ROTARY CLUB DI SPOLETO 4° e 5° Decennio
ROTARY CLUB DI SPOLETO 4° e 5° Decennio
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Allestimenti delle vetrine<br />
dei negozi di Spoleto in occasione<br />
del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
<strong>4°</strong> e <strong>5°</strong> <strong>Decennio</strong><br />
1991 - 2011<br />
Rocca Albornoziana di Spoleto<br />
Salone del Museo del Ducato
Coordinamento grafico-editoriale<br />
Lamberto Gentili<br />
Foto di copertina<br />
Stefano Bonilli<br />
Controcopertina<br />
Giorgio Lucarini<br />
Le immagini delle pagine 46 e 74 sono tratte da<br />
Stemmi di famiglie spoletine in due manoscritti romani,<br />
di Marcello del Piazzo e Sandro Ceccaroni<br />
Ed. dell’Ente Rocca di Spoleto - 1978<br />
Stampa<br />
Tipolitografia “Nuova Eliografica” snc - Spoleto
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
N°12448 – IT<br />
Distretto 2090<br />
(Marche – Umbria – Abruzzo – Molise – Albania)<br />
1991/2011
4<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
CHE COS’È E COSA FA IL <strong>ROTARY</strong><br />
Il Rotary è una delle più grandi e influenti organizzazioni di servizio umanitario, fondata nel<br />
1905 per volontà di Paul Harris, i cui volontari hanno sempre servito i bisogni delle collettività<br />
del mondo.<br />
Il Rotary conta 1,2 milioni di soci che fanno parte di 33.000 Rotary club in oltre 200 paesi del<br />
mondo; è un’organizzazione di imprenditori, dirigenti e professionisti che si dedicano ad attività<br />
umanitarie attraverso la partecipazione a progetti d’azione internazionale.<br />
Nello stesso tempo consente alle donne e agli uomini del Rotary di conoscere persone di tutto<br />
il mondo e di promuovere la comprensione culturale in virtù del principio che tutti i Rotary club<br />
sono apolitici, aperti a tutte le etnie e denominazioni religiose.<br />
In funzione di ciò Il Rotary promuove la pace e la comprensione internazionale attraverso i<br />
suoi programmi educativi umanitari.<br />
Il Rotary infatti sponsorizza il più grande programma internazionale di borse di studio nel<br />
mondo per poter preparare le prossime generazioni di ambasciatori e leader della società civile; per<br />
questo si è associato con le più prestigiose università del mondo per offrire programmi di master<br />
sulla pace e sulla risoluzione dei conflitti presso sei Centri rotariani di studi internazionali.<br />
Nella loro funzione i Rotary club promuovono la pace ogni anno attraverso migliaia di progetti<br />
umanitari che rispondono alle cause principali dei conflitti: la fame, la povertà e l’analfabetismo.<br />
Uno di questi obiettivi, perseguito con costanza e pervicacia è stato ed è l’eradicazione mondiale<br />
della poliomelite: il programma Polio Plus che vedrà, speriamo, nei prossimi anni la sua completa<br />
attuazione.<br />
Per questo, a partire dal 1985, i Rotariani hanno donato 800 milioni di USD e innumerevoli ore<br />
di volontariato per immunizzare oltre due miliardi di bambini in 122 Paesi; la Fondazione Bill e<br />
Melinda Gates ha presentato al Rotary una sovvenzione di 355 milioni di USD e, in risposta, il Rotary<br />
si è impegnato a raccogliere altri 200 milioni di USD in aggiunta alla donazione entro il 20121.<br />
Già ora l’intervento del Rotary ed i suoi partner hanno ridotto i casi di polio del 99 per cento in<br />
tutto il mondo, da 350.000 casi del 1988 a meno di 2.000 nel 2008; cinque milioni di bambini sono<br />
stati salvati dalla disabilità, e sono state evitate oltre 250.000 morti..<br />
Ciò nonostante la polio continua a minacciare i bambini in alcune parti dell’Africa e del Sud Asia<br />
ed è una malattia endemica in quattro Paesi, Afghanistan, Pakistan, India e Nigeria.<br />
Il mondo deve quindi mantenere il suo impegno per raggiungere l'eradicazione mondiale della<br />
polio, poiché se non manteniamo l’impegno, gli esperti ci dicono che la polio potrebbe raggiungere<br />
di nuovo 10 milioni di casi nei prossimi quarant’anni, annullando l’investimento globale di 6 miliardi<br />
di dollari nell'iniziativa.<br />
Lo Scopo e Missione del Rotary<br />
Lo Scopo del Rotary, formulato inizialmente nel 1910 e adattato negli anni al respiro sempre più<br />
ampio dell’attività sociale, offre una definizione succinta delle finalità dell’organizzazione e delle<br />
responsabilità individuali dei soci. Lo scopo del Rotary è promuovere e diffondere l’ideale del servire,<br />
inteso come propulsore di ogni attività.<br />
In particolare, l’associazione si propone di promuovere e diffondere:<br />
Primo: Lo sviluppo di rapporti interpersonali intesi come opportunità di servizio.<br />
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6<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Secondo: Elevati principi etici nell’attività professionale e nei rapporti di lavoro; il riconoscimento<br />
dell’importanza e del valore di tutte le professioni; il significato dell’occupazione di ogni Rotariano<br />
come opportunità per servire la società.<br />
Terzo: L’applicazione dell’ideale del servire alla vita personale, professionale e sociale di ogni Rotariano.<br />
Quarto: La comprensione, la tolleranza e la pace fra i popoli mediante una rete internazionale<br />
di professionisti e imprenditori di entrambi i sessi, uniti dall’ideale del servire.<br />
La Missione del Rotary International è servire gli altri al di sopra di ogni interesse personale,<br />
diffondere elevati standard etici e promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace attraverso<br />
una rete di professionisti, imprenditori e personaggi di spicco della comunità.<br />
Il Programma generale del Rotary<br />
Il Consiglio Centrale invita i club a sviluppare programmi che abbraccino quattro vie di azione:<br />
interna, professionale, di interesse pubblico e internazionale.<br />
Le priorità sulle quali il Rotary richiama l’attenzione di distretti e club sono:<br />
LA SALUTE, LA FAME, L’ALFABETIZZAZIONE, L’AMBIENTE, I GIOVANI.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
SEDE DEL <strong>CLUB</strong><br />
Inaugurata nel giugno 2006,<br />
nel Palazzo Leti Sansi, sito in piazza del Mercato.<br />
Tel. e fax: 0743-670088<br />
Sito internet: www.rotaryclubspoleto.it<br />
Presidenza: presidente@rotaryclubspoleto.it<br />
Ufficio stampa – rassegna: stampa@rotaryclubspoleto.it<br />
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8<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
I 50 Anni del Rotary Club di Spoleto<br />
Ad altri lascio i richiami storici con il ricordo dei fondatori mentre ho il piacere di sottolineare che<br />
dopo il club di Perugia ,nel primo dopoguerra si propagò in Umbria, a Terni, Orvieto, Città di Castello,<br />
Foligno, Spoleto e in altre città, la novità di un’Associazione Internazionale, proveniente dagli<br />
Stati Uniti d’America.<br />
Essa promuoveva i concetti di Internazionalità senza distinzione di razza, di religione, convivenza<br />
tra i popoli per l’affermazione della Pace secondo i principi dettati dal nostro fondatore Paul Harris,<br />
più di cento anni fa.<br />
È per me motivo di gioia partecipare oggi a questo appuntamento per evidenziare la portata dell’azione<br />
Rotariana, svolta nel corso del tempo a favore della società nello spirito del Rotary, che ha influito<br />
sulla cultura e sulla vita cittadina.<br />
Infatti il club di Spoleto negli anni si è fatto conoscere per le numerose attività che hanno lasciato<br />
una immagine positiva in tutto il comprensorio, come testimonia questa pubblicazione.<br />
Esso ha dato un convinto contributo per unire gli altri club della Regione, partecipando fattiva-<br />
mente alla Conferenza dei Presidenti dei Club Umbri con progetti e iniziative di livello regionale e internazionale,<br />
come ad esempio il Premio Rotary Umbria divenendone, oggi, anche la sede.<br />
Ha svolto un eccellente lavoro, si è radicato nella realtà cittadina, ha costituito un’attesa per il Servizio<br />
partecipato nella società tanto da essere una bella testimonianza di Impegniamoci nelle Comunità-Uniamo<br />
i Continenti, come indicatoci dal Presidente del R.I. Ray Klinginsmith.<br />
Traggo una frase significativa dal suo messaggio, che ho l’onore di consegnare a tutti i soci tramite<br />
il Presidente Bruno Gori: Il Rotary è ‘spirito di servizio’ ed è una organizzazione di Rotary club.<br />
Continuate a tenere vivo questo spirito nel vostro club, mentre vi accingete a entrare nel secondo<br />
secolo di servizio del Rotary International.<br />
Infine richiamo la fondamentale azione del Presidente del Club il quale, accogliendo il mio invito<br />
rivolto a tutti i Presidenti dei Club del Distretto di ricercare locali per la sede del Distretto, li ha ottenuti<br />
a condizioni favorevoli dal Comune di Spoleto che ringrazio.<br />
In questa sede sarà collocata la memoria del nostro Distretto attraverso l’impianto dell’archivio storico,<br />
anche nel segno della continuità storica, culturale, artistica e Internazionale che la città esprime.<br />
Mi auguro che agli illustri rotariani che hanno ricoperto incarichi di dirigenza del Club e del Distretto,<br />
come il compianto PDG Arturo Canessa, possano seguire altre forze nuove e motivate che sapranno<br />
condurre il Club allo stesso livello per festeggiare i prossimi anniversari.<br />
Nel portare gli auguri di tutti i soci del Distretto, mi unisco idealmente a loro con un augurio di<br />
lunga e prospera vita in amicizia rotariana.<br />
DG 2090<br />
Mario Struzzi
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Cinquant’anni di vita del Club<br />
U n punto di arrivo? No, un punto di partenza per nuovi obiettivi, nuovi incontri, nuove occasioni<br />
di crescita sociale e culturale, che evidenzino sempre di più il ruolo attivo del Rotary nel suo territorio.<br />
È questo l’augurio che oggi voglio fare al Club e a tutti gli amici, con la speranza che venga sempre<br />
più attivato quel processo di condivisione delle problematiche sociali voluto ormai più di cento<br />
anni fa da Paul Harris, e che oggi viene ridefinito dal progetto di ‘visione futura’ promulgato a livello<br />
internazionale.<br />
Il motto del presidente di quest’anno, Ray Klingsmith, Impegniamoci nelle comunità – uniamo i<br />
continenti, ci ha dato un indirizzo; a questo si affianca in una sequenza propulsiva quello del suo successore,<br />
Kalyan Banerjee, Conosci te stesso per abbracciare l’umanità. Intendimenti che vogliono invitarci<br />
a una più ragionevole e attenta comprensione dell’essere uomo, come persona e come<br />
protagonista della storia del pianeta. Una comprensione che ci dovrebbe far riflettere sul nostro modo<br />
di vivere nel rispetto del prossimo, della<br />
natura che ci circonda e della storia<br />
che ci ha condotto sino a qui.<br />
Questo è un anno di celebrazioni: la<br />
più importante per la nostra storia è<br />
certamente il 150° dell’Unità d’Italia,<br />
ma è significativo che in questo anno<br />
siano caduti anche anniversari rotariani:<br />
il settantacinquesimo di Perugia,<br />
il sessantesimo di Terni, il decimo di<br />
Perugia-Trasimeno, e il nostro cinquantesimo.<br />
Sarà perciò importante ricordare,<br />
con affetto e orgoglio, la vita vissuta in<br />
questi cinquant’anni del Club.<br />
Questo volumetto ne presenta gli ultimi<br />
venti, con tutti gli avvenimenti più<br />
significativi, ma ci è sembrato doveroso<br />
far ristampare anche i tre precedenti,<br />
in modo che il racconto fosse<br />
completo e tutti potessero constatare<br />
quanto fosse stato fatto anche dai soci,<br />
nostri predecessori.<br />
In questa storia si presentano fatti e<br />
documenti, ma soprattutto si può vedere l’operato di persone. Persone cui è stato chiesto di partecipare<br />
a un sodalizio per occuparsi del territorio e della gente, che deve mettere a disposizione il proprio<br />
operato e non solo le economie per la risoluzione di quelle problematiche sociali, culturali ed economiche<br />
che sono proprie della diversità del mondo.<br />
Per capirsi, per progettare insieme, occorre innanzi tutto comunicare con gli altri. È per questo<br />
motivo che il Club ha voluto promuovere un Forum distrettuale sul tema: Comunicazione come elemento<br />
di sviluppo territoriale. Ci sarà utile per fare una riflessione sui modi e sulle possibilità di manifestare<br />
in maniera globale le nostre idee, i nostri progetti, i nostri impegni.<br />
Il caso ha voluto che sia io Presidente, in quest’anno così importante per il Club; tuttavia vorrei<br />
condividere la mia soddisfazione con tutti quelli che hanno contribuito, con forza e lavoro, a questa<br />
pubblicazione ed anche con tutti i Past President che hanno svolto il loro ‘servizio’ con dedizione e<br />
umiltà.<br />
E poi un grande augurio di buon lavoro ai prossimi Presidenti i quali avranno il piacere – perlomeno<br />
per me così è stato – di poter guidare il lavoro del Club verso più concreti obiettivi.<br />
Buon cinquantennale a tutti.<br />
Bruno Gori<br />
Presidente 2010/2011<br />
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Cari amici rotariani,<br />
10<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
abbiamo concluso la ricerca dei dati e delle notizie che hanno interessato gli ultimi venti anni del-<br />
l’attività del nostro club, da trasferire nella Pubblicazione che il Consiglio Direttivo ha giustamente ri-<br />
tenuto di diffondere per questo importante anniversario.<br />
Con l’aiuto di alcuni Presidenti dell’epoca, dei documenti archiviati e delle varie “memorie stori-<br />
che” del nostro sodalizio, crediamo di aver considerato la quasi totalità degli avvenimenti e degli eventi<br />
che hanno caratterizzato questo periodo.<br />
Individuare tutto il materiale contenuto in questa pubblicazione non è stato agevole per la lun-<br />
ghezza del periodo e per l’insieme notevole dei documenti e delle foto da esaminare e scegliere, per cui<br />
la eventualità che risultassero mancanti o essere riportati in forma parziale alcuni dati, eventi o av-<br />
venimenti, non dovrebbe sminuire il lavoro svolto che potrà essere comunque condiviso e considerato<br />
utile per la storia del nostro club.<br />
Dobbiamo aggiungere che aver ripercorso l’attività del club di questi anni, ci ha permesso di ri-<br />
chiamare alla memoria e di rivivere le singole iniziative e i fatti che i Presidenti si impegnarono a svolgere<br />
durante il loro periodo nel nome del Rotary.<br />
Per questa ragione è stato anche piacevole aver dedicato il tempo necessario per la rievocazione del<br />
periodo che vi è riproposto.<br />
Plinio Ricci (Coordinatore) – Lucia Bruni Silvaggi – Mauro Calabresi<br />
Filippo Casciola – Rodolfo Valentini
Idolo Agostini (2.12.1996)<br />
Umberto Alunni (22.12.2009)<br />
Mario Arcangeli (27.06.2005)<br />
Claudio Maria Amici (9.11.1987)<br />
Giovanni Bartoloni (8.12.2000)<br />
Marco Bellingacci (19.03.1984)<br />
Domenico Benedetti Valentini (1.7.1982)<br />
Ermanno Bonifazi (20.04.2009)<br />
Lucia Bruni Silvaggi (21.04.1997)<br />
Giovanni Burini (15.02.1980)<br />
Mauro Calabresi (21.01.2002)<br />
Roberto Calai (20.03.2005)<br />
Alessandro Cardarelli (22.03.2006)<br />
Filippo Casciola (24.05.2004)<br />
Valter Catasti (13.12.2010)<br />
Luciano Catoni (12.12.2007)<br />
Giuseppe Chiavari (21.04.1997)<br />
Massimo Coccetta (22.12.2009)<br />
Alessandro Contenti (28.03.1988)<br />
Alberto Conti (15.03.1988)<br />
Giovanni Conti (10.01.2000)<br />
Giuseppe Antonio Coricelli (21.03.1977)<br />
Tommaso Coricelli (15.01.2001)<br />
Francesco Crescentini (15.01.2001)<br />
Fabio Di Russo (24.03.2003)<br />
Elvio Fantini (15.02.1981)<br />
Pompeo Farchioni (17.02.1986)<br />
Paolo Feliziani (7.05.1984)<br />
Paolo Filipponi (14.12.1998)<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
IL <strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
ELENCO DEI SOCI 2010/2011<br />
(con data di ammissione al Club)<br />
Luigi Frigieri (24.3.2003)<br />
Bruno Gori (21.1.2002)<br />
Luigi Graziani (14.12.1998)<br />
Maurizio Hanke (15.10.1984)<br />
Mario Mancini (15.02.2001)<br />
Antonio Massaccesi (29.10.1984)<br />
Enrico Morbidoni (13.07.2007)<br />
Alessandro Nocchi (10.04.1994)<br />
Augusto Novelli (13.07.2007)<br />
Torquato Novelli (15.02.1980)<br />
Alberto Pacifici (1-10-1980)<br />
Francesca Peppicelli (19.06.2008)<br />
Angelo Maria Petroni (19.03.1984)<br />
Marco Pirone (17.02.1986)<br />
Dario Pompili (14.12.1998)<br />
Vivaldo Pompili (15.04.1996)<br />
Plinio Ricci (26.06.1990)<br />
Carlo Rinaldi* (15.02.1988)<br />
Roberto Rossi (21.04.1997)<br />
Federico Sabatini (13.07.2007)<br />
Gaspare Sabatini (2.12.1996)<br />
Ada Spadoni Urbani (26.05.1997)<br />
Donatella Tesei (13.12.2008)<br />
Galileo Tomasini Francia* (08.04.1974)<br />
Giuliana Tomasini Francia (22.12.2009)<br />
Lorenzo Tomassoni (21.04.1997)<br />
Rodolfo Valentini (26.09.1994)<br />
* Socio dimessosi nel corso dell’anno<br />
Carlo Alberto Zualdi (03.06.2001)<br />
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12<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
SOCI ONORARI DEL <strong>CLUB</strong> dal 1991 al 2011<br />
M.° Giancarlo Menotti<br />
Mons. Ottorino Pietro Alberti<br />
Mons. Antonio Ambrosanio<br />
Mons. Riccardo Fontana<br />
Prof. Giovanni Carandente<br />
Dott. Leo Sabatini<br />
Dott. Pasquale Tiacci<br />
Dott. Pietro Nocchi<br />
Avv. Filippo Fratellini<br />
Prof. Bruno Toscano<br />
Mons. Renato Boccardo<br />
ATTUALI SOCI INSIGNITI DEL P.H.F.<br />
Onorari<br />
Filippo Fratellini, Pietro Nocchi, Leo Sabatini, Pasquale Tiacci<br />
Effettivi<br />
Mario Arcangeli, Marco Bellingacci, Lucia Bruni Silvaggi, Giovanni Burini, Filippo Casciola,<br />
Alberto Conti, Giuseppe Antonio Coricelli, Elvio Fantini, Luigi Frigieri, Bruno Gori,<br />
Maurizio Hanke, Antonio Massaccesi, Alessandro Nocchi, Torquato Novelli, Alberto Pacifici,<br />
Angelo Maria Petroni, Vivaldo Pompili, Plinio Ricci, Galileo Tomasini, Rodolfo Valentini<br />
SOCI CON CARICHE <strong>DI</strong>STRETTUALI<br />
(Rappresentanti o Assistenti del Governatore)<br />
1994/95 Igino Raspadori (Governatore Ennio Vincenti)<br />
2000/01 Plinio Ricci (Giorgio Milletti)<br />
2001/02 Alberto Conti (Riccardo Calogero Marrollo)<br />
2002/03 Plinio Ricci (Umberto Lenzi)<br />
2004/05 Maria Grazia Betti (Tullio Tonelli)<br />
2009/10 Marco Bellingacci (G. Ferruccio Squarcia)<br />
I <strong>CLUB</strong> GEMELLATI<br />
Rotary Club Cordova (Spagna)<br />
Rotary Club Roma Sud<br />
Rotary Club Torino 4<strong>5°</strong> Parallelo
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
GLI ILLUSTRI PERSONAGGI<br />
<strong>DI</strong> CUI SI ONORA IL NOSTRO <strong>CLUB</strong><br />
CENNI BIOGRAFICI<br />
Nella storia del Rotary Club Spoleto hanno avuto sempre un ruolo di primo piano i soci onorari,<br />
a testimonianza dei profondi collegamenti fra il club e la città che lo ospita. Una storia che vede<br />
gli in primo piano gli arcivescovi, come Ottorino Pietro Alberti, nominato alla guida della diocesi di<br />
Spoleto il 9 agosto 1973. Riceve l'ordinazione episcopale l'8 settembre 1973 dal cardinale Sebastiano<br />
Baggio . Il 30 settembre 1986 è chiamato a reggere la nuova arcidiocesi di Spoleto-Norcia. Il 23 novembre<br />
1987 viene trasferito alla guida dell'arcidiocesi di Cagliari. Dopo di lui, sono stati nominati<br />
soci onorari l'arcivescovo Riccardo Fontana e, pochi mesi fa, il nuovo arrivato Renato Boccardo.<br />
Tuttavia il ruolo dei soci onorari è particolarmente profondo anche con il mondo della cultura e<br />
dell'arte. In primo luogo con Gian Carlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi e, nel 1977,<br />
a Charleston (Carolina del Sud), della versione statunitense del festival, lo Spoleto Festival USA. I<br />
suoi lavori di maggior successo furono scritti negli anni quaranta e cinquanta. Oltre a scrivere i libretti<br />
delle sue opere, per le quali ha scelto personalmente i soggetti, Menotti diresse dal podio la maggior<br />
parte della sua produzione teatrale. Nel 1958 creò il prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto, un<br />
genere di kermesse artistico-culturale allora pressoché inesistente in Italia, con il quale intese creare<br />
un terreno di contatto fra il mondo artistico europeo e quello americano.<br />
Il Festival, di cui per 50 anni, fino alla sua morte, Menotti è stato indiscusso conduttore, è presto<br />
divenuto una delle più importanti manifestazioni culturali europee, spaziando in tutte le forme artistiche,<br />
dalla opera lirica alla prosa, dal balletto alle arti figurative, dalla musica classica e moderna al<br />
cinema, e dando vita a partire dagli anni '70 alle manifestazioni "gemelle" di Charleston (USA) e Melbourne<br />
(Australia). Menotti morì a Montecarlo il 1 febbraio 2007.<br />
L'Amministrazione Comunale di Spoleto e di Cadegliano-Viconago, sua città natale, stanno festeggiando<br />
nel 2011 il centenario della nascita.<br />
Al mondo dell'arte appartiene di diritto anche Giovanni Carandente, intellettuale, storico dell’arte,<br />
critico di primo piano nel panorama italiano e internazionale, realizzatore di tante prestigiose<br />
rassegne fra cui l'indimenticata mostra sculture nella città. Direttore Onorario della Galleria Civica<br />
d’Arte Moderna di Spoleto alla quale ha donato la sua preziosa biblioteca, Carandente è scomparso nel<br />
giugno del 2009, all’età 88 anni. Al mondo della cultura appartiene anche di diritto Bruno Toscano,<br />
entrato come socio onorario in questi ultimi mesi nel Club di Spoleto, critico d'arte e studioso fra i<br />
più noti contemporanei a livello internazionale. Professore ordinario di Storia della critica d’arte e<br />
poi di storia dell’Arte Moderna presso la facoltà di Magistero dell’Università di Roma “La Sapienza”,<br />
dal 1992 ha insegnato la stessa disciplina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di<br />
Roma tre. Dal 1992 al 1998 direttore del Dipartimento di “Studi storico-artistici, archeologici e sulla<br />
conservazione” della stessa università. Dal 1998 al 2005 coordinatore del dottorato di ricerca in “Storia<br />
e Conservazione dell’oggetto d’Arte e di Architettura”. Attualmente professore Emerito dell’Università<br />
Roma Tre.<br />
Presidente del consorzio economico-urbanistico e per i beni culturali del comprensorio Spoletino<br />
dal 1980 al 1985. Consigliere Regionale dell’Umbria dal 1985 al 1990, socio della Deputazione di Storia<br />
Patria dell’Umbria. Nella sua produzione scientifica, che comprende numerosi studi di Storia dell’arte<br />
medievale, moderna e contemporanea, apparsi in volumi e in periodici italiani e stranieri, una<br />
parte significativa è dedicata alla definizione dei criteri per la conoscenza sistematica del patrimonio<br />
storico-artistico italiano al fine di aprire nuove prospettive alla conservazione e alla tutela. Spesso in<br />
diretta correlazione con questi, altri suoi studi hanno affrontato aspetti metodologici della storia dell’arte,<br />
con particolare attenzione alla geografia artistica e ai problemi suscitati dal rapporto fra conservato<br />
e perduto.<br />
Accanto a questi nomi, nell'elenco dei soci onorari del club di Spoleto, ci sono gli ex soci che hanno<br />
dato lustro al club con la loro preziosa attività di anni: persone come Pasquale Tiacci, Leo Sabatini,<br />
Filippo Fratellini, Pietro Nocchi. Esempi di come essere rotariani diventi uno stile e un modello di<br />
vita.<br />
13
LA VITA DEL <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
NELLE RELAZIONI DEI PRESIDENTI<br />
1991/92 - 2010/11
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 1991/92<br />
Presidente Igino Raspadori, V. Presidente Giovanni Petruccioli, Presidente incoming Igino Raspadori,<br />
Past President Leo Sabatini, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto<br />
Lucio Mari. Consiglieri: Claudio Maria Amici, Vincenzo Di Dio, Renzo Pastorelli, Marco Pirone<br />
Anno 1992/93<br />
Presidente Igino Raspadori, V. Presidente Giovanni Petruccioli, Presidente incoming Giovanni<br />
Petruccioli, Past President Igino Raspadori, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini,<br />
Prefetto Lucio Mari. Consiglieri: G. Antonio Coricelli, Vincenzo Di Dio, Victor Hugo Fabbri, Filippo<br />
Fratellini, Sauro Dante<br />
attività del biennio rotariano fu volta prin-<br />
L’ cipalmente ad ampliare i rapporti con la<br />
città e le istituzioni locali, allo scopo di far conoscere<br />
il Club e le sue iniziative rivolte a vari<br />
settori d’interesse comune. A tal fine, nel corso<br />
di numerose ‘conviviali’ aperte agli amministratori<br />
cittadini, sono stati trattati temi di rilevante<br />
interesse per il futuro della città, quali<br />
la Mobilità alternativa a Spoleto, in previsione<br />
di una città senza il traffico automobilistico;<br />
l’Ipotesi della terza provincia in Umbria, con la<br />
ventilata possibilità di una aggregazione della<br />
nostra città con Foligno; le Prospettive per<br />
l’Università a Spoleto: corsi per lauree a breve,<br />
con approfondimenti sui problemi e sulle soluzioni<br />
che comportava tale eventuale insediamento.<br />
Sono state proseguite le tradizionali attività<br />
rivolte al sociale, organizzando una raccolta di<br />
fondi, attraverso un concerto vocale nella<br />
chiesa di S. Domenico, a favore della ‘Bottega<br />
artigiana’, attività nella quale sono impegnate<br />
persone diversamente abili; altri aiuti sono<br />
1991/1992 - Visita del Governatore Corrado Dionigi.<br />
stati rivolti alla Scuola Materna ‘Lelio e Innocenzina<br />
Rossi’, attiva nella stessa parrocchia.<br />
In questo periodo il club si aprì finalmente<br />
all’ingresso di donne tra i soci, ammissione<br />
fino allora non realizzatasi per la forte opposizione<br />
esistente anche in numerosi club del Distretto.<br />
Fu così cooptata la dottoressa Maria<br />
Adelaide Colombo, Commissario di Pubblica<br />
sicurezza a Spoleto, cui fece seguito quella di<br />
altre valide esponenti.<br />
Tra i temi culturali e religiosi trattati, si ricorda<br />
in particolare Gli eremiti del Monteluco,<br />
attraverso un’approfondita relazione di don<br />
Giampiero Ceccarelli sull’origine e lo sviluppo<br />
di questo fenomeno religioso che si sviluppò<br />
nel nostro territorio a partire dal IV-V secolo.<br />
Furono inoltre organizzati incontri e interclub<br />
per promuovere la conoscenza e l’amicizia<br />
tra i vari club umbri, favorendo la partecipazione<br />
dei soci agli eventi distrettuali,<br />
convegni e forum indetti da altri club.<br />
Il presidente<br />
Igino Raspadori<br />
1992/1993 - Visita del Governatore Carlo Bicciolo.<br />
17
18<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Nell’anno, nel corso di vari incontri, furono<br />
trattati argomenti di particolare interesse.<br />
Il dottor Dino Clementi parlò della scomparsa<br />
dei dinosauri, avvenuta circa 65 milioni<br />
di anni fa, e delle ipotesi scientifiche illustrate<br />
in un volume intitolato Chi uccise i Dinosauri.<br />
Il socio Domenico Benedetti Valentini ebbe<br />
modo di spiegare la Riorganizzazione dei Collegi<br />
Elettorali per la Camera dei Deputati e del<br />
Senato.<br />
Un importante argomento per la nostra<br />
città dal titolo Spoleto: il suo Ospedale di fronte<br />
al riordino della disciplina in materia sanitaria,<br />
fu trattato dal dottor Gagliardi, amministratore<br />
unico della USL.<br />
Un’altra serata fu dedicata a Il progetto del<br />
ponte sullo stretto di Messina, che fu oggetto di<br />
un’esauriente relazione tecnica dell’architetto<br />
Massimo Picciotto.<br />
L’argomento dell’immigrazione straniera fu<br />
Anno 1993/94<br />
Presidente Giovanni Petruccioli, V. Presidente Claudio Amici, Presidente incoming Claudio Amici<br />
Past President Igino Raspadori, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto Lucio<br />
Mari. Consiglieri: Vincenzo Di Dio, Victor Hugo Fabbri, Filippo Fratellini, Renzo Pastorelli, Leo Sabatini.<br />
1992/1993 - Visita del Governatore Giorgio Rossi.<br />
svolto dal dottor Miele, vice-questore di Viterbo,<br />
per la quale era stata istituita un’apposita<br />
pubblicazione informativa dal titolo “La<br />
Rivista Giuridica in materia di Stranieri”.<br />
Per la nostra città di Spoleto, una serata fu<br />
dedicata alle Poesie su personaggi spoletini, che<br />
furono interpretate da Marignoli e Zaffini; e<br />
ancora, attraverso una approfondita relazione<br />
e lo studio del dottore Fabrizio Sbicca, fu conosciuta<br />
L’evoluzione socio-economica del comprensorio<br />
spoletino. Note sui mutamenti<br />
strutturali nei settori produttivi tra il 1981 e il<br />
1991.<br />
Non mancarono ‘interclub’, in particolare si<br />
ricordano quelli con il Rotary di Fermo in occasione<br />
del quale si poté seguire una dotta relazione<br />
di S.E. mons. Cleto Bellucci sul tema I<br />
tesori artistici di Torre di Palme, e poi con il<br />
Club di Roma Est.
Un primo importante incontro del biennio<br />
fu una gita per i soci e familiari per visitare<br />
l’abbazia di S. Felice di Giano, di cui fu conosciuta<br />
l’origine e la storia.<br />
Nel mese di ottobre si poté visitare, con un<br />
buon numero di soci, il Laboratorio Scientifico<br />
del Gran Sasso, e conoscere gli esperimenti sia<br />
italiani che stranieri vi si svolgono.<br />
Nell’anno furono trattati diversi argomenti.<br />
Il dottor Enrico Micheli, direttore generale dell’Ente,<br />
parlò di IRI e privatizzazioni. L’onorevole<br />
professor Giuliano Urbani svolse<br />
un’ampia relazione su Il liberismo oggi; resti-<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 1994/1995<br />
Presidente Marco Bellingacci, V. Presidente Filippo Fratellini, Presidente incoming Marco Bellingacci,<br />
Past President Giovanni Petruccioli, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto<br />
Lucio Mari. Consiglieri: Pompeo Farchioni, Paolo Feliziani, Igino Raspadori, Leo Sabatini<br />
Anno 1995/96<br />
Presidente Marco Bellingacci, V. Presidente Filippo Fratellini, Presidente incoming Loreto Luchetti,<br />
Past President Marco Bellingacci, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto<br />
Lucio Mari. Consiglieri: Pompeo Farchioni, Paolo Feliziani, Igino Raspadori, Leo Sabatini, Maurizio<br />
Hanke<br />
1994/1995 - Visita del Governatore Ennio Vincenti.<br />
tuire lo Stato ai cittadini. In merito ai vari problemi<br />
riguardanti la società civile, sono da ricordare:<br />
I giovani e la lotta al crimine, con<br />
relazione del generale di corpo d’armata dei<br />
Carabinieri, dottor Ivo Sassi; Il riordino territoriale<br />
in Umbria in previsione dello Stato federale,<br />
con relazione del dottor Giuseppe Roma, direttore<br />
generale del Censis; il tema di stretta attualità<br />
Sistema penale e Tangentopoli è stato<br />
esposto dal dottor Umberto De Augustinis. A<br />
maggio la dottoressa Giordana Benazzi, della<br />
Soprintendenza per i Beni Culturali, Artistici e<br />
Ambientali dell’Umbria, ha illustrato La basi-<br />
19
lica di S. Salvatore a Spoleto. Problematiche e ricerche<br />
nel corso dei restauri.<br />
Nel giugno 1995, in occasione della CON-<br />
VENTION INTERNAZIONALE del <strong>ROTARY</strong><br />
a Nizza, il nostro Club, unitamente ad altri<br />
club umbri, è stato presente con dieci rotariani,.<br />
A metà settembre del 1995 i soci con amici<br />
e ospiti, si recarono in Valnerina, dove il professore<br />
Ubaldo Santi illustrò la storia del territorio,<br />
nonché le origini e l’importanza<br />
dell’abbazia dei santi Felice e Mauro a Castel<br />
S. Felice, che fu visitata e vi si poté assistere<br />
alla santa Messa. Dopo la ‘conviviale’ ci si recò<br />
al vicino stabilimento della ditta Urbani nel<br />
quale furono illustrate le varie fasi della lavorazione<br />
per la commercializzazione del tartufo.<br />
In seguito fu visitata l’abbazia di S. Pietro in<br />
Valle legata a Spoleto per le secolari vicende<br />
storiche, sia politiche che religiose.<br />
Nell’ottobre 1995, con la presenza di vari<br />
tecnici del settore e di esponenti del Comune<br />
di Spoleto, in uno specifico incontro conviviale<br />
fu rappresentata la necessità di eseguire la ri-<br />
20<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
1995/1996 - Visita del Governatore Franco Cianci.<br />
pavimentazione della piazza del Duomo che<br />
presentava gravi aspetti di degrado non più accettabili<br />
per il decoro della città. L’architetto<br />
Giuliano Macchia illustrò la storia dei vari interventi<br />
che si sono succeduti nel tempo. Fu in<br />
tal modo evidenziata tutta l’urgente necessità<br />
di un intervento definitivo.<br />
Anche a seguito gli Enti preposti cominciarono<br />
a considerare fattibilità dell’intervento,<br />
poi concretizzatosi qualche anno dopo.<br />
In aprile fu svolto un importante convegno<br />
su Le Libere Professioni con la presenza di qualificati<br />
relatori e nel novembre successivo fu<br />
trattato l’argomento L’Oncologia oggi con approfondita<br />
relazione del professor S. Stefani.<br />
Nel mese di gennaio 1996, la sede del club<br />
fu trasferita in Via della Sinagoga.<br />
L’attività annuale del club ha poi riguardato<br />
l’ospitalità del Gruppo di Studio Estero, la partecipazione<br />
ai vari Convegni Distrettuali, al<br />
Congresso e all’Assemblea generale oltre a vari<br />
‘interclub’ rotariani.<br />
Il presidente<br />
Marco Bellingacci
Secondo i molteplici interessi che il Rotary<br />
può esprimere per le sue finalità istituzionali,<br />
il presente anno ha visto lo svolgimento<br />
di varie iniziative in diversi campi.<br />
La relazione su La managerialità femminile<br />
in Italia svolta dalla signora Belisario della<br />
Fondazione omonima, ha illustrato in maniera<br />
compiuta questo aspetto dell’imprenditoria italiana.<br />
Il dottor Valerio Zurletti e l’avvocato Carlo<br />
Belli, del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto,<br />
hanno parlato sul tema I Sopranisti illustrando<br />
efficacemente l’origine e le caratteristiche<br />
di questi particolari artisti; la serata<br />
infatti era dedicata al ricordo di Loreto Vittori,<br />
poeta, librettista, compositore, e uno dei primi<br />
cantanti castrati italiani, nato a Spoleto nel<br />
1604 e morto a Roma nel 1670.<br />
Nel corso di un altro incontro, lo scrittore e<br />
giornalista Roberto Gervaso ha presentato il<br />
suo libro La Massoneria in Italia, trattando in<br />
modo brillante ed esauriente la storia e le vicende<br />
di questa associazione.<br />
In altra circostanza, organizzata unitamente<br />
al locale Lion Club, l’eminente oculista<br />
spoletino professor Giancarlo Falcinelli, Primario<br />
oculista emerito all’Ospedale S. Camillo<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 1996/97<br />
Presidente Loreto Luchetti, V. Presidente Alberto Mariani, Presidente incoming Maurizio Hanke,<br />
Past President Marco Bellingacci, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto Lucio<br />
Mari. Consiglieri: Pompeo Farchioni, Filippo Fratellini, Marco Pirone, Igino Raspadori, Leo Sabatini<br />
Visita del Governatore Antonio Pieretti.<br />
di Roma e docente all’Università La Sapienza,<br />
ha illustrato i vantaggi e le prospettive del Trapianto<br />
della cornea. L’approfondita relazione,<br />
arricchita da video-immagini, ha consentito<br />
chiarire le modalità di applicazione dell’intervento<br />
secondo il metodo da egli stesso ideato.<br />
Alla presenza dell’Ambasciatore albanese in<br />
Italia, il dottor Pandeli Pasko, ospitato dal Club,<br />
si tenne una serata conviviale dedicata alla conoscenza<br />
di questa nazione così vicina ma poco<br />
conosciuta. Il diplomatico ha così potuto parlare<br />
sul tema L’Albania oggi facendo conoscere<br />
la vita reale e le prospettive sviluppo del suo<br />
Paese; un’importante occasione per avere dati e<br />
notizie di prima mano su questo territorio che<br />
fa parte del nostro Distretto rotariano.<br />
Durante quest’anno, si dette inizio a un ‘interclub’<br />
con i rotariani umbri per dare l’opportunità<br />
di assistere insieme a uno spettacolo del<br />
Festival dei Due Mondi. La proposta fu accolta<br />
con entusiasmo da ben 104 rotariani di vari<br />
Club umbri, che vennero a Spoleto e trascorsero<br />
insieme una piacevole serata. L’iniziativa<br />
fu poi continuata negli anni successivi anche<br />
con Club di altri Distretti.<br />
Il presidente<br />
Loreto Luchetti<br />
21
Una puntuale esposizione degli aspetti positivi<br />
e dei rischi connessi alla Chirurgia plastica-estetica<br />
e forme ricostruttive è stata<br />
oggetto di una relazione del dottor Aldo Del Vescovo,<br />
aiuto del professore Mario Ceravolo.<br />
A prova dell’interesse del Club per la nostra<br />
città, anche in quest’anno è stato puntato l’interesse<br />
su aspetti particolari della vivibilità urbana.<br />
Con la relazione su la Città aperta<br />
all’uomo del socio Giovanni Burini, quale presidente<br />
della SSIT, furono fatte conoscere le tre<br />
linee di intervento in procinto di essere realizzate:<br />
due nuovi parcheggi, uno alla Posterna e<br />
l’altro alla Spoleto Sfera, in più nuovi sistemi di<br />
accesso per i pedoni.<br />
Ad appena due mesi dal sisma che aveva<br />
colpito Umbria e Marche, è stata quanto mai<br />
interessante la relazione su Terremoto: come<br />
rendere più sicure le costruzioni del passato. Fattori<br />
innovativi delle realizzazioni future, svolta<br />
dall’ingegnere Massimo Cestelli Guidi dell’Università<br />
La Sapienza di Roma.<br />
22<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Anno 1997/98<br />
Presidente Maurizio Hanke, V. Presidente Plinio Ricci, Presidente incoming Plinio Ricci,<br />
PastPresident Loreto Luchetti, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere Giovanni Burini,<br />
Prefetto Lucio Mari. Consiglieri: Leo Sabatini, Igino Raspadori, Paolo Feliziani, Vivaldo Pompili,<br />
Marco Paoli, Alessandro Nocchi.<br />
Visita del governatore Mario Giannola.<br />
Loreto Luchetti consegna la campana a Maurizio Hanke.<br />
Anche un particolare tema storico e turistico<br />
di Spoleto è stato oggetto di esposizione<br />
da parte di Lamberto Gentili che ha parlato del<br />
Ponte Sanguinario; proposta per un progetto di<br />
riscoperta.<br />
Il presidente<br />
Maurizio Hanke
anno in questione fu caratterizzato dal Me-<br />
L’ morial Canessa con cui il club di Spoleto<br />
volle ricordare il suo Governatore Distrettuale<br />
a 10 anni dalla scomparsa. In un settore a parte<br />
di questa pubblicazione, questo particolare<br />
evento è raccontato nella sua completezza ad<br />
onore del club.<br />
L’attività ordinaria dell’anno ha riguardato<br />
varie argomentazioni di differente interesse,<br />
come La scuola di Polizia a Spoleto, da pochi<br />
anni in piena attività, con relazione della dottoressa<br />
Maria Grazia Betti, direttore della<br />
Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato.<br />
Per ricordare l’attività di alcuni artisti della<br />
nostra città (De Gregorio, Marignoli, Leoncillo,<br />
Orsini,Rambaldi, Raspi, Toscano) noti e apprezzati<br />
anche in campo nazionale, una serata<br />
fu dedicata a Il Movimento pittorico a Spoleto.<br />
Parlarono dell’argomento il critico dottor Enrico<br />
Mascelloni e il responsabile dei musei di<br />
cittadini Lamberto Gentili.<br />
Preventive considerazioni circa i possibili<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 1998/99<br />
Presidente Plinio Ricci, V. Presidente Alberto Conti, Presidente incoming, Alberto Conti,<br />
Past President Maurizio Hanke, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere, Giovanni Burini,<br />
Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: G. Antonio Coricelli, Igino Raspadori, Leo Sabatini,<br />
Vivaldo Pompili.<br />
Visita del governatore Antonino Serafini.<br />
cambiamenti derivanti dall’introduzione della<br />
moneta unica furono svolte dal dottor Umberto<br />
Alunni con la relazione sul tema L’Euro<br />
dal 1999: cosa cambierà per il cittadino e per<br />
l’impresa.<br />
Un grande evento che si stava avvicinando,<br />
coinvolgendo la comunità cristiana e la collettività<br />
in generale suscitando tanto interesse e<br />
molte aspettative, fu trattato da S.E. monsignor<br />
Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto-Norcia<br />
che parlò sul tema Il Giubileo del<br />
2000 nel nostro territorio.<br />
In un convegno aperto alla cittadinanza, organizzato<br />
insieme al CEIS e al locale Lion<br />
Club, svoltosi all’Albornoz Hotel, il professor<br />
E. Tempesta e la dottoressa V. Longo Carminati<br />
dell’UniversitàCattolica di Roma trattarono<br />
l’argomento I giovani di oggi e le trappole delle<br />
nuove droghe. A conferma dell’importanza del<br />
tema e delle preoccupazioni suscitate dalla diffusione<br />
delle droghe, parteciparono all’incontro<br />
oltre 250 persone.<br />
23
In un successivo incontro il dottor Umberto<br />
De Augustinis parlò di L’introduzione del Giudice<br />
Unico di 1° grado. Prospettive per il Tribunale<br />
di Spoleto, descrivendo gli aspetti<br />
giudiziari e le procedure dell’innovazione recentemente<br />
introdotta.<br />
Argomenti diversi e di vario interesse furono<br />
trattati con relazioni riguardanti Informazioni,<br />
curiosità ed esperienze del Gruppo di<br />
Studio rotariano in Brasile, Le perle e i diamanti<br />
nella storia dell’uomo, La Valnerina e la sua storia.<br />
Nell’anno sono continuati i tradizionali in-<br />
24<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
2 settembre 2004 convegno sul tema<br />
“I giovani di oggi e le trappole delle nuove droghe”.<br />
Il folto pubblico segue con attenzione i relatori.<br />
contri con i soci per trattare argomenti specifici<br />
del Rotary. A tal fine sono avvenuti incontri<br />
che hanno riguardato l’ospitalitàper il Corso<br />
Giovanile Internazionale Rotariano di Perugia;<br />
la visita del Governatore con la Festa degli Auguri;la<br />
celebrazione ‘collettiva’ della Domenica<br />
delle Palme; la partecipazione al Premio Rotary<br />
Umbria a GualdoTadino (con premio conferito<br />
a Gianni Pasquarelli), all’Assemblea<br />
Distrettuale a Terni, al Congresso Distrettuale a<br />
Lanciano, all’Interclub a Terni insieme ai Club<br />
di Amelia/Narni, Foligno e GualdoTadino.<br />
Come di consueto per il Club, fu data ospitalità<br />
e accoglienza del Gruppo di Studio Estero<br />
di un distretto australiano.<br />
Non fu tralasciato di sostenere iniziative sociali<br />
programmate dallo stesso Rotary e di dare<br />
un aiuto a chi si trovasse in stato di necessità.<br />
Furono così versati contributi al fondo della<br />
Rotary Foundation, e altri per sostenere le<br />
spese per gli studi e la preparazione scolastica<br />
di alcuni studenti albanesi nel loro paese. Durante<br />
l’anno fu attribuito un “Paul Harris Fellow”<br />
a un socio benemerito; furono inoltre<br />
cooptati tre nuovi soci.<br />
Il presidente<br />
Plinio Ricci
In quest’anno il Club continuò l’attività attraverso<br />
la trattazione di temi d’interesse collettivo.<br />
Fu così presentato Il rischio idrogeologico<br />
nelle valli umbre, relatori l’ingegner Vincenzo<br />
Giovannini e il dottor Ugo Giannantoni,<br />
del Consorzio Bonificazione Umbra.<br />
Le prospettive dell’Ammodernamento della<br />
viabilità in Umbria: il tratto Foligno/Spoleto furono<br />
illustrate dall’ingegnere Bruno Scarnera,<br />
direttore regionale dell’ANAS.<br />
Furono inoltre fatte conoscere importanti<br />
realtà operative esistenti nella nostra città:<br />
L’Istituto Alberghiero: la sua realtà operativa e le<br />
prospettive di sviluppo, attraverso il professor<br />
Giancarlo Busti; L’Archivio di Stato: istituzione<br />
culturale a servizio della città, con il dottor<br />
Luigi Rambotti, direttore della Sezione di Spoleto.<br />
La dottoressa Maria Clara Lilli Di Franco,<br />
direttrice della Scuola Europea di Restauro,<br />
trattò il tema La Tutela dei beni librari: conservazione<br />
e restauro.<br />
Nel corso di un incontro con l’Associazione<br />
Giovanni Polvani il dottor De Masi tenne una<br />
conferenza su I popoli dei Balcani. Convivenza,<br />
cooperazione e integrazione.<br />
Per ciò che riguarda la Giustizia, il dottor<br />
Claudio Pratillo Helmann ebbe modo di illustrare<br />
Il giusto processo.<br />
Altri temi di rilievo per la società in generale<br />
hanno avuto poi una specifica trattazione:<br />
Problemi e prospettive dello sviluppo economico<br />
in Umbria, con il professor Bruno Bracalente,<br />
presidente della Regione Umbria; La nostra società<br />
attraverso l’analisi del Censis, con relazione<br />
del dottor Giuseppe De Rita.<br />
In un incontro serale avente per oggetto La<br />
vita disegnata, tutto il club ebbe modo di conoscere<br />
e apprezzare le notevoli doti dell’architetto<br />
Gaspare De Fiore, che tratteggiò poeticamente i<br />
vari aspetti della pittura e del disegno.<br />
In una visita alle Cantine Lungarotti, l’enologo<br />
Angelo Valentini ci illustrò la storia e la lavorazione<br />
del vino, con un’interessante<br />
relazione dal titolo Per corsi di vini, ovvero: percorsi<br />
divini.<br />
Di un altro prodotto notoriamente assai importante<br />
del nostro territorio, si ebbe modo di<br />
parlare in maniera approfondita con il socio G.<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 1999/2000<br />
Presidente Alberto Conti, V. Presidente Igino Raspadori, Presidente incoming Antonio Coricelli,<br />
Past President Plinio Ricci, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere Giovanni Burini, Prefetto Alessandro<br />
Nocchi. Consiglieri: Leo Sabatini, Vincenzo Di Dio, Vivaldo Pompili, Lucia Bruni Silvaggi.<br />
Antonio Coricelli il quale trattò il tema L’olio di<br />
oliva nel mondo. I problemi della commercializzazione.<br />
Nel corso di una ‘conviviale’ il socio Rodolfo<br />
Valentini illustrò il proprio progetto per l’illuminazione<br />
delle mura civiche della città di<br />
Spoleto, intervento che fu poi realizzato dal<br />
Comune negli anni successivi.<br />
In altri incontri furono trattati anche argomenti<br />
rotariani, come, a opera del socio Leo<br />
Sabatini, Le quattro vie di azione; come metterle<br />
in pratica; inoltre si finanziò un corso di alfabetizzazione/socializzazione<br />
per bambini stranieri<br />
in una scuola elementare di San<br />
Giacomo.<br />
Nel marzo fu celebrato a Roma il Giubileo<br />
con un incontro di Rotariani; e a giugno, in occasione<br />
di un’interessante visita a Montecassino,<br />
si ebbe modo di fare un piacevole<br />
‘interclub’ con i soci di Cassino e Cava dei Tirreni.<br />
Il presidente<br />
Alberto Conti<br />
Visita del governatore Umberto Breccia Fratadocchi.<br />
25
All’inizio dell’anno rotariano una divertente<br />
serata fu dedicata al vernacolo spoletino,<br />
con poesie, testi e brani recitati da Gianfrancesco<br />
Marignoli e Mario Leone, fantasiosi e<br />
bravi interpreti della cultura popolare e di personaggi<br />
particolari della nostra città.<br />
L’attività annuale fu poi sviluppata attraverso<br />
molteplici temi che hanno veramente interpretato<br />
le esigenze di informazione dei soci<br />
e della collettività.<br />
Il professor Ernesto Alicicco, medico sportivo<br />
della A.C. Roma, illustrò in una serata l’argomento<br />
Anabolizzanti – uso e abuso, tema di<br />
particolare interesse poiché gli stessi erano e<br />
sono utilizzati da sportivi professionisti e da<br />
semplici dilettanti, con grande leggerezza e<br />
senza sapere i rischi cui vanno incontro.<br />
Con la professoressa Cleofe Guardigli è<br />
stato tratteggiato il Il Turismo e le nuove opportunità<br />
professionali, tema che merita molta<br />
attenzione per l’Italia, ma anche per il nostro<br />
territorio. Con riferimento a questa materia, alcuni<br />
soci del Club ebbero modo di recarsi a<br />
Malta a fine settembre, in occasione di un convegno<br />
organizzato dal Comitato Interpaese.<br />
Richiamando l’occasione nella quale alcuni<br />
soci avevano visitato Israele la Terra Santa,<br />
padre Bernardo da Monteluco, francescano,<br />
tenne un’interessante conversazione sul tema<br />
Uno sguardo alla terra di Gesù, avendo egli una<br />
profonda conoscenza di quel territorio e delle<br />
vicende legate agli stessi, per essere un’abituale<br />
guida di comitive in pellegrinaggio.<br />
Furono inoltre ampiamente trattati temi di<br />
natura economica. Il professor Fabrizio Coricelli<br />
dell’Università di Siena intrattenne i soci<br />
su L’Euro tra illusioni e realtà; l’ingegner Enrico<br />
Vincenti e il professor Fabrizio De Poli, dell’Enea,<br />
parlarono di Energia da biomasse, illustrando<br />
le recenti tecniche per ottenere energia<br />
alternativa; inoltre il fiscalista dottor Giancarlo<br />
Tattoli con la relazione dal titolo A che Fisco<br />
giochiamo? Fece conoscere aspetti e conseguenze<br />
dell’imposizione in vigore per le attività<br />
imprenditoriali e per i contribuenti in generale.<br />
Di particolare interesse fu il convegno distrettuale<br />
organizzato dal nostro Club, che ver-<br />
26<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Anno 2000/2001<br />
Presidente Antonio Coricelli, V. Presidente Lucia Bruni Silvaggi, Presidente incoming Domenico<br />
Benedetti Valentini, Past President Alberto Conti, Segretario Rodolfo Valentini, Tesoriere Giovanni<br />
Burini, Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Roberto Rossi, Claudio Maria Amici, Idolo Agostini,<br />
Paolo Feliziani.<br />
31 marzo 2001 - Convegno distrettuale “La civiltà multietnica<br />
e multiculturale. La società del terzo millennio”.<br />
teva su un tema di grande attualità: La civiltà<br />
multietnica e multiculturale. La società del 3°<br />
millennio. Furono molto seguite e apprezzate<br />
dal numeroso pubblico presente le relazioni<br />
dei professori Odoardo Bussini, Ernesto Galli<br />
della Loggia, Angelo Maria Petroni, e di S.E.<br />
monsignor Riccardo Fontana arcivescovo della<br />
diocesi Spoleto-Norcia.<br />
Un’altra serata fu dedicata al tema Il Portico<br />
di Loreto; ne parlò l’architetto Giuliano Macchia<br />
con un’interessante relazione ricca di particolari<br />
inediti sulla storia e la funzione<br />
dell’importante manufatto architettonico, ricordando<br />
inoltre i vari interventi di restauro<br />
che si sono susseguiti nel tempo.<br />
Il presidente<br />
Antonio Coricelli
Con la relazione su La fabbrica della TV condotta<br />
dal dottor Massimo Mallardo della<br />
RAI si dette inizio alla trattazione e alla informativa<br />
su vari aspetti della vita sociale.<br />
In un’altra serata, la dottoressa Maria Adelaide<br />
Salvatori della Mediaform, ci informò su<br />
Le nuove professioni illustrando le innovazioni<br />
che subentravano nelle diverse attività professionali.<br />
Il convegno a Montefalco su Una risposta<br />
alla sfida del terzo millennio con relatori S.E.<br />
monsignor Riccardo Fontana, dottor Gabriele<br />
Canè, professor Luigino Bruni, don Oreste<br />
Benzi ed il generale Alberto Camerotto, mise<br />
in evidenza i nuovi problemi di carattere generale<br />
che stavano emergendo per la evoluzione<br />
della società civile e per la globalizzazione dei<br />
rapporti.<br />
In occasione della visita alle cantine Lungarotti,<br />
il direttore enologo della stessa, dottor<br />
Valentini, poté illustrare I vini dell’azienda ai<br />
soci del club che vi parteciparono.<br />
Vari argomenti riguardanti la cultura furono<br />
trattati dalla dottoressa Gioia Filocamo<br />
con una piacevole relazione sul tema Dentro<br />
l’Opera dell’800: la solita forma delle emozioni.<br />
Delle Le chiese romaniche in Umbria, parlò il<br />
dottor Dino Sperandio (Coo.Be.C.), mentre<br />
vari relatori delle due regioni affrontarono il<br />
tema Le nuove frontiere per il recupero del patrimonio<br />
architettonico. Esperienze tra Umbria e<br />
Marche.<br />
Altri argomenti svolti furono Le operazioni<br />
di supporto alla pace nel nuovo quadro geopolitico,<br />
con l’ingegner Bruno Di Marco, e poi<br />
quello su Enrico Fermi, relatore il socio Ugo<br />
Lopa, e ancora le Strategie contro il male del secolo,<br />
con relazione del socio Mauro Calabresi.<br />
Numerosi incontri hanno avuto per oggetto<br />
i problemi dei giovani come pure vari argomenti<br />
con relazioni dei giovani del Rotaract.<br />
La Stampa rotariana fu ampiamente trattata<br />
dal dottor Ferruccio Squarcia, rotariano impegnato<br />
nella stesura della nostra pubblicazione<br />
Rotary 2090.<br />
Avvennero gli abituali incontri del club per<br />
la Domenica delle Palme (all’Abbazia di Fonte<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 2001/2002<br />
Presidente Antonio Massaccesi, V. Presidente Lucia Bruni Silvaggi, Presidente incoming Vivaldo<br />
Pompili, Past President Antonio Coricelli, SegretarioTommaso Coricelli, Tesoriere Giovanni Burini,<br />
Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Giovanni Conti, Torquato Novelli, Lorenzo Tomassoni.<br />
Visita del governatore Riccardo Calogero Marrollo.<br />
Consegna dell’attestazione distrettuale al Club.<br />
Avellana), per l’Assemblea Distrettuale (a Montesilvano<br />
- PE), per l’ospitalità del G.S.E., per il<br />
Premio Rotary Umbria e per il Congresso Distrettuale<br />
(a Vasto).<br />
A fine giugno il club di Spoleto fu ‘padrino’<br />
per la nascita del nuovo club di Norcia-S. Benedetto,<br />
Governatore Riccardo Calogero Marrollo,<br />
con cerimonia Distrettuale per la<br />
Consegna della Carta a Norcia.<br />
Il presidente<br />
Antonio Massaccesi<br />
27
In questo anno furono dibattute in diversi incontri<br />
varie tematiche d’interesse generale.<br />
Con un’articolata relazione l’amministratore<br />
delegato delle Ferrovie Centrali Umbre,<br />
l’ingegner Domenico Mazzamurro espose Le<br />
innovazioni nei servizi pubblici alla luce dell’art.<br />
35 della Finanziaria 2002.<br />
Il dottor Andrea Bertelli ebbe modo di mettere<br />
in evidenza la Crisi dei Mercati finanziari.<br />
Prospettive e rimedi con una descrizione dei<br />
possibili avvenimenti negativi che sarebbero<br />
intervenuti nel settore economico con la loro<br />
prevedibile soluzione.<br />
Anche nel settore sanitario, furono destinate<br />
alcune serate per trattare specifici argomenti<br />
di notevole interesse generale: Cardiochirurgia:<br />
alcuni profili dei campi di interesse. Loro impatto<br />
epidemiologico sulla popolazione. Certezze<br />
consolidate e tendenze per il futuro con approfondita<br />
esposizione del dottor Gino Dimanici,<br />
valente cardiologo; il Diabete mellito: situazione<br />
in Umbria e a Spoleto fu illustrato con il duplice<br />
intervento del dottor Giovanni Cicioni e del<br />
dottor Giovanni Divizia; ed ancora, i problemi<br />
di carattere respiratorio nella loro manifestazione<br />
e nella loro possibile risoluzione furono<br />
spiegati dal dottor Luigi Frigieri, stimato pneumologo,<br />
con la relazione sullaS.A.R.S. (Severe<br />
Acute Respiratory Syndrome). Aspetti clinici ed<br />
epidemiologici).<br />
28<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Anno 2002/2003<br />
Presidente Vivaldo Pompili, V. Presidente Maria Grazia Betti, Presidente incoming Maria Grazia<br />
Betti, Past President Antonio Massaccesi, Segretario Tommaso Coricelli, Tesoriere Giovanni Burini,<br />
Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Francesco Crescentini, Paolo Filipponi, Bruno Gori, Plinio<br />
Ricci, Rodolfo Valentini.<br />
Visita del governatore Umberto Lenzi.<br />
Riguardo agli aspetti culturali che il nostro<br />
club ha sempre voluto seguire con particolare<br />
interesse, la relazione sulla Fondazione per la<br />
conservazione ed il restauro dei beni librari,<br />
scuola europea di formazione specialistica per<br />
restauratori. Conservatori di beni librari e documentali.<br />
Obbiettivi, programmi e prospettive”,<br />
svolta dalla dottoressa Maria Lilli Di Franco e<br />
dal professr Enrico Menestò, ha fatto conoscere,<br />
con più particolari, l’importante iniziativa<br />
istituita a Spoleto e che richiama allievi<br />
anche stranieri per la loro preparazione; ancora,<br />
il prof. Ivo Picchiarelli con la sua esposizione<br />
sugli Elementi storici ed antropologici di<br />
fondazione del territorio e del carattere della popolazione<br />
umbra ebbe modo di far conoscere<br />
inediti aspetti sulla origine e sulle caratteristiche<br />
degli abitanti della nostra regione.<br />
Con lo Spettacolo Teatrale con Dramma e<br />
Farsa di Luigi Pirandello, attraverso i componenti<br />
della “Filodrammatica Spoletina Gino<br />
Fantoni” che richiamò una folta partecipazione<br />
di pubblico, si poté conseguire una rilevante<br />
raccolta di fondi destinati alla Rotary<br />
Fondation e che determinò l’apprezzamento<br />
del nostro Distretto.<br />
Un’importante manifestazione avvenne<br />
inoltre nell’aprile a Spoleto con l’attribuzione<br />
del Premio Rotary Umbria all’eminente critico<br />
dell’arte moderna, il professor Giovanni Carandente,<br />
proposto dal nostro club, al quale<br />
tutti i Club umbri riconobbero la valenza artistica<br />
e culturale in campo nazionale e internazionale.<br />
Con la visita a maggio presso il Museo storico<br />
dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle<br />
di Bracciano, si ebbe modo di vedere particolari<br />
velivoli e conoscere episodi e curiosità collegati<br />
all’attività di questo settore.<br />
Con apposita relazione sul Processo a Socrate,<br />
il presidente tratteggiò la vita e il pensiero<br />
del famoso filosofo greco con riferimento<br />
alle sue convinzioni personali ed in rapporto<br />
all’epoca storica in cui visse<br />
Il presidente<br />
Vivaldo Pompili
Maria Grazia Betti, prima Presidente donna<br />
del Rotary Club di Spoleto, aspetto questo<br />
che ha caratterizzato l’attività del mio anno<br />
rotariano.<br />
Gli argomenti trattati, infatti, sono stati particolarmente<br />
interessanti, come le serate riguardanti<br />
Esperienze ed emozioni del<br />
volontariato nel Rotary, egregiamente e simpaticamente<br />
svolte dal dottor Gabrio Spapperi; le<br />
Cellule staminali e terapia delle malattie neurologiche,<br />
ampiamente illustrate da Angelo Vescovi,<br />
professore associato di biologia<br />
cellulare; La Televisione e il suo futuro, autorevolmente<br />
trattato dal professor Angelo Maria<br />
Petroni.<br />
Le iniziative più vicine alla città hanno riguardato<br />
la relazione di Sergio Grifoni, presidente<br />
della sezione AVIS di Spoleto, sull’attività<br />
dell’associazione; La Ferrovia Spoleto-Norcia e<br />
l’ipotesi di recupero del suo tracciato secondo<br />
l’architetto Paolo Leonelli.Infine la serata dedicata<br />
al Festival dei Due Mondi con la gradita<br />
partecipazione del Rotary Club di Roma Sud.<br />
Personale e complesso l’impegno per il Book<br />
Crossing, iniziativa per la libera circolazione di<br />
libri, che si è svolta in vari punti della città, con<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 2003/2004<br />
Presidente Maria Grazia Betti, V. Presidente Giovanni Burini, Presidente incoming Giovanni Burini,<br />
Past President Vivaldo Pompili, Segretario Tommaso Coricelli, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi,<br />
Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Lucia Bruni Silvaggi, Giovanni Conti, Francesco Crescentini,<br />
Bruno Gori, Rodolfo Valentini.<br />
Visita ai Sassi di Matera.<br />
Il professor Angelo Vescovi che ha svolto la relazione<br />
sulle cellule staminali.<br />
i volumi messi a disposizione dai soci, al fine di<br />
promuovere la lettura e il sapere.<br />
Altrettanto piacevole e istruttivo l’interclub<br />
con Matera, grazie alla cordiale accoglienza dei<br />
rotariani materani che si sono prestati, con<br />
vera amicizia, per far conoscere la loro bellissima<br />
e unica città.<br />
Il presidente<br />
Maria Grazia Betti<br />
29
Con quest’anno il club dette inizio ad alcune<br />
presidenze di durata biennale allo scopo di<br />
incidere positivamente nel Club con presidenti<br />
che potessero dare un più continuato impegno<br />
rotariano, favorendo sempre più la partecipazione<br />
dei soci alla vita associativa.<br />
Si dette inizio all’anno con una serata dedicata<br />
alla signora PierluigiaCiucarilli alla quale<br />
era stato attribuito il prestigioso premio Alfredo<br />
D’Andrea a Termoli, destinato a persone<br />
fortemente e gratuitamente impegnate a favore<br />
di persone malate.<br />
Furono sviluppati numerosi rapporti con<br />
altri Club, dando inizio a legami rotariani ampliando<br />
la conoscenza tra soci; ricordiamo, a<br />
tale proposito un interessante Interclub con<br />
Roma-Sud, visita alla Galleria Borghese a<br />
Roma; a Foligno, con i club di Assisi, Foligno e<br />
Gualdo Tadino, imperniato su una dotta relazione<br />
del PDG Antonio Pieretti.<br />
Particolare fu il gemellaggio con il Rotary<br />
Club di Cordova (n° 30126 SP - D. 2200) al<br />
quale parteciparono numerosi soci e mediante<br />
il quale si ebbe modo di visitare turisticamente<br />
alcune città spagnole.<br />
Per la nostra città furono trattate numerose<br />
tematiche: l’ipotesi della realizzazione di Lo<br />
svincolo sud a Spoleto, con relazioni dell’ingegnere<br />
Massimo Coccetta e dell’architetto Giuliano<br />
Macchia, ed il Chiostro di S. Nicolò:<br />
utilizzazione e prospettive esposte dal socio<br />
Bruno Gori.<br />
Altro argomento attinente riguardò<br />
un’opera d’arte che il club aveva preso un impegno<br />
al fine di evitarne il degrado, con l’intento<br />
di restituirla alla Città: La scultura<br />
Spoleto 1962 di Nino Franchina. Stato dei lavori<br />
di restauro fu il tema trattato dal professor Giovanni<br />
Carandente, e dal socio Bruno Gori,i<br />
quali illustrarono i vari interventi.<br />
30<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
2004/2005<br />
Presidente Giovanni Burini, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Giovanni Burini,<br />
Past President Maria Grazia Betti, Segretario Igino Raspadori, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi,<br />
Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Francesco Crescentini, Fabio Di Russo, Luigi Frigieri,<br />
Bruno Gori, Plinio Ricci.<br />
2005/2006<br />
Presidente Giovanni Burini, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Rodolfo Valentini,<br />
Past President Giovanni Burini, Segretario Igino Raspadori, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi,<br />
Prefetto Alessandro Nocchi. Consiglieri: Luigi Frigieri, Bruno Gori, Mario Mancini, Plinio Ricci,<br />
Ada Spadoni Urbani, Mauro Calabresi.<br />
In un altro incontro si parlò di un prodotto<br />
tipico del nostro territorio L’olio di oliva:qualità<br />
e salute. La realtà umbra, con relazione del<br />
socio Giovanni Petruccioli.<br />
Furono trattati anche argomenti d’interesse<br />
comune, come La Globalizzazione: benefici e<br />
sfide per il futuro attraverso un’interessante relazione<br />
dello spoletino dottor Fabio Massimo<br />
Natalucci, impegnato presso la FederalReserve<br />
degli Stati Uniti,e poi Diecimila anni di viticoltura.<br />
Cenni, aneddoti e curiosità con il dottor<br />
Ettore Bellucci, sommelier, che tratteggiò l’origine<br />
della coltivazione della vite e la scienza<br />
dell’enologia; e ancora Verso la costituzione Europea?con<br />
relazione del professor Fabio Raspadori;<br />
L’Etica clinica nella pianificazione<br />
dell’assistenza”con relazione del dottor Riccardo<br />
Cecioni della Consulta di bioetica.<br />
Con L’acqua questa sconosciuta. Quale futuro?,<br />
l’ingegner Carlo Marconi, direttore generale<br />
del Consorzio della Bonificazione<br />
Umbra, espose l’importanza che sempre più<br />
doveva essere riconosciuta a questo prezioso<br />
elemento, basilare per la vita umana.<br />
L’abituale incontro per la Domenica delle<br />
Palme avvenne a Cancelli di Foligno con una<br />
nutrita presenza di soci e familiari.<br />
L’anno rotariano fu chiuso con una serata<br />
con cui il dottor Giovanni Maria Gubbiotti<br />
espose le sue personali considerazioni su Il<br />
vero S. Francesco.<br />
anno successivo continuò il forte impegno<br />
L’ di tutto lo staff dirigenziale per l’attività sociale,<br />
iniziando con una conoscenza di una<br />
parte della nostra città non aperta al pubblico;<br />
infatti, il socio Bruno Gori ebbe modo di illustrare<br />
l’argomento Città di Spoleto. Storia di un<br />
quartiere: da Anfiteatro a Casbah, che in seguito
si poté anche visitare potendone osservare la<br />
maestosa consistenza e l’origine storica, ma<br />
anche il degrado in cui si trovava.<br />
Un tema sempre attuale e delicato fu sviluppato<br />
con una serata in cui don Eugenio Bartoli<br />
illustrò il Centro di solidarietà Don Guerrino<br />
Rota; 30 anni di attività nel recupero di tossicodipendenti<br />
da lui diretto per combattere l’uso<br />
sempre più diffuso e devastante della droga.<br />
Al fine di coinvolgere tutti i soci furono indetti<br />
interessanti incontri. Citiamo a tale proposito:<br />
Cina: rischio o opportunità?, a cura del<br />
professor Massimo Marotta, a.d. della<br />
‘Black&Decker Italia’ il quale raccontò le proprie<br />
esperienze e quelle della ditta nei rapporti<br />
commerciali con quel paese; un’approfondita<br />
disamina dell’argomento Globalizzazione e partecipazionefu<br />
sviluppata dal dottor Antonio Locajono;<br />
l’architetto Giancarlo Lapici dell’Inarch<br />
Marche illustrò ampiamente il tema La cultura<br />
architettonica contemporanea, il paesaggio, la<br />
progettazione urbana e urbanistica, il riuso del<br />
patrimonio esistente.<br />
Rispondendo all’esigenza di trattare temi diversi<br />
fu invitato il dottor Michele Mangiafico,<br />
direttore di R.A. di S. Marino, il quale intrattenne<br />
il club su TV, cattiva maestra.<br />
Non mancò inoltre una serata sui generis<br />
con Caterinaccia di S. Brizio. Una strega del<br />
Quattrocento che fece conoscere un inedito e<br />
poco conosciuto personaggio delle nostre zone.<br />
Con il Premio di Laurea Nazionale Guido<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Visita del governatore Tullio Tonelli.<br />
Carli, su esposizione del dottor Marco Angujari<br />
del Centro Studi Bancari Giuseppe Romano, fu<br />
meglio conosciuta l’iniziativa a favore di studenti<br />
preparati e meritevoli.<br />
Una serata con il socio Filippo Casciola,<br />
fece ricordare un nostro concittadino entrato<br />
tragicamente nella cronaca nazionale trattando<br />
La vita e l’impegno professionale del giornalista<br />
Walter Tobagi.<br />
Si continuarono gli incontri tra club, con un<br />
interclub a Foligno con cui fu trattato il tema<br />
Etica e politica in Italia oggi con il dottor Giuseppe<br />
De Rita, Presidente del Censis.<br />
Una maggiore conoscenza del Premio Rotariano<br />
Galileo Galilei che si tiene a Pisa, si ebbe<br />
nell’incontro con cui il nostro socio Angelo<br />
Maria Petroni, presidente della Fondazione<br />
omonima, dettagliò le caratteristiche, le finalità<br />
e le procedure seguite per la sua attribuzione.<br />
Nell’anno furono anche organizzate brevi<br />
gite con familiari e amici per una maggiore aggregazione,<br />
come quella fatta al Santuario di<br />
Loreto nelle Marche e con la ricorrenza della<br />
Domenica delle Palme che fu celebrata nell’importante<br />
Santuario francescano de La<br />
Verna, con forte e sentita partecipazione dei<br />
numerosi intervenuti.<br />
A fine giugno avvenne l’abituale Passaggio<br />
della Campana.<br />
Il presidente<br />
Giovanni Burini<br />
31
Questo è il primo dei due anni rotariani caratterizzati<br />
dalle poche parole del presidente,<br />
compensate da un impegno, veramente<br />
encomiabile, dei Soci e in particolare del Consiglio<br />
Direttivo.<br />
Prima di procedere a un riepilogo delle nostre<br />
iniziative è quindi doveroso un ringraziamento<br />
a tutti i Soci che hanno reso possibile il<br />
raggiungimento di alcuni obiettivi importanti.<br />
Sono convinto che non siano i singoli a rendere<br />
eccellente il club, ma le persone sincere, intellettualmente<br />
oneste che lo compongono, unite<br />
32<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ANNO 2006/2007<br />
Presidente Rodolfo Valentini, V. Presidente Luigi Frigieri, Presidente incoming Rodolfo Valentini,<br />
Past President Giovanni Burini, Segretario Alberto Conti, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi, Prefetto<br />
Alessandro Nocchi. Consiglieri: Marco Bellingacci, Alessandro Cardarelli, Mario Mancini, Plinio<br />
Ricci, Gaspare Sabatini, Mauro Calabresi.<br />
ANNO 2007/08<br />
Presidente Rodolfo Valentini, V. Presidente Mauro Calabresi, Presidente incoming Mauro Calabresi,<br />
Past President Rodolfo Valentini, Segretario Alberto Conti, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi, Prefetto<br />
Alessandro Nocchi. Consiglieri: Marco Bellingacci, Lucia Bruni Silvaggi, Alessandro Cardarelli,<br />
Mario Mancini, Gaspare Sabatini, Ada Spadoni Urbani.<br />
Visita del Governatore Pierini.<br />
da un sentimento di amicizia, che poi è stata<br />
estesa, con una feconda condivisione di esperienze,<br />
con i Club di Amelia-Narni, Assisi, Foligno,<br />
Perugia, Terni, Todi, Pisa, Roma Sud e<br />
Lourdes.<br />
Un fattivo interesse per i vari problemi ha<br />
permesso, grazie anche al generoso aiuto di<br />
numerosi sponsor, di realizzare una serie d’iniziative<br />
che hanno attirato l’attenzione dei Governatori<br />
verso il nostro Club, cui sono stati<br />
conferiti l’Attestato di Eccellenza del Club rilasciato<br />
dal presidente del Rotary International, e
la contestuale assegnazione di tre Paul Harris.<br />
Il Governatore dell’anno 2006/2007, Luciano<br />
Pierini, attraverso il suo motto rotariano<br />
Apriamo la via, ha contribuito a ricercare le<br />
nuove idee per migliorare il funzionamento del<br />
nostro Club. Nella foto che segue, il nostro governatore,<br />
il giorno della visita al Club che<br />
coincide con quello della festa degli auguri.<br />
Iniziando da alcune conviviali, certamente<br />
piacevoli, non possiamo non ricordare quella<br />
offerta dal socio Pompeo Farchioni, nel corso<br />
della quale si è trattato il tema dei Briganti in<br />
terra di Santi, e anche l’interclub con i Lions<br />
per il Carnevale al Rotary.<br />
Il Club di Spoleto è stato sempre presente<br />
negli avvenimenti riguardanti la nostra città:<br />
nel febbraio 2007 una rappresentanza di soci<br />
ha partecipato a Montecarlo alla cerimonia di<br />
addio al Maestro Giancarlo Menotti, socio onorario<br />
del nostro Club. L’8 giugno 2009 è scomparso<br />
anche il professor Giovani Carandente,<br />
socio onorario anch’egli e insignito del premio<br />
Rotary Umbria 2000.<br />
Nel corso di una conviviale svoltasi all’Hotel<br />
Albornoz, una sorta di albergo museo, si è<br />
avuta una vera e propria ‘immersione’ nell’arte<br />
contemporanea. I soci hanno avuto la possibilità<br />
di ascoltare il professor Bruno Toscano,<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Visita del Governatore Massi Benedetti.<br />
oggi nostro Socio Onorario, che ha illustrato<br />
tutte le importanti opere esposte.<br />
Sempre con l’intervento del professor Toscano<br />
si è tenuto nel Palazzo Ancaiani un convegno<br />
dal tema: L’Anfiteatro Romano di Spoleto<br />
– Una prospettiva di scala globale; l’incontro è<br />
stato preceduto da un’accurata visita al grande<br />
complesso.<br />
Il nostro Club ha potuto partecipare a Pisa<br />
alla consegna del Premio Internazionale Galileo<br />
Galilei dei Rotary Club Italiani, grazie al nostro<br />
socio Angelo Maria Petroni, presidente della<br />
fondazione che sovrintende alle attività connesse<br />
al premio.<br />
Non sono da dimenticare le conviviali a<br />
Terni, in occasione della quale, relatore Roberto<br />
Giacobbo, si è parlato dal tema Indagine<br />
sulla vita oltre la vita; e quella a Roma per la visita<br />
ai Musei Vaticani.<br />
Il club ha poi ospitato nel mese di luglio<br />
2007, in concomitanza con il Festival, la Mostra<br />
fotografica itinerante del Rotary, una documentazione<br />
che testimonia l’importanza della<br />
nostra associazione.<br />
Il secondo anno rotariano, Governatore Massimo<br />
Massi Benedetti, il quale proponeva il<br />
33
motto Il Rotary è condivisione che costituiva il<br />
naturale sviluppo di quello precedente; infatti,<br />
all’Aperture di nuove Vie era necessario che facesse<br />
seguito l’impegno per la Condivisione<br />
delle scelte (nella foto il Governatore il giorno<br />
della visita al club, che coincise con quello<br />
della festa degli auguri).<br />
L’inizio del nuovo anno rotariano ci ha fatto<br />
conoscere lo spoletino Francesco Reggiani, Direttore<br />
dell’Archivio Storico del Teatro dell’Opera<br />
di Roma. Grazie al suo invito, il Club<br />
ha avuto l’opportunità di assistere alla Tosca diretta<br />
dal maestro Franco Zeffirelli.<br />
In una conviviale svoltasi a Roma con gli<br />
amici del Club di Roma Sud, l’opinionista del<br />
‘Sole 24 ore’, Stefano Folli ha trattato il tema<br />
L’economia dell’Italia è in prognosi riservata?<br />
L’incontro è stato preceduto dalla visita all’Ara<br />
Pacis Augustea, dove era allestita la mostra<br />
dello stilista Valentino Garavani, per il 4<strong>5°</strong> anniversario<br />
del famoso marchio di alta moda Valentino.<br />
Altra conviviale coinvolgente, perché di<br />
particolare interesse per il nostro territorio, è<br />
stata quella avente per tema: Diatriba sulla<br />
Biga di Monteleone di Spoleto. Il Club si è reso<br />
promotore di un incontro per riassumere i termini<br />
della vicenda, con la partecipazione dei<br />
sindaci di Monteleone di Spoleto, del senatore<br />
Ferranti e di alcuni legali, tutti impegnati per<br />
ottenere la restituzione della Biga che, come<br />
noto, si trova al Metropolitan Museum di New<br />
York.<br />
L’opportunità di focalizzare, ancora una<br />
volta, l’interesse sulla nostra Città è stata offerta<br />
dal ritrovamento di alcuni mosaici dei secoli<br />
VI e VII sec. d.C., recentemente scoperti<br />
nei palazzi Mauri e Pianciani. Alla conviviale<br />
hanno partecipato l’arcivescovo di Spoleto S.<br />
E. monsignor Riccardo Fontana, nostro socio<br />
onorario, la dottoressa Liliana Costamagna e<br />
l’architetto Giuliano Macchia. L’argomento<br />
segue, in un certo senso, quello del XIV Colloquio<br />
dell’Associazione Italiana per lo Studio e la<br />
Conservazione del Mosaico (AISCOM), svoltosi<br />
a Spoleto nel febbraio 2008, con il patrocinio<br />
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e<br />
la parziale sponsorizzazione del Rotary Club di<br />
Spoleto,<br />
La più significativa iniziativa, di questo secondo<br />
anno di presidenza, è stata l’organizzazione<br />
del Forum Distrettuale sull’etica del<br />
lavoro, promossa dal Governatore Massimo<br />
Massi Benedetti, con la partecipazione dei relatori:<br />
Giuseppe Cremascoli, monsignor Ric-<br />
34<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
cardo Fontana, Antonio Buonajuto e Massimo<br />
Folador.<br />
Il Forum, che ha avuto una numerosa partecipazione<br />
di rotariani e di cittadini, si è svolto<br />
nel Teatro Nuovo e si è concluso con una conviviale<br />
nel Palazzo Leti-Sansi, due bellissime<br />
strutture della nostra città, restaurate di recente,<br />
che sono state la degna cornice alla manifestazione.<br />
Gli atti del forum sono stati<br />
raccolti in un volume a cura del Distretto.<br />
Voglio anche ricordare che il nostro Club, è<br />
solito organizzare una conviviale la Domenica<br />
delle Palme, con la partecipazione dei soci alla<br />
santa Messa. Nell’anno 2007, il tradizionale incontro<br />
si è svolto nel santuario della Madonna<br />
della Stella, seguita dalla conviviale nello<br />
splendido albergo Villa Zuccari, a San Luca di<br />
Montefalco.<br />
Nel 2008, per una serie di circostanze che ci<br />
è sembrato convergessero nella medesima direzione,<br />
è stata formulata, e accettata con entusiasmo,<br />
la proposta di assistere alla santa<br />
Messa della Domenica delle Palme nel santuario<br />
di Lourdes; infatti: il 2008 era l’anno in cui<br />
ricorreva il 150° anniversario delle apparizioni<br />
dell’Immacolata Concezione, il mese di marzo<br />
era il mese dedicato alla Madonna di Lourdes<br />
e la Domenica delle Palme, appunto, è la domenica<br />
in cui i soci del Club di Spoleto partecipano<br />
alla S. Messa insieme.<br />
Anche per questo motivo il pellegrinaggio a<br />
Lourdes ha rappresentato un evento che rimarrà<br />
impresso nell’animo di chi vi ha partecipato.<br />
Il presidente<br />
Rodolfo Valentini
In quest’anno, come di consueto, sono state<br />
trattate tematiche che hanno interessato si<br />
Soci soci. Il dottor Mario Conforti parlò del<br />
tema L’Ospice - Curare anche quando non si<br />
può guarire, il benemerito Servizio aziendale di<br />
cure palliative del quale è coordinatore e medico<br />
volontario, attivo a Spoleto che ha lo<br />
scopo di assistere i malati terminali. Il socio<br />
Luigi Frigieri, specialista del settore, ebbe<br />
modo di trattare l’argomento Respirazione - tra<br />
storia e fisiologia. E ancora, il professor Antonino<br />
Minio fu approfondì il tema Adolescenza -<br />
tra rischi e benessere.<br />
Furono dedicate alcune serate ad argomenti<br />
di carattere culturale: con monsignor<br />
Giampiero Ceccarelli per illustrare il Restauro<br />
della cappella a imitazione della Santa Casa<br />
nella chiesa della Madonna di Loreto di Spoleto,<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 2008/2009<br />
Presidente Mauro Calabresi, V. Presidente Vivaldo Pompili, Presidente incoming Vivaldo Pompili,<br />
Past President Rodolfo Valentini, Segretario Plinio Ricci, Tesoriere Carlo Alberto Zualdi, Prefetto<br />
Alessandro Nocchi. Consiglieri: Idolo Agostini, Alessandro Cardarelli, Paolo Filipponi, Bruno Gori,<br />
Ada Spadoni Urbani.<br />
Visita del governatore Giorgio Splendiani.<br />
eseguito interamente a spese del nostro Club;<br />
con la dottoressa Maria Luisa Catoni furono<br />
raccontati finalità e aneddoti sulla Convivialità<br />
e politica nella Grecia Antica; mentre il professor<br />
Paolo Preto intrattenne i presenti su<br />
Libri e documenti falsi tra Medioevo ed Età moderna.<br />
Altre serate furono dedicate a temi diversi: il<br />
socio Angelo Maria Petroni affrontò l’argomento<br />
A cosa serve il federalismo; il dottor Piero<br />
Di Stefano parlò di Pietre preziose e semipreziose<br />
– curiosità, leggende, virtù terapeutiche e<br />
magiche.<br />
Fu anche organizzata una recita al Teatro<br />
Nuovo di Spoleto, con il gruppo artistico “La<br />
Maschera” di GianfrancescoMarignoli, al fine<br />
di promuovere la raccolta di fondi a favore<br />
della OAMI, ente che ospita e segue persone<br />
35
con problemi fisici e psicologici. In una serata<br />
conviviale fu attribuito il Premio <strong>ROTARY</strong> Club<br />
di Spoleto – Servizio e lavoro a persone che da<br />
36<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Fatima: un momento della Via Crucis.<br />
I rotariani spoletini avanti il Santuario di Fatima.<br />
anni si adoperano gratuitamente a favore di<br />
persone che hanno bisogno di aiuto.<br />
Sono stati realizzati anche vari interclub:<br />
con i Club di Foligno e Assisi per parlare, grazie<br />
al dottor Massimo Pizziconi, di Quando in<br />
Umbria si batteva moneta: le zecche di Foligno e<br />
Spoleto, città che dal VII al XIII secolo furono<br />
autorizzate a battere moneta propria; con il<br />
club di Roma Sud, e a fine giugno con i rotariani<br />
belgi del club di Diest in visita a Spoleto.<br />
Sono state fatte inoltre varie gite con soci,<br />
familiari e amici: a Roma per assistere all’Aida,<br />
nel Teatro dell’Opera, all’Abbazia di S. Eutizio<br />
in Val Castoriana, per la consueta celebrazione<br />
collettiva della Domenica delle Palme. Particolare<br />
e significativa iniziativa fu il pellegrinaggio<br />
a Fatima, dal 23 al 25 aprile, cui si aggiunse<br />
anche l’aspetto turistico con visita a Lisbona.<br />
Il presidente<br />
Mauro Calabresi
Aconferma della consueta collaborazione e<br />
del dialogo con gli amministratori della<br />
città, a avvenute elezioni una serata è stato rivolto<br />
un invito al nuovo sindaco, dottor Daniele<br />
Benedetti, e all’assessore alla cultura,<br />
dottor Vincenzo Cerami, i quali hanno illustrato<br />
i progetti e le iniziative politiche che intendono<br />
attuare a favore della città.<br />
Il programma organizzato degli incontri serali<br />
ha consentito affrontare vari argomenti<br />
che hanno suscitato l’interesse dei soci.<br />
La città ideale è stato il tema trattato dal dottor<br />
Nicola Donti, che ha illustrato una esperienza<br />
posta in atto nel continente americano,<br />
la quale ha lasciato intravedere una diversa<br />
concezione del modo di vivere, una diversa impostazione<br />
dei servizi collettivi e dei comportamenti<br />
dei cittadini.<br />
Dal dottor Valerio Cavalieri è stato sviluppato<br />
il tema Il volo: esperienze passate e future;<br />
mentre l’ingegner Stefano Frigieri ha raccontato<br />
le personali Esperienze nel reparto corse<br />
della Ferrari, con dovizia di particolari tecnici,<br />
poco conosciuti dagli amanti di questo sport,<br />
e dai fan della prestigiosa casa automobilistica<br />
italiana.<br />
Alla dottoressa Anna Leonardi è stato chiesto<br />
di far partecipi i soci di fatti di aneddoti e<br />
curiosità riferibili a suo nonno, Fernando Leonardi,<br />
poeta e pittore spoletino, sulla base dei<br />
ricordi familiari e con la lettura di poesie composte<br />
dallo stesso, di particolare arguzia e intelligenza.<br />
Non sono stati trascurati temi attuali, particolarmente<br />
importanti per la collettività, come<br />
Il futuro dell’energia attraverso un’ampia relazione<br />
da parte del professor Franco Battaglia;<br />
La sicurezza e la tutela del nostro territorio con<br />
ampia relazione della nostra socia Francesca<br />
Peppicelli, vice questore aggiunto della Polizia<br />
di Stato, a Spoleto.<br />
Circa i moderni metodi di lavoro e di rapporti<br />
nella comunicazione, nel corso di una serata<br />
i soci sono stati messi al corrente circa Le<br />
novità nell’informatica, con una relazione del<br />
socio Ermanno Bonifazi, e inoltre dal dottor<br />
Lamberto Bizzarri è stato spiegato Il nuovo<br />
sito informatico del club, utile per una migliore<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Anno 2009/2010<br />
Presidente Vivaldo Pompili, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Bruno Gori,<br />
Past President Mauro Calabresi, Segretario Bruno Gori, Tesoriere Alberto Conti, Prefetto Alessandro<br />
Nocchi. Consiglieri: Paolo Filipponi, Filippo Casciola, Giovanni Conti, Alessandro Cardarelli, Federico<br />
Sabatini.<br />
La cerimonia del Passaggio della Campana.<br />
conoscenza tra i soci del Rotary, e per meglio<br />
rapportarci alla vita del Club.<br />
Di particolare interesse è stata la visita al<br />
Museo di S. Francesco di Montefalco, in occasione<br />
della presentazione del libro Francesco<br />
Melanzio da Montefalco da parte dell’autore<br />
dottor Silvestro Nessi.<br />
Non sono poi mancati vari interclub: con<br />
Roma Sud in occasione del Festival dei Due<br />
Mondi, con Terni per un concerto e la visita di<br />
Palazzo Pianciani, infine con la partecipazione<br />
a Todi in occasione del carnevale.<br />
Come di consueto è stata organizzata per i<br />
soci la Domenica delle Palme a Campi di Norcia,<br />
e l’incontro per la visita del Governatore<br />
Ferruccio Squarcia.<br />
Il presidente<br />
Vivaldo Pompili<br />
37
38<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
Ipotizzare un programma per questo anno,<br />
così importante per la storia del Club che<br />
compie cinquanta anni, non è stato poi così<br />
complesso nonostante i tanti i temi affrontati<br />
nell’ambito delle problematiche che erano state<br />
indicate a livello internazionale, distrettuale e<br />
locale.<br />
Un vivo ringraziamento lo devo al past President<br />
Vivaldo Pompili, al Presidente incoming<br />
Filippo Casciola e a tutti i membri del Consiglio<br />
che hanno dato un apporto notevole alla<br />
preparazione e allo sviluppo di tutte le iniziative.<br />
Da questo impegno sono scaturiti i due gemellaggi,<br />
ufficializzati in una conviviale del luglio<br />
2010, ma già da tempo in itinere, con gli<br />
amici del Club Roma Sud e di Torino 4<strong>5°</strong> Parallelo.<br />
Gemellaggi che hanno visto diversi<br />
scambi da parte dei Club e che spero vivamente<br />
possano portare a una prolificazione<br />
d’intenti per progetti comuni.<br />
L’indirizzo primario del programma ha<br />
preso spunto dal tema suggerito dal Presidente<br />
internazionale Ray Klingsmith, che ci ha esortato<br />
a rivolgere l’attenzione alle nostre comunità.<br />
Un tema che rifletteva molto la mia<br />
intenzione di conoscere meglio quali fossero le<br />
ANNO 2010/2011<br />
Presidente Bruno Gori, V. Presidente Rodolfo Valentini, Presidente incoming Filippo Casciola,<br />
Past President Vivaldo Pompili, Segretario Filippo Casciola, Tesoriere Alberto Conti, Prefetto Alessandro<br />
Nocchi. Consiglieri: Alessandro Cardarelli, Federico Sabatini, Idolo Agostini, Giovanni<br />
Conti, Enrico Morbidoni.<br />
L’Accademia della scherma di Spoleto - “assalti” per il Rotary.<br />
criticità del nostro territorio per cercare di dare<br />
un supporto costante e fattivo allo sviluppo territoriale<br />
attraverso la ‘voce del Rotary’.<br />
Per questo avevo voluto che il motto di quest’anno<br />
fosse: Conoscere meglio noi stessi ed il<br />
nostro territorio per migliorarne lo sviluppo sociale<br />
e culturale.<br />
La voce del Rotary doveva farsi sentire<br />
anche attraverso l’uso di metodologie diverse e<br />
più moderne e quindi una delle prime cose volute<br />
è stata l’attivazione del nuovo sito del Club<br />
che spero possa essere sempre di più implementato<br />
e seguito.<br />
Sempre parlando di comunicazione, il momento<br />
fondamentale della vita di quest’anno<br />
rotariano sarà la celebrazione del cinquantennale<br />
del Club. In questa occasione, attraverso<br />
la pubblicazione di un volumetto, si documenterà<br />
tutta l’attività svolta negli ultimi venti<br />
anni; ad esso saranno affiancati i tre precedenti,<br />
riediti e collazionati in un elegante cofanetto,<br />
nell’intento di offrire a tutti i soci, in<br />
special modo a quelli di più recente ingresso,<br />
un ricordo così significativo delle vicende del<br />
Club e della città.<br />
Sempre in quest’occasione si è voluto sviluppare<br />
il tema della Comunicazione, organiz-
zando un Forum Distrettuale con l’apporto di<br />
eminenti relatori, che si è svolto proprio nella<br />
giornata del cinquantennale.<br />
Sono state poi indette alcune serate con vari<br />
relatori, al fine di approfondire alcune tematiche<br />
proprie del nostro territorio: la gestione<br />
della Rocca albornoziana, con il professor<br />
Bruno Toscano, che ha poi accettato la nomina<br />
di socio onorario; le problematiche sociali della<br />
nostra comunità, con S.E. monsignor Renato<br />
Boccardo, anch’egli nostro nuovo socio onorario;<br />
le prospettive della Fondazione Cassa di Risparmio<br />
di Spoleto, con il suo presidente e<br />
nostro socio Dario Pompili; le attività dell’Accademia<br />
Spoletina, con il presidente dottoressa<br />
Liana Di Marco; le problematiche della risorsa<br />
acqua, con la dottoressa Michela Milletto, Vice<br />
direttore del Centro UNESCO per la Valutazione<br />
Globale dell’Acqua, e vice Coordinatore<br />
del Programma delle Nazioni Unite per la Valutazione<br />
delle Risorse Idriche Mondiali, e con<br />
il Presidente del Consorzio di Bonificazione<br />
dell’Umbria, dottor Ugo Giannantoni.<br />
Importante è stato l’interclub Spoleto, Norcia,<br />
Ascoli Piceno, svoltosi a Norcia il 26 febbraio<br />
2011, nel quale con l’intervento di<br />
amministratori pubblici, tecnici e forze imprenditoriali<br />
locali si è discusso sul Completamento<br />
e modernizzazione dell’asse viario A14<br />
Adriatica – E45, lungo la S.S. 4 Salaria e la S.S.<br />
685 Tre Valli; un tema di grande interesse riguardando<br />
la comunicazione tra il Tirreno e<br />
Adriatico e l’interconnessione dei tre comuni e<br />
dei loro territori.<br />
Sempre a febbraio, alcune nostre volenterose<br />
signore hanno organizzato una magnifica<br />
serata di carnevale nel corso della quale sono<br />
stati raccolti dei fondi che sono stati devoluti<br />
alla Casa famiglia dell’O.A.M.I. di Spoleto.<br />
In occasione della celebrazione del 150° dell’Unità<br />
d’Italia il nostro socio e vice presidente<br />
dell’Accademia Spoletina, dottor Maurizio<br />
Hanke ci ha parlato dell’importanza della società<br />
spoletina nei moti rivoluzionari ottocenteschi.<br />
Ci sono stati poi momenti significativi di attività<br />
del Club, e si deve dare atto all’impegno<br />
di molti soci che ha permesso il raggiungimento<br />
a livello regionale e distrettuale di significativi<br />
obiettivi. Primo fra tutti il privilegio<br />
di poter conservare a Spoleto, nei locali di palazzo<br />
Ancajani messi a disposizione dal Comune,<br />
l’archivio del Distretto, fatto questo che<br />
costituisce un importante riconoscimento del<br />
ruolo del nostro Club nella vita dello stesso. A<br />
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Bruno Toscano, Socio onorario del Rotary Spoleto.<br />
ciò si deve aggiungere la conferma da parte di<br />
tutti i Club dell’Umbria che la nostra città per<br />
storia e tradizione costituisca la sede più idonea<br />
per il Premio Rotary Umbria. Significativa<br />
a questo proposito la cerimonia di consegna<br />
alla pianista Cristiana Pegoraro del Premio per<br />
gli anni 2009-2010 e 2010-2011, che si è svolta<br />
il 16 marzo scorso al Teatro Nuovo Giancarlo<br />
Menotti, cui è seguita una cena di gala nel sontuoso<br />
salone del palazzo LetiSansi.<br />
Infine, il tema così caro al governatore, architetto<br />
Mario Struzzi: l’acqua.<br />
Il Club ha inteso portare avanti il progetto,<br />
avviato nel 2008-2009 in accordo con il Consorzio<br />
della Bonificazione dell’Umbria, per la<br />
realizzazione di un pozzo e del relativo impianto<br />
d’irrigazione per la missione dell’Istituto<br />
Pontificio delle Maestre Pie Filippine a Zalambessa<br />
in Etiopia. Il progetto, che ha un importo<br />
di € 25.000,00, ha visto già realizzato il pozzo;<br />
ora ci si sta adoperando, anche grazie alla elargizione<br />
del finanziamento del Distretto, per<br />
l’impianto d’irrigazione.<br />
A livello locale, sempre sul tema dell’acqua,<br />
si era pensato di procedere al ‘restauro-ripristino’<br />
della fontanella del bibeviator, in piazza<br />
Campello, lungo il Cammino di San Francesco,<br />
fruibile dai cittadini,dai turisti e dagli escursionisti<br />
che da Spoleto si avventurano lungo i<br />
sentieri degli eremi del Monteluco.<br />
Problematiche di tipo burocratico amministrative<br />
non ci hanno ancora permesso di avviare<br />
il lavoro, ma spero che ciò possa avvenire<br />
entro breve in accordo con il futuro presidente<br />
Filippo Casciola, al quale auguro un grande<br />
anno confermandogli il mio più ampio sostegno<br />
alle sue iniziative.<br />
Il presidente<br />
Bruno Gori<br />
39
INTERVENTI<br />
DEL <strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
PER IL RESTAURO <strong>DI</strong> OPERE D’ARTE<br />
DEL TERRITORIO
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 1992/1993<br />
CHIESA <strong>DI</strong> SANTA MARIA DELLA CONCEZIONE<br />
RIFACIMENTO DEL PORTONE E DELLA GRANDE FINESTRA SOPRASTANTE<br />
La chiesa fu eretta tra il 1594 e il 1605 sul luogo di un’edicola chiamata la ‘Madonna della Piaggia’<br />
dall’affresco del sec. XV tuttora conservato sull’altar maggiore. Nel 1601 la chiesa e gli edifici<br />
annessi furono consegnati ai Gesuiti che erano stati chiamati per tenere pubblica scuola. Il 24<br />
agosto 1623 un importante pittore nativo di Ascona, Giovanni Serodine (1504-1600), ricevette la<br />
commissione per la decorazione ad affresco della semicupola absidale<br />
Dopo la demaniazione dei beni ecclesiastici seguita all’Unità d’Italia, l’edificio fu consegnato al<br />
comune che poi lo cedette in uso all’amministrazione militare, e nello stesso tempo consentì l’acquisto<br />
del presbiterio da parte di alcuni cittadini che l’affidarono alla parrocchia di San Gregorio.<br />
Così, la parte absidale, ricca di un altare seicentesco ricco di marmi, divisa da un alto muro è rimasta<br />
officiata e oggetto di venerazione mariana popolare; mentre le tre navate furono occupate<br />
da un magazzino militare, sino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. Abbattuto il muro che divideva<br />
le due parti, a seguito dell’accordo tra le due proprietà, l’intera chiesa è stata restituita al<br />
culto.<br />
In occasione del restauro dei rari dipinti del Serodine, studiati e pubblicati dal professor Bruno<br />
Toscano, il Rotary volle partecipare all’evento assumendo l’onere del rifacimento del portone (su<br />
disegno offerto dall’architetto Giuliano Macchia; realizzazione della ditta Giuseppe Chiavari) e<br />
dell’infisso della grande finestra posta in alto sulla facciata rimasta incompiuta.<br />
43
44<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ANNO 1992<br />
<strong>SPOLETO</strong><br />
CHIESA <strong>DI</strong> SAN NICOLÒ. RESTAURO CONSERVATIVO DELLA PARTE LAPIDEA<br />
DELLA LUNETTA E DELL’AFFRESCO DEL PORTALE<br />
La costruzione della chiesa di San Nicolò (originariamente dedicata ai santi Nicola, vescovo di<br />
Bari, Massimo e Agostino) ebbe inizio nel 1304 e costituiva uno dei più importanti edifici religiosi<br />
di Spoleto. Nell’attiguo convento, sino a tutto il Cinquecento fiorì un polo umanistico nel<br />
quale si formarono tutti i maggiori eruditi spoletini; nel 1512 vi fu ospitato Martin Lutero.<br />
Nel sec. XVII ebbe inizio la lenta decadenza dell’edificio, che fu poi abbandonato dai frati nei<br />
primi anni dell’Ottocento; le demaniazioni post-unitarie contribuirono all’opera di degrado, destinando<br />
il complesso a usi impropri. Solo dopo il 1960 iniziò il suo recupero, attraverso l’opera<br />
di restauro e nuova destinazione d’uso, alla quale hanno contribuito enti pubblici e associazioni<br />
cittadini.<br />
Il Rotary ha voluto partecipare alla rinascita di questo importante edificio attraverso l’intervento<br />
conservativo e di restauro della lunetta che sovrasta il bel portale archiacuto animato da pilastrini<br />
coronati da capitelli, e da un elemento tortile. All’interno della lunetta, la cui cornice ogivale<br />
mostra una bella ghiera scolpita che termina con due protomi leonine, si trova il grande affresco<br />
raffigurante la Madonna fra i santi vescovi Agostino e Nicola, datato 1402, attribuito al ‘Maestro<br />
della Dormitio di Terni’.<br />
Il restauro è stato eseguito dalla Coo.Be.C., soc. cooperativa di Spoleto.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 1998/1999<br />
RESTAURO DELLO STENDARDO PROCESSIONALE BIFACCIALE <strong>DI</strong> SAN PIETRO<br />
<strong>DI</strong> VERONA MARTIRE OPERA <strong>DI</strong> FRANCESCO REFINI (SEC. XVII)<br />
L o stendardo dipinto su tela (cm. 235x155) rappresenta nelle due facciate San Pietro martire<br />
che protegge Spoleto, santo che la Città annovera tra i suoi protettori. L’autore è Francesco Refini<br />
(1661/1685) un pittore spoletino molto attivo nel territorio fino alle Marche. Nella prima scena<br />
il martirio del frate domenicano, che appare straziato a terra mentre il suo aguzzino sta trafiggendolo<br />
con una lama affilata. Nell’altra scena San Pietro martire è portato in gloria da una schiera<br />
di angeli che recano gli attributi iconografici del santo: la corona d’alloro, la palma del martirio e<br />
il giglio simbolo di purezza. Il santo domenicano sembra difendere la città dagli attacchi dei nemici,<br />
ormai giunti alle sue porte lanciando lingue di fuoco che sorregge nella mano destra.<br />
Il riferimento è a un episodio realmente accaduto riportato nella storia di Spoleto del Sansi.<br />
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46<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ANNO 1999<br />
<strong>SPOLETO</strong> - EGGI<br />
IL RESTAURO DEGLI AFFRESCHI NELLA CHIESA <strong>DI</strong> SAN MICHELE ARCANGELO<br />
L a chiesa di san Michele Arcangelo di Eggi è senza dubbio tra i più significativi esempi di quella<br />
‘civiltà dell’affresco’ che caratterizzò dal punto di vista artistico e devozionale il territorio dell’Italia<br />
Centrale, in particolare tra il XIV e il XVI secolo. Infatti, le pareti interne ed esterne dell’edificio<br />
sono rivestite da un gran numero di affreschi votivi i quali, attraverso le dediche dei<br />
committenti segnate ai margini inferiori dei riquadri, ci parlano delle esigenze di protezione dei<br />
fedeli, in particolare dalle ricorrenti pestilenze.<br />
Le trasformazioni subite dalla chiesa avevano però modificato la situazione occultando gli affreschi<br />
al disotto di intonaci e tinteggiature; solo nel dopoguerra, anche se con tecniche non del<br />
tutto ortodosse, molti di questi affreschi furono rimessi in luce.<br />
A partire dal 1966, per volere del parroco don Giuseppe Grimani, furono effettuate dalla<br />
Coo.Be.C., soc. cooperativa di Spoleto, campagne di saggiatura degli intonaci che hanno portato<br />
alla riscoperta di tutto il corpus decorativo della chiesa.<br />
In quest’ambito il Rotary Club di Spoleto ha voluto contribuire al restauro dei due affreschi raffiguranti<br />
Sant’Elena Imperatrice, datato 1474, e la Madonna della Quercia datato 1515.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
2004/2005<br />
CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELLA SCULTURA<br />
<strong>SPOLETO</strong> 1962 <strong>DI</strong> NINO FRANCHINA<br />
In occasione ricorrenza Centenario della Fondazione del <strong>ROTARY</strong> INTERNATIONAL, il Club di<br />
Spoleto ha voluto restituire alla collettività l’importante opera di arte contemporanea, realizzata<br />
Nino Franchina per la mostra di sculture del 1962. Il memorabile evento fu ideato e curato dal compianto<br />
Giovanni Carandente, al quale fu assegnato il Premio Rotary Umbria nel 2003.<br />
L’intervento fu sollecitato anche dalla riapertura della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea<br />
nella nuova sede di Palazzo Collicola, rispondendo all’esigenza di recuperare un’opera che<br />
l’autore aveva voluto dedicare alla Città, intitolandola Spoleto 1962. La scultura realizzata in ferro,<br />
era gravemente danneggiata dalla ruggine e giaceva da molti anni in un deposito comunale.<br />
Nino Franchina (1912-1987) studiò all’Accademia di belle arti di Palermo, frequentando in questa<br />
città personalità del calibro di Guttuso, Barbera e Lia Pasqualino Noto, con i quali espose per<br />
la prima volta nel 1934 alla Galleria del Milione di Milano, città ove incontrò gli artisti del movimento<br />
Corrente; nel 1946 aderì al Fronte nuovo delle arti, in seno al quale si presentò, nel 1948, alla<br />
XXIII Biennale di Venezia.<br />
Decisivo per la sua formazione fu il soggiorno a Parigi (1947-50). La conoscenza diretta delle<br />
opere di Picasso, Zadkine, Brancusi, Moore, oltre che di Chadwick e Butler, gli fece assumere una<br />
nuova posizione nell’ambito della scultura astratta, adeguandosi alle prove sperimentali del gruppo<br />
Art aujourd’hui, che realizzava le proprie opere con mezzi e materiali spesso provenienti dalla produzione<br />
industriale.<br />
Tornato in Italia dopo il 1950, fece uso di carrozzerie di automobili fuori uso, di lamiere o altri<br />
materiali riciclati realizzando composizioni slanciate e fantastiche come la Commessa 60124, del<br />
1959, grande scultura di ferro commissionatagli dall’Italsider per il lungomare di Genova, le steli<br />
di Spoleto e di Dogliani.<br />
Dal 1968 il siciliano Franchina, affascinato dai personaggi della Chanson de Roland, li interpretò<br />
nelle forme più composite dell’assemblage. Fu così che l’avventura tecnologica delle grandi<br />
steli, e quella eroico-poetica dei paladini diventarono i due motivi del suo modernismo.<br />
Lavorò anche nell’ambito della decorazione e dell’oreficeria, trattando ferro e oro con la stessa<br />
abilità tecnica; ebbe una sala personale alla XXIX Biennale di Venezia (1958), espose alla Biennale<br />
di San Paolo del Brasile (1959), e ad Anversa e Tokyo (1961).<br />
Lo scultore Nino Franchina intento nella lavorazione<br />
dell’opera Spoleto 1962.<br />
Il socio Luigi Frigeri durante l’operazione diagnostica<br />
sull’opera.<br />
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48<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
La scultura nella fase di collocazione davanti<br />
Palazzo Collicola.<br />
L’opera Spoleto 1962 nella collocazione<br />
voluta dall’Artista.<br />
L’intervento di restauro, curato dalla Coo.Be.C. soc. cooperativa di Spoleto, ha comportato il<br />
consolidamento delle parti esterne e interne della struttura in ferro, che era stata aggredita dagli<br />
agenti atmosferici con fenomeni di ossidazione e corrosione molto importanti.<br />
Fondamentale per la realizzazione dell’intervento è stata l’indagine endoscopica della struttura<br />
che fu eseguita, a titolo gratuito, dal nostro socio dottor Luigi Frigeri il quale, aduso professionalmente<br />
all’esplorazione del corpo umano, si dedicò per un giorno alla ‘speleologia artistica’.<br />
Dopo l’intervento, la stele fu alzata a fianco del portale d’ingresso del Palazzo Collicola e della<br />
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Solo di recente, dopo il restauro del Palazzo Comunale<br />
l’opera, ormai risanata, è potuta tornare nella sua collocazione originaria, voluta dall’Artista.<br />
Grazie all’intervento del Rotary l’opera di Nino Franchina è tornata ad affiancarsi alle altre importanti<br />
sculture rimaste in città dopo la mostra del 1962: il Teodelapio di Alexander Calder, il Dono<br />
di Icaro di Beverly Pepper, il Colloquio con il Demonio di Pietro Consagra, la Colonna del Viaggiatore<br />
di Arnaldo Pomodoro, lo Stranger III di Lynn Chadwick.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 2008/2009<br />
<strong>SPOLETO</strong><br />
CHIESA DELLA MADONNA <strong>DI</strong> LORETO - RESTAURO DELL’ E<strong>DI</strong>COLA VOTIVA<br />
A nche in questa occasione il consiglio, dal Mauro Calabresi, ha voluto che il Rotary contribuisse<br />
alla conservazione delle opere d’arte della citta.<br />
L’edicola dipinta, in origine un piccolo edificio votivo posto lungo un antico asse viario, è oggi<br />
all’interno della monumentale chiesa della Madonna di Loreto. L’opera fu commissionata nel 1538<br />
da un proprietario terriero del luogo, un certo Iacopo Spinelli, il quale volle che a eseguire l’affresco<br />
fosse il pittore Iacopo Siculo, maestro attivo a Spoleto nel terzo e quarto decennio del XVI secolo.<br />
L’insigne artista, secondo il desiderio del committente, raffigurò una Madonna con il Bambino<br />
in un nimbo al di sopra della Santa Casa di Loreto; ai lati, a figura intera, san Sebastiano e sant’Antonio<br />
Abate.<br />
L’edicola, simile nella struttura ad altre che si trovano sparse nel nostro territorio, ebbe da subito<br />
la fama di luogo miracoloso e perciò dovette rimanere nella forma originale per poco tempo,<br />
perché presto si provvide ad ampliarla in forma di capanna. Nel 1572, su disegno dell’architetto fiorentino<br />
Annibale Lippi, iniziò la costruzione di un grande edificio che accolse nell’interno la cappella<br />
Spinelli. Per porre fine alle diatribe insorte con il santuario di Loreto, ben presto la parete<br />
con l’affresco fu celata da apparati che variarono nel tempo. Fino a prima del restauro in corso, la<br />
macchina d’altare settecentesca rendeva visibile solamente il volto della Vergine e del Bambino. La<br />
cappella, a imitazione della Santa Casa, fu rinnovata da Isidoro Benedetti nel 1701.<br />
Il restauro, voluto dal Rotary Club di Spoleto, ed eseguito dalla Coo.Be.C., ha riguardato solo<br />
la parete di fondo; tuttavia l’intervento ha permesso di eseguire un’accurata ricognizione dell’intero<br />
manufatto evidenziando l’esistenza di decorazione e dipinti sulle pareti e sulla volta della cappella,<br />
che dovranno essere posti in luce e restaurati per poter restituire alla città un piccolo, ma<br />
insigne monumento. È un impegno economicamente rilevante, che confidiamo di portare a compimento,<br />
anche con l’aiuto di sponsor amici.<br />
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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ANNO 2010/2011<br />
INTERVENTO <strong>DI</strong> RESTAURO-RIPRISTINO DELLA FONTANELLA DEL VIAGGIATORE<br />
SITUATA IN PIAZZA CAMPELLO <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
La fontanella oggetto dell’intervento è collocata sulla destra della Fontana del Mascherone, in<br />
Piazza Bernardino di Campello, storico, letterato e diplomatico dell’antica famiglia spoletina<br />
dei conti di Campello che qui eressero il loro palazzo.<br />
La piazza, che costituisce il punto di arrivo delle vie che salgono dall’antico foro romano (oggi<br />
Piazza del Mercato), dal municipio, dalla cattedrale e dalla più antica porta urbica, posta alla sommità<br />
del Monterone, mentre le vie in uscita, attraverso il Ponte delle Torri si proiettavano verso il<br />
Monteluco e la Valnerina, percorrendo il cosiddetto itinerario ‘eremitico e francescano’. Nel tempo<br />
l’ampio spazio privo di alberature è stato utilizzato per le attività più diverse: nel Seicento vi si teneva<br />
il periodico ‘mercato dei porci’, trasferito poi in altra sede dopo il 1642; nel secolo successivo,<br />
caratterizzato da frequenti terremoti, vi si accampavano i sinistrati e gli impauriti, a cominciare<br />
dal vescovo che era costretto a celebrarvi la messa all’aperto, e dagli amministratori comunali che<br />
qui tenevano i Consigli pubblici. Nel 1819 vi si cominciò a dare la ‘giostra del toro’, tanto che vi fu<br />
costruito un anfiteatro di legno nel quale, alla fine dell’ottocento, si esibì il mitico Buffalo Bill con<br />
la sua compagnia di ‘rodeo’.<br />
Nella piazza esisteva già dal medioevo una fonte pubblica alimentata dall’acqua che scendeva<br />
dal Monteluco e attraversava il Ponte delle Torri. La grande fonte del Mascherone, concepita come<br />
‘mostra d’acqua’, e perciò protetta da una cancellata per impedire l’uso di abbeveratoio per animali,<br />
fu costruita presumibilmente nel 1642, dopo lo spostamento del mercato dei porci; la piccola fontanella<br />
adiacente potrebbe essere stata realizzata mettendo in opera materiali più antichi, nell’ambito<br />
del restauro del 1736, documentato nell’iscrizione superiore che reca la scritta Bibe viator.<br />
Un completo rinnovamento delle condotte di adduzione fu poi eseguito nel 1823 come testimonia<br />
Le fontane della Piazza Bernardino Campello.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
La Fontanella del Viaggiatore che sarà oggetto dell’intervento.<br />
la data nel progetto dell’ingegnere Luigi Gozzi. A queste fontane si ristorarono i soldati del generale<br />
Brignone che nel 1860 assaltarono la Rocca albornoziana e liberarono i detenuti politici che<br />
vi erano stati reclusi dallo Stato Pontificio.<br />
La Fonte del Mascherone è stata restaurata nei primi anni ottanta del secolo scorso.<br />
IL PROGETTO <strong>DI</strong> RESTAURO - Il Rotary di Spoleto, neil’ambito del programma distrettuale<br />
di valorizzazione del Percorso di San Francesco, ha individuato questa piccola fontana come elemento<br />
da riqualificare, sia per l’uso cittadino sia per quello dei ‘viaggiatori’ che percorrono l’itinerario<br />
che sale verso il monte sacro sul quale si trovano le grotte eremitiche e il convento fondato<br />
dal Poverello di Assisi. Il progetto prevede, oltre alla pulitura, il consolidamento e la ridefinizione<br />
estetica della vasca, della protome leonina e della lapide con iscrizione, interessati da alterazioni<br />
cromatiche e fratture, anche la ridefinizione della pavimentazione dell’accesso e del paramento<br />
murario di fondo.<br />
La pavimentazione si presenta oggi con uno strato di asfalto molto rovinato e con qualche basola<br />
in pietra reimpiegata. Si propone la posa in opera di una nuova pavimentazione in acciottolato<br />
con riquadri a ricorsi di mattoni che individuano il vialetto di accesso adottando una soluzione<br />
tipologica tradizionale. Le aiuole, a sinistra e a destra saranno poi delimitate da una siepe di bosso<br />
bassa, per non impattare la vista degli elementi architettonici delle due fontane.<br />
Per la parete di fondo sarà eseguita una riqualificazione dell’intonaco esistente e la stesura di<br />
una nuova tinteggiatura a velatura che sarà estesa alla parete del Mascherone.<br />
51
EVENTI E INTERVENTI ROTARIANI<br />
STRAOR<strong>DI</strong>NARI<br />
1991/2011
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNI 1991/2003<br />
PREMIO <strong>ROTARY</strong> UMBRIA<br />
Per raggiungere ad una più sentita partecipazione alle attività collettive e per dare maggiore visibilità<br />
al Rotary, nel 1989 i presidenti umbri allora in carica decisero di creare il “PREMIO RO-<br />
TARY UMBRIA” da attribuire a persone o ad enti giuridici che avessero operato per l’Umbria in vari<br />
settori d’intervento e cioè: iniziative per la pace tra i popoli, ecologia e recupero del patrimonio ambientale,<br />
tutela della salute e promozione umana e sociale, tutela e recupero del patrimonio artistico,<br />
promozione della cultura nella più ampia accezione del termine (arte, letteratura, musica,<br />
teatro, scienza, ecc.).<br />
La manifestazione che si svolgeva annualmente e ora si svolgerà con cadenza biennale, viene<br />
organizzata dal club umbro che ha proposto il candidato, poi votato dai presidenti che compongono<br />
la Conferenza.<br />
Il club di Spoleto ha visto premiati i seguenti candidati proposti:<br />
Anno 1991 = M. o Giancarlo Menotti – musicista ed ideatore del Festival dei Due Mondi a Spoleto,<br />
Anno 2000 = Teatro Lirico Sperimentale “Adriano Belli”.<br />
Anno 2003 = Prof. Giovanni Carandente – studioso e critico d’arte moderna.<br />
1<br />
2<br />
3<br />
1 - Cerimonia per la consegna del Premio Rotary<br />
Umbria al Maestro Gian Carlo Menotti.<br />
2 - Il Teatro Caio Melisso durante la consegna<br />
del Premio Rotary Umbria al Teatro Lirico<br />
Sperimentale.<br />
3 - Il Professor Giovanni Carandente dopo aver<br />
ricevuto il Premio Rotary Umbria.<br />
55
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
27 FEBBRAIO 1993<br />
Si tenne a Spoleto presso il Centro Congressi dell’Albornoz Palace, organizzato dal nostro club,<br />
il “IV CONGRESSO <strong>DI</strong> STU<strong>DI</strong>O DEI <strong>DI</strong>STRETTI ITALIANI”.<br />
Furono presenti i Governatori dei 9 Distretti italiani del periodo (C. Prelli Bozzo, L. Deriu Campus,<br />
E. Cossu, S. Prando, G. Tristano Oppo, G. Gasparrini Fortuna, C. Bicciolo, R. Giorgino, S.<br />
Barbagallo Sangiorgi) oltre a numerose personalità rotariane (P. Bordiga, Sandri Umbertone, T. Bolelli,<br />
C. Ravizza, ed altri) allo scopo di trattare gli argomenti programmati e che riguardavano i vari<br />
aspetti della vita rotariana, sia dei Distretti che dei singoli club.<br />
Furono sviluppati temi inerenti i costi e la gestione finanziaria generale, le regole di associazione,<br />
la qualità dei soci, la comunicazione e la pubblicità verso l’esterno, l’internazionalità del<br />
Rotary, il volontariato e altri di non minore importanza, con relazioni, dibattiti ed interventi di rilevante<br />
spessore da parte delle varie personalità intervenute.<br />
27 SETTEMBRE 1998<br />
Il club di Spoleto ha voluto ricordare con il “MEMORIAL ARTURO CANESSA” il suo Governatore<br />
Distrettuale, a 10 anni dal suo immaturo decesso.<br />
Il Rotary, pur essendo impegnato a sviluppare le sue attività istituzionali, non deve dimenticare<br />
coloro che hanno trasmesso una impronta personale e significativa in campo rotariano.<br />
Arturo Canessa ha ricoperto l’incarico di Governatore per il Distretto 2090 nell’anno 1988/89,<br />
lasciando un ottimo ricordo per il suo operato rotariano.<br />
Il suo motto dell’anno era: “Mettete vita nel Rotary; la vostra vita. In amicizia e con entusiasmo”.<br />
Gli stretti collaboratori di cui si era avvalso, i soci Ugo Lopa, Leo Sabatini, Victor Hugo Fabbri,<br />
Elvio Fantini, hanno fortemente contribuito alla manifestazione, organizzando l’evento con tutto<br />
il Consiglio Direttivo e numerosi soci, con il coinvolgimento di tutto il Distretto 2090.<br />
In tale occasione il “Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto” volle fare omaggio agli intervenuti<br />
di vari brani musicali di Mozart, interpretati da alcuni cantanti lirici, vincitori del concorso indetto<br />
per lo stesso anno.<br />
Il club, per l’evento svoltosi presso il Teatro Caio Melisso, decise di invitare, oltre al Governatore<br />
in carica il dott. Antonino Serafini e tutti i Governatori del Distretto 2090, anche i PDG degli<br />
altri Distretti italiani che all’epoca avevano ricoperto la carica insieme al prof. Canessa, per un rinnovato<br />
comune ricordo.<br />
56<br />
Il nutrito tavolo dei relatori del IV convegno di studio.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Solo pochi di loro mancarono per impossibilità a partecipare.<br />
Particolare fu la presenza del PDG Christofer Calascione di Malta (D. 2110) che, seppure nel<br />
frattempo avesse seguito la vocazione religiosa e si fosse ritirato nell’Abbazia inglese di Downside<br />
Abbey, volle essere presente per ritornare ad un periodo rotariano ormai concluso, ma non dimenticato.<br />
Allo stesso religioso fu chiesto di officiare la S. Messa, che fu svolta nella Basilica di S. Eufemia,<br />
con la partecipazione di numerosi rotariani e non.<br />
La susseguente e doverosa conviviale tra tutti i rotariani e familiari intervenuti avvenne presso<br />
la terrazza Frau.<br />
In tal modo il nostro club ha voluto ricordare e rendere omaggio ad un proprio socio, unico Governatore<br />
del nostro club, con la presenza di qualificati rotariani e di importanti autorità.<br />
Un momento dei lavori nel Teatro Caio Melisso.<br />
Il presidente del Rotary Club di Spoleto, Plinio Ricci e il PDG Christofer Calascione.<br />
57
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
16 - 17 OTTOBRE 1999<br />
Si concretizzò a Spoleto il Convegno voluto dal Comitato Interpaese del Rotary Italia/Svizzera<br />
sul tema “ARTE E RESTAURO” svolta da eminenti professionisti del settore e con la presenza di<br />
circa 140 partecipanti (di cui 60 svizzeri).<br />
Relatori la dottoressa Caterina Bonn Valsassina della Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici<br />
Storici e Artistici dell’Umbria e l’architetto Gaspare De Fiore docente della Facoltà di<br />
Architettura dell’Università la Sapienza di Roma.<br />
Erano graditi ospiti l’ambasciatore svizzero in Italia, il PDG Michelotti, il PDG A. De Majo coordinatore<br />
nazionale Italia / Svizzera.<br />
58<br />
Un momento dell’intervento dell’architetto Gaspare De Fiore.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 1999/2000<br />
<strong>SPOLETO</strong><br />
IL PROGETTO PER L’ILLUMINAZIONE DELLE MURA URBICHE <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
Il Rotary, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione della città, ha voluto dare un importante<br />
segnale attraverso l’opera del socio, geom. Rodolfo Valentini che ha curato il progetto di ripulitura,<br />
restauro e illuminazione delle mura medievali della città. Il costo di realizzazione previsto per<br />
il completamento dell’intervento era di £ 2.568.000.000; tuttavia fu realizzato uno stralcio relativo<br />
alla illuminazione di alcuni tratti, per £ 250 milioni, coperti in massima parte da un contributo<br />
della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.<br />
Il progetto fu presentato nel corso di una conviviale dallo stesso Valentini e dal presidente del Club<br />
Alberto Conti al sindaco di Spoleto Massimo Brunini, che era accompagnato dal vice sindaco Giovanni<br />
Maria Castellana e dall’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Cintioli.<br />
Per rendere più efficace la visione di quanto sarebbe stato possibile realizzare il progetto fu presentato<br />
con una serie di immagini e simulazioni informatizzate che fecero subito intendere la<br />
bontà della proposta, tanto che di lì a poco l’intervento fu iniziato e concluso.<br />
L’illuminazione delle mura<br />
medievali nei pressi di<br />
Porta San Matteo.<br />
La torre di Fortebraccio<br />
e il tratto di mura che discende<br />
dalla Rocca certamente valorizzate<br />
dall’illuminazione voluta dal<br />
Rotary di Spoleto.<br />
59
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
28 MARZO 2004<br />
Si tenne a Spoleto presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato il SIPE Distrettuale del<br />
Governatore Tullio Tonelli.<br />
GIUGNO 2004<br />
importante Premio “ALFREDO D’ANDREA”, dei due Distretti 2080° e 2090° del R.I. intitolato alla<br />
L’ Solidarietà Umana, fu attribuito a Termoli alla nostra concittadina, signora Pierluigia Ciucarilli,<br />
proposta dal nostro club, quale operatrice nell’AGLAIA, per il suo forte impegno a favore dei<br />
malati terminali.<br />
60<br />
Il governatore Vincenzo Montalbano Caracci consegna il riconoscimento.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 2006<br />
CONVEGNO SULLA SITUAZIONE DEI MONASTERI<br />
DELLA STELLA E DEL PALAZZO NELL’AREA DELL’ANFITEATRO ROMANO <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
Nell’ambito delle iniziative volte all’approfondimento delle problematiche della città, già motivo<br />
conduttore dell’anno presieduto da Rodolfo Valentini, ha rivestito una particolare importanza<br />
il convegno svoltosi nella sede del palazzo Ancajani di Spoleto indetto per parlare del restauro, la<br />
valorizzazione e le prospettive d’uso di una delle aree più importanti della città.<br />
Domenica 22 ottobre ebbe luogo una visita all’area in oggetto guidata dai tecnici, gli architetti<br />
Bruno Gori, Giuliano Macchia e Moreno Orazi, i quali, su incarico dell’Amministrazione comunale,<br />
avevano da poco iniziato uno studio sistematico del complesso, reso possibile da un finanziamento<br />
della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Alla visita parteciparono molti spoletini, rotariani<br />
e non, che ebbero la possibilità di rendersi conto dell’importanza di questa semisconosciuta<br />
parte della città.<br />
Il complesso, sorto sull’area dell’anfiteatro romano del II sec. d.C., comprende la chiesa dei<br />
Santi Stefano e Tommaso, adiacente al monastero della Stella, la chiesa di San Gregorio Minore<br />
e il convento del Palazzo; si rinvengono inoltre altre importanti testimonianze dell’edilizia religiosa<br />
spoletina come i resti della chiesa di Santa Maria della Stella, e il sacello del martirio di san<br />
Gregorio Prete.<br />
Il giorno successivo seguì il Convegno al quale parteciparono importanti esponenti della politica<br />
e della cultura regionale. Porsero il loro saluto il sindaco Massimo Brunini, l’assessore regionale<br />
Vincenzo Riommi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto Dario<br />
Pompili, il presidente del Club Rodolfo Valentini, S.E. l’arcivescovo monsignor Riccardo Fontana,<br />
il direttore regionale per i Beni Culturali, dottoressa Vittoria Garibaldi, e la soprintendente per i<br />
Beni Archeologici, dottoressa Maria Rosaria Salvatore.<br />
Dopo la prolusione del professor Enrico Menestò, presidente del C.I.S.A.M., che parlò della vocazione<br />
culturale della città di Spoleto, seguirono gli interventi dei relatori:<br />
- Bruno Gori, Giuliano Macchia e Moreno Orazi: Storia e stato dell’arte del cantiere del complesso<br />
dell’Anfiteatro romano di Spoleto.<br />
- Alessandro Monti: Forme di gestione e sostenibilità economico-finanziaria del Centro di alta formazione<br />
integrata.<br />
- Bruno Toscano: Il progetto di alta formazione integrata per gli operatori di restauro.<br />
- Michelangelo Zurletti: Il Centro di sonologia e il Teatro Lirico Sperimentale.<br />
- Letizia Pani Ermini: Le presenze archeologiche del periodo altomedievale e le ulteriori necessità<br />
di scavo nel complesso dell’anfiteatro romano di Spoleto.<br />
Veduta dell’area compresa tra via dell’Anfiteatro e le mura medievali.<br />
61
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
9 LUGLIO 2007<br />
u organizzata la Mostra itinerante Distrettuale su “<strong>ROTARY</strong> e SOCIETÀ’” presso il Palazzo Leti-<br />
Sansi.<br />
La Mostra, organizzata dal Distretto 2090 in collaborazione con il Club di Fano, ha voluto ripercorrere<br />
la storia del Rotary attraverso le sue vicende e le tappe fondamentali.<br />
L’esposizione è stata pensata per divenire itinerante, e dopo Fano si è spostata a Spoleto dove<br />
è stata allestita nei locali delle ex cantine del palazzo Leti Sansi.<br />
All’inizio erano illustrate le vicende del Rotary internazionale dalla fondazione a Chicago, fino<br />
alle celebrazioni del Centenario, documentando in particolare le grandi campagne internazionali<br />
per combattere le malattie, l’analfabetismo, la povertà, la fame, e per favorire la pace e la formazione<br />
dei giovani.<br />
Una sezione era dedicata alla storia e alla evoluzione del Rotary in Italia, dalla sua fondazione<br />
avvenuta a Milano con i primi rotariani eccellenti (Pirelli, Agnelli, ecc.), ai difficili rapporti con la<br />
Chiesa e con il fascismo il quale ne determinò lo scioglimento nel 1938. Proseguiva con ricordando<br />
le tappe, dalla sua rifondazione a Messina nel 1944 alla sua nuova espansione nel dopoguerra.<br />
Infine documentava le attività Distrettuali e di Club più significative che sono state attuate negli<br />
ultimi decenni.<br />
È doveroso ricordare che l’allestimento della Mostra è stato possibile grazie al contributo della<br />
Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.<br />
62
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
Il Past President Alberto Conti riceve i visitatori della mostra.<br />
ANNO 2007-2008<br />
PROGETTO PER LA COSTRUZIONE <strong>DI</strong> UN POZZO E RELATIVO ACQUEDOTTO,<br />
DA REALIZZARSI IN ETIOPIA, NELLA LOCALITÀ <strong>DI</strong> ZALAMBESSA<br />
Questo progetto-service è stato sviluppato dal Club di Spoleto in collaborazione e con la partecipazione<br />
paritaria del Consorzio della Bonificazione Umbra di Spoleto.<br />
L’iniziativa ha inteso realizzare un’infrastruttura indispensabile per la vita del complesso gestito<br />
nella località di Zalambessa dalle suore Maestre Pie Filippini, che comprende una scuola in<br />
cui sono educati circa cinquecento bambini.<br />
Il progetto che ha previsto un impegno finanziario di € 25.500,00, è già stato realizzato per la<br />
parte inerente alla trivellazione e la costruzione del pozzo.<br />
In quest’anno rotariano (2010-2011) si sta provvedendo a introitare i contributi della Rotary<br />
Foundation che, unitamente ai fondi dei due enti promotori, consentiranno di realizzare l’acquedotto<br />
per l’irrigazione dei campi e dei terreni destinati al pascolo del bestiame, i cui prodotti sono<br />
necessari alla vita del centro.<br />
È viva intenzione del Club e del Consorzio di Bonificazione Umbra arrivare in tempi brevi alla<br />
conclusione del progetto.<br />
I lavori in corso nella zona di Zalambessa.<br />
63
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ANNO 2010<br />
SIPE <strong>DI</strong>STRETTUALE<br />
GIORNATA <strong>DI</strong> FORMAZIONE PER I SEGRETARI, TESORIERI, PREFETTI<br />
E COMUNICATORI ELETTI<br />
Il governatore eletto, architetto Mario Struzzi, ha voluto che il SIPE di formazione per i segretari,<br />
prefetti, comunicatori per l’anno 2010-2011 fosse svolto a Spoleto.<br />
Il Club, onorato di questa richiesta, ha organizzato la manifestazione il 21 marzo all’interno<br />
del prestigioso Palazzo gentilizio spoletino dei Leti-Sansi, gentilmente concesso dal Consorzio di<br />
Bonificazione Umbra che ne ha curato recentemente il restauro.<br />
Nelle sale del Piano nobile, dopo i rituali saluti del Presidente del Club avvocato Vivaldo Pompili,<br />
del sindaco della città dottor Daniele Benedetti e del governatore eletto architetto Mario<br />
Struzzi, si sono svolte le lezioni tenute da esperti rotariani quali Tullio Tonelli, Mauro Bignani,<br />
Angelo Buonumori. Hanno partecipato i rappresentanti di tutti i Club del Distretto.<br />
64<br />
Il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti porta i saluti della città.<br />
I convenuti nel salone d’onore del palazzo Leti-Sansi.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 2010<br />
PARTECIPAZIONE ALLA FIERA-FESTA DEL <strong>DI</strong>STRETTO 2090<br />
ALL’ABBA<strong>DI</strong>A <strong>DI</strong> FIASTRA<br />
Nel mese di settembre il Distretto ha dato vita per la prima volta ad un evento che ha voluto accomunare<br />
tutti i Club e tutti i rotariani dell’Umbria, delle Marche, dell’Abruzzo, del Molise e<br />
dell’Albania allo scopo di una maggiore conoscenza reciproca.<br />
Teatro dell’evento è stata la famosa Abbadia cistercense di S.Maria di Chiaravalle di Fiastra,<br />
uno degli insediamenti monastici più importanti dell’Italia centrale. I religiosi vi arrivarono dall'Abbazia<br />
di Chiaravalle di Milano il 29 novembre del 1142 e appena giunti, iniziarono a costruire<br />
il monastero utilizzando il materiale proveniente dalle rovine della vicina città romana di Urbs<br />
Salvia, distrutta da Alarico tra il 408 ed il 410 e contemporaneamente avviarono la bonifica dell'area,<br />
caratterizzata da estesi boschi e paludi e dalla presenza di numerosi lupi, orsi e cervi.<br />
L’illustre edificio religioso è tornato così in questo modo alla sua antica funzione di luogo di incontro.<br />
Nell’ampio chiostro si sono affollate le numerose bancarelle allestite dai Club che esponevano<br />
i documenti della loro attività e promuovevano i loro territori. Accanto a questo si sono<br />
alternati seminari di studio, eventi musicali, teatrali e giochi popolari.<br />
Nelle foto alcuni momenti della riuscita manifestazione.<br />
65
66<br />
<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ANNO 2010/2011<br />
importante Premio “<strong>ROTARY</strong> UMBRIA”, è stato assegnato alla pianista umbra di Terni Cristiana<br />
L’ Pegoraro. La consegna del premio è stata effettuata dal governatore Mario Struzzi. La premiata<br />
si è esibita in un applaudito concerto nel Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti gremito di soci<br />
rotariani e di cittadini.<br />
L’esibizione dell’artista nel Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti.<br />
Il brindisi a coronamento della Conviviale Interclub.
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
ANNO 2010/2011<br />
ASSEGNAZIONE AL <strong>ROTARY</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPOLETO</strong><br />
DELLA SEDE DELL’ARCHIVIO DEL <strong>DI</strong>STRETTO 2090<br />
Nel suo anno di governatorato, l’arch. Mario Struzzi, ha formulato una richiesta a tutti i Club: in relazione<br />
ai cambiamenti del sistema di gestione dei vari distretti voluti a livello internazionale con<br />
l’attivazione dell’azione di “visione futura”, necessitava l’individuazione di una sede fissa e non più itinerante<br />
e legata ai vari governatori.<br />
Il Club di Spoleto ha voluto rispondere a questa richiesta che si è concretizzata in occasione del<br />
SIPE per i segretari, tesorieri, prefetti e comunicatori che il Club ha organizzato a Spoleto nel marzo<br />
del 2010. In quell’occasione, durante la conviviale tenutasi nel salone da ballo del palazzo Leti Sansi,<br />
fu richiesto al sindaco di Spoleto, dott. Daniele Benedetti, di verificare la realizzabilità di questo connubio<br />
con il Distretto 2090. L’Amministrazione comunale si ritenne onorata di poter ospitare un sodalizio<br />
così vicino alle problematiche della collettività e ritenne di poter mettere a disposizione dei locali<br />
in uno dei palazzi storici più significativi della città: il palazzo Ancajani in piazza della Libertà.<br />
Questo connubio, iniziato sotto la presidenza dell’avv. Vivaldo Pompili, è stato definitivamente realizzato<br />
per la ferrea volontà del Sindaco, del governatore e del presidente, arch. Bruno Gori, che ha<br />
permesso di superare tutte le problematiche di tipo burocratico-amministrativo.<br />
Questi ambienti, una segreteria ed una sala riunioni poste accanto alle sedi di due altre prestigiose<br />
associazioni cittadine, l’Accademia Spoletina e l’Accademia dell’Ulivo, sono collocati al piano secondo<br />
del palazzo Ancajani. L’edificio, ripristinato circa il 1960 dopo decenni di abbandono, ha conservato la<br />
sua integrità soltanto nella facciata. Eretto in nobili forme nella seconda meta del Seicento, consacrò<br />
la potenza della famiglia che, originaria del castello di Ancajano, nel sec. XIII comprò case nella vaita<br />
San Benedetto per trasferirsi in città.<br />
Gli Ancajani si distinsero costantemente come uomini di governo, di chiesa e di cultura, si procurarono<br />
vasti domini nella bassa Umbria ed ebbero per molti secoli la commenda ereditaria della celebre<br />
badia presso Ferentillo. Luigi Ancajani fu nel sec. XVI rettore dell’Università di Padova; Ad Antonio<br />
Ancajani il Goldoni dedicò la commedia ‘Gli innamorati’; Carlo A. (1763-1842) fu nel campo militare<br />
uno dei personaggi più in vista del suo tempo e tra l’altro comandò l’esercito pontificio che a Faenza<br />
nel 1797 fu sconfitto dai francesi; Mario A., fu il primo arcivescovo quando Spoleto fu innalzata ad archidiocesi<br />
(1821); Ludovico, figlio di Carlo, eresse ad Assisi l’orfanotrofio che porta tuttora il suo nome.<br />
II palazzo, straordinariamente ricco di dipinti, oggetti d’arte, mobili di pregio etc., di cui nulla rimane,<br />
fu venduto il 1820 alla Camera apostolica; dai primi del secolo scorso al 1927 ed è stato residenza<br />
del governatore, della Prefettura del Trasimeno, della Delegazione Apostolica e della Sottoprefettura.<br />
Oggi ospita gli uffici delle Poste e la sede del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, importante istituzione<br />
sorta nel 1951 per impulso dell’Accademia Spoletina allo scopo di promuovere ricerche, pubblicazioni<br />
e convegni annuali che abbraccino ogni aspetto della civiltà altomedievale.<br />
Il Palazzo Ancajani che<br />
accoglierà l’Archivio<br />
del Distretto 2090 (Umbria,<br />
Marche, Abruzzo, Molise<br />
e Albania)<br />
67
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
CAMBIAMENTI E MIGLIORAMENTI NELL’ASSETTO<br />
DELLA CITTÀ NEGLI ULTIMI VENTI ANNI<br />
<strong>SPOLETO</strong>, NONOSTANTE TUTTO<br />
di Giuliano Macchia, architetto<br />
Del ‘centro storico’ di Spoleto, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, si è molto parlato e in<br />
più occasioni.<br />
Però, nonostante i tanti convegni come Vietato calpestare i Centri Storici, Spoleto – centro storico:<br />
immagini, proposte (1973), ‘Spoleto: criteri di intervento sulla città’ (1976), Spoleto – Città aperta<br />
(1983), Spoleto come titolo (1985), ecc., nessuno ha mai voluto mettere mano ad un piano integrato<br />
che, in maniera seria e approfondita, affrontasse il problema della definizione del suo ruolo<br />
(almeno a livello territoriale e regionale) e approdasse, di conseguenza, a una ipotesi di uso fissando,<br />
per quanto possibile, criteri e modalità di utilizzo tanto del patrimonio pubblico che privato.<br />
Eppure fin dagli anni ’50 il Piano Regolatore Generale redatto dal professor Giuseppe Nicolosi,<br />
così come pure gli strumenti urbanistici precedenti aveva già affrontato il tema ‘sostanziale’ della<br />
differenza tra ‘dentro’ e ‘fuori’ le mura urbiche, prescrivendo per il primo la conservazione e il re-<br />
69
stauro e, per l’altro, la nuova edificazione. Posizione, per altro clamorosamente contraddetta dallo<br />
stesso professionista con opere (per nostra ‘fortuna’) di notevole vigore come l’Hotel dei Duchi,<br />
l’edificio della Casa di riposo delle Suore della Sacra Famiglia in Piazza XX Settembre, ecc. Probabilmente,<br />
nella mente di tutti gli amministratori che si sono succeduti in quest’ultimo quarantennio,<br />
è sempre prevalsa la scelta di evitare accuratamente ogni piano o programma preciso<br />
perché pericoloso ‘metro’ di verifica di quanto effettivamente si fosse realizzato nel proprio quinquennio<br />
e, forse, la convinzione che, invece di imbarcarsi in operazioni con ritorni a tempi lunghi<br />
o addirittura lunghissimi, fosse più “conveniente” puntare su asfaltature, pubblica illuminazione<br />
e qualche fioriera più o meno decorosa.<br />
Così, anche se sollecitati e sostenuti da personaggi seri e illuminati, finirono nel dimenticatoio<br />
i tentativi di pianificazione proposti dal gruppo degli architetti Dardi, Leoncilli, Rampazzi, e altri<br />
(che, almeno, sortì l’unica mostra di architettura contemporanea che si sia mai tenuta a Spoleto),<br />
o quelli, di poco posteriori, che facevano capo ai professionisti Roberto De Luca, Giuliano Macchia<br />
e Ilvano Rasimelli i quali, egualmente, non approdarono a niente di concreto.<br />
È però un fatto che dai tentativi sopra ricordati, che furono attivati o dal Consorzio Economico<br />
Urbanistico e per i Beni Culturali, oppure dall’Azienda per il Turismo, dalla Pro-Loco, dalla Fondazione<br />
Antonini, dalla Cassa di Risparmio, dal Rotary, ecc., sono state sfornate idee, approcci critici<br />
e progettuali, video-progetti, bozze di manuali per il recupero, articoli, proposte sul<br />
funzionamento del centro e persino corsi di formazione professionale. Queste idee, seppure mai<br />
riconosciute ufficialmente, si sono rivelate preziose quando occasioni propizie, come i progetti<br />
FIO per il restauro dei teatri storici e per il recupero della Rocca Albornoziana, la legge sulla mobilità<br />
alternativa, quella sulle celebrazioni del Grande Giubileo del 2000 e le ordinanze seguite ai<br />
terremoti del 1997 e seguenti, hanno messo a disposizione della città finanziamenti mai neppure<br />
lontanamente sognati. Occasioni che hanno in quest’ultimo decennio cambiato il volto del Centro<br />
senza tuttavia incidere né sul suo funzionamento né sullo spopolamento.<br />
Saltato l’alibi della cronica mancanza di fondi, anzi, con una città quasi sommersa da una nuova<br />
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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
‘manna d’oro’, sono inesorabilmente emerse tutte le carenze alle quali, nonostante le sollecitazioni<br />
ricordate, non si era stati capaci di far fronte.<br />
Così accade che, terminati già due dei tre ‘stralci’ della mobilità alternativa che voleva ‘Spoleto<br />
città aperta all’uomo’, non si è riusciti a pedonalizzare neppure una piazza o una strada che non lo<br />
fosse già da prima, tanto che quello di Spoleto continua ad essere un centro storico vuoto di abitanti,<br />
ma pieno di macchine ferme e di macchine in movimento;<br />
nonostante poi che lo stesso progetto prevedesse di arrivare nella Rocca in ascensore, non si è<br />
provveduto a ‘ripensare’ il suo funzionamento o a integrarlo con quanto necessario al fine di renderla<br />
una meta non solo culturale, per cui, a trent’anni dall’inizio dei lavori, il complesso si configura<br />
come un grande ‘non finito’;<br />
nonostante un Teatro Nuovo splendidamente recuperato, si continua a usare come spazio teatrale<br />
l’ex chiesa di San Nicolò, che era stata pensata e progettata come spazio espositivo per il Centro<br />
Congressi;<br />
nonostante il Festival dei Due Mondi, il Teatro Lirico Sperimentale e la Stagione di Prosa allestiscano<br />
annualmente spettacoli da più di mezzo secolo, nulla è stato fatto per aumentare la disponibilità<br />
degli spazi necessari per queste attività, e si continua a improvvisare;<br />
nonostante da anni esistesse un piano regolatore dei Musei, il recupero totale di Palazzo Collicola<br />
sembra aver preso quasi tutti alla sprovvista, e si è corso ai ripari organizzando mostre che<br />
ignorano o contraddicono il progetto originario, da tutti condiviso, ma in cui forse nessuno credeva,<br />
e si continua a improvvisare l’uso di altri spazi che, purtroppo, non hanno né possono avere<br />
futuro;<br />
e ancora: il concorso d’idee per il Teatro Romano ha sortito una risibile mostra e una altrettanto<br />
misera pubblicazione, ma niente di più;<br />
e infine, per decenni si è auspicata la riapertura della Biblioteca comunale nel Palazzo Mauri<br />
(chiuso dagli anni ’80) e, quando finalmente ci si è arrivati, ci si è resi conto che forse la città non<br />
se la può permettere.<br />
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La gestione puramente burocratica degli ingentissimi fondi del terremoto, unita alla mancanza<br />
di un “manuale d’intervento”, di scelte politiche ‘forti’ per il rientro degli abitanti e degli operatori<br />
nel Centro una volta terminati i lavori di riparazione e consolidamento, di un seppur minimo controllo<br />
sulla qualità delle imprese che si sono riversate in città sbaragliando quelle locali, ha spesso<br />
generato mostri (senza entrare in aspetti strutturali che saranno, inesorabilmente, verificati al<br />
prossimo terremoto) a livello di finiture ‘pittoresche’ e condotte ancora su modelli che definire antiquati<br />
è poco, oltre che situazioni ‘imbarazzanti’ in giganteschi cantieri che hanno generato più<br />
danni di quanti ne avrebbero dovuto riparare, spopolamento diffuso, ecc.<br />
Peggio ancora, nonostante tutti i convegni e le tante sollecitazioni, la mancanza di cultura a livello<br />
urbanistico (che è materia indiscutibilmente arida e difficile) e a livello di architettura contemporanea<br />
(che dovrebbe invece essere diffusa così come lo è il gusto per il cinema, la musica, la<br />
letteratura di oggi, ecc.) ha generato rigurgiti censori non solo da parte di associazioni (che fanno,<br />
però, il loro mestiere) ma anche da parte di persone affette dalla sindrome di Carlo d’Inghilterra<br />
per cui, sono volate critiche e ingiurie su quanto di nuovo è recentemente accaduto o all’interno<br />
delle mura o immediatamente fuori.<br />
In questa situazione paradossale, non aiutata e non assistita da alcuno, la Città, in scorno a ciò<br />
che le hanno fatto subire amministratori indecisi, cattivi tecnici, progettisti improvvisati, giudici,<br />
‘comitati di difesa e per il ‘contro’ ecc., è stata comunque capace di sopravvivere con la forza della<br />
sua immagine, riconquistata attraverso corretti interventi di restauro (il Teatro Nuovo già ricordato,<br />
il Municipio, i palazzi Collicola, Pianciani, Leti-Sansi, Mauri, Montevecchio, Arroni, Fabricolosi,<br />
Cesi-Cittadini, ecc., Duomo, Rocca, San Nicolò, SS. Stefano e Tommaso, la sede storica<br />
della B.P.S., ecc.), o anche di costruzioni ex- novo (gli edifici in Via Interna delle Mura, Parcheggio<br />
della Spoletosphera, le Scale mobili dal Ponte della Ponzianina al Giro della Rocca, alcune pavimentazioni<br />
come quella di Piazza Pietro Fontana, ecc.) per cui, con poche scelte ‘illuminate’,<br />
oggi Spoleto potrebbe ‘ri-candidarsi’ a ‘faro’ dell’Umbria in quanto attrezzata di: un sistema di mobilità<br />
alternativa che può farne la prima città ‘ecologica’ della Regione e d’Italia;<br />
un sistema museale che, a livello di centro Italia, solo Roma può vantare;<br />
un sistema di strutture per la cultura collegate fra di loro, come un contenitore Unico per dimensione,<br />
per facilità e velocità di uso e tale da non invidiarne alcuno;<br />
un patrimonio di spazi di altissima qualità, disponibili ad essere utilizzati in modo coordinato<br />
e sinergico;<br />
un ambiente naturale ancora all’altezza della sua fama (almeno quella Ottocentesca: Spoleto<br />
città climatica e monumentale).<br />
Il secondo, e forse anche il terzo decennio del 2000, non potranno esimersi da questa sfida. Saccheggiando<br />
il linguaggio sportivo, la città possiede un garage pieno di Ferrari, bisogna sforzarsi di<br />
trovare un cervello che sappia scegliere un team di piloti in grado di ‘utilizzarle’ al meglio.<br />
Solo a uno sguardo superficiale e disattento sfugge che il Centro è andato organizzandosi spontaneamente<br />
non per ‘assi’ (come proposto in una vecchissima ipotesi di intervento), quanto piuttosto<br />
per ‘isolati’ come quello ‘amministrativo’, vicino al Municipio, quello ‘dell’arte’ tra l’ex<br />
convento di San Domenico e Palazzo Collicola, quello ‘finanziario’ attorno ai maggiori Istituti bancari<br />
locali, quello ‘della formazione professionale’ che doveva realizzarsi nell’area dell’Anfiteatro romano,<br />
ecc.<br />
Questa delle insulae può essere un’ipotesi di lavoro per un tavolo che cerchi di comprendere cosa<br />
è effettivamente successo in questi ultimi decenni e si sforzi di definire quali politiche applicare<br />
affinché la parte storica della città torni ad essere abitata e ‘centro’.<br />
In esso e nell’immediato urbano sono ancora presenti numerosissime occasioni di impegno,<br />
tanto a livello urbanistico che progettuale. Ad esempio, ‘temi’ come quello del Campo Sportivo,<br />
della ex ‘Panetto e Petrelli’, dell’ex dispensario, ecc., o quanto ancora manca al completamento del<br />
recupero della Rocca Albornoziana, degli ex monasteri della Stella e del Palazzo, ecc. urgono soluzioni<br />
sottese dalla logica che ogni metro va utilizzato al meglio delle sue possibilità e ‘in sistema’<br />
con tutti gli altri più o meno vicini. Per merito o per colpa del terzo stralcio della mobilità alternativa,<br />
Rocca, ex Seminario e Anfiteatro non sono altro che tre stanze dello stesso ‘stabile’.<br />
Tanti anni fa ci s’interrogò sui criteri d’intervento sulla città; oggi si è chiamati invece a rispondere<br />
alla domanda di cosa sia necessario fare per permetterle di vivere al meglio, tentando di scegliere finalmente,<br />
dopo averne valutato qualità e vocazione, quale deve essere il suo futuro.<br />
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LA VITA SOCIALE DEL <strong>CLUB</strong><br />
ALBUM FOTOGRAFICO<br />
Anni 1991/2011
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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
ROTARIANI<br />
D’ANTAN
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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
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QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
RICONOSCIMENTI ED ATTESTAZIONI<br />
ATTRIBUITI AL <strong>CLUB</strong>
QUARTO E QUINTO DECENNIO<br />
1992/1993<br />
20 giugno 1993<br />
Governatore Carlo Bicciolo<br />
“Per l’impegno di Servizio costante e concreto”<br />
1998/1999<br />
6 giugno 1999<br />
Governatore Antonino Serafini<br />
“Riconoscimento di meriti speciali acquisiti nell’anno rotariano 1998/1999”<br />
2001/2002<br />
Targa per il Forum di Montefalco per il tema “Una risposta alla sfida del terzo millennio”.<br />
Targa quale sponsor/padrino per la nascita del nuovo club di Norcia – S. Benedetto<br />
2007/2008<br />
“Attestato del Presidente Internazionale al club di Spoleto per come il Rotary Shares<br />
condivide le proprie doti, energie e risorse per creare un mondo migliore”<br />
2008/2009<br />
“Menzione Onorevole del Governatore al club di Spoleto<br />
per essersi distinto in attività rotariane di sostegno alla Comunità”<br />
2004/2005<br />
Governatore Tullio Tonelli<br />
6 giugno 2004<br />
“Scultura a ricordo dell’attribuzione del XXVII Premio Alfredo D’Andrea a candidato<br />
proposto dal club”<br />
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<strong>ROTARY</strong> <strong>CLUB</strong> <strong>SPOLETO</strong> - Distretto 2090 (Marche - Umbria - Abruzzo - Molise - Albania)<br />
maggio 2005<br />
Attestato di lode del Presidente Internazionale per l’eccellente impegno e<br />
per i risultati conseguiti dal club<br />
Targa per aver organizzato il Sipe a Spoleto per il Governatore Inc.Tullio Tonelli.<br />
Targa per gli incontri rotariani al Festival dei Due Mondi.<br />
5 giugno 2005<br />
“Per aver realizzato, quale progetto del Centenario,<br />
il restauro della scultura di Nino Franchina istallata in piazza Collicola”<br />
2005/2006<br />
Governatore A. Guarino<br />
4 giugno 2006<br />
“Con gratitudine per l’impegno del R.C. di Spoleto nelle molteplici attività<br />
rotariane contribuendo a mettere in pratica l’ideale del Servizio al di sopra<br />
dell’interesse personale”
Finito di Stampare<br />
nel mese di giugno 2011<br />
dalla “Tipolitografia Nuova Eliografica” snc - Spoleto