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La fisica teorica - Infn

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Nella stessa conferenza Edoardo Amaldi ricorda: “...l’atmosfera<br />

di Arcetri era affascinante. Io venivo dall’Istituto di via Panisperna,<br />

un posto dove le cose andavano piuttosto bene, un ambiente ben<br />

funzionante ed attraente. Il livello scientifico era elevato. Il lavoro<br />

svolto con grande efficienza....Ad Arcetri l’atmosfera era forse piu’<br />

intellettuale, forse anche piu’ romantica. ..... Un clima romantico<br />

quasi impercettibile aleggiava in Arcetri..... Gli interessi e i campi di<br />

lavoro erano diversi fra Roma e Firenze ma queste diversita’ erano<br />

elementi di attrazione tra i componenti dei due gruppi.”<br />

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Amaldi cita poi un episodio del 1934. Per lo studio sistematico<br />

della radioattivita’ artificiale il gruppo di Roma aveva iniziato ad<br />

usare dei contatori Geiger piccoli e a pareti sottili che costruivano<br />

da se’ anche consultando Rossi (ormai a Padova). I fiorentini<br />

avevano una esperienza maggiore dei romani in fatto di contatori.<br />

Cosi un fine settimana Bernardini, Occhialini, la Bocciarelli e Emo<br />

Capodilista arrivarono a Roma con delle scatole piene di contatori<br />

Geiger e proporzionali. Aggiunge poi: “Anche a distanza di anni<br />

debbo dire di non aver mai sentito di nessun altro episodio di tanta<br />

generosita’ e concreta amicizia come quella mostrata dagli amici di<br />

Firenze in quella occasione.’”<br />

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