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 2010<br />

PARTECIPAZIONE ALLA FIERA-FESTA DEL <strong>DI</strong>STRETTO 2090<br />

ALL’ABBA<strong>DI</strong>A <strong>DI</strong> FIASTRA<br />

Nel mese di settembre il Distretto ha dato vita per la prima volta ad un evento che ha voluto accomunare<br />

tutti i Club e tutti i rotariani dell’Umbria, delle Marche, dell’Abruzzo, del Molise e<br />

dell’Albania allo scopo di una maggiore conoscenza reciproca.<br />

Teatro dell’evento è stata la famosa Abbadia cistercense di S.Maria di Chiaravalle di Fiastra,<br />

uno degli insediamenti monastici più importanti dell’Italia centrale. I religiosi vi arrivarono dall'Abbazia<br />

di Chiaravalle di Milano il 29 novembre del 1142 e appena giunti, iniziarono a costruire<br />

il monastero utilizzando il materiale proveniente dalle rovine della vicina città romana di Urbs<br />

Salvia, distrutta da Alarico tra il 408 ed il 410 e contemporaneamente avviarono la bonifica dell'area,<br />

caratterizzata da estesi boschi e paludi e dalla presenza di numerosi lupi, orsi e cervi.<br />

L’illustre edificio religioso è tornato così in questo modo alla sua antica funzione di luogo di incontro.<br />

Nell’ampio chiostro si sono affollate le numerose bancarelle allestite dai Club che esponevano<br />

i documenti della loro attività e promuovevano i loro territori. Accanto a questo si sono<br />

alternati seminari di studio, eventi musicali, teatrali e giochi popolari.<br />

Nelle foto alcuni momenti della riuscita manifestazione.<br />

65


66<br />

<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

ANNO 2010/2011<br />

importante Premio “<strong>ROTARY</strong> UMBRIA”, è stato assegnato alla pianista umbra di Terni Cristiana<br />

L’ Pegoraro. La consegna del premio è stata effettuata dal governatore Mario Struzzi. La premiata<br />

si è esibita in un applaudito concerto nel Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti gremito di soci<br />

rotariani e di cittadini.<br />

L’esibizione dell’artista nel Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti.<br />

Il brindisi a coronamento della Conviviale Interclub.


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

ANNO 2010/2011<br />

ASSEGNAZIONE AL <strong>ROTARY</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />

DELLA SEDE DELL’ARCHIVIO DEL <strong>DI</strong>STRETTO 2090<br />

Nel suo anno di governatorato, l’arch. Mario Struzzi, ha formulato una richiesta a tutti i Club: in relazione<br />

ai cambiamenti del sistema di gestione dei vari distretti voluti a livello internazionale con<br />

l’attivazione dell’azione di “visione futura”, necessitava l’individuazione di una sede fissa e non più itinerante<br />

e legata ai vari governatori.<br />

Il Club di Spoleto ha voluto rispondere a questa richiesta che si è concretizzata in occasione del<br />

SIPE per i segretari, tesorieri, prefetti e comunicatori che il Club ha organizzato a Spoleto nel marzo<br />

del 2010. In quell’occasione, durante la conviviale tenutasi nel salone da ballo del palazzo Leti Sansi,<br />

fu richiesto al sindaco di Spoleto, dott. Daniele Benedetti, di verificare la realizzabilità di questo connubio<br />

con il Distretto 2090. L’Amministrazione comunale si ritenne onorata di poter ospitare un sodalizio<br />

così vicino alle problematiche della collettività e ritenne di poter mettere a disposizione dei locali<br />

in uno dei palazzi storici più significativi della città: il palazzo Ancajani in piazza della Libertà.<br />

Questo connubio, iniziato sotto la presidenza dell’avv. Vivaldo Pompili, è stato definitivamente realizzato<br />

per la ferrea volontà del Sindaco, del governatore e del presidente, arch. Bruno Gori, che ha<br />

permesso di superare tutte le problematiche di tipo burocratico-amministrativo.<br />

Questi ambienti, una segreteria ed una sala riunioni poste accanto alle sedi di due altre prestigiose<br />

associazioni cittadine, l’Accademia Spoletina e l’Accademia dell’Ulivo, sono collocati al piano secondo<br />

del palazzo Ancajani. L’edificio, ripristinato circa il 1960 dopo decenni di abbandono, ha conservato la<br />

sua integrità soltanto nella facciata. Eretto in nobili forme nella seconda meta del Seicento, consacrò<br />

la potenza della famiglia che, originaria del castello di Ancajano, nel sec. XIII comprò case nella vaita<br />

San Benedetto per trasferirsi in città.<br />

Gli Ancajani si distinsero costantemente come uomini di governo, di chiesa e di cultura, si procurarono<br />

vasti domini nella bassa Umbria ed ebbero per molti secoli la commenda ereditaria della celebre<br />

badia presso Ferentillo. Luigi Ancajani fu nel sec. XVI rettore dell’Università di Padova; Ad Antonio<br />

Ancajani il Goldoni dedicò la commedia ‘Gli innamorati’; Carlo A. (1763-1842) fu nel campo militare<br />

uno dei personaggi più in vista del suo tempo e tra l’altro comandò l’esercito pontificio che a Faenza<br />

nel 1797 fu sconfitto dai francesi; Mario A., fu il primo arcivescovo quando Spoleto fu innalzata ad archidiocesi<br />

(1821); Ludovico, figlio di Carlo, eresse ad Assisi l’orfanotrofio che porta tuttora il suo nome.<br />

II palazzo, straordinariamente ricco di dipinti, oggetti d’arte, mobili di pregio etc., di cui nulla rimane,<br />

fu venduto il 1820 alla Camera apostolica; dai primi del secolo scorso al 1927 ed è stato residenza<br />

del governatore, della Prefettura del Trasimeno, della Delegazione Apostolica e della Sottoprefettura.<br />

Oggi ospita gli uffici delle Poste e la sede del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, importante istituzione<br />

sorta nel 1951 per impulso dell’Accademia Spoletina allo scopo di promuovere ricerche, pubblicazioni<br />

e convegni annuali che abbraccino ogni aspetto della civiltà altomedievale.<br />

Il Palazzo Ancajani che<br />

accoglierà l’Archivio<br />

del Distretto 2090 (Umbria,<br />

Marche, Abruzzo, Molise<br />

e Albania)<br />

67


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

CAMBIAMENTI E MIGLIORAMENTI NELL’ASSETTO<br />

DELLA CITTÀ NEGLI ULTIMI VENTI ANNI<br />

<strong>SPOLETO</strong>, NONOSTANTE TUTTO<br />

di Giuliano Macchia, architetto<br />

Del ‘centro storico’ di Spoleto, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, si è molto parlato e in<br />

più occasioni.<br />

Però, nonostante i tanti convegni come Vietato calpestare i Centri Storici, Spoleto – centro storico:<br />

immagini, proposte (1973), ‘Spoleto: criteri di intervento sulla città’ (1976), Spoleto – Città aperta<br />

(1983), Spoleto come titolo (1985), ecc., nessuno ha mai voluto mettere mano ad un piano integrato<br />

che, in maniera seria e approfondita, affrontasse il problema della definizione del suo ruolo<br />

(almeno a livello territoriale e regionale) e approdasse, di conseguenza, a una ipotesi di uso fissando,<br />

per quanto possibile, criteri e modalità di utilizzo tanto del patrimonio pubblico che privato.<br />

Eppure fin dagli anni ’50 il Piano Regolatore Generale redatto dal professor Giuseppe Nicolosi,<br />

così come pure gli strumenti urbanistici precedenti aveva già affrontato il tema ‘sostanziale’ della<br />

differenza tra ‘dentro’ e ‘fuori’ le mura urbiche, prescrivendo per il primo la conservazione e il re-<br />

69


stauro e, per l’altro, la nuova edificazione. Posizione, per altro clamorosamente contraddetta dallo<br />

stesso professionista con opere (per nostra ‘fortuna’) di notevole vigore come l’Hotel dei Duchi,<br />

l’edificio della Casa di riposo delle Suore della Sacra Famiglia in Piazza XX Settembre, ecc. Probabilmente,<br />

nella mente di tutti gli amministratori che si sono succeduti in quest’ultimo quarantennio,<br />

è sempre prevalsa la scelta di evitare accuratamente ogni piano o programma preciso<br />

perché pericoloso ‘metro’ di verifica di quanto effettivamente si fosse realizzato nel proprio quinquennio<br />

e, forse, la convinzione che, invece di imbarcarsi in operazioni con ritorni a tempi lunghi<br />

o addirittura lunghissimi, fosse più “conveniente” puntare su asfaltature, pubblica illuminazione<br />

e qualche fioriera più o meno decorosa.<br />

Così, anche se sollecitati e sostenuti da personaggi seri e illuminati, finirono nel dimenticatoio<br />

i tentativi di pianificazione proposti dal gruppo degli architetti Dardi, Leoncilli, Rampazzi, e altri<br />

(che, almeno, sortì l’unica mostra di architettura contemporanea che si sia mai tenuta a Spoleto),<br />

o quelli, di poco posteriori, che facevano capo ai professionisti Roberto De Luca, Giuliano Macchia<br />

e Ilvano Rasimelli i quali, egualmente, non approdarono a niente di concreto.<br />

È però un fatto che dai tentativi sopra ricordati, che furono attivati o dal Consorzio Economico<br />

Urbanistico e per i Beni Culturali, oppure dall’Azienda per il Turismo, dalla Pro-Loco, dalla Fondazione<br />

Antonini, dalla Cassa di Risparmio, dal Rotary, ecc., sono state sfornate idee, approcci critici<br />

e progettuali, video-progetti, bozze di manuali per il recupero, articoli, proposte sul<br />

funzionamento del centro e persino corsi di formazione professionale. Queste idee, seppure mai<br />

riconosciute ufficialmente, si sono rivelate preziose quando occasioni propizie, come i progetti<br />

FIO per il restauro dei teatri storici e per il recupero della Rocca Albornoziana, la legge sulla mobilità<br />

alternativa, quella sulle celebrazioni del Grande Giubileo del 2000 e le ordinanze seguite ai<br />

terremoti del 1997 e seguenti, hanno messo a disposizione della città finanziamenti mai neppure<br />

lontanamente sognati. Occasioni che hanno in quest’ultimo decennio cambiato il volto del Centro<br />

senza tuttavia incidere né sul suo funzionamento né sullo spopolamento.<br />

Saltato l’alibi della cronica mancanza di fondi, anzi, con una città quasi sommersa da una nuova<br />

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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

‘manna d’oro’, sono inesorabilmente emerse tutte le carenze alle quali, nonostante le sollecitazioni<br />

ricordate, non si era stati capaci di far fronte.<br />

Così accade che, terminati già due dei tre ‘stralci’ della mobilità alternativa che voleva ‘Spoleto<br />

città aperta all’uomo’, non si è riusciti a pedonalizzare neppure una piazza o una strada che non lo<br />

fosse già da prima, tanto che quello di Spoleto continua ad essere un centro storico vuoto di abitanti,<br />

ma pieno di macchine ferme e di macchine in movimento;<br />

nonostante poi che lo stesso progetto prevedesse di arrivare nella Rocca in ascensore, non si è<br />

provveduto a ‘ripensare’ il suo funzionamento o a integrarlo con quanto necessario al fine di renderla<br />

una meta non solo culturale, per cui, a trent’anni dall’inizio dei lavori, il complesso si configura<br />

come un grande ‘non finito’;<br />

nonostante un Teatro Nuovo splendidamente recuperato, si continua a usare come spazio teatrale<br />

l’ex chiesa di San Nicolò, che era stata pensata e progettata come spazio espositivo per il Centro<br />

Congressi;<br />

nonostante il Festival dei Due Mondi, il Teatro Lirico Sperimentale e la Stagione di Prosa allestiscano<br />

annualmente spettacoli da più di mezzo secolo, nulla è stato fatto per aumentare la disponibilità<br />

degli spazi necessari per queste attività, e si continua a improvvisare;<br />

nonostante da anni esistesse un piano regolatore dei Musei, il recupero totale di Palazzo Collicola<br />

sembra aver preso quasi tutti alla sprovvista, e si è corso ai ripari organizzando mostre che<br />

ignorano o contraddicono il progetto originario, da tutti condiviso, ma in cui forse nessuno credeva,<br />

e si continua a improvvisare l’uso di altri spazi che, purtroppo, non hanno né possono avere<br />

futuro;<br />

e ancora: il concorso d’idee per il Teatro Romano ha sortito una risibile mostra e una altrettanto<br />

misera pubblicazione, ma niente di più;<br />

e infine, per decenni si è auspicata la riapertura della Biblioteca comunale nel Palazzo Mauri<br />

(chiuso dagli anni ’80) e, quando finalmente ci si è arrivati, ci si è resi conto che forse la città non<br />

se la può permettere.<br />

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La gestione puramente burocratica degli ingentissimi fondi del terremoto, unita alla mancanza<br />

di un “manuale d’intervento”, di scelte politiche ‘forti’ per il rientro degli abitanti e degli operatori<br />

nel Centro una volta terminati i lavori di riparazione e consolidamento, di un seppur minimo controllo<br />

sulla qualità delle imprese che si sono riversate in città sbaragliando quelle locali, ha spesso<br />

generato mostri (senza entrare in aspetti strutturali che saranno, inesorabilmente, verificati al<br />

prossimo terremoto) a livello di finiture ‘pittoresche’ e condotte ancora su modelli che definire antiquati<br />

è poco, oltre che situazioni ‘imbarazzanti’ in giganteschi cantieri che hanno generato più<br />

danni di quanti ne avrebbero dovuto riparare, spopolamento diffuso, ecc.<br />

Peggio ancora, nonostante tutti i convegni e le tante sollecitazioni, la mancanza di cultura a livello<br />

urbanistico (che è materia indiscutibilmente arida e difficile) e a livello di architettura contemporanea<br />

(che dovrebbe invece essere diffusa così come lo è il gusto per il cinema, la musica, la<br />

letteratura di oggi, ecc.) ha generato rigurgiti censori non solo da parte di associazioni (che fanno,<br />

però, il loro mestiere) ma anche da parte di persone affette dalla sindrome di Carlo d’Inghilterra<br />

per cui, sono volate critiche e ingiurie su quanto di nuovo è recentemente accaduto o all’interno<br />

delle mura o immediatamente fuori.<br />

In questa situazione paradossale, non aiutata e non assistita da alcuno, la Città, in scorno a ciò<br />

che le hanno fatto subire amministratori indecisi, cattivi tecnici, progettisti improvvisati, giudici,<br />

‘comitati di difesa e per il ‘contro’ ecc., è stata comunque capace di sopravvivere con la forza della<br />

sua immagine, riconquistata attraverso corretti interventi di restauro (il Teatro Nuovo già ricordato,<br />

il Municipio, i palazzi Collicola, Pianciani, Leti-Sansi, Mauri, Montevecchio, Arroni, Fabricolosi,<br />

Cesi-Cittadini, ecc., Duomo, Rocca, San Nicolò, SS. Stefano e Tommaso, la sede storica<br />

della B.P.S., ecc.), o anche di costruzioni ex- novo (gli edifici in Via Interna delle Mura, Parcheggio<br />

della Spoletosphera, le Scale mobili dal Ponte della Ponzianina al Giro della Rocca, alcune pavimentazioni<br />

come quella di Piazza Pietro Fontana, ecc.) per cui, con poche scelte ‘illuminate’,<br />

oggi Spoleto potrebbe ‘ri-candidarsi’ a ‘faro’ dell’Umbria in quanto attrezzata di: un sistema di mobilità<br />

alternativa che può farne la prima città ‘ecologica’ della Regione e d’Italia;<br />

un sistema museale che, a livello di centro Italia, solo Roma può vantare;<br />

un sistema di strutture per la cultura collegate fra di loro, come un contenitore Unico per dimensione,<br />

per facilità e velocità di uso e tale da non invidiarne alcuno;<br />

un patrimonio di spazi di altissima qualità, disponibili ad essere utilizzati in modo coordinato<br />

e sinergico;<br />

un ambiente naturale ancora all’altezza della sua fama (almeno quella Ottocentesca: Spoleto<br />

città climatica e monumentale).<br />

Il secondo, e forse anche il terzo decennio del 2000, non potranno esimersi da questa sfida. Saccheggiando<br />

il linguaggio sportivo, la città possiede un garage pieno di Ferrari, bisogna sforzarsi di<br />

trovare un cervello che sappia scegliere un team di piloti in grado di ‘utilizzarle’ al meglio.<br />

Solo a uno sguardo superficiale e disattento sfugge che il Centro è andato organizzandosi spontaneamente<br />

non per ‘assi’ (come proposto in una vecchissima ipotesi di intervento), quanto piuttosto<br />

per ‘isolati’ come quello ‘amministrativo’, vicino al Municipio, quello ‘dell’arte’ tra l’ex<br />

convento di San Domenico e Palazzo Collicola, quello ‘finanziario’ attorno ai maggiori Istituti bancari<br />

locali, quello ‘della formazione professionale’ che doveva realizzarsi nell’area dell’Anfiteatro romano,<br />

ecc.<br />

Questa delle insulae può essere un’ipotesi di lavoro per un tavolo che cerchi di comprendere cosa<br />

è effettivamente successo in questi ultimi decenni e si sforzi di definire quali politiche applicare<br />

affinché la parte storica della città torni ad essere abitata e ‘centro’.<br />

In esso e nell’immediato urbano sono ancora presenti numerosissime occasioni di impegno,<br />

tanto a livello urbanistico che progettuale. Ad esempio, ‘temi’ come quello del Campo Sportivo,<br />

della ex ‘Panetto e Petrelli’, dell’ex dispensario, ecc., o quanto ancora manca al completamento del<br />

recupero della Rocca Albornoziana, degli ex monasteri della Stella e del Palazzo, ecc. urgono soluzioni<br />

sottese dalla logica che ogni metro va utilizzato al meglio delle sue possibilità e ‘in sistema’<br />

con tutti gli altri più o meno vicini. Per merito o per colpa del terzo stralcio della mobilità alternativa,<br />

Rocca, ex Seminario e Anfiteatro non sono altro che tre stanze dello stesso ‘stabile’.<br />

Tanti anni fa ci s’interrogò sui criteri d’intervento sulla città; oggi si è chiamati invece a rispondere<br />

alla domanda di cosa sia necessario fare per permetterle di vivere al meglio, tentando di scegliere finalmente,<br />

dopo averne valutato qualità e vocazione, quale deve essere il suo futuro.<br />

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LA VITA SOCIALE DEL <strong>CLUB</strong><br />

ALBUM FOTOGRAFICO<br />

Anni 1991/2011


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ROTARIANI<br />

D’ANTAN


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QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

RICONOSCIMENTI ED ATTESTAZIONI<br />

ATTRIBUITI AL <strong>CLUB</strong>


QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />

1992/1993<br />

20 giugno 1993<br />

Governatore Carlo Bicciolo<br />

“Per l’impegno di Servizio costante e concreto”<br />

1998/1999<br />

6 giugno 1999<br />

Governatore Antonino Serafini<br />

“Riconoscimento di meriti speciali acquisiti nell’anno rotariano 1998/1999”<br />

2001/2002<br />

Targa per il Forum di Montefalco per il tema “Una risposta alla sfida del terzo millennio”.<br />

Targa quale sponsor/padrino per la nascita del nuovo club di Norcia – S. Benedetto<br />

2007/2008<br />

“Attestato del Presidente Internazionale al club di Spoleto per come il Rotary Shares<br />

condivide le proprie doti, energie e risorse per creare un mondo migliore”<br />

2008/2009<br />

“Menzione Onorevole del Governatore al club di Spoleto<br />

per essersi distinto in attività rotariane di sostegno alla Comunità”<br />

2004/2005<br />

Governatore Tullio Tonelli<br />

6 giugno 2004<br />

“Scultura a ricordo dell’attribuzione del XXVII Premio Alfredo D’Andrea a candidato<br />

proposto dal club”<br />

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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />

maggio 2005<br />

Attestato di lode del Presidente Internazionale per l’eccellente impegno e<br />

per i risultati conseguiti dal club<br />

Targa per aver organizzato il Sipe a Spoleto per il Governatore Inc.Tullio Tonelli.<br />

Targa per gli incontri rotariani al Festival dei Due Mondi.<br />

5 giugno 2005<br />

“Per aver realizzato, quale progetto del Centenario,<br />

il restauro della scultura di Nino Franchina istallata in piazza Collicola”<br />

2005/2006<br />

Governatore A. Guarino<br />

4 giugno 2006<br />

“Con gratitudine per l’impegno del R.C. di Spoleto nelle molteplici attività<br />

rotariane contribuendo a mettere in pratica l’ideale del Servizio al di sopra<br />

dell’interesse personale”


Finito di Stampare<br />

nel mese di giugno 2011<br />

dalla “Tipolitografia Nuova Eliografica” snc - Spoleto

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