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La Lanterna n°83 settembre 2008 - Fondazione Sanguanini

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Curiosità<br />

botaniche<br />

del nostro<br />

territorio<br />

FITOLACCA, UVA TURCA<br />

Famiglia Phytolaccaceae<br />

Nome botanico: Phytolacca americana<br />

Sinonimo: Phytolacca decandra<br />

Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra, può essere<br />

alta anche 2 metri. Radice napiforme a fi ttone. Caule<br />

fi stoloso, eretto, solcato, ramoso, sovente rossastro. Le<br />

foglie sono alterne, ovato lanceolate, senza stipole, acute,<br />

lievemente mucronate all’apice, con delle nervature<br />

di color rosso. Fiori biancastri o rosati, sessili, sistemati<br />

in racemi allungati opposti alle foglie; i pedicelli sono<br />

muniti di 3 brattee, la cui lunghezza rispetto ai fi ori è di<br />

due volte. Il perianzio ha 5 divisioni petaloidi, embriciate.<br />

Dieci stami, sub-ipogini inseriti sopra un disco carnoso.<br />

Antere dorsofi sse, introrse, biloculari. Dieci carpelli, alterni<br />

con stami sessili, uniloculari, uniovulati. Stilo subulato e<br />

che all’apice forma una curvosità. Stimmi 7-10. Il frutto<br />

(bacca) ombelicato, orbicolare, 10-loculare, è fatto a<br />

logge ideiscenti con 10 coste. I semi sono verticali con un<br />

embrione anulare e albume farinoso.<br />

Etimologia: il nome del genere deriva dal greco e<br />

signifi ca “Pianta (che produce) succo”. Quello relativo alla<br />

specie indica la provenienza. Il sinonimo “decandra” indica<br />

invece che i fi ori della pianta possiedono 10 stami.<br />

Curiosità: Originaria del Sud America fu importata in<br />

Europa agli inizi del ’700 a solo scopo ornamentale.<br />

L’interesse verso la pianta nasceva dal fatto che cresce<br />

velocemente, raggiungendo l’altezza di un uomo in un<br />

solo anno. E pianta però sensibile al freddo.<br />

Nonostante i giovani getti possano essere consumati<br />

come asparagi, e i germogli e le giovani foglie consumati<br />

come spinaci, la pianta è ritenuta tossica.<br />

Tra le varie sostanze contenute nella pianta vi sono<br />

varie saponine, un alcaloide come la fi tolacchina, acido<br />

fi tolacchico, sostanze resinose e pectidiche, un colorante<br />

rosso, la cariofi llina, e la presenza di sostanze non ancora<br />

identifi cate, capaci di inibire la crescita dei virus.<br />

<strong>La</strong> pianta ha azioni: antiluetiche (combatte la sifi lide),<br />

emetiche (provoca il vomito), emocatartiche, purgative,<br />

antireumatiche.<br />

Secondo studi recenti estratti alcolici della radice<br />

sembrerebbe possedere attività anti-tumorale in<br />

particolare contro alcuni carcinomi e alcune forme<br />

leucemiche. Attualmente non è più utilizzata in erboristeria<br />

a causa della sua elevata tossicità.<br />

Harant e Benezech (1951) descrissero il caso di<br />

avvelenamento di una bambina dovuto all’ingestione<br />

di qualche bacca di Fitolacca. Un particolare che colpì<br />

l’attenzione dei ricercatori fu che un’eruzione di orticaria<br />

da cui questa bambina era aff etta, scomparve dopo<br />

l’intossicazione.<br />

Dai frutti si può ricavare un colorante rosso-violaceo in<br />

grado di tingere i tessuti e utilizzato fi no all’ottocento per<br />

colorare il vino.<br />

Manzoni nei “Promessi sposi” descrive una pianta simile<br />

all’uva turca.<br />

<strong>La</strong> pianta si propaga per seme grazie agli uccelli che si<br />

cibano dei frutti senza tuttavia esserne intossicati.<br />

LA LANTERNA * CURIOSITÀ BOTANICHE DEL NOSTRO TERRITORIO<br />

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