CHE COS'È LA SOCIOLOGIA? - Facoltà di Scienze Politiche
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<strong>CHE</strong> COS‟È <strong>LA</strong><br />
<strong>SOCIOLOGIA</strong>?
La sociologia è la scienza che stu<strong>di</strong>a le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> vita<br />
umana associata.<br />
L‟ambito <strong>di</strong> interessi della sociologia è molto vasto: dagli<br />
incontri casuali per strada ai processi sociali globali.<br />
Quanto consideriamo naturale, inevitabile, buono o vero può<br />
anche non essere tale e le caratteristiche “date” della nostra<br />
esistenza sono fortemente influenzate da fattori storici e<br />
sociali. Questo è l‟insegnamento fondamentale della<br />
sociologia.
Il lavoro <strong>di</strong> sociologo <strong>di</strong>pende dall’immaginazione sociologica [Charles<br />
Wright Mills 1959], ossia:<br />
la capacità <strong>di</strong> riflettere su se stessi liberi dalle abitu<strong>di</strong>ni familiari della vita<br />
quoti<strong>di</strong>ana, al fine <strong>di</strong> guardare la realtà con occhi <strong>di</strong>versi.<br />
Pertanto<br />
il sociologo è colui che riesce a liberarsi dai con<strong>di</strong>zionamenti della<br />
situazione personale collocando le cose in un contesto più vasto.
Lo stu<strong>di</strong>o del comportamento, in prospettiva sociologica, deve<br />
considerare molteplici fattori:<br />
- il valore simbolico;<br />
- le <strong>di</strong>fferenze socio-culturali;<br />
- le relazioni socio-economiche;<br />
- lo sviluppo storico-sociale;<br />
- gli stili <strong>di</strong> vita.
Il concetto <strong>di</strong> struttura sociale si riferisce al fatto che le attività<br />
umane non sono casuali, ma strutturate storicamente e che vi sono<br />
regolarità nei nostri comportamenti e nelle relazioni che<br />
intratteniamo.<br />
La struttura sociale non è una struttura fisica (es. un e<strong>di</strong>ficio), poiché<br />
le società umane sono continuamente ricostruite dai “mattoni” che le<br />
compongono: gli esseri umani.<br />
La strutturazione è un processo biunivoco:<br />
le nostre attività strutturano il mondo sociale<br />
il mondo sociale struttura le nostre attività
A che cosa serve la sociologia?<br />
La sociologia ha numerose implicazioni pratiche per la nostra vita:<br />
- consapevolezza delle <strong>di</strong>fferenze culturali;<br />
- valutazione degli effetti delle politiche;<br />
- autocomprensione.
Quando nasce la sociologia?<br />
Lo stu<strong>di</strong>o sistematico del comportamento umano e della società<br />
prende avvio solo alla fine del XVIII secolo ed è favorito da tre<br />
rivoluzioni:<br />
- rivoluzione scientifica: si ricorre alla scienza per comprendere il<br />
mondo;<br />
- rivoluzione industriale: gran<strong>di</strong> trasformazioni socio-economiche<br />
accompagnano lo sviluppo <strong>di</strong> innovazioni tecnologiche;<br />
- rivoluzione francese (1789): segna il trionfo dei valori <strong>di</strong> libertà e<br />
uguaglianza.
Auguste Comte (1798-1857)<br />
Nel 1839 ideò la parola sociologia, presente<br />
nel suo Corso <strong>di</strong> filosofia positiva.<br />
La sociologia è la scienza della società capace <strong>di</strong> svelare le leggi<br />
universali che governano il mondo sociale.<br />
Fonte:<br />
academic.brooklyn.cuny.edu<br />
Così come esistono leggi naturali che permettono <strong>di</strong> controllare e<br />
prevedere gli eventi del mondo fisico, esistono anche leggi invariabili<br />
che spiegano il mondo sociale.
Auguste Comte (1798-1857)<br />
Il positivismo sostiene che la scienza si applica ai fenomeni<br />
osservabili e alle loro relazioni causali, <strong>di</strong>rettamente attingibili<br />
attraverso l‟esperienza.<br />
La sociologia è una scienza positiva, pertanto essa applica allo<br />
stu<strong>di</strong>o della società gli stessi rigorosi meto<strong>di</strong> scientifici che la fisica<br />
o la chimica applicano allo stu<strong>di</strong>o del mondo fisico.<br />
L‟approccio positivista in sociologia comporta la produzione <strong>di</strong><br />
conoscenza sociale basata sull‟evidenza empirica ricavata<br />
dall‟osservazione, dal confronto e dalla sperimentazione.
Auguste Comte (1798-1857)<br />
La legge tre sta<strong>di</strong> afferma che gli sforzi umani per comprendere il<br />
mondo sono passati attraverso gli sta<strong>di</strong>:<br />
- teologico: la società è espressione della volontà <strong>di</strong> Dio;<br />
- metafisico: la società è spiegata da principi astratti;<br />
- positivo: la società è indagata con il metodo scientifico.<br />
Comte contribuì alla sistematizzazione e all‟unificazione della<br />
sociologia in vista della sua successiva professionalizzazione come<br />
<strong>di</strong>sciplina accademica.
Èmile Durkheim (1858-1917)<br />
La sociologia stu<strong>di</strong>a i fatti sociali =><br />
la vita sociale può essere stu<strong>di</strong>ata con lo<br />
stesso rigore riservato agli eventi naturali.<br />
Fonte:<br />
www.newgenevacenter.org<br />
I fatti sociali sono elementi della vita sociale che determinano le<br />
azioni in<strong>di</strong>viduali.<br />
I fatti sociali sono esterni agli in<strong>di</strong>vidui ed esercitano un potere <strong>di</strong><br />
coercizione sugli in<strong>di</strong>vidui.
Èmile Durkheim (1858-1917)<br />
La <strong>di</strong>visione sociale del lavoro (1893)<br />
Analisi del mutamento sociale: nell‟era industriale si afferma un nuovo<br />
tipo <strong>di</strong> solidarietà.<br />
Società tra<strong>di</strong>zionali Società moderne<br />
Solidarietà meccanica Solidarietà organica
Solidarietà meccanica<br />
• I membri della società si de<strong>di</strong>cano in prevalenza a occupazioni<br />
simili tra loro<br />
• Prevalgono le esperienze comuni e le credenze con<strong>di</strong>vise<br />
• La coesione sociale è garantita da sanzioni repressive<br />
Solidarietà organica<br />
• I membri della società si de<strong>di</strong>cano in prevalenza a occupazioni<br />
<strong>di</strong>verse tra loro<br />
• Prevale l‟inter<strong>di</strong>pendenza reciproca, come tra le componenti <strong>di</strong> uno<br />
stesso organismo<br />
• La coesione sociale è garantita da sanzioni restitutive
Èmile Durkheim (1858-1917)<br />
Il suici<strong>di</strong>o (1897)<br />
Il suici<strong>di</strong>o è un fatto sociale che può essere spiegato solo da altri fatti<br />
sociali.<br />
Due forze sociali, esterne all‟in<strong>di</strong>viduo, influenzano, per carenza o per<br />
eccesso, i tassi <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o<br />
Integrazione sociale Regolazione sociale<br />
- suici<strong>di</strong>o egoistico (carenza <strong>di</strong><br />
integrazione sociale)<br />
- suici<strong>di</strong>o altruistico (eccesso <strong>di</strong><br />
integrazione sociale)<br />
- suici<strong>di</strong>o anomico (carenza <strong>di</strong><br />
regolazione sociale)<br />
- suici<strong>di</strong>o fatalistico (eccesso <strong>di</strong><br />
regolazione sociale)
Karl Marx (1818-1883)<br />
Stu<strong>di</strong>a i cambiamenti della società moderna<br />
legati allo sviluppo del capitalismo: un modo<br />
<strong>di</strong> produzione ra<strong>di</strong>calmente <strong>di</strong>verso dai suoi<br />
precedenti storici e costituito da due elementi:<br />
- il capitale: mezzi <strong>di</strong> produzione usati per produrre merci;<br />
- il lavoro salariato: l‟insieme dei lavoratori che, privi dei<br />
mezzi <strong>di</strong> produzione, vendono la propria forza lavoro in<br />
cambio <strong>di</strong> un salario.<br />
Fonte:<br />
academic.brooklyn.cuny.edu
Karl Marx (1818-1883)<br />
Il capitalismo è un sistema classista e nella società capitalista<br />
sono presenti due classi:<br />
- la borghesia: i capitalisti proprietari dei mezzi <strong>di</strong> produzione;<br />
-il proletariato: la classe operaia priva dei mezzi <strong>di</strong> produzione.<br />
Il rapporto fra classi è conflittuale, fondato sullo sfruttamento:<br />
- la borghesia è la classe dominante;<br />
- il proletariato è la classe subor<strong>di</strong>nata.
Karl Marx (1818-1883)<br />
Il processo storico poggia sulla<br />
concezione materialistica della storia:<br />
le cause del mutamento sociale non sono da ricercare nelle idee o<br />
nei valori, ma nei fattori economici.<br />
Le società cambiano a causa delle contrad<strong>di</strong>zioni insite nei<br />
rispettivi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> produzione.<br />
Il sistema capitalistico è destinato a essere rovesciato da una<br />
rivoluzione dei lavoratori, che instaurerà una società senza classi.
Max Weber (1864-1920)<br />
A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> Marx, per Weber l‟influenza<br />
<strong>di</strong> idee e valori sul mutamento sociale è<br />
pari a quella delle con<strong>di</strong>zioni economiche.<br />
Fonte:<br />
fr.wikipe<strong>di</strong>a.org<br />
La sociologia è comprendente: ha il compito <strong>di</strong> comprendere il<br />
significato dell‟azione sociale.
Max Weber (1864-1920)<br />
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904-1905)<br />
L‟etica protestante spinge l‟in<strong>di</strong>viduo a impegnarsi per il successo<br />
delle proprie iniziative economiche, segno <strong>di</strong> predestinazione<br />
<strong>di</strong>vina.<br />
Lo spirito del capitalismo è quel complesso <strong>di</strong> orientamenti<br />
normativi che sono alla base della società occidentale moderna,<br />
favorito dall‟etica protestante e dal dogma della predestinazione.
Max Weber (1864-1920)<br />
Il tipo ideale è un modello concettuale utile a comprendere il mondo.<br />
L‟aggettivo „ideale‟ non è sinonimo <strong>di</strong> desiderabile, ma designa la forma<br />
pura <strong>di</strong> un fenomeno.<br />
I tipi ideali non esistono nel mondo reale, ma aiutano a comprendere i<br />
fenomeni concreti.
Max Weber (1864-1920)<br />
Il termine razionalizzazione in<strong>di</strong>ca l‟affrancamento della società<br />
moderna dalle credenze ra<strong>di</strong>cate nella superstizione, nella<br />
religione, nelle usanze, nelle abitu<strong>di</strong>ni tra<strong>di</strong>zionali, cui subentra<br />
il calcolo strumentale razionale, tendente al raggiungimento<br />
dell‟efficienza sulla base delle conseguenze preve<strong>di</strong>bili.<br />
Il pensiero razionale moderno ha spazzato via le credenze <strong>di</strong><br />
carattere „magico‟, cioè non scientifico, legate alla tra<strong>di</strong>zione.
Prospettive sociologiche recenti<br />
Funzionalismo: la società è un sistema complesso le cui parti<br />
cooperano per produrre stabilità e ogni parte assolve a una<br />
determinata funzione.<br />
La società funziona come un organismo vivente: le sue<br />
componenti lavorano l‟una accanto all‟altra, come le varie parti<br />
del corpo, a beneficio della società nel suo complesso.<br />
Principali ispiratori: Auguste Comte, Èmile Durkheim, Talcott<br />
Parsons, Robert K. Merton.
Prospettive sociologiche recenti<br />
Teorie del conflitto: la società è composta <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong>stinti, ciascuno de<strong>di</strong>to<br />
al proprio interesse e ciò comporta la costante presenza <strong>di</strong> un conflitto.<br />
Quelli che prevalgono nel conflitto <strong>di</strong>ventano gruppi sociali dominanti,<br />
quelli che soccombono <strong>di</strong>ventano gruppi sociali subor<strong>di</strong>nati.<br />
Principali ispiratori: Karl Marx, Max Weber, Ralf Dahrendorf.
Prospettive sociologiche recenti<br />
Teorie dell‟azione: rivolgono l‟attenzione ai comportamenti<br />
in<strong>di</strong>viduali dei singoli attori; le strutture sociali sono prodotte da<br />
azioni e interazioni degli in<strong>di</strong>vidui.<br />
Interazionismo simbolico: si concentra sull‟analisi delle interazioni<br />
<strong>di</strong>rette nei contesti della vita quoti<strong>di</strong>ana e ne sottolinea il ruolo<br />
nella creazione della società e delle sue istituzioni.<br />
Principali ispiratori: Max Weber, George H. Mead.
Alexander, Thompson, Sociologia, Il Mulino, 2010<br />
Introduzione<br />
La sociologia secondo<br />
Alexander
La sociologia è la scienza (-logia)<br />
della società (socio-)<br />
“La sociologia è un ampio commentario delle<br />
esperienze della vita quoti<strong>di</strong>ana,<br />
un’interpretazione che trae alimento da altre<br />
interpretazioni e, a sua volta, le alimenta”<br />
Zygmunt Bauman
La sociologia aiuta a trovare il senso delle<br />
nostre esperienze confrontando o con<strong>di</strong>videndo<br />
le nostre interpretazioni con quelle degli altri<br />
La prospettiva sociologica è costituita da<br />
storie raccontate da in<strong>di</strong>vidui e gruppi e dà una<br />
forma al modo in cui creiamo la nostra visione<br />
del mondo
Me<strong>di</strong>ante la prospettiva sociologica possiamo<br />
stu<strong>di</strong>are le strutture sociali (forme e modelli<br />
<strong>di</strong> organizzazione che vincolano i<br />
comportamenti)<br />
Gli elementi <strong>di</strong> base delle strutture sono i ruoli<br />
sociali (aspettative <strong>di</strong> comportamento) e le<br />
istituzioni sociali (nessi <strong>di</strong> ruoli stabilmente<br />
correlati)
Cultura e subcultura<br />
• Cultura: gli aspetti simbolici e appresi delle<br />
società umane. La cultura non è biologica ma<br />
trasmessa e con<strong>di</strong>visa grazie all’interazione sociale<br />
• Subcultura: i simboli e gli stili <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> un<br />
sottogruppo della società, <strong>di</strong>versi da quelli della<br />
cultura “normale” e dominante in una società
C. Wright Mills<br />
e L’immaginazione sociologica (1959)/1<br />
Immaginazione sociologica: la capacità<br />
<strong>di</strong> comprendere non solo ciò che accade<br />
nella propria esperienza imme<strong>di</strong>ata, ma<br />
anche ciò che accade nel mondo e <strong>di</strong><br />
immaginare come la propria esperienza si<br />
collochi all’interno <strong>di</strong> scenari più ampi
C. Wright Mills<br />
e L’immaginazione sociologica (1959)/2<br />
L’immaginazione sociologica ci permette<br />
<strong>di</strong> definire i problemi <strong>di</strong> cui facciamo<br />
esperienza attraverso il mutamento<br />
storico e le istituzioni
Le quattro <strong>di</strong>mensioni<br />
della coscienza sociologica<br />
secondo Peter Berger/1<br />
Demistificazione: spesso la prospettiva<br />
sociologica cerca <strong>di</strong> andare oltre la<br />
superficie delle strutture sociali e <strong>di</strong><br />
demistificare le interpretazioni ufficiali
Le quattro <strong>di</strong>mensioni<br />
della coscienza sociologica<br />
secondo Peter Berger/2<br />
Non rispettabilità: la prospettiva<br />
sociologica è caratterizzata da una<br />
particolare attenzione per le<br />
interpretazioni non rispettabili della<br />
società
Le quattro <strong>di</strong>mensioni<br />
della coscienza sociologica<br />
secondo Peter Berger/3<br />
Relativizzazione: la capacità –<br />
tipica dello spirito moderno ma<br />
particolarmente sviluppata nella<br />
sociologia – <strong>di</strong> vedere che le identità<br />
e le prospettive cambiano a seconda<br />
della situazione o del contesto
Le quattro <strong>di</strong>mensioni<br />
della coscienza sociologica<br />
secondo Peter Berger/4<br />
Aspetto cosmopolitico: la modernità ha<br />
favorito lo sviluppo <strong>di</strong> una coscienza<br />
cosmopolita, dovuta alla conoscenza <strong>di</strong> una<br />
grande varietà <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> vita e prospettive e a<br />
un certo senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco nei loro confronti
Modernità e postmodernità<br />
in sociologia<br />
• Modernità: in<strong>di</strong>ca l’insieme dei processi<br />
sociali che hanno trasformato l’or<strong>di</strong>ne<br />
tra<strong>di</strong>zionale<br />
• Postmodernità: in<strong>di</strong>ca la forma attuale<br />
dei processi storici, economici e sociali
Le principali tematiche della<br />
sociologia della modernità<br />
I primi sociologi stu<strong>di</strong>avano la modernità<br />
nei suoi <strong>di</strong>versi aspetti: la vita economica,<br />
l’organizzazione sociale, l’integrazione, la<br />
cultura, il genere e la socializzazione, la<br />
<strong>di</strong>stinzione tra pubblico e privato e quella<br />
tra occidentalismo e orientalismo
La svolta culturalista<br />
L’espressione svolta culturalista si riferisce a due<br />
fenomeni:<br />
• la crescente importanza dell’industria culturale<br />
e della conoscenza nell’ambito economico<br />
• la crescente attenzione della sociologia per i<br />
fattori culturali e simbolici
Struttura vs. cultura<br />
• Molti dei gran<strong>di</strong> sociologi hanno raccontato<br />
storie sulle istituzioni, i processi e i gruppi a<br />
partire dalle strutture sociali. L’approccio<br />
strutturale è oggettivo<br />
• Un approccio culturale, invece, privilegia i<br />
valori e le credenze e li mette al centro della<br />
società. L’approccio culturale è soggettivo
Determinismo vs. libero arbitrio/1<br />
• Il determinismo afferma che le strutture sociali<br />
e i fattori culturali determinano il comportamento<br />
degli in<strong>di</strong>vidui<br />
• Secondo Karl Marx, “la coscienza non determina la<br />
società: è la società che determina la coscienza”<br />
• Emile Durkheim, il fondatore della moderna<br />
sociologia scientifica, affermava che gli in<strong>di</strong>vidui non<br />
controllano i fatti sociali
Determinismo vs. libero arbitrio/2<br />
• Secondo un contro-argomento derivabile da<br />
George Herbert Mead, il sé creativo è il<br />
fondamento <strong>di</strong> ogni istituzione sociale<br />
• Partendo dalle idee <strong>di</strong> Mead, Erving Goffman ha<br />
raccontato una storia teorica centrata sul sé e la<br />
sua ingenuità – non è detto che le persone credano<br />
davvero nei valori sociali con<strong>di</strong>visi che affermano<br />
pubblicamente
La globalizzazione<br />
• E’ un fenomeno sociale caratterizzato dal<br />
continua crescita delle interconnessioni nel<br />
mondo<br />
• Oggi l’attenzione dei sociologi non si concentra<br />
più sulle società degli Stati nazionali, ma su<br />
problemi multinazionali e globali
SMELSER<br />
INTRODUZIONE AL<strong>LA</strong> <strong>SOCIOLOGIA</strong><br />
I CONNOTATI ESSENZIALI IN UNA<br />
PROSPETTIVA SINTETICA
<strong>CHE</strong> COS’E’ <strong>LA</strong> <strong>SOCIOLOGIA</strong>?<br />
• La sociologia è “lo stu<strong>di</strong>o scientifico della società, delle sue<br />
istituzioni e dei rapporti sociali.”<br />
• Si parla <strong>di</strong> “stu<strong>di</strong>o scientifico” in quanto le ricerche<br />
sociologiche seguono un metodo scientifico: i ricercatori<br />
formulano ipotesi, raccolgono dati, confrontano i dati con<br />
le ipotesi per confutarle o confermarle.<br />
• Motivo <strong>di</strong> fondo della <strong>di</strong>sciplina è la ricerca delle ragioni<br />
profonde che presiedono all’interazione e alle istituzioni<br />
sociali. Perché, ad esempio, donne e uomini si comportano<br />
in un certo modo, si riuniscono in gruppi, combattono<br />
guerre, pregano, si sposano, votano?<br />
45
LE ORIGINI DEL<strong>LA</strong> DISCIPLINA<br />
• La sociologia nasce in Europa nel XIX secolo per stu<strong>di</strong>are i<br />
problemi sociali legati all‟industrializzazione e urbanizzazione. Tre<br />
rivoluzioni ne influenzano la genesi:<br />
– la rivoluzione scientifica suggerisce la possibilità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are i<br />
fenomeni sociali con i meto<strong>di</strong> delle scienze naturali;<br />
– la rivoluzione industriale muta ra<strong>di</strong>calmente le con<strong>di</strong>zioni<br />
materiali <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> persone, costituendosi come arena <strong>di</strong><br />
indagine per economisti e altri ricercatori sociali;<br />
– la rivoluzione francese scar<strong>di</strong>na la credenza relativa<br />
all‟immutabilità dell‟or<strong>di</strong>ne sociale. Si apre così lo spazio per<br />
una <strong>di</strong>sciplina che stu<strong>di</strong> il mutamento sociale.<br />
• L‟atten<strong>di</strong>bilità della <strong>di</strong>sciplina cresce con le prime ricerche sul<br />
campo, intraprese dai sociologi appartenenti alla c.d. “Scuola <strong>di</strong><br />
Chicago” (Anni ‟20 del XX secolo).<br />
46
• I sociologi ricorrono a cinque <strong>di</strong>verse prospettive concettuali per spiegare i fatti<br />
sociali:<br />
LE DIVERSE PROSPETTIVE<br />
SOCIOLOGI<strong>CHE</strong><br />
– prospettiva demografica. I fatti sociali sono spiegati a partire da variabili<br />
che investono le popolazioni umane (nascite, morti, matrimoni, migrazioni)<br />
– prospettiva psicosociale. I fatti sociali sono spiegati a partire dal significato<br />
che rivestono per le persone in termini <strong>di</strong> credenze, motivazioni, atteggiamenti,<br />
senso <strong>di</strong> identità<br />
– prospettiva delle strutture collettive. I fatti sociali sono stu<strong>di</strong>ati in<br />
termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>alettica tra gruppi <strong>di</strong>versi (gruppi etnici, gruppi sociali e politici,<br />
raggruppamenti <strong>di</strong> classe etc.)<br />
– prospettiva delle relazioni. I fatti sociali sono spiegati a partire dalle<br />
strutture <strong>di</strong> ruolo che presiedono al funzionamento delle <strong>di</strong>verse istituzioni<br />
sociali<br />
– prospettiva culturale. I fatti sociali sono stu<strong>di</strong>ati a partire da tratti culturali<br />
come valori e norme (formali e informali) delle persone<br />
47
MICRO<strong>SOCIOLOGIA</strong> E MACRO<strong>SOCIOLOGIA</strong><br />
• I sociologi non concordano tra loro nell‟in<strong>di</strong>viduazione dei fattori<br />
che influenzano maggiormente la vita sociale. Da qui una decisiva<br />
bipartizione tra microsociologia e macrosociologia.<br />
• I ricercatori che si occupano <strong>di</strong> microsociologia si concentrano sulle<br />
interazioni quoti<strong>di</strong>ane tra in<strong>di</strong>vidui. Ritengono che l‟or<strong>di</strong>ne sociale<br />
sia spiegabile a partire dal significato che gli attori attribuiscono a<br />
tali interazioni.<br />
• I ricercatori che si occupano <strong>di</strong> macrosociologia si concentrano<br />
sulle strutture che sorreggono le società (ad es. famiglie, sistemi<br />
economici, or<strong>di</strong>namenti religiosi etc.). Ritengono che l‟or<strong>di</strong>ne<br />
sociale sia spiegabile in termini <strong>di</strong> rapporti tra tali strutture e a<br />
partire dai cambiamenti che in tali strutture intervengono.<br />
48
TEORIE MICROSOCIOLOGI<strong>CHE</strong><br />
• Le principali teorie microsociologiche sono:<br />
– teoria dello scambio, elaborata da Homans (1973), prevede che gli in<strong>di</strong>vidui<br />
basino l‟interazione sulla considerazione del rapporto costi-benefici. I modelli<br />
puniti in passato sono evitati, mentre sono ripetuti quelli che hanno portato<br />
sanzioni positive.<br />
– etnometodologia, elaborata da Garfinkel (1967, 1964), prevede che gli<br />
in<strong>di</strong>vidui basino l‟interazione sulla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> regole <strong>di</strong> senso comune,<br />
atte a orientare il comportamento proprio e l‟interpretazione del<br />
comportamento altrui.<br />
– modello drammaturgico, proposto da Goffman (1959), prevede che gli<br />
in<strong>di</strong>vidui agiscano come su un palcoscenico teatrale, agendo in modo<br />
formalizzato sulla ribalta e in modo non formale nel retroscena.<br />
– interazionismo simbolico, proposto da Mead (1934) e ripreso da Blumer<br />
(1969), suggerisce che la risposta in<strong>di</strong>viduale agli stimoli sociali trovi una<br />
me<strong>di</strong>azione decisiva nell‟attribuzione <strong>di</strong> significati agli stimoli. L‟interazione<br />
routinaria si basa sulla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> tali significati.<br />
49
TEORIE MACROSOCIOLOGI<strong>CHE</strong><br />
• A livello macrosociologico sono due le teorie dominanti:<br />
funzionalismo e teoria del conflitto.<br />
• Ci sono <strong>di</strong>fferenze significative tra le due scuole:<br />
i funzionalisti vedono la società come stabile e integrata e<br />
tematizzano il consenso; per i teorici del conflitto, le società sono<br />
costantemente soggette a mutamento e scontro e il fuoco <strong>di</strong><br />
interesse sono le strutture <strong>di</strong> dominio.<br />
• Allo stesso tempo, però, le due teorie si completano a vicenda. In<br />
tutte le aggregazioni sociali esiste un certo grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>saccordo sui<br />
valori e la teoria del conflitto evidenzia tale carattere (trascurato<br />
dai funzionalisti). Il funzionalismo offre invece risposte sul perché<br />
le società riescono a restare unite e a funzionare a <strong>di</strong>spetto del<br />
mutamento (cosa che i teorici del conflitto non sanno spiegare).<br />
50
IL FUNZIONALISMO/ 1<br />
• Il funzionalismo nasce con Spencer (1897) e il suo quadro<br />
concettuale viene rifinito da Durkheim (1893, 1897, 1912).<br />
Nel Novecento i principali esponenti della scuola sono<br />
Parsons (1951) e Merton (1949)<br />
• La società è vista dai funzionalisti come un organismo<br />
vivente, composto <strong>di</strong> parti (ad es. la sfera economica, quella<br />
politica, quella religiosa), ciascuna delle quali svolge una<br />
funzione specifica. Se una parte smette <strong>di</strong> funzionare, il<br />
corpo sociale subisce a sua volta dei problemi o ad<strong>di</strong>rittura<br />
smette <strong>di</strong> funzionare<br />
• Secondo i funzionalisti, per spiegare un fatto sociale è<br />
necessario mostrare la funzione che esso gioca all‟interno<br />
della società<br />
51
IL FUNZIONALISMO/ 2<br />
• I principali presupposti del funzionalismo<br />
contemporaneo sono i seguenti:<br />
– una società è un sistema <strong>di</strong> parti interrelate;<br />
– i sistemi sociali sono tendenzialmente stabili. La loro<br />
stabilità è garantita dalla presenza <strong>di</strong> consenso <strong>di</strong>ffuso<br />
intorno a un certo insieme <strong>di</strong> valori (a) e dalla presenza <strong>di</strong><br />
meccanismi <strong>di</strong> controllo sociale specifici (b);<br />
– la <strong>di</strong>namica sociale produce ricorsivamente delle<br />
<strong>di</strong>sfunzioni fisiologiche, che però vengono risolte per<br />
<strong>di</strong>ssoluzione o integrazione nel sistema;<br />
– il mutamento sociale tende a essere graduale piuttosto che<br />
rivoluzionario.<br />
52
<strong>LA</strong> TEORIA DEL CONFLITTO #1<br />
• La teoria del conflitto deriva dal pensiero <strong>di</strong> Marx (Marx, Engels,<br />
1848).<br />
• Secondo Marx il motore della <strong>di</strong>namica sociale è il conflitto tra la<br />
classe dei capitalisti (i detentori dei mezzi <strong>di</strong> produzione) e quella dei<br />
proletari (i lavoratori).<br />
• Capitalisti e proletari non hanno valori in comune: una classe sfrutta<br />
l‟altra o ne è sfruttata. Per questa ragione, tali classi si scontrano<br />
incessantemente tra loro.<br />
• Secondo le previsioni <strong>di</strong> Marx, i proletari avrebbero finito per<br />
ribellarsi e la rivoluzione avrebbe trasformato l‟intera società.<br />
53
<strong>LA</strong> TEORIA DEL CONFLITTO #2<br />
• Una delle più influenti reinterpretazioni del pensiero marxiano è<br />
offerta da Dahrendorf (1957). Tuttavia, mentre Marx riconduceva il<br />
conflitto sociale al contrasto tra classi economicamente determinate,<br />
Dahrendorf sostiene che la fonte <strong>di</strong> conflitto più rilevante è<br />
l‟autorità: la lotta emerge tra coloro che possiedono il potere e<br />
coloro che ne sono esclusi.<br />
• Elementi essenziali della teoria <strong>di</strong> Dahrendorf sono:<br />
– la struttura sociale si basa sul dominio <strong>di</strong> alcuni gruppi da parte <strong>di</strong> altri;<br />
– ciascun gruppo sociale ha interessi comuni, opposti a quelli <strong>di</strong> altri gruppi;<br />
– acquistata consapevolezza dei propri interessi comuni, gli in<strong>di</strong>vidui possono<br />
<strong>di</strong>venire classe sociale;<br />
– l‟intensità del conflitto <strong>di</strong> classe <strong>di</strong>pende da: grado <strong>di</strong> concentrazione del potere<br />
nelle mani <strong>di</strong> qualcuno; possibilità <strong>di</strong> acquistare potere per i gruppi che non ce<br />
l‟hanno; libertà <strong>di</strong> formare gruppi politici.<br />
54
IPOTESI E TEORIE NEL<strong>LA</strong> RICERCA<br />
SOCIOLOGICA<br />
• La ricerca inizia spesso da un‟idea sulla causa <strong>di</strong> un evento o<br />
comportamento. A partire da tale idea si costruisce un enunciato, in<br />
grado <strong>di</strong> suggerire la correlazione tra l‟evento stu<strong>di</strong>ato e un altro. Tale<br />
enunciato è l‟ipotesi.<br />
• Le ipotesi sono formulate in modo da poterne provare la verità o falsità.<br />
Esse non sono isolate, ma ra<strong>di</strong>cate all‟interno <strong>di</strong> enunciati che<br />
contengono <strong>di</strong>verse ipotesi interrelate. Tali costellazioni <strong>di</strong> ipotesi si<br />
<strong>di</strong>cono teorie.<br />
• Ipotesi e teorie sono gli ingre<strong>di</strong>enti base della ricerca sociologica. Esse<br />
vengono convalidate o rigettate attraverso l‟impiego <strong>di</strong> regole e<br />
procedure <strong>di</strong> lavoro chiamate meto<strong>di</strong>.<br />
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LE VARIABILI NEL<strong>LA</strong> RICERCA<br />
SOCIOLOGICA<br />
• I sociologi cercano <strong>di</strong> analizzare i rapporti causa-effetto stabilendo dei<br />
collegamenti tra due variabili. Una variabile è un fenomeno che può<br />
assumere <strong>di</strong>versi valori.<br />
• La maggior parte dei progetti <strong>di</strong> ricerca mira a scoprire e misurare le<br />
variazioni <strong>di</strong> un dato fenomeno e a spiegarle in riferimento a un secondo<br />
fenomeno. Il primo fenomeno è la variabile <strong>di</strong>pendente, il secondo è<br />
invece la variabile in<strong>di</strong>pendente.<br />
• Ogni volta che stabiliscono una relazione tra variabile <strong>di</strong>pendente e<br />
variabile in<strong>di</strong>pendente, i ricercatori formulano un‟ipotesi.<br />
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I METODI DI RICERCA: L’INDAGINE<br />
CAMPIONARIA<br />
• L‟indagine campionaria è un metodo sistematico per acquisire dati<br />
sul comportamento, gli atteggiamenti o le opinioni degli in<strong>di</strong>vidui.<br />
Funziona secondo il seguente schema:<br />
– il ricercatore definisce l‟insieme <strong>di</strong> soggetti (in<strong>di</strong>viduali o collettivi) che<br />
desidera stu<strong>di</strong>are. Tale insieme è detto popolazione. I membri <strong>di</strong> una<br />
popolazione sono insiemi <strong>di</strong> soggetti definiti da una o più caratteristiche<br />
comuni;<br />
– in tutti i casi in cui la popolazione è troppo ampia per essere analizzata<br />
tutta, il passo successivo è quello <strong>di</strong> selezionare un campione, cioè un<br />
gruppo rappresentativo della popolazione. Con un campione valido è<br />
possibile raggiungere conclusioni valide per l‟intera popolazione;<br />
– dopo<strong>di</strong>ché si procede alla formulazione <strong>di</strong> domande da sottoporre ai<br />
componenti del campione;<br />
– i risultati vengono co<strong>di</strong>ficati ed elaborati, <strong>di</strong> solito attraverso un computer.<br />
57
I METODI DI RICERCA: <strong>LA</strong> RICERCA SUL<br />
CAMPO<br />
• Si <strong>di</strong>ce ricerca sul campo, o etnografia, la forma <strong>di</strong> ricerca condotta<br />
attraverso l‟osservazione dei soggetti <strong>di</strong> analisi nel loro contesto <strong>di</strong><br />
attività quoti<strong>di</strong>ana.<br />
• Gli etnografi hanno il vantaggio, rispetto agli altri ricercatori sociali, <strong>di</strong><br />
poter vedere in prima persona nella situazione stu<strong>di</strong>ata. Le informazioni<br />
raccolte in questo modo sono contemporaneamente più atten<strong>di</strong>bili e più<br />
articolate <strong>di</strong> quelle raccolte attraverso questionario.<br />
• D‟altra parte, la ricerca sul campo è circoscritta a una singola<br />
situazione e presenta quin<strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> generalizzabilità.<br />
58
I METODI DI RICERCA: <strong>LA</strong> RICERCA<br />
STORICA<br />
• Weber fu il primo a servirsi <strong>di</strong> documenti storici per <strong>di</strong>mostrare la<br />
vali<strong>di</strong>tà delle proprie ipotesi sulla relazione tra spirito del capitalismo<br />
ed etica protestante.<br />
• Dopo <strong>di</strong> lui, <strong>di</strong>venne comune stu<strong>di</strong>are archivi, registri e altre forme<br />
documentali per acquisire informazioni sui gran<strong>di</strong> momenti della storia.<br />
• La ricerca storica è considerata fondamentale da tutti coloro che<br />
reputano lo stu<strong>di</strong>o del passato utile almeno quanto quello del presente<br />
per comprendere i rapporti sociali e la società in genere.<br />
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I METODI DI RICERCA: <strong>LA</strong> RICERCA<br />
SPERIMENTALE<br />
• La ricerca sperimentale utilizza due gruppi <strong>di</strong> persone il più possibile<br />
equivalenti, <strong>di</strong> cui uno viene sottoposto a uno stimolo che l‟altro non<br />
riceve. Confrontando i risultati ottenuti, i sociologi possono valutare<br />
scientificamente gli effetti dello stimolo.<br />
• Gli ambienti controllati vengono reputati utili per stu<strong>di</strong>are piccoli<br />
gruppi <strong>di</strong> persone. Per queste ragioni, la ricerca sperimentale è tuttora<br />
largamente usata nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fenomeni come la leadership e i<br />
modelli <strong>di</strong> cooperazione.<br />
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<strong>SOCIOLOGIA</strong> E SOCIETÀ<br />
• I sociologi vengono spesso criticati per il fatto <strong>di</strong> vivere e lavorare<br />
eccessivamente isolati dall‟ambiente esterno che dovrebbero analizzare. Ma in<br />
realtà vi sono tra sociologia e mondo reale molti collegamenti.<br />
• Per potersi sviluppare e prosperare, la sociologia abbisogna <strong>di</strong> un ambiente<br />
esterno democratico, che consenta e incentivi la libertà <strong>di</strong> ricerca. Gli stu<strong>di</strong><br />
sociologici riflettono costantemente problemi e specificità della società che<br />
esaminano. In alcuni casi, inoltre, la ricerca sociologica è in grado <strong>di</strong> portare in<br />
superficie i problemi del contesto esaminato.<br />
• La sociologia trova <strong>di</strong>versi usi pratici. Sociologi sono impiegati nelle<br />
pubbliche amministrazioni, in organizzazioni private, negli istituti <strong>di</strong> ricerca.<br />
Ricerche sociologiche supportano lo sviluppo e la valutazione delle politiche<br />
pubbliche. Infine, dato fondamentale, la sociologia ci aiuta a ripensare in mo<strong>di</strong><br />
nuovi problemi consueti.<br />
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