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Impaginato 2 - Comune di Oristano

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scamente ritualizzate, consacrate alla cortesia e all’onore, e prevedevano un premio<br />

per il cavaliere più abile. Dal numero degli anelli infilzati si traevano auspici per le<br />

sorti dei sovrani. Insieme alle corse all’anello potevano svolgersi sfide cavalleresche<br />

<strong>di</strong> aspetto simile; altre forme <strong>di</strong> spettacolo, come i fuochi d’artificio, facevano da<br />

contorno a queste esibizioni. Lo spazio destinato ad accogliere questi eventi era quello<br />

della piazza davanti alla «Casa de la Ciutat».<br />

I palii oristanesi prevedevano corse a cavallo e, come intrattenimento concomitante,<br />

corse <strong>di</strong> animali <strong>di</strong> piccola taglia oppure <strong>di</strong> asini, e si svolgevano annualmente il 15<br />

agosto, festa dell’Assunzione e del Perdono. Di essi, purtroppo, non è determinabile<br />

il percorso previsto per il loro svolgimento. La partecipazione doveva essere essenzialmente<br />

destinata a tutto il popolo, senza <strong>di</strong>stinzioni <strong>di</strong> classi sociali, e si configurava<br />

come sfida tra concitta<strong>di</strong>ni o, comunque, tra sud<strong>di</strong>ti del Marchesato. Vi prendevano<br />

parte uomini e ragazzi, probabilmente in competizioni <strong>di</strong>stinte, e i premi a <strong>di</strong>sposizione<br />

comprendevano drappi <strong>di</strong> tessuti pregiati, berrette semplici o doppie e coltelli,<br />

tutti offerti dall’Amministrazione citta<strong>di</strong>na, che si assumeva, inoltre, l’impegno <strong>di</strong><br />

provvedere puntualmente alla preparazione dei falò e delle luminarie nelle notti della<br />

vigilia e della stessa festa. Tra gli anni sessanta e anni ottanta del XVI secolo la spesa<br />

per il palio oscillava tra le 15 e le 24 lire; in seguito, forse per il prestigio sempre più<br />

ampio acquisito dalla festività, l’Amministrazione citta<strong>di</strong>na decise <strong>di</strong> incrementare<br />

l’erogazione <strong>di</strong> denaro, passando a 35-37 lire fino a 50 al termine del secondo decennio<br />

del XVIII secolo.<br />

50

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