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Medicina personalizzata nel trattamento del carcinoma polmonare ...

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<strong>Medicina</strong> <strong>personalizzata</strong> <strong>nel</strong> <strong>trattamento</strong> <strong>del</strong> <strong>carcinoma</strong> <strong>polmonare</strong><br />

Il <strong>carcinoma</strong> <strong>polmonare</strong> rappresenta la<br />

principale causa di morte per cancro nei<br />

Paesi occidentali. Nel mondo si registrano<br />

attualmente circa 1.500.000 nuovi casi<br />

per anno, con circa 3000 decessi al<br />

giorno e con una prognosi che rimane<br />

grave anche in fase precoce di malattia [1] .<br />

Nei pazienti in fase avanzata la percentuale<br />

di sopravvivenza a 5 anni è inferiore<br />

al 10%. Il fattore di rischio più importante<br />

è senza dubbio rappresentato<br />

dall’esposizione al fumo di sigaretta e, in<br />

assenza di valide strategie di diagnosi<br />

precoce, l’astensione dal fumo rappresenta<br />

la più efficace arma preventiva.<br />

Il <strong>carcinoma</strong> <strong>polmonare</strong> è tipicamente<br />

una malattia <strong>del</strong>l’età avanzata. Il picco di<br />

incidenza è intorno ai 71 anni e ciò rende<br />

ancora più difficile il <strong>trattamento</strong> di una<br />

patologia già di per sé complessa e per la<br />

quale le terapie sono di limitata efficacia.<br />

Dal punto di vista anatomopatologico, si<br />

distinguono due principali forme di <strong>carcinoma</strong><br />

<strong>polmonare</strong>: il <strong>carcinoma</strong> anaplastico<br />

a piccole cellule, indicato più genericamente<br />

con il termine di microcitoma,<br />

e il <strong>carcinoma</strong> non a piccole cellule (nonsmall<br />

cell lung cancer, NSCLC), in cui si<br />

identificano tre forme principali, ovvero<br />

l’adeno<strong>carcinoma</strong> (con la sua variante<br />

rappresentata dal <strong>carcinoma</strong> bronchioloalveolare),<br />

il <strong>carcinoma</strong> squamoso (detto<br />

anche epidermoide) e il <strong>carcinoma</strong> a<br />

grandi cellule. Il <strong>carcinoma</strong> squamoso è<br />

di solito localizzato centralmente e un<br />

Introduzione<br />

5<br />

tempo era il tipo istologico più comune;<br />

adesso è secondo all’adeno<strong>carcinoma</strong>, comunemente<br />

localizzato <strong>nel</strong>le regioni polmonari<br />

più periferiche e il cui aumento<br />

di incidenza è probabilmente da imputare<br />

al maggiore consumo, rispetto al passato,<br />

di sigarette con filtro.<br />

In circa il 10% dei casi, il <strong>carcinoma</strong><br />

<strong>polmonare</strong> insorge in pazienti che non<br />

hanno mai fumato. Dal punto di vista clinico,<br />

i non fumatori che sviluppano la malattia<br />

sono più frequentemente donne, con<br />

un adeno<strong>carcinoma</strong>, con un’età media più<br />

bassa rispetto ai fumatori e con prognosi<br />

migliore. Dal punto di vista biologico, i<br />

pazienti non fumatori presentano caratteristiche<br />

differenti rispetto ai fumatori. Il<br />

non fumatore sviluppa una malattia in cui<br />

l’anomalia genetica più rilevante, da cui<br />

dipende la proliferazione tumorale, è rappresentata<br />

dalla dipendenza da un recettore<br />

per un fattore di crescita noto come<br />

epidermal growth factor receptor (EGFR).<br />

Nei fumatori, invece, si riscontra più comunemente<br />

una mutazione a carico di un<br />

oncogene, noto come K-ras. Le differenze<br />

cliniche, biologiche e prognostiche tra fumatori<br />

e non fumatori spiegano perché è<br />

estremamente importante, <strong>nel</strong>la pratica<br />

clinica corrente, definire con la massima<br />

precisione possibile il grado di esposizione<br />

al fumo di sigaretta. Classicamente i pazienti<br />

vengono distinti in fumatori attivi,<br />

ex-fumatori e non fumatori. I fumatori attivi<br />

sono coloro che stanno continuando

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