Federazione Italiana Pallacanestro COMITATO REGIONALE LAZIO

F. Comitato
I. Regionale
P. Lazio
In particolare, il Sig. Bocci ha ammesso di aver contestato l’operato degli arbitri, avendo con
ciò superato il limite della lecita e pacifica contestazione e dello spirito di critica sportiva, sfociando
in frasi offensive.
Per quanto concerne, dunque, la posizione del giocatore Bocci, occorre riqualificare il suo
comportamento, in quanto egli, pur essendo stato certamente offensivo nei confronti dell’operato
della coppia arbitrale, non può ritenersi essere stato altresì minaccioso, bensì ai sensi dell’art. 30 co.
1 let. a) al più irriguardoso.
Come si evince dal referto arbitrale le parole proferite dal Sig. BOCCI, pur essendo
certamente irriguardose, non potevano costituire una seria minaccia per gli arbitri nei confronti dei
quali sono state proferite, non essendo nella possibilità di chi le pronunciava mettere in atto tale
proposito (si v. in particolare “vi faccio smettere di arbitrare, vi sistemo io, ci vediamo in
federazione”). Trattasi, a ben vedere, da un lato, di frasi dal contenuto tutt’altro che minaccioso
(come in particolare “omissis … ci vediamo in federazione … omissis”), dall’altro, di frasi dal
contenuto comunque generico senza alcun contenuto minaccioso specifico (come vi sistemo io …
omissis”), oltre che senza alcuna seria e fondata possibilità di realizzare il “male ingiusto”
promesso, che, peraltro, non sarebbe assolutamente nelle possibilità esclusive di alcun singolo
tesserato (““omissis … vi faccio smettere di arbitrare … omissis”). Ciò, d’altronde, sembrerebbe,
altresì, confermato da altra pronuncia dell’Organo Federale, ove si legge: «Le critiche all'operato
degli arbitri e le minacce a ricorrere agli organi federali manifestata ai direttori di gara da un
tesserato, costituisce comportamento irriguardoso (punibile con la deplorazione). ma non offensivo
o minaccioso, atteso che il ricorso agli organi federali non costituisce "male ingiusto"» (C. U. n.
420 del 16.01.2004 - C. G. N. n. 45).
Per queste ragioni il Collegio conferma la sanzione della squalifica di una gara ai sensi
dell’art. 30, co. 1 b) R.G., per comportamento offensivo, mentre derubrica la condotta minacciosa in
comportamento irriguardoso nei confronti degli arbitri, riducendo la squalifica della seconda
giornata in deplorazione ai sensi dell’art. 30, co. 1 a) R.G..
P.Q.M.
La Commissione Giudicante Regionale, all’esito della espletata istruttoria, all’unanimità,
ritenendo il ricorso presentato parzialmente fondato nel merito, conferma la squalifica per una
giornata ex art. 30, comma 1 let. b) R.G., inflitta dal Giudice Sportivo Regionale nei confronti di
Bocci Giampaolo, mentre converte la squalifica della seconda giornata in deplorazione ai sensi
dell’art. 30, comma 1 let. a) R.G. e, per l’effetto, ex art. 76, comma 4 R.G., dispone
proporzionalmente la restituzione alla società ricorrente del 50% del contributo versato.
Sarà cura della competente struttura del Comitato Regionale notificare il presente provvedimento
alle parti interessate, nonché provvedere alla pubblicazione dello stesso a mezzo di Comunicato
Ufficiale.
Roma, 03 dicembre 2012
La Commissione Giudicante Regionale
Avv. Renato Leardi - Presidente
Avv. Paolo Rocchi
Avv. Francesca Rocchi - Estensore
Il Presidente
(Francesco Martini)