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- 2009<br />
Sommario<br />
Neon Dark (Massimiliano Bomba) 2<br />
Queste cose non funzionano a scapicollo (Squaderna, Demented) 7<br />
Sogni <strong>Epoc</strong>hiani (Alexandra, Re delle Aringhe) 10<br />
Numeri (Flavio, Manuel Cascone) 15<br />
Il Fattore C. Secondo Episodio (Filippo C. Pene, Vincenzo Filosa) 16<br />
Ra&Ro: La Bustina di Zucchero (Raniero B, Jenny 666) 20<br />
Amico Pus: La Puzzola Cono (Demented, Tso, Samir, Alan) 22<br />
Persone Porcellini. Primo Episodio. (Jenny 666, Demented, Barbara Fagiolo) 28<br />
Vasily Belokonenko: Storia d’Amore e Colite (Vasily Belokonenko, Infidel) 32<br />
I Mio Amico Ramiro: Amico Mio Morirai (Tso, Alan, Massimiliano Bomba) 36<br />
Leggi 666 (Mariolina Pincherle) 39<br />
Un Uomo, il suo Soppalco (Bobby Fever, Vincenzo Filosa) 43<br />
La Storia di Pa (Demented, Alan) 46<br />
Animali Lanosi, Poni Pelosi (Alan, Demented, Alexandra, Tso) 50<br />
La Scatola Nera dell’Altro Mondo (L’Oracolo) 57<br />
Simpatico T9 (Tso, Alan) 58<br />
Crusader and the Holy League (Infidel, Tso) 60<br />
Umani Vegetariani vs Piante Carnivore (Demented, Lucio Badtaste, Infidel) 68<br />
Dr. Squarti (Manuel Cascone, Simone Pasqualini) 72<br />
Frittata di Cervello (Raniero B) 79<br />
Storia della Paura (Vincenzo Filosa) 80<br />
La Posta di Bob (Bobsleigh Baby) 92<br />
L'Orascopo di <strong>Epoc</strong> (Gingagaruga) 94<br />
<strong>Epoc</strong> - <strong>Ero</strong> <strong>Uroi</strong> / <strong>Numero</strong> UNO www.epocerouroi.net email: legami@epocerouroi.net<br />
1
3<br />
-
5<br />
-
Quindi... Pronto! Inizia da qui, come se stessi scrivendo,<br />
così sono più sicuri di cosa scrivere... Top...<br />
Inizia con Serena Laudati. L ‘ho incontrata in una<br />
mostra a Milano, vi si era recato per accompagnare<br />
due amici che di cui al presente esponevano collettivo.<br />
Una situazione di trendismo metropolitane comprese<br />
le più attuali multiforme contemporanea in quel<br />
periodo. E’ stato divertente per esplorare e conoscere<br />
un sacco di persone coglione che aspirano a diventare<br />
arte. Sono stato tutto il tempo senza un incidente, ha<br />
perso uno giuochini guardare tutti quelli intorno a<br />
me. L ‘ho notata subito colpito dal suo modo di vestire.<br />
Siamo praticamente decorato nello stesso modo:<br />
jeans, scarpe da tennis, camicia bianca minimo. La<br />
prima cosa che mi è venuto da pensare è stata osservarci<br />
dall’ alto, disposti nei due diversi punti del salone.<br />
Due cifre di colore grigio e la luce proiettati nel<br />
cosmo dell’ anticoattanza.<br />
Prima mi son mantenuto a una buona distanza, poi<br />
sono andato a esaminare il lavoro di Serena Laudati<br />
da dire un paio di impressioni, dove c ‘è stato il legame<br />
con Feuillade. Erano tempi in cui ero sveglio e ne<br />
sapevo di cose inutili sull’ arte e cose così. Serena<br />
Laudati mi ha dato retta e sembrava interessato alle<br />
mie parole. Mi ha lasciato il suo contatto per inviare<br />
un modo di dire su queste astrusità e che egli non<br />
sapeva quello che le parlai. Ho sollevato la mia mano<br />
fortunata e ho chiesto se sarebbe stato fatto per<br />
vederla alla festa della sera. Egli ha detto di non<br />
conoscere la risposta. Non vedere. Sono tornato a<br />
Roma.<br />
Così ha iniziato lo scambio di corrispondenza con<br />
Serena Laudati. Era estate, è stato molto caldo. Le<br />
piante in giardino si contorcevano. Sono stato a casa,<br />
nel pomeriggio, con le finestre chiuse, di fronte al<br />
computer in attesa di messaggi di Serena Laudati.<br />
Essi diventano po ‘di piccole, partendo dal presupposto<br />
che non era mai nato. Guardavo le piante in giardino<br />
e ho visto che non si è fermata, hanno mantenuto<br />
a contorcersi ancora.<br />
Sue lettere sono stati istruiti e resi senza fallire, come<br />
ho potuto capire, alcune confessioni sincere. Ho cercato<br />
di essere il più ruock del pianeta con trompe l’oeil<br />
e giochi di parole letteraria off canini. Il cuore della<br />
terra fino al petto durante la lettura, la scrittura di<br />
7<br />
<br />
lettere e aspettavo. La mattina del cappuccino la<br />
schiuma era inpenetrabile, non ho potuto raggiungere<br />
il caffè.<br />
Dopo un migliaio di groppi, dopo l’estate e dopo un<br />
migliaio di immaginazione sono tornato a Milano con<br />
il pretesto di andare a trovare un amico. L ‘ho chiamata,<br />
ci siamo incontrati una fredda sera in una piazza<br />
con ago e filo e siamo andati a bere in un pub.<br />
Serena Laudati è stata molto tranquilla, mi sentivo<br />
come se avessi a che fare con una guerra punica.<br />
Abbiamo iniziato a parlare, le cose che ci piaceva, i<br />
nostri progetti e il nostro futuro. Da sinistra a capire<br />
veramente il saperla lunga quando si tratta di arte, si<br />
vuole mettere in piedi un suo studio, si inizia ad essere<br />
conosciuta e ben fare. Io invece ho fatto capire di<br />
essere un genio, centimetro più centimetro meno.<br />
Inspiegabilmente ho notato che dopo alcune cose che<br />
ho detto mi guardava quasi sorpreso con scherno.<br />
Ah, dimenticato, è stato castana e aveva una bella<br />
pelle d’oliva, taglio bello degli occhi, labbra ... Occhei,<br />
è inutile continuare ...<br />
Nel frattempo mi è stato di raccontare la sua indecisione,<br />
come si è deciso su due piedi come viaggio pseudo-culturali<br />
della regione nel Paese Basco. Una<br />
vacanza-tipo spiaggia oceano-birra con il pretesto di<br />
visitare Manifesta, la Biennale d’arte contemporanea.<br />
Bello, ha continuato a dire, perché il luogo non è più<br />
sotto la ‘assalto dei surfisti ed i vari gruppi di turisti.<br />
Ha apprezzato la gente del luogo; molto fuori di testa.<br />
Per la maggior parte separatisti, pissed casinò e vivace<br />
natura di persone (ciò che non ha voluto dirlo),<br />
lungi dal nostro normale.<br />
Avrei voluto facesse un salto dove vivo in modo da<br />
essere in grado di dire chi era più lontano dal “nostro”<br />
normale. Le avrei fatto conoscere gente che la normalità<br />
non sa neanche dove possa mai gettare un’ ombra.<br />
Fu a quel punto che raccontai di quando entrammo in<br />
un pub dove la band ha svolto cover dei Deep Purple.<br />
Io ei miei amici ‘s messi a giocare a mosca cieca nella<br />
piccola zona delimitata tra la bar e il palchetto ... Dopo<br />
4 minuti è arrivato il proprietario del locale cacciandoci<br />
a pedate. “Fico non è vero?”, L’ ho chiesto. Lei annuì,<br />
ma non so cosa stesse pensando esattamente perché si<br />
voltò a fissare l’angolo del soffitto alle sue spalle.<br />
Tra le altre cose, ho detto come Willem de Kooning
somigliasse incredibilmente a Tom Cruise ... Non ne<br />
fu molto impressionata. Parlando di letteratura si è<br />
passati a Ballard, ho detto: “È come me, ho letto solo<br />
Fight club di suo, mi è piaciuto molto”. Reagì girandosi<br />
a guardare la gamba immobile del tavolo al nostro<br />
fianco. La situazione non è esattamente promessa a<br />
grande entusiasmo.<br />
Serena Laudati camminava al mio fianco, ora pochissime<br />
cose da dire ora. Ha guardato con allarme,<br />
temendo che la volessi baciare. Nella maggior parte<br />
stava per arrivare la pioggia e il cemento e l ‘asfalto<br />
di Milano non sono mai stati in grigio come prima.<br />
L’auto andavano pianissimo, un passo d ‘uomo.<br />
Il pezzo di città in cui siamo stati sembrava di essere<br />
un ‘altro. “Questo è un altro maschio, con sindrome di<br />
infebbrito da re della foresta” penserà Serena<br />
Laudati.<br />
Fu un duro colpo vederla vigilare preoccupata le mie<br />
mani mentre ci salutammo in testa agli scalini della<br />
metro. Non ricordo quale fermata fosse ma si trattava<br />
di sicuro del puntino colorato più odioso dell’ intera<br />
rete sotterranea.<br />
Sono tornato a Roma. <strong>Ero</strong> di nuovo di fronte al mio<br />
computer. Mi ponevo domande e attendono risposte.<br />
Un pomeriggio ho trovato in un messaggio di posta<br />
elettronica di Serena Laudati l ‘invito per una mostra<br />
8<br />
che avrebbe esposto, insieme ai suoi alleati. Le piante<br />
nel giardino erano tutti morti. L ‘evento era a<br />
Casperia, vicino a Rieti. <strong>Uno</strong> strano borgo medievale<br />
dove sarebbero state applicate le opere, all ‘aria aperta<br />
tra le case.<br />
L’ ho così prontamente risposto:<br />
ciao ser<br />
fighata atomica. sono felice per te.<br />
deve essere una prova stimolante. Il paesino<br />
è bellissimo, ci sono stato.<br />
C'entra qualcosa con questa mostra il lavoro<br />
sulle piante e la natura che mi avevi<br />
accennato l'ultima volta?<br />
Io abito ad un ora e qualcosa d'auto da<br />
casperia, verso la costa più a sud. quando<br />
scendi in queste terre se dovesse occorrerti<br />
una mano, oppure ti andasse di farci una<br />
birra fammi un fischio. ti raggiungo.<br />
ciao,<br />
x
Lettera piuttosto sobrio e distaccato, nulla da dire.<br />
Serena Laudati ha risposto:<br />
Ciao x<br />
?<br />
conosci Casperia?<br />
Si, l’idea è una figata ma siamo tutti<br />
preoccupati tra la mancanza di fondi promessi<br />
che non arrivano e il pensiero che forse alla<br />
fine ci saranno quattro gatti (in più<br />
rispetto ai soliti cani del paese).<br />
Il lavoro che porto spero lo vedrai con i<br />
tuoi occhi sono delle stampe... avrei voluto<br />
portare dei suoni ma non disponiamo di<br />
elettricità lassù eppoi dovrebbe essere<br />
qualcosa che rimane nel tempo.<br />
Saranno installate al posto delle finestre<br />
mancanti delle case abbandonate di quel<br />
paesino dimenticatodadio che diventerà poi la<br />
mostra<br />
se non ci vediamo lì<br />
magari ti faccio un fischio<br />
byeS’<br />
Così ho trovato che viaggio per Casperia, in un<br />
momento di ‘inaugurazione, pronti a stipulare un<br />
nuovo attacco alla fortezza inespugnabile che avrebbe<br />
potuto essere nuovamente Serena Laudati. Un lungo<br />
lento attacco scritto nuovamente.<br />
Una volta lì, sono andato a parlare, era con altre persone,<br />
girovagavano senza meta per i vicoli del borgo.<br />
Si potrebbe dire che, se la faceva con uno di loro, ma<br />
non ha dato a vederlo Serena Laudati. Più tardi ho<br />
capito che questo sospetto era esattamente il curatore<br />
della mostra. Ha cercato di darle i bacini ma evasiva<br />
lei, il tipo era di origini germaniche lui.<br />
Al buffet c’era della grappa secca e visto che Serena<br />
Laudati, al di là di un giusto comportamento amichevole,<br />
non aveva per niente l’ aria di una che volesse<br />
saltarmi addosso, mi ritrovai a saltare io addosso alla<br />
grappa. Ah, quasi dimenticavo, Serena Laudati aveva<br />
9<br />
<br />
una sdrucitura alla base del cavallo dei suoi jeans, un<br />
piccolo taglietto, da dove sono venuti fuori a breve fili<br />
di cotone bianco. È stato molto seducente. Poi il suo<br />
amico tirato fuori di ‘erba. Ha iniziato a suonare la<br />
chitarra ed è stato allora che ho ricevuto la conferma<br />
di come tutto, ha continuato a girare in modo irreparabile<br />
detestabile.<br />
<strong>Ero</strong> ancora là, dall’erba esaurito, ubriaco e con gli<br />
occhi che rilucevano di buone intenzioni, scioccato e<br />
immobile sulla pietra procedura, al fine di evitare lo<br />
sguardo di Serena Laudati. L’unica cosa che volevo in<br />
quel momento era sperare che un giorno non potesse<br />
fare a meno della sostanza organica che s’ addensa<br />
nel mio baricentro.<br />
Squaderna
SOGNI EPOCHIANI<br />
Sognato il 23 ottobre 2008<br />
10
12
0x33 0=497=<br />
8- 8x31- 02- 5/±<br />
x40±7x 80±4±80-/9= 3= 0x/8= 9=33x 5-/ 8-40±3x7=<br />
=5-9=4-x 9- -4-8-± 4-33=44-± 3x 8-497±4= 5x5=3=<br />
9=99x x402= 0±34± 9=3 0=497x3-4-89x 0±49x /4<br />
4/4=7± 8=457= 4x00-±7= 9- 0x8- 97x - 5-/ 7=0=49x402=<br />
9±5± 5±02- 0-±74- 9- 3x1±7± -3 0=497x3-4-<br />
89x 5=79= 3 /8± 9- x30/4= 0±48±4x49- =9 = 5=70-<br />
± 0-45±88-5-3-9x9± x 81±30=7= -3 3x1±7± 3x 5- 9-<br />
5±3±04x 9-1=49x 5- 9- 5x3=74± 3x 9- 9-<br />
9±4±9±88±3x 9- 9- 9±7-4± 3x 0- 9- 0=4±1x 0- 9-<br />
0±4± 3x =44= 9- 4-3x4± =44= 9- 4x5±3- 3x =11=<br />
9- 1=7±4x =11= 9- 1-7=48= 3x 8=9x 9- 8/7-0±<br />
=88= 9- 8x3=74± 3x 4=9-0-4x 4=33± 85=0-1-0± 3<br />
±9±7-4± 3x7-40±-x97-x 1=9= 3x 0x/8x 4=33<br />
=00=88-1x =85±8-8-±4= 9=33 ±7=002-± x ±49=<br />
8±4±7= 9- 17=6/=48x 4=9-x 4=3 8/± 57-4± 89x9-± -<br />
41x99- 3x 4x3x99-x 7-9/0= 3x 5=70=8-±4= 8±4±7x<br />
97x 03- ±99±0=49± = - 97= 4-3x 2=798 0±4= 8= -<br />
8/±4- 1±88=7± 8=457= 1397x9- 9x /4x 0±74=99x<br />
9=3=1±4-0x 4=3 9=49x9-1± 9- 7-89x5-3-7= -3 0-<br />
/89± =6/-3-57-± 3 ±7=002-± 57±1±0x /4x 9-89±78-<br />
±4= 0±4= 8= -3 0=71=33± x38x88= -3 1±3/4= 5=7<br />
/9-7= 9/99± -3 7=89x49= 85=997± 8±4±7± 9-<br />
0±48=0/=48x 3= 17=6/=48= 4=9-= 1x44± -4<br />
8x9/7x8-±4= 0±41±49=49± 3x 5=70=8-±4= 9=33=<br />
0±48±4x49- 3x 0±41/8-±4= /9-9-1x 8- 7-13=99= -<br />
44=9-x9x4=49= 4=3 3-40/x00-± x 6/=89x 9=±7-x 8-<br />
±55±4= 6/=33x 8-49x0x3-89x 9- 89x45±<br />
=94±/x497±5±3±0-0± 8= 1±88= 0±4= x11=74x4± -<br />
15<br />
<br />
4=9-0- 4±4 8- 85-<br />
=02=7=55=7± - 9=45-<br />
9- 0±497x8-±4= 9=33x<br />
8-497±4= 8=457= 5-/<br />
57=1- 4=- 4/±1- x88/49-<br />
3x 97x84-88-±4= 9=33x<br />
4x3x99-x 8=457x -<br />
41x99- 9- 9-5± -4-9x9-<br />
1± /4x 85=0-= 9-<br />
9x7x49±3x 9 /11-0-±<br />
0x/8x9x 9x33x 0x99-1x<br />
0±49-8-±4= 3x1±7x9-1x<br />
4=- 0x33 0=497= /4<br />
x/9±8x5±9x00-± -<br />
40±480-± /4± 80-±5=7±<br />
9- 0±497± - 0x9x897±1-<br />
89- 0±48-9=7x4± 3x 8-<br />
497±4= /4x 4/±1x<br />
5=89= 02= 57=89±<br />
0±03-=7x 9/99- 6/=33x 9=- 0=497a3-4-89- 9-0±4±<br />
= 8±3± /4 x11=79-4=49± /4 0±33x88± -4=1-9x5-3=<br />
6/-49- 1±9x9± x 7=57-4=7= 6/=89± 4/±1± 9-5± 9-<br />
57±4-80/-9x 9±5± 5x5=3= 9±5± -3 07-89-x4=8-4±<br />
9±5± 3 x302-4-x 9±5± - 3/4- 9=33x 7x0-±4= 9±5±<br />
-3 7=3x9-1-84± 0/39/7x3= 9±5± 3 =4x40-5x8-±4=<br />
8=88/x3= ±7x x402= 3x 9=3=0±4/4-0x8-±4=<br />
03±5x3= 0±4±80=7x -3 8/± 13x0=33±
Il piano era semplice, nel mio mondo fantastico.<br />
Sarei tornato indietro nel tempo, avrei cercato di<br />
raggiungere la spiaggia maledetta ed infine avrei<br />
tagliato le palle al destino per poi buttarle in un tinozzo<br />
di metallo e goderne del rumore.<br />
Tutto questo avveniva nel mio mondo fantastico.<br />
- L'inferno non esisteva finchè non ho deciso di inventarlo<br />
io, Nad.<br />
Le parole tuonarono all'improvviso proprio mentre il<br />
pannello trasparente si richiudeva davanti ai miei<br />
occhi. Non ebbi il tempo di rispondere.<br />
Iniziavo a sentire torpore agli arti, secchezza delle<br />
fauci. Quella che Luz chiamava "la sua pozione vodoo"<br />
stava facendo effetto. Vodoo perché oltre ad essere un<br />
potente anestetico,<br />
ti sballava col suo "pizzico di sostanze psicotrope".<br />
Secondo Luz era fondamentale per la buona riuscita<br />
del viaggio e a pensarci bene nessuno si è mai lamentato<br />
di questo. Non potevo sentire Luz, ma lo vedevo<br />
attraverso il pannello dare calci all'armadio rack che,<br />
imponente, si lanciava fino al soffitto. Provavo a leggerne<br />
il labiale, pensai che non era una cosa del tutto<br />
rassicurante quindi chiusi gli occhi. In quel momento<br />
bussò l'amico cattivo che abita il mio cervello, cosa<br />
che succedeva sempre quando mi accingevo ad attraversare<br />
l'Inferno.<br />
E' troppo tardi per tornare indietro. Morirai. È<br />
colpa tua. Sì, tua. Hai capito? No, non hai capito e<br />
sai perché? Perché tu non capisci un cazzo. Una<br />
delle tue tante colpe. Hai promesso amore eterno a<br />
quella troia, invece sei andato via. Come? Il tuo<br />
amore era purissimo? Non farmi ridere, perché non<br />
c’è proprio un cazzo da ridere. Morirai. Ed io con te,<br />
figlio di puttana.<br />
Non ero sicuro che sarei riuscito a viaggiare, questa<br />
volta. Dovete sapere che essere accelerati ad una<br />
velocità super luminare, non è esattamente quella<br />
che si e' solito definire una scampagnata. Una volta<br />
accomodati dentro il protefeuro, si viene investiti da<br />
un fascio di tachioni dalla massa immaginaria. Il contatto<br />
accelera la materia fino a 308.000 km/s, la molecolarizza<br />
per venire poi risucchiata dalla massa negativa<br />
in quello che gli scienziati chiamano amorevol-<br />
16<br />
Filippo C. Pene<br />
mente "la tazza del cesso del Mondo". Solo una mente<br />
dalla resistenza fuori dal comune, oltre ad un corpo<br />
appositamente allenato può sopravvivere ad un viaggio<br />
attraverso il tunnel che porta dall'altra parte del<br />
finito cilindro temporale. E' per questo motivo che per<br />
entrare nella P.AC. bisognava superare delle prove<br />
estenuanti, con una percentuale di attrito dei candidati<br />
del 96% che al confronto, la settimana all'inferno<br />
dei Navy Seals era una passeggiata di salute.<br />
L'obiettivo della Federazione di Controllo infatti e'<br />
sopratutto quella della selezione, più che della formazione<br />
dei pacers.<br />
Gli esperimenti sui viaggi nel tempo iniziarono col<br />
terzo millennio, con una di quelle cose che qualche<br />
tempo fa chiamavano agenzia di intelligence.<br />
Nessuno sa come si e' evoluta la cosa, per quanto mi<br />
riguarda ero entrato da poco più' di un anno nella<br />
Federazione di Controllo, quando mi venne fatta la<br />
proposta di seguire il corso di 17 settimane per entrare<br />
nella neonata Perfetta Agenzia Correttiva (PAC).<br />
L'idea di andare in giro per il paese a commettere<br />
bassezze di ogni tipo impunemente, mi fece accettare<br />
con enorme entusiasmo anche se pensavo di avere<br />
poche speranze di superare le prove psico-attitudinali.<br />
Pensavo di fare l'agente segreto con la licenza di<br />
uccidere insomma, in realtà scoprii che sotto c'era<br />
qualcosa di molto grosso, qualcosa che fino a quel<br />
momento era stato il sogno dell' Umanità e che era<br />
stato relegato ad argomento di banali racconti di fantascienza<br />
di fallimentari scrittori senza idee. Per la<br />
prima volta, veniva data la possibilità all'Uomo di<br />
viaggiare nel tempo.<br />
L'agenzia era organizzata a compartimenti stagni,<br />
solo 4 pacers, i cervelli ed il Gran Trittico del Sommo,<br />
eravamo a conoscenza della possibilità dell' uomo di<br />
viaggiare nel tempo. In realtà era più semplice del<br />
previsto mantenere un segreto del genere.<br />
Immaginate di andare in giro sbronzi a dire alla<br />
prima troia che capita che siete stati selezionati<br />
dopo estenuanti prove fra i migliori uomini del Paese.<br />
A questo punto, starà già pensando che siete un perfetto<br />
idiota e le probabilità che sia carina con voi, cre-
detemi, sono prossime allo zero. Se poi continuate con<br />
il perché di questa selezione, beh allora li rischiate di<br />
finire in un centro di riallineamento mentale.<br />
Oltre ai pacers ed i cervelli, c'era lo Scudo. Lo Scudo<br />
si occupava di tappare con la massima celerità qualsiasi<br />
falla del sistema e di proteggere l' Agenzia da<br />
quella curiosità tipica dell' essere umano verso le cose<br />
misteriose. Se usciva qualcosa da un compartimento,<br />
lo scudo bloccava questo flusso definitivamente, non<br />
si poteva infatti permettere a chi sapeva qualcosa di<br />
spefferare particolari in giro o ritirarsi, per esempio,<br />
a vita privata. Una cosa che evitavano attentamente<br />
di farti presente nel momento in cui gonfiavano il tuo<br />
ego sciorinando gli eccellenti risultati ottenuti durante<br />
l'addestramento, ma che potevi respirare nell'aria<br />
appena mettevi piede nella fabbrica. A posteriori, far<br />
parte dello scudo avrebbe preservato la mia stabilità<br />
mentale. Ora non avrei il problema di dividere il cervello<br />
con il mio amico cattivo.<br />
17<br />
<br />
Urlare non serve, cosa cazzo gridi? Non si sente niente<br />
qui. Sei pazzo. Non dovevi fare cadere Cody dalla<br />
bicicletta. Ricordi che l'hai ucciso? Ricordi? Eravate<br />
piccoli, ma per colpa tua lui e' rimasto piccolo.<br />
Guarda, ora e' qui con noi. Guarda lui come e' piccolo<br />
e quanto invece grande è quel coltello.<br />
Ti ucciderà'.<br />
Morirai.<br />
Riuscii a visualizzare o almeno credo, il muro di<br />
tachioni devastarmi il corpo mentre quella che<br />
dovrebbe essere la realtà' o più' semplicemente il<br />
tempo si deformava come un autobotte che ha un<br />
impatto frontale con il multiverso.<br />
Una cosa devastante, per capirci.<br />
In quello che mi sembrava essere il momento dello<br />
schianto, fiamme arancioni mi circondarono. Mi sentivo<br />
leggero ma senza nessuna forza, in preda alla leggi fisiche<br />
di un altro Universo. Pensai all'effetto di quelle<br />
decine di sostanze che prendevano il controllo del mio
corpo, erano forse quelle che mi inibivano i movimenti?<br />
Come e' possibile che le mie mani abbiano dita così lunghe<br />
e siano attaccate all'altezza del gomito? Anche se<br />
avessi potuto muovermi, non sarei potuto andare da<br />
nessuna parte, pensai che fosse andato storto qualcosa,<br />
di essere lentamente avvolto dalle fiamme dell' Inferno.<br />
Perchè sono così luminoso e non riesco ad urlare? Il<br />
calore è insopportabile non penso però che la mia bocca<br />
si stia muovendo, non capisco. Non volevo lasciarti li da<br />
sola Astrid, ti prego perdonami voglio addormentarmi<br />
ancora con te addosso e risvegliarmi con il tuo odore<br />
nelle narici, ovunque sulla mia pelle. E' tutta colpa mia.<br />
Apro gli occhi disteso faccia a terra in quello che sembrava<br />
un campo appena ossigenato. Subito dopo aver<br />
sputato della merda dalla bocca e vomitato della bile,<br />
realizzai di essere arrivato.<br />
Rimasi immobile per quello che poteva essere un<br />
minuto o un giorno ad aspettare che mi tornassero le<br />
forze per alzare il culo. Il piano prevedeva l'arrivo alle<br />
porte della città di Merzeroo, nella zona industriale.<br />
Non mi sorprendeva essere in mezzo al nulla, infatti<br />
il sistema di puntamento era si preciso, ma in pratica<br />
a causa delle imprevedibili perturbazioni, sparare<br />
alla velocità della luce un essere umano indietro nel<br />
tempo era come giocare a freccette nel cortile di casa<br />
in Texas, durante un uragano.<br />
È in questi casi che saltano fuori i bisogni primari<br />
dell' Uomo, non riuscivo infatti a capire se avessi più<br />
bisogno di alcool o d' acqua, ad ogni modo mi incamminai<br />
lentamente alla ricerca di una delle due.
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PERSONE PORCELLINI<br />
Primo capitolo<br />
testo di Demented e Jenny 666 - illustrazioni di barbarafagiolo<br />
La ricerca fu affannosa ma alfine, al sopraggiungere<br />
eburneo di un tramonto infuocato, ella trovò il<br />
tanto agognato omino, acquistato per pochi rubli ad<br />
una concitata asta sul graticcio. Messo in vedita per<br />
dileggio poiché considerato tapino, l’omino di cui parlando<br />
stiamo si trovò dinanzi alla splendida magione<br />
della stagionata nobildonna.<br />
28<br />
Ella palesò immantinente la ragione della di lui<br />
venuta, non senza particolare empatia. E’ presto<br />
detto: ella necessitava suggere nasi per trarne grande<br />
giovamento. Acciocché l’omino venne a conoscenza<br />
di tal proposito, si crucciò non poco. “Ma come, io<br />
pensavo alle Mille e una notte!”
Ma invece no.<br />
L’amore ha strade impervie come le onde del mare che<br />
si infrangono sui flutti di una diga.<br />
I giorni passavano al calore di un camino. La servitù<br />
recava preziosi catini e prelibate ghiottonerie affinché<br />
i due si mantenessero in salute e l’omino si nettasse le<br />
cavità nasali al grido di “Mondati! Orsù mondati!”.<br />
Nonostante lo sfarzo e le premure, l’omino sembrava<br />
perplesso e assai inquieto, ma la nobildonna pareva<br />
Oh povera contessa!<br />
Se solo avesse saputo quali tremendi pensieri affollavano<br />
la di lui materia griga!<br />
Era quasi mezzogiorno acciocché l’omino, nell’ovattato<br />
silenzio della maeravigliosa dimora, si aggirava meditabondo<br />
esprimendosi in cotal modo: “perché io? Quale<br />
disegno mi vuole in questo luogo?”. E quanto ancora<br />
questo arrovellarsi sarebbe continuato se, tutto ad un<br />
tratto, non fosse accaduto un assai bizzarro fenomeno:<br />
da sotto il fenicottero di roseo alabastro comparve una<br />
29<br />
<br />
non accorgersene. “Ghe nettare!” declamava festosa,<br />
“Ghe bontade! Quagge deliziosa ambrosia!” mentre<br />
assaggiava i frutti dei di lui sforzi. Scesa alfine dallo<br />
sgabellino sul quale ella poneva i suoi regal piedi per<br />
meglio arrivare alla parte agognata, ritiravasi in stato<br />
di estrema grazia verso i suoi appartamenti.<br />
Col passar del tempo quanto più la nobil contessa si<br />
inebriava tanto più l’omino cadeva in un profondo<br />
interrogarsi, meditando-ahinoi-un’erratica fuga.<br />
blatta dorata! Preso da un’inarrestabile curiosità, il<br />
meravigliato protagonista della qui presente storia, si<br />
accinse a carpire il bislacco insetto che sfuggiva alla<br />
minacciosa mano come imbizzarrito dalla paura. E<br />
così, tra arbusti e vasi di legno, l’omino riuscì nella<br />
sfiancante impresa. Caso volle che la blatta non fosse<br />
realmente dorata ma altresì ricoperta da un’impalpabile<br />
patina a guisa di polvere d’ala di lepidottero. E<br />
questo cosa ci insegna cari lettori? Che non è tutto oro<br />
quello che luccica.
Ma torniamo alle mirabolanti disavventure del<br />
nostro protagonista.<br />
Sgusciando, la blatta, dal ferreo pugno che la teneva<br />
prigioniera, essa andò a trovare riparo sotto un ciottolone<br />
della camera del trono. Senza indugio l’omino, che<br />
da questo momento chiameremo omin, scoverchiò il<br />
ciottolone, sopraffacendo la bestia e trovandosi di fronte<br />
una miniera di pepite d’oro: “Il tesoro della contessa!”.<br />
La folgore negli occhi di Omin: uno solo il suo compito,<br />
portare via le pepite e riconquistare la libertà! Dal<br />
momento di tale scoperta il raro Omin convogliava<br />
tutte le sue forze nel concepimento del piano di fuga che<br />
gli avrebbe permesso di riabbracciare l’amata Marisa.<br />
La finzione si impossessò del suo essere, continuando<br />
perciò senza un lamento a svolgere le sue preziose mansioni<br />
di suggito. Ma come è strano il fato, amici miei.<br />
Sopraggiungette infatti alla sfarzosa magione una<br />
nuova servetta che, galeotta l’inesperienza, ignorando<br />
le ferree regole delle cucine preparò al delicato Omin<br />
30<br />
una pietanza eccessivamente speziata. In particolare<br />
l’uso di capsicum red rendette la portata un fuoco vivace.<br />
Omin ignaro delle conseguenze importanti, divorò<br />
alacremente e con gioia l’abbondante cucinato. Fu assai<br />
lieto altresì di cibarsene copiosamente. Ma arrivato per<br />
la nobildonna il momento di salire sullo sgabellino per<br />
suggere con fervore, accadde l’irreparabile. Gli occhi le<br />
divenner rossi, l’alito pestilenziale, la faccia si scavò, le<br />
guance rubizze indicavano la follia incipiente.<br />
La vecchia impazzita a causa del moccio piccante si<br />
dimena, piange, grida come in preda alle erinni.<br />
Omin, che qui per comodità chiameremo l’omino, era<br />
assai spavente per tale grave fatto ma mai quanto nel<br />
momento in cui la nobilcontessa, che da ora in avanti<br />
per giustezza chiameremo nobilcapace, sbattette gli<br />
algidi occhi contro il cavalluccio a dondolo,- che tanto<br />
la divertiva quando ella era piccina . Fuori di sé prese<br />
a cercare l’omino, brancolando a tentoni, resa oramai<br />
cieca. Ecco cari lettori da dove deriva il detto “la furia<br />
è cieca”.
Sconvolto dal terrore il nostro l’omino fugge senza tregua<br />
cercando conforto e un riparo sicuro nell’unico<br />
luogo in cui sin da piccolo soleva essere felice: il giardino<br />
zoologico.<br />
Ivi fra piumati struzzi e giocosi orsi polari fece il suo<br />
incontro con un primate, la cui visione riacquistò ad<br />
egli un barlume di lucidità. Il primate in questione, un<br />
gorilla, se ne stava beato in una gabbia togliendosi<br />
particole dal naso. E’ presto chiaro il piano: farsi sostituire<br />
dal vigoroso gorilla per poi riuscire nell’intento<br />
di rubare l’oro approfittando della cecità della nobilcapace.<br />
Come l’omino riuscì ad impossessarsi di tale<br />
Marcantonio la storia non lo dice.<br />
Giunti insieme sulla soglia della principesca abitazione<br />
le urla riempivano l’aere: La nobilcapace disperata<br />
non si dava tregua, cercando del naso da suggere per<br />
placare il dolore. Tosto l’omino pose il gorilla al suo<br />
posto, aspettò che ella salisse sullo sgabellino e recossi<br />
trafelato verso il suo scopo. Ma dopo aver scover-<br />
31<br />
<br />
chiato i ciottoloni e aver preso le pepite, un dubbio si<br />
mosse in lui. L’allontanarsi dalla nobilcapace gli<br />
avrebbe davvero arrecato cotanto giubilo????<br />
Intanto la pratica del suggimento non andava a buon<br />
fine, in quanto, cari lettori, non possiamo dimenticare<br />
le origini del sopraccitato Marcantonio: egli era in<br />
tutto e per tutto un Gorilla e di conseguenza non era<br />
avvezzo a pratiche umane. Si muoveva dunque con<br />
veemenza, travolgendo tutto ciò che incontrava nel<br />
suo pesante incedere. La nobilcapace, affatto intimorita<br />
da tal virile atteggiamento, provò l’irrefrenabile<br />
impulso a stringerlo fra le sue fragili braccia.<br />
“Grobegrè!” esclamò il peloso primate devastando ad<br />
avambracciate un prezioso arazzo. “Ma ziete gungue<br />
un principe asiatico!” “ arreorogn!” rispose lui. “Mio<br />
bel vivo tesoro guali belle parote mi dite! Fatevi coprire<br />
il vello delle vostre vesti con baci rubati!” Follia e<br />
amore, unite alla cecità, andavano di pari passo per<br />
giorni e giorni: la nobilcapace si innamorava sempre<br />
più- l’amore come ben sapete voi giovani lettori, è<br />
cieco- e il gorilla rompeva ogni cosa al grido di<br />
“Omgrobè”.<br />
Ma che fine aveva fatto l’omino? Egli se ne stavo<br />
rintanato in un cantuccio, roso da un sentimento a<br />
lui sconosciuto ma al quale noi, amici, sappiamo<br />
dare un nome: Gelosia.
Le avventure di Vasily Belokonenko, marinaio<br />
Storia d’amore e colite,<br />
legati da mistica fede religiosa<br />
travolti dalle acque di un oceano pacifico<br />
Succedono più o meno stesse cose<br />
quando fai vita mare, sembra molto<br />
avventuroso e affascinante ma in realtà<br />
così non è.<br />
Stavolta mi si presentava comunque<br />
una situazione strana, eravamo una<br />
flotta di tre navi passeggeri ancorate<br />
nel bel mezzo dell'oceano pacifico, tre<br />
bellissime imbarcazioni che battevano<br />
rispettivamente bandiera francese,<br />
statunitense e bulgara, ovviamente io<br />
lavoravo su l'ultima di queste.<br />
Le tre prestigiose imbarcazioni era<br />
posizionate a forma triangolare con<br />
poppa che puntava sulla prua dell'altra<br />
e via dicendo, a triangolo insomma.<br />
Gli ospiti delle tre navi eran tutti membri<br />
di una setta religiosa, che aveva un<br />
nome ridicolo che non ricordo, ci avevano<br />
portato nel bel mezzo del mondo perché<br />
dicevano che li sarebbe apparso il<br />
loro oracolo, colui che li avrebbe portati<br />
verso la salvezza, come un buon oracolo<br />
promette di fare sempre.<br />
Ma torniamo a me.<br />
A volte può capitare che una vita sregolata<br />
porti a colite cronica, io non<br />
defecavo con saggezza da tempo e i<br />
miei sfinteri anali eran indeboliti dall'espellere<br />
escrementi semi-liquidi e<br />
non massicci come Dio vorrebbe.<br />
Dopo lunghi minuti di dolore quella volta defecai e<br />
defecai sanamente un' escremento duro solido e privo<br />
di liquidi mi guardava dalla tazza del cesso, come un<br />
padre guarda per la prima volta il suo bebè appena<br />
partorito.<br />
Vasily Belokonenko - Infidel<br />
32<br />
Decisi che sarebbe dovuto finire in mare, ma non via<br />
tubature nave, bensì previo mano mia, per mezzo di<br />
chi lo aveva messo al mondo.... me stesso.<br />
Raccolsi l'escremento con le mani e mi avvia di soppiatto<br />
verso il ponte della nave.
Arrivato alla spalletta guardai l'orizzonte e lo lanciai<br />
verso il suo destino, volò per metri e metri ma non sentii<br />
mai l'atteso "Pluff!".<br />
incredibile mio figlio lanciato in acqua non faceva<br />
rumore, non capivo il perché, ma l'anomalo religioso<br />
equipaggio inizio a gridare.... è LUI LUI.... il prescelto<br />
il prescelto.<br />
Dalle doloranti natiche iniziò a salirmi una sensazione<br />
di paranoia. Avevo paura.<br />
Erano impazziti, mi accerchiarono mi presero mi portarono<br />
alla scaletta della nave, gridavo, mi disperavo,<br />
cercavo aiuto ma le mie grida si disperdevano nel<br />
mezzo del Pacifico.<br />
Mi misero uno zainetto e mi spinsero giù, fuoribordo,<br />
caddi nel vuoto ed aspettai il mio "PLUFF!" che nn<br />
venne mai.<br />
Come la mia creatura defecata, il mio destino non si<br />
fermava li, tra paura e stupore decisi che era meglio<br />
la colite.<br />
33<br />
Comunque.<br />
<br />
Era morbida e bianca la superficie dove caddi, la trovai<br />
molto confortevole, su di essa giceva anche il mio<br />
ultimo escremento e decisi che mi avrebbe accompagnato<br />
in questa nuova avventura.<br />
La cosa bianca iniziò a spostarvi spinta dalle correnti<br />
pacifiche, poco a poco ci allontanammo dai religiosi in<br />
delirio fino a rimanere soli io superficie, bimbo cacca<br />
dura e li capii.....<br />
...capii che la zattera su cui ero caduto non era altro<br />
che il dio aspettato dai religiosi marittimi, altro non<br />
era che una gigante medusa, la piu grande che avevo<br />
mai visto, capii che io ero il prescelto perchè l'avevo<br />
centrata in pieno con il mio ultimo bisogno corporale.<br />
e me ne innamorai, non è facile innamorarsi per un<br />
marinaio, tanto meno di un dio quindi ne approfittai.<br />
Guardai nello zainetto che mi avevano dato e non c'era<br />
nulla, religiosi burloni molto simpatici.
Passarono i giorni ed ero felice, giravo l'oceano sulla<br />
testa del mio amore spinti dalle correnti, senza bisogno<br />
di nulla, solo noi e il mare che ci culla nella nostra<br />
passione.<br />
Senza accorgermene mi disidratai, non bevevo da giorni,<br />
ma nn avevo paura il mio amore mi avrebbe tratto in<br />
salvo, così credevo. Ma non lo fece mai continuo a portarmi<br />
in giro per il mare, finche la pelle inizio a riempirsi<br />
di vesciche e seccarsi, la saliva e le lacrime eran ricordi<br />
lontani mentre nel pieno del mio delirio vedevo bottiglie<br />
d'acqua di marca Vasily volare sopra la mia testa<br />
chiuse sigillate per poi sparire lontano mai mai.<br />
34<br />
Chiusi gli occhi e aspettai la morte, carezzai con le<br />
ultime forze la mia amata ascoltando il suono del<br />
mare, lo stesso suono che mi aveva accompagnato per<br />
tutta la vita.<br />
Il mio ultimo sogno iniziò con una secchiata d'acqua,<br />
almeno credevo così fosse, con dei giapponesi che mi<br />
urlavano in faccia girandomi intorno come trottole<br />
eccitatissimi, mentre le loro donne facevano a pezzi<br />
mia moglie con delle piccole mannaie, un'incredibile<br />
incubo, ma visto che nn c'è incubo peggiore della realtà,<br />
mi accorsi che tutto questo era vero.
Mi stavano saltando intorno i giapponesi mentre<br />
smantellavano mia moglie medusa.<br />
A quel punto striscia verso quello che era rimasto di lei,<br />
ne presi un brandello e lo mangiai, con tanta passione<br />
tutta quella con la quale si può amare veramente.<br />
35<br />
<br />
Chiusi gli occhi e guardai il mare, mentre deglutivo il<br />
mio amore.... dopo qualche ora defecai liquido e pensai:<br />
“è tutto come prima Vasily, sei tornato quello di una<br />
volta", ma in fondo a cuor mio sapevo che non era<br />
cosi.”
36
37
38
Non è solo San Paolo nelle sue lettere ai Corinzi a<br />
testimoniarci che il Demonio trovi nel diritto e nella<br />
legge il terreno privilegiato delle sue opere terrene. A<br />
rinforzare questa visione ci sono infatti le parole di<br />
Giovanni da Patmos, il misterioso autore del Libro<br />
della Rivelazione, che ci fornisce una dettagliata<br />
descrizione della natura della Bestia a sette teste,<br />
rivelandoci non solo il suo marchio numerico, ma<br />
anche l’importanza della presenza del male nella vita<br />
degli uomini. Il Demonio, ci dice Giovanni, fondò la<br />
sua potenza sul suo marchio, facendo sì che “tutti, piccoli<br />
e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi” lo ricevessero<br />
“sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno<br />
potesse comprare o vendere senza avere tale marchio,<br />
cioè il nome della bestia o il numero del suo<br />
nome.” (Apocalisse 13, 16-18) Il 666, il <strong>Numero</strong> di<br />
Satana e Sigillo del Male conferisce dunque agli<br />
uomini il diritto di dare e di avere e li rende tutti<br />
uguali in virtù della propria forza. Il regno della<br />
bestia della terra descritto nell’Apocalisse configura<br />
perciò il prodromo storico della proprietà privata e<br />
l’antenato filosofico degli ordinamenti giuridici degli<br />
Stati moderni. E’ per questa ragione che nel campo<br />
del potere e in quello ancora più determinante della<br />
legge, sono molte le occasioni di poter riscontrare<br />
manifestazioni del Demonio quasi certe, con le quali<br />
gli studiosi hanno avuto già modo di confrontarsi.<br />
Mentre sono ancora accese le controversie dottrinali<br />
sulla demoniaca figura dell’Alto Rappresentate<br />
dell’UE Javier Solana, così carica di manifestazioni<br />
sataniche da provocare agli occhi di taluni l’illusione<br />
della venuta dell’Anticristo, una legislatrice italiana<br />
marchiata ben tre volte dal numero del Diavolo ha<br />
destato la nostra attenzione e quella di altri con una<br />
proposta di legge intrisa del sapore brutale e primitivo<br />
dell’alba dei tempi.<br />
Non pronunceremo per prudenza e timore il nome terreno<br />
dell’emissario del Demonio, ma faremo presente<br />
che uno dei suoi anagrammi proclama la cosciente<br />
rabbia del demonio, nella lingua che ormai Egli predilige:<br />
è l’ AION CAUSAL SNARL, il Ringhio Causale<br />
di Satana, una delle entità celate dietro il nome del<br />
deputato, alla quale si aggiunge quella più tenebrosa<br />
LEGGI 666<br />
Satana, l’Ano e la Legge.<br />
di Mariolina Pincherle<br />
39<br />
666<br />
“Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti,<br />
che si mascherano da apostoli di Cristo.<br />
Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si<br />
maschera da angelo di luce.<br />
Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si<br />
mascherano da ministri di giustizia...”<br />
2 Corinzi 11:13-15<br />
e viscerale dell’ANAL CANAL SAILOR, del quale solo<br />
più avanti potrete comprendere l’essenza.<br />
E’ nel sesto giorno del sesto mese del sesto anno del<br />
terzo millennio che l’innominabile legislatrice entra<br />
in carica nel parlamento della repubblica italiana ed<br />
è proclamata membro della Commissione Giustizia e<br />
del Comitato per la Legislazione. In data 06/06/06,<br />
ovvero il 6 giugno 2006, la deputata assume i necessari<br />
poteri e incomincia a tracciare il sentiero della<br />
sua demoniaca missione, fino a giungere ad esprimerne<br />
la summa nella PdL n. 666, presentata durante la<br />
Sedicesima Legislatura e recante le disposizioni abrogative<br />
per l’articolo 609-Sexies del codice penale.<br />
Scopo di questa legge è l’introduzione della punizione<br />
definitiva per coloro che si macchiano dell’infamante<br />
reato di violenza carnale, specie se condotto nei confronti<br />
di giovani o giovanissimi o nelle circostanze di<br />
una violenza di gruppo. E’ il blocco androgenico totale<br />
la soluzione finale proposta, con l’obiettivo dichiarato<br />
di evitare i comportamenti recidivi del reo.<br />
Può apparire strano a primo impatto dover constatare<br />
che il Demonio intenda scagliarsi contro gli stupratori,<br />
brutali esecutori di un gesto tanto immondo da<br />
ricordare una superba furia ultraterrena. Ma è evidente<br />
che non potremo risolvere questa apparente<br />
contraddizione senza abbandonare quella calda nebbia<br />
che avvolge la pigra e sottomessa esistenza di<br />
coloro che non leggono le Scritture. Perché ciò che<br />
possiamo considerare vero è contenuto nelle Scritture<br />
e sono quelle che ci sono giunte a rivelarci le Leggi del<br />
Regno di Dio.<br />
Cosa possono dirci le scritture sul nostro fondamentale<br />
quesito, sulla possibilità che Satana possa aver coltivato<br />
il desiderio di privare a vita gli stupratori della<br />
loro mascolinità? Per rintracciare i segni che ci aiutassero<br />
a capire se è davvero il Demonio a nascondersi<br />
dietro la le legge 666, siamo tornati a riflettere<br />
sulla natura di Satana, l’angelo Satanael, la Bestia<br />
con dieci corna e sette teste, Iblis, Aion, ha-satan, il<br />
Demonio, il nemico di Dio e “ladro del cielo”, il calunniatore,<br />
il portatore del Male Assoluto, il Principe<br />
delle Tenebre e Principe di questo Mondo. Egli, come<br />
Dio, precedette il mondo degli uomini e fu originato
nella creatura angelica più bella, perfetta e intelligente<br />
del cielo: Lucifero, la prima stella del mattino<br />
del principio dei tempi.<br />
È sempre Giovanni a darci le indicazioni più preziose<br />
per comprendere la sua natura ingannevole e ambigua<br />
e il potere determinante della sua presenza, a<br />
conferma dell’eterno sospetto che il Male non possa<br />
essere eluso dalla vita degli uomini: “La bestia ha due<br />
corna, simili a quelle di un agnello” ma “parla come<br />
un drago”, scrive Giovanni, sintetizzando l’essenza di<br />
una creatura in cui il Bene e il Male convivono e avvicinando<br />
così la sua immagine alla perfezione assoluta,<br />
almeno su un piano matematico-filosofico. Dio,<br />
d’altra parte, nella sua infinita saggezza comprese<br />
bene il potere di questa esatta ambivalenza e affidò al<br />
suo angelo perfetto il drammatico ruolo di verificatore<br />
della devozione degli esseri umani nei suoi confronti.<br />
Nella sua ricerca di conferme e di consenso terreno,<br />
che forse proprio la luce che Lucifero emanava<br />
tanto in cielo quanto in terra portò agli eccessi che<br />
resero proverbiale la sua Ira, Dio utilizzò il più alto<br />
ufficiale del suo esercito per imporre alle deboli creature<br />
prescelte gli inganni più sottili e le prove più tragiche,<br />
irrorando la vita di questi uomini di infinita<br />
sofferenza, apparentemente solo per il gusto di mette-<br />
40<br />
re a nudo la loro debolezza. Una debolezza che del<br />
resto Dio aveva voluto con fermezza quando impose al<br />
primo uomo e alla prima donna il divieto di mangiare<br />
i frutti dell’albero della conoscenza, affidando a<br />
Lucifero il primo incarico fra gli uomini<br />
Non sappiamo con precisione quando Lucifero si ribellò<br />
a Dio, né esistono testimonianze unanimi sul perché<br />
del suo gesto. Possiamo però immaginare la tragedia<br />
interiore di una creatura onnisciente e perfetta costretta<br />
ad eseguire il disegno irrazionale di portare la sofferenza<br />
sulla terra, più spesso infliggendola a coloro che<br />
non avevano mai dato prova di negligenza verso il Dio<br />
dei cieli. Non deve essere stato semplice ad esempio<br />
impegnarsi nella distruzione dell’esistenza di Giobbe.<br />
“Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto,<br />
teme Dio ed è alieno dal male”, dice a Satana il Signore,<br />
per poi convincersi che la risposta del suo angelo soldato<br />
esprima una semplice verità: “Forse che Giobbe teme<br />
Dio per nulla? Non hai forse messo una siepe intorno a<br />
lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto<br />
il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda<br />
di terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha<br />
e vedrai come ti benedirà in faccia!”. La risposta di<br />
Lucifero non esprime soltanto una più che ovvia verità,<br />
ma anche l’insensatezza, la totale irragionevolezza con
cui il Creatore impostava il rapporto con quelle creature<br />
che lui stesso aveva volute ignoranti e deboli e contro<br />
le quali si accaniva senza dimostrare quella pietas<br />
che da loro pretendeva. La prova della bestemmia 1 cui<br />
Giobbe fu sottoposto da quel giorno fino alla fine della<br />
sua vita, dispiegatasi in una successione di tragedie<br />
personali iniziate con la distruzione della sua fattoria e<br />
l’uccisione dei suoi familiari e culminata in una piaga<br />
che lo uccise lacerandogli lentamente il corpo, costituisce<br />
senz’altro uno degli incarichi più difficili per il soldato<br />
Lucifero, sempre più incapace di far comunicare<br />
la sua intelligenza con la sua professione celeste.<br />
Quell’intelligenza che fu in seguito rivestita dalla tradizione<br />
cristiana col mantello interpretativo della<br />
“superbia” che Lucifero dimostrò quando si ribellò ai<br />
suoi ordini di morte e distruzione.<br />
Ma quale fu il limite che Lucifero decise di oltrepassare<br />
quando disobbedì al Signore? Cosa fece traboccare<br />
il vaso della sua sempre più labile sottomissione,<br />
tanto da fargli radunare i suoi angeli più fedeli e fargli<br />
dichiarare una guerra eterna al suo Creatore? Se<br />
l’intelligenza è la via verso la verità, forse è nel verbo<br />
di Lucifero che va ricercata la causa della sua rabbia.<br />
E tra le poche testimonianze che ci giunsero è proprio<br />
nel Libro di Giobbe che troviamo una perla di saggezza<br />
primordiale e ultraterrena:<br />
"Pelle per pelle; tutto quanto ha, l`uomo è pronto a<br />
darlo per la sua vita. Ma stendi un poco la mano e toccalo<br />
nell`osso e nella carne e vedrai come ti benedirà<br />
in faccia!"<br />
(Giobbe 2, 4-6)<br />
È forse questo l’unico limite che Lucifero non trovò<br />
ragione di oltrepassare? Quello di infliggere dolori e<br />
sofferenze ai corpi di uomini e donne innocenti?<br />
Andavano bene le devastazioni dei raccolti e potevano<br />
passare anche le uccisioni delle bestie, ma perché<br />
infliggere dolore fisico ai fedeli?<br />
Ma se questo era il limite che Lucifero non fu più<br />
disposto a oltrepassare quando disobbedì alla volontà<br />
del Signore, perché allora la sua saggezza non prese il<br />
sopravvento prima che le vite di centinaia di uomini<br />
venissero distrutte per compiacere Dio? Forse perché<br />
anche Lucifero era fatto di carne e come quasi tutti gli<br />
uomini solo il dolore provato sulla sua carne avrebbe<br />
potuto porre fine alla sua angelica devozione.<br />
Se le ragioni della caduta di Lucifero restano avvolte da<br />
un mistero cui le Scritture osano accennare con molta<br />
parsimonia, probabilmente qualcosa di particolarmente<br />
inopportuno accompagna la circostanza storica della<br />
cacciata. La Genesi e il Libro della Rivelazione contengono<br />
cenni brevi e contraddittori su una ribellione ange-<br />
41<br />
666<br />
lica che sarebbe avvenuta nella “notte dei tempi”, ovvero<br />
prima del Regno di Dio e della creazione degli uomini.<br />
D’altra parte se Satana avesse dichiarato guerra a<br />
Dio prima che la terra fosse stata creata sarebbe difficile<br />
spiegare la ricorrenza nelle Scritture (integrate e<br />
apocrife) di episodi in cui Satana agisce per conto del<br />
Signore, in quel compito che la letteratura ebrea definisce<br />
di “pubblico accusatore”, ma che nell’interpretazione<br />
dei testi si avvicina di più all’incarico di un abilissimo<br />
agente segreto (dato che è in maniera tutt’altro che<br />
pubblica, bensì con l’inganno, che il soldato di Dio mette<br />
alla prova la fede degli uomini). Una simile collocazione<br />
della ribellione risulterebbe inoltre in contrasto con la<br />
continua affermazione nel Vecchio e nel Nuovo<br />
Testamento dell’inclusione dell’opera di Satana nel<br />
grande progetto divino.<br />
La cacciata di Lucifero dunque sembra situarsi in un<br />
momento oscuro della storia dei tempi, che la riflessione<br />
sulla legge 666 ci ha aiutato a ricostruire.<br />
La materializzazione semantica del Marinaio del<br />
Canale Anale, innanzitutto, ci ha condotto a ripercorrere<br />
la vicenda della distruzione di Sodoma, dove due ufficiali<br />
dell’esercito angelico furono inviati da Dio per salvare<br />
Lot e la sua famiglia. Lot, il più devoto degli abitanti<br />
della città, si vide arrivare gli angeli “sul far della<br />
sera” e dimostrò subito la sua profonda sottomissione a<br />
quei soldati del Signore “prostrandosi con la faccia a<br />
terra”. Quando i sodomiti si presentarono alla sua casa<br />
e manifestarono il desiderio di “conoscere” i due bellissimi<br />
stranieri, Lot offrì in cambio dell’incolumità di questi<br />
due le sue figlie giovani e inviolate, esprimendo infinito<br />
timore per le ripercussioni che la “conoscenza”<br />
(biblica per l’appunto) che i sodomiti avrebbero fatto con<br />
gli angeli avrebbe avuto sulla disposizione di Dio nei<br />
suoi confronti. Offrendo le sue figlie in sacrificio, Lot<br />
sapeva di non incorrere in alcun divieto divino e ripeteva<br />
anzi un rituale di cui la Bibbia testimonia in più<br />
occasioni. Ad esempio nel Libro dei Giudici, dove si<br />
narra che un Levita per salvaguardare un servo di Dio<br />
dalla volontà di “abuso” dei Gabaiti, offre a questi uomini<br />
il corpo di sua moglie, del quale essi abusano “tutta<br />
la notte fino al mattino” (Giudici 19, 22-30). E’ proprio<br />
la storia dei Gabaiti, del resto, così incredibilmente<br />
somigliante a quella dei Sodomiti, ma con la fondamentale<br />
differenza nel conseguente consumo di uno stupro<br />
di gruppo, che fa sorgere dei dubbi su quanto accadde<br />
veramente quella notte: perché nel racconto della<br />
Genesi non avviene infine nessuno stupro, mentre in<br />
quello dei Giudici la violenza carnale si consuma nel<br />
nome di Dio nei confronti di una giovane concubina?<br />
Ciò che sappiamo del Libro dei Giudici è che fu<br />
scritto tra il VI e il V secolo a.C., sulla base della<br />
tradizione deuteronomista, che fu all’origine della<br />
1 La prova della bestemmia è apparentemente uno dei compiti routinari di Satana, del quale troviamo varie testimonianze<br />
soprattutto nelle lettere pastorali: “Questo è l`avvertimento che ti do, figlio mio Timòteo, in accordo con le profezie che<br />
sono state fatte a tuo riguardo, perché, fondato su di esse, tu combatta la buona battaglia 19 con fede e buona coscienza, poiché<br />
alcuni che l`hanno ripudiata hanno fatto naufragio nella fede; tra essi Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a satana<br />
perché imparino a non più bestemmiare.” (Lettere Paoline, Timoteo 1, 18-20);
iforma religiosa che seguì all’esodo babilonese<br />
degli ebrei. Anche la Genesi è databile nello stesso<br />
periodo storico, ma deriva dalla tradizione Jahvista,<br />
risalente all’X-XI secolo a.C. e più concentrata nella<br />
descrizione dei conflitti interiori che attraversano le<br />
relazioni umane e dell’umano col divino. La funzione<br />
politica che il Libro dei Giudici assunse nella storia<br />
di Israele rende evidente che i suoi autori abbiano<br />
voluto rendere il racconto dei Sodomiti più funzionale<br />
ai loro scopi, passando per l’ammissione di<br />
quello stupro che gli Jahvisti avevano precedentemente<br />
coperto, ma modificandone i personaggi per<br />
costruire una coerente teoria sulla gerarchia delle<br />
tribù israelite, che avrebbe poi causato una guerra<br />
fratricida e imposto la superiorità della tribù di<br />
Giuda alla base della legge del nuovo Regno<br />
d’Israele. I Sodomiti furono così trasformati in<br />
Gabaiti e gli angeli del Signore in una malcapitata<br />
concubina che il levita sacrificò per dare prova dell’infamia<br />
della tribù beniaminita. Ma perché sostituire<br />
una semplice concubina ai due ufficiali celesti,<br />
rendendo l’infamia dello stupro anche meno rilevante<br />
dal punto di vista delle Sacre Scritture, dove<br />
il rispetto e la devozione verso gli emissari di Dio<br />
non è neanche paragonabile alla considerazione<br />
espressa per le donne? Forse perché se lo stupro<br />
poteva essere rivelato, per trasformarlo in strumento<br />
di infamia verso una tribù, non poteva essere<br />
rivelata l’identità della vittima, l’angelo perfetto e<br />
preferito da Dio che quella notte per la prima volta<br />
assaporò il dolore della carne.<br />
42<br />
“…Ma stendi un poco la mano e toccalo nell`osso e<br />
nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!"<br />
Per la prima volta a Sodoma Lucifero comprese l’essenza<br />
della carne, quella materia con cui Dio aveva<br />
plasmato lui e molte altre sue creature. E capì anche<br />
il senso profondo delle parole che egli stesso aveva<br />
pronunciato quando dimostrò la sua infinita saggezza<br />
al Signore che gli domandava di Giobbe.<br />
Se fosse stato questo tragico evento a trasformare la<br />
Luce del Mattino nel cattivo tenente del Regno delle<br />
Tenebre, prima vittima di quel Male che per tanto<br />
tempo aveva egli stesso inflitto agli uomini per obbedire<br />
al suo Signore, non possiamo che comprendere la<br />
sua Rabbia e la sua ribellione all’ottusità di un creatore<br />
che benedice quegli uomini che usano i corpi<br />
delle loro donne come merce di scambio per la gloria<br />
eterna, causando la distruzione di quelle esistenze<br />
femminili che egli sembra concepire soltanto come<br />
carni da abusare e uteri da fecondare per manipolare<br />
la riproduzione del suo regno terreno.<br />
E se l’Anticristo è tornato sulla terra nel giorno preannunciato<br />
da Giovanni nelle vesti del Marinaio del<br />
Canale Anale e ha deciso di fondare il suo regno sulla<br />
castrazione degli stupratori, non possiamo che<br />
apprezzare la sua giusta contrapposizione a un<br />
modello divino irragionevole e perverso che inonda la<br />
terra di tentazioni della carne e favorisce la moltiplicazione<br />
di quella carne che eternamente si diverte a<br />
macellare con la promessa di un’illusoria salvezza<br />
fondata esclusivamente sulla sofferenza.
BOBBY FEVER<br />
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Grazie a Sara per le traduzioni in portoghese<br />
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LA SCATOLA NERA<br />
DELL’ALTRO MONDO<br />
Documentazione atta a descrivere e decifrare la sonorizzazione del film DER GOLEM da parte di<br />
SYSTEM HARDWARE ABNORMAL e Lorenzo degli STIMMUNG BLEND<br />
in quel del Fanfulla 101 (Roma), in un'offuscata notte novembrina.<br />
Invero viene altresì spiegato il REALE scopo di questo avvenimento,<br />
l'apertura di uno dei numerosi portali per OUTROLANDIA.<br />
Buona lettura.<br />
GOLEM IN OUTROLANDIA<br />
UNA SAGA CRONACA<br />
A cura dell’Oracolo<br />
57<br />
<br />
Non è stato possibile recepire l’immagine dinanzi i capelli volanti l’entrata su due piedi di<br />
il primo e le ustioni sulla pelle di secondo causate dalle radiazioni.<br />
Outrolandia sa essere un posto difficile ma è amore sempre e comunque ci è voluto assai<br />
amore infatti per il sacrificio avvenuto nell’anno SERO durante il mese DECI secondo il<br />
calendario epochiano è assai ai limiti di uno dei sette varchi per outrolandia uno sposalizio<br />
antichissimo tra il golem e i discepoli di EPOC innanzi va precisato che si tratta della riproduzione<br />
di un antichissimo mito epochiano la fine dei rapporti tra elefanti filamentosi cavalli<br />
lanosi e il golem.<br />
La sua dipartita da outrolandia definitivamente allontanato dai suoi abitanti i due membri<br />
prendono i loro posti uno genuflesso a destra e uno inizialmente seduto raccolto nell’angolo<br />
opposto.<br />
L’epochiano inginocchiato prenderà il ruolo di elefante filamentoso volto a comunicare con il<br />
varco a rievocare le immagini che apparirono in tale occasione neri e bitorzoluti i movimenti<br />
del passato prendevano coraggio si intensificavano il bianco del suono si fece svolazzante si<br />
fece intermittente era vicina l’ora della venuta del cavallo lanoso definitivo colui che porta i<br />
circuiti su di se colui che schizzeranno le spinte necessarie a ricacciare il golem e l’oracolo<br />
bandito del quale io presi successivamente il posto.<br />
Sull’oracolo va aperta parentesi fu lui introdottosi dopo numerosa costanza su outrolandia a<br />
corrompere lo spirito puro del golem.<br />
Spirito di amore spirito candida incapace di traviare una beffa una truffe impedi la sua salute<br />
di restare nel mondo a lui predestino l’oracolo fu banchetto dei filamenti e lui fuori nella<br />
cruda realtà ciarlò e si spense in infiniti modi di pietra ikea.<br />
Ora fondamentale è che la carne di cavallo lanoso sia ben cotta durante questo e qui i circuiti<br />
beneficiano dei cavi della vicinanza a sorgive e delle manopole degli oggetti da pitale fonte<br />
prorompenti di mezzi utili ad ogni edochiano che si rispetta da se il cavallo nitrato senza posa<br />
ma non si può donare senza costanza lui dovrà portare cicatrici osservante della pratica è<br />
l’elefante filamentoso il BURGRAVIO DI OUTROLANDIA innestatosi dentro di lui il cavallo<br />
protrae fino a compimento e remissione inginocchiato anchessi riescono a concludersi<br />
Un’ora e mezza circa.
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59<br />
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67
Carissimo Dott. Grattapane, come è possibile<br />
accettare eticamente l'esistenza di una pianta<br />
carnivora?<br />
Mah, una vasta componente della comunità umana<br />
riprova e ritiene delittuosa l'abitudine di nutrire se<br />
stessi e i propri figli con animali che si amano, sovente<br />
cuccioli teneri e affettuosi come gli agnelli in<br />
Europa o i gatti in Cina: ciò dipende dal fatto che in<br />
genere non è un'esperienza "catartica" assistere all'uccisione<br />
di qualcosa bello ed emotivamente coinvolgente<br />
come un animale (mammifero nell' 80% dei casi). Io<br />
intravedo in questo atteggiamento una serpeggiante<br />
reazione a quello che potrebbe essere un affronto<br />
all'etica del bello.<br />
Di fatto le piante carnivore si cibano di artropodi dalle<br />
secrezioni sgradevoli, insetti più o meno croccanti, abitanti<br />
di quel cosmo più minuto che non riescono a risalire<br />
la china nel nostro indice di gradimento collettivo,<br />
68<br />
il che tende a renderle ai nostri occhi inquietanti<br />
mentre questioni etiche scivolano in secondo piano.<br />
Il vegetariano animalista è contrario a nutrirsi<br />
a spese di altri esseri del regno animale,<br />
poiché questo implica un atto violento: ora<br />
una pianta carnivora, facendo invece parte<br />
del regno vegetale, può paradossalmente<br />
nutrirsi di animali senza entrare in aporia?<br />
Assolutamente si, dal momento che essa investe tutte<br />
le sue energie al fine di catturare le sue prede: vede,<br />
secondo la definizione più restrittiva una pianta per<br />
essere considerata carnivora deve possedere degli<br />
adattamenti morfologici che le consentano di attrarre<br />
le prede mediante profumi o colori, catturarle ed evitare<br />
che scappino, digerirle mediante enzimi prodotti<br />
dalla pianta stessa ed assorbire i prodotti della digestione<br />
mediante delle strutture specializzate, nonché
mostrare una significativa crescita della fitness.<br />
Credo che l'istinto naturale delle carnivore si sia fatto<br />
bene i conti al momento di evolvere.<br />
So che le piante carnivore sono in grado di<br />
digerire o quantomeno aggredire anche animali<br />
di dimensioni più grandi dei semplici insetti.<br />
Può parlarci meglio di questa caratteristica?<br />
Sicuramente. Prima di risponderle, vorrei analizzare i<br />
diversi metodi che questi vegetali hanno sviluppato<br />
per guadagnarsi il titolo.<br />
Le piante carnivore sono generalmente in grado di<br />
raggirare letalmente le proprie prede e catturarle con<br />
sistemi molto vari e più o meno complessi. Abbiamo<br />
qui accanto una illustrazione che ritrae in dettaglio<br />
una foglia di Drosera Capensis Alba che ha da poco<br />
predato un insetto: il sistema di cattura del genere<br />
Drosere consiste in peli al cui apice sono presenti<br />
ghiandole secretrici di un liquido nettarino e vischioso,<br />
dai colori brillanti o – è proprio il caso della<br />
Capensis Alba – freschi e trasparenti come la rugiada<br />
del primo mattino.<br />
La trappola si aziona soltanto se percepisce attività<br />
lungo la foglia: vale a dire che il malcapitato insetto,<br />
una volta poggiatosi sulla superficie e rimastoci invischiato,<br />
darà alla pianta, nel vano tentativo di districarsene,<br />
il "segnale di attacco". I peli adiacenti la<br />
preda cominciano a piegarsi su di essa e contemporaneamente<br />
a trasportarla verso il centro della foglia;<br />
nell'arco di due o quattro ore la foglia intera si sarà<br />
chiusa sull'insetto e gli stessi peduncoli cominceranno<br />
a secernere gli enzimi digestivi. Nell'arco di qualche<br />
giorno la foglia si srotolerà alla posizione originale, ed<br />
i peli smetteranno di produrre liquido vischioso finché<br />
il vento o la pioggia non abbiano lavato via i resti del<br />
pasto. Le Drosere cercano di catturare quanti più<br />
insetti contemporaneamente, così può capitare che più<br />
foglie si muovano verso una preda rimasta bloccata<br />
per evitare che possa liberarsi, ed addirittura che si<br />
dividano equamente i compiti di “attacco in massa”<br />
nel caso altri insetti siano rimasti invischiati.<br />
Le Utricularie dispongono di un sistema di cattura che<br />
rappresenta il più complesso meccanismo esistente<br />
nel regno vegetale: gli utricoli, sistemi di cattura cui<br />
69<br />
<br />
questo genere deve il nome, sono delle sacche natanti<br />
in cui la pianta crea costantemente il sottovuoto.<br />
Questa condizione viene invertita nel momento in cui<br />
un insetto si trovi ad urtare dei peli collegati al fondo<br />
della trappola. L'azione meccanica dei peli sulla membrana<br />
che mantiene la sacca stagna , permette all'acqua<br />
di entrare istantaneamente assieme al malcapitato<br />
insetto risucchiato. Abbiamo una didascalia esemplificata<br />
del meccanismo.<br />
Illustrazione utricularie, sostituire l'insetto con un<br />
lavavetri<br />
Le Nepenthes e le Dionee sono invece i due generi di carnivore<br />
in grado di catturare prede decisamente molto<br />
grandi, per rispondere finalmente alla sua domanda.<br />
Le prime sono piante aeree epifite e , tranne qualche<br />
rara eccezione, i loro bersagli preferiti sono per l'appunto<br />
lepidotteri ed imenotteri alati. Le trappole sono<br />
estensioni delle foglie simili a vasi, chiamati ascidi,<br />
coperte da una lamina che impedisce l'ingresso dell'acqua<br />
piovana. Quando la lamina è aperta, il profumo<br />
nettarino che fuoriesce dall'ascidio attrae i malcapitati<br />
insetti all'interno di esso, ove sono condannati a rimanere<br />
sciolti nel succo gastrico. Non è detto che la vittima<br />
debba essere per forza un insetto: certe Nepenthes<br />
producono ascidi lunghi quanto un braccio umano nei<br />
quali possono tranquillamente finire uccelli e roditori<br />
cui la sorte riserverà una morte da picciotto mafioso<br />
gettato nell'acido. Di un criceto sfortunato, per esempio,<br />
in un paio di settimane non rimarrebbero altro che i<br />
minuti dentini.<br />
Le Dionee invece posseggono delle trappole a tagliola<br />
dalla forma semiellittica, che ricordano molto le omelettes.<br />
Il meccanismo viene azionato dall'urto dell'insetto<br />
con uno o più dei sei peli che si trovano distribuiti<br />
tre a tre all'interno della foglia. Questi peli non funzionano<br />
come quelli delle Utricularie, ma sono dei veri<br />
e propri grilletti con tanto di memoria: perché la trappola<br />
si chiuda a scatto in un letale diciottesimo di<br />
secondo, l'insetto deve stuzzicare due peli diversi o sollecitarne<br />
uno solo più di una volta entro un intervallo<br />
di circa quaranta secondi. Tutto ciò è di utilità fondamentale<br />
per la pianta, serve ad ottimizzare le risorse<br />
in quanto la chiusura delle trappole le costa molta<br />
energia.<br />
Una volta catturato il malcapitato essere, queste piante<br />
lo "assaggiano" e, se avvertono la presenza di proteine<br />
, serrano ermeticamente i due lati della trappola<br />
cominciando a digerirlo. La morte della preda<br />
avviene in un massimo di quindici minuti, per lo più<br />
per soffocamento o stritolamento prima che per la
digestione, a seconda della capacità della vittima di<br />
rimanere in apnea. So che un quarto d'ora potrebbe<br />
sembrare un'eternità, ma non è molto se consideriamo<br />
che mediamente una Drosera Capensis impiega non<br />
meno di due-quattro ore per avvolgere nell'abbraccio<br />
digestivo la sua farfallina..<br />
nella figura 1. una dionaea cerca di digerire un'appetitosa<br />
lumaca<br />
Esistono Dionee con trappole lunghe anche una dozzina<br />
di centimetri, più o meno come un Sofficino®<br />
Findus ®. Grandi o piccole che siano, le trappole<br />
hanno il solo scopo di serrare e assimilare la preda, e<br />
le posso assicurare che lo faranno a costo di marcire.<br />
Non si puo' certo dire che le piante carnivore<br />
conoscano la pietas,quindi: la maggior parte<br />
di esse uccidono le prede intossicandole con<br />
alcaloidi tossici, come ad esempio nella<br />
Sarracenia Flava...<br />
Punti di vista, caro lei, punti di vista... A mio avviso,<br />
la carnivora da lei menzionata è la più caritatevole nei<br />
confronti delle sue vittime, proprio dal momento che li<br />
uccide in pochi istanti. Non dimentichiamoci che in<br />
genere le carnivore digeriscono le loro vittime ANCO-<br />
RA VIVE. Difatti "l'arma" utilizzata dalla Sarracenia<br />
Flava consiste in un mix di sarracenina e coniina:<br />
la prima sostanza è un olio volatile, nettarino, che ha<br />
la funzione di attirare gli insetti, mentre la seconda è<br />
un alcaloide tristemente ricordato nella storia della<br />
civiltà per aver ucciso Socrate.<br />
Una curiosità su questa pianta sulla quale non potrei<br />
mai glissare: la sarracenina e' un monoterpene che<br />
attrae in particolar modo la Formica Rufa, volgarmente<br />
detta Rossa.<br />
70<br />
In sostanza la pianta richiama le formiche rosse poiché<br />
esse sono i più grandi produttori naturali di acido<br />
formico, sostanza molto importante nel processo di<br />
digestione della pianta stessa che da sola non e' in<br />
grado di sintetizzare...<br />
Possiamo pensare all'uomo come ad una naturale<br />
evoluzione delle piante carnivore?<br />
Non proprio: anche se entrambi sono capolavori della<br />
natura, in quanto a complessità di funzionamento,<br />
appartengono in ogni caso a due Regni diametralmente<br />
opposti.<br />
La digestione fa la differenza fra organismo<br />
"civilizzato" e non?<br />
Hahaha! caro, mi fa sempre piacere discutere con lei,<br />
è veramente una persona simpatica!<br />
siamo tutti un po' "civilizzati" sul nostro fantastico<br />
pianeta... a cominciare dalle formiche, che si creano<br />
"greggi" di afidi dalla cui mungitura ricavano l'equivalente<br />
del nostro latte, per arrivare alle piante carnivore<br />
Utricularie che si dividono il pasto con altri vegetali,<br />
per l’esattezza delle alghe simbionti!<br />
Le piante carnivore sono commestibili? Voglio<br />
dire: un vegetariano potrebbe mai nutrirsi di<br />
tali piante senza avere la sensazione di mangiare<br />
effettivamente carne e sentirsi dunque<br />
in colpa ?<br />
Riguardo alla commestibilità delle piante carnivore<br />
sicuramente esistono degli usi etnobotanici di esse a<br />
noi ancora sconosciuti; posso dirle che nelle Filippine
gli ascidi della Nepenthes vengono usati a mo’ di pentole<br />
per far bollire il riso, mentre molte tribù sia amazzoniche<br />
sia indocinesi bevono l'acqua piovana che si<br />
raccoglie in quelli di certe Sarracenie: che gli acidi<br />
secreti dalle Pinguicole venivano utilizzati nelle regioni<br />
settentrionali per cagliare il latte, e che la Byblis<br />
viene usata in Australia come dolcificante.<br />
Per come la penso io, un vegetariano dovrebbe evitare<br />
di mangiare una pianta carnivora. Le piante normali<br />
ricavano il nutrimento attraverso il ciclo vitale naturale<br />
degli esseri viventi, che prevede morte per invecchiamento;<br />
le carnivore invece spezzano questo ciclo<br />
alimentare naturale e si sono trasformate con il solo<br />
scopo di commettere deliberatamente atti violenti e di<br />
prevaricazione su altre forme di vita, animali per<br />
giunta! Le rivelerò, altresì, che esse crescono e migliorano<br />
le proprie prestazioni nutrendosi di animali, ma<br />
ciò non impedisce loro di sopravvivere anche senza<br />
farlo, a differenza degli uomini… Eeeeh, caro mio,<br />
beata Natura dico io...<br />
Penso che qualunque vegetariano civilizzato non<br />
possa evitare di cadere in aporia, per questo motivo.<br />
Vorrei far menzione dei nativi d'America: essi consideravano<br />
lo stesso approvvigionamento di cibo come un<br />
atto violento nei ai danni della Natura, che si fosse<br />
trattato di regno vegetale o animale. Pertanto ogni<br />
volta che dovevano nutrirsi estirpando una pianta, le<br />
rivolgevano una preghiera in cui le chiedevano perdono<br />
per il loro gesto, e le garantivano che un giorno il<br />
loro corpo esanime sarebbe tornato alla terra per<br />
nutrire la verde progenie della pianta. Purtroppo questo<br />
approccio mutuale dell'uomo con la Natura si è<br />
andato perdendo col progredire della civiltà, fino a<br />
raggiungere alcune vette di sofisma vegetarista.<br />
Qui illustrazione del vegetariano fruocio che mangia<br />
una radice<br />
So che esistono però anche piante semi-carnivore:<br />
questo complica ancor di più le cose,<br />
quasi fossero una forma di vita onnivora o<br />
addirittura semi vegetariana. Può descriverci<br />
la differenza?<br />
In realtà il problema introdotto dall'esistenza di piante<br />
semicarnivore è che la scienza deve ancora capire in<br />
quale direzione si stia muovendo il processo evolutivo<br />
delle piante carnivore. Studi contrapposti mettono in<br />
evidenza come da una parte alcune specie di piante<br />
siano andate ad acquisire proprietà carnivore,come la<br />
71<br />
<br />
produzione di proteasi (enzimi necessari per la scissione<br />
delle proteine) analogamente allo sviluppo di<br />
ghiandole secretrici di sostanze vischiose: dall'altra<br />
come altre specie carnivore abbiano man mano perso<br />
la capacità di produzione enzimatica in favore di un<br />
legame simbiotico con batteri ai quali devolvere il<br />
compito di digestione. Altre ancora come la famosa<br />
Roridula, si limitano ad intrappolare insetti in favore<br />
di alcuni rincoti simbionti delle cui feci si nutrono successivamente,<br />
oppure modificano la carnivorosità in<br />
detritivorosità come la Nepenthes Ampullaria, che si è<br />
adattata a digerire foglie morte.<br />
Da studioso del fenomeno sono personalmente convinto<br />
che il principio motore dell'evoluzione su scala universale<br />
sia l'economia, il risparmio di risorse ed energie,<br />
pertanto la spiegazione del fenomeno della semicarnivorosità<br />
non può prescindere dal fatto che la<br />
pianta, affidandosi alla simbiosi con altri esseri, riesca<br />
a risparmiare energie senza rinunciare al banchetto.<br />
L'essere umano, per antonomasia la forma vivente più<br />
progredita del regno animale, affida funzioni fondamentali<br />
per la propria esistenza alle colonie di<br />
Lattobacilli che lo popolano,come il controllo della<br />
motilità del canale intestinale : in questo modo regolano<br />
il flusso del bolo alimentare lungo il percorso che lo<br />
porterà alla completa assimilazione.<br />
Il genere Nepenthes è una pianta aerea, per esempio,<br />
mentre la Nepenthes Ampullaria si è adattata a vivere<br />
sul terreno, ove la tipica forma degli ascidi di questo<br />
genere (atta a richiamare prede alate), si rivela<br />
assolutamente priva di successo. Perciò la pianta si è<br />
modificata in maniera tale da beneficiare di quel che<br />
un ambiente umido e ombreggiato come le foreste del<br />
Borneo poteva fornirle: le foglie caduche che costituiscono<br />
il soffice manto del sottobosco.<br />
In conclusione, non vedo da nessuna parte una coscienza<br />
catartica della natura che sospinga l'evoluzione delle<br />
carnivore in vegetariane. Le ho già spiegato prima che<br />
potrebbero sopravvivere senza abbuffarsi punto.<br />
Perchè dunque i vegetariani considerano le<br />
piante come "mangiabili"?<br />
Credo proprio perché non sono mai stati mangiati da<br />
una pianta.<br />
Bene dottore, la ringrazio a nome di tutta la<br />
Redazione per la sua professionalità. Nello<br />
sbobinare mi accingerò a dare un animaletto<br />
da mangiare alla mia piantina.<br />
Mi raccomando roba piccola e leggera, i grassi saturi<br />
le nocciono! Un caro saluto ai lettori di <strong>Epoc</strong>!
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Esimio signor Bob,<br />
Mi chiamo kudu, ho 16 anni, sono<br />
un giovane fauno della foresta<br />
romana, un pargolo strappato a<br />
Littoria molti anni orsono che ora<br />
vive in questa metropoli solare ma<br />
beffarda; sono un designer e per<br />
sbarcare il lunario vendo le mie<br />
prestazioni ai mercanti di idee che<br />
mi spremono come sanguisughe<br />
per comprarsi una macchina più<br />
bella e una donna succube e analmente<br />
predisposta. Sicchè io soffro,<br />
da tempo ormai immemore la<br />
notte, di un disturbo che mi attanaglia<br />
ano e mente e che vorrei rifuggesse<br />
per sempre nei meandri dei<br />
meandri di me perchè davvero non<br />
ne posso più.<br />
Tale disturbo, detto anche “franco”<br />
è allo stesso tempo il mio destino,<br />
ragion per cui io spesso lo associo<br />
alle mie pene quotidiane e/o<br />
comunque a parte del grande disegno<br />
divino, che io però per comodità,<br />
come già detto uso definire<br />
“franco” (la scelta del nome chiaramente<br />
non è casuale, ma da riferirsi<br />
alla franchezza del destino, che<br />
se ci pensiamo alla fine è molto<br />
franco veramente, e in seconda battuta<br />
al fatto che avevo un cane che<br />
La Posta di Bob<br />
si chiamava franco e se lo avessi<br />
chiamato destino sarebbe stato<br />
fico, indi, non avendolo chiamato<br />
destino_ma franco_ alla fine “franco”<br />
è come se fosse destino e viceversa,<br />
quindi franco).<br />
Insomma tornando al mio problema<br />
notturno; io sono davvero molto<br />
abbattuto, e a volte mi sveglio la<br />
notte rimuginando, il tutto in un<br />
continuo digerire sentimenti contrastanti<br />
riguardo franco e sul perchè<br />
franco non mi offra sesso<br />
ANALE sovente; è una cosa veramente<br />
poco carina da fare a un così<br />
bel ragazzetto come me che si<br />
impegna tutto il giorno per la<br />
causa del design.<br />
Quando ero piccolo ho sempre sofferto<br />
la carenza dell’anal; la avvertivo<br />
indistintamente ogni giorno, ci<br />
stavo male; e più ci stavo male più<br />
essa incalzava rendendomi scorbutico<br />
e marrano agli occhi dei più;<br />
questo vivevere tormentato ha<br />
acuito in me alcune capacità straordinarie<br />
(che ora non rivelerò per<br />
motivi di copyright) esasperando<br />
ancor di più l’allontanamento dalla<br />
socialità (proprio come i più classici<br />
supereroi).<br />
Ad oggi cederei volentieri una delle<br />
mie capacità straordinarie per una<br />
bella pelle anale, ma so che questo<br />
è solo un sogno ad occhi aperti, e<br />
sognare ad occhi aperti è solo un’illusione,<br />
e le illusioni, si sa, sono<br />
solo fumo neglio occhi, che per altro<br />
ottenebra la vista, rendendoci ipovedenti<br />
e quindi potendo farci sbattere<br />
da qualche parte, magari<br />
facendoci male, magari anche<br />
rischiando di sbattere la testa mortalmente,<br />
e quindi, cessando di esistere,<br />
nulla avrebbe più senso,<br />
neanche franco (per assurdo).<br />
Quello che voglio dire è che a volte<br />
i sentimenti prevaricano il reale e<br />
l’orale, conducendoci in una dimensione<br />
del subconscio a noi sinistra,<br />
al limite della malattia, dove rifuggiamo<br />
masturbandoci delicatamente<br />
quando siamo soli.<br />
Non è facile parlare di queste cose,<br />
io ho provato più di una volta, dapprima<br />
con analisti, poi con gente<br />
dello spettacolo, barbieri, consulen-<br />
92<br />
ti del lavoro, call center<br />
fastweb/kirby/miracle blade, conducenti<br />
atac/met.ro e cotral, ma<br />
nulla, nessun parere o risposta è<br />
stato abbastanza di aiuto alla mia<br />
causa, tanto che ho dovuto farci il<br />
callo, imparando a sopportare me<br />
stesso anche nei giorni più bui. Ma<br />
sopportare non è facile, e lei, BOB,<br />
lo sa!<br />
Ora non voglio dilungarmi a descrivere<br />
il perchè della mia predisposizione<br />
acuta nei confronti del culo<br />
(ANO e/o DESTINO e/o FRANCO),<br />
quindi mi limiterò a pochi semplici<br />
sostantivi e aggettivi elencati di<br />
seguito: buco, accogliente, morbido,<br />
sorpresina, serio, largo, stretto,<br />
vivo, buio, stellare, bucio, approdo,<br />
casa, vita, sacco, profumo, puzza,<br />
sospetto, bagno, peretta, bidet,<br />
vento, superiore, inferiore, tana,<br />
obbiettivo, 12, 43, 65, 9, punto,<br />
croce e delizia, burattinaio, pianta,<br />
viveri e mosche.<br />
Ora, io so benissimo che a tutto c’è<br />
una spiegazione logica e il ricondurla<br />
a “franco” forse non è stata<br />
una delle idee più brillanti della<br />
mia vita, ma probabilmente è l’unico<br />
modo per continuare ad avere<br />
fede in qualcosa che non siano solo<br />
delle pieghette della pelle e un pertuso,<br />
ma qualcosa di più. Questo<br />
dovrebbe darle un’idea più o meno<br />
vaga di cosa sento nel mio cuore;<br />
ora non voglio assolutamente una<br />
risposta da lei sulle ragioni del<br />
cuore, mi piacerebbe di più avere<br />
una panoramica dettagliata sulle<br />
sinapsi che si attivano nel cervello<br />
nel momento in cui noi esseri<br />
viventi cominciamo a vivere in funzione<br />
dell’ano come le maree per il<br />
ciclo lunare...vorrei avere una risoluzione<br />
scientifica insomma, di<br />
modo, da poter in caso intervenire<br />
chirurgicamente!<br />
Secondo lei è amore?<br />
In attesa di un suo riscontro scorgo<br />
l’occasione per porgerle,<br />
cordiali saluti,<br />
persempre suo, michele violante<br />
placidamente.<br />
kudu.
Caro kudu LOver,<br />
Ormai lo sappiamo tutti, e ci<br />
sono stati, lo scorso seccolo,<br />
anche due guerre mondiale per<br />
affermarlo: L’ANALE ROMPE<br />
IL CAZZO! non e poco dire.<br />
pure tu, giovane di corpo, avrai<br />
fatto l’esperienza della perdita<br />
delle base psyco-geografiche<br />
delle nostre struture ontologiche<br />
mentale. Leggo e indovino,<br />
dalla tua lettera, che sei maturo<br />
e capace di (com)prendere il<br />
senso delle mie parole. Perche,<br />
caro kudu, sei un intelletuale !<br />
e riconoscerlo dara luce e<br />
senso a cio che pensi essere un<br />
problema da risolvere.<br />
Riprendo: L’ANALE ROMPE IL<br />
CAZZO! e dobbiamo all’abandono<br />
della cultura bellicante e<br />
della consecrazione dei eroi<br />
dei ultimi seccoli questo processo,<br />
che sembra in un primo<br />
tempo irremediabile, di cancellazione<br />
dell’Eretto come forma<br />
maggiore (nel senzo di commune)<br />
della sociabilità.<br />
Sottomissione? viliaccheria?<br />
resa? NO! simplicemente gioco<br />
e feminita..! sei un intelletuale,<br />
kudu e vuoi giocare a fare<br />
penetrare un seccolo intero di<br />
cambiamenti fondamentali, di<br />
identita cadute, di frontiere<br />
schiacciate! SEI NOMADE,<br />
KUDU! ed e in questo che, non<br />
avendo ancora una materialita<br />
che ti conviene, pre-sento gia<br />
una capacita mentale indistruttibile<br />
ad essere UN CULO.<br />
Prima di continuare, pero,<br />
devo mettere le cose in chiaro:<br />
BOb non e un dottore, e ancora<br />
meno un chirurgo.. cio vuole<br />
dire, ed e molto importanted<br />
perche e lo scoppo di questa<br />
fantastica rubrica, che dovrai<br />
imparare a una certa teatralita<br />
nel tuo diventare UN VERO<br />
CULO.<br />
Iniziamo subito… e anticipo<br />
pure che non sto perdendo il<br />
filo e i punti crucciali e dolorosi<br />
della tua vita-lettera, perche<br />
in questo punto preciso ritroveremo<br />
“franco” il tuo fedele<br />
compagno. Ma non perdiamo<br />
tempo..: ANCHE TU PUOI<br />
DIVENTARE UN ANIMALE<br />
DOMESTICO! non hai mai sentito<br />
parlare delle surprendente<br />
codine di Gun!? sono uno spettacolo!<br />
e forza e di constatare<br />
che il destino di cui parlavi<br />
sembra darci un segno chiaro e<br />
evidente! sono codine fatte su<br />
misura, e direi alla misura<br />
delle tue fantasie.. una supposta<br />
di resina dolce e calorosa,<br />
alla quale viene aggiunta dopo<br />
93<br />
<br />
un delicato filo di cuioi la coda<br />
dei tuoi desideri piu segreti e<br />
intimi. Capra, gatto, leopardo,<br />
topo, asino e per quanto ti<br />
riguarda, potrai rifare vivere il<br />
tuo caro “franco” con una formidabile<br />
coda di cane !<br />
Ecco BOb, niente chirurgia,<br />
niente soluzione scientifiche.<br />
Perche l’Amore non e una soluzione,<br />
caro kudu. In questa<br />
rubrica si propongono camini,<br />
vie, alternative, percorsi<br />
“decouverte”; non le autostrade<br />
dell’amore delle publicita comunale!<br />
sono anche percorsi economici…<br />
puoi ordinare e aquistare<br />
una di queste ormai famose<br />
codine al giornale per un<br />
costo stracciato di solo 40 euro!<br />
non devi dimenticare che sono<br />
fatte con Amore sulla base di<br />
una tecnica ancestrale del buio<br />
giappone, queste codine sono la<br />
firma di un artista di dimensione<br />
internazionale, anche lui<br />
rinato dalle cenere di una vita<br />
sessuale normativa e triste.<br />
Non morderti la coda, caro<br />
kudu LOver, anche tu hai il<br />
diritto di essere felice.<br />
* * *<br />
Tuo, BOb.<br />
Per le vostre pene amorose<br />
scrivete a Bob:<br />
carobob@epocerouroi.net<br />
* * *
orascopo<br />
CAPRICORNO<br />
VERGINE<br />
ACQUARIO<br />
È il tuo mese capricorno ed è un mese<br />
da voyeur divertitevi ad osservare i<br />
vergine attendere mosse inesistenti<br />
da parte degli acquari INATTIVITÀ<br />
che risulterà appagante in modo<br />
decisamente insano nel caso manchi<br />
la coppia vergine-acquario minursi di<br />
pornografia<br />
6 25 31 88<br />
94<br />
ARIETE SAGGITTARIO TORO<br />
Rapporti guerrafondai tra sagittario<br />
ariete e toro vantaggio apparente<br />
tratto da sagittario dominante da<br />
dietro a letto come nella vita triangolo<br />
amoroso decisamente intenso vi<br />
consiglio di avere rapporti in locali<br />
ben areati e il 13 30 28 lasciatevi a<br />
fine mese a scanso di imprevisti
CANCRO LEONE<br />
Svolta sadomaso nel rapporto ma in fondo<br />
lo sapevate bene paradossale predominanza<br />
cancerina interessanti episodi intimistico-mistici<br />
se praticate in casa altrui<br />
3 8 17<br />
GEMELLI BILANCIA<br />
Gemelli EGOISTI<br />
95<br />
SCORPIONE PESCI<br />
Questo mese i pesci amano<br />
il sesso orale maschi non<br />
fatene un dramma lo sapevate<br />
benissimo<br />
1 22 10
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